Dealgic: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Dealgic (Diclofenac Sodico): sicurezza e modo d’azione

Dealgic (Diclofenac Sodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Affezioni reumatiche infiammatorie e degenerative: artrite reumatoide, spondilite anchilosante; artrosi, reumatismo extra-articolare; stati dolorosi da flogosi di origine extra-reumatica o post-traumatica.

Trattamento sintomatico della dismenorrea primaria.

Dealgic: come funziona?

Ma come funziona Dealgic? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Dealgic

Categoria farmacoterapeutica: Farmaci antinfiammatori/antireumatici, non steroidei Codice ATC: M01AB05

Il principio attivo di DEALGIC è il diclofenac sodico, principio attivo antiflogistico non steroideo, che si è dimostrato efficace negli usuali modelli sperimentali di flogosi nell’animale in virtù dell’inibizione della sintesi delle prostaglandine.

Nell’uomo il diclofenac sodico riduce i dolori e gli edemi di origine infiammatoria e la febbre ed inibisce inoltre l’aggregazione piastrinica da ADP.

Il diclofenac sodico è presente in DEALGIC capsule sia sotto forma di pellets (microsfere) gastroresistenti a rapido rilascio, sia sotto forma di pellets a lento rilascio; pertanto l’azione di DEALGIC capsule è caratterizzata da inizio rapido e durata protratta; i pellets si distribuiscono per tutto il tratto intestinale e ciò migliora la tollerabilità del farmaco.


Dealgic: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Dealgic, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Dealgic

Dopo somministrazione per via orale delle usuali forme farmaceutiche gastroresistenti, il diclofenac sodico viene completamente assorbito nell’intestino. Le concentrazioni plasmatiche massime vengono raggiunte dopo 1-16, (in media 2-3) h a seconda della durata del transito gastro-intestinale.

Le concentrazioni plasmatiche massime vengono raggiunte in 10-20 min. dopo somministrazione i.m., in circa 30 min. dopo somministrazione per via rettale.

Il diclofenac sodico, somministrato per via orale, subisce un netto metabolismo epatico di primo passaggio, per cui solo 35 – 70% della sostanza assorbita entra inalterata nel circolo post-epatico.

Il 30% circa viene, dopo metabolizzazione, escreto con le feci. Il 70% circa, dopo metabolizzazione epatica con idrossilazione e coniugazione, viene eliminato per via renale sotto forma di metaboliti farmacologicamente inattivi.

Il t1/2 di eliminazione è pari a 2 h circa, indipendentemente, in linea di massima, dalla funzionalità epato-renale.

Il legame con le proteine plasmatiche è pari al 99%.

Dopo la dissoluzione nello stomaco della capsula di gelatina di DEALGIC, i micropellets raggiungono l’intestino tenue, dove 25 mg si liberano immediatamente dai micropellets gastroresistenti a rapido rilascio, mentre 75 mg (per DEALGIC 100 mg capsule rigide a rilascio prolungato) e rispettivamente 50 mg (per DEALGIC 75 mg capsule rigide a rilascio prolungato) si liberano lentamente dai micropellets a rilascio protratto: pertanto DEALGIC svolge sia un effetto immediato, sia un effetto ritardo. In molti casi è sufficiente una sola capsula al dì.

Concentrazione plasmatica massima (C max ng/ml), suo tempo di comparsa (t max h) e area sottesa alla curva concentrazione/tempo (AUC0-? ng/ml. h) dopo somministrazione di una capsula di DEALGIC 100 mg, DEALGIC 75 mg, di un preparato ritardo di riferimento in compresse da 100 e compresse gastroresistenti da 50. Valori medi + E.S. di 12 volontari (Lucker e coll. 1987).

Dealgic 100
mg capsule
Dealgic 75 mg
capsule
Prep.
Rit.
100
mg
Prep.
Gast 50
mg
Cmax (ng/ml)
E.S.
617,98 ±
90,64
489,89 ±
61,05
667,87 ±
130,09
835,47 ±
152,83
Tmax (h) E.S. 2,1 ± 0,5 2,5 ± 0,6 5,0 ± 0,7 3,9 ± 0,6
AUC0-? (ng/ml.
H) E.S.
1857 ± 173 1412 ± 128 2172 ± 222 1133,5 ±
147,7

DEALGIC 100 mg capsule rigide a rilascio prolungato già 2,1 ore dopo la somministrazione raggiunge le massime concentrazioni nel plasma, rispetto alle 5 ore necessarie dopo somministrazione di una compressa ritardo di riferimento da 100 mg. DEALGIC 75 mg capsule rigide a rilascio prolungato raggiunge le concentrazioni ematiche massime già 2,5 ore dopo la somministrazione, rispetto alle 3,9 ore necessarie dopo somministrazione della compressa gastroresistente di riferimento da 50 mg. Con DEALGIC 75 mg capsule rigide a rilascio prolungato inoltre le concentrazioni ematiche vengono mantenute per un tempo più lungo.

Dopo somministrazione ripetuta di DEALGIC 75 mg capsule rigide a rilascio prolungato 2 volte al dì, non si ha accumulo; con DEALGIC mg 75 capsule rigide a rilascio prolungato si ottengono rapidamente concentrazioni ematiche efficaci che perdurano nel tempo a livelli inferiori, grazie alla quota di pellets ritardo.


Dealgic: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Dealgic agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Dealgic è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Dealgic: dati sulla sicurezza

I test di tossicità acuta e cronica in diverse specie animali hanno evidenziato un ottimo indice terapeutico inteso come rapporto tra dose tossica e dose terapeutica (500:1

circa). Ulcerazioni del tratto gastroenterico ed alterazioni ematologiche compaiono a livelli tossici di dosaggio, superiori, a seconda della specie, a 0,5-2,0 mg/kg.

Le prove su ratto e su topo hanno dimostrato che il prodotto è privo di potere cancerogeno. Un potere mutageno è escluso in base ai risultati delle prove in vivo ed in vitro.

Il potere embriotossico è stato studiato nel ratto, nel topo e nel coniglio. A dosi tossiche per la madre si sono rilevati morte dell’embrione e ritardo della crescita. La gravidanza e la durata del parto sono risultate prolungate.

"Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle già riportate in altre parti di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (vedere sezìone 4.6)".


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Dealgic: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Dealgic

Dealgic: interazioni

inare in asmatici e soggetti predisposti crisi di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici.

Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari

Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché, in associazione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema.

Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.

Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di diclofenac, specialmente ad alti dosaggi (150 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus).

I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con diclofenac soltanto dopo attenta valutazione.

I pazienti che presentano significativi fattori di rischio di eventi cardiovascolari (ad es., ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo) devono essere trattati con diclofenac solo dopo attenta considerazione. Dato che i rischi cardiovascolari del diclofenac possono aumentare con la dose e la durata dell’esposizione, si devono usare la minima durata possibile e la minima dose giornaliera efficace. La risposta alla

terapia e la necessità del miglioramento dei sintomi devono essere rivalutate periodicamente.

Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedì sezìone 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. DEALGIC (diclofenac) deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.

A causa dell’importanza delle prostaglandine per il mantenimento del flusso ematico renale, è richiesta particolare cautela o si impone l’esclusione dall’uso di DEALGIC in caso di ipoperfusione renale, insufficienza cardiaca o renale, ipertensione arteriosa, fenomeni tromboembolici all’anamnesi, in pazienti in trattamento con diuretici e in quelli reduci da interventi chirurgici maggiori, nonché in pazienti in età avanzata.

Durante trattamenti prolungati con DEALGIC, come con altri antiinfiammatori non steroidei altamente attivi, sono indicati come misura precauzionale controlli della crasi ematica e della funzionalità epatica e renale.

Nel trattamento dei pazienti anziani o sottopeso si raccomanda di somministrare il più basso dosaggio efficace.

L’uso di DEALGIC, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.

La somministrazione di DEALGIC dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.

Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedì sezìone 4.4).

Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedì sezìone 4.4).

Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedì sezìone 4.4).

Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II.

I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi.

In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa), la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile.

Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono DEALGIC in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II.

Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.

I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.

Se somministrato insieme ad altre preparazioni contenenti digossina, il diclofenac ne può elevare la concentrazione plasmatica, ma in tali casi non sono stati ancora osservati segni clinici di sovradosaggio. Sconsigliabile la contemporanea somministrazione di sali di Litio in quanto può dar luogo ad aumento della litiemia.

Diversi antiinfiammatori non steroidei possono inibire l’attività dei diuretici e potenziare l’effetto dei diuretici K-risparmiatori, rendendo necessario il controllo dei livelli sierici del potassio.

Anticoagulanti e agenti piastrinici:si raccomanda cautela, poichè la somministrazione concomitante potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento.

Sebbene le indagini cliniche non sembrino indicare un’influenza di diclofenac sull’azione degli anticoagulanti, vi sono segnalazioni di un aumento del rischio di emorragia nei pazienti che assumono concomitantemente diclofenac e anticoagulante. Si raccomanda pertanto un attento monitoraggio di tali pazienti. Come altri FANS il diclofenac ad alte dosi può temporaneamente inibire l’aggregazione piastrinica.

La somministrazione di antiinfiammatori non steroidei meno di 24 ore prima o dopo il trattamento con metotrexato va fatta con cautela, poiché tali farmaci possono elevarne la concentrazione ematica ed aumentarne la tossicità.

Anche se largamente legato alle proteine, il diclofenac non interferisce per esempio col legame proteico di: salicilati, tolbutamide, prednisolone.

Il prodotto non aumenta l’effetto ipoglicemizzante di: tolbutamide, biguanidi, glibenclamide e non influenza negativamente il metabolismo del glucosio in diabetici e soggetti sani.

DEALGIC può aumentare la nefrotossicità della ciclosporina attraverso il suo effetto inibitorio sulle prostaglandine del rene.


Dealgic: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Dealgic: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Capsule

Anche in caso di uso corretto, il diclofenac sodico può alterare la reattività in modo da compromettere la capacità di guida di veicoli o di comando di macchinari, specie sotto l’effetto contemporaneo dell’alcool.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco