Ecasolv: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ecasolv (Eparina Calcica): sicurezza e modo d’azione

Ecasolv (Eparina Calcica) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa e arteriosa.

Ecasolv: come funziona?

Ma come funziona Ecasolv? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ecasolv

Categoria farmacoterapeutica: Farmaci antitrombotici Codice ATC: B01AB01

Ecasolv, soluzione di eparina calcica (purificata da EDTA), inibisce le reazioni che conducono alla coagulazione ematica ed alla formazione di coaguli di fibrina, sia in vitro che in vivo. Ecasolv presenta vari punti di attacco nel sistema coagulativo. Piccole quantità di Ecasolv in combinazione con AT III (cofattore eparinico) possono inibire il processo trombotico inattivando il Fattore X e inibendo la conversione di protrombina in trombina. Una volta che il processo trombotico si è invece svi – luppato, dosi maggiori di Ecasolv possono inibire il processo di ulteriore coa- gulazione inattivando la trombina e prevenendo la conversione di fibrinogeno in fibrina. Ecasolv può inoltre inibire l’attivazione del fattore stabilizzante la fibrina (Fattore XIII), prevenendo così la formazione di un coagulo di fibrina stabilizzato. Ecasolv, soluzione concentrata di eparina calcica permette il trattamento eparinico per via sottocutanea, in quanto tale preparazione non favorisce fuoriuscita di ione calcio dai vasi, essendone satura. Ciò consente di rispettare l’integrità dei vasi capillari e permette un assorbimento graduale lento, determinando una eparinemia durevole ed efficace senza picchi eccessivi o flessioni improvvise. L’effetto si manifesta 30′ circa dopo l’iniezione e si mantiene, quando la posologia è adeguata, per circa 12 ore. Ecasolv esercita gli effetti specifici del suo principio attivo sui pro- cessi emocoagulativi in misura qualitativamente e quantitativamente sovrapponibile all’attività del sale sodico.


Ecasolv: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ecasolv, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ecasolv

Un’iniezione sottocutanea di 15.000 U.I. di eparina calcica comporta il raggiungimento di una eparinemia di 0,2 U.I./ml (quindi già efficace) tra il 15° e il 30° minuto. La concentrazione in eparina cresce progressivamente fino alla terza

ora e si stabilizza intorno alle 0,5 U.I./ml tra la terza e la settima ora. In seguito l’eparinemia decresce progressivamente per giungere, alla dodicesima ora, ad un valore di circa 0,15 U.I./ml ancora in grado, in molti casi, di indurre lo stato di ipocoagulabilità ricercato.


Ecasolv: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ecasolv agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ecasolv è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ecasolv: dati sulla sicurezza

La tossicità di Ecasolv è bassa. La DL50 per somministrazione e.v. nel topo è risultata di circa 270.000 U.I./kg e nel ratto di circa 240.000 U.I./kg. Con la somministrazione sottocutanea del farmaco non si è invece registrata mortalità sia nel topo che nel ratto, a tutte le dosi saggiate, fino a circa 500.000 U.I./ kg. Le prove di tossicità subcronica (4 settimane nel coniglio) hanno dimostrato che Ecasolv è ben tollerato fino a dosi superiori a 3000 U.I./kg e.v.; le prove di tossicità cronica (180 giorni, 500-1500 U.I./kg s.c. nel ratto) non hanno evidenziato sintomi di intolleranza diversi da quanto rilevato nei controlli. Inoltre Ecasolv non influisce sulla gravidanza e sul prodotto del concepimento nel ratto e nel coniglio fino a dosi di 2000 U.I./kg per via s.c..


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ecasolv: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ecasolv

Ecasolv: interazioni

Anticoagulanti orali

L’eparina sodica o calcica a dosaggio anticoagulante può prolungare lievemente il tempo di protrombina (incremento di circa 0,5 dell’INR). Bisogna considerare questo aspetto nella valutazione di tale parametro, soprattutto quando si procede ad embricazione della terapia eparinica con quella anticoagulante orale. Si raccomanda grande attenzione clinico laboratoristica (valutazione frequente di PT e PTT) in caso di uso combinato di eparina non frazionata a dosi anticoagulanti con questi farmaci.

Antiaggreganti piastrinici

Farmaci come l’acido acetilsalicilico, il destrano, il fenilbutazone, l’ibuprofene, l’indometacina, il dipiridamolo, l’idrossiclorochina o altri farmaci che interferiscono con l’aggregazione piastrinica (che costituisce la principale difesa emostatica del paziente eparinizzato) possono indurre sanguinamento e dovrebbero essere

utilizzati con molta cautela nei pazienti trattati con eparina sodica o calcica, soprattutto se a dosi anticoagulanti.

Altre interazioni

Digitale, tetracicline, nicotina, glucocorticoidi, penicilline, fenotiazine, antistaminici possono parzialmente ridurre l’azione anticoagulante dell’eparina.

Miscele di Ecasolv con soluzioni di altri farmaci possono dar luogo a precipitati e a perdita di attività.


Ecasolv: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ecasolv: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Ecasolv non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco