Eumovate: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Eumovate

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Eumovate: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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EUMOVATE – 0,05% Crema

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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100 g di crema contengono

Clobetasone butirrato 0,050 g

Eccipienti con effetti noti: alcool cetostearilico, cloro cresolo Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Crema

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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EUMOVATE è indicato come trattamento corticosteroideo nelle seguenti affezioni:

eczema atopico, eczema seborroico, dermatiti da pannolino;

dermatosi localizzate nelle zone cutanee più delicate (viso, collo, pliche cutanee);

forme lievi di eczema, ustioni di I grado ed eritemi solari. EUMOVATE è inoltre particolarmente indicato:

nelle terapie di mantenimento;

per il trattamento di superfici cutanee di dimensioni notevoli che, se si adotta la tecnica del bendaggio occlusivo, conviene trattare poco alla volta in considerazione di un possibile maggiore assorbimento del corticosteroide onde evitare possibili variazioni della omeostasi termica, che impongono l’interruzione del trattamento.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Applicare delicatamente un sottile strato sufficiente a coprire l’intera area interessata per una o due volte al giorno fino a miglioramento dei sintomi, quindi ridurre la frequenza delle applicazioni o modificare il trattamento con una preparazione meno potente. Lasciare il tempo necessario per l’assorbimento dopo ogni applicazione prima di applicare un emolliente.

Modalità d’uso:

La crema è particolarmente indicata nel trattamento di superfici cutanee delicate o umide.

Eczema atopico

Se le condizioni peggiorano o non si risolvono in quattro settimane, il trattamento e la diagnosi devono essere rivalutati.

La terapia con corticosteroidi topici deve essere gradualmente interrotta nel momento in cui la malattia è sotto controllo e il trattamento deve continuare con una crema emolliente come terapia di mantenimento.

A seguito dell’interruzione improvvisa dell’applicazione di corticosteroidi topici specialmente con preparazioni potenti può verificarsi una ricaduta di pre-esistenti dermatosi.

Popolazione pediatrica

È molto più probabile che i bambini sviluppino effetti indesiderati locali e sistemici tipici dei corticosteroidi topici e in generale i bambini richiedono trattamenti più brevi e con corticosteroidi meno potenti rispetto agli adulti.

Il clobetasone deve essere utilizzato con cautela per assicurare l’applicazione della quantità minima

che dia un beneficio terapeutico.

Anziani

Gli studi clinici non hanno evidenziato differenze nella risposta fra i pazienti anziani e quelli più giovani. La riduzione della funzionalità epatica o renale, molto frequente negli anziani, può comportare un ritardo nell’eliminazione del farmaco, in caso di assorbimento sistemico. Pertanto si deve utilizzare la quantità minima per il minor tempo richiesto per ottenere il beneficio clinico desiderato.

Pazienti con insufficienza renale/epatica

In caso di assorbimento sistemico (quando l’applicazione è estesa ad un’ampia superficie corporea per un periodo prolungato) possono essere ritardati il metabolismo e l’eliminazione del farmaco, aumentando quindi il rischio di tossicità sistemica. Pertanto si deve utilizzare la quantità minima per il minor tempo richiesto per ottenere il beneficio clinico desiderato.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Infezioni virali primarie della cute da trattare (herpes, varicella, ecc.).

Infezioni cutanee primarie causate da funghi o batteri.

Le seguenti patologie non devono essere trattate con clobetasone:

infezioni cutanee non trattate

rosacea

acne volgare

prurito senza infiammazione

Il prodotto non è per uso oftalmico.

Controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.6).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Il Clobetasone deve essere usato con cautela nei pazienti con una storia di ipersensibilità locale ai corticosteroidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti del farmaco. Le reazioni di ipersensibilià locale (vedere paragrafo 4.8) come eritema, rash, prurito, orticaria, bruciore locale della cute,e dermatite allergica da contatto possono verificarsi nel sito di applicazione e possono assomigliare ai segni/sintomi della patologia in trattamento.

Modificazioni atrofiche locali possono verificarsi in situazioni dove l’ambiente umido aumenta l’assorbimento di clobetasone butirrato, ma solo a seguito di uso prolungato.

In alcuni soggetti possono verificarsi, a causa dell’aumento dell’assorbimento sistemico degli steroidi topici, manifestazioni di ipercortisolismo (sindrome di Cushing) e soppressione reversibile dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), che porta a insufficienza glucocorticoidea. Se viene osservato uno degli effetti sopra riportati, si deve ridurre gradualmente l’applicazione del farmaco diminuendo la frequenza delle applicazioni o sostituendolo con un corticosteroide meno potente. Un’interruzione brusca del trattamento può portare ad insufficenza glucocorticosteroidea (vedere paragrafo 4.8 ).

I fattori di rischio per l’aumento degli effetti sistemici sono:

Potenza e formulazione dello steroide topico

Durata dell’esposizione

Applicazione su un’area superficiale ampia

Uso su aree di cute occluse ad esempio su aree intertriginose o sotto bendaggio occlusivo (nei bambini il pannolino può fungere da bendaggio occlusivo)

Aumento dell’idratazione dello strato corneo

Uso su aree di cute sottile come il viso

Uso su cute non integra o in altre condizioni in cui la barriera cutanea può essere danneggiata

Rispetto agli adulti, i bambini e i neonati possono assorbire, in proporzione, una quantità maggiore di corticosteroidi topici e quindi essere più suscettibili agli effetti indesiderati sistemici. Questo è dovuto al fatto che i bambini hanno una barriera cutanea immatura e un rapporto fra l’area superficiale e il peso corporeo maggiore rispetto agli adulti.

Bambini

Nei neonati e nei bambini sotto i 12 anni è da evitare, dove possibile, la terapia continua, a lungo termine, con corticosteroide topico, in quanto è più probabile che si verifichi soppressione dell’attività surrenalica anche senza l’impiego del bendaggio occlusivo.

Rischio di infezione in caso di occlusione.

Le condizioni caldo umide nelle pieghe della cute o quelle causate da bendaggio occlusivo favoriscono le infezioni batteriche. Qualora si faccia ricorso al bendaggio occlusivo, la superficie cutanea deve essere ben detersa prima di ogni rinnovo del bendaggio.

Applicazione sul viso.

È sconsigliabile l’applicazione prolungata sul viso in quanto questa zona del corpo è più suscettibile alle modifiche atrofiche.

Applicazione sulle palpebre

Se il farmaco viene applicato sulle palpebre bisogna usare massima cautela per assicurarsi che il medicinale non entri negli occhi, perché l’esposizione prolungata può causare cataratta e glaucoma.

Sovrainfezioni

Nel caso di sovrainfezioni di lesioni infiammatorie è necessaria una appropriata terapia antimicrobica. Se l’infezione diffonde è necessario interrompere la terapia con corticosteroide topico e somministrare un’appropriata terapia antibatterica.

Ulcere croniche alle gambe

In certi casi i corticosteroidi topici vengono utilizzati per trattare le dermatiti vicino alle ulcere croniche delle gambe. Tuttavia questo utilizzo può essere associato ad una maggior frequenza di reazioni di ipersensibilità locale e ad un aumento del rischio delle infezioni locali.

Ingestione accidentale

Il farmaco è esclusivamente per uso esterno. Questo e comunque tutti i medicinali devono essere tenuti lontani dalla portata dei bambini. In caso di ingestione accidentale, è necessario rivolgersi all’assistenza medica o ad un centro antiveleno (vedere paragrafo 4.9).

Nei trattamenti occlusivi si tenga presente che le pellicole usate per il bendaggio possono essere esse stesse causa di fenomeni di sensibilizzazione.

L’uso prolungato o ripetuto del prodotto può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.

I pazienti devono essere avvisati di lavarsi le mani dopo l’applicazione di EUMOVATE a meno che il trattamento non riguardi le mani stesse.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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È stato dimostrato che la somministrazione contemporanea di farmaci che possono inibire il CYP3A4 (ad esempio ritonavir e itraconazolo) inibisce il metabolismo dei corticosteroidi comportando l’aumento dell’esposizione sistemica. Il livello con cui questa interazione è clinicamente rilevante dipende dalla dose e dalla via di somministrazione dei corticosteroidi e dalla potenza dell’inibitore del CYP3A4.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Fertilità

Non ci sono dati nell’uomo per valutare l’effetto dei corticosteroidi topici sulla fertilità.

Gravidanza

Ci sono dati limitati sull’uso di clobetasone nelle donne in gravidanza.

La somministrazione topica di corticosteroidi ad animali gravidi può causare anormalità nello sviluppo fetale (vedere paragrafo 5.3).

Non è stata stabilita la rilevanza di questo dato sperimentale sull’uomo. La somministrazione di clobetasone durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il feto, perciò nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. Deve essere usata la quantità minima per un periodo di tempo minimo.

Allattamento

Non è stato stabilito se l’uso di corticosteroidi topici durante l’allattamento sia sicuro.

Non è noto se la somministrazione topica di corticosteroidi possa comportare un assorbimento sistemico sufficiente a produrre quantità rilevabili di principio attivo nel latte materno.

La somministrazione topica di clobetasone durante l’allattamento deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il bambino.

Se viene usato durante l’allattamento, il clobetasone non deve essere applicato sul seno per evitare l’accidentale ingestione da parte del bambino.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Non è previsto un effetto negativo su tali attività considerato il profilo degli effetti indesiderati del clobetasone topico.

04.8 Effetti indesiderati

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Gli effetti indesiderati da farmaco sono elencati di seguito per organo/sistema, classe e frequenza MedDRA. Le frequenze sono definite come: molto comune (> 1/10), comune (> 1/100, < 1/10), non comune (> 1/1000, < 1/100), raro (> 1/10.000, < 1/1000) e molto raro (< 1/10.000) non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Dati dopo commercializzazione

Infezioni e infestazioni

Molto raro: infezioni opportunistiche

Disturbi del sistema immunitario

Molto raro: ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)

Qualora si manifestino segni di ipersensibilità, l’applicazione deve essere sospesa immediatamente.

Patologie endocrine

Molto raro: soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (vedere paragrafo 4.4) caratteristiche Cushingoidi (ad esempio faccia a luna, obesità della parte centrale del corpo), ritardo nel prendere peso/ritardo nella crescita dei bambini, osteoporosi, glaucoma, iperglicemia/glicosuria, cataratta, ipertensione, aumento del peso/obesità, diminuzione dei livelli di cortisolo endogeno.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Molto raro: dermatite allergica da contatto, orticaria, atrofia cutanea*, alterazioni della pigmentazione*, esacerbazione dei sintomi latenti, bruciore locale della cute,

ipertricosi, rash, prurito, eritema.

*Caratteristiche della cute secondarie agli effetti locali e/o sistemici della soppressione dell’asse ipotalamo- ipofisi-surrene.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Molto raro: esacerbazioni di sintomi pre-esistenti

Con l’uso di corticosteroidi sono state inoltre riferite dermatiti allergiche da contatto ed esacerbazione dei segni e sintomi delle dermatosi.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi e segni:

Il clobetasone applicato a livello topico può essere assorbito in quantità sufficiente per dare effetti sistemici.

É molto improbabile l’evenienza di un sovradosaggio acuto, comunque in caso di sovradosaggio cronico o di abuso possono manifestarsi segni di ipersurrenalismo; in tal caso è necessario sospendere il farmaco (vedere paragrafo 4.8 Effetti Indesiderati).

Trattamento: nel caso di sovradosaggio l’applicazione di clobetasone deve essere interrotta in modo graduale riducendo la frequenza delle applicazioni o sostituendo il farmaco con un corticosteroide meno potente per evitare il rischio di insufficienza surrenalica.

Un’ulteriore valutazione medica deve essere intrapresa come indicato clinicamente o come raccomandato dal centro nazionale veleni, se sono disponibili informazioni.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Corticosteroidi moderatamente attivi (gruppo II) Codice ATC: D07AB01

EUMOVATE contiene un corticosteroide (clobetasone butirrato).Il clobetasone butirrato è caratterizzato dalle seguenti proprietà farmacologiche:

la sua attività antiinfiammatoria topica, determinata nell’uomo attraverso il test della vasocostrizione di Mc Kenzie, caratterizza il clobetasone butirrato come uno steroide di media potenza;

d’altra parte lo steroide dimostra, nei test di laboratorio, una scarsa attività sistemica per cui il rapporto attività topica/attività sistemica è estremamente vantaggioso;

nei modelli di farmacologia sperimentale il clobetasone butirrato è privo di attività estrogena, androgena, anabolizzante, anti-gonadotropica; esplica una debole attività antiestrogena ed una debole attività progestinica, peraltro non riscontrata nelle prove cliniche;

nelle prove di assorbimento cutaneo non è stato riscontrato alcun effetto sistemico (involuzione del timo, funzionalità surrenalica intesa come cortisolo plasmatico) riconducibile ad un possibile assorbimento dello steroide stesso.

Meccanismo d’azione

I corticosteroidi topici agiscono come agenti antinfiammatori attraverso un meccanismo multiplo volto a inibire le reazioni allergiche di fase ritardata che comprendono diminuzione della densità delle mastcellule, diminuzione della chemiotassi e attivazione degli eosinofili, diminuzione della produzione di citochina da linfociti, monociti, mastcellule e eosinofili e inibizione del metabolismo

dell’acido arachidonico.

Effetti farmacodinamici

I corticosteroidi topici hanno proprietà antinfiammatorie, antiprurito e vasocostrittrici.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

I corticosteroidi topici possono essere assorbiti a livello sistemico attraverso la cute integra. Il livello di assorbimento percutaneo dei corticosteroidi topici è determinato da diversi fattori, compreso il veicolo e l’integrità della barriera cutanea. Occlusione, infiammazione e/o altri processi di malattie della cute possono anche aumentare l’assorbimento percutaneo.

Distribuzione

L’uso di endpoint farmacodinamici per valutare l’esposizione sistemica dei corticosteroidi topici è necessariamente dovuto al fatto che i livelli in circolo sono ben al di sotto del livello di rilevazione.

Metabolismo

Una volta assorbiti attraverso la cute, i corticosteroidi topici sono metabolizzati attraverso vie farmacocinetiche simili a quelle dei corticosteroidi somministrati a livello sistemico che sono metabolizzati principalmente a livello epatico.

Eliminazione

I corticosteroidi sono eliminati attraverso i reni. Alcuni corticosteroidi e i loro metaboliti sono eliminati anche attraverso la bile.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Non sono stati eseguiti studi a lungo termine sugli animali per valutare il potenziale carcinogenico del clobetasone topico.

Genotossicità

Il clobetasone non è risultato mutageno in vitro o in vivo.

Teratogenesi

Non è stato valutato nell’animale l’effetto del clobetasone topico sulla fertilità.

L’applicazione topica del clobetasone nei ratti a dosi di 0,5 o 5 mg/kg/giorno e la somministrazione sottocutanea nei topi a dosi ≥ 3 mg/kg/giorno o nei conigli a dosi ≥ 30 µg/kg/giorno durante la gravidanza hanno comportato anormalità del feto incluso palatoschisi (vedere paragrafo 4.6)..

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Glicerilmonostearato, alcool cetostearilico, miscela di paraffine e cere naturali, glicerilmonostearato autoemulsionante, dimeticone, glicerolo, clorocresolo, sodio citrato, acido citrico, acqua depurata.

06.2 Incompatibilità

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Non sono note incompatibilità con altri farmaci.

06.3 Periodo di validità

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2 anni

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare a temperatura inferiore a 30°C

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Il prodotto è confezionato in tubi di alluminio con capsula a vite. Crema tubo 30 g

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare per lo smaltimento

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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GlaxoSmithKline Consumer Healthcare S.p.A. – Via Zambeletti snc – 20021 Baranzate (MI)

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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EUMOVATE 0,05% Crema: A.I.C.: 024603019

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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24 Febbraio 1982 / Maggio 2009

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 25/04/2021