Fycompa 10 mg
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Fycompa 10 mg: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
Fycompa 10 mg compresse rivestite con film
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
contiene 10 mg di perampanel.
Eccipiente(i) con effetti noti: ogni compressa da 10 mg contiene 147,0 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
rivestita con film (compressa)
Compressa biconvessa rotonda, di colore verde, con E296 impresso su un lato e ‘10’ sull’altro
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Fycompa è indicato per il trattamento aggiuntivo di crisi epilettiche parziali, con o senza generalizzazione secondaria, in pazienti adulti e adolescenti dai 12 anni di età affetti da epilessia.
Fycompa è indicato per il trattamento aggiuntivo di crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, in pazienti adulti e adolescenti dai 12 anni di età affetti da epilessia generalizzata idiopatica (vedere paragrafo 5.1).
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Adulti e adolescenti
Fycompa deve essere titolato secondo la risposta del singolo paziente, al fine di ottimizzare il rapporto tra efficacia e tollerabilità.
Perampanel deve essere assunto per via orale, una volta al giorno, al momento di coricarsi.
Crisi epilettiche parziali
Perampanel, a dosi da 4 mg/die a 12 mg/die, si è dimostrato una terapia efficace nelle crisi parziali. Il trattamento con Fycompa deve essere iniziato con una dose di 2 mg/die. La dose può essere aumentata in base alla risposta clinica e alla tollerabilità, con incrementi di 2 mg (settimanalmente oppure ogni due settimane, come da considerazioni riguardo all’emivita descritte di seguito), fino a una dose di mantenimento di 4 mg/die fino a 8 mg/die. In base alla risposta clinica e alla tollerabilità individuale alla dose di 8 mg/die, la dose può essere aumentata con incrementi di 2 mg/die, fino a una dose di 12 mg/die. Nei pazienti in terapia concomitante con medicinali che non riducono l’emivita di perampanel (vedere paragrafo 4.5), la titolazione della dose deve essere eseguita ad intervalli di almeno 2 settimane. Nei pazienti in terapia concomitante con medicinali che riducono l’emivita di perampanel (vedere paragrafo 4.5), la titolazione della dose deve essere eseguita ad intervalli di almeno 1 settimana.
Crisi tonico-cloniche generalizzate primarie
Perampanel, a una dose fino a 8 mg/die, si è dimostrato efficace nelle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie.
Il trattamento con Fycompa deve essere iniziato con una dose di 2 mg/die. La dose può essere aumentata in base alla risposta clinica e alla tollerabilità, con incrementi di 2 mg/die (settimanalmente oppure ogni due settimane, come da considerazioni riguardo all’emivita descritte di seguito), fino a una dose di mantenimento di 8 mg/die. In base alla risposta clinica e alla tollerabilità individuale alla dose di 8 mg/die, la dose può essere aumentata fino a 12 mg/die, che può essere efficace in alcuni pazienti (vedere paragrafo 4.4). Nei pazienti in terapia concomitante con medicinali che non riducono l’emivita di perampanel (vedere paragrafo 4.5), la titolazione della dose deve essere eseguita ad intervalli di almeno 2 settimane. Nei pazienti in terapia concomitante con medicinali che riducono l’emivita di perampanel (vedere paragrafo 4.5), la titolazione della dose deve essere eseguita ad intervalli di almeno 1 settimana.
Quando si interrompe il trattamento con Fycompa, la dose deve essere ridotta gradualmente (vedere paragrafo 4.4).
Singola dose saltata: data la lunga emivita di perampanel, il paziente deve attendere e assumere la dose successiva come previsto.
In caso di dimenticanza di più di 1 dose, per un periodo continuato inferiore a 5 emivite (3 settimane per i pazienti che non assumono farmaci antiepilettici (FAE) induttori del metabolismo di perampanel, 1 settimana per i pazienti che assumono FAE induttori del metabolismo di perampanel (vedere paragrafo 4.5)), si deve considerare la possibilità di riprendere il trattamento dall’ultimo livello di dose.
Se un paziente ha interrotto l’assunzione di perampanel per un periodo continuato di più di 5 emivite, si raccomanda di seguire le raccomandazioni sulla posologia iniziale sopra riportate.
Anziani (dai 65 anni di età in poi)
Gli studi clinici condotti con Fycompa nell’epilessia non hanno incluso un numero sufficiente di soggetti di età pari e superiore a 65 anni tale da poter determinare se essi rispondano diversamente rispetto ai soggetti più giovani. L’analisi delle informazioni sulla sicurezza in 905 soggetti anziani trattati con perampanel (in studi in doppio cieco condotti in indicazioni diverse dall’epilessia) non ha rivelato differenze correlate all’età nel profilo di sicurezza. In associazione con l’assenza di differenze correlate all’età nell’esposizione al perampanel, i risultati indicano che non è richiesto un aggiustamento della dose negli anziani. Negli anziani perampanel deve essere usato con cautela, tenendo conto della potenziale interazione farmacologica nei pazienti in politrattatamento (vedere paragrafo 4.4).
Non è richiesto un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale lieve. L’uso nei pazienti con insufficienza renale moderata o grave o nei pazienti emodializzati non è raccomandato.
Insufficienza epatica
Gli aumenti della dose nei pazienti con insufficienza epatica lieve e moderata devono basarsi sulla risposta clinica e sulla tollerabilità. Per i pazienti con lieve o moderata insufficienza epatica, la somministrazione può essere iniziata con una dose di 2 mg. In tali pazienti la dose deve essere aumentata con incrementi di 2 mg, ad intervalli di almeno di 2 settimane, sulla base della tollerabilità e dell’efficacia.
La dose di perampanel nei pazienti con lieve e moderata insufficienza epatica non deve superare 8 mg. L’uso nei pazienti con insufficienza epatica grave non è raccomandato.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di perampanel nei bambini al di sotto di 12 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Fycompa deve essere assunto come dose orale singola al momento di coricarsi. Può essere assunto con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2). La compressa deve essere ingerita intera con un bicchiere d’acqua. Non deve essere masticata, frantumata o divisa. Essendo prive di linea di incisione, le compresse non possono essere divise esattamente. Per assicurare che il paziente riceva la dose completa, le compresse devono essere ingerite intere, senza masticarle o frantumarle.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
one suicidaria
Ideazione e comportamento suicidari sono stati segnalati in pazienti trattati con medicinali
antiepilettici in diverse indicazioni. Una meta-analisi di studi clinici randomizzati controllati verso placebo, condotti su medicinali antiepilettici, ha dimostrato inoltre un piccolo aumento del rischio di ideazione e comportamento suicidari. Il meccanismo alla base di questo rischio non è noto e i dati disponibili non escludono la possibilità di un aumento del rischio per perampanel.
Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per rilevare segni di ideazione e comportamento suicidari e deve essere considerato un trattamento appropriato. I pazienti (e le persone che se ne prendono cura) devono essere informati della necessità di consultare il medico qualora emergano segni di ideazione o comportamento suicidari.
Disturbi del sistema nervoso
Perampanel può causare capogiri e sonnolenza e quindi influire sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari (vedere paragrafo 4.7).
A dosi di 12 mg/die, Fycompa può ridurre l’efficacia dei contraccettivi progestinici; in questa circostanza, si raccomanda l’uso di forme di contraccezione non ormonali aggiuntive durante il trattamento con Fycompa (vedere paragrafo 4.5).
Termine del trattamento
Si raccomanda di sospendere il medicinale gradualmente, al fine di minimizzare il potenziale effetto rebound delle crisi epilettiche (vedere paragrafo 4.2). Tuttavia, a causa della lunga emivita e del successivo lento calo della concentrazione plasmatica, perampanel può essere interrotto bruscamente in caso di assoluta necessità.
Cadute
Sembra esserci un maggiore rischio di cadute, in particolare negli anziani; il motivo alla base non è chiaro.
Aggressività
Nei pazienti sottoposti a terapia con perampanel sono stati riportati casi di comportamento aggressivo e ostile. Nei pazienti trattati con perampanel negli studi clinici, aggressività, rabbia e irritabilità sono state segnalate con maggiore frequenza alle dosi più elevate. La maggior parte di questi eventi è stata di lieve o moderata gravità e si è risolta spontaneamente o con l’aggiustamento della dose. Tuttavia, in alcuni pazienti sono stati osservati pensieri di fare del male ad altri, aggressione fisica o comportamento minaccioso (< 1% negli studi clinici con perampanel). I pazienti e i caregiver devono essere avvisati di avvertire immediatamente un operatore sanitario qualora osservassero cambiamenti significativi dell’umore o dei modelli di comportamento. Se si verificano tali sintomi, la dose di
perampanel deve essere ridotta e in caso di sintomi gravi il trattamento deve essere interrotto immediatamente.
Potenziale di abuso
Deve essere prestata cautela nei pazienti con anamnesi positiva per abuso di sostanze; in tale caso, il paziente deve essere monitorato per rilevare eventuali sintomi di abuso di perampanel.
Medicinali antiepilettici induttori del CYP3A assunti in concomitanza
Dopo l’aggiunta di perampanel a dosi fisse, i tassi di risposta sono risultati inferiori quando i pazienti sono stati trattati in concomitanza con medicinali antiepilettici induttori dell’enzima CYP3A (carbamazepina, fenitoina, oxcarbazepina) rispetto ai tassi di risposta dei pazienti trattati in concomitanza con medicinali antiepilettici non induttori enzimatici. La risposta del paziente deve essere monitorata quando si effettua il passaggio da medicinali antiepilettici concomitanti non induttori a medicinali induttori enzimatici, e viceversa. In base alla risposta clinica e alla tollerabilità individuale, la dose può essere aumentata o diminuita di 2 mg alla volta (vedere paragrafo 4.2).
Altri medicinali (non antiepilettici) induttori o inibitori del citocromo P450 assunti in concomitanza, La tollerabilità e la risposta clinica dei pazienti devono essere monitorate attentamente quando si aggiungono o si eliminano induttori o inibitori del citocromo P450, poiché ciò può determinare una riduzione o un aumento dei livelli plasmatici di perampanel; potrebbe essere necessario aggiustare la dose di perampanel di conseguenza.
Fycompa contiene lattosio, pertanto i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di lattasi o malassorbimento del glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Fycompa non è considerato un forte induttore ,o inibitore degli enzimi del citocromo P450 o UGT (vedere paragrafo 5.2).
In donne sane trattate con una dose di 12 mg (ma non 4 o 8 mg/die) per 21 giorni in concomitanza con un contraccettivo orale combinato, è stato dimostrato che Fycompa riduce l’esposizione al
levonorgestrel (i valori medi di Cmax e AUC presentavano ciascuno una riduzione del 40%). L’AUC dell’etinilestradiolo non è stata influenzata da Fycompa 12 mg, mentre la Cmax era ridotta del 18%. Pertanto, deve essere considerata la possibilità di una riduzione dell’efficacia dei contraccettivi progestinici orali per le donne che necessitano di Fycompa alla dose di 12 mg/die, per cui si raccomanda l’uso di un metodo supplementare affidabile (dispositivo intrauterino (IUD), profilattico) (vedere paragrafo 4.4).
Interazioni tra Fycompa e altri medicinali antiepilettici
Le potenziali interazioni tra Fycompa (fino a 12 mg una volta al giorno) e altri farmaci antiepilettici (FAE) sono state esaminate in studi clinici e valutate nell’analisi farmacocinetica di popolazione di quattro studi di Fase 3 combinati, comprendenti pazienti con crisi parziali e crisi tonico-cloniche generalizzate primarie. L’effetto di queste interazioni sulla concentrazione media allo steady state è riassunto nella tabella seguente.
FAE co- somministrato | Influenza del FAE sulla concentrazione di Fycompa | Influenza di Fycompa sulla concentrazione del FAE |
Carbamazepina | Riduzione di 2,75 volte | Riduzione <10% |
Clobazam | Nessuna influenza | Riduzione <10% |
Clonazepam | Nessuna influenza | Nessuna influenza |
Lamotrigina | Nessuna influenza | Riduzione <10% |
Levetiracetam | Nessuna influenza | Nessuna influenza |
Oxcarbazepina | Riduzione di 1,9 volte | Aumento del 35% 1) |
Fenobarbital | Nessuna influenza | Nessuna influenza |
Fenitoina | Riduzione di 1,7 volte | Nessuna influenza |
Topiramato | Riduzione del 19% | Nessuna influenza |
Acido valproico | Nessuna influenza | Riduzione <10% |
Zonisamide | Nessuna influenza | Nessuna influenza |
Il metabolita attivo monoidrossicarbazepina non è stato valutato.
È stato dimostrato che alcuni farmaci antiepilettici noti come induttori enzimatici (carbamazepina, fenitoina, oxcarbazepina) aumentano la clearance di perampanel e, di conseguenza, ne riducono le concentrazioni plasmatiche.
In uno studio condotto su soggetti sani, la carbamazepina, un noto potente induttore enzimatico, ha ridotto i livelli di perampanel di due terzi.
Un risultato simile è stato osservato in un’analisi farmacocinetica di popolazione, su pazienti con crisi parziali trattati con perampanel a una dose fino a 12 mg/die e su pazienti con crisi tonico-cloniche generalizzate primarie trattati con perampanel a una dose fino a 8 mg/die in studi clinici controllati verso placebo. La clearance totale di Fycompa è risultata aumentata in caso di co-somministrazione con carbamazepina (2,75 volte), fenitoina (1,7 volte) e oxcarbazepina (1,9 volte), che sono noti induttori degli enzimi del metabolismo (vedere paragrafo 5.2). Questo effetto deve essere tenuto in considerazione e gestito quando si aggiungono o si sospendono questi farmaci antiepilettici dal regime di trattamento di un paziente.
In un’analisi farmacocinetica di popolazione, su pazienti con crisi parziali trattati con Fycompa a una dose fino a 12 mg/die in studi clinici controllati verso placebo, Fycompa non ha influito in modo clinicamente rilevante sulla clearance di clonazepam, levetiracetam, fenobarbital, fenitoina, topiramato, zonisamide, carbamazepina, clobazam, lamotrigina e acido valproico, alla dose massima di perampanel valutata (12 mg/die).
Nell’analisi farmacocinetica nella popolazione con epilessia, è stato riscontrato che perampanel riduce la clearance della oxcarbazepina del 26%. L’oxcarbazepina è rapidamente metabolizzata dall’enzima reduttasi citosolico al metabolita attivo, la monoidrossicarbazepina. Non è noto l’effetto del perampanel sulle concentrazioni di monoidrossicarbazepina.
Perampanel viene somministrato alla dose necessaria all’ottenimento dell’effetto clinico, indipendentemente dagli altri FAE.
Effetto del perampanel sui substrati del CYP3A
In soggetti sani, Fycompa (6 mg una volta al giorno per 20 giorni) ha ridotto l’AUC del midazolam del 13%. Non si può escludere una maggiore riduzione dell’esposizione al midazolam (o ad altri substrati del CYP3A sensibili) a dosi di Fycompa più elevate.
Effetto degli induttori del citocromo P450 sulla farmacocinetica di perampanel
Si prevede che altri forti induttori del citocromo P450, come rifampicina e iperico, riducano le concentrazioni di perampanel. È stato dimostrato che il felbamato riduce le concentrazioni di alcuni medicinali e può ridurre anche le concentrazioni di perampanel.
Effetto degli inibitori del citocromo P450 sulla farmacocinetica di perampanel
In soggetti sani, il ketoconazolo, un inibitore del CYP3A4, (400 mg una volta al giorno per 10 giorni) ha aumentato l’AUC del perampanel del 20% e ne ha prolungato l’emivita del 15% (67,8 h vs. 58,4 h). Non si possono escludere effetti di maggiore entità quando perampanel è associato a un inibitore del CYP3A con un’emivita più lunga rispetto al ketoconazolo, o in caso di trattamento prolungato con tale inibitore. Anche i forti inibitori di altre isoforme del citocromo P450 possono potenzialmente aumentare le concentrazioni di perampanel.
Levodopa. In soggetti sani, Fycompa (4 mg una volta al giorno per 19 giorni) non ha avuto alcun effetto sulla Cmax o sull’AUC della levodopa.
Alcol
Gli effetti del perampanel su attività che richiedono attenzione e vigilanza, come la capacità di guidare veicoli, sono stati additivi o sopra-additivi agli effetti dell’alcol in sé, come riscontrato in uno studio di interazione farmacodinamica in soggetti sani. Somministrazioni ripetute di perampanel a 12 mg/die hanno aumentato i livelli di rabbia, confusione e depressione, valutati mediante la scala a 5 punti Profile of Mood States (profilo degli stati dell’umore) (vedere paragrafo 5.1). Questi effetti possono essere osservati anche quando Fycompa è usato in associazione ad altri depressori del sistema nervoso centrale (SNC).
Popolazione pediatrica
Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.
In un’analisi farmacocinetica di popolazione, su pazienti adolescenti in studi clinici di Fase 3, non vi sono state differenze degne di nota tra questa popolazione e la popolazione complessiva.
04.6 Gravidanza e allattamento
e in età fertile e contraccezione negli uomini e nelle donne
Fycompa non è raccomandato in donne in età fertile che non usano misure contraccettive, se non in
caso di assoluta necessità.
I dati relativi all’uso di perampanel in donne in gravidanza sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte). Gli studi sugli animali non hanno indicato effetti teratogeni nei ratti o nei conigli, ma è stata osservata embriotossicità nei ratti a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).
Fycompa non è raccomandato durante la gravidanza.
Allattamento
Gli studi su ratti in allattamento hanno dimostrato l’escrezione del perampanel e/o dei suoi metaboliti nel latte (per i dettagli, vedere paragrafo 5.3). Non è noto se perampanel sia escreto nel latte materno. II rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Il medico deve valutare se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Fycompa tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Nello studio di fertilità nei ratti, sono stati osservati cicli estrali prolungati e irregolari alla dose elevata (30 mg/kg) nelle femmine; tuttavia, queste alterazioni non hanno influito sulla fertilità e sullo sviluppo embrionale precoce. Non vi sono stati effetti sulla fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3). L’effetto del perampanel sulla fertilità umana non è stato stabilito.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Fycompa altera moderatamente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Perampanel può causare capogiri e sonnolenza e quindi può influire sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Si consiglia ai pazienti di non guidare veicoli, non usare macchinari complessi e
non intraprendere altre attività potenzialmente pericolose fino a quando non sia stato accertato se perampanel influisce sulla loro capacità di svolgere tali attività (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
04.8 Effetti indesiderati
sunto del profilo di sicurezza
In tutti gli studi clinici controllati e non controllati, condotti su pazienti con crisi epilettiche parziali,
1.639 soggetti hanno ricevuto perampanel, 1.147 dei quali sono stati trattati per 6 mesi e 703 per più di 12 mesi.
Nello studio clinico controllato e non controllato, condotto su pazienti con crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, 114 soggetti hanno ricevuto perampanel, 68 dei quali sono stati trattati per 6 mesi e 36 per più di 12 mesi.
Reazioni avverse che hanno comportato l’interruzione del trattamento:
Negli studi clinici di Fase 3 controllati nelle crisi parziali, il tasso di interruzione conseguente a una reazione avversa è stato dell’ 1,7%, del 4,2% e del 13,7% nei pazienti randomizzati a ricevere perampanel, rispettivamente alle dosi raccomandate di 4 mg, 8 mg e 12 mg/die, e dell’ 1,4% nei pazienti randomizzati a ricevere il placebo. Le reazioni avverse più comuni (>1% nel gruppo perampanel totale e maggiori rispetto al placebo) che hanno comportato l’interruzione del trattamento sono state capogiri e sonnolenza.
Nello studio clinico di Fase 3 controllato nelle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, il tasso di interruzione conseguente a una reazione avversa è stato del 4,9% nei pazienti randomizzati a ricevere perampanel alla dose di 8 mg e dell’ 1,2% nei pazienti randomizzati a ricevere il placebo. La reazione avversa che ha comportato più comunemente (> 2% nel gruppo perampanel e maggiore rispetto al placebo) l’interruzione del trattamento è stata capogiri.
Tabella delle reazioni avverse
Nella tabella seguente, le reazioni avverse, identificate sulla base di un’analisi dell’intero database di sicurezza degli studi clinici con Fycompa, sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e in base alla frequenza. L’analisi iniziale è stata condotta considerando tutti gli eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE), negli studi in doppio cieco di Fase 3 sull’epilessia, che si sono verificati in >2% dei pazienti nel gruppo totale Fycompa. Si è considerato inoltre quanto segue: tassi di incidenza superiori rispetto al placebo; severità, gravità e tassi di interruzione del trattamento a causa degli eventi; analisi dell’esposizione e della correlazione dose-risposta; coerenza con le caratteristiche farmacologiche di Fycompa. Sono stati considerati anche i TEAE che si sono verificati con minore frequenza e che hanno soddisfatto gli stessi criteri dei TEAE più frequenti. Per la classificazione delle reazioni avverse è stata utilizzata la convenzione seguente: molto comune (>1/10); comune (>1/100,
<1/10); non comune (>1/1.000, <1/100); raro (> 1/10.000, <1/1.000).
La dose di 2 mg/die non è stata inclusa in questa valutazione perché non è considerata una dose efficace, e i tassi di TEAE in tale gruppo di dosaggio sono stati in genere paragonabili, o inferiori, a quelli riscontrati nel gruppo placebo.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune | Comune | Non comune |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Diminuzione dell’appetito Aumento dell’appetito | ||
Disturbi psichiatrici | Aggressività Rabbia Ansia Stato confusionale | Ideazione suicidaria Tentato suicidio | |
Patologie del sistema nervoso | Capogiri Sonnolenza | Atassia Disartria Disturbi dell’equilibrio Irritabilità | |
Patologie dell’occhio | Diplopia Visione offuscata | ||
Patologie dell’orecchio e dellabirinto | Vertigini | ||
Patologie gastrointestinali | Nausea | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e deltessuto connettivo | Lombalgia | ||
Patologie sistemiche | Disturbi dell’andatura Affaticamento | ||
Esami diagnostici | Aumento ponderale | ||
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Cadute |
Popolazione pediatrica
Considerando il database degli studi clinici di 165 adolescenti, si prevede che la frequenza, il tipo e la severità delle reazioni avverse negli adolescenti siano uguali a quelli riscontrati negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del
medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.
04.9 Sovradosaggio
L’esperienza clinica sul sovradosaggio con perampanel nell’uomo è limitata. In una segnalazione di un sovradosaggio intenzionale, che potrebbe avere comportato la somministrazione di una dose fino a 264 mg, il paziente ha manifestato eventi di stato mentale alterato, agitazione e comportamento aggressivo, e si è ripreso senza postumi. Non è disponibile un antidoto specifico agli effetti del perampanel. Sono indicate misure di supporto generali, quali il monitoraggio dei parametri vitali e l’osservazione dello stato clinico del paziente. In considerazione della sua lunga emivita, gli effetti causati dal perampanel potrebbero essere prolungati. A causa della bassa clearance renale, è improbabile che interventi speciali, quali diuresi forzata, dialisi o emoperfusione, siano efficaci.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: antiepilettici, altri antiepilettici, codice ATC: N03AX22 Meccanismo d’azione
Perampanel è un antagonista non competitivo, selettivo del recettore ionotropico del glutammato di
tipo AMPA (a-amino-3-idrossi-5-metil-4-isoxazolone propionato) sui neuroni post-sinaptici e capostipite di tale classe di farmaci. Il glutammato è il principale neurotrasmettitore eccitatorio nel sistema nervoso centrale ed è implicato in diversi disturbi neurologici causati da sovreccitazione neuronale. Si ritiene che l’attivazione dei recettori AMPA da parte del glutammato sia responsabile della maggior parte della trasmissione sinaptica eccitatoria rapida nel cervello. In studi in vitro, perampanel non ha evidenziato competizione con l’AMPA per il legame al recettore AMPA, tuttavia il legame del perampanel è stato spiazzato dagli antagonisti non competitivi dei recettori AMPA, indicando che perampanel è un antagonista non competitivo dei recettori AMPA. In vitro, perampanel ha inibito l’aumento indotto da AMPA (ma non indotto da NMDA) del calcio intracellulare. In vivo, perampanel ha prolungato significativamente la latenza delle crisi in un modello di crisi epilettiche indotte da AMPA.
Resta da chiarire in dettaglio l’esatto meccanismo mediante il quale perampanel esercita i suoi effetti antiepilettici nell’uomo.
Effetti farmacodinamici
Un’analisi farmacocinetica-farmacodinamica (efficacia) è stata eseguita sulla base dei dati combinati di 3 studi clinici di efficacia nelle crisi epilettiche parziali. Inoltre, un’analisi farmacocinetica- farmacodinamica (efficacia) è stata eseguita in uno studio clinico di efficacia nelle crisi tonico cloniche generalizzate primarie. In entrambe le analisi, l’esposizione al perampanel è correlata a una riduzione della frequenza delle crisi.
Prestazioni psicomotorie. In volontari sani, dosi singole e ripetute di 8 mg e 12 mg hanno alterato le prestazioni psicomotorie in modo correlato alla dose. Gli effetti del perampanel su attività complesse, come la capacità di guidare veicoli, sono stati additivi o sopra-additivi agli effetti alteranti dell’alcol. I risultati dei test sulle prestazioni psicomotorie sono tornati ai valori di partenza entro 2 settimane dalla cessazione della somministrazione di perampanel.
Funzione cognitiva. In uno studio su volontari sani per valutare gli effetti del perampanel su vigilanza e memoria, utilizzando una batteria standard di valutazioni, non sono stati riscontrati effetti del perampanel dopo somministrazione di dosi singole e ripetute fino a 12 mg/die.
Vigilanza e umore. In soggetti sani trattati con perampanel a una dose da 4 a 12 mg/die, i livelli di vigilanza (eccitazione) si sono ridotti in modo correlato alla dose. Si è avuto un peggioramento dell’umore solo dopo la somministrazione di 12 mg/die; le alterazioni dell’umore sono state di lieve entità e hanno rispecchiato un generale abbassamento del livello di vigilanza. La somministrazione ripetuta di perampanel 12 mg/die ha aumentato inoltre gli effetti dell’alcol sulla vigilanza e sull’attenzione, e ha aumentato i livelli di rabbia, confusione e depressione, valutati mediante la scala a 5 punti Profile of Mood States.
Elettrofisiologia cardiaca. Perampanel non ha prolungato l’intervallo QTc quando è stato somministrato a dosi giornaliere fino a 12 mg/die e non ha avuto un effetto correlato alla dose o clinicamente importante sulla durata del QRS.
Efficacia e sicurezza clinica
Crisi parziali
L’efficacia di Fycompa nelle crisi parziali è stata stabilita in tre studi di terapia aggiuntiva multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo, della durata di 19 settimane, in pazienti adulti e adolescenti. I soggetti avevano crisi parziali con o senza generalizzazione secondaria e non erano adeguatamente controllati con uno-tre FAE concomitanti. Durante un periodo basale di 6 settimane, i soggetti dovevano avere più di cinque crisi epilettiche, senza un periodo libero da crisi superiore a 25 giorni. In questi tre studi, i soggetti avevano una durata media dell’epilessia di circa 21,06 anni. Tra l’85,3% e l’89,1% dei pazienti assumeva da due a tre FAE concomitanti, con o senza stimolazione concomitante del nervo vago.
Due studi (studio 304 e 305) hanno confrontato dosi di Fycompa 8 e 12 mg/die con il placebo, mentre il terzo studio (studio 306) ha confrontato dosi di Fycompa 2, 4 e 8 mg/die con il placebo. In tutti e tre gli studi, dopo una Fase Basale di 6 settimane, per stabilire la frequenza delle crisi prima della randomizzazione, i soggetti sono stati randomizzati e titolati alla dose randomizzata. Durante la Fase di Titolazione in tutti e tre gli studi, il trattamento è stato iniziato a 2 mg/die e aumentato a incrementi settimanali di 2 mg/die fino alla dose target. I soggetti che manifestavano eventi avversi intollerabili potevano mantenere la stessa dose o ridurre la dose al livello precedentemente tollerato. In tutti e tre gli studi, la Fase di Titolazione è stata seguita da una Fase di Mantenimento, della durata di
13 settimane, durante la quale i pazienti dovevano continuare il trattamento con una dose stabile di Fycompa.
Le percentuali di responder al 50% combinate sono state: placebo 19%, 4 mg 29%, 8 mg 35% e 12 mg 35%. Un effetto statisticamente significativo sulla riduzione nella frequenza delle crisi a 28 giorni (dal Basale alla Fase di Trattamento), rispetto al gruppo placebo, è stato osservato con il trattamento con Fycompa a dosi di 4 mg/die (Studio 306), 8 mg/die (Studi 304, 305 e 306) e 12 mg/die (Studi 304 e
305). Le percentuali di responder al 50% nei gruppi trattati con 4 mg, 8 mg e 12 mg sono state rispettivamente del 23,0%, 31,5% e 30,0%, in associazione con medicinali antiepilettici induttori enzimatici, e del 33,3%, 46,5% e 50,0% quando perampanel è stato somministrato in associazione a medicinali antiepilettici non induttori enzimatici. Questi studi dimostrano che la somministrazione di perampanel una volta al giorno, a dosi comprese tra 4 mg e 12 mg, è stata significativamente più efficace del placebo, come trattamento aggiuntivo in questa popolazione.
dati derivati da studi controllati verso placebo dimostrano che un miglioramento del controllo delle crisi si osserva con la dose di Fycompa da 4 mg una volta al giorno e questo beneficio aumenta con l’aumentare della dose a 8 mg/die. Nessun beneficio in termini di efficacia è stato osservato alla dose di 12 mg, rispetto alla dose di 8 mg, nella popolazione generale. Il beneficio alla dose di 12 mg è stato osservato in alcuni pazienti che tollerano la dose di 8 mg e quando la risposta clinica a tale dose risultava insufficiente. Una riduzione clinicamente significativa della frequenza delle crisi, rispetto al placebo, si è ottenuta già alla seconda settimana di somministrazione, quando i pazienti hanno raggiunto una dose giornaliera di 4 mg.
Dall’1,7 al 5,8% dei pazienti trattati con perampanel negli studi clinici ha raggiunto la libertà da crisi epilettiche durante il periodo di mantenimento di tre mesi, rispetto allo 0%-1,0% nel gruppo placebo. Non vi sono dati riguardanti gli effetti della sospensione dei medicinali antiepilettici concomitanti per realizzare la monoterapia con perampanel.
Studio di estensione in aperto
novantasette percento dei pazienti che hanno completato gli studi randomizzati su pazienti con crisi parziali è stato arruolato nello studio di estensione in aperto (n=1186). I pazienti provenienti dallo studio randomizzato sono stati passati al trattamento con perampanel nell’arco di 16 settimane, seguite da un periodo di mantenimento a lungo termine (>1 anno). La dose giornaliera media è stata di
10,05 mg.
Crisi tonico-cloniche primarie
L’efficacia di Fycompa come terapia aggiuntiva in pazienti di età pari o superiore a 12 anni, con epilessia generalizzata idiopatica che manifestano crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, è stata stabilita in uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo
(studio 332). I pazienti eleggibili in terapia con una dose stabile di 1-3 FAE che manifestavano almeno 3 crisi tonico-cloniche generalizzate primarie durante il periodo basale di 8 settimane sono stati randomizzati al trattamento con Fycompa o placebo. La popolazione comprendeva 164 pazienti (Fycompa n=82, placebo n=82). I pazienti sono stati titolati nell’arco di quattro settimane a una dose target di 8 mg/die o alla dose massima tollerata e trattati per ulteriori 13 settimane all’ultimo livello di dose raggiunto al termine del periodo di titolazione. Il periodo di trattamento totale è stato di
17 settimane. Il farmaco di studio è stato somministrato una volta al giorno.
La percentuale di responder al 50% tra i pazienti con crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, durante il periodo di mantenimento, è stata significativamente più elevata nel gruppo perampanel (58,0%) rispetto al gruppo placebo (35,8%), p = 0,0059. La percentuale di responder al 50% è stata del 22,2% in associazione con medicinali antiepilettici induttori enzimatici e del 69,4% quando perampanel è stato somministrato in associazione a medicinali antiepilettici non induttori enzimatici. Il numero di soggetti del gruppo perampanel che assumevano medicinali antiepilettici induttori enzimatici era limitato (n = 9). La variazione percentuale mediana della frequenza di crisi tonico cloniche generalizzate primarie in 28 giorni, durante i periodi di titolazione e mantenimento (combinati) rispetto alla pre-randomizzazione, è stata maggiore con perampanel (-76,5%) in confronto al placebo (-38,4%),p < 0,0001. Durante il periodo di mantenimento di tre mesi, il 30,9% (25/81) dei pazienti trattati con perampanel negli studi clinici ha raggiunto la libertà da crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, rispetto al 12,3% (10/81) nel gruppo placebo.
Altri sottotipi di crisi generalizzata idiopatica
La sicurezza e l’efficacia di perampanel in pazienti con crisi miocloniche non sono state stabilite. I dati disponibili sono insufficienti per pervenire a qualunque conclusione.
L’efficacia di perampanel nel trattamento delle crisi di assenza non è stata dimostrata.
Nello studio 332, su pazienti con crisi tonico-cloniche generalizzate primarie che presentavano anche crisi miocloniche, la libertà da crisi è stata raggiunta nel 16,7% (4/24) del gruppo perampanel, rispetto al 13,0% (3/23) del gruppo placebo. In pazienti che presentavano anche crisi di assenza, la libertà da crisi è stata raggiunta nel 22,2% (6/27) del gruppo perampanel, rispetto al 12,1% (4/33) del gruppo placebo. La libertà da tutte le crisi è stata conseguita nel 23,5% (19/81) dei pazienti trattati con perampanel, rispetto al 4,9% (4/81) dei pazienti trattati con placebo.
Fase di estensione in aperto
Dei 140 soggetti che hanno completato lo studio 332, 114 (81,4%) sono entrati nella fase di estensione. I pazienti provenienti dallo studio randomizzato sono passati al trattamento con perampanel nell’arco di 6 settimane, seguite da un periodo di mantenimento a lungo termine
(> 1 anno). Nella fase di estensione, il 73,7% dei soggetti assumeva una dose giornaliera modale di perampanel superiore a 4-8 mg/die, mentre il 16,7% assumeva una dose giornaliera modale superiore a 8-12 mg/die. Una riduzione della frequenza di crisi tonico-cloniche generalizzate primarie di almeno il 50% è stata osservata nel 65,9% dei soggetti dopo un anno di trattamento, durante la fase di estensione (rispetto alla frequenza delle crisi al basale, prima del trattamento con perampanel). Questi dati erano coerenti con quelli relativi alla variazione percentuale della frequenza delle crisi e hanno dimostrato che la percentuale di responder al 50% tra i pazienti con crisi tonico-cloniche generalizzate primarie era generalmente stabile nell’arco di un periodo tra la settimana 26 circa e la fine dell’anno 2. Risultati simili sono stati osservati quando tutte le crisi e le crisi di assenza rispetto alle crisi miocloniche sono state valutate nel corso del tempo.
Passaggio alla monoterapia
Non vi sono dati riguardanti gli effetti della sospensione dei medicinali antiepilettici concomitanti per realizzare la monoterapia con perampanel.
Popolazione pediatrica
L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con Fycompa in uno o più sottogruppi della popolazione pediatrica per le epilessie resistenti al trattamento (sindromi epilettiche correlate alla localizzazione e correlate all’età) (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso negli adolescenti).
I tre studi pivotal di Fase 3 in doppio cieco, controllati verso placebo, includevano 143 adolescenti di età compresa tra 12 e 18 anni. I risultati in questi adolescenti sono stati simili a quelli osservati nella popolazione adulta.
Lo studio 332 includeva 22 adolescenti di età compresa tra 12 e 18 anni. I risultati in questi adolescenti sono stati simili a quelli osservati nella popolazione adulta.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
La farmacocinetica del perampanel è stata studiata in soggetti adulti sani (intervallo d’età da 18 a 79 anni), adulti e adolescenti con crisi epilettiche parziali e crisi epilettiche tonico-cloniche generalizzate primarie, adulti con morbo di Parkinson, adulti con neuropatia diabetica, adulti con sclerosi multipla e soggetti con insufficienza epatica.
Assorbimento
Perampanel viene prontamente assorbito dopo la somministrazione orale, senza evidenziare un marcato metabolismo di primo passaggio. Il cibo non influisce sull’entità, ma rallenta la velocità dell’assorbimento. In caso di somministrazione con cibo, le concentrazioni plasmatiche di picco si riducono e vengono ritardate di 2 ore, rispetto alla somministrazione a digiuno.
Distribuzione
I dati derivati da studi in vitro indicano che perampanel si lega per circa il 95% alle proteine plasmatiche.
Studi in vitro dimostrano che perampanel non è un substrato né un inibitore significativo dei polipeptidi trasportatori di anioni organici (OATP) 1B1 e 1B3, dei trasportatori di anioni organici (OAT) 1, 2, 3 e 4, dei trasportatori di cationi organici (OCT) 1, 2 e 3, e dei trasportatori di efflusso P- glicoproteina e della proteina di resistenza del cancro al seno (Breast Cancer Resistance Protein, BCRP).
Biotrasformazione
Perampanel viene ampiamente metabolizzato per ossidazione primaria e glucuronidazione sequenziale. Il metabolismo ossidativo primario è mediato dal CYP3A sulla base dei risultati degli studi in vitro che utilizzano CYP e microsomi epatici umani. Tuttavia, il metabolismo non è stato completamente chiarito e non possono essere escluse altre vie metaboliche.
Dopo la somministrazione di perampanel radiomarcato, nel plasma sono state osservate solo tracce di metaboliti del perampanel.
Eliminazione
Dopo la somministrazione di una dose di perampanel radiomarcato a 8 soggetti anziani sani, il 30% della radioattività recuperata è stato ritrovato nelle urine e il 70% nelle feci. Nelle urine e nelle feci la radioattività recuperata consisteva principalmente in una miscela di metaboliti ossidativi e coniugati.
In un’analisi farmacocinetica di popolazione di dati combinati di 19 studi di Fase 1, il ti/2 medio di perampanel è stato di 105 ore. In caso di somministrazione concomitante con carbamazepina, un forte induttore del CYP3A, il t1/2 medio è stato di 25 ore.
Linearità/Non linearità
In soggetti sani, le concentrazioni piasmatiche del perampanel aumentavano in maniera direttamente proporzionale alle dosi somministrate nell’intervallo da 2 a 12 mg. In un’analisi farmacocinetica di popolazione, su pazienti con crisi parziali trattati con perampanel fino alla dose di 12 mg/die e su pazienti con crisi tonico-cloniche generalizzate primarie trattati con perampanel fino alla dose di
8 mg/die in studi clinici controllati verso placebo, si è riscontrata una relazione lineare tra la dose e le concentrazioni plasmatiche di perampanel.
Popolazioni speciali
Insufficienza epatica
La farmacocinetica del perampanel, dopo una dose singola di 1 mg, è stata valutata in 12 soggetti con lieve e moderata insufficienza epatica (rispettivamente Child-Pugh A e B), rispetto a 12 soggetti sani, demograficamente abbinati. La clearance media apparente del perampanel non legato nei soggetti con lieve insufficienza è stata di 188 ml/min vs. 338 ml/min nei soggetti sani abbinati; nei soggetti con
moderata insufficienza è stata di 120 ml/min vs. 392 ml/min nei soggetti sani abbinati. Il ti/2 è stato più lungo nei soggetti con lieve insufficienza (306 h vs. 125 h) e moderata insufficienza (295 h vs. 139 h) rispetto ai soggetti sani abbinati.
La farmacocinetica del perampanel non è stata valutata formalmente nei pazienti con insufficienza renale. Perampanel è eliminato quasi esclusivamente per metabolismo, seguito da una rapida escrezione dei metaboliti; nel plasma si osservano solo tracce di metaboliti del perampanel. In un’analisi farmacocinetica di popolazione, su pazienti con crisi parziali e clearance della creatinina compresa tra 39 e 160 ml/min, trattati con perampanel fino alla dose di 12 mg/die in studi clinici controllati verso placebo, la clearance del perampanel non è stata influenzata dalla clearance della creatinina. In un’analisi farmacocinetica di popolazione, su pazienti con crisi tonico-cloniche generalizzate primarie trattati con Fycompa fino alla dose di 8 mg/die in uno studio clinico controllato verso placebo, la clearance del perampanel non è stata influenzata dalla clearance della creatinina al basale.
Sesso
In un’analisi farmacocinetica di popolazione, su pazienti con crisi parziali trattati con perampanel fino alla dose di 12 mg/die e su pazienti con crisi tonico-cloniche generalizzate primarie trattati con perampanel fino alla dose di 8 mg/die in studi clinici controllati verso placebo, la clearance del perampanel nelle donne (0,54 l/h) è stata inferiore del 18% rispetto agli uomini (0,66 l/h).
Anziani (da 65 anni di età in poi)
In un’analisi farmacocinetica di popolazione, su pazienti con crisi parziali (intervallo di età da 12 a 74 anni) e con crisi tonico-cloniche generalizzate primarie (intervallo di età da 12 a 58 anni) e trattati con perampanel fino alla dose di 8 o 12 mg/die in studi clinici controllati verso placebo, non è stato riscontrato alcun effetto significativo dell’età sulla clearance di perampanel. Non si ritiene necessario un aggiustamento della dose negli anziani (vedere paragrafo 4.2).
Popolazione pediatrica
In un’analisi farmacocinetica di popolazione, su pazienti adolescenti in studi clinici di Fase 3, non vi sono state differenze apprezzabili tra questa popolazione e la popolazione complessiva.
Studi di interazione farmacologica
Valutazione in vitro delle interazioni farmacologiche Inibizione degli enzimi metabolizzanti i farmaci
Nei microsomi epatici umani, perampanel (30 pmol/l) ha avuto un debole effetto inibitorio su
CYP2C8 e UGT1A9, tra i principali CYP e UGT epatici.
Induzione degli enzimi metabolizzanti i farmaci
Rispetto ai controlli positivi (comprendenti fenobarbital, rifampicina), è stato riscontrato che perampanel induce debolmente il CYP2B6 (30 pmol/l) e il CYP3A4/5 (>3 pmol/l), tra i principali CYP e UGT epatici in epatociti umani in coltura.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Le reazioni avverse non osservate negli studi clinici, ma riscontrate in animali esposti a livelli analoghi a quelli dell’esposizione clinica e con possibile rilevanza clinica, sono le seguenti:
Nello studio di fertilità nei ratti, sono stati osservati cicli estrali prolungati e irregolari alla dose massima tollerata (30 mg/kg) nelle femmine; tuttavia, queste alterazioni non hanno influito sulla fertilità e sullo sviluppo embrionale precoce. Non vi sono stati effetti sulla fertilità maschile.
L’escrezione nel latte materno è stata misurata nei ratti a 10 giorni post-partum. I livelli hanno registrato un picco a un’ora ed erano pari a 3,65 volte i livelli nel plasma.
In uno studio di tossicità dello sviluppo prenatale e postnatale nei ratti, sono state osservate condizioni anomale di parto e allattamento a dosi tossiche per la madre, e si è avuto un aumento del numero di nati morti nella prole. Lo sviluppo comportamentale e riproduttivo della prole non è stato interessato, ma alcuni parametri dello sviluppo fisico hanno evidenziato un certo ritardo, probabilmente secondario agli effetti del perampanel sul SNC su base farmacologica. Il passaggio transplacentare è stato relativamente basso, con la rilevazione nel feto dello 0,09% o meno della dose somministrata.
I dati preclinici rivelano che perampanel non è genotossico e non ha potenziale cancerogeno. La somministrazione delle dosi massime tollerate a ratti e scimmie ha provocato segni clinici sul SNC su base farmacologica e una riduzione finale del peso corporeo. Non vi sono state alterazioni direttamente imputabili al perampanel nella patologia o nell’istopatologia clinica.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Lattosio monoidrato Idrossipropilcellulosa a bassa sostituzione Povidone K-29/32
Cellulosa microcristallina Magnesio stearato (E470b)
Film di rivestimento Ipromellosa 2910 Talco
Macrogol 8000 Titanio biossido (E171)
Ossido di ferro giallo (E172)
Carminio d’indaco lacca di alluminio FD&C Blue #2 (E132)
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
5 anni
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Blister di PVC/alluminio
Confezioni da 7, 28, 84 e 98
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Limited
European Knowledge Centre
Mosquito Way Hatfield Hertfordshire AL10 9SN
Regno Unito
tel.: +44 (0)208 600 1400
fax: +44 (0)208 600 1401
e-mail: EUmedinfo-eisai.net
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
EU/1/12/776/012 EU/1/12/776/013 EU/1/12/776/022
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
della prima autorizzazione: 23/07/2012
10.0 Data di revisione del testo
21/03/2015