Itragerm: effetti collaterali e controindicazioni

Itragerm: effetti collaterali e controindicazioni

Itragerm (Itraconazolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Itragerm 50 mg capsule è indicato, se il trattamento topico non è efficace o non è adeguato, per il trattamento delle seguenti infezioni micotiche superficiali:

dermatomicosi (per es. tinea corporis, tinea cruris, tinea pedis, tinea manus and tinea unguium)

Pityriasis versicolor.

Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antimicotici.

Itragerm: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Itragerm ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Itragerm, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Itragerm: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Itraconazolo non deve essere somministrato a pazienti con evidenza di disfunzione ventricolare, come insufficienza cardiaca congestizia in atto o nell’anamnesi, ad eccezione del trattamento di infezioni gravi o che mettono in pericolo la vita (vedere paragrafo 4.4).

Itraconazolo non deve essere utilizzato durante la gravidanza per indicazioni che non mettono in pericolo la vita (vedere paragrafo 4.6).

Itragerm: effetti collaterali

Capsule di Itraconazolo convenzionale

Le reazioni avverse riportate più frequentemente sulla base di studi clinici e/o report spontanei a seguito del trattamento con capsule di itraconazolo convenzionale erano: cefalea, dolore addominale e nausea. Le reazioni avverse più gravi erano: reazione allergica grave,

insufficienza cardiaca/insufficienza cardiaca congestizia/edema polmonare, pancreatite, epatotossicità grave (compresi alcuni casi di insufficienza epatica acuta fatale) e gravi reazioni cutanee.

Fare riferimento al paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego per informazioni aggiuntive su altri effetti gravi.

Le reazioni avverse sono elencate nella tabella seguente. Le reazioni avverse derivano da studi clinici in aperto e in doppio cieco con capsule convenzionali di itraconazolo che hanno coinvolto 8499 pazienti nella terapia delle dermatomicosi e onicomicosi e da segnalazioni spontanee.

La seguente tabella riporta le reazioni avverse classificate per sistemi e organi. Nell’ambito di ogni classificazione per sistemi e organi, le ADR sono state ordinate in base alla frequenza, usando la seguente convenzione: Molto comune (? 1/10); Comune (?1/100,

<1/10); Non comune (? 1/1.000, < 1/100); Raro (? 1/10.000, < 1/1.000); Molto raro (< 1/10.000).

Reazioni avverse
Infezioni ed infestazioni
Non comune Sinusite, infezione del tratto respiratorio superiore, rinite
Patologie del sistema emolinfopoietico
Raro Leucopenia
Disturbi del sistema immunitario
Non comune Ipersensibilità *
Raro Malattia da siero, edema angioneurotico, reazione anafilattica
Patologie del sistema nervoso
Comune Cefalea
Raro Parestesia, ipoestesia, disgeusia
Patologie dell’occhio
Raro Disturbi visivi (inclusi diplopia ed annebbiamento della vista)
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Raro Perdita dell’udito transitoria o permanente*, tinnito
Patologie cardiache
Raro Insufficienza cardiaca congestizia*
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Raro Dispnea
Patologie gastrointestinali
Comune Dolore addominale, nausea
Non comune Diarrea, vomito, costipazione, dispepsia, flatulenza
Raro Pancreatite
Patologie epatobiliari
Non comune Anormale funzionalità epatica
Raro Grave epatotossicità (inclusi alcuni casi di insufficienza epatica acuta fatale) *, iperbilirubinemia
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune Orticaria, eruzione cutanea, prurito
Raro Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens- Johnson, pustolosi esantematica acuta generalizzata, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, vasculite leucocitoclastica, alopecia, fotosensibilità
Patologie renali e urinarie
Raro Pollachiuria
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Non comune Disordini mestruali
Raro Disfunzione erettile
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Raro Edema
Esami diagnostici
Raro Aumento della creatininfosfochinasi ematica

* vedere paragrafo 4.4.

Popolazione pediatrica

Informazioni da studi sulle capsule convenzionali di itraconazolo in pazienti pediatrici, mostrano che, in generale, la natura delle reazioni avverse in pazienti pediatrici è simile a quella osservata nei soggetti adulti, ma l’incidenza è superiore nei pazienti pediatrici.

Itragerm capsule

In uno studio di 12 settimane sulla sicurezza e l’efficacia condotto con le capsule di Itragerm, non sono state evidenziate differenze significative tra i gruppi trattati con Itragerm o con itraconazolo convenzionale in merito a tipo, frequenza o gravità delle reazioni avverse riportate o osservate durante lo studio. Il profilo di sicurezza delle capsule di Itragerm è risultato coerente con il profilo di sicurezza noto delle capsule convenzionali di itraconazolo. Nessuna reazione avversa significativa nuova o inattesa attribuibile a Itragerm è stata osservata.

Soluzioni endovenose o orali di itraconazolo

Viene riportato di seguito un elenco di reazioni avverse associate ad itraconazolo che sono state riportate negli studi clinici con soluzioni endovenose e orali di itraconazolo, con esclusione del termine “Infiammazione al sito di iniezione”, che è specifico per la via di somministrazione iniettiva.

Patologie del sistema emolinfopoietico: granulocitopenia, trombocitopenia.

Disturbi del sistema immunitario: reazione anafilattoide.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione: iperglicemia, iperkaliemia, ipokaliemia, ipomagnesiemia.

Disturbi psichiatrici: stato confusionale.

Patologie del sistema nervoso: neuropatia periferica*, capogiri, sonnolenza, tremore. Patologie cardiache: insufficienza cardiaca, insufficienza ventricolare sinistra, tachicardia. Patologie vascolari: ipertensione, ipotensione.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: edema polmonare, disfonia, tosse.

Patologie gastrointestinali: disturbi gastrointestinali.

Patologie epatobiliari: insufficienza epatica*, epatiti, ittero.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzione cutanea eritematosa, iperidrosi.

Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: mialgia, artralgia.

Patologie renali e urinarie: danno renale, incontinenza urinaria.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: edema generalizzato, edema facciale, dolore toracico, piressia, dolore, affaticamento, brividi.

Esami diagnostici: aumento dei livelli di alanina aminotransferasi, aumento dei livelli di aspartato aminotransferasi, aumenti dei livelli di fosfatasi alcalina ematica, aumento dei livelli di lattato deidrogenasi ematica, aumento dei livelli di urea ematica, aumento dei livelli di gamma-glutamiltransferasi, aumento degli enzimi epatici, analisi delle urine anormali.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

Itragerm: avvertenze per l’uso

In accordo alle indicazioni riportate al paragrafo 4.1, una capsula rigida di Itragerm 50 mg ha un effetto terapeutico simile a una capsula rigida da 100 mg delle convenzionali capsule rigide contenenti itraconazolo. La dose raccomandata di Itragerm è quindi la metà della dose raccomandata per le convenzionali capsule rigide di itraconazolo.

Ipersensibilità crociata

Non ci sono informazioni riguardanti l’ipersensibilità crociata tra itraconazolo ed altri agenti antimicotici azolici. E’ necessaria cautela nella prescrizione di capsule rigide di itraconazolo a pazienti con ipersensibilità ad altri azoli.

Effetti cardiaci

In uno studio condotto su volontari sani con itraconazolo e.v. è stata osservata una transitoria riduzione asintomatica della frazione di eiezione ventricolare sinistra. Non è nota la rilevanza clinica di questi risultati per le formulazioni orali.

Itraconazolo ha mostrato di avere un effetto inotropo negativo ed è stato associato a episodi di insufficienza cardiaca congestizia. Casi di insufficienza cardiaca sono stati riportati più frequentemente tra i report spontanei riferiti a capsule convenzionali di itraconazolo fra i pazienti che avevano assunto una dose giornaliera totale di 400 mg rispetto ai pazienti che avevano assunto dosi giornaliere totali inferiori, ciò suggerisce che il rischio di insufficienza cardiaca può aumentare con l’aumentare della dose giornaliera totale di itraconazolo.

Itraconazolo non deve essere utilizzato in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia o con anamnesi di insufficienza cardiaca congestizia a meno che il beneficio atteso non sia chiaramente superiore al rischio. La valutazione individuale del rapporto beneficio/rischio deve prendere in considerazione fattori come la gravità della condizione, la dose e la durata del trattamento (per esempio la dose giornaliera totale), ed i fattori di rischio individuali per l’insufficienza cardiaca congestizia. Questi fattori di rischio includono malattie cardiache, come malattie ischemiche e valvolari; importanti malattie polmonari, come la malattia cronica ostruttiva polmonare; e l’insufficienza renale e altri disturbi edematosi. Questi pazienti devono essere informati relativamente a segni e sintomi dell’insufficienza cardiaca congestizia, devono essere trattati con attenzione e devono essere monitorati durante il

trattamento per quanto riguarda i segni e i sintomi dell’insufficienza cardiaca congestizia; se questi segni o sintomi dovessero comparire durante il trattamento, l’itraconazolo deve essere sospeso.

I calcio antagonisti possono avere effetti inotropi negativi che possono aggiungersi a quelli dell’itraconazolo. Inoltre, itraconazolo può inibire il metabolismo dei calcio antagonisti.

Pertanto, è necessario usare prudenza nella co-somministrazione di itraconazolo e calcio antagonisti (vedere paragrafo 4.5) a causa di un aumentato rischio di insufficienza cardiaca congestizia.

Effetti epatici

Con l’utilizzo di itraconazolo si sono verificati casi molto rari di grave epatotossicità, inclusi alcuni casi fatali di insufficienza epatica acuta. Alcuni di questi casi hanno coinvolto pazienti senza una patologia epatica pre-esistente, che erano stati trattati per indicazioni sistemiche, avevano altre condizioni mediche concomitanti significative e/o stavano assumendo altri medicinali epatotossici. Alcuni pazienti non avevano evidenti fattori di rischio per una patologia epatica. Alcuni di questi casi si sono verificati nel primo mese di trattamento, inclusi alcuni casi osservati durante la prima settimana. Nei pazienti in trattamento con itraconazolo deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalità epatica. I pazienti devono essere istruiti a segnalare prontamente al medico segni e sintomi indicativi di epatite come anoressia, nausea, vomito, affaticamento, dolore addominale o urine scure.

In questi pazienti il trattamento deve essere immediatamente interrotto e devono essere condotti test sulla funzionalità epatica.

Sono disponibili dati limitati sull’uso dell’itraconazolo orale in pazienti con compromissione epatica.

Nei pazienti con livelli elevati o anormali di enzimi epatici o patologia epatica attiva o che hanno già sperimentato tossicità epatica con altri medicinali, il trattamento con Itragerm è fortemente sconsigliato a meno che ci sia una situazione grave o che mette in pericolo di vita dove il beneficio atteso supera il rischio. Si raccomanda il monitoraggio della funzione epatica in pazienti con pre-esistenti anormalità della funzione epatica o in quelli che hanno manifestato tossicità epatica con altri medicinali (vedere paragrafo 5.2).

Ridotta acidità gastrica

Studi di dissoluzione in vitro hanno dimostrato che non è richiesto l’ambiente acido per la dissoluzione dell’itraconazolo da Itragerm 50 mg e che tale dissoluzione è minimale fino a quando il pH è 6 o superiore. Tuttavia, non sono stati condotti studi dedicati di interazione medicinale-medicinale per quantificare l’impatto dei medicinali che alterano l’acidità gastrica sulle proprietà di assorbimento di Itragerm. Se lo specialista ha motivo di sospettare un assorbimento scarso o modificato, un monitoraggio terapeutico del medicinale può servire a verificare l’assorbimento e ottimizzare l’efficacia clinica.

Popolazione pediatrica

I dati clinici sull’uso di itraconazolo nei pazienti pediatrici sono limitati. L’itraconazolo non deve essere usati nei pazienti pediatrici a meno che il beneficio potenziale superi i rischi potenziali.

Uso nei pazienti anziani

I dati clinici sull’uso delle capsule di itraconazolo nei pazienti anziani sono limitati. Si raccomanda di usare le capsule di itraconazolo in questi pazienti solo se si è stabilito che il potenziale beneficio supera i potenziali rischi. In generale, si raccomanda di prendere in considerazione la selezione della dose per un paziente anziano, che rifletta la maggiore frequenza della diminuzione della funzionalità epatica, renale o cardiaca e di una concomitante malattia o di altre terapie farmacologiche.

Danno renale

Sono disponibili dati limitati sull’uso di itraconazolo somministrato per via orale in pazienti con danno renale. In alcuni pazienti con insufficienza renale l’esposizione all’itraconazolo può essere inferiore. Deve essere usata cautela quando il medicinale è somministrato in questa popolazione di pazienti e può essere considerato un aggiustamento posologico.

Perdita dell’udito

E’ stata riportata perdita transitoria o permanente dell’udito in pazienti trattati con itraconazolo. Molte di queste segnalazioni hanno riportato la somministrazione contemporanea di chinidina, che è controindicata (vedere ì paragrafì 4.3 e 4.5). Solitamente la perdita dell’udito si risolve con la sospensione del trattamento, ma in alcuni pazienti può persistere.

Pazienti immunocompromessi

In alcuni pazienti immunocompromessi (per esempio pazienti affetti da neutropenia, AIDS o pazienti sottoposti a trapianto d’organo), la biodisponibilità orale di itraconazolo può risultare diminuita.

Pazienti con micosi sistemiche ad immediato pericolo di vita

A causa delle sue proprietà farmacocinetiche (vedere paragrafo 5.2), l’itraconazolo non è raccomandato per iniziare una terapia in pazienti con infezioni micotiche sistemiche ad immediato pericolo di vita.

Pazienti con AIDS

In pazienti affetti da AIDS, già trattati per un’infezione micotica e che sono considerati a rischio di ricaduta, il medico curante deve valutare l’opportunità di una terapia di mantenimento.

Neuropatia

Se si sviluppa una neuropatia che può essere attribuibile all’itraconazolo, il trattamento deve essere interrotto.

Potenziali interazioni

La somministrazione concomitante di specifici medicinali con itraconazolo può determinare delle modifiche nell’efficacia dell’itraconazolo e/o del medicinale co-somministrato, effetti potenzialmente letali e/o morte improvvisa. I medicinali che sono controindicati, non raccomandati o raccomandati per un utilizzo con cautela in combinazione con itraconazolo sono elencati al paragrafo 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco