Gabbroral: effetti collaterali e controindicazioni

Gabbroral: effetti collaterali e controindicazioni

Gabbroral (Paromomicina Solfato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Enteriti acute e croniche sostenute da germi sensibili. Dissenterie bacillari. Enterocoliti diarroiche da germi sensibili. Sterilizzazione del contenuto intestinale nella preparazione ad interventi sull’intestino. Amebiasi intestinale (acuta e cronica). Lambliasi (giardiasi). Coadiuvante nel trattamento del coma epatico (per sterilizzazione della flora intestinale produttrice di ammoniaca).

Gabbroral: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Gabbroral ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Gabbroral, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Gabbroral: controindicazioni

Pazienti con precedenti d’ipersensibilità alla paromomicina; occlusione intestinale; bambini al di sotto dei 2 anni; insufficienza renale; sindromi mioasteniche; sindromi da malassorbimento.

Ipersensibilità verso il farmaco.

Gabbroral: effetti collaterali

La somministrazione di 4 g/die di Gabbroral può provocare nausea, crampi addominali, diarrea. Questi effetti sono di raro riscontro con le dosi più basse attualmente impiegate.

Eccezionalmente segni di nefrotossicità o di ototossicità.

In caso di insorgenza di qualunque effetto indesiderato, che non sia tra quelli sopra riportati, durante il trattamento, il paziente è tenuto ad informare il proprio Medico o il proprio Farmacista.

Gabbroral: avvertenze per l’uso

Benché in trattamenti con 2 g di paromomicina al giomo per os, anche per due mesi consecutivi, non siano state osservate reazioni allergiche o superinfezioni intestinali (enterocoliti stafilococciche o candidiasi intestinale), non è da escludere la possibilità di tali evenienze.

Si raccomanda pertanto di seguire i pazienti sotto questo profilo e, nel caso, di adottare una opportuna terapia.

Con gli antibiotici amminoglicosidici, in pazienti con lesioni del tratto gastroenterico, può verificarsi, anche se in proporzioni modeste, assorbimento sistemico con gli effetti collaterali caratteristici a carico dell’udito e del rene. Durante il trattamento è perciò consigliabile sorvegliare le funzioni uditiva e renale, allo scopo di rivelare tempestivamente segni di ototossicità o di nefrotossicità che, se non riconosciuti, potrebbero tendere alla irreversibilità.

Lo sciroppo contiene potassio metabisolfito e sodio solfito, tali sostanze possono provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.

Il trattamento con dosi elevate non deve essere prolungato nel tempo.

Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco