Diapatol: effetti collaterali e controindicazioni

Diapatol: effetti collaterali e controindicazioni

Diapatol (Amitriptilina Cloridrato + Clordiazepossido Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Stati depressivo-ansiosi e loro manifestazioni somatiche. Disturbi del sonno di origine depressiva.

DIAPATOL andrebbe utilizzato soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.

Diapatol: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Diapatol ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Diapatol, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Diapatol: controindicazioni

IpersensibilitĂ  ai principi attivi, le benzodiazepine o gli antidepressivi triciciclici, o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Sono stati riferiti casi di allergenicitĂ  crociata con altri farmaci a struttura chimica analoga. Miastenia grave. Grave insufficienza respiratoria. Grave insufficienza epatica. Sindrome da apnea notturna. Glaucoma. Ipertrofia prostatica. Periodo di recupero post-infartuale. Onde evitare manifestazioni anche gravi, fino alle convulsioni, al coma ed all’exitus, il farmaco non deve essere somministrato in associazione ad inibitori della monoaminossidasi, nè prima che siano trascorsi almeno 10 – 12 giorni dall’interruzione di un trattamento precedente con detti farmaci. In caso che necessiti un intervento chirurgico, occorre interrompere la somministrazione almeno 3 – 5 giorni prima.

Diapatol: effetti collaterali

E’ da tenere presente che l’esperienza effettuata con i vari timolettici ed antidepressivi triciclici, soli ed in associazione con altri farmaci, considerata

nel suo complesso e con particolare riguardo ai farmaci di questo gruppo di uso piĂ¹ antico e sui quali si dispone quindi di una maggiore quantitĂ  di informazioni, ha evidenziato una serie di effetti collaterali, alcuni segnalati piĂ¹ comunemente, altri solo occasionalmente con l’uso di questo o quel farmaco spesso somministrato in dosi molto elevate e talora senza che si sia potuta accertare la sicurezza del nesso. Gli effetti collaterali di piĂ¹ comune osservazione sono quelli collegati con le proprietĂ  anticolinergiche di detti farmaci e quelli a carico del S.N.C.: secchezza delle fauci, disturbi dell’accomodazione, midriasi, stipsi, astenia, tachicardia, palpitazioni, vertigini, ronzii, cefalea, impotenza, confusione, congestione nasale. A seguito dell’uso di dosi elevate sono stati riferiti tremori lievi o gravi e persistenti, atassia, incoordinazione motoria, parestesie, neuropatie periferiche, manifestazioni allergiche con eruzioni cutanee, fotosensibilizzazione, edema del volto o della lingua e, eccezionalmente, ginecomastia nell’uomo, galatorrea nella donna. Slittamenti di stati depressivi verso stati di eccitazione sono stati segnalati in soggetti paranoici o subdeliranti, specie se anziani, con stati confusionali, allucinazioni, ansia, insonnia, ma con i soli antidepressivi triciclici, senza l’associazione di ansiolitici.

Nei soggetti depressi in casi rari ideazione/Comportamento suicidario (vedì sezìone 4.4 Avvertenze specìalì e opportune precauzìonì d’ìmpìego). Le reazioni elencate di seguito non sono state osservate durante l’uso di DIAPATOL, ma vengono egualmente segnalate in quanto casi del genere si sono verificati durante il trattamento con uno dei principi attivi: disturbi a carico dell’apparato digerente quali nausea, vomito, stomatite, adeniti sublinguali o parotidee, diarrea, dolori addominali, ittero (l’osservazione di variazioni importanti dei tassi della transaminasi deve indurre all’interruzione del trattamento); agranulocitosi, porpora trombocitopenica; ritenzione urinara, ileo paralitico; alopecia, alterazione della libido, variazione del peso corporeo o dei livelli glicemici; a carico dell’apparato cardiovascolare, specie nei soggetti anziani, alterazioni dell’ECG, blocco cardiaco, infarto miocardico, ictus.

Se dovessero comparire effetti indesiderati non descritti rivolgersi al medico o al farmacista.

Amnesia: Il clordiazepossido puĂ² determinare amnesia anterograda anche ai dosaggi terapeutici ma il rischio aumenta ai dosaggi piĂ¹ alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere avvertenze specìalì e precauzìonì).

Dipendenza: L’uso di DIAPATOL (anche alle dosi terapeutiche) puĂ² condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia puĂ² provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere le avvertenze specìalì e le precauzìonì). PuĂ² verificarsi dipendenza psichica. E’ possibile l’abuso di benzodiazepine.

Studi epidemiologici, condotti principalmente su pazienti di almeno 50 anni, mostrano un aumentato rischio di fratture ossee nei pazienti che fanno uso di SSRIs e TCAs. Il meccanismo che porta a questo rischio è sconosciuto.

Diapatol: avvertenze per l’uso

Uso nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni.

Gli antidepressivi triciclici non devono essere utilizzati per il trattamento di bambini e adolescenti sotto i 18 anni. Gli studi condotti nella depressione in bambini di questo gruppo di etĂ  non hanno dimostrato l’efficacia per questa classe di farmaci. Studi con altri antidepressivi hanno messo in evidenza rischio di suicidio, autolesionismo e ostilitĂ  correlato con tali farmaci. Tale rischio puĂ² verificarsi anche con gli antidepressivi triciclici.

Inoltre, gli antidepressivi triciclici sono associati ad un rischio di eventi avversi cardiovascolari in tutti i gruppi di etĂ . Deve essere tenuto presente che non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine nei bambini e negli adolescenti riguardanti la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale.

Tolleranza: Una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici del DIAPATOL puĂ² svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.

Dipendenza: L’uso di DIAPATOL puĂ² condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore nei pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.

Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnato dai sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalea dolori muscolari, estrema tensione, irrequietezza, confusione e irritabilità. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazìone, depersonalizazione, iperacusia, intorpidimento e

formicolio delle estremitĂ , ipersensibilitĂ  alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche.

Insonnia e ansia di rimbalzo: all’interruzione del trattamento puĂ² presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con DIAPATOL ricorrono in forma aggravata. PuĂ² essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza, o disturbi del sonno. PoichĂ© il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.

Durata del trattamento: La durata del trattamento dovrebbe essere la piĂ¹ breve possibile (vedere posologìa) a seconda dell’indicazione, ma non dovrebbe superare le quattro settimane per i disturbi del sonno di origine depressiva ed otto-dodici settimane nel caso di sindrome ansioso-depressiva, compreso un periodo di sospensione graduale. L’estensione della terapia oltre questi periodi non dovrebbe avvenire senza una rivalutazione della situazione clinica. PuĂ² essere utile che il medico curante informi il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarĂ  di durata limitata e spieghi precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.

Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilitĂ  di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale.

Dal momento che il clordiazepossido è una benzodiazepina con una lunga durata di azione, è sconsigliabile il passaggio improvviso da DIAPATOL ad altro farmaco a base di benzodiazepine con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi sintomi da astinenza.

Amnesia : DIAPATOL puĂ² indurre amnesia anterograda. CiĂ² accade piĂ¹ spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco e, quindi, per ridurre il rischio ci si dovrebbe accertare che i pazienti possano avere un sonno ininterrotto di 7-8 ore (vedere effettì ìndesìderatì).

Reazioni psichiatriche e paradosse: In corso di trattamento possono accadere fenomeni come irrequietezza, agitazione, irritabilitĂ , aggressivitĂ , delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. In tali casi, l’uso del medicinale dovrebbe essere sospeso. Tali reazioni sono piĂ¹ frequenti nei bambini e negli anziani.

Suicidio/Ideazione suicidaria

La depressione è associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (suicidio/eventi correlati). Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. PoichĂ© possono non verificarsi miglioramenti durante le prime settimane di trattamento o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E’ esperienza clinica in generale che il rischio di suicidio puĂ² aumentare nelle prime fasi del miglioramento.

Altre patologie psichiatriche per le quali Diapatol è prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Inoltre, queste patologie possono essere associate al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori si

devono, pertanto, osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche.

Pazienti con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell’inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con farmaci antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di età inferiore a 25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispetto al placebo.

La terapia farmacologica con antidepressivi deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti (o chi si prende cura di loro) dovrebbero essere avvertiti della necessità di monitorare e di riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l’insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali.

Gruppi specifi i di pazienti: Il DIAPATOL non dovrebbe essere date ai bambini di etĂ  inferiore ai 12 anni; la durata del trattamento dove essere la piĂ¹ breve possibile. Gli anziani dovrebbero assumere una dose ridotta (vedere posologìa) al fine di prevenire reazioni anomale quali atassia, sedazione, confusione, stipsi e secchezza orale. Egualmente, una dose piĂ¹ bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria. Il DIAPATOL non è indicato nei pazienti con grave insufficienza epatica in quanto puĂ² precipitare l’encefalopatia. Il DIAPATOL non è consigliato per il trattamento primario della malattia psicotica. Il DIAPATOL dovrebbe essere usato con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.

Ulteriori avvertenze: In tutti i casi seguenti e cioè: in soggetti con anamnesi di epilessia o di fatti convulsivi, nei cardiopazienti specie se anziani, nella arteriosclerosi cerebrale, nei pazienti con una storia di epilessia, ritenzione urinaria, ostruzione intestinale, stenosi pilorica, nei nefro ed epatopazienti gravi, negli ipertiroidei ed in coloro che sono in corso di trattamento con ormoni tiroidei, la condotta della terapia deve essere improntata a particolare cautela. La brusca interruzione del trattamento con il farmaco puĂ² provocare una sintomatologia caratterizzata essenzialmente da una ricaduta con malessere, nausea, cefalea, mialgie e che, quindi, in genere, non è riferibile a dipendenza, anche se le benzodiazepine, come altri farmaci della stessa azione, possono produrla in soggetti predisposti. L’uso del prodotto puĂ² interferire negativamente con i tempi di reazione di soggetti che, per la loro attivitĂ , necessitano di integritĂ  e vigilanza. Nei trattamenti molto protratti, è consigliabile controllare periodicamente la funzionalitĂ  epatica e la crasi ematica.

Da non usare in gravidanza accertata o presunta. Informazioni importanti su alcuni eccipienti

DIAPATOL contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco