Tensogard: รจ un farmaco sicuro? Come funziona?

Tensogard 10 mg compresse (Fosinopril Sodico): sicurezza e modo d’azione

Tensogard 10 mg compresse (Fosinopril Sodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

TENSOGARD รจ indicato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa e dell’insufficienza cardiaca.

Tensogard 10 mg compresse: come funziona?

Ma come funziona Tensogard 10 mg compresse? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Tensogard 10 mg compresse

Categoria farmacoterapeutica: ACE-inibitore, non associato. Codice ATC: C09AA09

TENSOGARD (fosinopril sale sodico) รจ il precursore esterificato di un ACE-Inibitore a lunga durata d’azione, il fosinoprilato (fosinopril diacido). Dopo somministrazione orale, fosinopril รจ rapidamente e completamente idrolizzato nel composto attivo. Fosinopril, chimicamente designato come (1(S*(R*)),2a, 4b)-4-cicloesil-1-(((2-metil- 1-(1-ossipropossi)propossi) (4-fenilbutil)fosfinil)acetil)-L-prolina, sale monosodico รจ il primo di una nuova classe di ACE-Inibitori, i derivati fosfinici, che hanno come principale caratteristica farmacocinetica, quella di essere eliminati in parte per via extra-renale.

Meccanismo dโ€™azione. L’enzima convertente l’angiotensina (ACE) regola la conversione del decapeptide angiotensina I nell’octapeptide angiotensina II. L’angiotensina II รจ un potente vasocostrittore ed inoltre stimola la secrezione di aldosterone da parte della corteccia surrenalica, determinando in questo modo ritenzione idrica e salina. L’azione antipertensiva del fosinopril รจ legata in massima parte alla inibizione specifica e competitiva dell’ACE circolante e tissutale ed alla conseguente soppressione del sistema renina-angiotensina-aldosterone.

L’inibizione dell’ACE determina infatti una diminuzione dei livelli di

angiotensina II e quindi una diminuzione della vasocostrizione arteriolare e della produzione di aldosterone con conseguente riduzione nella ritenzione idrica e salina e un leggero aumento del potassio.

L’inibizione dell’ACE riduce anche la degradazione di un potente peptide ad azione vasodilatatrice, la bradichinina. L’accumulo di bradichinina che ne consegue puรฒ contribuire all’effetto antipertensivo degli ACE-Inibitori, soprattutto in quelli a bassa renina. E’ stato inoltre dimostrato che la produzione locale di Angiotensina II a livello delle pareti vascolari ha un ruolo importante nella regolazione della pressione arteriosa e che l’inibizione dell’ACE a tale livello contribuisce alla entitร  e alla durata dell’effetto antipertensivo degli ACE-Inibitori. Inoltre, sistemi tissutali di produzione di Angiotensina II sono stati individuati anche in altri organi (cuore, cervello, etc.) e la loro attivazione in varie patologie cardiovascolari รจ considerata in parte responsabile del danno a tali organi-bersaglio.

Farmacodinamica ed effetti clinici. La somministrazione di TENSOGARD in pazienti con ipertensione arteriosa da lieve-moderata a severa, determina una riduzione significativa delle pressioni arteriose misurate sia in clino- che in ortostatismo, senza determinare generalmente ipotensione posturale.

Dopo somministrazione orale di una singola dose di TENSOGARD, l’inizio dell’azione antipertensiva si verifica all’incirca dopo 1 ora ed il picco di effetto antipertensivo dopo 2-6 ore.

Alle dosi giornaliere raccomandate, l’effetto antipertensivo di TENSOGARD รจ mantenuto per tutto l’arco delle 24 ore.

Come per gli altri ACE-Inibitori, il raggiungimento di un completo effetto antipertensivo puรฒ richiedere in alcuni casi un periodo di 2-4 settimane di trattamento.

L’effetto antipertensivo di TENSOGARD รจ mantenuto costante nel tempo non verificandosi il fenomeno della tolleranza. La sospensione improvvisa di TENSOGARD non determina alcun effetto di rimbalzo sulla pressione arteriosa.

Sia in studi emodinamici acuti che in studi a lungo termine condotti in pazienti con ipertensione lieve-moderata, TENSOGARD ha determinato una riduzione significativa delle resistenze vascolari sistemiche e della pressione arteriosa sistemica senza alterazione della performance cardiaca, dei flussi renale, splancnico, muscolare e cutaneo, della filtrazione glomerulare e dei volumi plasmatici.

Inoltre, le fisiologiche risposte emodinamiche a stimoli di varia natura (esercizio isometrico, mental stress, tilt) non sono alterate da TENSOGARD, indicando il mantenimento di un normale funzionamento del sistema nervoso simpatico nel paziente iperteso in trattamento.

La terapia con TENSOGARD ha inoltre determinato, in pazienti con ipertensione ed ipertrofia del ventricolo sinistro, a livello cardiaco, una significativa riduzione della massa ventricolare e dello

spessore del setto interventricolare, con mantenimento della performance ventricolare.

Nonostante la significativa riduzione della pressione arteriosa, TENSOGARD non modifica il flusso ematico cerebrale, a dimostrazione di un positivo fenomeno di riadattamento circolatorio cerebrale al trattamento antipertensivo.

La terapia a lungo termine con TENSOGARD non ha indotto alcuna modificazione del quadro metabolico del paziente iperteso, indicando la completa assenza di interferenza tanto sul metabolismo glicidico che su quello lipidico. In pazienti ipertesi nei quali รจ stata dimostrata una insulino-resistenza, l’impiego di TENSOGARD ha normalizzato tale alterata condizione, mentre nei pazienti diabetici ipertesi ha determinato un aumento della sensibilitร  insulinica.

TENSOGARD รจ indicato per il trattamento iniziale e puรฒ essere vantaggiosamente associato ad altri farmaci antipertensivi. Lโ€™associazione di fosinopril con diuretici tiazidici produce un effetto antipertensivo di tipo additivo.

Anche nei soggetti con insufficienza cardiaca, l’uso del fosinopril รจ associato ad una riduzione della pressione a livello dei capillari polmonari (pre-carico) e della pressione arteriosa media e delle resistenze vascolari periferiche (post-carico), come dimostrato da uno studio clinico appositamente condotto. Nei pazienti trattati per almeno 10 settimane con singola somministrazione quotidiana di fosinopril, il suddetto effetto emodinamico si mantiene per l’intero arco delle 24 ore. Inoltre, nei soggetti sintomatici, la frequenza cardiaca si riduce rispetto ai valori di base, e si assiste ad un incremento della gittata cardiaca nonostante la riduzione della pressione di riempimento ventricolare sinistra. Non sono stati descritti fenomeni di tachifilassi.

In due studi clinici controllati con placebo, nel corso dei quali TENSOGARD รจ stato somministrato in dose singola giornaliera, per la durata di 6 mesi, a soggetti con insufficienza cardiaca non in trattamento digitalico, sono stati evidenziati i seguenti risultati: miglioramento della sintomatologia, riduzione delle ospedalizzazioni per scompenso cardiaco (riduzione del rischio relativo del 66%) e riduzione del ricorso a dosi supplementari di diuretici. Tali benefici clinici risultavano tutti statisticamente significativi.

In uno studio clinico randomizzato in doppio cieco su 252 bambini e adolescenti, di etร  compresa fra i 6 e i 16 anni, ipertesi o con pressione arteriosa ai limiti alti della norma, รจ stata valutata la riduzione della pressione arteriosa con dosi prestabilite di fosinopril basse (0,1 mg/kg), medie (0,3 mg/kg) e alte (0,6 mg/kg), somministrate una volta al giorno. Alla fine delle quattro settimane di trattamento, la riduzione media dal basale della pressione arteriosa sistolica รจ stata simile per i bambini trattati con dosi basse, medie e alte di fosinopril. Tra i tre dosaggi non รจ stata dimostrata alcuna relazione dose-risposta. Non รจ stato determinato

il dosaggio ottimale per i bambini di qualsiasi etร . Non รจ disponibile un dosaggio appropriato per bambini di peso inferiore ai 50 kg.

Due grandi studi randomizzati e controllati (ONTARGET (ONgoing Telmisartan Alone and in combination with Ramipril Global Endpoint Trial) e VA Nephron-D (The Veterans Affairs Nephropathy in Diabetes)) hanno esaminato lโ€™uso della combinazione di un ACE- inibitore con un antagonista del recettore dellโ€™angiotensina II. ONTARGET รจ stato uno studio condotto in pazienti con anamnesi di patologia cardiovascolare o cerebrovascolare, o diabete mellito tipo 2 associato allโ€™evidenza di danno dโ€™organo. VA NEPHRON-D รจ stato uno studio condotto in pazienti con diabete mellito tipo 2 e nefropatia diabetica.

Questi studi non hanno dimostrato alcun significativo effetto benefico sugli esiti e sulla mortalitร  renale e/o cardiovascolare, mentre รจ stato osservato un aumento del rischio di iperpotassiemia, danno renale acuto e/o ipotensione rispetto alla monoterapia.

Questi risultati sono pertinenti anche per gli altri ACE-inibitori e per gli antagonisti del recettore dellโ€™angiotensina II, date le loro simili proprietร  farmacodinamiche.

Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dellโ€™angiotensina II non devono quindi essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.

ALTITUDE (Aliskiren Trial in Type 2 Diabetes Using Cardiovascular and Renal Disease Endpoints) รจ stato uno studio volto a verificare il vantaggio di aggiungere aliskiren ad una terapia standard di un ACE-inibitore o un antagonista del recettore dellโ€™angiotensina II in pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica, malattia cardiovascolare, o entrambe. Lo studio รจ stato interrotto precocemente a causa di un aumentato rischio di eventi avversi. Morte cardiovascolare e ictus sono stati entrambi numericamente piรน frequenti nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo e gli eventi avversi e gli eventi avversi gravi di interesse (iperpotassiemia, ipotensione e disfunzione renale) sono stati riportati piรน frequentemente nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo.


Tensogard 10 mg compresse: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Tensogard 10 mg compresse, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร  ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Tensogard 10 mg compresse

Farmacocinetica e metabolismo. Circa il 36% di una dose orale di TENSOGARD viene assorbita nella prima parte dell’intestino (duodeno/digiuno) e tale assorbimento non รจ influenzato dalla presenza del cibo.

L’idrolisi di TENSOGARD nel composto attivo fosinoprilato avviene in maniera rapida e completa a livello della mucosa gastro-intestinale e del fegato. La velocitร  di conversione del fosinopril in fosinoprilato puรฒ essere rallentata nei pazienti con disfunzione epatica, rimanendo tuttavia inalterata lโ€™entitร  della

conversione. Il tempo necessario per raggiungere la massima concentrazione ematica (Cmax) รจ di circa tre ore, indipendentemente dalla dose somministrata ed in accordo con il picco di inibizione della risposta pressoria all’angiotensina I (3-6 ore dopo la somministrazione orale). Dopo dosi singole e multiple, i parametri farmacocinetici sono direttamente proporzionali alla dose di fosinopril somministrata.

L’emivita plasmatica (T 1/2) effettiva del fosinoprilato รจ all’incirca di 11,5 ore: anche a ciรฒ รจ correlata l’efficacia antipertensiva per 24 ore di una dose singola del farmaco. Nei pazienti con insufficienza cardiaca, lโ€™emivita del fosinopril (fosinoprilato) รจ di circa 14 ore. Il fosinoprilato รจ altamente legato alle proteine plasmatiche (>95%), ha un basso volume di distribuzione e un legame trascurabile agli elementi cellulari del sangue. Studi negli animali indicano che sia il fosinopril che il fosinoprilato non passano la barriera ematoencefalica ma il fosinoprilato attraversa la placenta nelle femmine gravide.

In studi condotti sull’animale da esperimento (ratti SHR), il fosinopril ha dimostrato di essere attivo nella inibizione del sistema renina-angiotensina particolarmente a livello vasale e cardiaco.

A differenza degli altri ACE-Inibitori, eliminati principalmente per via renale, TENSOGARD possiede una duplice via di eliminazione epatica e renale; TENSOGARD, infatti, nei soggetti normali viene eliminato in maniera bilanciata attraverso i due emuntori all’incirca nella stessa misura. Nei pazienti con ridotta funzionalitร  renale si osserva, dopo dose singola e ripetuta, una riduzione della clearance totale del fosinoprilato a circa la metร  e un lieve aumento della AUC, senza che tali valori si alterino ulteriormente con il progredire dell’insufficienza renale. Lโ€™assorbimento, la biodisponibilitร  e il legame proteico non risultano modificati in misura apprezzabile.

Gli studi di farmacocinetica eseguiti hanno documentato che non si hanno fenomeni di accumulo del farmaco. Inoltre l’intervallo di somministrazione della dose di fosinopril previsto dagli schemi posologici, ha una durata maggiore dell’emivita del farmaco stesso. Questa sostanziale indipendenza del processo di eliminazione del fosinopril dal grado di insufficienza renale รจ in relazione ad una maggiore e compensatoria eliminazione della forma attiva del farmaco per escrezione epato-biliare. Allo stesso modo, in caso di insufficienza epatica, la funzione vicariante รจ svolta dal rene, con una clearance corporea totale del fosinoprilato pari a circa la metร  rispetto ai pazienti con funzione epatica normale. Pertanto nei pazienti affetti da insufficienza epatica o renale di grado severo non si rendono necessari adattamenti posologici rispetto agli schemi previsti se non nella fase iniziale del trattamento.

Dati limitati di farmacocinetica su bambini ed adolescenti sono stati forniti da uno studio di farmacocinetica in dose singola su 19 pazienti ipertesi, etร  compresa fra 6 e 16 anni, ai quali sono stati

somministrati 0,3 mg/kg di fosinopril soluzione.

Lo scopo era quello di dimostrare che i valori dell’AUC e della Cmax del fosinoprilato (forma attiva del fosinopril) nei bambini di etร  compresa fra 6 e 16 anni era paragonabile a quelli osservati negli adulti ai quali erano stati somministrati 20 mg di fosinopril soluzione.

L’emivita terminale di eliminazione del fosinoprilato รจ stata di 11- 13 ore e simile in tutti gli studi.

Nei pazienti anziani (65-74 anni) non รจ stata riscontrata alcuna differenza nei parametri farmacocinetici in confronto ai soggetti piรน giovani (20-35 anni).

Il fosinoprilato รจ determinabile in tracce minime, non misurabili, nel latte materno.


Tensogard 10 mg compresse: รจ un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Tensogard 10 mg compresse agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Tensogard 10 mg compresse รจ un farmaco sicuro?

Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Tensogard 10 mg compresse: dati sulla sicurezza

DOSE SINGOLA. In studi condotti su roditori il fosinopril รจ risultato tossico a dosaggi estremamente alti, circa 1.200 volte la dose di impiego umano. La tossicitร  del metabolita attivo (fosinoprilato) รจ risultata ancora inferiore.

DOSI RIPETUTE. Studi di somministrazioni ripetute per periodi variabili fino a 2 anni hanno dimostrato la possibilitร  di tollerare, nelle specie animali considerate, dosi notevolmente elevate di fosinopril senza che si verificassero effetti dannosi di rilievo. La maggior parte degli effetti registrati in tali studi sono stati reversibili e di lieve entitร , ed apparivano correlati essenzialmente ad una esagerazione del normale effetto farmacologico del fosinopril e quindi a problematiche di tipo emodinamico.

L’associazione con diuretici, per il meccanismo d’azione complementare e sinergico, รจ particolarmente indicata.

L’efficacia antipertensiva di TENSOGARD รจ di uguale entitร  nel giovane cosรฌ come nel paziente anziano.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Tensogard 10 mg compresse: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.

Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Tensogard 10 mg compresse

Tensogard 10 mg compresse: interazioni

Diuretici – Come con altri ACE-Inibitori, una marcata risposta ipotensiva, piรน frequente nelle prime ore successive alla somministrazione, potrebbe verificarsi con TENSOGARD, quando il paziente รจ stato pre-trattato con alte dosi di diuretici o in caso di dieta iposodica o dialisi.

Antiacidi – La somministrazione contemporanea di antiacidi (es. idrossido di alluminio, idrossido di magnesio, simeticone) puรฒ ridurre leggermente l’assorbimento intestinale di TENSOGARD. Pertanto, se associati, questi andranno somministrati a distanza di 2 ore.

Potassio e diuretici risparmiatori di potassio – Il trattamento con TENSOGARD puรฒ ridurre la perdita di potassio causata dai diuretici tiazidici. I diuretici risparmiatori di potassio (spironolattone, amiloride, triamterene ed altri) o la somministrazione dei sali di potassio possono far aumentare il rischio di iperpotassiemia. Pertanto, l’impiego di tali farmaci, se richiesto, deve essere praticato con cautela ed i livelli di potassiemia controllati frequentemente.

Litio – Nei pazienti in trattamento contemporaneo con ACE- Inibitori e litio sono stati descritti aumenti dei livelli ematici di litio e sintomi di intossicazione da litio. Pertanto, la contemporanea somministrazione dei due farmaci dovrebbe essere fatta con cautela ed i livelli ematici di litio controllati frequentemente.

La contemporanea somministrazione di un diuretico puรฒ accrescere la tossicitร  del litio.

Anestetici – Gli ACE-Inibitori possono potenziare lโ€™effetto ipotensivo di alcuni anestetici.

Narcotici/antipsicotici – La somministrazione concomitante di ACE-Inibitori e narcotici/antipsicotici puรฒ causare ipotensione

ortostatica.

Ipoglicemizzanti – La somministrazione contemporanea di ACE-Inibitori e farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali o insulina) puรฒ causare un aumento dell’effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con maggiore rischio di ipoglicemia, soprattutto durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con funzionalitร  renale compromessa.

Inibitori delle prostaglandine – E’ stato riportato che l’indometacina riduce l’efficacia antipertensiva degli ACE- Inibitori, soprattutto in soggetti con ipertensione a bassa renina.

Co-somministrazione con FANS – Quando gli ACE-Inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci antinfiammatori non steroidei (per es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetil salicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi), si puรฒ verificare un’attenuazione dell’effetto antipertensivo. L’uso concomitante di ACE-Inibitori e FANS puรฒ portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve esser preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all’inizio della terapia concomitante.

Simpaticomimetici – Possono ridurre lโ€™effetto antipertensivo degli ACE-Inibitori.

Allopurinolo, agenti citostatici o immunodepressori, corticosteroidi sistemici o procainamide – La somministrazione concomitante agli ACE-Inibitori puรฒ aumentare il rischio di leucopenia.

Alcool – Aumenta lโ€™effetto ipotensivo.

Interazione con i test di laboratorio – Il fosinopril puรฒ interferire con la determinazione dei valori plasmatici di digossina facendo risultare valori inferiori a quelli reali quando determinati con metodiche di assorbimento su carbone attivo come il Digi-Tab. In alternativa puรฒ essere usato il metodo Coat-A-Count, che si basa su anticorpi "COATED-TUBE". Inoltre, la terapia con TENSOGARD va interrotta alcuni giorni prima della valutazione di laboratorio della funzione paratiroidea.

Altre – TENSOGARD e i suoi metaboliti non provocano interazioni con il cibo. Gli studi di interazione farmacocinetica in dose singola o multipla con acido acetilsalicilico, clortalidone, nifedipina, propranololo, idroclorotiazide, cimetidina, metoclopramide, propantelina, digossina, warfarin, non hanno mostrato modificazioni della

biodisponibilitร  del fosinopril non legato. La biodisponibilitร , il legame proteico e l’effetto anticoagulante del warfarin (valutato con il tempo di protrombina) non sono risultati alterati dalla contemporanea somministrazione di TENSOGARD.

I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso lโ€™uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dellโ€™angiotensina II o aliskiren, รจ associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalitร  renale (inclusa lโ€™insufficienza renale acuta) rispetto allโ€™uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafรฌ 4.3, 4.4 e 5.1).


Tensogard 10 mg compresse: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร  di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacitร  di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร  fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Tensogard 10 mg compresse: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Sebbene il medicinale non influenzi la capacitร  di guidare veicoli e lโ€™uso di macchinari, molto raramente possono manifestarsi effetti indesiderati come vertigini e disturbi alla vista.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco