Zopiclone Aristo: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Zopiclone Aristo

Zopiclone Aristo

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Zopiclone Aristo: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Zopiclone Aristo 3,75 mg compresse rivestite con film Zopiclone Aristo 7,5 mg compresse rivestite con film

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Zopiclone Aristo 3,75 mg compresse rivestite con film Ogni compressa contiene 3,75 mg di zopiclone.

Eccipiente con effetti noti: ogni compressa contiene 14,96 mg di lattosio (come lattosio monoidrato).

Zopiclone Aristo 7.5 mg compresse rivestite con film Ogni compressa contiene 7,5 mg di zopiclone.

Eccipiente con effetti noti: ogni compressa contiene 29,93 mg di lattosio (come lattosio monoidrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa rivestita con film.

Zopiclone Aristo 3,75 mg compresse rivestite con film sono di colore da bianco a bianco sporco, rotonde, biconvesse.

Zopiclone Aristo 7,5 mg compresse rivestite con film sono di colore da bianco a bianco sporco, ovali, biconvesse con una linea di frattura su un lato.

La compressa può essere divisa in dosi uguali.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Zopiclone Aristo è indicato per il trattamento a breve termine dell’insonnia negli adulti.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Utilizzare la dose efficace più bassa. Zopiclone Aristo deve essere assunto con una singola somministrazione e non deve essere risomministrato durante la stessa notte.

Adulti

La dose raccomandata è di 7,5 mg di zopiclone assunta per via orale al momento di coricarsi.

Pazienti anziani

Per iniziare il trattamento negli anziani deve essere impiegata una dose inferiore pari a 3,75 mg di zopiclone. A seconda dell’efficacia e dell’accettabilità, il dosaggio può essere successivamente aumentato, laddove clinicamente necessario.

Popolazione pediatrica

Zopiclone non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni. La sicurezza e l’efficacia di zopiclone nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite.

Pazienti con compromissione della funzionalità epatica

Poiché l’eliminazione di zopiclone può essere ridotta nei pazienti con disfunzione epatica, si raccomanda la somministrazione serale di una dose inferiore pari a 3,75 mg di zopiclone. La dose usuale di 7,5 mg di zopiclone può essere utilizzata con cautela in alcuni casi, a seconda dell’efficacia e dell’accettabilità.

Insufficienza renale

Non è stato osservato accumulo di zopiclone o dei suoi metaboliti durante il trattamento dell’insonnia in pazienti con insufficienza renale. Tuttavia, si raccomanda che i pazienti con funzionalità renale compromessa inizino il trattamento con 3,75 mg.

Insufficienza respiratoria cronica

Nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica, si consiglia inizialmente una dose iniziale di 3,75 mg di zopiclone. La dose può essere successivamente aumentata a 7,5 mg.

Come con tutti gli ipnotici, il trattamento a lungo termine con zopiclone non è raccomandato.

Il trattamento deve essere il più breve possibile e non deve superare le quattro settimane, compreso il periodo di sospensione graduale.

Durata del trattamento

Insonnia transitoria 2-5 giorni. Insonnia a breve termine 2-3 settimane.

L’estensione oltre il periodo massimo di trattamento non deve avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente, poiché il rischio di abuso e dipendenza aumenta con la durata del trattamento (vedere paragrafo 4.4)..

Il medicinale deve essere assunto al momento di coricarsi. Modo di somministrazione Solo per uso orale.

Ogni compressa deve essere deglutita intera senza essere succhiata o masticata.

 

04.3 Controindicazioni

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Zopiclone Aristo è controindicato in pazienti con: ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; miastenia grave; insufficienza respiratoria; grave sindrome da apnea notturna; grave insufficienza epatica.

Come per tutti i medicinali ipnotici, Zopiclone Aristo non deve essere usato nei bambini.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Prima di prescrivere un ipnotico, se possibile, si deve identificare la causa dell’insonnia e trattare i fattori che ne stanno alla base.

Gruppi specifici di pazienti

Uso nell’insufficienza epatica

Si raccomanda l’utilizzo di una dose ridotta, vedere il paragrafo “Posologia”. Le benzodiazepine non sono indicate per il trattamento di pazienti con grave insufficienza epatica, in quanto possono precipitare l’encefalopatia (vedere paragrafo 4.3).

Uso nell’insufficienza renale

Si raccomanda l’utilizzo di una dose ridotta, vedere il paragrafo “Posologia”.

Uso nell’insufficienza respiratoria

Poiché gli ipnotici hanno la capacità di ridurre l’attività respiratoria, bisogna prestare attenzione quando zopiclone è prescritto a pazienti con funzionalità respiratoria compromessa (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda l’utilizzo di una dose ridotta per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria.

Uso nella popolazione pediatrica

Zopiclone non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni. La sicurezza e l’efficacia di zopiclone nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite.

Uso nei pazienti anziani

Gli anziani devono assumere una dose ridotta (vedere paragrafo 4.2).

Rischio di dipendenza

L’uso di zopiclone può condurre allo sviluppo di abuso e/o dipendenza fisica e psichica.

Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento. I casi di dipendenza sono stati riportati più frequentemente in pazienti trattati con zopiclone per più di 4 settimane. Il rischio di abuso e dipendenza è inoltre maggiore in pazienti con precedenti disturbi psichiatrici e/o con una storia di abuso di alcol, sostanze o droghe. Zopiclone Aristo deve essere usato con estrema cautela in pazienti con attuale o precedente dipendenza o abuso di alcol, sostanze o droghe.

La decisione di usare un ipnotico in questi pazienti deve essere presa solo con queste informazioni chiare in mente.

Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, una brusca interruzione del trattamento sarà accompagnata da sintomi di astinenza (vedere paragrafo 4.8). Tali sintomi possono presentarsi sotto forma di cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, agitazione, confusione ed irritabilità. In casi gravi possono insorgere i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o attacchi epilettici.

AstinenzaÈ improbabile che l’interruzione del trattamento con Zopiclone Aristo sia associata a sintomi da astinenza quando la durata del trattamento è limitata a 4 settimane. I pazienti possono trarre beneficio dalla diminuzione graduale della dose prima dell’interruzione (vedere paragrafo 4.8).

Ideazione suicidaria/Tentativo di suicidio/Suicidio e depressione

Alcuni studi epidemiologici mostrano un aumento dell’incidenza di ideazione suicidaria, di tentativi di suidicio e suicidi nei pazienti con o senza depressione e trattati con benzodiazepine e altri ipnotici, zopiclone compreso.Tuttavia non è stabilito un nesso di causalità.

Come con altri ipnotici, zopiclone non costituisce un trattamento per la depressione e potrebbe persino mascherarne i sintomi (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti).

Qualsiasi causa alla base dell’insonnia deve essere affrontata prima del trattamento sintomatico per evitare di trattare effetti potenzialmente gravi della depressione.

Tolleranza

Una certa perdita di efficacia degli effetti ipnotici delle benzodiazepine e delle sostanze simil- benzodiazepiniche può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane. Con Zopiclone Aristo comunque si è notata l’assenza di marcata tolleranza per trattamenti fino a 4 settimane.

Insonnia di rimbalzo

All’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria nella quale i sintomi che hanno condotto al trattamento con una benzodiazepina o sostanze simil-benzodiazepiniche si ripresentano in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore, ansia e irrequietezza. Poiché il rischio di sintomi da astinenza/rimbalzo può essere aumentato dopo un trattamento prolungato o la sospensione brusca del trattamento, si raccomanda pertanto una diminuzione graduale del dosaggio e di avvisare di conseguenza il paziente.

Un ciclo di trattamento deve impiegare la dose efficace più bassa per un periodo di tempo minimo necessario per un trattamento efficace. Vedere il paragrafo Posologia per indicazioni su un possibile regime di trattamento. Un ciclo di trattamento non deve protrarsi per più di 4 settimane, compresa la riduzione graduale (vedere paragrafo 4.8).

Amnesia

L’amnesia è rara, ma può verificarsi amnesia anterograda, specialmente quando il sonno viene interrotto o quando il paziente ritarda a coricarsi dopo aver assunto la compressa.

Pertanto, per ridurre il rischio di amnesia anterograda, i pazienti devono assicurarsi di assumere la compressa quando sono certi di coricarsi e di poter dormire una notte intera (un sonno ininterrotto di circa 7 – 8 ore).

Compromissione psicomotoria

Come altri farmaci sedativi/ipnotici, zopiclone ha effetti depressivi sul sistema nervoso centrale (SNC). Il rischio di compromissione psicomotoria, inclusa la compromissione della capacità di guidare, aumenta se: zopiclone viene assunto meno di 12 ore prima di eseguire attività che richiedono vigilanza mentale, viene assunta una dose più alta di quella raccomandata, o zopiclone viene co-somministrato con altri farmaci ad effetto depressivo sul SNC, con alcool o con altri farmaci che aumentano i livelli ematici di zopiclone (vedere paragrafo 4.5). I pazienti devono essere avvertiti di non impegnarsi in occupazioni pericolose che richiedano una totale vigilanza mentale o coordinazione motoria, come ad esempio operare su macchinari o guidare veicoli, dopo la somministrazione di zopiclone e in particolare durante le 12 ore successive alla sua somministrazione.

Rischi derivanti dall’uso concomitante di oppioidi:

L’utilizzo concomitante di Zopiclone Aristo e oppioidi può portare a sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinalli sedativi come le benzodiazepine e medicinali correlati come Zopiclone Aristo deve essere riservata a quei pazienti per i quali opzioni alternative di trattamento non sono possibili.

Nel caso in cui si decida di prescrivere Zopiclone Aristo in concomitanza con gli oppioidi, si deve usare la più bassa dose efficace e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere anche le raccomandazioni generali sulla dose al paragrafo 4.2). I pazienti devono essere monitorati attentamente per la comparsa di segni e sintomi di depressione respiratoria e di sedazione. A questo proposito, si raccomanda di informare i pazienti e chi li assiste (se pertinente) di verificare la comparsa di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).

Altre reazioni psichiatriche e paradosse

Sono state segnalate altre reazioni psichiatriche e paradosse (vedere paragrafo 4.8), come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, comportamento inappropriato e altri effetti comportamentali negativi che è noto si possano verificare quando si usano sostanze sedative/ipnotiche, come zopiclone.

Se ciò dovesse avvenire, l’uso di zopiclone deve essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti negli anziani.

Sonnambulismo e comportamenti associati

In pazienti che hanno assunto zopiclone e che non erano completamente svegli sono stati segnalati sonnambulismo e altri comportamenti associati come “guidare nel sonno”, preparare e mangiare cibo, oppure telefonare, con amnesia per l’evento. Sembra che, sia l’uso di alcool e di altri deprimenti del SNC insieme a zopiclone sia l’uso di zopiclone a dosi che superano la dose massima consigliata, aumentino il rischio di tali comportamenti. Si deve considerare attentamente l’interruzione del trattamento con zopiclone nei pazienti che presentano tali comportamenti (vedere paragrafo 4.5).

Zopiclone Aristo contiene lattosio

Ogni compressa rivestita con film da 3,75 mg di Zopiclone Aristo contiene 14,96 mg di lattosio (come lattosio monoidrato).

Ogni compressa rivestita con film da 7,5 mg di Zopiclone Aristo contiene 29,93 mg di lattosio (come lattosio monoidrato).

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da decifit di lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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e non raccomandata:

L’effetto sedativo di zopiclone può essere aumentato quando è assunto congiuntamente ad alcool, l’uso concomitante non è pertanto raccomandato. In particolare ciò può influenzare la capacità del paziente di guidare autoveicoli o usare macchinari.

Associazioni da prendere in considerazione:

L’effetto depressivo centrale può essere accresciuto nei casi di uso concomitante con i deprimenti del SNC.

Il beneficio terapeutico della co-somministrazione con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi deve pertanto essere attentamente valutato. Nel caso di analgesici narcotici può avvenire aumento dell’euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica. Composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente il citocromo P450) possono aumentare l’attività delle benzodiazepine e sostanze simil-benzodiazepiniche.

L’effetto dell’eritromicina sulla farmacocinetica dello zopiclone è stata studiata in 10 soggetti sani. In presenza di eritromicina, l’AUC dello zopiclone è risultata aumentata dell’80%, ciò indica che l’eritromicina può inibire il metabolismo dei farmaci metabolizzati da CYP3 A4. Come conseguenza, l’effetto ipnotico dello zopiclone può risultare innalzato.

Poiché zopiclone è metabolizzato dall’isoenzima P450 (CYP) 3A4 (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche), i livelli plasmatici di zopiclone possono aumentare con la somministrazione concomitante di inibitori di CYP3A4 quali ad esempio eritromicina, claritromicina, ketoconazolo, itraconazolo e ritonavir. In caso di somministrazione concomitante con inibitori di CYP3A4 può rendersi necessaria una riduzione del dosaggio di zopiclone.

Al contrario, i livelli plasmatici di zopiclone possono essere ridotti durante la somministrazione concomitante di induttori del CYP3A4, quali rifampicina, carbamazepina, fenobarbitale, fenitoina ed erba di S. Giovanni. La somministrazione concomitante con induttori del CYP3A4 può rendere necessario un aumento del dosaggio di zopiclone.

Oppioidi

L’uso concomitante di farmaci sedativi come benzodiazepine o medicinali correlati, come Zopiclone Aristo, insieme ad oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte, a causa dell’effetto depressivo additivo sul SNC. La dose e la durata del trattamento concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4).

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

L’uso di zopiclone non è raccomandato durante la gravidanza.

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti relativamente alla tossicità riproduttiva.

Zopiclone attraversa la placenta.

Un ampio numero di donne in gravidanza (più di 1000 esposte) raccolti da studi di coorte non hanno dimostrato l’evidenza dell’insorgenza di malformazioni a seguito di esposizione a benzodiazepine o sostanze simil-benzodiazepiniche durante il primo trimestre di gravidanza. Tuttavia, alcuni studi caso-controllo hanno riportato un aumento dell’incidenza di labiopalatoschisi associato all’uso di benzodiazepine durante la gravidanza.

Sono stati descritti casi di ridotta motilità fetale e variabilità della frequenza cardiaca fetale dopo la somministrazione di benzodiazepine o sostanze simil-benzodiazepiniche durante il secondo e/o terzo trimestre di gravidanza.

La somministrazione di benzodiazepine e sostanze simil-benzodiazepiniche, incluso zopiclone, durante la fase avanzata della gravidanza o durante il travaglio è stata associata ad effetti sul neonato, quali ipotermia, ipotonia, difficoltà di alimentazione (“ ipotonia neonatale” ) e depressione respiratoria, dovuta all’azione farmacologica del prodotto. Sono stati segnalati casi di depressione respiratoria neonatale grave.

Inoltre, neonati nati da madri che hanno assunto farmaci sedativi/ipnotici cronicamente durante le ultime fasi della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica ed essere a rischio di sviluppare sintomi da astinenza nel periodo postnatale. Si raccomanda un adeguato monitoraggio del neonato nel periodo postnatale.

Se lo zoplicone viene prescritto a una donna in età fertile, deve essere avvertita di contattare il proprio medico in merito alla sospensione del prodotto se intende rimanere incinta o sospetta di essere incinta.

Allattamento

Zopiclone è escreto nel latte materno, sebbene la concentrazione di zopiclone nel latte materno sia bassa, l’uso nelle madri che allattano al seno deve essere evitato.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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A causa delle sue proprietà farmacologiche e del suo effetto sul sistema nervoso centrale Zopiclone Aristo può influenzare negativamente la capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari. Il rischio di compromissione psicomotoria, inclusa la compromissione della capacità di guidare, è aumentato se: zopiclone viene assunto meno di 12 ore prima di eseguire attività che richiedono vigilanza mentale, viene assunta una dose più alta di quella raccomandata, o

zopiclone viene co-somministrato con altri farmaci ad effetto depressivo sul sistema nervoso centrale (SNC), con alcool o con altri farmaci che aumentano i livelli ematici di zopiclone.

I pazienti devono essere avvertiti di non impegnarsi in occupazioni pericolose che richiedano una totale vigilanza mentale o coordinazione motoria, come ad esempio operare su macchinari o guidare autoveicoli dopo la somministrazione di zopiclone e in particolare durante le 12 ore successive alla sua somministrazione.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Ove applicabile, viene utilizzata la seguente valutazione di frequenza CIOMS:

Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Disturbi del sistema immunitario

Molto raro: angioedema, reazione anafilattica

Disturbi psichiatrici

Non comune: incubi, agitazione

Raro: stato confusionale, disturbo della libido, irritabilità, aggressività, allucinazioni Non nota: irrequietezza, delusione, rabbia, umore depresso, comportamento anormale (probabilmente associato all’amnesia) e sonnambulismo (vedere paragrafo 4.4: sonnambulismo e comportamento associato), dipendenza (vedere paragrafo 4.4), sindrome da astinenza (vedere di seguito) Patologie del sistema nervoso

Comune: disgeusia (sapore amaro), sonnolenza (residuo) Non comune: vertigini, mal di testa

Raro: amnesia anterograda

Non nota: atassia, parestesia, disturbi cognitivi come disturbi della memoria, disturbi dell’attenzione, disturbi del linguaggio Patologie dell’occhio

Non nota: diplopia

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Raro: dispnea (vedere paragrafo 4.4) Non nota: depressione respiratoria (vedere paragrafo 4.4) Patologie gastrointestinali Comune: secchezza della bocca Non comune: nausea, vomito Non nota: dispepsia Patologie epatobiliari

Molto raro: aumento delle transaminasi e/o aumento della fosfatasi alcalina ematica (da lieve a moderata) Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Rare: orticaria o eruzione cutanea, prurito

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Non nota: debolezza muscolare

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Non comune: stanchezza

Non nota: stordimento, incoordinazione

Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura

Raro: caduta (prevalentemente in pazienti anziani)

La sindrome da astinenza è stata riportata alla sospensione di zopiclone (vedere paragrafo 4.4). I sintomi da astinenza possono variare e comprendere insonnia da rimbalzo dolore muscolare, ansia, tremore, sudorazione, agitazione, confusione, mal di testa, palpitazioni, tachicardia, delirio, incubi, attacchi di panico, dolori muscolari/crampi, disturbi gastrointestinali e irritabilità. Nei casi gravi possono verificarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremità, ipersensibilità alla luce, rumore e contatto fisico, allucinazioni. In casi molto rari possono verificarsi convulsioni.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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La dose fatale non è nota.

Sintomi

Il sovradosaggio si manifesta solitamente con vari gradi di depressione del sistema nervoso centrale che vanno dalla sonnolenza al coma secondo la quantità ingerita. Nei casi lievi, i sintomi includono sonnolenza, confusione e letargia; nei casi più gravi, i sintomi possono includere atassia, ipotonia, ipotensione, metaemoglobinemia, depressione respiratoria e coma. Il sovradosaggio non dovrebbe rappresentare rischio per la vita, a meno che non vi sia assunzione concomitante di altri deprimenti del SNC, compreso l’alcool. Altri fattori di rischio, quali la presenza di patologie concomitanti e lo stato debilitato del paziente, possono contribuire alla gravità dei sintomi e possono molto raramente avere esito fatale.

Trattamento

È raccomandato un trattamento sintomatico e di supporto condotto in adeguato ambiente ospedaliero con una particolare attenzione alle funzioni respiratorie e cardiovascolari del paziente. Considerare l’uso di carbone attivo se un adulto ha ingerito più di 150 mg o un bambino più di 1,5 mg/kg entro un’ora. In alternativa, prendere in considerazione la lavanda gastrica negli adulti entro un’ora da un sovradosaggio potenzialmente letale. Se la depressione del SNC è grave, prendere in considerazione l’uso di flumazenil. Ha un’emivita breve (circa un’ora). NON UTILIZZARE IN CASO DI OVERDOSE MISTO O COME TEST "DIAGNOSTICO". Il trattamento dovrebbe includere misure sintomatiche e di sostegno generali, comprese una via aerea pulita e il monitoraggio dei segni cardiaci e vitali fino alla stabilizzazione.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Ipnotici e sedativi, farmaci correlati alle benzodiazepine, codice ATC: N05CF01 Zopiclone è un farmaco ipnotico, appartenente al gruppo dei composti del ciclopirrolone. Avvia rapidamente e sostiene il sonno senza riduzione del sonno REM totale e con la conservazione della fase di sonno ad onde lente. Gli effetti residui trascurabili sono visibili il mattino seguente. Le sue proprietà farmacologiche includono azioni ipnotiche, sedative, ansiolitiche, anticonvulsivanti e muscolorilassanti. Questi effetti sono correlati alla sua elevata affinità e all’azione agonista specifica sui recettori centrali appartenenti al complesso recettoriale macromolecolare “GABA” che regola l’apertura del canale degli ioni cloruro. Tuttavia, è stato dimostrato che lo zopiclone e altri ciclopirroloni agiscono su un sito diverso da quelli delle benzodiazepine, compresi diversi cambiamenti conformazionali nel complesso recettoriale.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

Lo zopiclone viene assorbito rapidamente. Le concentrazioni massime si raggiungono entro 1,5 – 2 ore e sono di circa 30 ng/ml e 60 ng/ml dopo somministrazione di 3,75 mg e 7,5 mg rispettivamente. L’assorbimento non è modificato dal sesso, dal cibo o dalla ripetizione delle dosi.

Distribuzione

La distribuzione del prodotto è rapida a partire dal compartimento vascolare. Il legame con le proteine plasmatiche è debole (approssimativamente del 45%) e non saturabile. Il rischio di interazioni farmacologiche dovuto al legame con le proteine è molto basso. Il volume di distribuzione è di 91,8- 104,6 litri.

A dosi comprese tra 3,75 – 15 mg, la clearance plasmatica non dipende dalla dose. L’emivita di eliminazione è di circa 5 ore. Dopo somministrazione ripetuta, non vi è accumulo e le variazioni interindividuali sembrano essere trascurabili.

Biotrasformazione

Zopiclone viene ampiamente metabolizzato nell’uomo con la formazione di due metaboliti principali, zopiclone N-ossido (farmacologicamente attivo negli animali) e N-demetil zopiclone (farmacologicamente inattivo negli animali). Uno studio in-vitro ha indicato che il principale isoenzima coinvolto nel metabolismo di zopiclone ai due metaboliti è il citocromo P450 (CYP) 3A4, e che nella formazione di N-demetil zopiclone è coinvolto anche il CYP2C8. Le emivite apparenti dei due metaboliti (valutate attraverso il dosaggio urinario) sono rispettivamente di circa 4,5 e di 1,5 ore.

Non si osserva accumulo significativo con dosaggi ripetuti (15 mg) per 14 giorni. Negli animali, anche a dosi elevate, non sono stati riportati fenomeni di induzione enzimatica.

Eliminazione

Il debole valore della clearance renale dello zopiclone immodificato (in media 8,4 ml/min) confrontato alla clearance plasmatica (232 ml/min) indica che lo zopiclone è eliminato principalmente per via metabolica. L’eliminazione avviene per via urinaria (circa l’80%) sotto forma di metaboliti liberi (derivati N-ossido e N-demetil) e attraverso le feci (circa il 16%).

Gruppi particolari di pazienti

Nei soggetti anziani, malgrado una leggera diminuzione del metabolismo epatico ed un allungamento dell’emivita a circa 7 ore, i vari studi effettuati non hanno messo in evidenza accumulo plasmatico di sostanza attiva dopo somministrazione ripetuta. In caso di insufficienza renale, non si è notato accumulo di zopiclone o dei suoi metaboliti nel sangue dopo somministrazioni prolungate.

Zopiclone passa attraverso le membrane di dialisi.

Nei pazienti cirrotici, la clearance plasmatica dello zopiclone è chiaramente ridotta dal rallentamento del processo di demetilazione: il dosaggio, in questi pazienti, dovrà pertanto essere modificato.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Non vi sono dati preclinici di rilevanza per il prescrittore, aggiuntivi a quelli già inclusi in altri paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Calcio idrogeno fosfato diidrato Idrossi-propilcellulosa Lattosio monoidrato Amido di mais Magnesio stearato Amido pregelatinizzato Opadry bianco costituito da: Ipromellosa Macrogol Titanio diossido (E171)

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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3 anni

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Zopiclone Aristo è confezionato in blister trasparenti in PVC/alluminio contenenti 20 o 28 compresse rivestite con film.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Aristo Pharma GmbH Wallenroder Straße 8-10 13435 Berlino Germania

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 047169014 ” 3,75 mg compresse rivestite con film” 20 compresse in blister PVC/AL AIC n. 047169026 ” 3,75 mg compresse rivestite con film” 28 compresse in blister PVC/AL AIC n.: 047169038 – ” 7,5 mg compresse rivestite con film” 20 compresse in blister PVC/AL AIC AIC n. 047169040 ” 7,5 mg compresse rivestite con film” 28 compresse in blister PVC/AL

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 23/03/2019

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 17/10/2023

 


FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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