Epysqli – Eculizumab: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Epysqli

Epysqli

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Epysqli: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Epysqli 300 mg concentrato per soluzione per infusione.

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Un flaconcino da 30 mL contiene 300 mg di eculizumab (10 mg/mL).

Dopo la diluizione, la concentrazione finale della soluzione per infusione è 5 mg/mL.

Eculizumab è un anticorpo monoclonale (IgG2/4κ) umanizzato prodotto con la tecnologia del DNA ricombinante dalla linea cellulare di ovaio di criceto cinese ( Chinese Hamster Ovary,

CHO).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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ato per soluzione per infusione Soluzione limpida, incolore, a pH 7,0.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Epysqli è indicato nel trattamento di adulti e bambini affetti da emoglobinuria parossistica notturna (EPN). Le prove del beneficio clinico sono dimostrate in pazienti con emolisi e uno o più sintomi clinici indicativi di un’elevata attività della malattia, indipendentemente dalla storia precedente di trasfusioni (vedere paragrafo 5.1).

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Epysqli deve essere somministrato da un operatore sanitario e sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento di pazienti con disturbi ematologici.

Per i pazienti che hanno ben tollerato le infusioni in ospedale, si può considerare l’infusione domiciliare. La decisione in merito alla possibilità che un paziente riceva infusioni domiciliari deve essere adottata previa valutazione e raccomandazione del medico prescrittore. Le infusioni domiciliari devono essere eseguite da un operatore sanitario qualificato.

Posologia

Pazienti adulti nell’EPN

Il regime posologico in pazienti adulti (≥ 18 anni) consiste in una fase iniziale di 4 settimane, seguita da una fase di mantenimento: Fase iniziale: 600 mg di Epysqli somministrati con un’infusione endovenosa di 25-45 minuti (35 minuti  10 minuti) ogni settimana per le prime 4 settimane.

Fase di mantenimento: 900 mg di Epysqli somministrati con un’infusione endovenosa di 25-45 minuti (35 minuti  10 minuti) nella quinta settimana, seguita da 900 mg di Epysqli somministrati con un’infusione endovenosa di 25-45 minuti (35 minuti  10 minuti) ogni 14 giorni ± 2 giorni (vedere paragrafo 5.1).

Pazienti pediatrici nell’EPN

Nei pazienti pediatrici con peso corporeo ≥ 40 kg è utilizzato rispettivamente lo stesso regime posologico raccomandato per gli adulti.

In pazienti pediatrici di peso inferiore a 40 kg, il regime posologico di Epysqli è:

Tabella 1: Dose di Epysqli per pazienti pediatrici

Peso corporeo del paziente Fase iniziale Fase di mantenimento
da 30 a
< 40 kg
600 mg alla settimana per le prime 2 settimane 900 mg alla settimana 3; poi 900 mg ogni 2 settimane
da 20 a
< 30 kg
600 mg alla settimana per le prime 2 settimane 600 mg alla settimana 3; poi 600 mg ogni 2 settimane
da 10 a
< 20 kg
600 mg alla settimana × 1 300 mg alla settimana 2; poi 300 mg ogni 2 settimane
da 5 a < 10 kg 300 mg alla settimana × 1 300 mg alla settimana 2; poi 300 mg ogni 3 settimane

Durata dell’uso

Si raccomanda di continuare il trattamento con Epysqli per tutta la vita del paziente, a meno che l’interruzione di Epysqli non sia clinicamente indicata (vedere paragrafo 4.4).

Popolazioni speciali

Anziani

Epysqli può essere somministrato a pazienti di età uguale o superiore a 65 anni. Anche se l’esperienza con eculizumab in questa popolazione di pazienti è ancora limitata, non esistono prove che indichino la necessità di prendere precauzioni particolari durante il trattamento dei pazienti anziani.

Compromissione renale

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.1).

Compromissione epatica

La sicurezza e l’efficacia di eculizumab non sono state studiate in pazienti con compromissione epatica.

Modo di somministrazione

Epysqli non deve essere somministrato con infusioni rapide o iniezioni endovenose in bolo. Epysqli deve essere somministrato soltanto per infusione endovenosa, secondo le istruzioni riportate di seguito.

Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. La soluzione diluita di Epysqli deve essere somministrata mediante un’infusione endovenosa della durata di 25-45 minuti (35 minuti  10 minuti) negli adulti e di 1-4 ore nei pazienti pediatrici di età inferiore ai 18 anni tramite una fleboclisi a caduta, una pompa a siringa o una pompa per infusione.

I pazienti devono essere controllati per un’ora dopo la fine dell’infusione. Se si verifica un evento avverso durante la somministrazione di Epysqli, l’infusione può essere rallentata o interrotta a discrezione del medico. Se si riduce la velocità di infusione, il tempo totale di infusione non dovrebbe superare le due ore negli adulti e le quattro ore nei pazienti pediatrici di età inferiore ai 18 anni.

I dati di sicurezza disponibili a supporto delle infusioni domiciliari sono limitati, si raccomandano ulteriori precauzioni nell’ambiente domestico, come la disponibilità di un trattamento di emergenza delle reazioni a infusione o dell’anafilassi.

Le reazioni a infusione sono descritte ai paragrafi 4.4 e 4.8 del riassunto delle caratteristiche del prodotto.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo, ai prodotti derivati da cellule di ovaio di criceto cinese o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

La terapia con eculizumab non deve essere iniziata in pazienti (vedere paragrafo 4.4): con infezione da Neisseria meningitidis non risolta non attualmente vaccinati contro Neisseria meningitidis a meno che non siano sottoposti ad una profilassi antibiotica appropriata per 2 settimane dopo la vaccinazione.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Tracciabilità

Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.

È improbabile che eculizumab produca effetti sulla componente aplastica dell’anemia nei pazienti con EPN.

Infezione meningococcica

Per il suo meccanismo d’azione, eculizumab determina un aumento della suscettibilità del paziente all’infezione meningococcica (Neisseria meningitidis). Non si può escludere un’infezione meningococcica dovuta a qualsiasi sierogruppo. Per ridurre il rischio di infezione, tutti i pazienti devono essere vaccinati almeno 2 settimane prima del trattamento con eculizumab, a meno che il rischio di ritardare la terapia con eculizumab non sia maggiore dei rischi di contrarre un’infezione meningococcica. I pazienti che iniziano il trattamento con eculizumab prima che siano trascorse 2 settimane dalla somministrazione del vaccino tetravalente contro il meningococco devono essere sottoposti ad una profilassi antibiotica appropriata fino a 2 settimane dopo la vaccinazione. Si raccomandano i vaccini contro i sierogruppi A, C, Y, W 135 e B, dove disponibili, per prevenire i sierogruppi meningococcici patogeni più comuni. I pazienti devono ricevere la vaccinazione conformemente alle linee guida mediche vigenti sull’impiego dei vaccini.

La vaccinazione può ulteriormente attivare il complemento. Di conseguenza, i pazienti con malattie complemento mediate, inclusa EPN, possono manifestare un aumento dei segni e sintomi della malattia di base, quali emolisi. Pertanto, i pazienti dovrebbero essere monitorati attentamente in relazione ai sintomi della malattia dopo aver effettuato la vaccinazione raccomandata.

La vaccinazione può non essere sufficiente a prevenire l’infezione meningococcica. Si devono tenere in considerazione le indicazioni ufficiali sull’uso appropriato di agenti antibatterici. Sono stati segnalati casi gravi o fatali di infezione meningococcica in pazienti trattati con eculizumab. La sepsi è una manifestazione comune delle infezioni meningococciche nei pazienti trattati con eculizumab (vedere paragrafo 4.8). Tutti i pazienti devono essere controllati per verificare la comparsa dei segni precoci dell’infezione meningococcica, valutati immediatamente se si sospetta l’infezione e trattati con antibiotici appropriati se necessario. I pazienti vanno informati di questi segni e sintomi nonché delle misure da intraprendere per consultare immediatamente il medico. I medici devono discutere con i pazienti dei benefici e dei rischi della terapia con eculizumab e fornire ai pazienti l’opuscolo informativo e la scheda di sicurezza del paziente (vedere il foglio illustrativo per la descrizione).

Altre infezioni sistemiche

Per il meccanismo d’azione del medicinale, la terapia con eculizumab deve essere somministrata con cautela in pazienti con infezioni sistemiche in fase attiva. I pazienti possono manifestare una aumentata suscettibilità alle infezioni, in particolare dovute a Neisseria e batteri capsulati. Sono state segnalate gravi infezioni dovute alle specie di Neisseria (diverse da Neisseria meningitidis), comprese le infezioni gonococciche disseminate.

Ai pazienti devono essere fornite le informazioni presenti nel foglio illustrativo per aumentare la consapevolezza delle infezioni potenzialmente gravi e dei relativi segni e sintomi. I medici devono fornire consulenza ai pazienti in merito alla prevenzione della gonorrea.

Reazioni a infusione

La somministrazione di eculizumab può causare reazioni infusionali o reazioni immunitarie che potrebbero indurre reazioni allergiche o da ipersensibilità (compresa l’anafilassi). Negli studi clinici del medicinale di riferimento, 1 (0,9%) paziente con miastenia gravis generalizzata (MGg) refrattaria ha manifestato una reazione infusionale che ha richiesto la sospensione di eculizumab. Nessun paziente con EPN ha sofferto di reazioni infusionali che comportassero la sospensione di eculizumab. La somministrazione di eculizumab deve essere interrotta in tutti i pazienti nei quali si verifichino gravi reazioni infusionali; a questi pazienti va somministrata un’appropriata terapia medica.

Immunogenicità

Durante il trattamento con eculizumab possono svilupparsi anticorpi anti-eculizumab. Non è stata osservata alcuna correlazione apparente tra lo sviluppo di anticorpi e la risposta clinica o gli eventi avversi.

Immunizzazione

Prima di iniziare la terapia con eculizumab, si raccomanda che i pazienti siano vaccinati seguendo le attuali linee guida sulla vaccinazione. Inoltre, tutti i pazienti devono essere vaccinati contro le infezioni meningococciche almeno 2 settimane prima del trattamento con eculizumab, a meno che il rischio di ritardare la terapia con eculizumab non sia maggiore del rischio di contrarre un’infezione meningococcica. I pazienti che iniziano il trattamento con eculizumab prima che siano trascorse 2 settimane dalla somministrazione del vaccino tetravalente contro il meningococco devono essere sottoposti ad una profilassi antibiotica appropriata per 2 settimane dopo la vaccinazione.

Si raccomanda l’uso di vaccini contro i sierogruppi A, C, Y, W 135 e B, dove disponibili, per prevenire i sierogruppi meningococcici patogeni più comuni (vedere Infezione meningococcica).

I pazienti di età inferiore ai 18 anni devono essere vaccinati contro le infezioni da Haemophilus influenzae e da pneumococco e devono rispettare rigorosamente le raccomandazioni nazionali di vaccinazione per ciascuna fascia di età.

La vaccinazione può ulteriormente attivare il complemento. Di conseguenza, i pazienti con malattie complemento-mediate, inclusa EPN, possono manifestare un aumento dei sintomi della malattia di base, quali emolisi. Pertanto, i pazienti dovrebbero essere monitorati attentamente in relazione ai sintomi della malattia dopo aver effettuato la vaccinazione raccomandata.

Terapia anticoagulante

Il trattamento con eculizumab non deve alterare la terapia anticoagulante. Monitoraggio di laboratorio dell’EPN Nei pazienti vanno controllati i segni e i sintomi di emolisi intravascolare, compresi i livelli sierici di lattato deidrogenasi (LDH). Nei pazienti trattati con eculizumab la presenza di emolisi intravascolare va controllata con la misurazione dei livelli di LDH; è possibile che ciò richieda un aggiustamento della posologia nell’ambito dello schema posologico raccomandato di 14 ± 2 giorni durante la fase di mantenimento (fino a cicli di 12 giorni).

Sospensione del trattamento per l’EPN

Se i pazienti sospendono il trattamento con eculizumab, devono essere attentamente monitorati per i segni e i sintomi di emolisi intravascolare grave. L’emolisi grave è identificata da livelli sierici di LDH superiori rispetto ai livelli osservati prima dell’inizio della terapia, associati a uno o più dei seguenti eventi: diminuzione assoluta delle dimensioni del clone EPN superiore al 25% (in assenza di diluizione dovuta a trasfusione) nell’arco di una settimana o meno; livello di emoglobina < 5 g/dL o diminuzione di > 4 g/dL nell’arco di una settimana o meno; angina; alterazione dello stato mentale; aumento del 50% del livello di creatinina sierica; trombosi. I pazienti che sospendono la terapia con eculizumab devono essere monitorati per almeno 8 settimane per rilevare grave emolisi e altre reazioni.

Se si dovesse riscontrare grave emolisi dopo la sospensione della terapia con eculizumab, si consiglia di valutare l’adozione delle seguenti procedure o l’avvio dei seguenti trattamenti: trasfusione di sangue (concentrati eritrocitari) o scambio eritrocitario, se i globuli rossi della EPN sono > 50% rispetto ai globuli rossi totali per citometria a flusso; anticoagulazione; corticosteroidi; ripresa della terapia con eculizumab. Negli studi clinici su pazienti affetti da EPN, 16 pazienti hanno sospeso la terapia con eculizumab. Non è stata osservata un’emolisi grave.

Materiale educazionale

Tutti i medici che intendono prescrivere eculizumab devono conoscere la guida per il medico alla prescrizione. I medici devono discutere con i pazienti dei benefici e dei rischi della terapia con eculizumab e fornire ai pazienti l’opuscolo informativo e la scheda di sicurezza del paziente.

I pazienti devono essere istruiti che se hanno febbre, mal di testa associato a febbre e/o rigidità del collo o sensibilità alla luce, devono immediatamente rivolgersi a un medico poiché tali segni possono essere associati ad un’infezione meningococcica.

Contenuto di sodio

Una volta diluito con una soluzione iniettabile di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%), questo medicinale contiene 0,35 g di sodio per 180 mL alla dose massima, equivalente al 17,5% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

Una volta diluito con una soluzione iniettabile di cloruro di sodio 4,5 mg/mL (0,45%), questo medicinale contiene 0,19 g di sodio per 180 mL alla dose massima, equivalente al 9,5% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono stati effettuati studi d’interazione. Sulla base del potenziale effetto inibitorio di eculizumab sulla citotossicità complemento-dipendente di rituximab, eculizumab può ridurre gli effetti farmacodinamici attesi di rituximab.

Il trattamento cronico con immunoglobulina umana per via endovenosa (IVIg) può interferire con il meccanismo di riciclo endosomiale del recettore Fc neonatale (FcRn) degli anticorpi monoclonali come eculizumab, riducendo cosi le concentrazioni sieriche di eculizumab.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Per le donne in età fertile deve essere considerato l’uso di misure contraccettive adeguate per la prevenzione della gravidanza e per almeno 5 mesi dopo l’ultima dose di trattamento con eculizumab.

Gravidanza

Non esistono studi ben controllati in donne in gravidanza trattate con eculizumab. I dati relativi a un numero limitato di gravidanze esposte a eculizumab (meno di 300 esiti di gravidanze) indicano che non vi è un aumento del rischio di malformazioni fetali o tossicità fetale/neonatale. Tuttavia, a causa dell’assenza di studi ben controllati permangono incertezze. Si raccomanda pertanto un’analisi beneficio/rischio individuale prima di iniziare e durante il trattamento con eculizumab in donne in gravidanza. Qualora si consideri necessario tale trattamento durante la gravidanza, si raccomanda un attento monitoraggio materno e fetale secondo le linee guida locali.

Con eculizumab non sono stati effettuati studi di riproduzione sugli animali (vedere paragrafo 5.3).

È noto che le IgG umane attraversano la barriera placentare umana; di conseguenza, eculizumab può provocare una inibizione del complemento terminale nella circolazione fetale. Pertanto, eculizumab deve essere somministrato in gravidanza soltanto se strettamente necessario.

Allattamento

Non si prevedono effetti di eculizumab su neonati/lattanti dal momento che i limitati dati disponibili suggeriscono che eculizumab non è escreto nel latte materno. Tuttavia, a causa della limitatezza dei dati disponibili, i benefici dell’allattamento con latte materno per la salute e per lo sviluppo devono essere considerati unitamente alla necessità clinica di eculizumab per la donna e ai potenziali eventi avversi sui lattanti causati da eculizumab o dalle condizioni cliniche materne di base.

Fertilità

Nessuno studio clinico specifico sulla fertilità di eculizumab è stato condotto.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Eculizumab non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Sintesi del profilo di sicurezza

I dati di sicurezza a supporto sono stati ottenuti da 31 studi clinici completati che hanno incluso 1 503 pazienti trattati con eculizumab in popolazioni di pazienti con diverse malattie complemento-mediate, comprese EPN, sindrome emolitico-uremica atipica (SEUa), MGg e disturbo dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD). La reazione avversa più comune è stata la cefalea (verificatasi soprattutto nella fase iniziale della somministrazione) e la reazione avversa più grave è stata la sepsi meningococcica.

Tabella delle reazioni avverse

La Tabella 2 mostra le reazioni avverse raccolte mediante le segnalazioni spontanee e negli studi clinici completati con eculizumab, inclusi studi su EPN, SEUa, MGg refrattaria e NMOSD. Le reazioni avverse a eculizumab riportate con frequenza molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100) o raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), sono elencate secondo classificazione per sistemi e organi e per termine preferito. All’interno di ogni gruppo di frequenza le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravità.

Tabella 2: Reazioni avverse osservate negli studi clinici con eculizumab, compresi i pazienti con EPN, SEUa, MGg refrattaria e NMOSD, e nell’esperienza successiva all’immissione in commercio

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Molto comune (≥ 1/10) Comune
(≥ 1/100,
< 1/10)
Non comune (≥ 1/1 000,
< 1/100)
Raro
(≥ 1/10 000,
< 1/1 000)
Infezioni ed infestazioni Infezione polmonare, infezione delle vie respiratorie superiori, bronchite, nasofaringite, infezione delle vie urinarie, herpes orale Infezione meningococcicab, sepsi, shock settico, peritonite, infezione delle vie respiratorie inferiori, infezione micotica, infezione virale, ascessoa, cellulite, influenza, infezione gastrointestinale, cistite, infezione, sinusite Infezione da Aspergillusc, artrite battericac, infezione gonococcica del tratto genitourinario, infezione da Haemophilus influenzae, impetigine,
gengivite
Tumori benigni, maligni e non specificati (incl
cisti e polipi)
Melanoma maligno, sindrome
mielodisplastica
Patologie del sistema emolinfopoietico Leucopenia, anemia Trombocitopenia, linfopenia Emolisi*, fattore di coagulazione anormale, agglutinazione
eritrocitaria, coagulopatia
Disturbi del
sistema immunitario
Reazione anafilattica, ipersensibilità
Patologie endocrine Morbo di Basedow
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Appetito ridotto
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Molto comune (≥ 1/10) Comune
(≥ 1/100,
< 1/10)
Non comune (≥ 1/1 000,
< 1/100)
Raro
(≥ 1/10 000,
< 1/1 000)
Disturbi psichiatrici Insonnia Depressione, ansia, sbalzi di umore Sogni anormali,
disturbo del sonno
Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiro, disgeusia Parestesia, tremore Sincope
Patologie dell’occhio Visione offuscata Irritazione della congiuntiva
Patologie
dell’orecchio e del labirinto
Tinnito, vertigini
Patologie cardiache Palpitazione
Patologie vascolari Ipertensione Ipertensione accelerata,
ipotensione, vampata di calore, disturbo venoso
Ematoma
Patologie respiratorie, toraciche e
mediastiniche
Tosse, dolore orofaringeo Dispnea, epistassi, irritazione della gola, congestione nasale,
rinorrea
Patologie gastrointestinali Diarrea, vomito, nausea, dolore addominale Stipsi, dispepsia, distensione dell’addome Malattia da reflusso gastroesofageo,
dolore gengivale
Patologie epatobiliari Itterizia
Patologie della
cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzione
cutanea, prurito, alopecia
Orticaria, eritema,
petecchie, iperidrosi, cute secca
Dermatite,
depigmentazione cutanea
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto
connettivo
Artralgia, mialgia Spasmi muscolari, dolore osseo, dolore dorsale, dolore al collo, tumefazione articolare,
dolore a un arto
Trisma
Patologie renali e urinarie Compromissione renale, disuria, ematuria
Patologie dell’apparato riproduttivo e
della mammella
Erezione spontanea del pene Disturbo mestruale
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Piressia, stanchezza, malattia
simil-influenzale
Edema, fastidio al torace, astenia, dolore toracico, dolore in sede di infusione, brividi Stravaso, parestesia in sede di infusione, sensazione di
caldo
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Molto comune (≥ 1/10) Comune
(≥ 1/100,
< 1/10)
Non comune (≥ 1/1 000,
< 1/100)
Raro
(≥ 1/10 000,
< 1/1 000)
Esami diagnostici Alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata,
gamma-glutamiltransferasi aumentata, ematocrito
diminuito, emoglobina diminuita
Test di Coombs positivoc,
Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da
procedura
Reazione correlata a infusione

Studi inclusi: asma (C07-002), SEUa (C08-002, C08-003, C10-003, C10-004), dermatomiosite (C99-006), MGg (C08-001, ECU-MG-301, ECU-MG-302), disturbo dello spettro della neuromielite ottica (ECU-NMO-301), MG idiopatica (C99-004, E99-004), EPN (C02-001, C04-001, C04-002, C06-002, C07-001, E02-001, E05-001, E07- 001, M07-005, X03-001, X03-001A), psoriasi (C99-007), AR (C01-004, C97-001, C99-001, E01-004, E99- 001), SEU da STEC (C11-001), LES (C97-002). MedDRA versione 21.0.

*Vedere paragrafo Descrizione di reazioni avverse selezionate.

a Ascesso comprende il seguente gruppo di PT: ascesso di un arto, ascesso del colon, ascesso renale, ascesso sottocutaneo, ascesso del dente, ascesso epatosplenico, ascesso perirettale, ascesso del retto.

b Infezione meningococcica comprende il seguente gruppo di PT: infezione meningococcica, sepsi meningococcica, meningite meningococcica, infezione da Neisseria.

c Reazioni avverse al farmaco (ADR) identificate durante il periodo successivo all’immissione in commercio Descrizione delle reazioni avverse selezionate

In tutti gli studi clinici la reazione avversa più grave è stata la sepsi meningococcica, che è una manifestazione comune delle infezioni meningococciche nei pazienti trattati con eculizumab (vedere paragrafo 4.4).

Sono stati segnalati altri casi dovuti a specie di Neisseria, comprese sepsi da Neisseria gonorrhoeae, Neisseria sicca/subflava, Neisseria spp non specificata.

Anticorpi contro eculizumab sono stati rilevati nei pazienti. Come per tutte le proteine, non si può escludere una potenziale immunogenicità.

Sono stati segnalati episodi di emolisi in concomitanza alla mancata o ritardata somministrazione di eculizumab in studi clinici EPN (vedere anche paragrafo 4.4).

Sono stati segnalati casi di complicanze di microangiopatia trombotica in concomitanza alla mancata o ritardata somministrazione di eculizumab in studi clinici SEUa.

Popolazione pediatrica

Nei pazienti bambini e adolescenti (di età compresa fra 11 e 18 anni non compiuti) inclusi nello studio pediatrico EPN M07-005, il profilo di sicurezza è apparso simile a quello osservato nei pazienti adulti. La reazione avversa più comune riportata nei pazienti pediatrici è stata la cefalea.

Altre popolazioni speciali

Anziani

Non sono state riportate differenze generali nella sicurezza tra pazienti con MGg refrattaria anziani (≥ 65 anni) e più giovani (< 65 anni) nello studio su eculizumab.

Pazienti con altre patologie

Dati di sicurezza derivanti da altri studi clinici

Ulteriori dati di sicurezza a supporto sono stati ottenuti in 12 studi clinici completati su 934 pazienti trattati con eculizumab per altre popolazioni con patologia diversa da EPN, SEUa, MGg refrattaria o NMOSD. In un paziente non vaccinato affetto da glomerulonefropatia membranosa idiopatica si è verificata una meningite meningococcica. Le reazioni avverse osservate nei pazienti con condizioni diverse da EPN, SEUa, MGg refrattaria o NMOSD sono state simili a quelle riportate nei pazienti con EPN, SEUa, MGg refrattaria o NMOSD (vedere sopra Tabella 2). Non sono emerse specifiche reazioni avverse da questi studi clinici.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

 

04.9 Sovradosaggio

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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: immunosoppressori, immunosoppressori selettivi, codice ATC: L04AA25 Eculizumab è un anticorpo monoclonale IgG2/4k ricombinante umanizzato, che si lega alla proteina C5 del complemento, inibendo cosi l’attivazione della porzione terminale della cascata del complemento. L’anticorpo di eculizumab contiene regioni costanti umane e regioni murine determinanti la complementarietà collocate nell’ambito delle regioni variabili umane delle catene leggere e pesanti.

Eculizumab è costituito da due catene pesanti di 448 amminoacidi e da due catene leggere di 214 amminoacidi, e ha un peso molecolare di 148 kDa circa.

Epysqli è prodotto da una linea cellulare di CHO ed è purificato per cromatografia d’affinità e cromatografia a scambio ionico. Il processo di fabbricazione del principio attivo comprende anche fasi specifiche di inattivazione e di rimozione dei virus.

Epysqli è un medicinale biosimilare. Informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito web della Agenzia europea per i medicinali: http://www.ema.europa.eu.

Meccanismo d’azione

Eculizumab, il principio attivo di Epysqli, è un inibitore della porzione terminale della cascata del complemento, che si lega specificatamente e con elevata affinità alla proteina C5. In questo modo inibisce il suo clivaggio in C5a e C5b e previene la formazione del complesso C5b-9 della porzione terminale della cascata del complemento. Eculizumab mantiene le componenti precoci dell’attivazione del complemento che sono essenziali per l’opsonizzazione dei microrganismi e la clearance degli immunocomplessi.

Nei pazienti il trattamento con eculizumab blocca l’attivazione incontrollata della porzione terminale della cascata del complemento e la conseguente emolisi intravascolare mediata dal complemento.

Nella maggior parte dei pazienti sono sufficienti concentrazioni sieriche di eculizumab di circa 35 microgrammi/mL per un’inibizione sostanzialmente completa dell’emolisi intravascolare mediata della porzione terminale della cascata del complemento.

La somministrazione cronica di eculizumab ha provocato una riduzione rapida e mantenuta nel tempo dell’attività emolitica mediata dal complemento.

Efficacia e sicurezza clinica

Emoglobinuria parossistica notturna

La sicurezza e l’efficacia di eculizumab nel trattamento dei pazienti affetti da EPN con emolisi sono state valutate in uno studio randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo di 26 settimane (C04-001). I pazienti con EPN sono stati trattati con eculizumab anche in uno studio a singolo braccio di 52 settimane (C04-002) e in uno studio di estensione a lungo termine (E05-001). Prima di essere sottoposti alla terapia con eculizumab i pazienti sono stati vaccinati contro l’infezione meningococcica. In tutti gli studi la dose di eculizumab era di 600 mg, somministrati ogni 7 ± 2 giorni per 4 settimane, seguita da 900 mg 7 ± 2 giorni dopo e quindi da una dose di 900 mg ogni 14 ± 2 giorni per tutta la durata dello studio. Eculizumab è stato somministrato con un’infusione endovenosa di 25-45 minuti (35 minuti  10 minuti). È stato anche attivato il Registro osservazionale non-interventistico dei pazienti con EPN (M07-001) per caratterizzare la storia naturale dell’EPN nei pazienti non trattati e i risultati clinici durante il trattamento con eculizumab.

Nello studio C04-001 (TRIUMPH) sono stati randomizzati a eculizumab (n = 43) o placebo (n = 44) pazienti con EPN che avessero ricevuto almeno 4 trasfusioni nei 12 mesi precedenti, con la conferma per citometria a flusso di almeno il 10% di cellule EPN e con una conta piastrinica di almeno 100 000/microlitro. Prima della randomizzazione tutti i pazienti sono stati sottoposti a un periodo di osservazione per confermare la necessità di trasfusione di eritrociti (RBC) e per determinare la concentrazione emoglobinica (“livello predefinito”) in base alla quale sarebbero stati definiti gli esiti di stabilizzazione dell’emoglobina e di trasfusione di ciascun paziente. Il livello predefinito dell’emoglobina era inferiore o pari a 9 g/dL nei pazienti con sintomi e inferiore o pari a 7 g/dL nei pazienti senza sintomi. Gli endpoint primari di efficacia erano la stabilizzazione dell’emoglobina (pazienti che mantenevano una concentrazione di emoglobina al di sopra del livello predefinito e senza che si rendessero necessarie trasfusioni RBC per tutto il periodo di 26 settimane) e la necessità di una trasfusione di sangue. Tra gli endpoint secondari importanti vi erano astenia e qualità della vita correlata allo stato di salute.

L’emolisi veniva monitorata perlopiù misurando i livelli sierici di LDH, mentre la proporzione di globuli rossi (RBC) della EPN veniva monitorata con citometria a flusso. Nei pazienti in terapia con anticoagulanti e corticosteroidi sistemici al basale il trattamento non è stato interrotto. Le principali caratteristiche al basale erano bilanciate (vedere Tabella 3).

Nello studio C04-002 (SHEPHERD) non controllato sono stati inseriti pazienti con EPN che avessero ricevuto almeno una trasfusione nei 24 mesi precedenti e con almeno 30 000 piastrine/microlitro; a questi pazienti eculizumab è stato somministrato per un periodo di 52 settimane. I trattamenti concomitanti comprendevano agenti antitrombotici (63% dei pazienti) e corticosteroidi sistemici (40% dei pazienti). Le caratteristiche al basale sono riportate in Tabella 3.

Tabella 3: Caratteristiche demografiche dei pazienti degli studi C04-001 e C04-002

C04-001 C04-002

Parametro Placebo

N = 44

Eculizumab

N = 43

Eculizumab

N = 97

Sesso femminile (%) 29 (65,9) 23 (53,5) 49 (50,5)
Storia di anemia aplastica o sindrome 12 (27,3) (18,7) 29 (29,9)
Assunzione contemporanea di 20 (45,5) 24 (55,8) 59 (61)
Assunzione contemporanea di 16 (36,4) 14 (32,6) 46 (47,4)
Sospensione del trattamento 10 2 1
Trasfusione di eritrociti concentrati nei 12 17,0 (13,5; 25,0) 18,0 (12,0; 8,0 (4,0; 24,0)
mesi precedenti (mediana (Q1,Q3)) 24,0)
Livello medio di Hb (g/dL) al livello 7,7 (0,75) 7,8 (0,79) N/A
predefinito (DS)
Livelli di LDH pre-trattamento (mediana, 2 234,5 2 032,0 2 051,0
U/L)
Emoglobina libera al basale (mediana, 46,2 40,5 34,9
mg/dL)

Età media (DS) 38,4 (13,4) 42,1 (15,5) 41,1 (14,4)

mielodisplastica (%) anticoagulanti (%) steroidi/immunosoppressori (%)

Nello studio TRIUMPH il trattamento con eculizumab ha ridotto significativamente (p < 0,001) l’emolisi, inducendo miglioramenti dell’anemia, come indicato da un incremento della stabilizzazione dell’emoglobina e dalla ridotta necessità di trasfusioni RBC rispetto al gruppo trattato con placebo (vedere Tabella 4). Questi effetti si sono osservati nei pazienti di ciascuna delle tre fasce di trasfusione RBC precedenti lo studio (4-14 unità; 15-25 unità; > 25 unità). Dopo 3 settimane di trattamento con eculizumab, i pazienti hanno riferito un minore affaticamento e un miglioramento della qualità della vita determinato dallo stato di salute. Per le dimensioni del campione dello studio e per la sua durata, non è stato possibile valutare gli effetti di eculizumab sugli eventi tromboembolici. Nello studio SHEPHERD, hanno completato lo studio 96 sui 97 pazienti reclutati (un paziente è deceduto in seguito a un evento trombotico). Per tutto il periodo di trattamento si è osservata una riduzione dell’emolisi intravascolare, misurata dai livelli sierici di LDH, con una conseguente rarefazione delle trasfusioni, una diminuzione della necessità di trasfusioni RBC e un calo dell’astenia. Vedere Tabella 4.

Tabella 4: Risultati di efficacia negli studi C04-001 e C04-002

C04-001 C04-002*
Placebo
N = 44
Eculizumab
N = 43
Valore P Eculizumab
N = 97
Valore P
Percentuale di pazienti con livelli di emoglobina stabilizzati al termine dello
studio
0 49 < 0,001 N/A
Concentrati eritrocitari (RBC)
trasfusi durante il trattamento (mediana)
10 0 < 0,001 0 < 0,001
Trasfusioni evitate durante il trattamento (%) 0 51 < 0,001 51 < 0,001
Livelli di LDH al termine dello studio (mediana, U/L) 2 167 239 < 0,001 269 < 0,001
AUC di LDH al termine dello studio (mediana, U/L x
giorno)
411 822 58 587 < 0,001 -632 264 < 0,001
Emoglobina libera al termine dello studio (mediana, mg/dL) 62 5 < 0,001 5 < 0,001
FACIT-Astenia (dimensione dell’effetto) 1,12 < 0,001 1,14 < 0,001

* I risultati dello studio C04-002 si riferiscono a confronti pre-trattamento verso post-trattamento.

Dei 195 pazienti che hanno partecipato agli studi C04-001, C04-002 e ad altri studi iniziali, i soggetti trattati con eculizumab sono stati reclutati in uno studio di estensione a lungo termine (E05-001). In tutti i pazienti si è osservata una riduzione dell’emolisi intravascolare nel corso di un periodo di esposizione complessivo a eculizumab compreso tra 10 e 54 mesi. Gli eventi tromboembolici osservati durante la terapia con eculizumab sono stati meno numerosi rispetto a un periodo di pari durata precedente il trattamento.

Questo risultato tuttavia è stato raccolto nel corso di studi clinici non controllati.

Il Registro EPN (M07-001) è stato utilizzato per valutare l’efficacia di eculizumab nei pazienti affetti da EPN che non presentavano una storia pregressa di trasfusioni RBC. Questi pazienti avevano un’alta attività della malattia, definita da elevata emolisi (LDH ≥ 1,5 × ULN) e la presenza di uno o più sintomi clinici correlati: fatica, emoglobinuria, dolore addominale, respiro corto (dispnea), anemia (emoglobina < 100 g/L), un evento avverso vascolare importante (inclusa la trombosi), disfagia o disfunzione erettile.

Nel Registro EPN è stato osservato che i pazienti trattati con eculizumab presentavano una riduzione dell’emolisi e dei sintomi associati. Al sesto mese, i pazienti in trattamento con eculizumab senza una storia di trasfusioni RBC mostravano livelli di LDH significativamente ridotti (p <0,001) (LDH mediana di 305 U/L; tabella 5). Inoltre, il 74% dei pazienti senza storia clinica di trasfusioni e in trattamento con eculizumab ha mostrato miglioramenti significativi da un punto di vista clinico nel punteggio della scala FACIT-Fatigue (es. incremento di 4 o più punti) e l’84% nel punteggio della scala di fatica EORTC (es. diminuzione di 10 o più punti).

Tabella 5: Risultati di efficacia (livelli di LDH e FACIT-Fatigue) in pazienti con EPN senza storia precedente di trasfusione nello studio M07-001 M07-001

Parametri Eculizumab

No trasfusione

Livello di LDH al basale (mediana, U/L)

Livello di LDH a 6 mesi (mediana, U/L)

Punteggio FACIT-Fatigue al basale (mediana)

Punteggio FACIT-Fatigue all’ultima valutazione disponibile (mediana)

N = 43

1 447

N = 36

305 N = 25

32 N = 31

44 Il punteggio FACIT-Fatigue è misurato su una scala da 0-52: i valori più elevati indicano minore fatica Popolazione pediatrica

Nello studio M07-005 un totale di 7 pazienti pediatrici affetti da EPN, con un peso mediano di 57,2 kg (range: 48,6-69,8 kg) e di età compresa fra gli 11 e i 17 anni (età mediana: 15,6 anni), ha ricevuto eculizumab.

Il trattamento con eculizumab al regime posologico proposto nella popolazione pediatrica è stato associato a una riduzione dell’emolisi intravascolare, misurata dal livello sierico di LDH. Ha inoltre portato a una considerevole diminuzione o eliminazione delle trasfusioni di sangue ed ha determinato una tendenza verso un miglioramento complessivo delle funzioni generali. L’efficacia del trattamento con eculizumab in pazienti pediatrici affetti da EPN sembra essere sovrapponibile a quella osservata in pazienti adulti affetti da EPN arruolati negli studi pivotal EPN (C04-001 e C04-002) (Tabella 4 e 6).

Tabella 6: Risultati di efficacia nello studio pediatrico EPN M07-005

Valore P
Media (DS) Wilcoxon Signed Rank T-test appaiato
Variazione dal basale a 12 settimane del valore LDH (U/L) -771 (914) 0,0156 0,0336
AUC di LDH
(U/L per giorno)
-60 634
(72 916)
0,0156 0,0350
Variazione dal basale a 12 settimane di emoglobina plasmatica libera (mg/dL) -10,3 (21,13) 0,2188 0,1232
Variazione dal basale delle dimensioni del clone RBC tipo III (Percentuale di cellule aberranti) 1,80 (358,1)
Variazione dal basale a 12 settimane del PedsQLTM4.0 Generic Core scale (pazienti) 10,5 (6,66) 0,1250 0,0256
Variazione dal basale a 12 settimane del PedsQLTM4.0 Generic Core scale (genitori) 11,3 (8,5) 0,2500 0,0737
Variazione dal basale a 12 settimane del PedsQLTM Multidimensional Fatigue
(pazienti)
0,8 (21,39) 0,6250 0,4687
Variazione dal basale a 12 settimane del
PedsQLTM Multidimensional Fatigue (genitori)
5,5 (0,71) 0,5000 0,0289

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Farmacocinetica e metabolismo del principio attivo

Biotrasformazione

Gli anticorpi umani subiscono una digestione intracellulare nelle cellule del sistema reticoloendoteliale. Eculizumab contiene soltanto aminoacidi presenti in natura e non ha metaboliti attivi noti. Gli anticorpi umani vengono catabolizzati prevalentemente dagli enzimi lisosomiali in piccoli peptidi e aminoacidi.

Eliminazione

Non sono stati condotti studi specifici per valutare le vie di escrezione/eliminazione epatica, renale, polmonare o gastroenterica di eculizumab. Gli anticorpi non vengono escreti nei reni normali e sono esclusi dalla filtrazione a causa delle loro dimensioni.

Parametri farmacocinetici

In 40 pazienti con EPN, è stato utilizzato un modello monocompartimentale per calcolare i parametri farmacocinetici dopo dosi multiple. La clearance media era di 0,31  0,12 mL/h/kg, il volume di distribuzione medio era di 110,3  17,9 mL/kg e l’emivita di eliminazione media era di 11,3  3,4 giorni. Lo steady state è raggiunto entro 4 settimane utilizzando il regime posologico previsto per gli adulti affetti da EPN.

Nei pazienti con EPN, l’attività farmacodinamica correla direttamente con le concentrazioni sieriche di eculizumab e il mantenimento dei livelli di picco al di sopra di  35 microgrammi/mL consente un blocco sostanzialmente completo dell’attività emolitica nella maggior parte dei pazienti con EPN.

L’attività farmacodinamica misurata da concentrazioni di C5 libero < 0,5 μg/mL è correlata al blocco essenzialmente completo dell’attività della porzione terminale della cascata del complemento nei pazienti con EPN.

Popolazioni speciali

Non sono stati condotti studi dedicati alla valutazione della farmacocinetica di eculizumab in popolazioni speciali di pazienti identificate per sesso, etnia, età (geriatrica) o presenza di compromissione renale o epatica.

L’analisi di farmacocinetica di popolazione sui dati raccolti negli studi condotti nei pazienti ha evidenziato che il sesso, la razza, l’età (geriatrica) o la presenza di compromissione della funzionalità renale o epatica non influenzano la farmacocinetica di eculizumab. Il peso corporeo è risultato una covariata significativa che ha determinato una ridotta clearance di eculizumab nei pazienti pediatrici richiedendo per tali pazienti una posologia basata sul peso corporeo.

Popolazione pediatrica

La farmacocinetica di eculizumab è stata valutata in pazienti pediatrici (di età compresa fra 11 anni e 18 anni non compiuti) con regime posologico basato sul peso corporeo nello studio M07-005.

Il peso è stato una covariata significativa che ha determinato una più bassa clearance di eculizumab (0,0105 L/h) nei pazienti adolescenti.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

La specificità di eculizumab per il C5 sierico umano è stata valutata in due studi in vitro.

La cross-reattività tissutale di eculizumab è stata stabilita valutando il legame a un pannello di 38 tessuti umani. L’espressione del C5 nel pannello di tessuti umani esaminato in questo studio è coerente con i dati pubblicati relativi all’espressione del C5, dato che il C5 stesso è stato rilevato nel muscolo liscio, nel muscolo striato e nell’epitelio tubulare prossimale renale. Non è stata osservata nessuna cross-reattività tissutale inattesa.

Non sono stati effettuati studi sulla riproduzione animale con eculizumab a causa dell’assenza di attività farmacologica in specie diverse dall’uomo.

In uno studio di tossicità di 26 settimane effettuato su topi con un anticorpo surrogato contro il C5 murino la terapia non ha influenzato nessuno dei parametri di tossicità esaminati. L’attività emolitica durante il corso dello studio è stata effettivamente bloccata nei topi maschi e femmine.

Negli studi di tossicologia riproduttiva sui topi con un anticorpo surrogato inibitore della porzione terminale della cascata del complemento, utilizzato per valutare la sicurezza del blocco di C5 sulla riproduzione, non sono stati osservati chiari effetti correlati al trattamento o effetti avversi. Questi studi includevano la valutazione della fertilità, dello stadio iniziale dello sviluppo embrionale, della tossicità dello sviluppo e dello sviluppo prenatale e postnatale.

Quando si è verificata l’esposizione materna all’anticorpo durante l’organogenesi, su una prole di 230 animali nati da madri esposte a una dose anticorpale maggiore (circa 4 volte la dose di eculizumab raccomandata nell’uomo, calcolata in base a un confronto del peso corporeo) si sono osservati due casi di displasia retinica e un caso di ernia ombelicale; l’esposizione, tuttavia, non ha accresciuto il numero degli aborti o delle morti neonatali.

Non sono stati condotti studi animali per valutare il potenziale genotossico e cancerogeno di eculizumab.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Sodio diidrogeno fosfato monoidrato Sodio fosfato dibasico, eptaidrato Trealosio diidrato Polisorbato 80 Acqua per preparazioni iniettabili

 

06.2 Incompatibilità

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Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.

 

06.3 Periodo di validità

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Prima della diluizione

3 anni a 2 °C-8 °C.

Epysqli può essere conservato a una temperatura massima di 30 °C per una sola volta per un massimo di 2 mesi, senza superare la data di scadenza originaria. Alla fine di questo periodo il prodotto può essere rimesso in frigorifero.

Dopo la diluizione

La stabilità chimica e fisica in uso della soluzione diluita è stata dimostrata per un periodo massimo di 24 ore a 2 °C – 8 °C e a temperatura ambiente (fino a 30 °C) dopo la rimozione dal frigorifero. Da un punto di vista microbiologico, la soluzione per infusione deve essere somministrata immediatamente. Se non utilizzata immediatamente, i tempi di conservazione in uso e le condizioni di conservazione prima dell’uso rientrano nella responsabilità dell’utilizzatore e di norma non devono superare le 24 ore a 2 °C-8 °C, a meno che la diluizione non sia stata eseguita in condizioni asettiche controllate e validate.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare in frigorifero (2 °C – 8 °C). Non congelare.

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Per le condizioni di conservazione fino a 30 °C prima della diluizione vedere paragrafo 6.3. Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione vedere paragrafo 6.3.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Flaconcino da 30 mL di concentrato (vetro tipo I) con tappo (gomma butilica clorurata rivestita) e un sigillo (alluminio) con cappuccio a strappo (polipropilene).

Confezione da un flaconcino.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Prima della somministrazione, la soluzione di Epysqli deve essere osservata per evidenziare materiale particolato o alterazioni della colorazione.

Istruzioni:

La ricostituzione e la diluizione devono essere eseguite in conformità con le norme di buona pratica, in particolare nel rispetto dell’asepsi.

Estrarre l’intera quantità di Epysqli dai/l flaconcini/o utilizzando una siringa sterile. Trasferire la dose raccomandata in una sacca da infusione.

Diluire Epysqli fino alla concentrazione finale di 5 mg/mL aggiungendo alla sacca d’infusione una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%), una soluzione iniettabile di sodio cloruro 4,5 mg/mL (0,45%) o 5% di glucosio in acqua, come diluente.

Il volume finale di soluzione diluita a 5 mg/mL è di 60 mL per dosi da 300 mg, 120 mL per dosi da 600 mg e 180 mL per dosi da 900 mg. La soluzione deve essere limpida e incolore.

Agitare delicatamente la sacca di infusione contenente la soluzione diluita per permettere una miscelazione accurata di medicinale e diluente.

La soluzione diluita deve essere lasciata scaldare a temperatura ambiente (fino a 30 °C) prima della somministrazione esponendola all’aria ambientale.

Eliminare qualsiasi porzione non utilizzata rimasta nel flaconcino, poiché il medicinale non contiene conservanti.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Samsung Bioepis NL B.V. Olof Palmestraat 10 2616 LR Delft Paesi Bassi

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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EU/1/23/1735/001

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

Data della prima autorizzazione:

 

10.0 Data di revisione del testo

Indice

Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 21/06/2023

 


 

PRESCRIVIBILITÀ ED INFORMAZIONI PARTICOLARI

Informazioni aggiornate al: 24/01/2024
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Epysqli – ev 1 flac 300 mg 30 ml (Eculizumab)
Classe H: Nota AIFA: Nessuna   Ricetta: Ospedaliero Tipo: Ospedaliero Info: Farmaco soggetto a monitoraggio addizionale. Segnalare eventi avversi (Art 23 Regolamento (CE) 726/2004), FBS ATC: L04AJ01 AIC: 050699014 Prezzo: 4110,98 Ditta: Samsung Bioepis Nl B.v.


 


FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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