Doloxtren: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Doloxtren

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Doloxtren: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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DOLOXTREN

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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100 ml di sospensione contengono:

Principio attivo:

Nimesulide g. 5,00

(Per gli eccipienti vedere paragrafo 6.1)

03.0 Forma farmaceutica

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Sospensione orale

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento del dolore acuto.

Trattamento sintomatico dell’osteoartrite dolorosa.

Dismenorrea primaria.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Doloxtren deve essere usato per il minor tempo possibile in base alle esigenze cliniche.

Adulti

25-50 gocce ( 1-2 ml ) pari a 50-100 mg due volte al giorno dopo i pasti.

Anziani: nei pazienti anziani non occorre ridurre la dose giornaliera (vedere 5.2).

Bambini (<12 anni):Doloxtren è controindicato in questi pazienti (vedere anche 4.3).

Adolescenti (da 12 a 18 anni): sulla base del profilo cinetico negli adulti e delle caratteristiche farmacodinamiche di nimesulide, non è necessario modificare la dose in questi pazienti.

Insufficienza renale: sulla base della farmacocinetica, non è necessario modificare la dose nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30-80 ml/min), Doloxtren è invece controindicato in caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30ml/min) (vedere 4.3 e 5.2).

Insufficienza epatica: l’uso di Doloxtren è controindicato in pazienti con insufficienza epatica (vedere 4.3 e 5.2).

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità nota a nimesulide o agli eccipienti del prodotto.

Precedenti reazioni di ipersensibilità (per esempio, broncospasmo, rinite, orticaria) in risposta all’acido acetilsalicilico o ad altri farmaci anti-infiammatori non steroidei.

Precedenti reazioni epatotossiche alla nimesulide.

Ulcera gastrica o duodenale attiva, precedenti ulcere o emorragie gastrointestinali ricorrenti, emorragie cerebrovascolari, altre emorragie o patologie emorragiche in corso.

Disturbi gravi della coagulazione.

Scompenso cardiaco grave.

Insufficienza renale grave.

Insufficienza epatica.

Bambini al di sotto dei 12 anni.

Terzo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere 4.6 e 5.3).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Il rischio di effetti indesiderati può essere ridotto usando Doloxtren per il minor tempo possibile.

Sospendere il trattamento se non si osservano benefici.

In rari casi è stata riportata un’associazione tra Doloxtren e reazioni epatiche gravi, inclusi alcuni rarissimi casi di decesso (vedere anche 4.8). I pazienti che accusano sintomi compatibili con lesioni epatiche durante il trattamento con Doloxtren (per esempio, anoressia, nausea, vomito, dolori addominali, spossatezza, urine scure) o i pazienti che presentano nel corso del trattamento test anormali di funzionalità epatica devono sospendere il trattamento. Questi pazienti non dovrebbero più utilizzare nimesulide. Lesioni epatiche, reversibili nella maggior parte dei casi, sono state riportate dopo esposizione breve al farmaco.

Durante il trattamento con Doloxtren deve essere evitata la concomitante somministrazione di farmaci di cui è nota l’epatotossicità e l’abuso di alcolici in quanto possono aumentare il rischio di reazioni epatiche.

Durante la terapia con Doloxtren, occorre avvertire i pazienti di non assumere altri analgesici. Non è consigliato l’uso concomitante di diversi FANS.

In qualsiasi momento durante il trattamento si possono manifestare emorragie, ulcere o perforazioni gastrointestinali con o senza sintomi di preavviso o precedenti eventi gastrointestinali. Se si manifestano emorragie o ulcere gastrointestinali, sospendere il trattamento con nimesulide. Usare nimesulide con cautela nei pazienti con patologie gastrointestinali, inclusi precedenti ulcera peptica, emorragie gastrointestinali, colite ulcerosa o morbo di Crohn.

Nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perché l’uso di Doloxtren può danneggiare la funzionalità renale. In tal caso, sospendere il trattamento (vedere anche 4.5).

I pazienti anziani sono particolarmente sensibili agli eventi avversi dei FANS, incluse emorragie e perforazioni gastrointestinali, insufficienza renale, cardiaca o epatica. E’ quindi consigliabile un costante monitoraggio clinico.

Poiché nimesulide può interferire con la funzionalità piastrinica, va usata con cautela nei pazienti con diatesi emorragica (vedere anche 4.3). Doloxtren non rappresenta tuttavia un sostituto dell’acido acetilsalicilico nella profilassi cardiovascolare.

I FANS possono mascherare la febbre dovuta a un’infezione batterica sottostante.

L’uso di Doloxtren può ridurre la fertilità e non è consigliato in donne che cercano una gravidanza. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilità, si deve considerare la sospensione del trattamento con Doloxtren (vedere 4.6).

Doloxtren sospensione orale contiene saccarosio e non è quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio, carenza di saccarosio-isomaltasi.

Tenere fuori dalla portata dei bambini.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Interazioni farmacodinamiche

I pazienti che ricevono warfarina, agenti anticoagulanti simili o acido acetilsalicilico presentano un maggior rischio di complicanze emorragiche se trattati con Doloxtren. L’associazione è pertanto sconsigliata (vedere anche 4.4) ed è controindicata in pazienti con patologie gravi della coagulazione (vedere anche 4.3). Se non si può evitare l’associazione, monitorare costantemente l’attività anticoagulante.

Interazioni farmacodinamiche/farmacocinetiche con i diuretici

Nei soggetti sani, nimesulide riduce transitoriamente l’effetto di furosemide sull’escrezione di sodio e, in misura minore, sull’escrezione di potassio e riduce la risposta diuretica.

La somministrazione concomitante di furosemide e nimesulide comporta una riduzione (di circa il 20%) dell’AUC e dell’escrezione totale di furosemide, senza comprometterne la clearance renale.

L’uso concomitante di furosemide e di Doloxtren richiede cautela in pazienti con patologie renali o cardiache, come descritto al paragrafo 4.4.

Interazioni farmacocinetiche con altri farmaci

E’ stato riportato che i farmaci anti-infiammatori non steroidei riducono la clearance del litio e questo comporta livelli plasmatici elevati e tossicità da litio. Se si prescrive Doloxtren a un paziente in terapia con litio, occorre monitorare costantemente i livelli di litio.

Sono anche state studiate in vivo potenziali interazioni farmacocinetiche con glibenclamide, teofillina, warfarina, digossina, cimetidina e un preparato antiacido (una combinazione di idrossido di alluminio e magnesio). Non sono state osservate interazioni clinicamente significative.

Nimesulide inibisce il CYP2C9 Le concentrazioni plasmatiche dei farmaci che vengono metabolizzate da questo enzima possono aumentare se si somministrano in concomitanza con Doloxtren.

Occorre cautela se nimesulide viene assunta meno di 24 ore prima o dopo il trattamento con metotressato perché i livelli sierici di metotressato possono aumentare causando una maggiore tossicità del farmaco.

Dato il loro effetto sulle prostaglandine renali, gli inibitori delle sintetasi delle prostaglandine come nimesulide possono aumentare la nefrotossicità delle ciclosporine.

Effetti di altri farmaci su nimesulide

Studi in vitro hanno dimostrato che tolbutamide, acido salicilico e acido valproico spostano la nimesulide dai siti di legame con le proteine plasmatiche. Nonostante un possibile effetto sui livelli plasmatici di nimesulide, queste interazioni non sono risultate clinicamente significative.

04.6 Gravidanza e allattamento

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L’uso di Doloxtren è controindicato nell’ultimo trimestre di gravidanza (vedere 4.3).

Come per gli altri FANS, l’uso di Doloxtren non è consigliato nelle donne che cercano una gravidanza (vedere 4.4).

Come per gli altri FANS, di cui è nota l’inibizione della sintesi delle prostaglandine, nimesulide può provocare chiusura prematura del dotto arterioso, ipertensione polmonare, oliguria, oligoamniosi, maggior rischio di emorragie, inerzia uterina ed edema periferico. Sono stati riportati casi isolati di insufficienza renale in neonati di donne che avevano assunto nimesulide nell’ultimo periodo di gravidanza.

Inoltre, studi su conigli hanno dimostrato una tossicità riproduttiva atipica (vedere 5.3) e non sono disponibili dati esaurienti sull’uso di Doloxtren nelle donne in gravidanza. Non è pertanto noto il rischio potenziale per l’uomo e non è raccomandato prescrivere il farmaco durante i primi due trimestri di gravidanza.

Non è noto se Doloxtren viene secreto nel latte umano. Doloxtren è controindicato nelle donne che allattano (vedere 4.3 e 5.3).

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sugli effetti di Doloxtren sulla capacità di guidare o usare macchinari. Tuttavia, i pazienti che soffrono di capogiri, vertigini o sonnolenza dopo aver assunto Doloxtren dovrebbero astenersi dal guidare o usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Il seguente elenco di effetti indesiderati si basa sui risultati di sperimentazioni cliniche controllate* (su circa 7.800 pazienti) e sui dati di farmacovigilanza. I casi riportati sono classificati come molto comuni (>1/10); comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1.000, <1/100); rari (>1/10.000, <1/1.000); molto rari (<1/10.000), inclusi i casi isolati.

Alterazioni del sangue e sistema linfatico Rari Anemia*
Eosinofilia*
Molto rari Trombocitopenia
Pancitopenia
Porpora
Alterazioni del sistema immunitario Rari Ipersensiblità*
Molto rari Anafilassi
Alterazioni del metabolismo e della nutrizione Rari Iperkaliemia*
Disturbi psichiatrici Rari Ansia*
Nervosismo*
Incubi*
Alterazioni del sistema nervoso Non comuni Vertigini*
Molto rari Mal di testa
Sonnolenza
Encefalopatia (sindrome di Reye)
Disturbi oculari Rari Visione sfuocata*
Molto rari Disturbi visivi
Alterazioni dell’apparato uditivo e vestibolare Molto rari Vertigini
Alterazioni cardiache Rari Tachicardia*
Alterazioni del sistema vascolare Non comuni Ipertensione*
Rari Emorragia*
Fluttuazioni della pressione arteriosa*
Vampate di calore*
Alterazioni dell’apparato respiratorio, del torace e del mediastino Non comuni Dispnea*
Molto rari Asma
Broncospasmo
Alterazioni dell’apparato gastrointestinale Comuni Diarrea*
Nausea*
Vomito*
Non comuni Stipsi*
Flatulenza*
Gastrite*
Molto rari Dolori addominali
Dispepsia
Stomatite
Melena
Emorragie gastrointestinali
Ulcera e perforazione duodenale
Ulcera e perforazione gastrica
Alterazioni del sistema epatobiliare (vedere 4.4) Molto rari Epatite
Epatite fulminante (inclusi casi letali)
Ittero
Colestasi
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo Non comuni Prurito*
Eruzioni*
Aumento della sudorazione*
Rari Eritema*
Dermatite*
Molto rari Orticaria
Edema angioneurotico
Edema del viso
Eritema multiforme
Sindrome di Stevens Johnson
Necrolisi epidermica tossica
Alterazioni renali e delle vie urinarie Rari Disuria*
Ematuria*
Ritenzione urinaria*
Molto rari Insufficienza renale
Oliguria
Nefrite interstiziale
Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione Non comuni Edema*
Rari Malessere*
Astenia*
Molto rari Ipotermia
Indagini diagnostiche Comuni Aumento degli enzimi epatici*

04.9 Sovradosaggio

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I sintomi associati a sovradosaggio acuto di FANS si limitano di solito a sonnolenza, torpore, nausea, vomito e dolori epigastrici, generalmente reversibili con terapia di supporto. Si possono manifestare emorragie gastrointestinali. Si possono manifestare anche, sia pur raramente, ipertensione, insufficienza renale acuta, insufficienza respiratoria e coma. Dopo ingestione di FANS a dosi terapeutiche sono state riportate reazioni di anafilassi, che si potrebbero manifestare anche dopo sovradosaggio.

In caso di sovradosaggio da FANS i pazienti vanno gestiti con terapie sintomatiche e di supporto. Non esistono antidoti specifici. Non sono disponibili informazioni sull’eliminazione di nimesulide tramite emodialisi: dato il suo grado elevato di legame alle proteine plasmatiche (fino al 97,5%), è improbabile che la dialisi risulti utile in caso di sovradosaggio. L’emesi e/o il carbone attivo (da 60 a 100 g negli adulti) e/o i catartici osmotici possono essere indicati, se somministrati entro 4 ore in pazienti con sintomi da sovradosaggio o che hanno assunto elevate dosi di nimesulide. La diuresi forzata, l’alcalinizzazione delle urine, l’emodialisi o l’emoperfusione possono non risultare utili a causa del legame elevato con le proteine. Occorre monitorare la funzionalità renale ed epatica.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Gruppo farmacoterapeutico: farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei.

Codice ATC: M01AX17

La nimesulide è un farmaco antiinfiammatorio non steroideo con proprietà analgesiche e antipiretiche che agisce inibendo l’enzima ciclo-ossigenasi che sintetizza le prostaglandine.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Sospensione orale

Nimesulide viene ben assorbita dopo la somministrazione orale. Dopo una dose singola di 100 mg di nimesulide, negli adulti si raggiunge il livello massimo nel plasma di 3-4 mg/L dopo 2-3 ore. AUC = 20 – 35 mg h/L. Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative tra questi valori e quelli registrati dopo la somministrazione di 100 mg due volte al giorno per 7 giorni.

Fino al 97,5% del farmaco si lega alle proteine plasmatiche.

Nimesulide viene ampiamente metabolizzata nel fegato attraverso diverse vie, inclusi gli isoenzimi CYP2C9 del citocromo P450. Sussiste pertanto una potenziale interazione farmacologica con farmaci metabolizzati da CYP2C9 (vedere 4.5). Il metabolita principale è il para-idrossi derivato che è anch’esso attivo farmacologicamente. Il tempo alla comparsa del metabolita in circolo è breve (circa 0,8 ore), ma la sua costante di formazione non è elevata ed è notevolmente inferiore alla costante di assorbimento di nimesulide. L’idrossinimesulide è il solo metabolita trovato nel plasma, ed è quasi completamente coniugato. Il suo T½ varia da 3,2 a 6 ore.

Nimesulide viene escreta principalmente nelle urine (circa il 50% della dose somministrata).

Solo l’1-3% viene escreto come farmaco non modificato. L’idrossinimesulide, il metabolita principale, si trova solo come glicuronato. Circa il 29% della dose viene escreta metabolizzata nelle feci.

Il profilo cinetico di nimesulide non cambia negli anziani sia dopo dose singola e ripetute.

In uno studio sperimentale con singola somministrazione svolto su pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30-80 ml/min) vs. volontari sani, i picchi plasmatici di nimesulide e del suo metabolita principale non erano superiori a quelli dei volontari sani. AUC e t½ beta erano del 50% superiori, ma comunque sempre nell’intervallo di variabilità dei valori cinetici osservati per nimesulide nei volontari sani. La somministrazione ripetuta non ha determinato accumulo.

Nimesulide è controindicata in pazienti con insufficienza epatica (vedere 4.3).

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati preclinici non evidenziano particolari rischi per l’uomo sulla base degli studi convenzionali di farmacologia sulla sicurezza, tossicità di dosi ripetute, genotossicità e potenziale oncogeno.

Negli studi di tossicità con dosi ripetute, nimesulide ha mostrato tossicità gastrointestinale, renale ed epatica.

Negli studi di tossicità riproduttiva sono stati osservati segni di potenziale teratogeno o embriotossico (malformazioni scheletriche, dilatazione dei ventricoli cerebrali) nei conigli, ma non nei ratti, trattati fino a livelli di dose non tossici per le madri. Nei ratti, sono stati osservati un aumento della mortalità nella prole nel primo periodo postnatale ed effetti indesiderati sulla fertilità.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Polisorbato 20 ; Idrossipropilmetilcellulosa ; Cellulosa ; Gomma Xantano ; Metil-p-idrossibenzoato ; Propil-p-idrossibenzoato ; Glicerina ; Saccarosio ; Titanio diossido (E 171) ; Aroma di acerola ; Acqua depurata.

06.2 Incompatibilità

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Nessuna

06.3 Periodo di validità

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3 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Nessuna

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flacone di polietilene opaco con contagocce e capsula inviolabile, capacità utile 60 mL

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Agitare prima dell’uso.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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SINTACTICA S.r.L., viale Marelli 352, 20099 Sesto San Giovanni (Milano) codice fiscale N. 06791010157, P. IVA N. 02129380966.

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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Codice AIC 033154016

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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13/01/2000

10.0 Data di revisione del testo

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01/07/2004

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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  • Actalide 0,1 % collutorio – Collut fl 200 ml 0,1%
  • Algimesil – Os Grat 30 Bust 100 mg
  • Algolider 100 mg granulato per sospensione orale – Os Grat 30 Bust 100 mg
  • Aulin – Os Grat 30 Bust 100 mg
  • Aulin 3% p/p gel – Gel 50 G 3%
  • Domes 100 mg compresse orodispersibili – 30 Cpr Orod 100 mg
  • Efridol 100 mg – Os Grat 30 Bust 100 mg
  • Erreflog – Collut 200 ml 1 mg/ml
  • Erreflog 3% schiuma cutanea – Sch Cut 50 G 30 mg/g
  • Isodol – Os Grat 30 Bust 100 mg
  • Ledoren – 30 Cpr 100 mg
  • Nimesulene – Os Grat 30 Bust100 mg
  • Nimesulide almus – 30 Cpr 100 mg
  • Nimesulide alter 100 mg granulato soluzione orale – 30 Bust 100 mg
  • Nimesulide angenerico – 30 Bust 100 mg
  • Nimesulide big – 30 Bust 100 mg
  • Nimesulide doc generici 100 mg – 30 Bust 100 mg
  • Nimesulide eg – 30 Cpr 100 mg
  • Nimesulide germed. – 30 Cpr 100 mg
  • Nimesulide mylan generics 100 mg – 30 Bust 100 mg
  • Nimesulide ranbaxy 100 mg – 30 Bust 100 mg
  • Nimesulide ratiopharm – 30 Bust 100 mg
  • Nimesulide sandoz – 30 Bust 100 mg
  • Nimesulide union health 100 mg – 30 Bust 100 mg
  • Nimsulide pensa – 30 Bust 100 mg
  • Solving – 30 Cpr 100 mg
  • Sulidamor 100 mg – 30 Bust 100 mg