Colecalciferolo Sandoz Gmbh 1000: Scheda Tecnica del Farmaco

Colecalciferolo Sandoz Gmbh 1000

Colecalciferolo Sandoz Gmbh 1000 non è mutuabile (non prescrivibile SSN)

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Colecalciferolo Sandoz Gmbh 1000: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Colecalciferolo Sandoz GmbH 1.000 UI capsule molli

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni capsula molle contiene 25 microgrammi di colecalciferolo (vitamina D3) equivalenti a 1.000 UI. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Capsula molle Colecalciferolo Sandoz GmbH 1.000 UI capsule molli sono capsule molli ovali di colore arancione opaco, dimensione 2. La lunghezza della capsula è circa 9,5 mm e la larghezza è circa 6,2 mm.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento della carenza di vitamina D (valori sierici < 25 nmol/L (< 10 ng/mL)) negli adulti e negli adolescenti.

Prevenzione della carenza di vitamina D (valori sierici < 25 nmol/L (< 10 ng/mL)) negli adulti con un rischio identificato.

Colecalciferolo Sandoz GmbH 1.000 UI capsule molli sono indicate negli adolescenti e negli adulti.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Il dosaggio deve essere stabilito su base individuale dal medico curante in funzione del livello di integrazione di vitamina D necessario. La dose deve essere adattata in funzione dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH)D) appropriati, della gravitĂ  della malattia e della risposta del paziente al trattamento.

Le abitudini alimentari del paziente devono essere attentamente valutate e il contenuto di vitamina D artificialmente aggiunto ad alcuni alimenti deve essere preso in considerazione.

Trattamento della carenza di vitamina D (valori sierici < 25 nmol/L o < 10 ng/mL) negli adulti: 800-4.000 U.I./die.

Dopo il primo mese, deve essere presa in considerazione una dose di mantenimento inferiore, a seconda dei livelli sierici desiderabili di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH)D), della gravitĂ  della malattia e della risposta del paziente al trattamento.

Prevenzione della carenza di vitamina D negli adulti con un rischio identificato:

800-1.000 U.I./die.

In alternativa, è possibile seguire le raccomandazioni nazionali sulla posologia per il trattamento della carenza di vitamina D.

Ăˆ necessaria una supervisione medica poichĂ© la dose richiesta puĂ² variare a seconda della risposta del paziente (vedere paragrafo 4.4) Popolazioni speciali

Compromissione epatica

Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica.

Insufficienza renale

Il colecalciferolo è controindicato nei pazienti con insufficienza renale grave (vedere paragrafo 4.3).

Popolazione pediatrica

Colecalciferolo Sandoz GmbH 1.000 U.I. non deve essere usato nei bambini di etĂ  inferiore a 12 anni di etĂ .

Trattamento della carenza di vitamina D (valori sierici < 25 nmol/L o < 10 ng/mL) negli adolescenti (12-18 anni): 800-4.000 U.I./die. La dose giornaliera non deve superare le 4.000 U.I./die.

Dopo il primo mese, deve essere presa in considerazione una dose di mantenimento inferiore, a seconda dei livelli sierici desiderabili di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH)D), della gravitĂ  della malattia e della risposta del paziente al trattamento.

Modo di somministrazione

Somministrazione orale

Le capsule devono essere deglutite intere (non masticate) con acqua.

 

04.3 Controindicazioni

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IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Malattie/condizioni associate a ipercalcemia e/o ipercalciuria.

Nefrolitiasi calcica, nefrocalcinosi Ipervitaminosi D Grave insufficienza renale

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Livelli di calcio

In caso di trattamento terapeutico, la dose deve essere stabilita su base individuale per i pazienti attraverso un controllo regolare dei livelli di calcio plasmatico.

Durante il trattamento, i livelli sierici di calcio devono essere controllati, l’escrezione urinaria del calcio e la funzionalità renale deve essere monitorata soprattutto nei pazienti anziani in trattamento concomitante con glicosidi cardiaci o diuretici (vedere paragrafo 4.5) e nel caso di iperfosfatemia, nonché per i pazienti con un aumentato rischio di litiasi. In caso di ipercalcemia o ipercalciuria (superiore a 300 mg (7,5 mmol)/24 ore) il trattamento deve essere sospeso (vedere paragrafo 4.3). In caso di compromissione della funzionalità renale, la dose deve essere ridotta o il trattamento deve essere sospeso.

Durante il trattamento, devono essere assicurati appropriati livelli di calcio e un’adeguata somministrazione di calcio preferibilmente attraverso la nutrizione. L’uso concomitante di prodotti a base di calcio somministrati a dosi elevate possono incrementare il rischio di ipercalcemia.

Compromissione della funzionalitĂ  renale

La vitamina D deve essere usata con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalitĂ  renale e l’effetto sui livelli di calcio e fosfato deve essere monitorato. Ăˆ necessario tenere conto del rischio di calcificazione dei tessuti molli. Nei pazienti con grave insufficienza renale, la vitamina D sotto forma di colecalciferolo potrebbe non essere metabolizzata normalmente e devono essere utilizzate altre forme di vitamina D. Colecalciferolo Sandoz GmbH è controindicato (vedere paragrafo 4.3).

Pseudoipoparatiroidismo

Il colecalciferolo non deve essere assunto in presenza di pseudoipoparatiroidismo (la necessitĂ  di vitamina D puĂ² essere ridotta dalla sensibilitĂ  talvolta normale alla vitamina D, con rischio di sovradosaggio a lungo termine). In tali casi, sono disponibili derivati della vitamina D piĂ¹ maneggevoli.

Sarcoidosi

La vitamina D3 deve essere prescritta con cautela ai pazienti con sarcoidosi a causa del rischio di aumento del metabolismo della vitamina D nella sua forma attiva. In questi pazienti deve essere monitorato il livello di calcio nel siero e nelle urine.

Uso concomitante di prodotti multivitaminici

Il contenuto di vitamina D in Colecalciferolo Sandoz GmbH 1.000 U.I. deve essere preso in considerazione quando si prescrivono altri medicinali contenenti vitamina D. L’uso concomitante di prodotti multivitaminici e integratori alimentari contenenti vitamina D deve essere evitato. Questo si applica ai metaboliti o analoghi della vitamina D.

Popolazione pediatrica

Colecalciferolo Sandoz GmbH 1.000 U.I. non deve essere somministrato a bambini di etĂ  inferiore a 12 anni.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Diuretici tiazidici

I diuretici tiazidici riducono l’escrezione urinaria di calcio. A causa dell’aumentato rischio di ipercalcemia, il calcio sierico deve essere regolarmente monitorato durante l’uso concomitante di diuretici tiazidici o prodotti contenenti calcio somministrati in dosi elevate.

Digitale e altri glicosidi cardiaci

In caso di trattamento con farmaci contenenti digitale e altri glicosidi cardiaci, la somministrazione di vitamina D puĂ² aumentare il rischio di tossicitĂ  da digitale (aritmia). Ăˆ richiesto lo stretto controllo medico e, se necessario, il monitoraggio elettrocardiografico e dei livelli di calcio.

Corticosteroidi sistemici

I corticosteroidi sistemici inibiscono l’assorbimento del calcio. L’uso a lungo termine dei corticosteroidi potrebbe annullare l’effetto della vitamina D.

Resine a scambio ionico, lassativi e orlistat

Il trattamento simultaneo con resine a scambio ionico (ad es. colestiramina) o lassativi (come l’olio di paraffina) puĂ² ridurre l’assorbimento gastrointestinale della vitamina D. L’orlistat potrebbe compromettere l’assorbimento di vitamina D poichĂ© è liposolubile. La vitamina D non deve essere presa entro 2 ore (prima o dopo) dall’assunzione di orlistat e dalla somministrazione di analoghi della vitamina D.

Magnesio

I prodotti contenenti magnesio (come gli antiacidi) non dovrebbero essere assunti durante il trattamento con vitamina D a causa del rischio di ipermagnesiemia.

Anticonvulsivanti e barbiturici

Gli anticonvulsivanti, come la fenitoina e i barbiturici (es: primidone) possono ridurre l’effetto della vitamina D a causa dell’attivazione del sistema enzimatico microsomiale.

Prodotti contenenti fosforo

I prodotti contenenti fosforo usati ad alte dosi, somministrati in concomitanza possono aumentare il rischio di iperfosfatemia.

Actinomicina e antimicotici derivati dell’imidazolo

L’agente citotossico actinomicina e gli antimicotici derivati dell’imidazolo, interferiscono con l’attivitĂ  della vitamina D inibendo la conversione della 25-idrossivitamina D in 1,25-diidrossivitamina D da parte dell’enzima renale 25-idrossivitamina D-1-idrossilasi.

Ketoconazolo

Il ketoconazolo puĂ² inibire gli enzimi sia di sintesi che catabolici della vitamina D. Sono state osservate riduzioni delle concentrazioni sieriche di vitamina D endogena dopo la somministrazione da 300 mg/die a 1.200 mg/die di ketoconazolo per una settimana a soggetti maschili sani. Tuttavia, non sono stati eseguiti studi di interazione farmacologica in vivo di ketoconazolo con vitamina D.

Rifampicina

La rifampicina puĂ² ridurre l’efficacia della vitamina D3 a causa dell’induzione degli enzimi epatici.

Isoniazide

L’isoniazide puĂ² ridurre l’efficacia della vitamina D3 a causa dell’inibizione dell’attivazione metabolica della vitamina D.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Esistono dati limitati sull’uso del colecalciferolo in donne in gravidanza. La carenza di vitamina D è dannosa per la madre e il bambino. Alte dosi di vitamina D hanno dimostrato di avere effetti teratogeni negli esperimenti sugli animali (vedere paragrafo 5.3).

Il sovradosaggio di vitamina D deve essere evitato durante la gravidanza, poichĂ© l’ipercalcemia prolungata puĂ² portare a ritardo fisico e mentale, stenosi aortica sopra-valvolare e retinopatia del bambino.

In caso di carenza di vitamina D, la dose raccomandata dipende dalle linee guida nazionali, tuttavia la dose massima raccomandata durante la gravidanza è di 4.000 U.I./die di vitamina D3. Per il trattamento durante la gravidanza a dosi piĂ¹ elevate, Colecalciferolo Sandoz GmbH non è raccomandato.

Allattamento

La vitamina D3 e i suoi metaboliti vengono escreti nel latte materno.

Colecalciferolo Sandoz GmbH puĂ² essere usato alle dosi raccomandate durante l’allattamento al seno, in caso di carenza di vitamina D. Questo dovrebbe essere preso in considerazione quando si somministra ulteriore vitamina D al bambino.

FertilitĂ 

Non ci sono dati sull’effetto del colecalciferolo sulla fertilitĂ . Tuttavia, non si prevede che i normali livelli endogeni di vitamina D abbiano effetti avversi sulla fertilitĂ .

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Colecalciferolo Sandoz GmbH non altera o altera in modo trascurabile la capacitĂ  di guidare veicoli e di usare macchinari.

Non sono state condotte indagini.

 

04.8 Effetti indesiderati

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La frequenza di possibili reazioni avverse elencate in basso è definita come: Molto comune (≥ 1/10) Comune (da ≥ 1/100 a < 1/10)

Non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100) Raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000) Molto raro (< 1/10.000) Non nota: non puĂ² essere stabilita sulla base dei dati disponibili Le reazioni avverse sono il risultato di un sovradosaggio.

Disturbi del sistema immunitario:

Non nota (non puĂ² essere stimata dai dati disponibili): reazioni di ipersensibilitĂ  come angioedema o edema laringeo.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione:

Non comuni: ipercalcemia e ipercalciuria.

Patologie gastrointestinali

Non nota: costipazione, flatulenza, nausea, dolore addominale, diarrea.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Rari: Prurito, rash e orticaria.

A seconda della dose e della durata del trattamento si verificano episodi di ipercalcemia grave e persistente sia acuta (disturbi del ritmo cardiaco, nausea, vomito, sintomi psichiatrici, perdita di coscienza) che cronica (aumento della minzione, aumento della sete, perdita di appetito, perdita di peso, calcoli renali, calcificazione renale, calcificazione nei tessuti extra-ossei).

Molto raramente sono stati descritti casi di morte (vedere 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni d’uso" e 4.9 "Sovradosaggio").

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni- avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi del sovradosaggio

Il sovradosaggio puĂ² causare ipervitaminosi, ipercalcemia e iperfosfatemia. Il sovradosaggio acuto o cronico di vitamina D puĂ² causare ipercalcemia.

I sintomi dell’ipercalcemia sono stanchezza, cefalea, dolore muscolare e alle articolazioni, debolezza muscolare, sintomi psichiatrici (es.: euforia, stordimento e coscienza disturbata), nausea, vomito, perdita di appetito, perdita di peso, sete, poliuria, formazione di calcoli renali, nefrocalcinosi, calcificazione extra ossea e insufficienza renale, modifiche all’ECG, aritmie e pancreatite. I sovradosaggi cronici posso condurre a calcificazione vascolare e d’organo come risultato dell’ipercalcemia.

Nei casi estremi l’ipercalcemia puĂ² portare al coma o addirittura alla morte. Trattamento del sovradosaggio Un antidoto specifico non esiste. Come prima misura, il trattamento con vitamina D deve essere sospeso. La normalizzazione dell’ipercalcemia causata da intossicazione da vitamina D richiede varie settimane. Allo stesso tempo deve essere anche sospeso l’utilizzo di diuretici tiazidici, litio, vitamina D ed A cosi come i glicosidi cardiaci. A seconda del livello di ipercalcemia e delle condizioni del paziente, ad esempio in caso di oligoanuria, puĂ² essere necessaria l’emodialisi (dialisi con prodotti privi di calcio).

Classificato in base al grado di ipercalcemia, il trattamento è diretto ai sintomi. Possono essere praticate reidratazione e terapia con diuretici, ad esempio furosemide per assicurare una diuresi adeguata. Nell’ipercalcemia possono essere somministrati bifosfonati, calcitonina e corticosteroidi. Devono essere monitorati i livelli sierici di elettroliti, la funzione renale e la diuresi. In casi gravi potrebbe essere necessario anche il monitoraggio dell’ECG e della pressione venosa centrale.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Vitamina D e analoghi, colecalciferolo, codice ATC: A11CC05

Il colecalciferolo (vitamina D3) viene sintetizzato nella cute a seguito dell’esposizione alle radiazioni UVB, e convertito nella sua forma biologicamente attiva 1,25-diidrossicolecalciferolo, in due passaggi di idrossilazione, la prima nel fegato (posizione 25) e la successiva nel tessuto renale (posizione 1).

Insieme al paratormone e alla calcitonina, l’1,25-diidrossicolecalciferolo ha un notevole impatto sulla regolazione del metabolismo del calcio e del fosfato. Nella carenza di vitamina D lo scheletro non si calcifica (con conseguente rachitismo) o si verifica la decalcificazione delle ossa (con conseguente osteomalacia).

Per produzione, regolazione fisiologica e meccanismo d’azione, la vitamina D3 è da considerarsi come un precursore di un ormone steroideo. Oltre alla produzione fisiologica nella cute, il colecalciferolo puĂ² essere fornito attraverso la dieta o sotto forma di medicinale. PoichĂ© in quest’ultimo caso viene aggirata l’inibizione del prodotto della sintesi cutanea di vitamina D, possono verificarsi sovradosaggio e intossicazioni.

Indagini epidemiologiche su piĂ¹ nazioni hanno rivelato che dal 52% (Holick et al., 2005) al 64% (Lips et al., 2006) delle donne in postmenopausa che assumevano farmaci per l’osteoporosi mostravano livelli subottimali di 25(OH)D – inferiori a 75 nmol/L (30 ng/ml). Ăˆ statomostrato che un reintegro ottimale di vitamina D è necessario per massimizzare la risposta agli anti-riassorbitori in termini sia di modificazioni della BMD che di efficacia anti-frattura (Adami et al., 2009).

 

05.2 ProprietĂ  farmacocinetiche

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Assorbimento

La vitamina D è facilmente assorbita attraverso l’intestino tenue. La somministrazione con cibo potrebbe aumentare l’assorbimento della vitamina D.

Distribuzione e biotrasformazione

Il colecalciferolo e i suoi metaboliti circolano nel sangue legati ad una specifica globulina. Il colecalciferolo viene metabolizzato nel fegato attraverso una idrossilazione nella forma attiva 25- idrossicolecalciferolo. Viene poi metabolizzato nel rene a 1,25 di-idrossicolecalciferolo. Il metabolita 1,25 di-idrossicolecalciferolo è responsabile dell’aumento dell’assorbimento del calcio.

La vitamina D che non viene metabolizzata è accumulata nel tessuto adiposo e muscolare.

Dopo una singola dose orale di colecalciferolo, le concentrazioni sieriche massime della forma di conservazione primaria vengono raggiunte dopo circa 7 giorni. La 25(OH)D3 viene quindi eliminata lentamente con un’apparente emivita nel siero di circa 50 giorni.

Eliminazione

La vitamina D e i suoi metaboliti sono escreti principalmente attraverso la bile e le feci. Una piccola percentuale di una dose somministrata si ritrova nelle urine.

Popolazione speciale

Un difetto nel metabolismo e nell’escrezione della vitamina D è stato descritto in pazienti con insufficienza renale cronica.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Gli effetti in studi preclinici di tossicitĂ  a dose singola e ripetuta sono stati osservati solo a dosi elevate. A dosi molto elevate è stata osservata teratogenicitĂ  negli studi sugli animali. Normali livelli endogeni di colecalciferolo non hanno una potenziale attivitĂ  mutagena (negativa nel test di Ames). Non sono stati condotti test sull’attivitĂ  cancerogena.

Non ci sono ulteriori informazioni rilevanti per la valutazione della sicurezza oltre a quanto riportato in altre parti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Riempimento della capsula: Butilidrossitoluene (BHT) (E-321) Olio di trigliceride a media catena Rivestimento dela capsula: Gelatina (E-441) Glicerolo 99,5 % (E-422) Titanio diossido (E-171) Ossido di ferro giallo (E-172) Acqua purificata Ossido di ferro rosso (E172)

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister opaco PVC/PVDC//Alluminio Colecalciferolo Sandoz GmbH 1.000 UI capsule molli è disponibile in confezioni contenenti 30 o 60 capsule molli.

Ăˆ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Sandoz GmbH, BiochemiestraĂŸe 10, 6250 Kundl, Austria

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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050251014 – "1000 UI CAPSULE MOLLI" 30 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL 050251026 – "1000 UI CAPSULE MOLLI" 60 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione:

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 21/06/2023

 


 

PRESCRIVIBILITÀ ED INFORMAZIONI PARTICOLARI

Informazioni aggiornate al: 24/01/2024
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Colecalciferolo san – 30 caps 1000 (Colecalciferolo)
Classe C: A totale carico del cittadinoNota AIFA: Nessuna   Ricetta: Ricetta Ripetibile Tipo: Generico Info: Nessuna ATC: A11CC05 AIC: 050251014 Prezzo: 7,5 Ditta: Sandoz Spa


 


FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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