Cefuroxima Helm: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Cefuroxima Helm

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Cefuroxima Helm: ultimo aggiornamento pagina: 12/07/2021 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Cefuroxima Helm 50 mg polvere per soluzione iniettabile

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni flaconcino contiene cefuroxima sodica equivalente a 50 mg di cefuroxima.

Dopo ricostituzione con 5 ml di solvente (vedere paragrafo 6.6), 0,1 ml di soluzione contiene 1 mg di cefuroxima.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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per soluzione iniettabile. Polvere di colore bianco o quasi bianco.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Profilassi antibiotica di endoftalmite post-operatoria dopo chirurgia della cataratta (vedere paragrafo 5.1).

Occorre prendere in considerazione le raccomandazioni ufficiali sull’impiego appropriato degli agenti antibatterici, comprese le linee guida per la profilassi antibiotica nella chirurgia dell’occhio.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Uso intracamerale. Un flaconcino per singola somministrazione.

Posologia

Adulti

La dose raccomandata è di 0,1 ml di soluzione ricostituita (vedere paragrafo 6.6), corrispondente a 1 mg di cefuroxima.

LA DOSE RACCOMANDATA NON DEVE ESSERE SUPERATA (vedere paragrafo 4.9).

Popolazione pediatrica

La dose ottimale e la sicurezza di Cefuroxima Helm nella popolazione pediatrica non sono state stabilite.

Anziani

Non è necessario alcun aggiustamento della dose.

Pazienti con compromissione epatica o renale

Considerando la bassa dose e la trascurabile esposizione sistemica attesa alla cefuroxima utilizzando Cefuroxima Helm, non è necessario alcun aggiustamento della dose.

Modo di somministrazione

Cefuroxima Helm deve essere somministrato dopo ricostituzione mediante iniezione intraoculare nella camera anteriore dell’occhio (somministrazione intracamerale), da un chirurgo oftalmico, nelle condizioni asettiche raccomandate per la chirurgia della cataratta. Utilizzare esclusivamente una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) per la ricostruzione di Cefuroxima Helm (vedere paragrafo 6.6).

Dopo la ricostituzione, Cefuroxima Helm deve essere controllato visivamente prima della somministrazione, per verificare assenza di particelle e decolorazione.

Iniettare lentamente 0,1 ml di soluzione ricostituita nella camera anteriore dell’occhio al termine dell’intervento di cataratta.

Ogni flaconcino deve essere utilizzato esclusivamente per il trattamento di un solo occhio.

Il flaconcino contiene più della dose raccomandata di 1 mg (equivalente a 0,1 ml). Il volume ricostituito estraibile (5 ml) non deve essere utilizzato interamente.

L’iniezione dell’intero volume sarebbe un sovradosaggio.

Dopo l’iniezione, il prodotto non utilizzato deve essere eliminato.

Per istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità a cefuroxima o al gruppo di antibiotici delle cefalosporine.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Il trattamento con Cefuroxima Helm è esclusivamente per via intracamerale.

Particolare attenzione è necessaria in pazienti che hanno avuto una reazione allergica alle penicilline o ad altri antibiotici beta-lattamici, in quanto si possono verificare reazioni allergiche crociate.

Considerato che la catena laterale differisce da quella della penicillina responsabile per la reazione allergica iniziale, il tasso di reattività crociata tra penicilline e cefuroxima è basso. Uno studio ha confermato che anche in presenza di un’anamnesi più specifica di allergia alla penicillina, si può ritenere ragionevole somministrare la cefuroxima per via intracamerale, in quanto la probabilità di una razione crociata è molto bassa.

Una profilassi antibiotica alternativa dovrebbe essere presa in considerazione nei pazienti a rischio d’infezioni da ceppi resistenti, come ad esempio quelli con note precedente infezione o colonizzazione da MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina).

In assenza di dati su particolari categorie di pazienti (pazienti con grave rischio d’infezione, pazienti con cataratta complicata, pazienti con altri interventi combinati con la chirurgia della cataratta, pazienti affetti da patologia tiroidea grave, pazienti con meno di 2.000 cellule endoteliali corneali), Cefuroxima Helm deve essere usato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.

L’uso di cefuroxima non deve essere considerato come l’unico trattamento da attuare, ma anche altre misure sono importanti come il trattamento profilattico antisettico.

La tossicità endoteliale della cornea non è stata riportata alle concentrazioni raccomandate di cefuroxima; tuttavia, non si può escludere questo rischio e nella sorveglianza postchirurgica, il medico deve tenere presente questo potenziale rischio.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono stati effettuati studi d’interazione.

Dal momento che si ritiene che l’esposizione sistemica sarà trascurabile, sono improbabili interazioni sistemiche.

Non è stata riportata in letteratura alcuna incompatibilità con i prodotti più comunemente utilizzati nella chirurgia della cataratta.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

I dati relativi all’uso di cefuroxima in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti nocivi sullo sviluppo embrionale e fetale. La cefuroxima raggiunge l’embrione o il feto attraverso la placenta. Non sono previsti effetti durante la gravidanza, considerando che l’esposizione sistemica alla cefuroxima, mediante l’uso di Cefuroxima Helm, è trascurabile. Cefuroxima Helm può essere utilizzato durante la gravidanza.

Allattamento

Ci si aspetta che la cefuroxima sarà escreta nel latte materno in quantità molto piccole. Non sono attesi effetti avversi alle dosi terapeutiche dopo l’uso di Cefuroxima Helm. La cefuroxima può essere usata durante l’allattamento.

Fertilità

Non ci sono dati sugli effetti di cefuroxima sodica sulla fertilità nell’uomo. Studi sulla riproduzione negli animali non hanno mostrato effetti sulla fertilità.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non pertinente.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Non sono stati riportati in letteratura particolari effetti avversi quando la cefuroxima è somministrata con iniezione intraoculare ad eccezione del seguente:

Disturbi del sistema immunitario

Molto raro (<1/10.000): reazione anafilattica.

Patologie dell’occhio

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): edema maculare con distacco sieroso della retina, sindrome del segmento anteriore, infarto emorragico della retina e reazione anafilattica.

In un paziente è stato segnalato un distacco sieroso dell’epitelio pigmentato e sensoriale della retina durante l’immediato periodo post-operatorio dopo l’intervento di cataratta, che potrebbe essere causato da una reazione tossica alla cefuroxima intracamerale.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo

https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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I casi di sovradosaggio sono quelli descritti in letteratura dopo diluizione non corretta e uso non

autorizzato di cefuroxima destinata alla somministrazione sistemica.

Una dose involontariamente elevata di cefuroxima intracamerale (3 volte la dose raccomandata) è stata somministrata a 6 pazienti in seguito ad un errore di diluizione a causa di un protocollo di diluizione della cefuroxima approssimativa. Tali iniezioni non hanno causato alcun effetto avverso rilevabile in nessun paziente anche nei tessuti oculari.

Sono disponibili dati sulla tossicità di cefuroxima a seguito dell’iniezione intracamerale ai 6 pazienti che, durante intervento di cataratta, per un errore di diluizione hanno ricevuto da 40 a 50 volte la dose raccomandata di cefuroxima. L’acuità visiva media iniziale era di 20/200. Era presente grave infiammazione del segmento anteriore e la tomografia a luce coerente della retina aveva evidenziato un esteso edema maculare. Sei settimane dopo l’intervento, l’acuità visiva media ha raggiunto 20/25. L’esame con tomografia a luce coerente della macula è tornato alla normalità. Tuttavia in tutti i pazienti è stata osservata una diminuzione del 30% dell’elettroretinografia scotopica.

La somministrazione di cefuroxima erroneamente diluita (10-100 mg per occhio) a 16 pazienti è risultata tossica a livello oculare incluso edema corneale risolvibile in poche settimane, aumento transitorio della pressione oculare, perdita di cellule endoteliali corneali, e modifiche dell’elettroretinografia. Un certo numero di questi pazienti ha avuto una perdita grave e permanente della vista.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmaco terapeutica: Organi di senso – Oftalmologici – Antinfettivi – Antibiotici. Codice ATC: S01AA27

Meccanismo d’azione

Cefuroxima inibisce la sintesi della parete batterica a seguito dell’adesione alle proteine leganti la penicillina (PBP). Ciò comporta inibizione della biosintesi della parete cellulare (peptidoglicano), che determina lisi e morte delle cellule batteriche.

Effetti farmacodinamici

Per le cefalosporine, il più importante indice farmacocinetico-farmacodinamico di correlazione con l’efficacia in vivo è stato la percentuale dell’intervallo temporale tra le dosi (%T) in cui la concentrazione di farmaco non legato rimane al di sopra della concentrazione minima inibente (MIC) della cefuroxima per le singole specie bersaglio (ossia %T>MIC).

Dopo l’iniezione intracamerale di 1 mg di cefuroxima, i livelli di cefuroxima nell’umore acqueo sono stati superiori alle MIC per molte specie rilevanti, fino a 4 – 5 ore dopo l’intervento chirurgico.

L’attività antibatterica della cefuroxima copre un ampio spettro di attività verso i batteri Gram-positivi e una limitata attività verso gli organismi Gram-negativi.

Meccanismo di resistenza

La resistenza batterica a cefuroxima può essere dovuta a uno o più dei seguenti meccanismi:

idrolisi da beta-lattamasi. Cefuroxima può essere efficacemente idrolizzata da alcune

beta-lattamasi ad ampio spettro (ESBL) e dall’enzima codificato cromosomicamente (AmpC) che può essere indotto o stabilmente represso in alcune specie di batteri aerobi Gram-negativi;

ridotta affinità delle proteine leganti la penicillina per cefuroxima;

impermeabilità della membrana esterna, che limita l’accesso di cefuroxima alle proteine leganti la penicillina in batteri Gram-negativi;

pompe di efflusso di farmaci antibatterici.

Gli Stafilococchi meticillino-resistenti (MRS) sono resistenti a tutti gli antibiotici β-lattamici attualmente disponibili compresa la cefuroxima.

Gli Streptococchi pneumoniae penicillino-resistenti sono cross-resistenti alle cefalosporine come la cefuroxima, a causa di un’alterazione delle proteine leganti la penicillina.

Ceppi di H. influenzae Beta-lattamasi negativi, ampicillina resistenti (BLNAR) devono essere considerati resistenti alla cefuroxima, nonostante un’apparente sensibilità in vitro.

Breakpoint:

L’elenco dei micro-organismi riportato più avanti è stato selezionato in base alle indicazioni (vedere paragrafo 4.1).

ECOFF (mg/L)
Staphylococcus aureus ≤ 4
Streptococcus pneumoniae ≤ 0,125
E.
coli
≤ 8
Proteus mirabilis ≤ 4
H.
influenzae
≤ 2

Cefuroxima Helm deve essere utilizzato esclusivamente per iniezione intracamerale e non deve essere usato per trattare le infezioni sistemiche (vedere paragrafo 5.2); i breakpoint clinici non sono rilevanti per questa via di somministrazione. I valori epidemiologici di cut-off (ECOFF) sono i seguenti, distinguendo i ceppi selvaggi da quelli isolati con caratteristiche di resistenza acquisita:

La sensibilità degli stafilococchi alla cefuroxima si deduce dalla loro sensibilità alla meticillina.

La sensibilità degli streptococchi dei gruppi A, B, C e G può essere dedotta dalla loro sensibilità alla benzilpenicillina.

L’uso continuato di cefuroxima intracamerale può aumentare la prevalenza di ceppi resistenti, in particolare di Enterococci spp. La cefuroxima non è attiva verso lo Staphylococcus aureus

meticillino-resistente o lo Staphylococcus epidermidis meticillino-resistente. Due studi del 2019 hanno mostrato che, sebbene l’uso di cefuroxima intracamerale fosse un importante fattore di protezione verso l’endoftalmite postoperatoria, negli ultimi anni si è verificato uno spostamento dei patogeni da microrganismi sensibili a microrganismi resistenti alla cefuroxima (Friling et al., 2019; García-Sáenz et al., 2019 (37o Congresso ESCR)).

Informazioni dagli studi clinici

Un studio clinico indipendente, multicentrico, prospettico, randomizzato e controllato in condizioni di parziale mascheramento del trattamento utilizzato è stato condotto su 16.603 pazienti sottoposti ad intervento di cataratta. Ventinove pazienti hanno avuto una endoftalmite (24 nel gruppo “non trattato con cefuroxima" e 5 nel gruppo “trattato con cefuroxima intracamerale "), di cui 20 sono stati classificati come documentata endoftalmite infettiva (17 nel gruppo “non trattato con cefuroxima" e

3 nel gruppo “trattato con cefuroxima intracamerale”). Tra queste 20 endoftalmiti comprovate: 10 pazienti sono nel gruppo “collirio placebo e senza cefuroxima”, 7 pazienti nel gruppo

“levofloxacina collirio e senza cefuroxima”, 2 pazienti nel gruppo “collirio placebo e cefuroxima intracamerale” e 1 paziente nel gruppo “levofloxacina collirio e cefuroxima intracamerale”. La somministrazione profilattica di cefuroxima intracamerale alla dose di 1 mg diluito in 0,1 ml di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) per soluzione iniettabile è stata associata ad una diminuzione di 4,92 volte del rischio totale di endoftalmite post-operatoria.

Due studi prospettici (Wedje 2005 e Lundström 2007) e 5 studi retrospettivi sono stati un supporto allo

studio centrale ESCRS, sostenendo ulteriormente l’efficacia della cefuroxima intracamerale nelle endoftalmiti post-operatorie.

Uno studio retrospettivo, che comprendeva 16 pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta nel periodo 2004-2012, ha indicato una riduzione di quattro volte del tasso di endoftalmite post-operatoria con l’uso di cefuroxima intracamerale (Myneni et al., 2013). In un altro studio l’incidenza, l’eziologia e gli esiti dell’endoftalmite sono stati riesaminati durante un periodo di 20 anni compreso tra il 1999 e il 2018 (Malmin et al., 2020). Da questo studio è emerso che l’uso di cefuroxima intracamerale ha portato a una riduzione di oltre sei volte dell’endoftalmite post-operatoria. Uno studio francese di coorte a lungo termine ha riportato i risultati di 6.371.242 interventi di cataratta effettuati in

3.983.525 pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta mediante facoemulsificazione tra il 2005 e il 2014 (Creuzot-Garcher et al., 2016). Durante questo periodo di 10 anni, l’incidenza di endoftalmite postoperatoria acuta è diminuita dallo 0,145% allo 0,053% a seguito dell’iniezione intracamerale di cefuroxima.

La profilassi intra-operatoria mediante irrigazione con cefuroxima dell’endoftalmite a esordio acuto dopo l’intervento alla cataratta (facoemulsificazione), è stata valutata in uno studio di coorte retrospettivo, comparativo, interventistico che comprendeva pazienti sottoposti a facoemulsificazione negli anni compresi tra il 2012 e il 2019 (Ma et al., 2020). Da questo studio, non sono emersi eventi avversi correlati all’irrigazione con cefuroxima. È stato determinato che l’irrigazione intra-operatoria con cefuroxima ha ridotto di 7 volte il tasso di endoftalmite post-operatoria dopo facoemulsificazione. Una revisione sistematica Cochrane del 2017 ha individuato evidenza di moderata certezza che suggerisce come l’uso di collirio antibiotico in aggiunta all’iniezione antibiotica riduca probabilmente il rischio di endoftalmite rispetto all’uso di iniezioni o collirio da soli; raccomanda ai medici di basarsi sull’attuale evidenza nel prendere decisioni informate riguardo alla scelta di profilassi (Gower et al., 2017). Tuttavia, una revisione sistematica del 2018 indica che gli antibiotici intracamerali da soli possono essere altrettanto efficaci rispetto agli antibiotici intracamerali più quelli topici (Bowen et al., 2018).

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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L’esposizione sistemica conseguente ad iniezione intracamerale non è stata studiata ma è da considerare trascurabile.

Dopo iniezione intracamerale della dose singola raccomandata di 0,1 ml di una soluzione di 10 mg/l di cefuroxima in pazienti affetti da cataratta, il livello medio intracamerale di cefuroxima era uguale a 2.614 ± 209 mg/l (in 10 pazienti) e a 1.027 ± 43 mg/l (in 9 pazienti) rispettivamente dopo 30 secondi e dopo 60 minuti dalla somministrazione del farmaco.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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In studi non clinici sono stati osservati effetti solo dopo esposizioni considerate sufficientemente in eccesso rispetto alla massima esposizione umana, che indicano una scarsa rilevanza per l’uso clinico.

L’iniezione intravitreale di 1 mg di cefuroxima in conigli albini ha fatto rilevare nei 30 minuti successivi all’iniezione livelli di 19-35 mg/l e 600-780 mg/l rispettivamente nell’umor acqueo e nell’umor vitreo. Dopo 6 ore i livelli si sono ridotti a 1,9-7,3 mg/l e 190-260 mg/l, rispettivamente in questi due comparti. Non c’è stato alcun aumento della pressione intraoculare durante i primi 3 giorni. L’esame istopatologico non ha mostrato cambiamenti degenerativi rispetto alla soluzione fisiologica.

All’esame ERG si sono osservate onde a-, b- e c- ridotte fino al 14° giorno sia nell’occhio in cui è stato iniettato l’antibiotico che in quello di controllo.

Il recupero si è verificato e può essere più lento rispetto al controllo. L’esame ERG non ha evidenziato cambiamenti che potessero essere ritenuti suggestivi di tossicità retinica fino a 55 giorni dopo la somministrazione intravitreale.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Non presenti.

 

06.2 Incompatibilità

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Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni.

Dopo la ricostituzione: il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flaconcino di vetro trasparente da 10 ml chiuso con tappo di gomma bromobutilica e sigillato con una capsula di chiusura a strappo.

Confezione da 1 flaconcino da 50 mg, 10 flaconcini da 50 mg o 20 flaconcini da 50 mg. È’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Per preparare il prodotto per la somministrazione intracamerale, deve essere utilizzato un ago sterile (18 G x 1½”, 1,2 mm x 40 mm) con filtro da 5 micron (membrana in copolimero acrilico).

Il filtro, l’ago ed ogni altra strumentazione richiesta per la preparazione di Cefuroxim Helm NON

sono inclusi nella confezione.

Per dettagli riguardo i dispositivi medici ed i solventi necessari, vedere paragrafo 6.6.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Cefuroxima Helm deve essere somministrato mediante iniezione intracamerale, da un chirurgo oftalmico nelle condizioni asettiche raccomandate per la chirurgia della cataratta.

IL FLACONCINO È ESCLUSIVAMENTE PER SINGOLA SOMMINISTRAZIONE.

Ciascun flaconcino deve essere usato solo per il trattamento di un solo occhio.

Se del caso, l ‘etichetta staccabile del flaconcino può essere applicata sulla cartella clinica del paziente.

La soluzione ricostituita deve essere ispezionata visivamente e deve essere utilizzata solo se è una soluzione chiara, da incolore a giallastra priva di particelle visibili. Il medicinale deve essere eliminato se sono visibili particelle nella soluzione.

Per preparare il prodotto per la somministrazione intracamerale attenersi alle seguenti istruzioni:

L’integrità della capsula di chiusura a strappo deve essere controllata prima di rimuoverla.

Prima di inserire un ago sterile, la parte esterna del tappo di gomma del flaconcino deve essere disinfettata

Inserire l’ago verticalmente al centro del tappo del flaconcino, mantenendo il flaconcino in posizione verticale. In seguito, iniettare nel flaconcino 5 ml di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) per soluzione iniettabile con una tecnica asettica.

La soluzione deve essere agitata delicatamente fino a quando è chiara, da incolore a giallastra e priva di particelle visibili.

Assemblare l’ago sterile (18 G x 1½”, 1,2 mm x 40 mm) dotato di filtro da 5 micron (membrana in copolimero acrilico) con una siringa sterile da 1 ml. Spingere la siringa sterile da 1 ml verticalmente al centro del tappo del flaconcino, mantenendo il flaconcino in posizione verticale.

Aspirare asetticamente almeno 0,1 ml della soluzione. La soluzione ricostituita rimanente nel flaconcino (4,9 ml) deve essere eliminata.

Scollegare l’ago con il filtro da 5 micron dalla siringa e assemblare la siringa con una cannula appropriata per la camera anteriore.

Espellere attentamente dalla siringa l’aria, oltre al farmaco in eccesso, premendo lentamente lo stantuffo in modo che la punta dello stantuffo si allinei al segno 0,1 ml sulla siringa. La siringa è pronta per l’iniezione.

Dopo l’uso, la soluzione ricostituita rimanente deve essere eliminata. Non deve essere conservata per un uso successivo.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Helm AG Nordkanalstrasse 28,

20097 Amburgo Germania

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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048263014 – "50 MG POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE" 1 FLACONCINO IN VETRO

048263026 – "50 MG POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE" 10 FLACONCINI IN VETRO

048263038 – "50 MG POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE" 20 FLACONCINI IN VETRO

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: Data del rinnovo più recente:

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 08/07/2021