Visipaque: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Visipaque (Iodixanolo): sicurezza e modo d’azione

Visipaque (Iodixanolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

inale solo per uso diagnostico.

Mezzo di contrasto per radiodiagnostica in cardioangiografia, angiografia

cerebrale (convenzionale e DSA endoarteriosa), arteriografia periferica (convenzionale e DSA endoarteriosa), angiografia addominale (DSA endoarteriosa), urografia, flebografia e contrast enhancement in tomografia computerizzata. Mielografia lombare, toracica e cervicale.

Artrografia, isterosalpingografia (HSG) e studi del tratto gastrointestinale.

Visipaque: come funziona?

Ma come funziona Visipaque? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Visipaque

Categoria farmacoterapeutica: mezzo di contrasto radiologico, iodato, idrosolubile, nefrotropico, a bassa osmolarità; codice ATC V08AB09.

L’effetto di contrasto dopo iniezione è dovuto all’assorbimento delle radiazioni a livello dei vasi sanguigni e dei tessuti da parte degli atomi di iodio contenuti nella molecola del prodotto.

Per ciò che riguarda la maggior parte dei parametri emodinamici, clinico- chimici e del sistema della coagulazione valutati dopo iniezione endovenosa di Iodixanolo in volontari sani, non è stata evidenziata alcuna variazione significativa rispetto ai valori pre-iniezione.

Le poche variazioni osservate nei parametri di laboratorio sono risultate modeste e di non rilevanza clinica.

VISIPAQUE ha effetti modesti sulla funzione renale dei pazienti.

Nei pazienti diabetici con livelli di creatinina sierica pari a 1,3-3,5 mg/dl, l’impiego di Visipaque ha indotto un aumento di creatinina sierica ? 0,5 mg/dl nel 3% dei pazienti trattati ed un aumento ? 1,0 mg/dl nel 0% dei pazienti trattati.

Il rilascio di enzimi (fosfatasi alcalina ed N-acetil-beta-glucosaminidasi) dalle cellule tubulari prossimali è inferiore rispetto a quello determinato dai mezzi di contrasto monomerici non-ionici, e analogo comportamento si può osservare nel confronto con i mezzi di contrasto ionici dimerici.

VISIPAQUE è inoltre ben tollerato a livello glomerulare.

VISIPAQUE è inoltre ben tollerato a livello renale.

Rispetto ad altri mezzi di contrasto, VISIPAQUE ha evidenziato, negli studi in cui è stato valutato, una minore interferenza sui parametri cardiovascolari come la pressione telediastolica ventricolare sinistra, la pressione sistolica ventricolare sinistra, la frequenza cardiaca, l’intervallo QT ed il flusso in arteria femorale.


Visipaque: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Visipaque, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Visipaque

Iodixanolo si distribuisce rapidamente nell’organismo con una emivita media di distribuzione pari a circa 21 minuti. Il volume apparente di distribuzione corrisponde a quello dei liquidi extracellulari (0,26 l/kg peso corporeo) e indica che iodixanolo si distribuisce solo nel compartimento extracellulare. Non sono stati evidenziati metaboliti. Il legame proteico è inferiore al 2%.

L’emivita media di eliminazione è di circa 2 ore. Iodixanolo viene eliminato principalmente per via renale per filtrazione glomerulare. Circa l’80% della dose di iodixanolo somministrata per via endovenosa a volontari sani si ritrova immodificata nelle urine entro 4 ore ed il 97% entro 24 ore. Solo l’1,2% della dose iniettata viene eliminata per via fecale entro 72 ore dalla somministrazione del mezzo di contrasto. La concentrazione massima nelle urine si raggiunge dopo circa 1 ora dall’iniezione.

Non è stata evidenziata alcuna modificazione dose-dipendente della cinetica nell’ambito dei dosaggi consigliati.


Visipaque: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Visipaque agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Visipaque è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Visipaque: dati sulla sicurezza

Studi di riproduzione in ratti e conigli non hanno mostrato riduzione della fertilità o teratogenicità dovute a iodixanolo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Visipaque: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Visipaque

Visipaque: interazioni

Tutti i mezzi di contrasto iodati possono interferire con i tests di funzionalità tiroidea in tal modo la capacità del tessuto tiroideo di legare lo iodio può essere ridotta per parecchie settimane.

Alte concentrazioni di mezzo di contrasto nel siero e nelle urine possono alterare i risultati dei test di laboratorio per bilirubina, proteine o sostanze inorganiche (per es. ferro, rame, calcio e fosfati). Queste sostanze non devono quindi essere dosate il giorno dell’esame.

L’impiego di mezzi di contrasto iodati può causare disturbi transitori della funzione renale e ciò può aggravare una condizione di acidosi lattica nei diabetici che stanno assumendo metformina (vedere 4.4 Avvertenze speciali ed precauzioni d’impiego).

Pazienti trattati con interleukina-2 da meno di due settimane dalla somministrazione di un mezzo di contrasto iodato hanno mostrato maggiore rischio di reazioni tardive (sintomi simil-influenzali o reazioni cutanee).Ci sono evidenze che l’uso dei beta bloccanti è un fattore di rischio per le reazioni anafilattoidi ai mezzi di contrasto per radiodiagnostica (è stata osservata grave ipotensione con mezzi di contrasto per radiodiagnostica nella terapia con beta bloccanti).


Visipaque: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Visipaque: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Comunque, si sconsiglia di guidare veicoli o di usare macchinari durante le prime 24 ore dalla somministrazione intratecale.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco