Isoflurane: effetti collaterali e controindicazioni

Isoflurane: effetti collaterali e controindicazioni

Isoflurane (Isoflurano) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Anestetico generale per inalazione somministrabile in soggetti di tutte le età.

Isoflurane: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Isoflurane ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Isoflurane, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Isoflurane: controindicazioni

Ipersensibilità nota a Isoflurane o ad altri agenti alogenati. Isoflurane non deve essere somministrato a soggetti con una nota o sospetta predisposizione alla ipertermia maligna. Isoflurane non deve essere somministrato a pazienti che abbiano manifestato un ittero e/o febbre di origine sconosciuta dopo somministrazione di Isoflurane o di altri anestetici alogenati.

Isoflurane: effetti collaterali

Le reazioni indesiderate provocate da Isoflurane sono simili a quelle osservate con l’uso di altri anestetici alogenati; si osservano ipotensione, depressione respiratoria e aritmie.

Altri effetti minori determinati dall’uso di Isoflurane sono un aumento del numero dei globuli bianchi (anche in assenza di stress chirurgico) ed ancora brividi, nausea e vomito durante la fase post-operatoria. Questi effetti sono osservabili in un pari numero di soggetti trattati con altri anestetici.

Isoflurane: avvertenze per l’uso

Isoflurane è un farmaco che produce una profonda depressione respiratoria, e questo effetto è accentuato dalla pre-anestesia o dall’uso concomitante di altri depressivi respiratori.

Poiché i livelli dell’anestesia possono essere facilmente e velocemente alterati con l’uso di Isoflurane, dovrebbero essere adoperati soltanto vaporizzatori in grado di fornire una concentrazione prevedibile con un buon grado di precisione. Il grado di ipotensione e di depressione ventilatoria potrebbe fornire alcune indicazioni sul livello dell’anestesia. Con Isoflurane il livello dell’anestesia può essere cambiato repentinamente. Il ritmo cardiaco rimane stabile ma la respirazione spontanea dev’essere controllata accuratamente ed assistita quando necessario.

Isoflurane determina un aumento della circolazione cerebrale ai livelli profondi d’anestesia (1,5%), e ciò potrebbe portare ad un incremento di pressione del liquido cerebro spinale. Dove necessario questo si può prevenire o correggere mediante una iperventilazione del paziente prima o durante l’anestesia. Al pari degli altri anestetici alogenati, Isoflurane dev’essere adoperato con prudenza nei soggetti che presentano un aumento della pressione intracranica. Si ricorda ancora che in questi casi l’iperventilazione potrebbe risultare necessaria. Isoflurane è un potente vasodilatatore delle arterie coronarie e sistemiche. L’effetto sulla pressione sistemica arteriosa è facilmente controllabile nei soggetti sani ed è adoperato specificatamente per indurre ipotensione. Comunque, per il fenomeno del "furto coronarico" Isoflurane deve essere adoperato con cautela nei soggetti con malattie coronariche. In particolare, devono essere considerati maggiormente predisposti i soggetti che presentano ischemia subendocardica. La salivazione e le secrezioni tracheo-bronchiali possono risultare stimolate nei bambini, mentre i riflessi faringei e laringei sono rapidamente attenuati.

Si raccomanda di eliminare efficacemente i vapori di questo e di altri agenti inalanti dalla zona di utilizzo.

È stato segnalato che se Isoflurane interagisce con il filtro a idrossido di bario o a calce non perfettamente idratato si assiste alla formazione di monossido di carbonio. L’inalazione di monossido di carbonio determina, nei pazienti esposti, livelli elevati di carbossiemoglobina; quest’ultima risulta tossica anche a basse concentrazioni e non facilmente rilevabile con i comuni sistemi di monitoraggio, quale la pulsiossimetria.

Ogni qualvolta un paziente sottoposto ad anestesia in circuito chiuso con il prodotto sviluppi un’ipossia non corregibile con i comuni mezzi terapeutici, risulta opportuna una misurazione diretta della carbossiemoglobina. Ogni precauzione va inoltre presa per evitare la disidratazione del filtro a calce.

Non si ha una sufficiente esperienza d’uso in caso di anestesia ripetuta per poter fare raccomandazioni specifiche. Come con tutti gli anestetici alogenati, la ripetizione dell’anestesia dopo un breve periodo di tempo deve essere affrontata con cautela, dato che il rischio di tossicità epatica non è stato completamente chiarito. La somministrazione di Isoflurane a pazienti con pre-esistenti disfunzioni epatiche deve essere effettuata con cautela.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco