Ipacid: effetti collaterali e controindicazioni

Ipacid: effetti collaterali e controindicazioni

Ipacid 1000 i.m. (Cefonicid Sodico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

IPACID 1000 risulta elettivo e specifico nelle infezioni batteriche gravi sostenute da germi Gram-negativi particolarmente resistenti o da flora mista con presenza di Gram-negativi sensibili al Cefonicid e resistenti ai più comuni antibiotici.

IPACID 1000 pertanto è indicato nel trattamento delle infezioni delle basse vie respiratorie, infezioni del tratto urinario, infezioni della pelle e degli strati sottostanti, infezioni delle ossa e delle articolazioni, setticemie.

IPACID 1000 trova particolare indicazione in pazienti immunodepressi.

Profilassi chirurgica: la somministrazione prima dell’intervento chirurgico in un’unica dose di 1 g del prodotto riduce l’incidenza di infezioni post-operatorie da germi sensibili, fornendo una protezione dall’infezione sia durante il tempo dell’intervento, sia nelle 24 ore successive.

Dosi ulteriori di IPACID 1000 possono essere somministrate per altri due giorni a pazienti sottoposti a plastica agli arti con protesi.

IPACID 1000 riduce l’incidenza di sepsi post-operatorie conseguenti al taglio cesareo, il farmaco deve essere somministrato dopo la legatura del cordone ombelicale.

Ipacid 1000 i.m.: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ipacid 1000 i.m. ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ipacid 1000 i.m., conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Ipacid 1000 i.m.: controindicazioni

Ipersensibilità ai componenti del farmaco o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. È controindicato negli individui che hanno manifestato fenomeni di ipersensibilità verso altre cefalosporine.

Le preparazioni per uso intramuscolare, non devono essere somministrate a pazienti allergici alla lidocaina.

GENERALMENTE CONTROINDICATO IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO (vedere uso in gravidanza e allattamento).

Ipacid 1000 i.m.: effetti collaterali

IPACID 1000 generalmente è ben tollerato, reazioni avverse sono state segnalate raramente e riguardano:

Reazioni di ipersensibilità : orticaria, prurito, eruzioni cutanee (maculopapulari, eritematose o morbilliformi), mialgia, febbre e brividi, reazioni simil malattia da siero (febbre, orticaria, artralgia, edema e linfoadenopatia), eosinofilia, artralgia, edema, eritema, prurito anale e genitale, angioedema, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica, dermatite esfoliativa.

Raramente sono state riportate reazioni anafilattiche: gravi reazioni acute e generalizzate caratterizzate da dispnea, spesso seguita da collasso cardiovascolare o da shock, manifestazioni cutanee (essenzialmente prurito ed orticaria con o senza angioedema) e gastrointestinali (nausea, vomito, dolori addominali crampiformi e diarrea).

Reazioni di ipersensibilità si verificano con maggior frequenza nei pazienti con una storia di allergia, in particolare verso la penicillina.

Effetti ematologici: nel 3% e oltre, dei pazienti trattati con una cefalosporina è riscontrabile un test di Coombs, diretto ed indiretto, positivo.

Raramente, e in forma lieve e transitoria, neutropenia, trombocitemia o trombocitopenia e leucopenia. Raramente sono state riferite anemia e agranulocitosi, così come anemia aplastica, pancitopenia, anemia emolitica ed emorragia.

Nel 3% dei pazienti trattati con cefonicid, è stata riportata eosinofilia e nell’1,7% dei casi un aumento delle piastrine.

Effetti epatici: aumento di transaminasi (AST/SGOT, ALT/SGPT), fosfatasi alcalina, lattico deidrogenasi (LDH), gamma-glutamil-transpeptidasi (GGTP) o bilirubina e disfunzioni epatiche, compresa la colestasi.

Questi effetti sono generalmente lievi e scompaiono con la sospensione della terapia.

Effetti gastrointestinali: gli effetti indesiderati di più frequente riscontro dopo somministrazione orale di cefalosporine sono: nausea, vomito e diarrea. Generalmente sono lievi e transitori ma raramente possono essere tali da richiedere la sospensione del farmaco.

Altri effetti osservati sono: dolore addominale, tenesmo, dispepsia, glossite e pirosi gastrica.

Gli effetti gastrointestinali delle cefalosporine possono verificarsi anche dopo somministrazione intramuscolare o endovenosa.

Raramente, durante il trattamento con cefalosporine o dopo la sua sospensione, è stata riferita la comparsa di colite pseudomembranosa causata da clostridi antibiotico-resistenti produttori di tossine (es. C. difficile); alcuni casi letali sono stati riportati.

Effetti locali: reazioni locali sono piuttosto comuni con alcune cefalosporine, cefonicid in particolare: dolore, meno frequentemente bruciore, indurimento dei tessuti e dolorabilità dopo somministrazione intramuscolare.

Effetti renali: occasionalmente, aumento transitorio di azotemia e creatininemia. Raramente, insufficienza renale acuta associata a nefrite interstiziale.

Ipacid 1000 i.m.: avvertenze per l’uso

Come per gli altri antibiotici l’uso prolungato può indurre superinfezioni da microorganismi resistenti.

Come per tutte le cefalosporine, prima di iniziare il trattamento con IPACID 1000 occorre accertare l’esistenza di precedenti reazioni di ipersensibilità. Il prodotto deve essere somministrato con cautela in pazienti allergici alla penicillina in quanto sono stati descritti casi di ipersensibilità crociata tra penicilline e cefalosporine.

Prima di impiegare IPACID 1000 in associazione con altri antibiotici, dovrebbero essere attentamente lette le istruzioni per l’uso degli altri farmaci per conoscere eventuali interazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni e reazioni indesiderate.

La posologia deve essere ridotta in soggetti con funzionalità renale compromessa.

Anche se in misura minore rispetto alle altre cefalosporine, IPACID 1000 può indurre delle resistenze microbiche indotte dall’azione della beta-lattamasi. Questo rischio è maggiore verso organismi opportunisti quali Enterobacteriaceae e Pseudomonas specialmente in soggetti immunodepressi o quando vengono associate tra loro più beta-lattamine. Reazioni acute di ipersensibilità possono richiedere l’uso di adrenalina o altre misure di emergenza. Quando sono presenti segni di infezione bisogna procedere all’isolamento del microorganismo responsabile in modo da iniziare una terapia mirata. La sensibilità batterica dovrebbe essere determinata attraverso l’uso di metodi standardizzati che utilizzano dischi per antibiogramma contenente 30 mcg di Cefonicid. All’inizio della terapia dovrebbero essere effettuate delle analisi su campioni raccolti per determinare la sensibilità all’IPACID 1000 del microorganismo responsabile dell’infezione. La terapia con IPACID 1000 può comunque essere iniziata in attesa dei risultati delle analisi. Prima di impiegare IPACID 1000 in associazione con altri antibiotici, dovrebbero essere attentamente lette le istruzioni per l’uso degli altri farmaci per conoscere eventuali interazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni e reazioni indesiderate. La funzionalità renale deve essere controllata attentamente. Coliti pseudomembranose sono state riportate a seguito dell’uso di cefalosporine ed altri antibiotici ad ampio spettro. Il trattamento con antibiotici ad ampio spettro può alterare la normale flora del colon ed il Clostridia può avere un eccessivo sviluppo. Studi dimostrano che la primaria causa di colite da antibiotico è riconducibile ad una tossina prodotta da Clostridium difficile. I casi di colite lieve guariscono dopo interruzione della terapia; quando la colite non migliora con la interruzione del farmaco e quando è grave, il trattamento di scelta è la Vancomicina per via orale. I casi moderati e gravi dovrebbero essere trattati con liquidi ed elettroliti. Nel corso di trattamento con cefalosporine è stata segnalata positività del test di Coombs (talora falsa).

Tenere fuori dalla portata dei bambini.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco