Aredia: a cosa serve e come si usa

Aredia (Acido Pamidronico Sale Disodico): indicazioni e modo d’uso

Aredia (Acido Pamidronico Sale Disodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

– Metastasi ossee prevalentemente litiche e mieloma multiplo.

– Osteolisi neoplastica con ipercalcemia.

Aredia: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Aredia è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Aredia ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Aredia

Aredia non deve mai essere somministrato in bolo (vedere paragrafo 4.4) ma diluito in una soluzione per infusione priva di calcio (es. sodio cloruro 0,9% o glucosata 5%), infusa lentamente.

La velocità di infusione non deve mai superare i 60 mg/ora (1 mg/min) e la concentrazione di Aredia nella soluzione di infusione non deve essere superiore a 90 mg/250 ml. Normalmente una dose di 90 mg dovrebbe essere somministrata mediante infusione di 250 ml di soluzione per infusione della durata di 2 ore. Tuttavia nei pazienti affetti da mieloma multiplo e in quelli con ipercalcemia neoplastica, si raccomanda di non superare la dose di 90 mg somministrata in 500 ml per 4 ore.

Allo scopo di ridurre al minimo le reazioni al sito di infusione la cannula deve essere inserita con cura in una vena relativamente grande.

Adulti e anziani

Metastasi ossee prevalentemente litiche e mieloma multiplo

La dose di Aredia raccomandata per il trattamento delle metastasi ossee e nel mieloma multiplo è di 90 mg somministrati in singola infusione ogni 4 settimane.

Nei pazienti con metastasi ossee sottoposti a chemioterapia ad intervalli di 3 settimane, anche Aredia, alla dose di 90 mg, può essere somministrato ogni 3 settimane.

Osteolisi neoplastica con ipercalcemia

Prima e durante il trattamento con Aredia, i pazienti devono essere adeguatamente reidratati.

La dose totale di Aredia da utilizzare in corso di trattamento dipende dai livelli iniziali di calcemia del paziente. La seguente tabella riporta indicazioni derivate da dati clinici su valori di calcemia non corretti; il medesimo intervallo di dosi può essere utilizzato per valori di calcemia corretti in base alle proteine sieriche o all’albumina in pazienti reidratati:

Tabella 1

Calcemia iniziale Dose totale consigliata
(mmol/L) (mg%) (mg)
fino a 3,0 fino a 12,0 15-30
3,0-3,5 12,0-14,0 30-60
3,5-4,0 14,0-16,0 60-90
> 4,0 > 16,0 90

La dose totale di Aredia può essere somministrata sia in infusione singola sia in infusione multipla per 2 – 4 giorni consecutivi. La massima dose per ciclo di terapia è di 90 mg sia per la somministrazione iniziale sia per quelle ripetute.

Una significativa diminuzione della calcemia viene generalmente osservata dopo 24 – 48 ore dalla somministrazione di Aredia e la normalizzazione viene generalmente raggiunta entro 3-7 giorni. Se la normocalcemia non viene raggiunta in questo periodo di tempo, può essere somministrata un’ulteriore dose.

La durata della risposta può variare da paziente a paziente ed il trattamento può essere ripetuto qualora ricorra ipercalcemia.

L’esperienza clinica raggiunta fino ad oggi suggerisce che Aredia può diminuire di efficacia all’aumentare dei trattamenti.

Insufficienza renale

Aredia non deve essere somministrato in pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 mL/min) salvo nei casi di ipercalcemia neoplastica che mettono a rischio la vita del paziente per i quali il beneficio del trattamento supera il rischio potenziale.

Come per altri bifosfonati, si raccomanda di eseguire il monitoraggio renale, per esempio, la determinazione della creatinina sierica prima di ogni dose di Aredia. Nei pazienti in trattamento con Aredia per le metastasi ossee o mieloma multiplo che mostrano segni di deterioramento della funzionalità renale, il trattamento con Aredia deve essere sospeso finchè la funzionalità renale non rientri entro il 10% del valore basale. Tale raccomandazione è basata sui risultati di uno studio clinico dove il peggioramento della funzionalità renale è stato così definito:

• Per pazienti con valori normali di creatinina basale, incremento di 0,5 mg/dL

• Per pazienti con valori anormali di creatinina basale, incremento di 1,0 mg/dL

I risultati di uno studio farmacocinetico, condotto in pazienti affetti da tumore e con funzionalità renale normale o alterata, indicano che non è necessario un aggiustamento posologico in presenza di insufficienza renale da lieve (clearance della creatinina 61-90 mL/min) a moderata (clearance della creatinina 30-60 mL/min). In questi pazienti la velocità dell’infusione non deve superare 90 mg/4 h (circa 20-22 mg/h).

Insufficienza epatica

Uno studio di farmacocinetica ha indicato che non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con alterata funzionalità epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 5.2). Aredia non è stato studiato in pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafo 4.4).

Bambini

Non esistono esperienze cliniche relativamente all’uso di Aredia nei bambini.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Aredia seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Aredia per quanto riguarda la gravidanza:

Aredia: si puĂ² prendere in gravidanza?

Si è osservato che il pamidronato può attraversare la placenta nel ratto e che ha causato evidenti effetti sulla madre ed effetti non teratogeni sull’embrione/feto nel ratto e nel coniglio (vedere paragrafo 5.3).

Non sono stati condotti studi clinici controllati ed adeguati in donne in gravidanza e non è disponibile esperienza clinica per supportare l’uso di Aredia in donne in gravidanza. Aredia pertanto non deve essere somministrato nelle donne in gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

Nel ratto uno studio ha mostrato che il pamidronato viene escreto nel latte materno.

Pertanto le donne in trattamento con Aredia non devono allattare (vedere paragrafo 4.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Aredia?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Aredia in caso di sovradosaggio.

Aredia: sovradosaggio

I pazienti che ricevono dosi più alte di quelle raccomandate devono essere attentamente monitorati. Nell’eventualità si manifesti ipocalcemia con parestesie, tetania e ipotensione, si può intervenire somministrando un’infusione di calcio gluconato.

Aredia: istruzioni particolari

La polvere contenuta nei flaconi deve essere prima disciolta in acqua sterile per preparazioni iniettabili, cioè 15 mg in 5 mL e 30 mg, 60 mg, o 90 mg in 10 mL.

L’acqua per preparazioni iniettabili è fornita in fiale insieme ai flaconi di liofilizzato.

Il pH della soluzione ricostituita è di 6,0-7,0. La soluzione ricostituita deve prima essere ulteriormente diluita con una soluzione per infusione che non contenga calcio (0,9% di cloruro di sodio o 5% di glucosio) prima della somministrazione. È importante che la polvere sia completamente sciolta prima che la soluzione ricostituita venga ulteriormente diluita.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco