Colecalciferolo Invos: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Colecalciferolo Invos

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Colecalciferolo Invos: ultimo aggiornamento pagina: 12/07/2021 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

Indice

Colecalciferolo INVOS 25.000 U.I. capsule molli

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

Indice

Ogni capsula contiene:

0,625 mg di colecalciferolo (Vitamina D3, equivalente a 25.000 U.I.)

03.0 Forma farmaceutica

Indice

Capsule molli

Capsula da 25.000 U.I.: capsula molle ovale, di colore bianco opaco, dimensione 3. La lunghezza della capsula è di circa 11,3 mm e la larghezza di circa 6,9 mm.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

Indice

Trattamento iniziale della carenza di vitamina D clinicamente rilevante negli adulti. Colecalciferolo INVOS 25.000 U.I. capsule molli è indicato negli adulti.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

Indice

Posologia

La dose deve essere stabilita a livello individuale dal medico curante in base al grado di integrazione di vitamina D necessario.

Le abitudini alimentari del paziente devono essere attentamente valutate e deve essere tenuto in considerazione il contenuto di vitamina D artificialmente aggiunta ad alcuni tipi di alimenti.

Trattamento iniziale della carenza di vitamina D clinicamente rilevante negli adulti (livelli sierici < 25 nmol/l o < 10 ng/ml):

capsula da 25.000 U.I. a settimana per un massimo di 4 settimane.

Dopo il primo mese, deve essere presa in considerazione una dose di mantenimento inferiore in base ai livelli sierici desiderati di 25-idrossicolecalciferolo (25(OH)D), alla gravità della malattia e alla risposta del paziente al trattamento.

In alternativa possono essere seguite le raccomandazioni nazionali di posologia per il trattamento della carenza di vitamina D. La durata dell’utilizzo è generalmente limitata al primo mese di trattamento, in base alla decisione del medico.

È necessaria la supervisione medica poiché la dose necessaria può variare in base alla risposta del paziente (vedere paragrafo 4.4).

Popolazioni particolari

Compromissione epatica

Non è richiesta una modifica del dosaggio in pazienti con compromissione epatica.

Compromissione renale

Colecalciferolo INVOS non deve essere impiegato in pazienti con insufficienza renale grave.

Popolazione pediatrica

Colecalciferolo INVOS non deve essere assunto da bambini e adolescenti.

Modo di somministrazione

Somministrazione orale

Le capsule devono essere deglutite intere (non devono essere masticate) con acqua.

04.3 Controindicazioni

Indice

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Malattie/condizioni associate a ipercalcemia e/o ipercalcinuria.

Nefrolitiasi calcica, nefrocalcinosi

-Ipervitaminosi D

Insufficienza renale grave

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

Indice

Durante il trattamento, la dose deve essere stabilita su base individuale per ciascun paziente, misurando regolarmente i livelli di calcio plasmatico. Durante il trattamento a lungo termine, i valori di calcio sierico, l’escrezione urinaria di calcio e la funzione renale devono essere monitorati, soprattutto nei pazienti anziani che assumono contemporaneamente glicosidi cardiaci o diuretici (vedere paragrafo 4.5), e in caso di iperfosfatemia, nonché nei pazienti con aumentato rischio di litiasi. In caso di ipercalcemia o ipercalcinuria, che supera i 300 mg (7,5 mmol)/24 ore, il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.3). In caso di compromissione della funzione renale, la dose deve essere ridotta o deve essere interrotto il trattamento.

Compromissione della funzione renale

La vitamina D deve essere usata con cautela in pazienti con compromissione della funzione renale e deve essere monitorato l’effetto sui livelli di calcio e fosfato. Deve essere preso in considerazione il rischio di calcificazione dei tessuti molli. Nei pazienti con insufficienza renale grave, la vitamina D in forma di colecalciferolo non è normalmente metabolizzata; pertanto, per tali pazienti devono essere usate altre forme di vitamina D.

Pseudoipoparatiroidismo

Colecalciferolo INVOS non deve essere assunto in presenza di pseudoipoparatiroidismo (la necessità di vitamina D può essere ridotta dalla talvolta normale sensibilità alla vitamina D, con un rischio di sovradosaggio a lungo termine). In tali casi, sono disponibili altre forme di Vitamina D.

Sarcoidosi

La vitamina D3 deve essere prescritta con cautela in pazienti che soffrono di sarcoidosi a causa del rischio di aumento del metabolismo della vitamina D nella sua forma attiva. In questi pazienti deve essere monitorato il livello di calcio nel siero e nelle urine.

Uso concomitante di prodotti multivitaminici

Il contenuto di vitamina D in Colecalciferolo INVOS deve essere preso in considerazione quando si prescrivono altri medicinali contenenti vitamina D. L’uso concomitante di prodotti multivitaminici e supplementi dietetici contenenti vitamina D deve essere evitato.

I medicinali che hanno un effetto tramite l’inibizione del riassorbimento osseo diminuiscono la quantità di calcio derivata dall’osso. Per evitare questo, oltre al trattamento concomitante con medicinali che aumentano lo sviluppo osseo, è necessario assumere vitamina D ed assicurare livelli di calcio adeguati.

Popolazione pediatrica

Colecalciferolo INVOS non deve essere usato in bambini e adolescenti (< 18 anni).

Gli studi disponibili sono troppo limitati per fornire sufficienti rassicurazioni circa l’uso sicuro di dosi molto alte nei bambini e negli adolescenti.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Indice

L’uso concomitante con prodotti a base di calcio somministrati a dosi massicce può aumentare il rischio di ipercalcemia.

I diuretici tiazidici riducono l’escrezione di calcio con l’urina. In caso di trattamento con diuretici tiazidici o di prodotti a base di calcio, è necessario il controllo delle concentrazioni sieriche di calcio, per l’aumento del rischio di ipercalcemia.

In caso di trattamento con farmaci contenenti la digitale e altri glicosidi cardiaci, la somministrazione di vitamina D può aumentare il rischio di tossicità da digitale (aritmia). È richiesto lo stretto controllo del medico e, se necessario, il monitoraggio elettrocardiografico e delle concentrazioni sieriche di calcio.

I corticosteroidi sistemici inibiscono l’assorbimento del calcio. L’uso a lungo termine di corticosteroidi può ridurre l’effetto della vitamina D.

Il trattamento contemporaneo con resine a scambio ionico (ad es. colestiramine) o lassativi (come olio di paraffina) può ridurre l’assorbimento gastrointestinale di vitamina D. Orlistat può potenzialmente compromettere l’assorbimento di vitamina D poiché è liposolubile. Non assumere vitamina D nelle 2 ore precedenti o successive alla somministrazione di orlistat e di analogo della vitamina D.

I prodotti che contengono magnesio (come gli antiacidi) non dovrebbero essere assunti durante il trattamento con la vitamina D a causa del rischio di ipermagnesiemia.

Gli anticonvulsivanti, come la fenitoina e i barbiturici (ad es. primidone) possono ridurre l’effetto della vitamina D a causa dell’attivazione del sistema enzimatico microsomiale.

L’uso concomitante di vitamina D con calcitonina, etidronato, gallio nitrato, pamidronato o plicamicina, può antagonizzare l’effetto di questi prodotti nel trattamento dell’ipercalcemia.

I prodotti che contengono fosforo usati in alte dosi, e somministrati contemporaneamente, possono aumentare il rischio di iperfosfatemia.

L’agente citotossico actinomicina e gli antifungini imidazolici interferiscono con l’attività della vitamina D, inibendo la conversione della 25-idrossivitamina D in 1,25-diidrossivitamina D da parte dell’enzima renale, 25-idrossivitamina D-1-idrossilasi.

La rifampicina può ridurre anche l’efficacia della vitamina D3 a causa dell’induzione dell’enzima epatico.

L’Isoniazide può ridurre l’efficacia della vitamina D3 a causa dell’inibizione dell’attivazione metabolica della vitamina D.

04.6 Gravidanza e allattamento

Indice

Gravidanza

Ci sono dati limitati sull’uso di colecalciferolo nelle donne in gravidanza. La carenza di vitamina D è dannosa per la madre e il bambino. Studi negli animali hanno dimostrato che alte dosi di vitamina D hanno effetti teratogeni (vedere paragrafo 5.3).

Il sovradosaggio di vitamina D deve essere evitato durante la gravidanza, poiché l’ipercalcemia prolungata può portare a ritardo fisico e mentale, stenosi aortica sopravalvolare e retinopatia nel bambino.

Colecalciferolo INVOS non è raccomandato durante la gravidanza. Allattamento

La Vitamina D3 e i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno. Non sono stati osservati eventi avversi nei neonati. Colecalciferolo INVOS può essere usato alle dosi raccomandate durante l’allattamento in caso di carenza di vitamina D. Questo deve essere tenuto in considerazione quando si somministra ulteriore vitamina D al bambino.

Fertilità

Non ci sono dati sull’effetto i colecalciferolo sulla fertilità. Tuttavia, non si prevede che i livelli endogeni normali di vitamina D abbiano effetti avversi sulla fertilità.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Indice

Colecalciferolo INVOS non altera, o altera in modo trascurabile, la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

Indice

La frequenza dei possibili effetti collaterali elencati di seguito è definita come: Molto comune (≥ 1/10)

Comune (≥ 1/100, <1/10)

Non comune (≥ 1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000)

Molto raro (<1/10.000)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Gli effetti indesiderati sono il risultato di sovradosaggio.

Disturbi del sistema immunitario:

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): reazioni di ipersensibilità quali angioedema o edema laringeo

Disturbi del metabolismo e della nutrizione:

Non comune: ipercalcemia e ipercalcinuria.

Patologie gastrointestinali:

Non nota: costipazione, flatulenza, nausea, dolore addominale, diarrea.

Patologie della cute e sottocutanei:

Raro: prurito, eruzione e orticaria.

In base alla dose e alla durata del trattamento dell’ipercalcemia grave e persistente, possono verificarsi episodi acuti (alterazioni del ritmo cardiaco, nausea, vomito, sintomi psichiatrici, perdita di conoscenza) e cronici (aumento dell’urinazione, aumento della sete, perdita di appetito, perdita di peso, calcoli renali, calcificazione renale, calcificazione in tessuti al di fuori dell’osso).

Molto raramente sono state descritti eventi fatali (vedere 4.4 "Avvertenze particolari e precauzioni per l’uso" e 4.9 "Sovradosaggio").

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione

all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

04.9 Sovradosaggio

Indice

Sintomi di sovradosaggio

Negli adulti con normale funzione della ghiandola paratiroidea, il limite di intossicazione da vitamina D è 40.000-100.000 U.I. al giorno per 1-2 mesi. I neonati e i bambini piccoli possono

reagire a concentrazioni molto inferiori. Pertanto, la vitamina D deve sempre essere assunta sotto supervisione medica.

Il sovradosaggio del prodotto può provocare ipervitaminosi, ipercalcemia e iperfosfatemia.

Il sovradosaggio acuto o cronico della vitamina D può causare ipercalcemia. I sintomi di ipercalcemia sono stanchezza, cefalea, dolore muscolare e alle articolazioni, debolezza muscolare, sintomi psichiatrici (ad es. euforia, capogiro e turbamento dello stato di coscienza), nausea, vomito, perdita di appetito, perdita di peso, sete, poliuria, formazione di calcoli renali, nefrocalcinosi, calcificazioni extra ossee e insufficienza renale, alterazioni dell’ECG, aritmie e pancreatite. In casi isolati il loro corso è stato descritto come fatale. Sovradosaggi cronici possono portare a calcificazione vascolare e degli organi in conseguenza dell’ipercalcemia.

L’ipercalcemia in casi estremi può portare a coma o anche a decesso.

Misure terapeutiche in caso di sovradosaggio

Non esiste un antidoto specifico. Come prima misura, la preparazione a base di vitamina D deve essere interrotta; la normalizzazione dell’ipercalcemia causata da intossicazione da vitamina D richiede varie settimane.

Allo stesso tempo, deve essere interrotto l’uso di diuretici tiazidici, litio, vitamina D e A, nonché di glicosidi cardiaci. In base al grado di ipercalcemia e alla condizione del paziente, ad es. in caso di oliguria, può essere necessaria l’emodialisi (dialisato senza calcio).

Commisurato al grado di ipercalcemia, il trattamento è diretto ai sintomi: la reidratazione e il trattamento con diuretici, ad es. furosemide per garantire diuresi adeguata. In caso di ipercalcemia, possono essere somministrati bifosfonati o calcitonina e corticosteroidi.

Devono essere monitorati i livelli di elettroliti sierici, la funzione renale e la diuresi. In casi gravi, può essere necessario il monitoraggio dell’ECG e della pressione venosa centrale.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

Gruppo farmacoterapeutico: Vitamina D e analoghi, colecalciferolo, Codice ATC: A11CC05

Il Colecalciferolo (vitamina D3) è sintetizzato nella pelle in seguito all’esposizione alla luce UV e viene convertito nella sua forma biologicamente attiva, 1,25-idrossicolecalciferolo, in due passaggi di idrossilazione, il primo nel fegato (posizione 25) e poi nel tessuto renale (posizione 1). Insieme al paratormone e alla calcitonina, 1,25-diidrossicolecalciferolo ha un impatto considerevole sulla regolazione del metabolismo del calcio e del fosfato. Nella carenza di vitamina D lo scheletro non si calcifica (portando a rachitismo) o si verifica decalcificazione dell’osso (portando a osteomalacia).

In base alla produzione, regolazione fisiologica e meccanismo d’azione, la vitamina D3 deve essere considerata un precursore di un ormone steroideo. Oltre alla produzione fisiologica nella pelle, il colecalciferolo può essere fornito tramite la dieta o sotto forma di farmaco. Poiché nell’ultimo caso viene evitata l’inibizione della sintesi di vitamina D cutanea, possono verificarsi sovradosaggio e intossicazione. Ergocalciferolo (vitamina D2) è sintetizzato dalle piante. Nell’uomo viene attivato metabolicamente nello stesso modo del colecalciferolo. Ha gli stessi effetti qualitativi e quantitativi.

L’olio di fegato di pesce e il pesce sono particolarmente ricchi di vitamina D; piccole quantità si trovano nella carne, tuorlo dell’uovo, latte, latticini e avocado.

Malattie da carenza si possono verificare, tra gli altri, in neonati prematuri, neonati allattati esclusivamente al seno per più di 6 mesi senza alimenti contenenti calcio e bambini alimentati con una dieta vegetariana stretta. Le cause della carenza di vitamina D che si verificano raramente negli adulti possono comprendere apporto alimentare inadeguato, insufficiente esposizione alla luce UV, malassorbimento e cattiva digestione, cirrosi del fegato ed anche insufficienza renale.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Vitamina D

Esposizione solare: luce UVB converte il 7-deidrocolesterolo, che si trova nella pelle, in colecalciferolo.

Assorbimento:

La vitamina D viene facilmente assorbita nell’intestino tenue. L’assunzione di cibo potenzialmente aumenta l’assorbimento della vitamina D.

Distribuzione e biotrasformazione:

Il colecalciferolo e i suoi metaboliti circolano nel sangue legati ad una globulina specifica. Il colecalciferolo è convertito nel fegato mediante idrossilazione a 25-idrossicolecalciferolo. Ed è quindi ulteriormente convertito nei reni a 1,25-diidrossicolecalciferolo. L’1,25- diidrossicolecalciferolo è il metabolita attivo responsabile dell’aumento dell’assorbimento del calcio. La vitamina D non metabolizzata è conservata nel tessuto adiposo e nei muscoli.

Dopo una singola dose orale di colecalciferolo, le concentrazioni sieriche massime della principale forma di deposito vengono raggiunte dopo circa 7 giorni. 25(OH)D3 viene poi lentamente eliminato con una emivita apparente nel siero di circa 50 giorni. Il colecalciferolo ed i suoi metaboliti sono escreti principalmente nella bile e nelle feci.

Eliminazione:

La vitamina D è escreta principalmente nella bile e nelle feci con una piccola percentuale rilevata nelle urine.

Popolazioni particolari

Un difetto nel metabolismo ed escrezione della vitamina D è stato descritto in pazienti con insufficienza renale cronica.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

In studi condotti sugli animali è stata osservata teratogenicità a dosi molto maggiori dell’intervallo terapeutico impiegato nell’uomo. Non sono disponibili altri dati pertinenti che non siano stati menzionati in altre parti del Riassunto delle caratteristiche del prodotto (vedere paragrafo 4.6 e 4.9).

Il colecalciferolo non ha alcuna potenziale attività mutagenica (negativo al test di Ames). Non sono stati svolti test sull’attività carcinogenica.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Contenuto della capsula

Butilidrossitoluene (BHT)

Olio di trigliceridi a catena media

Involucro della capsula

Gelatina Glicerolo

Titanio diossido (E-171) Acqua purificata

06.2 Incompatibilità

Indice

Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

Indice

anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Blister di colore bianco opaco in PVC/PVDC/alluminio. Astuccio contenente 4, 6, 12, 14 capsule molli.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Nessuna istruzione particolare per lo smaltimento.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Indice

INVOS HELLAS SINGLE MEMBER P.C.

238, Kifisias Av.

15231 Chalandri, Atene,

Grecia

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

Indice

047882016 – "25.000 U.I. CAPSULE MOLLI" 4 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL

047882028 – "25.000 U.I. CAPSULE MOLLI" 6 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL

047882030 – "25.000 U.I. CAPSULE MOLLI" 12 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL

047882042 – "25.000 U.I. CAPSULE MOLLI" 14 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

Data della prima autorizzazione: {GG mese AAAA}

Data del rinnovo più recente: {GG mese AAAA}

10.0 Data di revisione del testo

Indice

Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 08/07/2021