Neo–lotan plus (Losartan Potassico + Idroclorotiazide): sicurezza e modo d’azione
Neo–lotan plus (Losartan Potassico + Idroclorotiazide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:
Neo-Lotan Plus รจ indicato per il trattamento dellโipertensione essenziale in pazienti in cui la pressione sanguigna non รจ adeguatamente controllata con losartan o idroclorotiazide da soli.
Neo–lotan plus: come funziona?
Ma come funziona Neo–lotan plus? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.
Farmacodinamica di Neo–lotan plus
Categoria farmacoterapeutica: Antagonisti dellโangiotensina II e diuretici, codice ATC: C09DA01 Losartan-Idroclorotiazide
I principi attivi di Neo-Lotan Plus hanno mostrato di avere un effetto additivo sulla riduzione della pressione arteriosa, riducendo la pressione arteriosa in misura superiore alla riduzione raggiungibile con i due singoli principi attivi da soli. Questo effetto รจ ritenuto essere il risultato dellโazione complementare di entrambi i principi attivi. Inoltre, come risultato del suo effetto diuretico, lโidroclorotiazide aumenta lโattivitร della renina plasmatica, aumenta la secrezione di aldosterone, diminuisce il potassio sierico e aumenta i livelli di angiotensina II. La somministrazione di losartan blocca tutte le azioni fisiologicamente rilevanti dellโangiotensina II e attraverso lโinibizione di aldosterone potrebbe tendere ad attenuare la perdita di potassio associata al diuretico.
Losartan ha mostrato di possedere un lieve e transitorio effetto uricosurico. Lโidroclorotiazide ha mostrato di causare aumenti modesti dellโacido urico; lโassociazione di losartan e idroclorotiazide tende ad attenuare lโiperuricemia indotta dal diuretico.
Lโeffetto antiipertensivo di Neo-Lotan Plus รจ sostenuto per un periodo di 24 ore. In studi clinici di almeno un anno di durata, lโeffetto antiipertensivo รจ stato mantenuto con il trattamento continuato. Nonostante la diminuzione significativa di pressione arteriosa, la somministrazione di Neo-Lotan Plus non ha avuto effetti clinicamente significativi sulla frequenza cardiaca. Negli studi clinici, dopo 12 settimane di terapia con losartan 50 mg/idroclorotiazide 12,5 mg, la pressione diastolica di valle in posizione seduta รจ stata ridotta in media fino a 13,2 mmHg.
Neo-Lotan Plus รจ efficace nel ridurre la pressione arteriosa in uomini e donne, in pazienti di razza nera e non, nei piรน giovani (< 65 anni) e nei piรน anziani (? 65 anni), ed รจ efficace in tutti i gradi di ipertensione.
Losartan
Losartan รจ un antagonista recettoriale dellโangiotensina II (tipo AT1) di sintesi. Lโangiotensina II, un potente vasocostrittore, รจ lโormone attivo primario del sistema renina/angiotensina ed รจ un fattore determinante nella fisiopatologia dellโipertensione. Lโangiotensina II si lega al recettore AT1 presente in molti tessuti (ad es. muscolatura liscia vascolare, ghiandole surrenali, reni e cuore) e stimola diversi importanti processi biologici, tra cui la vasocostrizione e il rilascio dellโaldosterone. Inoltre, lโangiotensina II stimola la proliferazione delle cellule muscolari lisce.
Il losartan blocca selettivamente il recettore AT1. In vitro e in vivo, sia il losartan che il suo metabolita acido carbossilico farmacologicamente attivo E-3174 bloccano ogni attivitร fisiologicamente rilevante dellโangiotensina II, indipendentemente dallโorigine e dal processo di sintesi.
Losartan non ha effetto agonista nรจ blocca altri recettori ormonali o canali ionici importanti per la regolazione cardiovascolare. Inoltre, losartan non inibisce lโACE (chininasi II), lโenzima che degrada la bradichinina. Di conseguenza non si verifica il potenziamento degli effetti indesiderati mediati dalla bradichinina.
Durante la somministrazione di losartan, la rimozione del feeback negativo dellโangiotensina II sulla secrezione della renina porta ad un aumento dellโattivitร reninica del plasma (ARP). Un aumento dellโARP dร luogo ad un aumento dellโangiotensina II nel plasma. Nonostante questi aumenti, lโattivitร antiipertensiva e la soppressione della concentrazione dellโaldosterone plasmatico vengono mantenute, indicando un blocco efficace dei recettori dellโangiotensina II. Dopo lโinterruzione di losartan, i valori dellโARP e dellโangiotensina II tornano al basale entro tre giorni.
Sia losartan che il suo metabolita attivo principale hanno unโaffinitร molto maggiore per il recettore AT1 che per il recettore AT2. A paritร di peso, il metabolita attivo รจ da 10 a 40 volte piรน attivo di losartan.
In uno studio disegnato appositamente per valutare lโincidenza di tosse in pazienti trattati con losartan rispetto a pazienti trattati con ACE inibitori, lโincidenza di tosse riportata nei pazienti trattati con losartan o idroclorotiazide รจ risultata simile e significativamente inferiore rispetto ai pazienti trattati con un ACE inibitore. Inoltre, in unโanalisi combinata di 16 studi clinici in doppio cieco su 4131 pazienti, lโincidenza di tosse riportata spontaneamente in pazienti trattati con losartan รจ risultata simile (3,1%) a quella di pazienti trattati con placebo (2,6%) o idroclorotiazide (4,1%), laddove lโincidenza con ACE inibitori รจ stata dellโ8,8%.
In pazienti non diabetici ipertesi con proteinuria, la somministrazione di losartan potassico ha ridotto significativamente la proteinuria, lโescrezione frazionata di albumina e IgG. Losartan mantiene il tasso di filtrazione glomerulare e riduce la frazione di filtrazione. Generalmente losartan causa una diminuzione nellโacido urico sierico (normalmente < 0,4 mg/dl) che di solito รจ persistente nella terapia cronica.
Losartan non ha effetti sui riflessi autonomi e non ha effetti sostanziali sulla noradrenalina plasmatica.
In pazienti con insufficienza ventricolare sinistra, dosaggi di losartan 25 mg e 50 mg hanno dato luogo a effetti emodinamici e neuroormonali positivi, caratterizzati da un aumento dellโindice cardiaco e da diminuzioni nella pressione capillare polmonare di cuneo, della resistenza sistemica vascolare, della pressione arteriosa media sistemica e della frequenza cardiaca e da una riduzione dei livelli dellโaldosterone e della noradrenalina circolanti, rispettivamente. Il verificarsi di ipotensione รจ risultato essere correlato alla dose in questi pazienti con insufficienza cardiaca.
Studi sullโipertensione
Negli studi clinici controllati, la monosomministrazione giornaliera di losartan a pazienti con ipertensione essenziale lieve-moderata ha prodotto riduzioni statisticamente significative della pressione arteriosa sistolica e diastolica. La misurazione della pressione arteriosa 24 ore dopo la dose rispetto a 5-6 ore dopo la dose ha mostrato una riduzione della pressione arteriosa nellโarco delle 24 ore; il naturale ritmo diurno รจ stato mantenuto. La riduzione della pressione alla fine dellโintervallo di dosaggio รจ risultata pari al 70-80 % dellโeffetto osservato nelle 5-6 ore dopo la dose.
Lโinterruzione di losartan nei pazienti ipertesi non ha dato luogo ad un aumento brusco della pressione arteriosa (rebound). Nonostante il marcato decremento della pressione arteriosa, losartan non ha avuto un effetto clinico significativo sulla frequenza cardiaca.
Losartan ha uguale efficacia in entrambi i sessi, e nei pazienti ipertesi piรน giovani (sotto i 65 anni) e piรน anziani.
Studio LIFE
Lo studio Losartan Intervention For Endpoint Reduction in Hypertension [studio LIFE] รจ stato uno studio randomizzato in triplo cieco, controllato in attivo, condotto su 9193 pazienti ipertesi dai 55 agli 80 anni con ipertrofia ventricolare sinistra documentata allโECG. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere losartan 50 mg in monosomministrazione giornaliera o atenololo 50 mg in monosomministrazione giornaliera. In caso di mancato raggiungimento del livello pressorio desiderato (< 140/90 mmHg), รจ stato aggiunto prima idroclorotiazide (12,5 mg) e, se necessario, il dosaggio di losartan o di atenololo รจ stato successivamente portato a 100 mg in monosomministrazione giornaliera. Altri farmaci antipertensivi, ad eccezione degli ACE inibitori, antagonisti dellโangiotensina II o beta- bloccanti venivano aggiunti se necessario per raggiungere lโobiettivo pressorio.
La durata media del follow up รจ stata di 4,8 anni.
Lโendpoint primario era un composito di mortalitร e morbilitร cardiovascolare misurate dalla riduzione dellโincidenza combinata di decesso cardiovascolare, ictus e infarto del miocardio. La pressione arteriosa รจ stata diminuita significativamente a livelli simili nei due gruppi. Il trattamento con losartan ha dato luogo ad una riduzione del rischio del 13,0% (p=0,021, intervallo di confidenza al 95% 0,77- 0,98) rispetto ad atenololo nei pazienti che hanno raggiunto lโendpoint composito primario. Questo dato รจ stato attribuibile principalmente ad una riduzione del rischio di ictus. Il trattamento con losartan ha ridotto il rischio di ictus del 25% rispetto ad atenololo (p=0,001, intervallo di confidenza al 95% 0,63-0,89). I tassi di decesso cardiovascolare e di infarto del miocardio non sono risultati significativamente differenti fra i gruppi di trattamento.
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)
Due grandi studi randomizzati e controllati (ONTARGET (ONgoing Telmisartan Alone and in combination with Ramipril Global Endpoint Trial) e VA Nephron-D (The Veterans Affairs Nephropathy in Diabetes)) hanno esaminato lโuso della combinazione di un ACE-inibitore con un antagonista del recettore dellโangiotensina II.
ONTARGET รจ stato uno studio condotto in pazienti con anamnesi di patologia cardiovascolare o cerebrovascolare o diabete mellito tipo 2 associato allโevidenza di danno dโorgano. VA NEPHRON-D รจ stato uno studio condotto in pazienti con diabete mellito tipo 2 e nefropatia diabetica.
Questi studi non hanno dimostrato alcun significativo effetto benefico sugli esiti e sulla mortalitร renale e/o cardiovascolare, mentre รจ stato osservato un aumento del rischio di iperpotassiemia, danno renale acuto e/o ipotensione rispetto alla monoterapia. Questi risultati sono pertinenti anche per gli altri ACE-inibitori e per gli antagonisti del recettore dellโangiotensina II, date le loro simili proprietร farmacodinamiche.
Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dellโangiotensina II non devono quindi essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
ALTITUDE (Aliskiren Trial in Type 2 Diabetes Using Cardiovascular and Renal Disease Endpoints) รจ stato uno studio volto a verificare il vantaggio di aggiungere aliskiren ad una terapia standard di un ACE-inibitore o un antagonista del recettore dellโangiotensina II in pazienti con diabete mellito di tipo
e malattia renale cronica, malattia cardiovascolare o entrambe. Lo studio รจ stato interrotto precocemente a causa di un aumentato rischio di eventi avversi. Morte cardiovascolare e ictus sono stati entrambi numericamente piรน frequenti nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo e gli eventi avversi e gli eventi avversi gravi di interesse (iperpotassiemia, ipotensione e disfunzione renale) sono stati riportati piรน frequentemente nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo.
Idroclorotiazide
Lโidroclorotiazide รจ un diuretico tiazidico. Il meccanismo dellโeffetto antiipertensivo dei tiazidi non รจ del tutto noto. I tiazidi agiscono sul meccanismo di riassorbimento degli elettroliti del tubulo renale distale, aumentando direttamente lโescrezione del sodio e del cloro in quantitร allโincirca uguali. Lโazione diuretica di idroclorotiazide riduce il volume plasmatico, aumenta lโattivitร reninica plasmatica e la secrezione di aldosterone, con conseguente aumento di potassio nelle urine e perdita di bicarbonato, e diminuzione di potassio sierico. Il legame renina-aldosterone รจ mediato dallโangiotensina II e pertanto la somministrazione concomitante di un antagonista del recettore dellโangiotensina II tende a far regredire la perdita di potassio associata ai diuretici tiazidici.
Dopo lโassunzione per os la diuresi inizia entro 2 ore, il picco viene raggiunto in circa 4 ore e dura circa da 6 a 12 ore, e lโeffetto antiipertensivo persiste fino a 24 ore.
Neo–lotan plus: come si assorbe e si elimina?
Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Neo–lotan plus, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.
Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.
Farmacocinetica di Neo–lotan plus
Assorbimento
Losartan
In seguito a somministrazione orale, il losartan viene ben assorbito e sottoposto ad un metabolismo di primo passaggio, da cui si formano un metabolita attivo acido carbossilico e altri metaboliti inattivi. La biodisponibilitร sistemica del losartan in compresse รจ di circa il 33%. Il losartan e il suo metabolita attivo raggiungono picchi medi di concentrazione in 1 ora e in 3-4 ore, rispettivamente. Non รจ stato osservato nessun effetto di rilevanza clinica sul profilo di concentrazione plasmatica del losartan quando il medicinale รจ stato somministrato con un pasto standard.
Distribuzione
Losartan
Sia losartan che il suo metabolita attivo si legano per > 99% alle proteine plasmatiche, principalmente allโalbumina. Il volume di distribuzione del losartan รจ di 34 litri. Studi nei ratti indicano un passaggio di losartan attraverso la barriera emato-encefalica scarso, se non nullo.
Idroclorotiazide
Lโidroclorotiazide attraversa la barriera placentare ma non la barriera emato-encefalica e viene escreta nel latte materno.
Biotrasformazione
Losartan
Circa il 14% di una dose di losartan somministrata per via endovenosa o orale viene trasformata nel suo metabolita attivo. Dopo somministrazione orale o endovenosa di losartan potassico marcato con 14C, la radioattivitร circolante nel plasma viene principalmente attribuita al losartan e al suo metabolita attivo. In circa lโ1% dei soggetti che hanno partecipato agli studi รจ stata osservata una conversione minima del losartan nel suo metabolita attivo.
Oltre al metabolita attivo, si formano anche dei metaboliti inattivi, inclusi due metaboliti principali formati dallโidrossilazione della catena laterale butilica ed un metabolita minore, un N-2 tetrazolo glucuronide.
Eliminazione
Losartan
Le clearance plasmatiche del losartan e del suo metabolita attivo sono di circa 600 ml/min e 50 ml/min, rispettivamente. Le clearance renali del losartan e del suo metabolita sono circa 74 ml/min e 26 ml/min, rispettivamente. Quando il losartan viene somministrato per via orale, circa il 4% della dose viene escreta invariata nelle urine e circa il 6% della dose viene escreta nelle urine in forma di metabolita attivo. Le farmacocinetiche del losartan e del suo metabolita attivo hanno un andamento lineare con dosaggi orali di losartan fino a 200 mg.
Dopo somministrazione orale, le concentrazioni plasmatiche del losartan e del suo metabolita attivo si riducono in modo poliesponenziale, con unโemivita terminale di circa 2 ore e 6-9 ore, rispettivamente. Con un dosaggio di 100 mg in monosomministrazione giornaliera non si verifica accumulo significativo nel plasma nรฉ del losartan nรฉ del suo metabolita attivo.
Il losartan e i suoi metaboliti vengono eliminati sia per via biliare che per via urinaria. Nellโuomo, in seguito a somministrazione orale di losartan marcato con 14C, la radioattivitร viene ritrovata per il 35% circa nelle urine e per il 58% nelle feci.
Idroclorotiazide
Lโidroclorotiazide non viene metabolizzata ma รจ eliminata rapidamente dal rene. Quando i livelli plasmatici sono stati seguiti per almeno 24 ore, lโemivita plasmatica รจ stata vista variare tra 5,6 e 14,8 ore. Almeno il 61 percento della dose orale viene eliminata immodificata entro 24 ore.
Caratteristiche dei pazienti
Losartan-Idroclorotiazide
Le concentrazioni plasmatiche di losartan e del suo metabolita attivo e lโassorbimento di idroclorotiazide osservate negli anziani ipertesi non sono significativamente differenti da quelli osservati negli ipertesi giovani.
Losartan
Nei pazienti con cirrosi alcolica da lieve a moderata, i livelli plasmatici di losartan e del suo metabolita attivo a seguito di somministrazione orale sono risultati rispettivamente di 5 e 1,7 volte piรน alti rispetto ai giovani volontari maschi.
Studi di farmacocinetica hanno mostrato che lโAUC di losartan nei soggetti maschi sani giapponesi e non giapponesi non รจ differente. Tuttavia, lโAUC del metabolita acido carbossilico (E-3174) sembra essere differente tra i due gruppi, con unโesposizione di circa 1,5 volte piรน alta nei soggetti giapponesi rispetto ai soggetti non giapponesi. Non รจ noto il significato clinico di questi risultati.
Nรจ losartan nรจ il metabolita attivo possono essere rimossi con lโemodialisi.
Neo–lotan plus: รจ un farmaco sicuro?
Abbiamo visto come Neo–lotan plus agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Neo–lotan plus รจ un farmaco sicuro?
Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.
Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.
Neo–lotan plus: dati sulla sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per lโuomo sulla base di studi convenzionali di farmacologia generale, genotossicitร e potenziale cancerogeno. Il potenziale tossico dellโassociazione di losartan/idroclorotiazide รจ stato valutato in studi di tossicitร cronica fino a sei mesi di durata in ratti e cani dopo somministrazione orale, e gli effetti osservati in questi studi con lโassociazione sono stati provocati principalmente dal losartan. La somministrazione dellโassociazione losartan/idroclorotiazide ha indotto una diminuzione nei parametri dei globuli rossi (eritrociti, emoglobina, ematocrito) un aumento di N-urea nel siero, una diminuzione del peso del cuore (senza un correlato istologico) e modifiche gastrointestinali (lesioni della membrana mucosa, ulcere, erosioni, emorragie).
Non cโรจ stata evidenza di teratogenicitร in ratti o conigli trattati con lโassociazione di losartan/idroclorotiazide. Tossicitร fetale in ratti, come evidenziato da un lieve aumento di coste soprannumerarie nella generazione F1, รจ stata osservata quando le femmine venivano trattate prima e durante la gestazione. Come osservato negli studi con losartan da solo, le reazioni avverse fetali e neonatali, incluse tossicitร renale e morte fetale, si sono verificate quando le ratte gravide erano state trattate con lโassociazione di losartan/idroclorotiazide durante la fase tardiva della gestazione e/o lโallattamento.
Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.
Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.
Neo–lotan plus: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?
Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.
Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.
Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.
Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Neo–lotan plus
Neo–lotan plus: interazioni
Losartan
ร stato identificato che la rifampicina e il fluconazolo riducono i livelli di metabolita attivo. Le conseguenze cliniche di queste interazioni non sono state valutate.
Come con altri medicinali che bloccano lโangiotensina II o i suoi effetti, lโuso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (ad es. spironolattone, triamterene, amiloride), supplementi di potassio, o sostituti del sale contenenti potassio, possono portare ad un aumento del potassio sierico. La somministrazione concomitante non รจ consigliata.
Come con altri medicinali che agiscono sullโescrezione di sodio, lโescrezione di litio puรฒ essere ridotta.
Pertanto, i livelli sierici di litio devono essere attentamente monitorati se i sali di litio devono essere somministrati insieme agli antagonisti del recettore dellโangiotensina II.
Quando gli antagonisti dellโangiotensina II vengono somministrati contemporaneamente ai FANS (cioรจ inibitori selettivi della Cox-2, acido acetilsalicilico a dosi antinfiammatorie e FANS non
selettivi), puรฒ verificarsi unโattenuazione dellโeffetto antiipertensivo. Lโuso concomitante di antagonisti dellโangiotensina II o diuretici e FANS puรฒ portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzionalitร renale, inclusa possibile insufficienza renale acuta, ed un aumento del potassio sierico, soprattutto in pazienti con ridotta funzionalitร renale pre-esistente. Lโassociazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalitร renale dopo lโinizio della terapia di associazione, ed in seguito periodicamente.
In alcuni pazienti con funzionalitร renale compromessa trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi 2, la somministrazione concomitante di antagonisti del recettore dellโangiotensina II puรฒ dare luogo ad un ulteriore deterioramento della funzionalitร renale. Questi effetti sono di solito reversibili.
I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina- aldosterone (RAAS) attraverso lโuso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dellโangiotensina II o aliskiren, รจ associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalitร renale (inclusa lโinsufficienza renale acuta) rispetto allโuso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafรฌ 4.3, 4.4 e 5.1).
Altre sostanze che inducono ipotensione come antidepressivi triciclici, antipsicotici, baclofene, amifostine: lโuso concomitante con questi farmaci che abbassano la pressione sanguigna, come effetto indesiderato o principale, possono aumentare il rischio di ipotensione.
Idroclorotiazide
Se somministrati in concomitanza, i seguenti medicinali possono interagire con i diuretici tiazidici:
Alcool, barbiturici, narcotici o antidepressivi
Puรฒ verificarsi un potenziamento dellโipotensione ortostatica.
Medicinali antidiabetici (per via orale ed insulina)
Il trattamento con un tiazide puรฒ alterare la tolleranza al glucosio. Puรฒ essere richiesto un aggiustamento del dosaggio del medicinale antidiabetico. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile insufficienza renale funzionale connessa allโidroclorotiazide.
Altri medicinali antiipertensivi
Effetto additivo.
Resine colestiramina e colestipolo
La presenza di resine a scambio anionico interferisce con lโassorbimento dellโidroclorotiazide. Singole dosi delle resine colestiramina o colestipolo legano lโidroclorotiazide e ne riducono lโassorbimento dal tratto gastrointestinale fino allโ85% ed al 43%, rispettivamente.
Corticosteroidi, ACTH
Aumento della deplezione elettrolitica, in particolare della ipokaliemia.
Amine pressorie (ad es. adrenalina)
Lโeffetto delle amine pressorie puรฒ essere diminuito ma non abbastanza da precluderne lโuso.
Miorilassanti, non depolarizzanti (ad es. tubocurarina)
Possibile aumento della risposta ai miorilassanti.
I diuretici riducono la clearance renale del litio e aggiungono un rischio alto di tossicitร da litio; lโuso concomitante non รจ raccomandato.
Medicinali utilizzati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone e allopurinolo)
Puรฒ essere necessario un aggiustamento del dosaggio dei medicinali uricosurici poichรฉ lโidroclorotiazide puรฒ aumentare i livelli di acido urico sierico. Un aumento del dosaggio di probenecid o sulfinpirazone puรฒ essere necessario. La somministrazione concomitante di un tiazidico puรฒ aumentare lโincidenza di reazioni di ipersensibilitร allโallopurinolo.
Agenti anticolinergici (ad es. atropina, biperidina)
Aumento della biodisponibilitร ai diuretici simil tiazidici attraverso una diminuzione della motilitร gastrointestinale e della velocitร di svuotamento dello stomaco.
Agenti citotossici (ad es. ciclofosfamide, metotrexato)
I tiazidi possono ridurre lโescrezione renale di medicinali citotossici e potenziare il loro effetto mielosoppressore.
In caso di alti dosaggi di salicilati, lโidroclorotiazide puรฒ aumentare lโeffetto tossico dei salicilati sul sistema nervoso centrale.
Sono stati riportati casi isolati di anemia emolitica con lโuso concomitante di idroclorotiazide e metildopa.
Il trattamento concomitante con ciclosporina puรฒ aumentare il rischio di iperuricemia e complicanze del genere della gotta.
Glucosidi digitalici
Lโipokalemia o lโipomagnesemia indotta dai tiazidi possono favorire lโinsorgenza di aritmie cardiache indotte dalla digitale.
Medicinali influenzati da alterazioni del potassio sierico
Un monitoraggio periodico del potassio sierico e dellโECG รจ raccomandato quando losartan/idroclorotiazide รจ somministrato con medicinali influenzati da alterazioni del potassio sierico (ad es., glucosidi digitalici e antiaritmici) e con i seguenti medicinali che inducono torsione di punta (tachicardia ventricolare) (inclusi alcuni antiaritmici), essendo lโipokalemia un fattore predisponente alla torsione di punta (tachicardia ventricolare):
antiaritmici di classe Ia (ad es. chinidina, idrochinidina, disopiramide),
antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide),
alcuni antipsicotici (ad es. tioridazine, clorpromazine, levomepromazine, trifluoperazine, ciamemazine, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo),
altri (ad es. bepridil, cisapride, difemanil, ertiromicina IV, alofantrin, mizolastin, pentamidine,
terfenadine, vincamine IV).
Sali di calcio
I diuretici tiazidici possono aumentare i livelli di calcio sierico a causa di una diminuzione dellโescrezione. Se devono essere prescritti supplementi di calcio, i livelli di calcio sierico devono essere monitorizzati ed il dosaggio di calcio aggiustato di conseguenza.
Interazioni con i test di laboratorio
A causa dei loro effetti sul metabolismo del calcio, i tiazidi possono interferire con i test per la funzione paratiroidea (vedere paragrafo 4.4).
Rischio di iponatremia sintomatica. ร necessario il monitoraggio clinico e biologico.
Mezzi di contrasto iodati
In caso di disidratazione indotta da diuretici, cโรจ un aumentato rischio di insufficienza renale acuta, specialmente con alte dosi di prodotto iodato. I pazienti devono essere reidratati prima della somministrazione.
Amfotericina B (per via parenterale), corticosteroidi, ACTH, lassativi stimolanti, o glicirrizina (che si trova nella liquirizia).
Lโidroclorotiazide puรฒ aumentare lo squilibrio elettrolitico, soprattutto ipokalemia.
Neo–lotan plus: posso guidare la macchina se lo prendo?
Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.
Molti farmaci riducono la capacitร di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni
E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.
Neo–lotan plus: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacitร di guidare veicoli o di usare macchinari. Deve tuttavia essere tenuto in considerazione il fatto che si possono occasionalmente verificare capogiro o sonnolenza quando si guidano veicoli o si usano macchinari durante la terapia antiipertensiva, in particolare allโinizio del trattamento o con lโaumento del dosaggio.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco