Multaq: effetti collaterali e controindicazioni

Multaq: effetti collaterali e controindicazioni

Multaq 400 mg compresse rivestite con film (Dronedarone Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

MULTAQ è indicato per il mantenimento del ritmo sinusale a seguito di cardioversione con esito soddifacente in pazienti adulti clinicamente stabili con fibrillazione atriale (FA) parossistica o persistente. Dato il suo profilo di sicurezza (vedere paragrafì 4.3 e 4.4), MULTAQ deve essere prescritto solo dopo che siano state valutate opzioni alternative di trattamento.

MULTAQ non deve essere somministrato a pazienti con disfunzione ventricolare sistolica sinistra o a pazienti con insufficienza cardiaca pregressa o in corso.

Multaq 400 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Multaq 400 mg compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Multaq 400 mg compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Multaq 400 mg compresse rivestite con film: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

Blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado, blocco di branca completo, blocco distale disfunzione del nodo del seno, difetti di conduzione atriale, o malattia del nodo del seno (a meno che il medicinale non venga usato in combinazione con un pacemaker funzionante)

Bradicardia <50 battiti al minuto (bpm)

Fibrillazione atriale permanente (durata della FA ? 6 mesi o non nota) e i tentativi di ripristino del ritmo sinusale non più considerati attuabili dal medico

Condizioni emodinamiche instabili

Insufficienza cardiaca pregressa o in corso, o disfunzione ventricolare sistolica sinistra

Tossicità epatica e polmonare correlate al precedente impiego di amiodarone

Co-somministrazione di inibitori potenti del citocromo P 450 (CYP) 3A4 quali ketoconazolo, itraconazolo, voriconazolo, posaconazolo, telitromicina, claritromicina, nefazodone e ritonavir (vedere paragrafo 4.5)

Medicinali in grado di indurre “torsioni di punta” quali fenotiazina, cisapride, bepridil, antidepressivi triciclici, terfenadina e alcuni macrolidi orali (come eritromicina), farmaci antiaritmici di classe I e III (vedere paragrafo 4.5)

Intervallo QTc (formula di Bazett) ? 500 millisecondi

Compromissione epatica grave

Compromissione renale grave (CrCl <30 ml/min)

Co-somministrazione di dabigatran

Multaq 400 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

La valutazione dei fattori intrinseci quali sesso o età sull’incidenza di qualsiasi reazione avversa emersa durante il trattamento ha mostrato un interazione con il sesso (pazienti donne) per l’incidenza di qualsiasi reazione avversa e di reazioni avverse gravi.

Negli studi clinici, l’interruzione precoce del trattamento dovuta a reazioni avverse si è verificata nell’11,8% dei pazienti trattati con dronedarone e nel 7,7% del gruppo trattato con placebo. Le ragioni più comuni che hanno determinato un’interruzione della terapia con dronedarone sono state i disturbi gastrointestinali (3,2% dei pazienti trattati con dronedarone verso 1,8% del gruppo trattato con placebo).

Le reazioni avverse più frequentemente osservate nei 5 studi effettuati con dronedarone alla dose di 400 mg due volte al giorno sono state: diarrea (9%), nausea (5%) e vomito (2%), stanchezza e astenia (7%).

Tabella delle reazioni avverse

Il profilo di sicurezza di dronedarone, alla dose di 400 mg due volte al giorno, somministrato a pazienti con fibrillazione atriale (FA) o flutter atriale (FLA), si basa su 5 studi controllati verso placebo nei quali sono stati randomizzati un totale di 6.285 pazienti (3.282 pazienti trattati con dronedarone 400 mg due volte al giorno e 2.875 pazienti trattati con placebo). L’esposizione media negli studi è stata di 13 mesi. Nello studio ATHENA, il follow-up massimo è stato di 30 mesi. Alcune reazioni avverse sono state identificate durante la sorveglianza post-marketing.

Le reazioni avverse sono classificate per sistemi e organi.

Le frequenze sono così definite: molto comune (?1/10); comune (?1/100, ?1/10); non comune (? 1/1.000, ?1/100 ); raro (? 1/10.000, ?1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.

Tabella 1: Reazioni avverse

Classificazione per sistemi e organi Molto comune
(?1/10)
Comune
(?1/100, ?1/10)
Non comune
(? 1/1.000, ?1/100 )
Raro
(? 1/10.000,
?1/1.000)
Disturbi del sistema immunitario Reazioni anafilattiche incluso angioedema
Patologie del sistema nervoso Disgeusia Ageusia
Patologie Insufficienza Bradicardia
cardiache cardiaca congestizia (vedere sotto) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
Patologie vascolari Vasculiti, compresa vasculite leucocitoclasti ca
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Pneumopatia interstiziale compresa polmonite e fibrosi polmonare (vedere sotto)
Patologie gastrointestinali Diarrea, vomito, nausea, dolore addominale, dispepsia
Patologie epatobiliari Esiti anormali dei test di funzionalità epatica Danno epatocellulare, inclusa insufficienza epatica acuta potenzialmente fatale (vedere paragrafo 4.4)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash cutanei (inclusi rash generalizzato, rash maculare, rash maculo- papulare), prurito Eritema (inclusi eritema e rash eritematoso), eczema, fotosensibilizzazione, dermatiti allergiche, dermatiti
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Stanchezza, astenia
Esami diagnostici Aumento della creatininemia*
Allungamento del QTc** (formula di Bazett)

* (? 10%) 5 giorni dopo l’inizio della terapia (vedere paragrafo 4.4)

**(> 450 ms. maschi > 470 ms. femmine) (vedere paragrafo 4.4) Descrizione di reazioni avverse selezionate

Insufficienza cardiaca congestizia

In 5 studi controllati verso placebo, l’insufficienza cardiaca congestizia è stata riscontrata nel gruppo dronedarone con un’incidenza paragonabile al gruppo trattato con placebo (molto comune, 11,2% verso 10,9%). Questa percentuale deve essere considerata nel contesto della elevata incidenza di base dell’insufficienza cardiaca congestizia in pazienti con fibrillazione atriale. Casi di insufficienza cardiaca congestizia sono stati segnalati anche nell’esperienza post-marketing (frequenza non nota) (vedere paragrafo 4.4).

Pneumopatia interstiziale compresa polmonite e fibrosi polmonare

In 5 studi controllati verso placebo, eventi polmonari si sono riscontrati nello 0,6% dei pazienti nel gruppo dronedarone contro lo 0,8% dei pazienti trattati con placebo. Casi di pneumopatia interstiziale compresa polmonite e fibrosi polmonare sono stati riportati nell’esperienza post-marketing (frequenza non nota). Un certo numero di pazienti era stato precedentemente esposto ad amiodarone (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante. Essa permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Multaq 400 mg compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso

Si raccomanda un monitoraggio accurato durante la somministrazione di dronedarone attraverso una periodica valutazione della funzionalità cardiaca, epatica e polmonare (vedere sotto). Se la fibrillazione atriale si ripresenta si deve considerare la sospensione di dronedarone. Il trattamento con dronedarone deve essere interrotto, nel caso in cui il paziente sviluppasse una qualsiasi delle condizioni che possono condurre ad una delle controindicazioni citate nel paragrafo 4.3. E’ necessario monitorare la co-somministrazione di farmaci come la digossina e gli anticoagulanti.

Pazienti che sviluppano fibrillazione atriale permanente durante il trattamento

Uno studio clinico nei pazienti con fibrillazione atriale permanente (durata della fibrillazione atriale di almeno 6 mesi) e con fattori di rischio cardiovascolare è stato interrotto prematuramente a causa di un eccesso di decessi correlati a cause cardiovascolari, ictus e insufficienza cardiaca nei pazienti che hanno ricevuto dronedarone (vedere paragrafo 5.1). Si raccomanda di eseguire l’ECG periodicamente, almeno ogni 6 mesi. Se i pazienti trattati con dronedarone sviluppano fibrillazione atriale permanente, il trattamento condronedarone deve essere interrotto.

Pazienti con insufficienza cardiaca pregressa o in corso, o disfunzione ventricolare sistolica sinistra. Dronedarone è controindicato nei pazienti con condizioni emodinamicamente instabili, con insufficienza cardiaca pregressa o in corso, o disfunzione ventricolare sistolica sinistra (vedere paragrafo 4.3).

I pazienti devono essere attentamente valutati per i sintomi di insufficienza cardiaca congestizia.

Sono stati segnalati spontaneamente episodi di insufficienza cardiaca di nuova insorgenza o peggiorata durante il trattamento con dronedarone. I pazienti devono essere avvertiti di consultare il medico se sviluppano o manifestano segni o sintomi di insufficienza cardiaca, come l’aumento di peso, edema dipendente da insufficienza cardiaca, o un aumento della dispnea. Se si sviluppa insufficienza cardiaca, il trattamento con dronedarone deve essere interrotto.

I pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di disfunzione ventricolare sistolica sinistra durante il trattamento. Se si manifesta disfunzione ventricolare sistolica sinistra, il trattamento con dronedarone deve essere interrotto.

Pazienti con malattia coronarica

Nei pazienti con malattia coronarica, segni clinici di insufficienza cardiaca e l’ECG devono essere monitorati regolarmente per individuare segni precoci di insufficienza cardiaca.

Nelle linee guida ESC e ACC/AHA/HRS il dronedarone ha una raccomandazione di classe IA in pazienti con FA parossistica/persistente e malattia coronarica.

Anziani

Nei pazienti anziani ? 75 anni con molteplici co-morbilità segni clinici di insufficienza cardiaca e l’ECG devono essere monitorati periodicamente (vedere paragrafì 4.2 e 5.1).

Danno epatico

Sono stati riportati casi di danno epatocellulare, inclusa l’insufficienza epatica acuta potenzialmente fatale, in pazienti trattati con dronedarone dopo la sua commercializzazione. I test di funzionalità epatica devono essere effettuati prima dell’inizio del trattamento con dronedarone, dopo una settimana e dopo un mese dall’inizio del trattamento e poi ripetuti mensilmente per sei mesi, al 9° ed al 12° mese e da allora in poi periodicamente.

Se i livelli di alanina aminotransferasi (ALT) sono uguali o superiori a 3 volte il limite superiore di normalità (ULN), i livelli di ALT devono essere rimisurati entro 48-72 ore. Se i livelli di ALT si confermano uguali o superiori a 3 volte l’ULN, il trattamento con dronedarone deve essere sospeso. Indagini appropriate ed un’attenta osservazione dei pazienti devono continuare fino alla normalizzazione dei livelli di ALT.

I pazienti devono comunicare immediatamente al medico qualsiasi sintomo di potenziale danno epatico (come dolore addominale intenso di nuova insorgenza, anoressia, nausea, vomito, febbre, malessere, affaticamento, ittero, urine di colore scuro o prurito).

Gestione dell’aumento della creatininemia

Nei soggetti sani e nei pazienti è stato osservato un aumento della creatininemia (aumento medio 10 ?mol/L) in seguito a somministrazione di 400 mg di dronedarone due volte al giorno. Nella maggior parte dei pazienti questo aumento si manifesta subito dopo l’inizio della terapia e raggiunge un plateau dopo 7 giorni. Si raccomanda di misurare i valori di creatinina plasmatica prima e dopo 7 giorni dall’inizio della terapia con dronedarone. Se si osserva un aumento della creatininemia, la creatinina sierica deve essere misurata nuovamente dopo altri 7 giorni. Se non si osserva un ulteriore aumento nella creatininemia, questo valore deve essere utilizzato come nuovo valore di riferimento iniziale tenendo conto che tale aumento potrebbe essere atteso dopo somministrazione di dronedarone. Se la creatinina sierica continua ad aumentare allora si devono prendere in considerazione ulteriori indagini e l’interruzione del trattamento.

Un incremento della creatininemia non deve portare necessariamente alla sospensione del trattamento con ACE inibitori o Antagonisti dei Recettori dell’Angiotensina II (sartani).

Aumenti maggiori nei livelli di creatinina dopo l’inizio della terapia con dronedarone sono stati riportati dopo la sua commercializzazione. Alcuni casi riportano anche un aumento dell’azoto ureico nel sangue probabilmente a causa di ipoperfusione secondaria allo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia (azotemia pre-renale). In tali casi dronedarone deve essere sospeso (vedere paragrafì 4.3 e 4.4). Si raccomanda di monitorare la funzionalità renale periodicamente e di prendere in considerazione ulteriori indagini, se necessario.

Squilibrio degli elettroliti

Poiché i farmaci antiaritmici possono essere inefficaci o aritmogeni nei pazienti affetti da ipopotassiemia, qualsiasi carenza di potassio o magnesio deve essere corretta prima dell’inizio e durante il trattamento con dronedarone.

Allungamento del tratto QT

L’attività farmacologica del dronedarone può indurre un allungamento moderato del QTc calcolato con formula di Bazett (circa 10 millisecondi) correlato a ripolarizzazione prolungata. Queste variazioni sono legate all’effetto terapeutico di dronedarone e non ne riflettono la tossicità. Si raccomanda, durante il trattamento, di effettuare un follow-up, che includa l’ECG (elettrocardiogramma). Il trattamento con dronedarone deve essere sospeso se l’intervallo QTc (formula di Bazett) è ? 500 millisecondi (vedere paragrafo 4.3).

Sulla base dell’esperienza clinica, dronedarone ha dimostrato un effetto proaritmico basso ed una riduzione della morte aritmica nello studio ATHENA (vedere paragrafo 5.1).

Tuttavia, gli effetti proaritmici possono verificarsi in particolari situazioni come con l’uso concomitante di medicinali che favoriscono aritmia e/o alterazioni degli elettroliti (vedere paragrafì 4.4 e 4.5).

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Casi di pneumopatia interstiziale compresa la polmonite e la fibrosi polmonare sono stati riportati nell’esperienza post-marketing. La comparsa di dispnea o tosse non produttiva può essere correlata a tossicità polmonare ed i pazienti devono essere attentamente valutati dal punto di vista clinico. Se la tossicità polmonare è confermata il trattamento deve essere interrotto.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco