Phoslo: effetti collaterali e controindicazioni

Phoslo: effetti collaterali e controindicazioni

Phoslo (Calcio Acetato Anidro) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Prevenzione/trattamento dell’iperfosfatemia in pazienti dializzati affetti da insufficienza renale avanzata.

Phoslo: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Phoslo ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Phoslo, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Phoslo: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti Ipercalcemia

Ipercalciuria

Phoslo: effetti collaterali

In studi clinici circa il 14% dei pazienti ha sofferto di nausea durante la terapia con PhosLo. Non è noto se questa fosse correlata al trattamento o alla patologia di base.

Durante il trattamento con PhosLo puĂ² insorgere ipercalcemia. L’ipercalcemia lieve (Ca sierico > 2,625 mmol/l) puĂ² essere

Convenzione AIFA/UNIBO 2008 – Dipartimento di Farmacologia

asintomatica o manifestarsi come stipsi, diarrea, anoressia, nausea e vomito. L’ipercalcemia piĂ¹ grave (Ca sierico > 3 mmol/l) è associata a confusione, delirio, stupore e coma. L’ipercalcemia lieve puĂ² essere facilmente controllata riducendo la dose di PhosLo o sospendendo temporaneamente la terapia. L’ipercalcemia grave puĂ² essere trattata mediante emodialisi acuta e interruzione della terapia con PhosLo. La diminuzione della concentrazione di calcio nel dializzato puĂ² ridurre l’incidenza e la gravitĂ  dell’ipercalcemia indotta da PhosLo. Gli effetti a lungo termine di PhosLo sulla progressione delle calcificazioni vascolari e dei tessuti molli non sono state determinate.

Circa il 5% dei pazienti ha sofferto di prurito, che puĂ² rappresentare reazioni allergiche.

Phoslo: avvertenze per l’uso

L’uso di leganti del fosfato nell’insufficienza renale deve essere associato a consigli dietetici relativi all’assunzione di fosfato e calcio e a metodi di dialisi appropriati per il paziente.

Convenzione AIFA/UNIBO 2008 – Dipartimento di Farmacologia

Ăˆ necessario regolare la dose a seconda dell’assunzione o della rimozione tramite dialisi del fosfato e del relativo effetto sul calcio sierico. CiĂ² richiede monitoraggio costante dei livelli sierici sia di fosfato che di calcio, al fine di determinare l’efficacia e prevenire l’ipercalcemia. I livelli sierici del prodotto calcio-fosforo (CA x P) non devono superare 4,51 mmol2/l2. Il mantenimento del fosforo sierico < 1,78 mmol/l è generalmente considerato un esito clinicamente accettabile del trattamento con i leganti del fosforo.

Se insorge ipercalcemia, ridurre la dose o sospendere temporaneamente il trattamento, a seconda del grado di ipercalcemia. Il rischio di ipercalcemia va considerato in modo particolare durante il trattamento concomitante con preparati a base di vitamina D.

La somministrazione concomitante di calcio e di derivati della vitamina D va effettuata sotto supervisione medica.

Informare i pazienti in merito ai sintomi dell’ipercalcemia.

Ăˆ giustificato il monitoraggio del calcio e un controllo ECG in caso di combinazione di agenti contenenti calcio e glicosidi cardiaci.

La tossicità a lungo termine di PhosLo non è stata valutata in studi clinici.

Consigliare ai pazienti di rivolgersi al medico prima di assumere antiacidi per automedicazione contenenti calcio carbonato o altri sali di calcio, al fine di non incrementare il carico di calcio.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco