Soderm – Betametasone: Scheda Tecnica del Farmaco

Soderm

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Soderm: ultimo aggiornamento pagina: 17/06/2021 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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SODERM 0,5 mg/g e 20 mg/g soluzione cutanea

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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g di soluzione contiene 0,64 mg di betametasone dipropionato (equivalenti a 0,5 mg di betametasone) e 20 mg di acido salicilico.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione cutanea.

Soluzione incolore, leggermente viscosa.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Per il trattamento della psoriasi (psoriasis vulgaris).

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

SODERM viene applicato una o due volte al giorno sulle aree della pelle interessate. Per alcune condizioni patologiche, l’applicazione una volta al giorno è sufficiente. La frequenza di applicazione può essere ridotta man mano che la condizione patologica migliora.

La dose giornaliera massima di 2 g di acido salicilico non deve essere utilizzata negli adulti per più di 1 settimana.

In linea di principio la durata del trattamento con corticosteroidi e il dosaggio dovrebbero essere ridotti al minimo.

Popolazione pediatrica

Nei bambini, l’area massima trattata con SODERM deve essere inferiore al 10% della superficie corporea.

I bambini non devono essere trattati con SODERM per più di 1 settimana. Nei bambini la dose giornaliera massima di acido salicilico non deve superare 0,2 g.

SODERM non deve essere utilizzato nei neonati e nei bambini più piccoli (vedere 4.3).

Anziani

Le differenze di risposta tra i pazienti anziani e più giovani non sono note.

In generale, la selezione della dose per un paziente anziano dovrebbe essere effettuata con cautela, di solito partendo dal dosaggio più basso, riflettendo la maggiore incidenza di diminuzione delle funzioni epatica e renale, e di fattori concomitanti di rischio/malattia come osteoporosi, diabete ecc.

Compromissione renale e epatica:

Può essere necessario un aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione della funzione renale / epatica.

Modo di somministrazione

Rivestire le aree della pelle interessate con un sottile strato di soluzione.

Durata di utilizzo:

La durata di utilizzo non deve superare le 3 settimane.

I bambini non devono essere trattati con SODERM per più di 1 settimana.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

Lesioni della pelle virali (ad es. herpes simplex, varicella) o batteriche (ad es. processi tubercolotici o sifilitici, erisipela)

Infezioni cutanee batteriche o fungine senza adeguata terapia anti-infettiva concomitante

Acne vulgaris, rosacea, dermatite periorale

Reazioni cutanee alle vaccinazioni nella zona da trattare

Per uso ripetuto: ulcera gastrica, ulcera duodenale, ipocoagulazione

SODERM non deve essere utilizzato nei neonati e nei bambini piccoli.

SODERM non deve essere utilizzato sull’occhio, sulle membrane mucose, nell’area genitale e sulle ferite profonde aperte.

SODERM non deve essere utilizzato in condizioni occlusive (cerotti/patch, ecc.).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Se durante l’uso di SODERM si sviluppa irritazione o sensibilizzazione della pelle o se la pelle si secca eccessivamente, il trattamento deve essere interrotto.

Effetti indesiderati che sono stati segnalati con l’uso sistemico di corticosteroidi, ad esempio la soppressione surrenale, possono verificarsi anche nell’uso topico, soprattutto nei bambini e negli adolescenti.

L’assorbimento sistemico di corticosteroide o dell’acido salicilico applicati localemente può essere aumentato quando si trattano grandi aree della pelle per periodi prolungati, o quando il trattamento viene somministrato sotto medicazioni occlusive (le medicazioni occlusive non devono essere utilizzate con SODERM, vedere 4.3; nota: i pannolini possono essere occlusivi). Devono essere adottate precauzioni speciali quando l’applicazione avviene in queste condizioni, o se è previsto l’uso a lungo termine, soprattutto nei bambini e negli adolescenti.

A causa del contenuto di glucocorticoide e acido salicilico, è vietato il trattamento a lungo termine (superiore a 3 settimane) e/o l’uso su aree estese della pelle (oltre il 10% della superficie corporea). Ciò vale soprattutto per i bambini e i pazienti con disfunzione renale o epatica.

Per evitare sintomi di intossicazione non deve essere superata una dose giornaliera massima di 2 g di acido salicilico negli adulti (vedere 4.2).

Quando si utilizza SODERM, è necessario fare attenzione per evitare il contatto con gli occhi, le ferite aperte profonde e le mucose (vedere 4.3).

Nella zona del viso e nelle pieghe cutanee SODERM deve essere utilizzato con cautela. Come risaputo per i corticosteroidi sistemici, il glaucoma può anche svilupparsi dall’uso di corticosteroidi locali (ad esempio, dopo applicazione di alti dosaggi o su superfici estese per un periodo prolungato, medicazioni occlusive o applicazione sulla pelle intorno agli occhi).

I sintomi caratteristici della tinea incognito possono cambiare durante il trattamento con farmaci topici steroidei. Il rischio di infezioni locali della pelle può essere aumentato durante il trattamento con farmaci topici steroidei. Gli steroidi, anche se usati solo localmente possono mascherare alcuni segni di infezione. Dopo la somministrazione prolungata e ininterrotta di glucocorticoidi può verificarsi tachifilassi, che porta alla tolleranza reversibile della dermatosi al glucocorticoide topico. Gli effetti collaterali sono in contrasto con gli effetti desiderati e non ridotti.

I corticosteroidi sopprimono la proliferazione delle cellule dermiche causando un’atrofia epidermica reversibile. Dopo uso prolungato i melanociti si diradano portando all’ipopigmentazione. A causa della riduzione della sintesi di collagene e proteoglicani, la struttura delle fibre elastiche viene alterata, portando ad un’atrofia dermica che non è, o è solo parzialmente, reversibile. A differenza dell’epidermide, l’atrofia e l’assottigliamento del tessuto connettivo dermico è irreversibile.

Disturbi visivi

Possono essere segnalati disturbi visivi con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici. Se un paziente presenta sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, il paziente deve essere considerato per il consulto a un oftalmologo per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSC) che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.

Popolazione pediatrica

Quando si utilizza SODERM nei bambini, non deve essere superata la dose giornaliera di acido salicilico di 0,2 g. Nei bambini, l’area massima trattata deve essere inferiore al 10% della superficie corporea (vedere 4.2).

Generalmente, dovrebbe essere esercitata maggiore cautela quando si trattano dei bambini con SODERM in quanto, rispetto agli adulti, può esserci un aumento dell’assorbimento del glucocorticoide e dell’acido salicilico attraverso la pelle del bambino, a causa della natura della pelle del bambino e a causa del maggior rapporto superficie della pelle / peso corporeo.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Come conseguenza dell’assorbimento, il trattamento di ampie superfici della pelle o la terapia a lungo termine potrebbero portare ad interazioni simili a quelle che si verificano dopo il trattamento sistemico con betametasone e acido salicilico.

Durante l’uso di SODERM, non devono essere utilizzati shampoo medicati per capelli, in quanto ad oggi non c’è esperienza pratica che permetta di escluderne l’interazione.

Attualmente, non sono note influenze sui test di laboratorio.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non ci sono dati sufficienti sull’uso di SODERM nelle donne in gravidanza. Il rischio potenziale per gli esseri umani è sconosciuto.

Pertanto, SODERM deve essere utilizzato durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica i potenziali rischi. In generale, l’uso di preparati topici contenenti corticosteroidi dovrebbe essere evitato durante il primo trimestre di gravidanza. In particolare il trattamento di grandi aree, l’uso prolungato o medicazioni occlusive dovrebbero essere evitati durante la gravidanza e l’allattamento.

Una serie di studi epidemiologici suggeriscono che potrebbe esserci un aumento del rischio di fessure palatine tra i neonati di donne che sono state trattate con corticosteroidi sistemici durante il primo trimestre di gravidanza. Le fessure palatine sono un disturbo raro e se i glucocorticosteroidi sistemici sono teratogeni, questi possono causare un aumento di soli uno o due casi per 1000 donne trattate durante la gravidanza. I dati relativi all’uso topico di glucocorticosteroidi durante la gravidanza sono insufficienti, tuttavia, ci si potrebbe aspettare un rischio inferiore poiché la disponibilità sistemica di glucocorticosteroidi applicati localmente è molto bassa.

Quando i corticosteroidi vengono somministrati alla fine della gravidanza, il feto è a rischio di atrofia adrenocorticale, che può richiedere un’interruzione graduale del trattamento nel neonato con farmaci sostitutivi.

L’acido salicilico può essere assorbito attraverso la pelle in misura considerevole. Non ci sono chiari risultati epidemiologici di un aumento del rischio di malformazioni nell’uomo a causa dell’acido salicilico. L’assunzione di acido salicilico nell’ultimo trimestre di gravidanza può portare a un prolungamento del tempo di gestazione e nella tocolisi. Nella madre e nel bambino, è stata osservato

un aumento della diatesi emorragica. Può verificarsi sanguinamento intracranico quando assunto poco prima della nascita, soprattutto nei neonati pretermine. È possibile la chiusura prematura del dotto di Botallo nel feto.

Allattamento

Poiché non è noto se con la somministrazione topica di corticosteroidi si verifica un assorbimento sistemico sufficiente tale da portare a quantità rilevabili nel latte materno, si dovrebbe prendere in considerazione l’interruzione dell’allattamento al seno o del farmaco, tenendo conto del beneficio per la madre.

L’acido salicilico viene escreto nel latte umano. Ad oggi, non ci sono state segnalazioni di danni al neonato. Tuttavia, non deve essere utilizzato durante l’allattamento a meno che non sia strettamente indicato. Durante l’allattamento al seno, SODERM non deve essere applicato sulla zona del seno. Il neonato deve evitare il contatto con le aree del corpo trattate. Se sono necessarie dosi elevate, l’allattamento al seno deve essere interrotto.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non pertinente.

04.8 Effetti indesiderati

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Le reazioni avverse che sono state segnalate con l’uso di corticosteroidi topici e di acido salicilico sono riportate secondo la convenzione MedDRA sulla frequenza e includono:

Molto comune (>1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000,

<1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Infezioni ed infestazioni Non nota Infezioni secondarie
Disturbi del sistema immunitario
Non nota
Sensibilizzazione
Patologie dell’occhio Non nota Visione offuscata (vedere anche sezione 4.4)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non nota Irritazione cutanea, atrofia cutanea, smagliature, miliaria, acne steroidea, ipopigmentazione, teleangectasia, bruciore cutaneo, prurito, secchezza della pelle, follicolite, cambiamenti nella crescita dei capelli, dermatite periorale, dermatite da contatto allergico, macerazione della pelle, guarigione ritardata della ferita,
desquamazione

I seguenti effetti indesiderati possono verificarsi più frequentemente quando applicati sotto medicazioni occlusive: macerazione della pelle, infezione secondaria, atrofia cutanea, smagliature e miliaria.

Con l’uso esterno di acido salicilico possono verificarsi pelle secca, irritazione della pelle e desquamazione non desiderata; i glucocorticoidi possono ritardare la guarigione delle ferite. L’assorbimento sistemico della sostanza attiva betametasone dipropionato e quindi il rischio di effetti sistemici, come la soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e la sindrome di Cushing, non possono essere esclusi con l’uso di SODERM.

Popolazione pediatrica

Nei bambini trattati con corticosteroidi topici, è stata osservata soppressione dell’asse ipotalamo- ipofisi-surrene, sindrome di Cushing, ritardo di crescita, riduzione dell’incremento di peso e ipertensione intracranica.

La soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene si manifesta nei bambini con bassi livelli di cortisolo plasmatico e mancanza di risposta alla stimolazione ACTH.

L’ipertensione intracranica si manifesta con fontanelle sporgenti, mal di testa e papilledema bilaterale. I bambini sono più suscettibili dei pazienti adulti a un effetto soppressivo indotto da glucocorticoidi sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e agli effetti dei corticosteroidi esogeni, a causa del maggior rapporto tra superficie della pelle e peso corporeo.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni- avverse.

04.9 Sovradosaggio

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L’uso eccessivo di corticosteroidi topici (sovradosaggio cronico o uso improprio) può portare alla soppressione della funzione ipofisaria-surrenale, con conseguente insufficienza surrenale secondaria e sintomi di ipercorticismo, ad esempio la sindrome di Cushing. Deve essere avviato un trattamento sintomatico appropriato. I sintomi acuti dell’ipercorticismo sono in gran parte reversibili. I disturbi nell’equilibrio elettrolitico devono essere trattati se necessario. Se si verifica un danno tossico cronico, i corticosteroidi devono essere interrotti gradualmente. Tuttavia, ad oggi non si sono verificati casi di questo tipo.

L’uso eccessivo di preparati topici con acido salicilico può causare sintomi di avvelenamento da salicilati. I sintomi possono includere acufene, difficoltà d’udito, epistassi, nausea, vomito, secchezza e irritabilità delle mucose. In caso di avvelenamento da salicilato il trattamento deve essere interrotto immediatamente.

Il trattamento è sintomatico. Non esiste alcun antidoto specifico. Devono essere adottate misure per una rapida eliminazione del salicilato, come la somministrazione orale di bicarbonato di sodio per alcalinizzare l’urina e aumentare la diuresi

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: corticosteroidi, altre associazioni, codice ATC: D07XC01

Il betametasone dipropionato è un corticosteroide molto potente. Caratteristico del betametasone dipropionato è un effetto antinfiammatorio, antipruriginoso e vasocostrittivo di insorgenza rapida, marcato e di lunga durata. Come tutti i glucocorticoidi, il betametasone inibisce la proliferazione delle cellule del tessuto infiammatorio, epidermico e adiposo. La cheratinizzazione alterata delle cellule epidermiche è normalizzata.

L’acido salicilico, nell’uso cutaneo topico, ha un’azione cheratolitica e antinfiammatoria, nonché un debole effetto antimicrobico contro i batteri Gram-positivi e Gram-negativi, lieviti patogeni, dermatofiti e muffe.

L’azione cheratolitica è dovuta ad un effetto diretto sulle strutture di adesione intercellulari o desmosomi che promuove il processo di cheratinizzazione e facilita la penetrazione del corticosteroide.

Clinicamente, l’aggiunta di acido salicilico ha l’effetto di accorciare la durata del trattamento, soprattutto nei casi di ipercheratosi.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Negli studi sull’uomo, sono stati rilevati livelli di cortisolo nel plasma leggermente sopra la norma e che sono tornati alla normalità al termine del trattamento in 3 pazienti su 41 dopo 3 settimane di trattamento. I livelli ematici di salicilato in tutti i pazienti erano inferiori a 1 mg/dL.

L’entità dell’assorbimento percutaneo dei corticosteroidi topici è determinata da molti fattori, tra cui il veicolo, l’integrità della barriera cutanea e l’uso di medicazioni occlusive. Nell’uso prolungato e/o su aree estese, a seconda del danno allo strato corneo e al sito di applicazione (ad esempio zone intertriginose) o in condizioni occlusive, possono essere assorbite quantità efficaci dal punto di vista sistemico. A causa dell’assottigliamento dello strato corneo da acido salicilico, le proprietà di permeazione del betametasone dipropionato sono migliorate.

Una volta assorbiti attraverso la pelle, i corticosteroidi topici percorrono vie farmacocinetiche simili ai corticosteroidi somministrati per via sistemica. I corticosteroidi sono legati alle proteine del plasma in vari gradi, sono metabolizzati principalmente nel fegato ed escreti principalmente dai reni.

L’acido salicilico viene assorbito per via percutanea. I tassi di assorbimento variano notevolmente a seconda dell’individuo, ma sono più alti tra i bambini. I livelli massimi di plasma si verificano 6-12 ore dopo la somministrazione. I salicilati si legano ampiamente alle proteine plasmatiche e sono rapidamente distribuiti a tutte le parti del corpo. L’emivita dell’acido salicilico all’interno della posologia raccomandata è di circa 2-3 ore. Tuttavia, a dosi molto elevate, può essere prolungata a

15-30 ore a causa della limitata capacità del fegato e del rene di coniugare acido salicilico. I salicilati vengono escreti nel latte materno e attraversano la barriera placentare.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Associazione

L’applicazione cutanea ripetuta di una soluzione alcolica dell’associazione (equivalente a 6,11 e 0,44 g/kg peso corporeo di unguento) sulla pelle intatta e abrasa dei conigli ha provocato un ristagno del peso corporeo, epatomegalia e atrofia muscolare, nonché valori emolitici alterati nei gruppi con dose elevata.

Betametasone

Gli studi di tossicità a dose ripetuta di betametasone da solo hanno mostrato sintomi tipici di sovradosaggio da glucocorticoidi (ad esempio aumento dei livelli di zucchero nel sangue, aumento del glicogeno epatico, atrofia adrenocorticale).

Il betametasone era negativo nel saggio di mutagenicità batterica (Salmonella typhimurium e Escherichia coli) e nel saggio di mutagenicità delle cellule dei mammiferi (CHO/HGPRT).

È risultato positivo nel test in vitro di aberrazione del linfocita umano ed equivoco nel saggio in vitro dei micronuclei del midollo osseo nel topo. Questo schema di risposta è simile a quello di desametasone e idrocortisone.

Nelle prove sugli animali di varie specie, i glucocorticoidi hanno indotto effetti teratogenici (palatoschisi, malformazioni scheletriche). Nei ratti, sono stati osservati il prolungamento del tempo di gestazione e difficoltà al parto. Inoltre, il tasso di sopravvivenza, il peso alla nascita e l’aumento di peso della prole erano ridotti. La fertilità non era compromessa.

Studi sugli animali hanno anche dimostrato che la somministrazione di glucocorticoidi a dosi terapeutiche durante la gestazione contribuisce ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e/o metaboliche in età adulta e ad un cambiamento permanente nella densità del recettore glucocorticoide, nel turnover e nel comportamento del neurotrasmettitore.

Acido salicilico

I dati non clinici basati su studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, tossicità ripetuta delle dosi, genotossicità e potenziale cancerogeno non rivelano alcun rischio particolare per l’uomo.

I salicilati hanno mostrato effetti teratogenici nelle sperimentazioni sugli animali su diverse specie animali. Dopo l’esposizione prenatale, sono stati descritti disturbi nell’impianto, effetti embrionali e fetotossici, nonché capacità di apprendimento compromesse nella prole.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Sodio edetato Ipromellosa

Alcol isopropilico

Sodio idrossido (per correggere il pH) Acido cloridrico (per correggere il pH) Acqua purificata

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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anni

Utilizzare entro 3 mesi dalla prima apertura.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore a 25°C

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flaconi in polietilene con contagocce in polietilene e tappo in polietilene contenenti 15 ml (14,1 g), 20 ml (18,8 g), 30 ml (28,2 g), 50 ml (47,0 g), 60 ml (56,4 g) e 100 ml (94,0 g) di soluzione.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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mibe pharma Italia S.r.l.

via Leonardo da Vinci, 20/B 39100 Bolzano

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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048196012 – "0,5 mg/g e 20 mg/g Soluzione cutanea" 1 flacone contagocce da 15 ml in LDPE 048196024 – "0,5 mg/g e 20 mg/g Soluzione cutanea" 1 flacone contagocce da 20 ml in LDPE 048196036 – "0,5 mg/g e 20 mg/g Soluzione cutanea" 1 flacone contagocce da 30 ml in LDPE 048196048 – "0,5 mg/g e 20 mg/g Soluzione cutanea" 1 flacone contagocce da 50 ml in LDPE 048196051 – "0,5 mg/g e 20 mg/g Soluzione cutanea" 1 flacone contagocce da 60 ml in LDPE

048196063 – "0,5 mg/g e 20 mg/g Soluzione cutanea" 1 flacone contagocce da 100 ml in LDPE

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione:

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 14/04/2021