Tavor Fiale: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Tavor Fiale - Lorazepam - Nella premedicazione anestetica per alleviare l'ansia e per diminuire la rievocazione di eventi associati ad interventi chirurgici e diagnostici. Non ci sono dati ...

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Tavor Fiale: ultimo aggiornamento pagina: 04/09/2019 (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Tavor</p

Indice della Scheda

01.0 Denominazione del medicinale

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TAVOR 4 mg/ml soluzione iniettabile

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni fiala contiene:

Principio attivo: lorazepam 4,00 mg

Eccipienti con effetto noto: alcool benzilico (20,9 mg/ml), glicole propilenico.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione iniettabile per uso endovenoso ed intramuscolare.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Nella premedicazione anestetica per alleviare l’ansia e per diminuire la rievocazione di eventi associati ad interventi chirurgici e diagnostici.

Non ci sono dati sufficienti a supporto dell’uso di Tavor soluzione iniettabile durante il travaglio e il parto, incluso il taglio cesareo; pertanto l’uso del Tavor soluzione iniettabile in queste situazioni non è raccomandato (vedere sez. 4.6).

Per il sollievo sintomatologico dell’ansia acuta nevrotica o psicotica (è preferibile la somministrazione per via endovenosa).

Per il trattamento degli stati epilettici dovuti a diversi tipi di epilessia parziale e generalizzata. I tipi di epilessia che hanno dimostrato rispondere a Tavor soluzione iniettabile sono: epilessia generalizzata (tonico-clonica, "grande male"), epilessia da assenza generalizzata ("piccolo male", stupor a punta-onda) epilessia parziale elementare ("motoria focale"), epilessia parziale complessa ("psicomotoria"), e associazioni quali epilessie generalizzate con inizio focale. Il trattamento iniziale con Tavor soluzione iniettabile porta alla cessazione prolungata dell’attività epilettica (vedere sez. 4.4).

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Premedicazione anestetica

Per un adeguato effetto terapeutico, il dosaggio deve essere stabilito in base al peso corporeo (il dosaggio usuale va dai 2 ai 4 mg) e somministrato come segue:

per via endovenosa: 0,044 mg/kg fino ad un totale di 2 mg, somministrati 15-20 minuti prima dell’intervento chirurgico previsto per ottenere un effetto ottimale, misurato come amnesia anterograda.

Questa dose per via endovenosa è sufficiente per sedare la maggior parte dei pazienti adulti, e normalmente non deve essere superata in pazienti con oltre 50 anni di età.

Nei pazienti nei quali è preferibile ottenere un maggior grado di amnesia per eventi riguardanti l’intervento chirurgico, può essere somministrato un dosaggio maggiore, cioè 0,05 mg/Kg fino ad un totale di 4 mg.

Prima della somministrazione endovenosa di Tavor soluzione iniettabile deve essere immediatamente disponibile l’apparecchiatura necessaria a mantenere aperte le vie respiratorie.

almeno 2 ore prima dell’intervento chirurgico previsto per ottenere un effetto ottimale, misurato come vuoto di memoria.

Come con tutti i farmaci utilizzati nella premedicazione, la dose deve essere adattata in modo individuale. Nei pazienti anziani o debilitati, o in pazienti con funzione epatica o renale compromesse o in quelli con serie patologie respiratorie o cardiovascolari, si raccomanda una riduzione del dosaggio (vedere il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).

Nel caso di anestesia locale e di procedure diagnostiche richiedenti la collaborazione del paziente, può essere appropriato l’uso concomitante di un analgesico.

I dosaggi di altri agenti depressivi del sistema nervoso centrale somministrati concomitantemente a Tavor soluzione iniettabile devono di norma essere ridotti.

Si raccomanda che ogni farmaco concomitante sia somministrato in siringhe separate.

Psichiatria

Nei casi di ansia acuta con o senza agitazione psicomotoria (e a seconda della sua eziologia, gravità, e peso del paziente) la dose raccomandata iniziale è di 2- 4 mg e.v. o i.m., cioè 0,05 mg/Kg (la somministrazione endovenosa è preferibile). Ove indicato, la dose può essere ripetuta dopo 2 ore. Una volta che la sintomatologia acuta è stata controllata, è necessario che il paziente riceva un appropriato trattamento per la condizione di base; Tavor per uso orale può essere preso in considerazione se è richiesto un ulteriore trattamento benzodiazepinico.

Stato epilettico dovuto a vari tipi di epilessia parziale e generalizzata

La dose iniziale usualmente raccomandata di Tavor soluzione iniettabile è di 4 mg somministrati per iniezione endovenosa lenta (2 mg al minuto) per pazienti di 18 anni ed oltre.

Se le convulsioni continuano o si verificano nuovamente dopo un periodo di osservazione di 10-15 minuti, può essere somministrata un’ulteriore dose di 4 mg per via endovenosa. Se la seconda dose non portasse ad un controllo degli attacchi epilettici dopo un altro periodo di osservazione di 10-15 minuti, devono essere impiegate altre misure per controllare lo stato epilettico. Nel periodo di

12 ore può essere somministrato un massimo di 8 mg di Tavor soluzione iniettabile.

La dose massima non deve essere superata. Metodo di somministrazione

Non somministrare per via intra-arteriosa

Quando somministrato per via intramuscolare, Tavor soluzione iniettabile può essere iniettato non diluito in profondità in un’appropriata massa muscolare. Comunque, poiché Tavor soluzione iniettabile è un po’ vischioso, l’iniezione intramuscolare può essere facilitata diluendo il prodotto con un uguale volume di soluzione compatibile.

Immediatamente prima dell’uso endovenoso, Tavor soluzione iniettabile deve essere diluito con un uguale volume di soluzione compatibile. Quando opportunamente diluito, il farmaco può essere iniettato direttamente in vena o nel tubo di un’infusione endovenosa già esistente. La velocità di iniezione non deve eccedere i 2 mg/minuto. Prima della somministrazione, le fiale di prodotti per uso parenterale devono essere controllate visivamente per quanto riguarda l’eventuale presenza di un precipitato o un’alterazione del colore. Non usare le fiale in presenza di un’alterazione del colore o

Istruzioni per la diluizione nell’uso endovenoso

Aspirare la quantità desiderata di Tavor soluzione iniettabile nella siringa, quindi aspirare lentamente il volume desiderato di diluente. Tirare indietro lentamente lo stantuffo per creare un ulteriore spazio per miscelare. Immediatamente miscelare accuratamente il contenuto capovolgendo delicatamente la siringa e ripetere fino ad ottenere una soluzione omogenea. Non agitare vigorosamente in quanto questo può portare ad un inglobamento di aria.

Tavor soluzione iniettabile è compatibile con le seguenti soluzioni per diluizione per almeno 1 ora:

Acqua per preparazioni iniettabili, U.S.P. Soluzione di cloruro di sodio, U.S.P. Soluzione al 5% di destrosio, U.S.P.

Soluzione batteriostatica per iniezione, U.S.P., con parabeni Soluzione batteriostatica per iniezione, U.S.P., con Alcool Benzilico

Soluzione batteriostatica di cloruro di sodio, U.S.P., con Alcool Benzilico

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo, alle benzodiazepine o a uno degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

L’uso di Tavor soluzione iniettabile per via intra-arteriosa è controindicato perché, come con altre benzodiazepine iniettabili, l’iniezione intra-arteriosa può produrre uno spasmo dell’arteria che può portare a gangrena, per la quale può essere richiesta l’amputazione.

Tavor soluzione iniettabile è controindicato nella sindrome da apnea notturna, nella insufficienza respiratoria grave, nella insufficienza epatica grave, nella miastenia gravis e nel glaucoma ad angolo stretto, in gravidanza e nell’allattamento.

Tavor soluzione iniettabile non deve essere somministrato a bambini prematuri o neonati (vedere paragrafo 4.4, “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”). Tuttavia la sicurezza e l’efficacia di Tavor soluzione iniettabile nei bambini non sono state stabilite e, pertanto, l’uso del prodotto è generalmente controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.4).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Avvertenze

Prima della somministrazione endovenosa Tavor soluzione iniettabile deve essere diluito con una uguale quantità di solvente compatibile (vedere paragrafo 4.2). L’iniezione endovenosa deve essere praticata lentamente e con aspirazioni ripetute. E’ necessario che l’iniezione non venga effettuata per via intra-arteriosa e che non si verifichi travaso perivascolare.

Rischio da uso concomitante di oppioidi:

L’uso concomitante di Tavor e oppioidi può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati come Tavor con oppioidi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni di trattamento alternative.

Se viene presa la decisione di prescrivere Tavor in concomitanza con gli oppioidi, deve essere usata la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere

dosaggio).

I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, si raccomanda vivamente di informare i pazienti e coloro che li assistono (ove applicabile) per renderli consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).

Gravi reazioni anafilattiche/anafilattoidi sono state riportate con l’uso delle benzodiazepine. Casi di angioedema riguardanti la lingua, la glottide o la laringe sono stati riportati in pazienti dopo aver assunto la prima dose o dosi successive di benzodiazepine. Alcuni pazienti che assumevano benzodiazepine hanno avuto sintomi addizionali come dispnea, chiusura della gola o nausea e vomito. Alcuni pazienti hanno avuto necessità di terapie al pronto soccorso. Se l’angioedema riguarda la lingua, la glottide o la laringe, si può verificare ostruzione delle vie respiratorie che potrebbe essere fatale.

I pazienti che sviluppano angioedema dopo trattamento con le benzodiazepine non devono essere trattati nuovamente con il farmaco.

L’ostruzione parziale delle vie aeree può verificarsi in pazienti fortemente sedati. Tavor soluzione iniettabile, quando somministrato da solo per via endovenosa in quantità maggiore della dose raccomandata, oppure alla dose raccomandata insieme ad altri farmaci usati durante l’induzione dell’anestesia, può produrre forte sedazione. Pertanto, l’attrezzatura necessaria per mantenere le vie respiratorie aperte e supportare la respirazione/ventilazione deve essere disponibile e usata in caso di necessità.

I pazienti devono essere avvertiti che, poiché la propria tolleranza all’alcool o ad altri farmaci depressori del SNC diminuisce con l’assunzione di Tavor soluzione iniettabile, è necessario o evitare del tutto queste sostanze o diminuirne le dosi. Bevande alcooliche non devono essere consumate per almeno 24-48 ore dopo la somministrazione di Tavor soluzione iniettabile a causa degli effetti di potenziamento sulla depressione del SNC osservati con le benzodiazepine in generale.

Si raccomanda di tenere sotto osservazione i pazienti che hanno ricevuto Tavor soluzione iniettabile per 24 ore dopo l’ultima somministrazione. Quando Tavor soluzione iniettabile viene usato per interventi brevi in pazienti ambulatoriali, i pazienti devono essere accompagnati da una persona adulta responsabile quando lasciano l’ambulatorio. I pazienti devono essere avvertiti di non guidare o intraprendere attività che richiedano una certa attenzione per 24-48 ore dopo la somministrazione. Alterazioni della performance possono persistere per intervalli più lunghi a causa dell’età, dell’uso concomitante di altri farmaci, dello stress chirurgico o delle condizioni generali del paziente. Inoltre i pazienti devono essere avvertiti che la deambulazione prematura (entro 8 ore dalla somministrazione del prodotto) può provocare cadute e conseguenti lesioni.

Non ci sono dati sufficienti a supporto dell’uso di Tavor soluzione iniettabile nelle procedure endoscopiche in pazienti ambulatoriali. Quando queste procedure vengono condotte in pazienti ospedalizzati, è necessario tenere i pazienti sotto stretto controllo e, prima dell’intervento, ridurre al minimo l’attività faringea riflessa somministrando un’adeguata anestesia da contatto o regionale.

Non ci sono prove a supporto dell’uso di Tavor soluzione iniettabile nel coma o nello shock.

L’associazione di scopolamina e Tavor soluzione iniettabile non è raccomandata, in quanto può causare un’aumentata incidenza di sedazione, allucinazioni e

Con l’uso concomitante di Tavor ed aloperidolo sono stati riportati casi di apnea, coma, bradicardia, arresto cardiaco e morte.

Tavor soluzione iniettabile non è raccomandato per il trattamento di mantenimento dell’epilessia. Dopo aver ottenuto il controllo degli attacchi associati allo stato epilettico, devono essere somministrati farmaci appropriati per la prevenzione di ulteriori attacchi. Nel trattamento dello stato epilettico dovuto ad uno squilibrio metabolico acuto reversibile (per es. ipoglicemia, ipocalcemia, iponatremia, ecc.) devono essere intraprese misure immediate per correggere il difetto specifico.

Tavor soluzione iniettabile non è indicato per il trattamento primario di malattie psicotiche o disturbi depressivi e non deve essere usato da solo per il trattamento di pazienti depressi. L’uso delle benzodiazepine può avere un effetto disinibente e può facilitare tendenze suicide in pazienti depressi.

Non ci sono dati a supporto dell’uso prolungato di Tavor soluzione iniettabile.

La terapia con benzodiazepine deve essere interrotta gradualmente in caso di trattamento prolungato.

ABUSO E DIPENDENZA

Non ci sono dati clinici sull’abuso o la dipendenza con Tavor soluzione iniettabile. Comunque, sulla base delle esperienze con le benzodiazepine orali, i medici devono tener presente che dosi ripetute di Tavor soluzione iniettabile possono determinare dipendenza fisica e psichica.

Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.

Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnato dai sintomi da astinenza. I sintomi riportati dopo sospensione di benzodiazepine orali possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione, irritabilità.

Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, tinnito, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, movimenti involontari, vomito, allucinazioni, scosse epilettiche o convulsioni. Le convulsioni possono essere più comuni in pazienti con pre-esistenti disturbi di natura epilettica oppure che fanno uso di altri farmaci che abbassano la soglia convulsiva, quali gli antidepressivi.

Altri sintomi sono: depressione, insonnia, agitazione, sudorazione.

Insonnia e ansia di rimbalzo: all’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno.

Sintomi da sospensione, specialmente i più gravi, sono più comuni in quei pazienti che hanno ricevuto dosi elevate per un lungo periodo di tempo; essi possono però verificarsi anche dopo sospensione di benzodiazepine prese di continuo a dosaggi terapeutici, specie se la sospensione avviene in modo brusco.

Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione

Precauzioni

Alcuni pazienti in trattamento con benzodiazepine hanno sviluppato discrasia ematica, e alcuni hanno avuto elevazioni degli enzimi epatici. Quando una terapia prolungata è clinicamente necessaria si raccomandano periodici controlli ematologici e della funzione epatica.

L’ansia può essere il sintomo di diversi altri disturbi. Deve essere considerata la possibilità che l’ansia possa essere correlata ad un disturbo fisico o psichiatrico latente per il quale esiste un trattamento più specifico.

Durante il trattamento con le benzodiazepine può emergere una depressione pre- esistente.

Sebbene l’ipotensione si sia verificata solo raramente, le benzodiazepine devono essere somministrate con cautela in pazienti nei quali un abbassamento della pressione ematica può determinare complicazioni cardio- e cerebro-vascolari. Questo è particolarmente importante in pazienti anziani.

Dilatazione esofagea si è verificata in ratti trattati con lorazepam per più di un anno con dosaggi di 6 mg/Kg/die. Il dosaggio massimo privo di effetto è stato di 1,25 mg/Kg/die, cioè approssimativamente 6 volte la dose terapeutica massima nell’uomo che è di 10 mg al giorno. L’effetto è stato reversibile soltanto se il trattamento è stato sospeso entro 2 mesi dalla prima osservazione del fenomeno. Non si conosce il significato clinico di ciò. Comunque, l’uso di lorazepam per periodi prolungati e in pazienti geriatrici richiede cautela; inoltre sono necessari frequenti controlli alla ricerca di sintomi di disturbi del tratto gastrointestinale superiore. L’uso di lorazepam per periodi prolungati non è raccomandato.

AMNESIA

Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda o disturbi della memoria. Questo effetto può essere vantaggioso quando il Tavor soluzione iniettabile viene utilizzato nella premedicazione.

REAZIONI PSICHIATRICHE E PARADOSSE

Quando si usano benzodiazepine è noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale deve essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.

GRUPPI SPECIFICI DI PAZIENTI

Cautela deve essere usata quando si somministra Tavor soluzione iniettabile ad un paziente con stato epilettico, specialmente se il paziente ha ricevuto altri farmaci depressori del sistema nervoso centrale o è gravemente malato. Deve essere considerata la possibilità che possa verificarsi arresto respiratorio o una parziale ostruzione delle vie aeree, e pertanto deve essere disponibile un’appropriata attrezzatura per la rianimazione.

Studi clinici hanno mostrato che pazienti oltre i 50 anni possono avere una più profonda e prolungata sedazione con il Tavor soluzione iniettabile somministrato per via endovenosa. Normalmente una dose iniziale di 2 mg è adeguata, a meno che non si desideri un grado maggiore di sedazione e/o amnesia.

La sicurezza e l’efficacia di Tavor soluzione iniettabile nei bambini non sono state

Come per altri farmaci utilizzati nella premedicazione anestetica, la massima attenzione deve essere usata nel somministrare Tavor soluzione iniettabile a pazienti anziani o molto malati e a quelli con limitata riserva polmonare o con labilità cardiocircolatoria, a causa della possibilità che possa verificarsi apnea e/o arresto cardiaco ipossico. Un’attrezzatura di rianimazione per la ventilazione assistita deve essere immediatamente disponibile.

I pazienti con compromissione della funzione epatica o renale devono essere controllati frequentemente e il dosaggio deve essere attentamente adattato alla risposta del singolo paziente. In questi pazienti possono essere sufficienti dosaggi più bassi. Le stesse precauzioni valgono per pazienti anziani o debilitati.

Egualmente una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria.

Le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave insufficienza epatica in quanto possono precipitare l’encefalopatia.

Tavor soluzione iniettabile non è raccomandato in pazienti con insufficienza epatica e/o renale conclamata. Quando Tavor soluzione iniettabile è usato in pazienti con patologia epatica o renale da lieve a moderata, la dose efficace più bassa deve essere considerata in quanto l’effetto del farmaco può essere prolungato.

Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non devono essere usate da sole per trattare la depressione o l’ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti). Le benzodiazepine devono essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.

Sono stati riportati casi di tossicità da glicole propilenico (p.e. acidosi lattica, iperosmolalità, ipotensione) e tossicità da macrogol (p.e. necrosi tubulare acuta) durante la somministrazione di lorazepam fiale, anche a dosi più alte di quelle raccomandate. I pazienti più soggetti ad accumulo di glicole propilenico e ai suoi potenziali effetti avversi sono coloro con sistemi enzimatici dell’aldeide e dell’alcool deidrogenasi danneggiati, inclusi i bambini al di sotto dei 4 anni di età; le donne in stato di gravidanza; coloro che hanno una grave malattia epatica o renale; e coloro che sono stati trattati con disulfiram o metronidazolo.

Convulsioni e mioclonie sono state riportate dopo la somministrazione di lorazepam fiale, specialmente nei neonati con peso alla nascita molto basso. I pazienti pediatrici possono presentare sensibilità all’alcool benzilico, al macrogol e al glicole propilenico presenti nel Tavor.

La somministrazione nei neonati di soluzioni endovenose contenenti alcol benzilico come conservante è stata associata ad eventi avversi gravi, tra cui la “sindrome da depressione respiratoria”, e la morte in pazienti pediatrici.

Sebbene dosi terapeutiche normali di questo prodotto contengono di solito quantità di alcool benzilico che sono sostanzialmente inferiori a quelle riportate in associazione con la "sindrome di gasping", la quantità minima di alcool benzilico alla quale può verificarsi tossicità non è nota. Il rischio di tossicità da alcool benzilico dipende dalla quantità somministrata e dalla capacità epatica di eliminare la sostanza chimica. Neonati prematuri e di basso peso alla nascita possono avere più probabilità di sviluppare tossicità. L’alcol benzilico può causare reazioni tossiche e reazioni anafilattoidi nei neonati e nei bambini fino a 3 anni (vedere paragrafo 4.3).

La “Sindrome di gasping” è caratterizzata da depressione del Sistema Nervoso

dei suoi metaboliti trovati nel sangue e nelle urine. Sintomi aggiuntivi possono comprendere graduale deterioramento neurologico, convulsioni, emorragia intracranica, anomalie ematologiche, desquamazione cutanea, insufficienza epatica e renale, ipotensione, bradicardia e collasso cardiocircolatorio.

Sebbene le normali dosi terapeutiche di Tavor contengano quantità molto piccole di queste sostanze, i prematuri e i neonati con basso peso alla nascita, come anche i pazienti pediatrici che ricevono alte dosi di farmaco, possono essere più sensibili agli effetti di tali sostanze. Tossicità sul sistema nervoso centrale, comprendente convulsioni ed emorragia intraventricolare, come pure assenza di reattività agli stimoli, tachipnea, tachicardia, sudorazione profusa sono associate alla tossicità da glicole propilenico (vedere paragrafo 4.2).

Pazienti anziani

Il lorazepam deve essere usato con cautela negli anziani a causa del rischio di sedazione e/o debolezza muscoloscheletrica che può aumentare il rischio di cadute, con gravi conseguenze in questa popolazione. Ai pazienti anziani deve essere somministrata una dose ridotta (vedere paragrafo 4.2 Posologia).

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Con l’uso concomitante di Tavor ed aloperidolo sono stati riportati casi di apnea, coma, bradicardia, arresto cardiaco e morte.

L’assunzione concomitante con alcool va evitata. L’effetto sedativo può essere aumentato quando il medicinale è assunto congiuntamente ad alcool (vedere anche paragrafo 4.4). Ciò influenza negativamente la capacità di guidare o di usare macchinari.

Associazione con i deprimenti del sistema nervoso centrale (SNC): l’effetto depressivo del SNC, compresa la depressione respiratoria, può essere accresciuto nei casi di uso concomitante con oppioidi, barbiturici, antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi (vedere paragrafo 4.4).

In particolare, l’uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati come Tavor con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell’effetto depressivo additivo sul SNC. Il dosaggio e la durata dell’uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4).

Nel caso degli analgesici narcotici può avvenire aumento dell’euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica. Pertanto, è necessario o evitare del tutto queste sostanze o diminuirne le dosi.

Composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente citocromo P450) possono aumentare l’attività delle benzodiazepine. In grado inferiore, questo si applica anche alle benzodiazepine che sono metabolizzate soltanto per coniugazione.

Non è stato dimostrato che il sistema citocromo P-450 sia coinvolto nel metabolismo di Tavor e, diversamente da molte benzodiazepine, le interazioni farmacocinetiche che coinvolgono il sistema P-450 non sono state osservate con Tavor.

Il valproato può inibire la glucuronizzazione di lorazepam (quest’ultimo di conseguenza potrebbe avere concentrazioni sieriche aumentate, e aumentato rischio di sonnolenza); la dose di lorazepam dovrebbe essere ridotta di circa il 50% quando co-somministrato con valproato.

Altre sostanze possono aumentare l’effetto sedativo di lorazepam: sodio oxibato e rilassanti muscolari come il baclofen.

La somministrazione contemporanea di Tavor con il probenecid può risultare in una insorgenza più rapida o in un prolungamento dell’effetto di Tavor dovuti ad una aumentata emivita o ad una diminuita eliminazione totale. Il dosaggio del Tavor deve essere ridotto del 50% quando è co-somministrato con il probenecid.

La somministrazione di teofilline o amminofilline può ridurre gli effetti delle benzodiazepine, incluso Tavor.

Caffeina

Può ridurre gli effetti sedativi e ansiolitici di lorazepam.

Quando la scopolamina è stata usata concomitantemente al Tavor soluzione iniettabile, è stato osservato un aumento dell’incidenza di sedazione, allucinazioni e comportamento irrazionale.

Sono stati riportati casi di eccessivo stupor, riduzione significativa della frequenza respiratoria e, in un caso, ipotensione, quando lorazepam è stato somministrato in concomitanza alla loxapina.

Nel caso di assunzione concomitante di lorazepam e clozapina sono stati riportati sedazione marcata, eccessiva salivazione e atassia.

Interazioni nelle analisi di laboratorio.

Con l’uso di Tavor soluzione iniettabile non sono state riportate o identificate interferenze nelle analisi di laboratorio.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Le benzodiazepine non devono essere usate durante la gravidanza, specialmente nel primo e terzo trimestre. Va considerata la possibilità di una gravidanza prima che una donna in età fertile cominci terapia con le benzodiazepine. Se Tavor è già stato prescritto a una donna in età fertile, questa dovrebbe essere avvisata di dover informare il proprio medico se sta programmando una gravidanza, oppure se sospetta di essere in gravidanza, per pianificarne la graduale sospensione.

Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile la paziente deve essere informata della necessità di comunicare al proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale.

L’assunzione di benzodiazepine durante la gravidanza può causare danni al feto. Un aumentato rischio di malformazioni congenite associato con l’uso di agenti ansiolitici, quali il clordiazepossido, il diazepam ed il meprobamato, è stato suggerito in diversi studi.

Nell’uomo i livelli ematici, ottenuti dal cordone ombelicale, indicano che le benzodiazepine e i loro glucuronidi passano attraverso la placenta. Se, per gravi motivi medici, il prodotto è somministrato durante l’ultimo periodo di gravidanza, o durante il travaglio alle dosi elevate, possono verificarsi effetti sul neonato. Sintomi quali ipoattività, ipotonia, ipotermia, depressione respiratoria, apnea, problemi di nutrizione e risposte metaboliche alterate da diminuita resistenza al freddo sono stati riportati in neonati le cui madri hanno fatto uso di benzodiazepine durante la fase tardiva della gravidanza o durante il parto.

durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio per sviluppare i sintomi di astinenza nel periodo postnatale.

Sembra che nei neonati la coniugazione del lorazepam avvenga lentamente essendo il suo glucuronide rintracciabile nelle urine per più di 7 giorni. La glucuronizzazione del lorazepam può inibire competitivamente la coniugazione della bilirubina, portando all’iperbilirubinemia nel neonato.

Ci sono dati insufficienti riguardo la sicurezza di Tavor parenterale in ostetricia, incluso l’uso nel parto cesareo. Questo uso perciò non è raccomandato.

L’alcool benzilico può attraversare la placenta (vedere paragrafo 4.4, ”Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”).

Allattamento

Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non devono essere somministrate alle madri che allattano al seno.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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La sedazione, l’amnesia, l’alterazione della concentrazione, le vertigini, i disturbi della vista e l’effetto miorilassante possono influenzare negativamente la capacità di guidare e utilizzare macchinari.

I pazienti devono essere avvertiti di non guidare o intraprendere attività che richiedono una certa attenzione per 24-48 ore dopo la somministrazione di Tavor soluzione iniettabile (vedere paragrafo 4.4).

04.8 Effetti indesiderati

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I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e segnalati durante il trattamento con Tavor in base alla frequenza come segue: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili).

Classe Organo Sistemica molto comune
≥ 1/10
comune
≥ 1/100, < 1/10
non comune
≥ 1/1.000,
< 1/100
Frequenza non nota (non può essere stimata sulla base dei dati disponibili)
Infezioni ed infestazioni Gangrena
Disturbi psichiatrici Confusione, depressione, estensione degli effetti depressivi, smascherame nto di stati depressivi preesistenti Cambiame nti nella libido Abuso di benzodiazepine, sviluppo di dipendenza fisica, dipendenza psichica, reazioni paradosse come irrequietezza,
ansia, agitazione, aggressività, delusione, irritabilità, rabbia, incubi,
allucinazioni, psicosi e
inappropriato, alterazioni del comportamento, ottundimento delle emozioni
Patologie del sistema nervoso Sonnolenza eccessiva, torpore, eccessiva sedazione Atassia, vertigini Amnesia anterograda, senso di instabilità, cefalea, compromissione dell’ attenzione/concentrazi one,
riduzione della vigilanza, sensazione di bruciore, disturbi dell’equilibrio
Patologie dell’occhio Diplopia, visione doppia
Patologie vascolari Ipertensione, ipotensione, spasmo dell’arteria, flebite locale
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Depressione respiratoria, temporanea ipoventilazione, ostruzione parziale delle vie aeree, singhiozzi
Patologie gastrointestinali Nausea Disturbi gastrointestinali, vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Angioedema,
rash cutaneo, reazioni cutanee
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Debolezza muscolare
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamen to L’astinenza può causare fenomeni da rimbalzo, sintomi da astinenza, dolore al sito di iniezione, dolore immediatamente dopo l’iniezione, arrossamento nella stessa area, arrossamento nelle successive 24 ore, pianto
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Cadute e conseguenti lesioni

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio

continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una- sospetta-reazione-avversa.

04.9 Sovradosaggio

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Nel trattamento dell’iperdosaggio di qualsiasi farmaco, deve essere considerata la possibilità che siano state assunte contemporaneamente altre sostanze.

SINTOMI

L’iperdosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente con vario grado di depressione del sistema nervoso centrale che varia dall’obnubilamento al coma. Nei casi lievi i sintomi includono obnubilamento, confusione mentale e letargia. Nei casi più gravi, e specialmente quando sono stati ingeriti altri farmaci depressivi del sistema nervoso centrale o alcool, i sintomi possono comprendere atassia, ipotensione, ipotonia, depressione respiratoria, coma di 1°-3° grado e, molto raramente, morte.

TRATTAMENTO

Il trattamento del sovradosaggio è principalmente di supporto fino a quando il farmaco è stato eliminato dall’organismo. Attenzione speciale deve essere prestata alle funzioni respiratorie e cardiovascolari nella terapia d’urgenza. I segni vitali e il bilancio idrico devono essere accuratamente tenuti sotto controllo. Un’adeguata funzionalità delle vie respiratorie deve essere mantenuta e usata la respirazione artificiale se necessario. L’ipotensione, sebbene poco probabile, può essere controllata con la noradrenalina. Il lorazepam è scarsamente dializzabile.

Il flumazenil, antagonista benzodiazepinico, può essere utile, come antidoto, nei pazienti per il trattamento dell’iperdosaggio con benzodiazepine. Prima di usarlo è necessario consultare le informazioni sul prodotto.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: ansiolitici, derivati benzodiazepinici Codice ATC: N05BA06

Lorazepam (Tavor), agente antiansia, è una 1,4-benzodiazepina avente il seguente nome chimico: 7-cloro-5-(o-clorofenil)-1,3-diidro-3-idrossi-2H-1,4-benzodiazepin-2-one. Lorazepam è una polvere quasi bianca, pressochè insolubile in acqua e poco solubile in alcool e cloroformio, avente punto di fusione compreso tra 166°C e 168°C. Il suo peso molecolare è 321,2.

Ampi studi farmacologici e clinici hanno dimostrato che Tavor soluzione iniettabile possiede una azione ansiolitica, sedativa e anticonvulsivante. Tavor soluzione iniettabile, utilizzato a dosi appropriate prima di un intervento chirurgico, procedure diagnostiche, o chemioterapia tumorale, riduce l’ansia, induce sedazione e riduce il ricordo di eventi associati. La mancanza di rievocazione e di riconoscimento oggettivo sono in genere ottimali entro 2 ore dalla somministrazione intramuscolare e entro 15-20 minuti dalla somministrazione endovenosa. L’esatto meccanismo di azione delle benzodiazepine non è stato ancora chiarito; comunque, sembra che le benzodiazepine agiscano attraverso vari meccanismi. Presumibilmente le benzodiazepine esercitano i loro effetti attraverso un legame con specifici recettori a diversi siti entro il sistema nervoso centrale, o potenziando gli effetti di inibizione sinaptica o presinaptica mediata dall’acido gamma-aminobutirrico, oppure influenzando direttamente i meccanismi che generano il potenziale d’azione.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Tavor soluzione iniettabile viene rapidamente assorbito quando somministrato per via intramuscolare. Le concentrazioni massime nel plasma vengono raggiunte entro 60- 90 minuti circa dopo somministrazione intramuscolare.

Eliminazione:

L’emivita di eliminazione di lorazepam non coniugato nel plasma umano è di circa 12-

16 ore quando somministrato per via intramuscolare o endovenosa. Alle concentrazioni clinicamente significative, Tavor si lega per il 90% circa alle proteine plasmatiche.

La coniugazione con acido glucuronico per formare il glucuronide inattivo rappresenta la via metabolica principale del Tavor soluzione iniettabile. Non ci sono metaboliti attivi. Il 70-75% della dose viene escreto come glucuronide nelle urine. Lorazepam non risulta idrossilato in modo significativo, né rappresenta un substrato per gli enzimi N-dealchilanti del sistema citocromico P450.

L’età non ha alcun effetto clinicamente significativo sulla cinetica del lorazepam. In uno studio è stata riportata, in soggetti anziani, una diminuzione statisticamente significativa nella clearance totale, ma l’emivita di eliminazione non è stata significativamente alterata.

Nessuna alterazione nella clearance del lorazepam è stata riportata in pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (cioè epatite e cirrosi alcolica).

Studi di farmacocinetica con dosi singole condotti in pazienti con insufficienza renale variante da lieve a grave non hanno riportato alcuna alterazione significativa nell’assorbimento, clearance o escrezione del lorazepam. L’eliminazione del glucuronide inattivo è risultata significativamente ridotta. Una ridotta eliminazione del lorazepam, associata ad un prolungamento dell’emivita, è stata riportata dopo somministrazione subcronica in uno studio su 2 pazienti con insufficienza renale cronica. L’emodialisi non ha avuto alcun effetto significativo sulla farmacocinetica del lorazepam come tale ma ha provocato una rimozione sostanziale del glucuronide inattivo dal plasma.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Carcinogenesi, mutagenesi e studi sulla fertilità

Nessuna prova di potenziale carcinogenico è emersa in ratti o topi durante uno studio di 18 mesi con lorazepam somministrato per via orale. Un’indagine sull’attività mutagenica del lorazepam nella Drosophila melanogaster ha indicato che questo farmaco è inattivo dal punto di vista mutagenico.

Uno studio sui ratti nel periodo precedente l’impianto dell’ovulo, effettuato con lorazepam per via orale alla dose di 20 mg/Kg, non ha evidenziato alcuna riduzione della fertilità.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Eccipienti: macrogol 400; alcool benzilico; glicole propilenico

06.2 Incompatibilità

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Vedere paragrafi 4.5 e 4.2

06.3 Periodo di validità

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15 mesi

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare in frigorifero (2-8°C) nella confezione originale per proteggere il

06.5 Natura e contenuto della confezione

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5 fiale di vetro da 1 ml, contenenti ciascuna 4 mg di lorazepam

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Vedere paragrafo 4.2

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Pfizer Italia S.r.l., Via Isonzo, 71 – 04100 Latina

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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A.I.C. n. 022531139

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 09/03/1995; Data del rinnovo più recente: 20/09/2016

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 18/10/2016