Smofkabiven: effetti collaterali e controindicazioni

Smofkabiven: effetti collaterali e controindicazioni

Smofkabiven senza elettroliti (Aminoacidi + Azoto + Glucosio Anidro + Lipidi) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Nutrizione parenterale per adulti e bambini di età superiore o uguale ai 2 anni quando la nutrizione orale o enterale è impossibile, insufficiente o controindicata.

Smofkabiven senza elettroliti: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Smofkabiven senza elettroliti ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Smofkabiven senza elettroliti, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Smofkabiven senza elettroliti: controindicazioni

IpersensibilitĂ  alle proteine del pesce, di uova, di soia o delle arachidi o ad uno qualsiasi dei principi attivi o degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

Grave iperlipidemia

Grave insufficienza epatica

Gravi disturbi della coagulazione del sangue

Difetti congeniti del metabolismo degli amminoacidi

Grave insufficienza renale, senza accesso ad emofiltrazione o dialisi

Shock acuto

Iperglicemia non controllata

Controindicazioni generali per terapia infusionale: edema polmonare acuto, iperidratazione, ed insufficienza cardiaca scompensata

Sindrome emofagocitica

Condizioni instabili (ad esempio gravi condizioni post-traumatiche, diabete mellito non compensato, infarto acuto del miocardio, ictus, embolia, acidosi metabolica, grave sepsi, disidratazione ipotonica e coma iperosmolare)

Neonati e bambini di etĂ  inferiore ai 2 anni.

Smofkabiven senza elettroliti: effetti collaterali

Comune
? 1/100 a< 1/10
Non comune
? 1/1.000 a < 1/100
Raro
? 1/10.000 a < 1/1.000
Patologie cardiache Tachicardia
Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche
Dispnea
Patologie
gastrointestinali
Mancanza d’appetito,
nausea, vomito
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Elevati livelli
plasmatici di enzimi epatici
Patologie vascolari Ipotensione,
ipertensione
Patologie sistemiche e
condizioni relative alla sede di somministrazione
Lieve aumento della
temperatura corporea
Brividi, capogiri,
cefalea
Reazioni di
ipersensitivitĂ  (es.
reazioni anafilattiche o anafilattoidi, eruzione cutanea, orticaria, vampata, cefalea), sensazioni di caldo o freddo, pallore, cianosi, dolore al collo, schiena, ossa, torace e dolore a livello lombare.

Se si verificano questi effetti indesiderati, l’infusione di SmofKabiven senza elettroliti deve essere interrotta o, se necessario, proseguita con una riduzione del dosaggio.

Sindrome da sovraccarico di grassi

Una compromissione della capacitĂ  di eliminare i trigliceridi puĂ² portare alla "sindrome da sovraccarico di grassi", che puĂ² essere causata da sovradosaggio. Possibili segni di sovraccarico metabolico devono essere considerati. La causa puĂ² essere genetica (diverso metabolismo individuale) o il metabolismo dei lipidi puĂ² essere alterato da malattie in corso o pregresse. Questa sindrome puĂ² anche apparire durante una grave ipertrigliceridemia, anche alla velocitĂ  di infusione raccomandata, e in associazione con un improvviso cambiamento della condizione clinica del paziente, come la compromissione della funzione renale o un’infezione. La sindrome da sovraccarico di grassi è caratterizzata da iperlipemia, febbre, infiltrazione lipidica, epatomegalia, con o senza ittero, splenomegalia, anemia, leucopenia, trombocitopenia, disturbi della coagulazione, emolisi e reticulocitosi, anormale test di funzionalitĂ  epatica e coma. I sintomi sono di solito reversibili se l’infusione dell’emulsione lipidica è interrotta.

Eccesso di infusione di aminoacidi

Come con altre soluzioni di aminoacidi, il contenuto di aminoacidi in SmofKabiven senza elettroliti puĂ² causare effetti indesiderati quando la velocitĂ  di infusione raccomandata è superata. Questi effetti sono nausea, vomito, brividi e sudorazione. L’infusione di aminoacidi puĂ² anche causare un aumento della temperatura corporea. Aumento dei livelli di metaboliti contenenti azoto (ad esempio creatinina, urea) puĂ² manifestarsi con una ridotta funzione renale.

Eccesso di infusione di glucosio

Se la capacitĂ  del paziente di metabolizzare il glucosio viene superata, si svilupperĂ  iperglicemia.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.

Smofkabiven senza elettroliti: avvertenze per l’uso

La capacitĂ  di eliminare i lipidi è individuale e deve pertanto essere monitorata secondo la prassi medica. Questo controllo è, in generale, monitorato dai livelli dei trigliceridi. La concentrazione di trigliceridi nel siero non deve superare le 4 mmol/l durante l’infusione. Un sovradosaggio puĂ² portare ad una sindrome da sovraccarico di grassi, vedere paragrafo 4.8.

SmofKabiven senza elettroliti deve essere somministrato con cautela in condizioni di compromissione del metabolismo lipidico, che possono verificarsi in pazienti con insufficienza renale, diabete mellito, pancreatite, compromissione della funzionalitĂ  epatica, ipotiroidismo e sepsi.

Questo medicinale contiene olio di semi di soia, olio di pesce e fosfolipidi derivati da uova, che possono raramente causare reazioni allergiche. Una reazione allergica crociata è stata osservata tra soia e arachidi.

Per evitare rischi connessi con una velocità di infusione troppo rapida, si raccomanda un’infusione continua e ben controllata, se possibile, utilizzando una pompa volumetrica.

Dal momento che un aumento del rischio di infezione è associato con l’uso di una qualsiasi vena centrale, devono essere prese precauzioni per una rigorosa asepsi allo scopo di evitare qualsiasi contaminazione durante la manipolazione e l’inserimento del catetere.

Devono essere controllati i livelli sierici di glucosio, gli elettroliti e l’osmolaritĂ  così come l’equilibrio dei fluidi, lo stato acido-base e gli enzimi epatici.

La crasi ematica e la coagulazione devono essere monitorate quando l’infusione di lipidi è assunta per un periodo piĂ¹ lungo.

SmofKabiven senza elettroliti è prodotto quasi senza elettroliti per i pazienti con una richiesta speciale e/o limitata di elettroliti. Sodio, potassio, calcio, magnesio e quantità addizionali di fosfato devono essere aggiunti in base alle condizioni cliniche del paziente e monitorando frequentemente i livelli sierici.

In pazienti con insufficienza renale, la somministrazione di fosfato deve essere attentamente monitorata per prevenire l’iperfosfatemia.

La quantitĂ  dei singoli elettroliti deve essere aggiunta in base alle condizioni cliniche del paziente e monitorando frequentemente i livelli sierici.

La nutrizione parenterale deve essere somministrata con cautela in caso di acidosi lattica, insufficiente ossigenazione cellulare e un aumento dell’osmolarità sierica.

Ogni segno o sintomo di reazione anafilattica (come febbre, brividi, eruzione cutanea o dispnea) deve comportare l’immediata interruzione dell’infusione.

Il contenuto in lipidi di SmofKabiven senza elettroliti puĂ² interferire con taluni test di laboratorio (ad esempio bilirubina, lattato deidrogenasi, saturazione di ossigeno, emoglobina) se il campione di sangue è stato prelevato prima che i lipidi somministrati siano stati eliminati in maniera adeguata dal flusso sanguigno. I lipidi non si ritrovano nel flusso ematico dopo un intervallo di 5 – 6 ore senza infusione di grassi, nella maggior parte dei pazienti.

L’infusione endovenosa di aminoacidi è accompagnata da un aumento dell’escrezione urinaria di oligoelementi, in particolare di rame e zinco. CiĂ² deve essere preso in considerazione nella somministrazione di oligoelementi, in particolare durante i trattamenti nutrizionali endovenosi a lungo termine .

In pazienti malnutriti, l’inizio della nutrizione parenterale puĂ² dar luogo ad un cambio della fluiditĂ  ematica con conseguente edema polmonare ed insufficienza cardiaca congestizia, nonchĂ© una diminuzione della concentrazione sierica di potassio, fosforo, magnesio e vitamine idrosolubili. Questi cambiamenti possono verificarsi entro 24-48 ore, quindi si raccomanda attenzione e un avvio lento della nutrizione parenterale in questo gruppo di pazienti, con un attento monitoraggio ed opportuni adattamenti dei fluidi, elettroliti, minerali e vitamine.

SmofKabiven senza elettroliti non deve essere somministrato contemporaneamente al sangue nello stesso set di infusione a causa del rischio di pseudoagglutinazione.

Nei pazienti con iperglicemia, puĂ² essere necessaria la somministrazione esogena di insulina. Popolazione pediatrica

A causa della composizione della soluzione di aminoacidi in SmofKabiven senza elettroliti, il

prodotto non è adatto per l’uso in neonati o infanti al di sotto dei 2 anni di etĂ . Non vi è esperienza clinica dell’uso di SmofKabiven senza elettroliti nei bambini (da 2 a 16/18 anni di etĂ ).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco