Octagam: effetti collaterali e controindicazioni

Octagam: effetti collaterali e controindicazioni

Octagam 50 (Immunoglobulina Umana Normale) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Terapia sostitutiva in adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni) in:

Sindromi da immunodeficienza primaria con produzione di anticorpi compromessa (vedere ìl paragrafo 4.4).

Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti con leucemia linfocitica cronica che non hanno risposto alla profilassi antibiotica.

Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti con mieloma multiplo in fase di plateau che non hanno risposto alla vaccinazione antipneumococcica.

Ipogammaglobulinemia in pazienti che hanno subito un trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (HSCT).

AIDS congenito con infezioni batteriche ricorrenti.

Immunomodulazione in adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni) in:

Trombocitopenia immune primaria (ITP), in pazienti ad alto rischio di emorragia o prima di interventi chirurgici per la correzione della conta piastrinica.

Sindrome di Guillain Barré

Malattia di Kawasaki

Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP). Esistono solo esperienze limitate sull’uso delle immunoglobuline endovenose nei bambini con CIDP.

Octagam 50: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Octagam 50 ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Octagam 50, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Octagam 50: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo

6.1 (vedere anche ìl paragrafo 4.4).

Ipersensibilità alle immunoglobuline umane, specialmente in pazienti con anticorpi anti- IgA.

Octagam 50: effetti collaterali

Sommario del profilo di sicurezza

Si manifestano occasionalmente reazioni avverse come brividi, cefalea, vertigini, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgia, bassa pressione arteriosa e lombalgia moderata. Le reazioni alle immunoglobuline per uso endovenoso tendono ad essere correlate alla dose e alla velocità di infusione.

Raramente le immunoglobuline umane normali possono causare una caduta improvvisa della pressione arteriosa e, in casi isolati, uno shock anafilattico, anche quando il paziente non ha mostrato alcuna ipersensibilità a precedenti somministrazioni.

Casi di meningite asettica reversibile e casi rari di reazioni cutanee transitorie (compreso il lupus eritematoso cutaneo – frequenza non nota) sono stati osservati con l’uso di immunoglobulina umana normale. Reazioni emolitiche reversibili sono state osservate soprattutto in pazienti con gruppi sanguigni A, B e AB. Raramente, dopo il trattamento con alte dosi di IVIg si può sviluppare anemia emolitica che rende necessaria una trasfusione (vedere anche ìl paragrafo 4.4).

Sono stati osservati aumento della creatinina sierica e/o insufficienza renale acuta.

Molto raramente: reazioni tromboemboliche come infarto miocardico, ictus, embolia polmonare, trombosi venosa profonda.

Non è possibile escludere totalmente la possibilità di trasmissione di agenti infettivi quando vengono somministrati prodotti emoderivati o plasmaderivati di origine umana. Ciò vale anche per virus e altri agenti patogeni sconosciuti o emergenti. Per la sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4.

Elenco delle Reazioni Avverse

La tabella seguente è stata stilata in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA (SOC e livello termine preferito).

Le frequenze sono state valutate sulla base delle seguenti convenzioni: molto comune (? 1/10); comune (? 1/100, < 1/10); non comune (? 1/1000, < 1/100); raro (? 1/10.000, <

1/1000); molto raro (< 1/10.000) e non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Le frequenze riportate nella seguente tabella sono derivate da studi clinici condotti con Octagam (Frequenza: “comune” e “non comune”) e da esperienze postmarketing con Octagam (Frequenza: “molto raro”).

All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per sistemi e organi MedDRA (SOC) Reazione avversa (livello termine preferito) Frequenza
Patologie del sistema emolinfopoietico anemia emolitica; leucopenia; molto raro molto raro
Disturbi del sistema immunitario (vedere ìl paragrafo 4.4) shock anafilattico; ipersensibilità; reazione anafilattica; reazione anafilattoide; angioedema;
edema facciale
molto raro comune molto raro molto raro molto raro molto raro
Disturbi del metabolismo e della nutrizione sovraccarico di fluidi; (pseudo) iponatriemia molto raro molto raro
Disturbi psichiatrici stato confusionale; agitazione;
ansia; nervosismo
molto raro molto raro molto raro molto raro
Patologie del sistema nervoso accidente cerebrovascolare (vedere ìl paragrafo 4.4);
meningite asettica; perdita di coscienza; disturbi del linguaggio; emicrania;
cefalea; capogiri; ipoestesia; parestesia; fotofobia; tremore
molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro comune molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro
Patologie dell’occhio indebolimento della vista molto raro
Patologie cardiache infarto miocardico (vedere ìl paragrafo 4.4);
angina pectoris; bradicardia; tachicardia; palpitazioni;
molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro
cianosi
Patologie vascolari trombosi (vedere ìl paragrafo 4.4); collasso circolatorio;
insufficienza circolatoria periferica; flebite;
ipotensione; ipertensione; pallore
molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche insufficienza respiratoria;
embolia polmonare (vedere ìl paragrafo 4.4);
edema polmonare; broncospasmo; ipossia;
dispnea; tosse
molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro
Patologie gastrointestinali vomito; diarrea;
dolore addominale; nausea
molto raro molto raro molto raro comune
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo esfoliazione cutanea; orticaria;
eruzione cutanea;
eruzione cutanea eritematosa; dermatite;
eczema; prurito; alopecia; eritema
molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro non comune molto raro molto raro molto raro
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo artralgia; mialgia;
dolore alle estremità; dolore alla schiena; dolore al collo; spasmi muscolari; debolezza muscolare;
rigidità muscoloscheletrica
molto raro molto raro molto raro non comune molto raro molto raro molto raro molto raro
Patologie renali e urinarie insufficienza renale acuta (vedere ìl paragrafo 4.4);
dolore ai reni
molto raro molto raro
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede dolore toracico; fastidio al torace; non comune molto raro
di somministrazione edema;
malattia simil-influenzale; febbre;
brividi;
senso di calore; vampate;
sensazione di freddo; sensazione di calore; iperidrosi;
astenia; letargia;
sensazione di bruciore;
reazione in corrispondenza del sito di iniezione;
affaticamento; malessere
molto raro molto raro comune non comune molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro molto raro comune comune molto raro
Esami diagnostici aumento degli enzimi epatici; glicemia falsamente elevata (vedere ìl paragrafo 4.4); molto raro molto raro

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Per la descrizione di reazioni avverse selezionate, vedere il paragrafo 4.4.

Popolazione pediatrica

Negli studi clinici con OCTAGAM la maggior parte delle reazioni avverse osservate nei bambini sono state classificate come lievi e molte di esse rispondevano a semplici misure come la riduzione della velocità di infusione o l’interruzione temporanea dell’infusione. Con riferimento al tipo di reazione avversa, tutte erano riconosciute per i preparati a base di IVIg. La reazione avversa più frequente osservata nella popolazione pediatrica era la cefalea.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

Octagam 50: avvertenze per l’uso

Questo prodotto contiene 100 mg di maltosio per ml come eccipiente. L’interferenza del maltosio con i test della glicemia può portare ad una sovrastima dei valori di glucosio e, di conseguenza, ad una inappropriata somministrazione di insulina, che può causare uno stato di ipoglicemia con rischio di vita e la morte del paziente. Inoltre, i casi di reale ipoglicemia possono non essere trattati se lo stato ipoglicemico è mascherato da valori di glucosio falsamente elevati (vedere ìl paragrafo 4.5). Per l’insufficienza renale acuta vedere sotto.

OCTAGAM contiene maltosio, uno zucchero disaccaride ricavato dai cereali. In associazione all’infusione di altri prodotti correlati al maltosio/amido di cereali sono state riportate reazioni anafilattiche/anafilattoidi. I pazienti con allergie ai cereali diagnosticate devono astenersi dall’utilizzare OCTAGAM oppure essere sottoposti ad una stretta osservazione per individuare segni e sintomi di reazioni di ipersensibilità acuta.

Alcune gravi reazioni avverse possono essere correlate alla velocità di infusione. Attenersi scrupolosamente alla velocità di infusione indicata nel paragrafo 4.2. I pazienti devono essere attentamente monitorati e tenuti sotto osservazione per verificare la comparsa di sintomi durante l’intero periodo di infusione.

Alcune reazioni avverse possono presentarsi con maggiore frequenza:

in caso di velocità di infusione elevata

in pazienti che ricevono immunoglobulina umana normale per la prima volta oppure, in rari casi, quando il prodotto a base di immunoglobulina umana normale viene sostituito o è trascorso un lungo periodo di tempo dalla precedente infusione.

Spesso è possibile evitare potenziali complicazioni assicurandosi che i pazienti:

non siano sensibili all’immunoglobulina umana, iniettando inizialmente il prodotto lentamente (1 ml/kg/ora);

siano attentamente monitorati per rilevare l’eventuale comparsa di sintomi durante l’intero periodo di infusione. In particolare, i pazienti mai trattati con immunoglobulina umana normale, i pazienti trattati con un altro prodotto IVIg prima di passare a OCTAGAM o i pazienti per i quali è trascorso un lungo periodo dalla precedente infusione devono essere monitorati durante la prima infusione e per tutta la prima ora successiva, al fine di rilevare eventuali segni di reazioni avverse. Tutti gli altri pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministrazione.

In caso di reazione avversa, la velocità di somministrazione deve essere ridotta oppure l’infusione deve essere interrotta. Il trattamento necessario dipende dalla natura e dalla gravità della reazione avversa.

In caso di shock, devono essere applicati gli standard medici per il trattamento dello shock. In tutti i pazienti, la somministrazione di IVIg richiede:

adeguata idratazione prima dell’inizio dell’infusione di IVIg

monitoraggio della diuresi

monitoraggio dei livelli sierici di creatinina

di evitare il concomitante uso di diuretici dell’ansa.

Questo prodotto contiene non più di 0,015 mmol (ovvero 0,35 mg) di sodio per ml. I pazienti che seguono una dieta iposodica devono tenerlo in considerazione.

Ipersensibilità

Vere reazioni di ipersensibilità sono rare. Queste possono verificarsi in pazienti con anticorpi anti-IgA.

Il trattamento con IVIg non è indicato nei pazienti con deficit selettivo di IgA quando il deficit di IgA è l’unica anomalia di interesse.

Raramente, l’immunoglobulina umana normale può indurre una brusca caduta della pressione arteriosa con reazione anafilattica, anche in pazienti che avevano tollerato trattamenti precedenti con immunoglobulina umana normale.

Tromboembolismo

Esistono evidenze cliniche di un’associazione tra somministrazione di IVIg ed eventi tromboembolici quali infarto miocardico, accidente cerebrovascolare (incluso ictus), embolia polmonare e trombosi venosa profonda che si presume correlata a un aumento relativo della viscosità ematica in seguito all’elevato afflusso di immunoglobulina in pazienti a rischio. Si deve prestare particolare attenzione nella prescrizione e infusione di IVIg in pazienti obesi e in pazienti con fattori di rischio preesistenti per eventi trombotici (quali età avanzata, ipertensione, diabete mellito e anamnesi di malattia vascolare o episodi trombotici, pazienti con disturbi trombofilici acquisiti o congeniti, pazienti immobilizzati per periodi prolungati, pazienti gravemente ipovolemici e pazienti con disturbi che provocano l’incremento della viscosità ematica).

In pazienti a rischio di reazioni avverse tromboemboliche, i prodotti a base di IVIg devono essere somministrati alla minima velocità di infusione e dose praticabili.

Insufficienza renale acuta

Sono stati riportati casi di insufficienza renale acuta in pazienti che ricevono una terapia con IVIg. Nella maggior parte dei casi sono stati identificati dei fattori di rischio, quali insufficienza renale preesistente, diabete mellito, ipovolemia, sovrappeso, concomitanza di farmaci nefrotossici o età superiore a 65 anni.

In caso di funzione renale ridotta, si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con IVIg. Sebbene questi episodi di disfunzione renale e insufficienza renale acuta siano stati associati all’uso di molti dei prodotti IVIg autorizzati che contengono vari eccipienti, quali saccarosio, glucosio e maltosio, quelli che contengono saccarosio come stabilizzante rappresentano un’altissima percentuale del numero complessivo. Nei pazienti

a rischio, è possibile prendere in considerazione l’uso di prodotti IVIg che non contengono questi eccipienti. Octagam contiene maltosio (vedere sopra glì eccìpìentì).

In pazienti a rischio di insufficienza renale acuta, somministrare i prodotti IVIg alla velocità di infusione e alla dose minime praticabili.

Sindrome da meningite asettica (AMS)

La sindrome da meningite asettica può manifestarsi in associazione al trattamento con IVIg. L’interruzione del trattamento con IVIg ha portato alla risoluzione dell’AMS entro alcuni giorni, senza conseguenze. Generalmente la sindrome inizia in un periodo che varia da diverse ore a 2 giorni dopo il trattamento con IVIg. Le analisi del liquido cerebrospinale sono spesso positive per pleiocitosi fino a diverse migliaia di cellule per mm3, soprattutto granulociti, e presentano livelli di proteine elevati fino a diverse centinaia di mg/dl.

L’AMS si può manifestare più frequentemente in associazione con alte dosi di IVIg (2 g/kg).

Anemia emolitica

I prodotti a base di IVIg possono contenere anticorpi gruppo sanguigno-specifici che possono agire come emolisine e indurre il rivestimento in vivo dei globuli rossi da parte delle immunoglobuline, causando una reazione antiglobulinica diretta positiva (test di Coombs) e, raramente, l’emolisi. L’anemia emolitica può svilupparsi a seguito della terapia con IVIg a causa dell’aumentato sequestro dei globuli rossi. Lo sviluppo di emolisi è associato ai seguenti fattori di rischio: dosi elevate di IVIg somministrate in dose singola o in dosi frazionate nell’arco di diversi giorni; gruppi sanguigni diversi dal gruppo 0; malattia infiammatoria sottostante. L’emolisi è stata osservata solo raramente in pazienti sottoposti a terapia sostitutiva per la PID. I pazienti che ricevono IVIg devono essere sottoposti a monitoraggio per la rilevazione di segni clinici e sintomi di emolisi. (Vedere ìl paragrafo 4.8).

Interferenza con test sierologici

Dopo l’infusione di immunoglobulina, l’incremento transitorio dei vari anticorpi trasferiti passivamente nel sangue del paziente può causare risultati falsamente positivi nei test sierologici.

La trasmissione passiva di anticorpi contro antigeni eritrocitari, ad esempio A, B, D, può interferire con alcuni test sierologici per anticorpi eritrocitari, ad esempio il test diretto dell’antiglobulina (DAT, test diretto di Coomb).

Agenti trasmissibili

Le misure standard atte a prevenire le infezioni derivanti dall’uso di prodotti medicinali preparati con sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per individuare l’eventuale presenza di marker specifici di infezione e l’integrazione di fasi di produzione efficaci per

l’inattivazione/rimozione di virus. Ciononostante, quando si somministrano prodotti medicinali preparati con sangue o plasma umano, la possibilità di trasmettere agenti infettivi non può essere esclusa completamente. Ciò riguarda anche virus sconosciuti o emergenti e altri agenti patogeni.

Le misure intraprese sono considerate efficaci per virus capsulati, quali HIV, HBV e HCV. Le procedure intraprese possono avere valore limitato nei confronti di virus non capsulati, quali HAV e parvovirus B19.

Vi sono esperienze cliniche rassicuranti relative alla mancata trasmissione di epatite A o parvovirus B19 con le immunoglobuline e si presume inoltre che il contenuto di anticorpi contribuisca in modo notevole alla sicurezza virale.

Ogni volta che OCTAGAM viene somministrato a un paziente, è fortemente consigliato registrare il nome e il numero di lotto del prodotto, in modo tale da mantenere un legame tra il paziente e il lotto del prodotto.

Danno polmonare acuto da trasfusione (TRALI)

Ci sono state segnalazioni di edema polmonare non cardiogeno [danno polmonare acuto da trasfusione (TRALI)] in pazienti trattati con IVIg, quindi questo effetto indesiderato non può essere escluso totalmente per Octagam anche se finora non sono stati osservati casi di TRALI con l’uso di Octagam. Il TRALI è caratterizzato da distress respiratorio grave, edema polmonare, ipossiemia, funzionalità normale del ventricolo sinistro e febbre, e si manifesta in genere entro 1-6 ore dopo la trasfusione.

Valori falsamente elevati della velocità di eritrosedimentazione (VES)

Nei pazienti sottoposti a terapia con IVIg, la velocità di eritrosedimentazione (VES) può avere valori falsamente elevati (incremento non infiammatorio).

Sovraccarico circolatorio (ipervolemia)

Può manifestarsi sovraccarico circolatorio (ipervolemia) quando il volume infuso di IVIg (o di qualsiasi altro prodotto emoderivato o plasmaderivato) e altre infusioni concomitanti provocano ipervolemia acuta ed edema polmonare acuto.

Reazioni locali a carico del sito di iniezione:

Sono state identificate reazioni locali a carico del sito di iniezione che possono includere stravaso, eritema del sito di infusione, prurito del sito di infusione e sintomi simili.

Popolazione pediatrica

Non ci sono avvertenze specifiche o aggiuntive o precauzioni applicabili per la popolazione pediatrica.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco