Haldol Decanoas: effetti collaterali

Haldol Decanoas: effetti collaterali

Haldol decanoas (Aloperidolo Decanoato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento di mantenimento delle psicosi.

Haldol decanoas: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Haldol decanoas ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Haldol decanoas, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Haldol decanoas: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Stati comatosi, pazienti fortemente depressi dall’alcool o da altre sostanze attive sul sistema nervoso centrale, depressioni endogene senza agitazione, morbo di Parkinson. Astenie, nevrosi e stati spastici dovuti a lesioni dei gangli della base (emiplegia, sclerosi a placche, ecc.).Gravidanza e allattamento. Malattie cardiache clinicamente significative (ad es: recente infarto acuto del miocardio, insufficienza cardiaca scompensata, aritmie trattate con medicinali antiaritmici appartenenti alle classi Ia e III).

Prolungamento intervallo QTc.

Soggetti con storia famigliare di aritmia o torsione di punta. Ipopotassemia non corretta.

Concomitante uso di farmaci che prolungano il QTc.

Haldol decanoas: effetti collaterali

Dati da studi clinici

Dati da studi di confronto e in aperto – Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza ≥ 1%

La sicurezza di HALDOL DECANOAS (15-500 mg/mese) è stata valutata in 410 soggetti partecipanti a 13 studi clinici per il trattamento della schizofrenia o del disturbo schizoaffettivo.

Le reazioni avverse al farmaco (Adverse Drug Reactions, ADR) riportate con incidenza ≥ 1% in soggetti trattati con HALDOL DECANOAS in questi studi sono riportate in Tabella 1.

Tabella 1. Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza ≥ 1% in soggetti trattati con HALDOL DECANOAS in studi clinici di confronto e in aperto

Classificazione sistemica organica Aloperidolo decanoato (n=410) %
Reazione avversa
Patologie del sistema nervoso
Disturbi extrapiramidali 13,6
Tremore 8,0
Parkinsonismo 7,3
Sonnolenza 4,9
Facies a maschera 4,1
Acatisia 3,4
Sedazione 2,7
Patologie gastrointestinali
Secchezza delle fauci 3,4
Costipazione 2,0
Ipersecrezione salivare 1,2
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Rigidità muscolare 6,1
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Disfunzione sessuale 1,5
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Reazioni al sito di iniezione 1,2
Esami diagnostici
Aumento di peso 2,9

Dati da studi di confronto e in aperto – Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza <1%

Ulteriori ADR presentatesi in < 1% dei soggetti trattati con HALDOL DECANOAS negli studi sopra citati sono elencate in Tabella 2.

Tabella 2. Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza <1% in soggetti trattati con HALDOL DECANOAS in studi clinici di confronto e in aperto

Patologie del sistema nervoso
Acinesia
Discinesia
Oculogiro
Ipertonia
Distonia
Rigidità a scatti
Patologie dell’occhio
Visione offuscata
Disturbi visivi
Patologie cardiache
Tachicardia

Di seguito è riportato un elenco delle ulteriori ADR identificate in studi clinici con altre formulazioni di aloperidolo:

Patologie endocrine: iperprolattinemia.

Patologie del sistema nervoso: sindrome neurolettica maligna; discinesia tardiva; bradicinesia; vertigini.

Patologie vascolari: ipotensione.

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: amenorrea, galattorrea, disturbi mestruali, disfunzione erettile.

Dati postmarketing

Gli eventi avversi primi identificati come ADR durante l’esperienza postmarketing con aloperidolo sono inclusi in Tabella 3. La revisione postmarketing è basata sulla revisione di tutti i casi in cui è stata somministrata la parte attiva di aloperidolo (HALDOL e HALDOL DECANOAS). In ogni tabella le frequenze sono fornite in accordo alla seguente convenzione:

Molto comune ≥ 1/10
Comune ≥ 1/100 e < 1/10
Non comune ≥ 1/1000 e < 1/100
Raro ≥ 1/10000 e < 1/1000
Molto raro < 1/10000 inclusi i casi isolati

Nella Tabella 3 le ADR sono mostrate in base alla classe di frequenza basata sul tasso di segnalazione spontanea.

Tabella 3. Reazioni avverse al farmaco durante l’esperienza postmarketing con aloperidolo (orale, soluzione o decanoato) riportate per categoria di frequenza stimata dai tassi di segnalazione spontanee

Patologie del sistema emolifopoietico
Molto raro Agranulocitosi, pancitopenia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro Reazione anafilattica, ipersensibilità
Patologie endocrine
Molto raro Inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico
Disturbi della nutrizione e del metabolismo
Molto raro Ipoglicemia
Disturbi psichiatrici
Molto raro Disordini psicotici, agitazione, stato confusionale, depressione, insonnia
Patologie del sistema nervoso
Molto raro Convulsioni, mal di testa
Patologie cardiache
Molto raro Torsade de pointes (torsione di punta), fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare, extrasistole
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto raro Broncospasmo, laringospasmo, edema laringeo, dispnea
Patologie Gastrointestinali
Molto raro Vomito, nausea
Patologie epatobiliari
Molto raro Insufficienza epatica acuta, epatite, colestasi, ittero, anomalie nei test di funzionalità epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto raro Vasculite leucocitoclastica, dermatite esfoliativa, orticaria, reazioni di fotosensibilità, rash, prurito, iperidrosi
Patologie renali ed urinarie
Molto raro Ritenzione urinaria
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Molto raro Priapismo, ginecomastia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto raro Morte improvvisa, edema facciale, edema, iponatriemia, ipertermia
Esami diagnostici
Molto raro Elettrocardiogramma con QT prolungato, diminuzione di peso

Sono stati osservati con HALDOL DECANOAS e altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco.

Casi molto rari di morte improvvisa.

Sono stati riportati con farmaci antipsicotici casi di tromboembolismo venoso, inclusi casi di embolia polmonare e casi di trombosi venosa profonda - Frequenza non nota.

Haldol decanoas: avvertenze per l’uso

Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT.

Effettuare un ECG di base prima di iniziare il trattamento (vedì sezìone 4.3).

Effettuare un monitoraggio dell’ECG nel corso della terapia, sulla base delle condizioni cliniche del paziente.

Nel corso della terapia, ridurre il dosaggio se si osserva un prolungamento del QT e interrompere se il QTc è >500ms.

Si raccomanda un controllo periodico degli elettroliti. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.

Sono stati riportati rari casi di morte improvvisa in pazienti psichiatrici trattati con farmaci antipsicotici, tra cui HALDOL DECANOAS.

Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con farmaci antipsicotici. Spesso i pazienti trattati con farmaci antipsicotici presentano fattori di rischio acquisiti per TEV; pertanto devono essere identificati tutti i possibili fattori di rischio per TEV prima e durante la terapia con HALDOL DECANOAS e devono essere intraprese misure preventive.

Aumento della mortalitĂ  nelle persone anziane con demenza

Dati ottenuti da due ampi studi osservazionali hanno dimostrato che nelle persone anziane con demenza trattate con antipsicotici il rischio di morte è lievemente aumentato rispetto alle persone non trattate. Non ci sono dati a sufficienza per stimare esattamente l’entità del rischio e non è nota la causa dell’aumentato rischio.

HALDOL DECANOAS non è autorizzato per il trattamento dei disturbi del comportamento correlati a demenza.

Pazienti anziani affetti da psicosi correlata a demenza trattati con farmaci antipsicotici mostrano un aumentato rischio di morte. L’analisi di diciassette studi clinici controllati verso placebo (durata modale di 10 settimane), prevalentemente in pazienti in terapia con farmaci antipsicotici atipici, ha rivelato un rischio di morte compreso tra 1,6 e 1,7 volte maggiore in pazienti trattati con farmaco rispetto ai trattati con placebo. Nel corso di uno studio clinico controllato della durata di 10 settimane con un farmaco tipico il tasso di mortalitĂ  è stato di circa il 4,5% nei pazienti trattati con farmaco rispetto a circa il 2,6 % nel gruppo placebo. Sebbene le cause di morte erano varie, la maggior parte dei decessi è sembrata essere di natura cardiovascolare (ad esempio insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o di natura infettiva (ad esempio polmonite). Studi osservazionali suggeriscono che, come gli antipsicotici atipici, il trattamento con antipsicotici convenzionali puĂ² aumentare la mortalitĂ . In tale ambito non è chiaro se l’aumentata mortalitĂ  osservata negli studi osservazionali possa essere attribuita agli antipsicotici o al contrario ad alcune caratteristiche dei pazienti.

Effetti cardiovascolari

Con aloperidolo sono stati riportati molto raramente casi di prolungamento dell’intervallo QT e/o aritmie ventricolari, in aggiunta a rari casi di morte improvvisa. Essi potrebbero verificarsi piĂ¹ frequentemente con alti dosaggi di farmaco e in pazienti predisposti.

Dal momento che nel corso della terapia con aloperidolo è stato osservato un prolungamento dell’intervallo QT, si raccomanda cautela nei pazienti con condizioni che predispongono ad un prolungamento del QT (sindrome da QT prolungato, ipokalemia, squilibrio elettrolitico, farmaci che causano prolungamento del QT vedi sezione 4.5, malattie cardiovascolari, storia familiare di prolungamento del QT) specialmente se la somministrazione avviene per via parenterale Il rischio di prolungamento dell’intervallo QT e/o di aritmie ventricolari puĂ² aumentare con dosi elevate o con l’uso parenterale, in particolare endovenoso.

Aloperidolo decanoato non deve essere somministrato per via endovenosa.

HALDOL DECANOAS non deve essere somministrato per via endovenosa, in quanto la somministrazione endovenosa di aloperidolo è stata associata ad un maggiore rischio di prolungamento del tratto QT e di Torsione di punta.

Sono state inoltre riportate tachicardia e ipotensione in pazienti occasionali.

Sindrome neurolettica maligna

Come gli altri farmaci antipsicotici, anche HALDOL DECANOAS è stato associato a sindrome neurolettica maligna: una risposta rara ed idiosincrasica caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare generalizzata, instabilità autonomica, stato di coscienza alterato. L’ipertermia è spesso un sintomo precoce di tale sindrome. Il trattamento antipsicotico deve essere sospeso immediatamente e devono essere istituite appropriate terapie di supporto ed un attento monitoraggio.

Discinesia tardiva

Come per tutti i farmaci antipsicotici, puĂ² comparire discinesia tardiva in alcuni pazienti in terapia a lungo termine o dopo sospensione della terapia. Tale sindrome è principalmente caratterizzata da movimenti ritmici involontari della lingua, del viso, della bocca o della mandibola. Le manifestazioni possono essere permanenti in alcuni pazienti. La sindrome puĂ² essere mascherata con la ripresa del trattamento, con l’aumento del dosaggio o passando ad un altro antipsicotico. Il trattamento deve essere interrotto appena possibile.

Sintomi extrapiramidali

Come per tutti i neurolettici, possono insorgere sintomi extrapiramidali, ad esempio tremore, rigiditĂ , ipersalivazione, bradicinesia, acatisia, distonia acuta.

Farmaci antiparkinson anticolinergici possono essere prescritti se necessario, ma non dovrebbero essere usati routinariamente come misura preventiva. Se è necessario il trattamento concomitante con farmaci antiparkinson deve essere protratto dopo la sospensione di HALDOL DECANOAS, se la loro escrezione è piĂ¹ rapida rispetto a quella di HALDOL, allo scopo di evitare lo sviluppo o

l’aggravamento di sintomi extrapiramidali. Il medico deve considerare il possibile aumento della pressione intraoculare dovuta ai farmaci anticolinergici, inclusi gli agenti antiparkinson, quando somministrati in concomitanza con HALDOL DECANOAS.

Attacchi epilettici/Convulsioni

Ăˆ stata riportata l’insorgenza di attacchi epilettici scatenati da HALDOL DECANOAS. Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e in condizioni che predispongono alle convulsioni (ad esempio sospensione dell’alcool e danno cerebrale).

Effetti epatobiliari

Dato che HALDOL DECANOAS è metabolizzato dal fegato, si raccomanda cautela in pazienti con malattia epatica. Sono stati riportati casi isolati di anomalie nella funzionalitĂ  epatica o epatiti, piĂ¹ spesso colestatiche.

Effetti sul sistema endocrino

La tiroxina puĂ² facilitare la tossicitĂ  di HALDOL DECANOAS. La terapia antipsicotica in pazienti con ipertiroidismo deve essere intrapresa solo con grande cautela e deve essere sempre accompagnata da una terapia per raggiungere uno stato eutiroideo.

Gli effetti ormonali degli antipsicotici neurolettici includono iperprolattinemia, che puĂ² causare galattorrea, ginecomastia e oligo- o amenorrea. Sono stati riportati casi molto rari di ipoglicemia e di Sindrome da Inappropriata Secrezione di ADH.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco