Veltassa
Veltassa
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Veltassa: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)
Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Veltassa
01.0 Denominazione del medicinale
Veltassa 1 g polvere per sospensione orale Veltassa 8,4 g polvere per sospensione orale Veltassa 16,8 g polvere per sospensione orale Veltassa 25,2 g polvere per sospensione orale
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Veltassa 1 g polvere per sospensione orale
Ogni bustina contiene 1 g di patiromer (come patiromer calcio sorbitolo). Veltassa 8,4 g polvere per sospensione orale Ogni bustina contiene 8,4 g di patiromer (come patiromer calcio sorbitolo). Veltassa 16,8 g polvere per sospensione orale Ogni bustina contiene 16,8 g di patiromer (come patiromer calcio sorbitolo). Veltassa 25,2 g polvere per sospensione orale Ogni bustina contiene 25,2 g di patiromer (come patiromer calcio sorbitolo). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Polvere per sospensione orale.
Polvere di colore da biancastro a marrone chiaro, con sporadiche particelle bianche.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Veltassa è indicato per il trattamento dell’iperkaliemia negli adulti e negli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
L’inizio dell’attività di Veltassa si verifica 4 – 7 ore dopo la somministrazione. Non deve sostituire il trattamento di emergenza in caso di iperkaliemia potenzialmente fatale (vedere paragrafo 4.4).
Posologia
Veltassa viene somministrato una volta al giorno. La dose iniziale raccomandata di Veltassa varia a seconda dell’età. È possibile utilizzare più bustine per ottenere la dose desiderata.
La dose giornaliera può essere aggiustata ad intervalli di una settimana o di durata maggiore in base al livello sierico di potassio e all’intervallo di riferimento desiderato. Il livello sierico di potassio deve essere monitorato ove clinicamente indicato (vedere paragrafo 4.4). La durata del trattamento deve essere personalizzata dal medico curante secondo la necessità di gestione del livello sierico di potassio.
Se il livello sierico del potassio scende sotto l’intervallo desiderato, la dose deve essere ridotta o interrotta.
La somministrazione di Veltassa deve essere eseguita a 3 ore di distanza dall’assunzione di altri medicinali per via orale (vedere paragrafo 4.5).
Adulti
La dose iniziale raccomandata di Veltassa è di 8,4 g di patiromer una volta al giorno. La dose giornaliera può essere aumentata o ridotta di 8,4 g, quando necessario, per raggiungere l’intervallo di riferimento desiderato, fino a una dose massima di 25,2 g al giorno.
Adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni
La dose iniziale raccomandata di Veltassa è di 4 g di patiromer una volta al giorno. Adattare la dose giornaliera di patiromer secondo il livello sierico di potassio e l’intervallo di riferimento desiderato, fino a una dose massima di 25,2 g al giorno. Si consiglia di passare alle bustine di patiromer da 8,4 g nel caso in cui siano necessarie dosi superiori a 7 g.
Dosi dimenticate
Se viene dimenticata una dose, tale dose deve essere presa non appena possibile in quello stesso giorno. La dose dimenticata non deve essere presa con la dose successiva.
Popolazioni speciali
Anziani
Per questa popolazione non sono state raccomandate linee guida speciali per il dosaggio e la somministrazione.
Pazienti in dialisi
Esistono dati limitati sull’uso di patiromer nei pazienti in dialisi. Nelle sperimentazioni cliniche non sono state applicate particolari linee guida per il dosaggio e la somministrazione a questi pazienti.
Nessun paziente pediatrico in dialisi è stato trattato con patiromer.
Pazienti con nefropatia allo stadio terminale (ESRD)
Patiromer è stato studiato solo in un numero limitato di pazienti con velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) <15 mL/min/1,73 m².
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di patiromer nei bambini di età inferiore a 12 anni non sono ancora state stabilite. I dati negli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni sono limitati a un’esposizione di 6 mesi. Pertanto, il trattamento oltre i 6 mesi deve essere eseguito con cautela negli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione
Uso orale.
Veltassa deve essere miscelato con acqua e mescolato fino a ottenere una sospensione di consistenza omogena. Le quantità totali raccomandate per la preparazione della sospensione orale dipendono dalla dose: 1 g di patiromer: 10 mL
2 g di patiromer: 20 mL
3 g di patiromer: 30 mL
4 g di patiromer: 40 mL
> 4 g di patiromer: 80 mL
La sospensione deve essere preparata attenendosi ai seguenti passaggi:
La prima metà del volume raccomandato per la dose richiesta deve essere versata in un bicchiere e la dose completa di patiromer deve essere aggiunta, quindi mescolata.
La seconda metà del volume raccomandato per la dose richiesta deve essere aggiunta ed è necessario mescolare ancora con cura la sospensione.
La polvere non si dissolve. Può essere aggiunta altra acqua alla miscela per ottenere la consistenza desiderata. Tuttavia, grandi quantità possono portare a una sedimentazione rapida della polvere.
La miscela deve essere bevuta entro 1 ora dalla sospensione iniziale. Se dopo aver bevuto, rimane della polvere nel bicchiere, aggiungere altra acqua, mescolare la sospensione e berla immediatamente. Questo passaggio può essere ripetuto tutte le volte necessarie per assicurarsi di prendere l’intera dose.
A seconda delle preferenze personali, per preparare la miscela, al posto dell’acqua è possibile utilizzare i liquidi o i cibi morbidi seguenti seguendo gli stessi passaggi precedentemente descritti: succo di mela, succo di mirtillo rosso, succo d’ananas, succo d’arancia, succo d’uva, succo di pera, nettare di albicocca, nettare di pesca, yogurt, latte, addensante (per esempio: amido di mais), salsa di mele, budino alla vaniglia e al cioccolato.
Il contenuto di potassio dei liquidi o cibi morbidi utilizzati per preparare la miscela deve essere tenuto in considerazione come parte delle raccomandazioni nutrizionali sull’assunzione di potassio per ogni singolo paziente.
In genere, l’assunzione di succo di mirtillo rosso dovrebbe essere limitata a quantità moderate (per esempio meno di 400 mL/die) a causa della possibile interazione con altri medicinali Questo medicinale può essere preso con o senza cibo. Non deve essere scaldato (per es. con il microonde) o aggiunto a cibi o liquidi caldi. Non deve essere assunto nella sua forma disidratata.
Somministrazione tramite sondino nasogastrico (NG) o sondino per gastrostomia endoscopica percutanea (PEG): Per dosi fino a 8,4 g di patiromer, la sospensione deve essere preparata come descritto in precedenza nella sezione relativa alla somministrazione per via orale. Per dosi superiori a 8,4 g e fino a 16,8 g di patiromer si deve utilizzare un volume totale di 160 mL e per dosi superiori a 16,8 g e fino a 25,2 g di patiromer un volume totale di 240 mL. Questi volumi garantiscono che la sospensione fluisca facilmente attraverso i sondini.
La compatibilità è stata dimostrata con i sondini in poliuretano, silicone e cloruro di polivinile. Il diametro consigliato dei sondini è di 2,17 mm (6,5 Fr) o superiore. Dopo la somministrazione, il sondino deve essere lavato con acqua. Per le istruzioni sullo smaltimento, vedere paragrafo 6.6.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Livelli bassi di magnesio
Nelle sperimentazioni cliniche si sono osservati valori sierici di magnesio <1,4 mg/dL (0,58 mmol/L) nel 7,1% dei pazienti adulti trattati con patiromer di cui lo 0,3% dei pazienti ha sviluppato livelli di magnesio sierico <1,0 mg/dL (0,4 mmol/L). In media le riduzioni del magnesio sierico sono state uguali o minori di 0,137 mg/dL (0,0564 mmol/L). In una sperimentazione clinica che ha coinvolto pazienti pediatrici, la diminuzione media del magnesio sierico alla Settimana 26 è stata di 0,35 mg/dL (0,1440 mmol/L). Nessun paziente ha raggiunto il magnesio sierico <1,4 mg/dL (0,58 mmol/L) durante la sperimentazione clinica pediatrica.
Il magnesio sierico deve essere monitorato per almeno 1 mese dopo l’inizio del trattamento e come clinicamente indicato durante il trattamento e nei pazienti che presentano livelli bassi di magnesio sierico si deve prendere in considerazione l’integrazione di magnesio (vedere paragrafo 4.8).
Patologie gastrointestinali
Nelle sperimentazioni cliniche non erano inclusi pazienti con anamnesi di occlusione intestinale o intervento gastrointestinale di chirurgia maggiore, patologie gastrointestinali severe o disturbo della deglutizione. Ischemia gastrointestinale, necrosi e/o perforazione intestinale sono state riportate con l’assunzione di altri leganti del potassio. Per i pazienti adulti e pediatrici con patologie gastrointestinali severe correnti o pregresse si devono valutare con attenzione i benefici e i rischi della somministrazione di patiromer prima e durante il trattamento.
Interruzione dell’assunzione di patiromer
Quando si interrompe l’assunzione di patiromer, possono aumentare i livelli sierici di potassio causando iperkaliemia ricorrente, soprattutto se si continua il trattamento con un inibitore del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS). Ai pazienti si deve spiegare di non interrompere la terapia senza aver consultato il medico. Gli aumenti dei livelli sierici di potassio si possono verificare già a 2 giorni dall’ultima dose di patiromer. Esistono informazioni limitate sui livelli sierici di potassio nei pazienti pediatrici al momento dell’interruzione di patiromer.
Livelli sierici di potassio
Il potassio sierico deve essere monitorato secondo la pratica standard quando clinicamente indicato, compreso dopo modifiche fatte ai prodotti medicinali che influiscono sulla concentrazione sierica del potassio (per es. inibitori RAAS o diuretici) e dopo la titolazione o l’interruzione della dose di patiromer.
Limitazioni dei dati clinici
Iperkaliemia severa
Esiste un’esperienza limitata su pazienti con concentrazioni sieriche di potassio maggiori di 6,5 mmol/L. Nella popolazione pediatrica, l’esperienza è limitata a pazienti con concentrazioni sieriche di potassio massime di 6,2 mmol/L. Veltassa non deve essere utilizzato come trattamento di emergenza per l’iperkaliemia potenzialmente fatale, a causa del suo inizio d’azione ritardato (vedere paragrafo 4.2).
Esposizione a lungo termine
Esistono pochi dati da sperimentazioni cliniche negli adulti con un’esposizione pari o superiore ad un anno. Le sperimentazioni cliniche su pazienti pediatrici non includevano esposizioni superiori a 6 mesi. Pertanto, il trattamento oltre i 6 mesi deve essere eseguito con cautela negli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni.
Informazioni sul sorbitolo
Veltassa contiene sorbitolo come parte del complesso controionico. Il contenuto di sorbitolo è di circa 4 g (10,4 kcal) per 8,4 g di patiromer e di circa 0,5 g (1,2 kcal) per 1 g di patiromer.
Ai pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio (HFI) non deve essere somministrato questo medicinale.
Informazioni sul calcio
Veltassa contiene calcio come parte del complesso controionico. Il calcio viene parzialmente rilasciato e in parte assorbito (vedere paragrafo 5.1). Per i pazienti adulti e pediatrici a rischio di ipercalcemia si devono valutare con attenzione i benefici e i rischi della somministrazione di questo medicinale. Il calcio sierico deve essere monitorato per almeno 1 mese dopo l’inizio del trattamento e come clinicamente indicato durante il trattamento.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Effetto del patiromer su altri medicinali
Patiromer è in grado di legarsi ad alcuni medicinali somministrati contemporaneamente per via orale, potendo ridurre il loro assorbimento gastrointestinale. Negli studi d’interazione farmaco-farmaco condotti, non è stato osservato un incremento di biodisponibilità dei medicinali somministrati contemporaneamente. Poiché patiromer non viene assorbito o metabolizzato dal corpo, gli effetti sul funzionamento di altri medicinali sono limitati.
Come misura precauzionale e in base ai dati riepilogati di seguito, patiromer deve essere pertanto somministrato ad almeno 3 ore di distanza da altri medicinali orali.
Studi in vivo
La co-somministrazione di patiromer non influisce sulla biodisponibilità, misurata dall’area sotto la curva (Area Under the Curve, AUC) di amlodipina, cinacalcet, clopidogrel, furosemide, litio, metoprololo, trimetoprim, verapamil e warfarin. Per questi medicinali non è necessaria alcuna separazione.
La co-somministrazione di patiromer ha mostrato una ridotta biodisponibilità di ciprofloxacina, levotiroxina e metformina. Tuttavia, non si sono osservate interazioni quando patiromer e questi medicinali sono stati presi a 3 ore di distanza.
Sono stati eseguiti studi di interazioni solamente sugli adulti. Studi in vitro: Studi in vitro non hanno mostrato una possibile interazione di patiromer con i seguenti principi attivi: allopurinolo, amoxicillina, apixaban, acido acetilsalicilico, atorvastatina, azilsartan, benazepril, bumetanide, canagliflozin, candesartan, captopril, cefalexina, dapagliflozin, digossina, empagliflozin, enalapril, eplerenone, finerenone, fosinopril, glipizide, irbesartan, lisinopril, losartan, olmesartan, perindopril, fenitoina, quinapril, ramipril, riboflavina, rivaroxaban, sacubitril, sevelamer, spironolattone, tacrolimus, torasemide, trandolapril e valsartan.
Studi in vitro hanno mostrato una possibile interazione di patiromer con bisoprololo, carvedilolo, micofenolato mofetile, nebivololo, chinidina e telmisartan.
04.6 Gravidanza e allattamento
Non esistono dati sull’uso di patiromer nelle donne in gravidanza.
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di patiromer durante la gravidanza. Allattamento Non si ritiene che patiromer possa causare effetti su neonati/lattanti allattati al seno, dal momento che l’esposizione sistemica a patiromer per le donne che allattano è trascurabile. Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con patiromer tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Non esistono dati sull’effetto di patiromer sulla fertilità nell’uomo. Gli studi sugli animali non indicano alcun effetto sulla funzionalità riproduttiva e sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Patiromer non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza
La maggior parte delle reazioni avverse (Adverse Reaction, AR) segnalate nelle sperimentazioni in pazienti adulti sono state ipomagnesiemia (1,8%) e patologie gastrointestinali, tra di esse le AR segnalate più frequentemente erano stipsi (3,7%), diarrea (3%), dolore addominale (1,4%), nausea (1,3%) e flatulenza (1%). Le reazioni delle patologie gastrointestinali in genere sono state di natura da lieve a moderata, non sembravano essere correlate alla dose, generalmente si sono risolte spontaneamente o con trattamento e nessuna è stata segnalata come grave. L’ipomagnesiemia era da lieve a moderata con lo 0,3% dei pazienti che hanno sviluppato un livello sierico di magnesio <1 mg/dL (0,4 mmol/L) (vedere paragrafo 4.4). Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse segnalate nelle sperimentazioni cliniche sono elencate sotto in base alla classificazione per sistemi e organi (SOC) e alla frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10) e non comune (≥1/1 000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1 000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascun gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
Disturbi del sistema immunitario
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Patologie
Comune Non comune Frequenza non nota
Ipersensibilità(1,2)
Ipomagnesiemia
Stipsi(3)* Diarrea(4)* gastrointestinali
Dolore addominale(5) Nausea Flatulenza*
*Reazioni averse segnalate anche nelle sperimentazioni cliniche pediatriche 1 reazioni avverse (ARs) segnalate nel contesto post-marketing.
Le reazioni di ipersensibilità comprendevano eruzione cutanea, orticaria, tumefazione della cavità orale e delle labbra ed erano di severità da lieve a moderata.
Stipsi è un termine aggregato che combina i termini preferiti di stipsi e feci dure. 4 Diarrea è un termine aggregato per diarrea e defecazioni frequenti.
5 Dolore addominale è un termine aggregato che combina i termini preferiti di fastidio addominale, dolore addominale, dolore addominale superiore e dolore addominale inferiore.
Popolazione pediatrica
La sicurezza di patiromer per il trattamento dell’iperkaliemia è stata studiata in una singola sperimentazione di 23 pazienti pediatrici di età compresa tra 6 e 17 anni. Il profilo delle reazioni avverse osservato nei pazienti pediatrici era ampiamente coerente con il profilo di sicurezza negli adulti. La sicurezza di patiromer non è stata studiata in pazienti di età inferiore a 6 anni.
Le reazioni avverse sono state segnalate complessivamente per 4 soggetti; 3 nel gruppo di età da 12 a < 18 anni e 1 nel gruppo di età da 6 a < 12 anni. In 2 di questi soggetti, le reazioni avverse appartenevano alla SOC dei disturbi gastrointestinali, ossia diarrea, stipsi, movimenti intestinali frequenti e flatulenza. Le restanti reazioni avverse al farmaco sono state l’aumento del calcio nel sangue e l’ipokaliemia. Si trattava di reazioni avverse non serie e di severità da lieve a moderata.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.
04.9 Sovradosaggio
Dosi eccessive di patiromer possono provocare ipokaliemia, pertanto si devono monitorare i livelli sierici di potassio. Il patiromer viene escreto dopo circa 24 – 48 ore in base al tempo di transito gastrointestinale medio. Se si ritiene necessario un intervento medico, possono essere prese in considerazione misure appropriate per ripristinare i livelli sierici di potassio.
Popolazione pediatrica
Non sono state testate dosi superiori a 25,2 g di patiromer al giorno per gli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni e superiori a 12 g per i bambini di età compresa tra 6 e meno di 12 anni. Considerato che dosi eccessive di patiromer possono provocare ipokaliemia, i livelli sierici di potassio devono essere monitorati. Se si ritiene necessario un intervento medico, possono essere prese in considerazione misure appropriate per ripristinare i livelli sierici di potassio.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: farmaci per il trattamento di iperkaliemia e iperfosfatemia, codice ATC: V03AE09 Meccanismo d’azione
Patiromer è un polimero a scambio cationico non assorbito, che contiene un complesso calcio- sorbitolo come controione.
Patiromer aumenta l’escrezione fecale di potassio mediante il legame al potassio nel lume del tratto gastrointestinale. Il legame al potassio riduce la concentrazione del potassio libero nel lume gastrointestinale portando a una diminuzione dei livelli sierici di potassio.
Effetti farmacodinamici
In soggetti adulti sani patiromer ha causato un aumento dose-dipendente dell’escrezione fecale di potassio e una corrispondente riduzione dell’escrezione urinaria di potassio senza alcuna variazione della concentrazione sierica di potassio. La somministrazione di 25,2 g di patiromer, una volta al giorno per 6 giorni, ha provocato un aumento medio dell’escrezione fecale di potassio di 1 283 mg/die e una riduzione media dell’escrezione urinaria di potassio di 1 438 mg/die. L’escrezione urinaria giornaliera di calcio rispetto al baseline è aumentata di 53 mg/die.
In uno studio in aperto che valutava il momento di inizio dell’attività farmacologica, si è osservata una riduzione statisticamente significativa dei livelli di potassio sierico in pazienti con iperkaliemia a 7 ore dalla prima dose. Dopo l’interruzione dell’assunzione di patiromer, i livelli di potassio rimanevano stabili per 24 ore dopo l’ultima dose, infine aumentavano di nuovo durante un periodo di osservazione di 4 giorni.
Efficacia e sicurezza clinica
Nel complesso, nelle sperimentazioni cliniche di fase 2 e 3, il 99,5% dei pazienti stava ricevendo una terapia con inibitori RAAS al baseline, l’87,0% aveva malattia renale cronica (CKD, chronic kidney disease) con eGFR <60 mL/min/1,73 m², il 65,6% aveva diabete mellito e il 47,5% aveva insufficienza cardiaca.
Studio 1 (OPAL-HK)
La sicurezza e l’efficacia di patiromer sono state dimostrate in uno studio diviso in due parti, randomizzato, in singolo cieco sugli effetti della sospensione che valutava questo trattamento in pazienti adulti con iperkaliemia e malattia renale cronica (CKD) a dosi stabili di almeno un inibitore RAAS [cioè, inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEI), bloccante del recettore dell’angiotensina II (ARB) o antagonista del recettore dei mineralcorticoidi (MRA)].
Nella parte A, 243 pazienti sono stati trattati con patiromer per 4 settimane. Pazienti con un livello sierico iniziale di potassio che variava da 5,1 mEq/L a <5,5 mEq/L (mmol/L) ricevevano una dose iniziale di patiromer di 8,4 g di patiromer al giorno (come dose divisa) e i pazienti con un livello sierico iniziale di potassio che variava da 5,5 mEq/L a <6,5 mEq/L ricevevano una dose iniziale di 16,8 g di patiromer al giorno (come dose divisa). La dose era titolata, secondo necessità, in base ai livelli sierici di potassio, valutati a partire dal giorno 3 e poi nelle visite settimanali fino alla conclusione del periodo di trattamento di 4 settimane, allo scopo di mantenere il livello sierico di potassio nell’intervallo di riferimento (da 3,8 mEq/L a <5,1 mEq/L). Le dosi medie giornaliere di patiromer erano 13 g e 21 g in pazienti con livelli di potassio sierico che variavano da 5,1 a <5,5 mEq/L e da 5,5 a <6,5 mEq/L, rispettivamente.
L’età media dei pazienti era 64 anni (il 54% con età pari o superiore a 65 anni e il 17% con età pari o superiore a 75 anni), il 58% uomini e il 98% caucasici. Circa il 97% dei pazienti soffriva di ipertensione, il 57% aveva il diabete di tipo 2 e il 42% insufficienza cardiaca.
I livelli sierici medi di potassio e la variazione del potassio sierico dal baseline alla settimana 4 della parte A sono mostrati nella Tabella 1. Per l’outcome secondario della parte A il 76% (IC al 95%: 70%, 81%) dei pazienti aveva un livello sierico di potassio all’interno dell’intervallo di riferimento che variava da 3,8 mEq/L a <5,1 mEq/L alla settimana 4 della parte A.
Tabella 1: Fase di trattamento con patiromer (parte A): endpoint primario
Potassio iniziale | Popolazione totale (n=237) | ||
---|---|---|---|
da 5,1 a <5,5 mEq/L (n=90) | da 5,5 a <6,5 mEq/L (n=147) | ||
Potassio sierico (mEq/L) | |||
Baseline, media (SD) | 5,31 (0,57) | 5,74 (0,40) | 5,58 (0,51) |
Variazione dal baseline alla settimana 4, media ± ES (IC al 95%) |
−0,65 ± 0,05 (−0,74, −0,55) |
−1,23 ± 0,04 (−1,31, −1,16) |
−1,01 ± 0,03 (−1,07, −0,95) |
valore p | < 0,001 |
Nella parte B, 107 pazienti con un livello sierico di potassio al baseline della parte A che variava da 5,5 mEq/L a <6,5 mEq/L e un livello di potassio sierico nell’intervallo di riferimento (da 3,8 mEq/L a <5,1 mEq/L) alla settimana 4 della parte A e che ricevevano ancora il trattamento con un inibitore RAAS sono stati randomizzati a continuare il trattamento con patiromer o a ricevere il placebo per 8 settimane per valutare l’effetto della sospensione di patiromer sul livello sierico di potassio. Per i pazienti randomizzati a patiromer la dose giornaliera media era 21 g all’inizio della parte B e durante la parte B.
L’endpoint primario della parte B era la variazione dei livelli sierici di potassio dal baseline alla prima visita in cui il livello sierico di potassio del paziente per la prima volta era al di fuori dell’intervallo che variava da 3,8 a <5,5 mEq/L o alla settimana 4 della parte B, se il livello sierico di potassio del paziente rimaneva nell’intervallo. Nella parte B il livello sierico di potassio nei pazienti trattati con placebo aumentava significativamente, rispetto ai pazienti che continuavano il trattamento con patiromer (p <0,001).
Più pazienti trattati con placebo [91% (IC al 95%: 83%, 99%)] sviluppavano un livello sierico di potassio ≥5,1 mEq/L in qualsiasi momento durante la parte B rispetto ai pazienti trattati con patiromer [43% (IC al 95%: 30%, 56%]), p <0,001. Più pazienti trattati con placebo [60% (CI al 95%: 47%, 74%)] sviluppavano un livello sierico di potassio ≥5,5 mEq/L in qualsiasi momento durante la parte B rispetto ai pazienti trattati con patiromer [15% (IC al 95%: 6%, 24%]), p <0,001.
Nella parte B è stata anche valutata la potenzialità di patiromer di consentire il trattamento concomitante con l’inibitore RAAS: il 52% dei soggetti che ricevevano placebo ha interrotto il trattamento con l’inibitore RAAS a causa di iperkaliemia ricorrente rispetto al 5% dei pazienti trattati con patiromer.
Studio 2 (AMETHYST-DN)
In uno studio in aperto è stato valutato l’effetto del trattamento di patiromer per un massimo di 52 settimane su 304 pazienti con iperkaliemia, CKD e diabete di tipo 2 in terapia con dosi stabili di un inibitore RAAS. L’età media dei pazienti era 66 anni (il 59,9% con età pari o superiore a 65 anni e il 19,7% con età pari o superiore a 75 anni), il 63% dei pazienti erano uomini e tutti erano caucasici. La diminuzione dei livelli sierici di potassio con il trattamento con patiromer è stata mantenuta per 1 anno di trattamento cronico, come mostrato nella Figura 1, con una bassa incidenza di ipokaliemia (2,3%) e la maggior parte dei soggetti (97,7%) raggiungeva e manteneva livelli sierici di potassio target (complessivamente durante il periodo di mantenimento il livello sierico di potassio rientrava nell’intervallo di riferimento per circa l’80% del tempo). In pazienti con livello sierico iniziale di potassio da >5,0 a 5,5 mEq/L che ricevevano una dose iniziale di 8,4 g di patiromer al giorno, la dose giornaliera media era 14 g; in pazienti con livello sierico iniziale di potassio da >5,5 a <6,0 mEq/L che ricevevano una dose iniziale di 16,8 g di patiromer al giorno, la dose giornaliera media era 20 g durante l’intero studio.
<.. image removed ..> <.. image removed ..> Potassio sierico (mEq/L) medio (IC al 95%)
Figura 1: Livello sierico medio di potassio (IC al 95%) nel tempo
Livello sierico iniziale di K+ da >5,0 a 5,5 mEq/L Livello sierico iniziale di K+ da >5,5 a <6,0 mEq/L <.. image removed ..> (giorno)
Numero di soggetti:
Visita dello studio (settimana) Follow-up
Strato più basso di K: 218 199 192 175 168 161 161 163 158 156 151 148 149 145 131 126
Strato più alto di K: 83 73 70 65 62 62 62 61 53 53 53 52 49 49 48 47
Studio 3 (PEARL-HF)
La capacità di patiromer di consentire il trattamento concomitante con spironolattone è stata studiata in uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo in pazienti con insufficienza cardiaca, idonei clinicamente a ricevere MRA. I pazienti iniziavano il trattamento con spironolattone a 25 mg/die contemporaneamente al loro trattamento randomizzato (patiromer 12,6 g due volte al giorno o placebo) e la dose era aumentata fino a 50 mg/die dopo il giorno 14, se la concentrazione sierica di potassio era >3,5 e ≤5,1 mEq/L. Dei 105 pazienti randomizzati a ricevere il trattamento dello studio (patiromer 56; placebo 49), con età media 68,3 anni, il 60,6% era composto da uomini, il 97,1% era caucasico e l’eGFR media era 81,3 mL/min. I valori medi del potassio sierico al basale erano 4,71 mEq/L per patiromer e 4,68 mEq/L per placebo.
L’endpoint primario di efficacia, modifica del potassio sierico dal basale alla conclusione del periodo di trattamento di 28 giorni, era significativamente inferiore (p<0,001) nel gruppo patiromer (LS media [SEM]: − 0,21 [0,07] mEq/L) rispetto al gruppo placebo (LS media [SEM]: +0,23 [0,07] mEq/L).
Inoltre nel gruppo patiromer vi era un numero inferiore di pazienti con valori sierici di potassio >5,5 mEq/L (7,3% vs 24,5%; p=0,027) e un numero maggiore di pazienti trattati con spironolattone 50 mg/die (90,9% versus 73,5%, p=0,022).
Studio 4 (AMBER)
La capacità di patiromer di consentire il trattamento concomitante con spironolattone in pazienti con ipertensione resistente e malattia renale cronica (CKD) è stata ulteriormente investigata in uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo per 12 settimane. I pazienti normokaliemici hanno iniziato lo spironolattone a 25 mg al giorno insieme al loro trattamento randomizzato (patiromer 8,4 g o placebo al giorno). Patiromer/placebo è stato aumentato settimanalmente (fino a 25,2 g al giorno) per mantenere il livello sierico di potassio ≥4,0 mEq/L e ≤5,1 mEq/L. Alla settimana 3 o successivamente, la dose di spironolattone è stata aumentata a 50 mg al giorno per i soggetti con pressione sanguigna sistolica ≥120 mmHg e valori sierici di potassio ≤5,1 mEq/L.
Dei 295 pazienti randomizzati che hanno ricevuto il trattamento dello studio (patiromer 147; placebo 148), con età media di 68,1 anni, il 51,9% era composto da uomini, il 98,3% era caucasico e l’eGFR media era 35,73 mL/min/1,73 m2. Alla randomizzazione, i valori medi del potassio sierico al basale erano 4,74 mEq/L per il patiromer e 4,69 mEq/L per placebo. L’endpoint primario di efficacia, la percentuale di soggetti rimasti in terapia con spironolattone alla Settimana 12, era significativamente più elevata (p<0,0001) nel gruppo patiromer (85,7%) rispetto al gruppo placebo (66,2%). Un numero significativamente maggiore di pazienti aveva ricevuto spironolattone 50 mg/die (69,4% vs. 51,4%).
Nel complesso, i pazienti del gruppo patiromer sono rimasti in terapia con spironolattone 7,1 giorni in più (95% CI 2,2–12,0; p=0,0045) rispetto al gruppo placebo e hanno ricevuto dosi cumulative di spironolattone significativamente più elevate (2 942,3 (SE 80,1) mg vs 2 580,7 (SE 95,8) mg, p=0,0021).
Inoltre, nel gruppo patiromer vi era un numero significativamente inferiore di pazienti con valori sierici di potassio ≥5,5 mEq/L (35,4% vs. 64,2%, p<0,001).
Alla Settimana 12, la pressione sistolica media era diminuita di 11,0 mmHg (DS 15,34) nel gruppo spironolattone + placebo e di 11,3 mmHg (DS 14,11) nel gruppo spironolattone + patiromer. Queste diminuzioni rispetto al basale erano statisticamente significative all’interno di ciascun gruppo di trattamento (p<0,0001), ma non statisticamente significative tra i gruppi.
Effetto del cibo
In uno studio in aperto, 114 pazienti con iperkaliemia sono stati randomizzati a patiromer una volta al giorno con cibo o senza cibo. Il potassio sierico alla fine del trattamento, il cambiamento rispetto al baseline nel potassio sierico e la dose media di patiromer erano simili tra i gruppi.
Popolazione pediatrica
Uno studio in aperto, a dosi multiple, ha valutato l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di patiromer per sospensione orale in bambini e adolescenti di età compresa tra 6 e < 18 anni con CKD non in dialisi e iperkaliemia. Sono stati esclusi i pazienti con diagnosi o interventi chirurgici gastrointestinali severi. Lo studio comprendeva 2 fasi di trattamento; una prima fase di determinazione della dose di 14 giorni, seguita da una fase di trattamento a lungo termine (long term, LT) fino a 24 settimane, per un totale di massimo 26 settimane di trattamento. Lo studio comprendeva due gruppi di età, da 12 a < 18 anni e da 6 a < 12 anni, e le dosi iniziali di patiromer in ciascun gruppo di età sono state selezionate in base ai pesi mediani. Patiromer è stato somministrato una volta al giorno come polvere per sospensione orale.
Complessivamente, 23 soggetti (14 soggetti di età compresa tra 12 e < 18 anni e 9 soggetti di età compresa tra 6 e < 12 anni) hanno completato la fase di determinazione della dose e 21 soggetti (12 soggetti di età compresa tra 12 e < 18 anni e 9 soggetti di età compresa tra 6 e < 12 anni) hanno completato la fase di trattamento a LT. Nessun soggetto ha interrotto lo studio a causa di problemi di sicurezza.
L’endpoint primario di efficacia di questo studio è stata la variazione rispetto al basale dei livelli sierici di potassio al Giorno 14. In entrambi i gruppi di età, è stata osservata una diminuzione dei livelli di potassio entro il Giorno 14: la variazione media (SD) del potassio rispetto al basale è stata di -0,50 (0,542) mEq/L nei soggetti di età compresa tra 12 e < 18 anni e di -0,14 (0,553) mEq/L nei soggetti di età compresa tra 6 e < 12 anni) ed è stata mantenuta per tutta la durata dello studio durante il trattamento (Figura 2).
Gli endpoint secondari di efficacia sono stati la percentuale di soggetti con livelli sierici di potassio entro l’intervallo di riferimento (da 3,8 a 5,0 mEq/L) al Giorno 14 (fase di determinazione della dose) e per visita in qualsiasi momento fino al mese 6 (fase di trattamento a LT). Nel gruppo di età compresa tra 12 e < 18 anni, il 50,0% e l’81,8% dei soggetti ha raggiunto livelli sierici di potassio entro l’intervallo di riferimento rispettivamente al Giorno 14 e alla Settimana 26. La dose di patiromer di 4,2 g/die sembra essere una dose iniziale adeguata per questo gruppo. Nel gruppo di età compresa tra 6 e < 12 anni, solo il 12,5% e il 22,2% dei pazienti ha raggiunto livelli sierici di potassio entro l’intervallo di riferimento rispettivamente al Giorno 14 e alla Settimana 26.
Figura 2. Livelli sierici di potassio medi (IC al ±95%) (popolazione di sicurezza, N=23) BLa G7 G14 S3 S5 S7
S10 S14 Visita
S18 S22 S26 FU1 FU2b
Coorte 2 (età da 6 a < 12 anni): dose iniziale di 2 g/die
Coorte 1 (età da 12 a < 18 anni): dose iniziale di 4,2 g/die
7 ) L q/ E
m ( um i s
s a ot P
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<.. image removed ..><.. image removed ..> Potassio sierico (mEq/L)
6 5 BLᵃ D7 D14 W3 W5 W7 W10 W14 W18 W22 W26 FU1 FU2ᵇ
Visit
4 Cohort 1 (Ages 12 to <18): Starting Dose 4.2 g/day Cohort 2 (Ages 6 to <12): Starting Dose 2 g/day
Note: a Il valore basale è stato l’ultimo valore del laboratorio centrale non mancante raccolto prima della data e del momento della prima dose di patiromer.
b Il follow-up 2 è stata una visita facoltativa presso il centro e poteva avvenire telefonicamente.
Sono stati esclusi i dati sul potassio sierico durante e dopo la data di inizio della dialisi. BL=Basale; FU=Follow-up; G=giorno; IC=Intervallo di confidenza; S=settimana.
Nel gruppo di età compresa tra i 12 e < 18 anni di età, al Giorno 14 e alla fine del trattamento, la dose mediana prescritta di patiromer è stata di 4,2 e 8,4 g/die, e la variazione media del potassio sierico rispetto al basale è stata rispettivamente di -0,50 e -1,08 mEq/L. Nel gruppo di età compresa tra 6 e < 12 anni, al Giorno 14 e alla fine del trattamento, la dose mediana prescritta di patiromer è stata di 6,0 e 8,0 g/die, e la variazione media rispetto al basale nel potassio è stata rispettivamente di -0,14 e – 0,50 mEq/L. Nei soggetti di età compresa tra i 12 e i 17 anni, i risultati dose-risposta sembravano mostrare qualitativamente che una dose più alta di patiromer era associata a una maggiore riduzione del potassio sierico in un intervallo di trattamento. Tuttavia, nel gruppo di età compresa tra 6 e < 12 anni, i risultati della determinazione della dose non sono stati conclusivi. Sono pertanto necessarie ulteriori valutazioni di patiromer in soggetti di età compresa tra i 6 e < 12 anni per stabilirne i rischi e i benefici.
L’Agenzia europea per i medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati di studi con Veltassa in bambini di età inferiore a 6 anni nel trattamento dell’iperkaliemia (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Patiromer agisce legando il potassio nel tratto gastrointestinale, quindi la concentrazione sierica non è importante per la sua efficacia. A causa delle caratteristiche di insolubilità e di non assorbimento di questo medicinale, non possono essere condotti molti studi farmacocinetici classici.
Patiromer viene escreto dopo circa 24 – 48 ore dall’assunzione in base al tempo di transito gastrointestinale medio.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
In studi con radiomarcatori su ratti e cani patiromer non era assorbito a livello sistemico ed era escreto nelle feci. L’analisi mediante autoradiografia quantitativa a corpo intero dimostrava che la radioattività era limitata al tratto gastrointestinale, senza livelli rilevabili di radioattività in atri tessuti o organi.
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, tossicità della riproduzione e dello sviluppo.
Patiromer non ha mostrato genotossicità nel test delle mutazioni revertanti (test di Ames), nei test delle aberrazioni cromosomiche e dei micronuclei del ratto.
Non sono stati effettuati studi sulla carcinogenicità.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Gomma xantano (per informazioni sul sorbitolo, vedere paragrafo 4.4)
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
3 anni
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare e trasportare in frigorifero (2°C – 8°C).
Se conservato a temperatura ambiente (inferiore a 25°C) Veltassa deve essere utilizzato entro 6 mesi da quando è stato tolto dal frigorifero.
In qualsiasi condizione di conservazione Veltassa non deve essere usato dopo la data di scadenza stampata sulla bustina.
La miscela deve essere bevuta entro 1 ora dalla sospensione iniziale.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Veltassa 1 g polvere per sospensione orale
1 g di patiromer, sotto forma di polvere in bustine composte da cinque strati: polietilene, alluminio, polietilene, poliestere e carta.
Confezioni: scatola da 60 bustine.
Veltassa 8,4 g polvere per sospensione orale
8,4 g di patiromer, sotto forma di polvere in bustine composte da cinque strati: polietilene, alluminio, polietilene, poliestere e carta.
Confezioni: scatole da 30, 60 o 90 bustine e multipack contenenti 3 scatole, ciascuna da 30 bustine.
Veltassa 16,8 g polvere per sospensione orale
16,8 g di patiromer, sotto forma di polvere in bustine composte da cinque strati: polietilene, alluminio, polietilene, poliestere e carta.
Confezioni: scatole da 30, 60 o 90 bustine. Veltassa 25,2 g polvere per sospensione orale 25,2 g di patiromer, sotto forma di polvere in bustine composte da cinque strati: polietilene, alluminio, polietilene, poliestere e carta.
Confezioni: scatole da 30, 60 o 90 bustine.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Vifor Fresenius Medical Care Renal Pharma France 100–101 Terrasse Boieldieu Tour Franklin La Défense 8 92042 Paris La Défense Cedex Francia
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
EU/1/17/1179/001 EU/1/17/1179/002 EU/1/17/1179/003 EU/1/17/1179/004 EU/1/17/1179/005 EU/1/17/1179/006 EU/1/17/1179/007 EU/1/17/1179/008 EU/1/17/1179/009 EU/1/17/1179/010 EU/1/17/1179/011
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
Data della prima autorizzazione: 19 Luglio 2017 Data dell’ultimo rinnovo: 24 marzo 2022
10.0 Data di revisione del testo
Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 12/07/2024
PRESCRIVIBILITÀ ED INFORMAZIONI PARTICOLARI
Informazioni aggiornate al: 29/07/2024
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Veltassa – os polv 30 bustine 16,8 G (Patiromer Calcio Sorbitolo)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente) Nota AIFA: Nessuna Ricetta: Ricetta Ripetibile Limitativa Tipo: Etico Info: Continuita terapeutica Ospedale-Territorio (Det. AIFA 29/10/2004 All. 2)OP, Prescrivibile SSN su Piano Terapeutico AIFA dedicato ATC: V03AE09 AIC: 045492042 Prezzo: 443,38 Ditta: Vifor Fresenius M.c.r.p.france
Veltassa – os polv 30 bustine 8,4 G (Patiromer Calcio Sorbitolo)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente) Nota AIFA: Nessuna Ricetta: Ricetta Ripetibile Limitativa Tipo: Etico Info: Continuita terapeutica Ospedale-Territorio (Det. AIFA 29/10/2004 All. 2)OP, Prescrivibile SSN su Piano Terapeutico AIFA dedicato ATC: V03AE09 AIC: 045492016 Prezzo: 418,75 Ditta: Vifor Fresenius M.c.r.p.france