Parlodel Cps 5 mg 10 mg
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Parlodel Cps 5 mg 10 mg: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
PARLODEL 5 mg capsule rigide PARLODEL 10 mg capsule rigide
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
5 mg: ciascuna capsula rigida contiene 5,735 mg di bromocriptina mesilato, pari a 5 mg di bromocriptina base.
10 mg: ciascuna capsula rigida contiene 11,470 mg di bromocriptina mesilato, pari a 10 mg di bromocriptina base.
Eccipienti ad effetto noto:
5 mg: ciascuna capsule rigida contiene 80,015 mg di lattosio monoidrato (vedere paragrafo 4.4). 10 mg: ciascuna capsula rigida contiene 160,030 mg di lattosio monoidrato (vedere paragrafo 4.4).
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Capsule rigide.
5 mg: Capsule di gelatina dura, di colore bianco-azzurro e oblunghe. 10 mg: Capsule di gelatina dura, di colore bianco e oblunghe.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Morbo di Parkinson: idiopatico, arteriosclerotico, post-encefalitico.
Parlodel è anche indicato in pazienti che mostrano una decrescente risposta terapeutica alla levodopa, e nei casi in cui la comparsa di fenomeni “on-off” limita il successo della terapia con levodopa.
Parlodel può essere somministrato da solo oppure in associazione con anticolinergici o ad altri farmaci antiparkinsoniani. L’associazione di Parlodel con levodopa porta ad un potenziamento dell’azione antiparkinsoniana, il che permette una riduzione della dose di entrambi i farmaci.
Per la sua azione inibitoria sulla secrezione di prolattina, Parlodel è utile anche in campo endocrinologico.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Il trattamento del morbo di Parkinson richiede dosi medie di Parlodel relativamente elevate (10-20 mg/die o più). La dose massima giornaliera è di 30 mg/die.
I seguenti criteri posologici valgono solo per il trattamento del morbo di Parkinson: un effetto antiparkinsoniano si osserva già a dosi giornaliere di 10-15 mg. L’ambito di dose ottimale, quando Parlodel è dato da solo, è abitualmente superiore (20 mg/die o più). La dose massima giornaliera è di 30 mg/die. Se Parlodel viene somministrato in associazione con levodopa, con o senza inibitore della dopa-decarbossilasi, possono essere sufficienti anche dosi minori. La dose ottimale deve essere raggiunta con un lento e graduale incremento posologico.
Uno schema posologico orientativo può essere il seguente: somministrare 2,5 mg 2 volte al giorno (ai pasti), per una settimana. In seguito, l’incremento di dose non deve superare i 5 mg ogni 2-3 giorni.
Riduzioni della dose di levodopa devono essere praticate gradualmente fino ad ottenere l’effetto terapeutico ottimale; in certi casi il trattamento con levodopa può essere del tutto sospeso.
Per il graduale aumento posologico è disponibile anche Parlodel 2,5 mg compresse.
Popolazione pediatrica
Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di PARLODEL nella popolazione pediatrica.
Modo di somministrazione
Parlodel deve essere sempre preso ai pasti.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, o ad altri alcaloidi della segale cornuta.
Bromocriptina è controindicata in pazienti con ipertensione non controllata, patologie ipertensive della gravidanza (inclusi eclampsia, pre-eclampsia o ipertensione indotta dalla gravidanza), ipertensione post-parto e in puerperio.
Bromocriptina è controindicata per l’utilizzo nella soppressione della lattazione, o in altre indicazioni che non pongono in pericolo di vita, in pazienti con storia di patologie delle arterie coronarie o altre condizioni cardiovascolari gravi, o sintomi/storia di disordini psichiatrici gravi.
Per il trattamento a lungo termine: PARLODEL è controindicato in casi di evidenza di valvulopatia cardiaca determinata all’ecocardiogramma eseguito prima del trattamento.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Le dosi elevate di Parlodel necessarie per il trattamento del morbo di Parkinson non devono essere impiegate in altre indicazioni.
Il trattamento deve essere effettuato sotto controllo medico.
Se donne con affezioni non legate ad iperprolattinemia vengono trattate con Parlodel il farmaco andrebbe somministrato alla più bassa dose efficace, necessaria per alleviare i sintomi, ciò allo scopo di evitare la possibilità di abbassare i tassi di prolattina sotto alla norma, con una conseguente alterazione della funzione luteinica. Se il trattamento continua per più di 6 mesi, a tali pazienti andrebbero fatte, ad intervalli regolari, determinazioni della prolattina plasmatica e del progesterone post-ovulatorio.
Sono state riportate alcune segnalazioni di emorragie gastro-intestinali ed ulcera gastrica. In caso di comparsa, la somministrazione di Parlodel deve essere interrotta. Pazienti con anamnesi di ulcera peptica o di ulcera peptica in atto, dovrebbero preferibilmente ricevere un trattamento alternativo. Se Parlodel deve essere necessariamente impiegato in tali pazienti, essi vanno invitati a segnalare prontamente ogni reazione gastrointestinale.
Poiché, soprattutto durante i primi giorni di trattamento possono insorgere occasionalmente reazioni ipotensive che portano ad una riduzione dello stato di vigilanza, bisogna porre particolare attenzione quando si guidano autoveicoli o si utilizzano macchinari. Per lo stesso motivo, nei pazienti ambulatoriali è consigliabile controllare i valori pressori durante i primi giorni di trattamento. Se gli effetti indesiderati persistono, la dose va adeguatamente ridotta.
Bromocriptina è stata associata a sonnolenza e a episodi di attacchi di sonno improvviso, particolarmente nei pazienti con malattia di Parkinson.
Sono stati riportati vizio del gioco, incremento della libido e ipersessualità in pazienti trattati con dopamino agonisti per il morbo di Parkinson incluso il Parlodel.
Molto raramente sono stati segnalati attacchi di sonno improvviso durante l’attività quotidiana, in qualche caso senza consapevolezza e senza segni premonitori. I pazienti in trattamento con bromocriptina devono essere informati di queste eventualità e avvertiti di usare cautela durante la guida o l’uso di macchinari. I pazienti che hanno manifestato episodi di sonnolenza e/o un episodio di sonno improvviso devono astenersi dalla guida e dall’uso di macchinari (vedere anche paragrafo 4.7). Inoltre, può essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia.
Tra i pazienti trattati con bromocriptina, particolarmente a lungo termine e ad alte dosi sono stati riportati occasionalmente versamenti pleurici e pericardici, cosi come fibrosi pleurica e polmonare e pericardite costrittiva. Pazienti con disturbi pleuropolmonari di natura non accertata devono essere attentamente esaminati e deve essere considerata un’interruzione del trattamento con Parlodel.
In alcuni pazienti trattati a lungo termine e ad alte dosi con Parlodel è stata segnalata fibrosi retroperitoneale. Al fine di assicurare il riconoscimento della fibrosi retroperitoneale in uno stadio iniziale reversibile, in questa tipologia di pazienti si raccomanda di monitorare i sintomi tipici di questa patologia (ad es: dolore alla schiena, edema degli arti inferiori, alterazioni della funzionalità renale). L’uso di Parlodel dove essere interrotto se sono diagnosticate o sospettate alterazioni fibrotiche del retroperitoneo.
Nei soggetti con galattorrea, amenorrea prolattino-dipendente, disturbi mestruali o acromegalia, il trattamento con Parlodel può eliminare la sterilità preesistente. Le donne, quindi, che potrebbero cosi diventare feconde ma che non desiderano la gravidanza dovrebbero adottare un metodo di contraccezione meccanica. Prima di iniziare il trattamento con Parlodel, la causa della sterilità deve essere definita.
La gravidanza deve essere evitata se viene posta la diagnosi di adenoma ipofisario.
Un marcato allargamento della sella turcica o un difetto del campo visivo richiede in prima istanza il trattamento chirurgico e/o radioterapico. Parlodel è indicato solo se tali misure hanno fallito. In assenza di adenoma ipofisario e se la paziente fosse ansiosa di concepire, Parlodel andrebbe sospeso il più presto possibile dopo il concepimento (diagnosi precoce di gravidanza con test immunologico), poiché le conoscenze sui possibili effetti del farmaco sull’evoluzione della gravidanza e sul feto umano sono tuttora incomplete. In casi di gravidanza accertata, come misura precauzionale, i possibili effetti negativi di un fatto patologico ipofisario associato con la gravidanza andrebbero ricercati con regolarità, ad esempio investigando il campo visivo.
Il trattamento nelle donne deve essere effettuato sotto controllo medico comprendente il dosaggio ormonale e la visita ginecologica.
Come detta la buona prassi medica, tutte le donne riceventi continuativamente Parlodel per più di sei mesi, dovrebbero avere regolari controlli ginecologici ad intervalli annuali se la donna è in pre- menopausa, ogni 6 mesi se è in menopausa (citologia cervicale e, se possibile, endometriale).
È richiesta cautela quando Parlodel viene somministrato ad alte dosi a pazienti parkinsoniani con anamnesi di disturbi psicotici, gravi affezioni cardiovascolari, ulcera peptica od emorragie gastroenteriche.
Uso in donne post-partum
Il monitoraggio periodico della pressione arteriosa è consigliabile in donne post-partum trattate con Parlodel per qualsiasi condizione. Nel caso si evidenzino ipertensione, cefalea severa, progressiva o incessante (con o senza disturbi della visione) o tossicità a carico del sistema nervoso centrale, la somministrazione di Parlodel dovrebbe essere interrotta e la paziente dovrebbe essere prontamente esaminata.
Particolare cautela è richiesta in pazienti che sono state recentemente trattate o sono in terapia concomitante con farmaci che possono alterare la pressione sanguigna, ad esempio vasocostrittori come simpaticomimetici o alcaloidi della segale cornuta inclusi ergometrina o metilergometrina, e il loro utilizzo concomitante nel periodo del puerperio non è consigliato.
Disturbi del controllo degli impulsi
I pazienti devono essere regolarmente monitorati per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e gli accompagnatori devono essere consapevoli che i sintomi comportamentali del disturbo del controllo degli impulsi, inclusi gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, shopping compulsivo o spese eccessive, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina, compreso Parlodel. Una riduzione della dose/sospensione graduale fino ad interruzione dovrebbero essere considerati se tali sintomi si sviluppano.
Quando è necessaria la riduzione della dose o l’interruzione di questo farmaco, la dose deve essere gradualmente ridotta. La rapida riduzione o l’interruzione della dose può causare una sindrome neurolettica maligna. Inoltre, una rapida riduzione della dose o l’interruzione degli agonisti del recettore della dopamina possono causare sindrome da astinenza da farmaci (caratterizzata da apatia, ansia, depressione, affaticamento, sudorazione, dolore, ecc.).
Uso in pazienti con alterata funzionalità epatica
In pazienti con alterata funzionalità epatica, la velocità di eliminazione può essere ritardata e i livelli plasmatici possono aumentare, richiedendo un aggiustamento del dosaggio.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Parlodel contiene lattosio quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono di assumere questo medicinale.
04.6 Gravidanza e allattamento
Non si può escludere la possibilità di interazione tra bromocriptina e farmaci psico-attivi o ipotensivi.
Particolare cautela deve essere adottata in pazienti in trattamento con alcaloidi della segale cornuta o farmaci che agiscono sulla pressione arteriosa in relazione ad un possibile effetto potenziante.
La bromocriptina è contemporaneamente un substrato ed un inibitore del citocromo P3A4 (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche). Deve quindi essere adottata cautela quando si somministrano farmaci che sono forti inibitori e/o substrati di questo enzima (antimicotici azolinici, inibitori della proteasi HIV). L’uso concomitante di eritromicina, iosamicina o altri antibiotici macrolidi, può aumentare i livelli plasmatici della bromocriptina.
Poiché Parlodel esercita il suo effetto terapeutico stimolando i recettori centrali della dopamina, gli antagonisti della dopamina come gli antipsicotici (fenotiazine, butirofenoni e tioxanteni), ma anche la metoclopramide ed il domperidone possono ridurre la sua attività. La tollerabilità al trattamento può essere ridotta dalla somministrazione contemporanea di alcool.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Gravidanza
In pazienti che desiderano concepire, Parlodel, come tutti gli altri farmaci, dovrebbe essere interrotto quando la gravidanza è stata confermata, a meno che ci sia una motivazione medica per la continuazione della terapia. Non è stato osservato un aumento di incidenza di aborti conseguentemente all’interruzione di terapia con Parlodel in questa fase. L’esperienza clinica indica che Parlodel, somministrato durante la gravidanza, non ne influenza negativamente l’andamento e l’esito.
Allattamento
Poiché Parlodel inibisce la lattazione, non deve essere assunto da madri che desiderano allattare al seno.
Fertilità
Il trattamento con Parlodel può ristabilire la fertilità. Donne in età fertile che non desiderano concepire devono quindi essere avvisate di praticare un fattibile metodo contraccettivo.
04.8 Effetti indesiderati
Parlodel compromette la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Poiché, soprattutto durante i primi giorni di trattamento possono insorgere occasionalmente reazioni ipotensive che portano ad una riduzione dello stato di vigilanza, bisogna porre particolare attenzione quando si guidano autoveicoli o si utilizzano macchinari.
Pazienti in trattamento con bromocriptina che presentino episodi di sonnolenza e/o di attacchi di sonno improvviso devono essere informati di astenersi dalla guida o dall’intraprendere qualsiasi attività in cui una alterata attenzione potrebbe esporre loro stessi o altri al rischio di grave danno o di morte (p.es. l’uso di macchinari) fino a che tali episodi ricorrenti e la sonnolenza non si siano risolti (vedere 4.4).
04.9 Sovradosaggio
Le categorie di frequenza che seguono, costituiscono la base della classificazione degli effetti indesiderati: Molto comune (≥ 1/10); Comune (≥ 1/100, < 1/10);
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); Molto raro (< 1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Disturbi psichiatrici
Non comune: Confusione, agitazione psicomotoria, allucinazioni
Raro: Disturbi psicotici, insonnia
Molto raro: Incremento della libido, ipersessualità, vizio del gioco
Patologie del sistema nervoso
Comune: Cefalea, stato di torpore, vertigini
Non comune: Discinesia
Raro: Sonnolenza, parestesia
Molto raro: Sonnolenza eccessiva durante il giorno, sonno improvviso
Patologie dell’occhio
Raro: Disturbi della vista, visione offuscata
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Raro: Tinnito
Patologie cardiache
Raro: Effusione pericardica, pericardite costrittiva, tachicardia, bradicardia, aritmia
Molto raro: Valvulopatia cardiaca (incluso riflusso) e disturbi correlati (versamenti
pleurici e pericardici)
Patologie vascolari:
Non comune: Ipotensione, ipotensione ortostatica (molto raramente fino a sincope)
Molto raro: Pallore reversibile delle dita delle mani e dei piedi determinato dal freddo (soprattutto in pazienti con storia di Fenomeno di Raynaud) Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: Congestione nasale
Raro: Effusioni pleuriche, fibrosi pleurica, pleurite, fibrosi polmonare, dispnea
Patologie gastrointestinali
Comune: Nausea, stipsi, vomito
Non comune: Secchezza delle fauci
Raro: Diarrea, dolore addominale, fibrosi retroperitoneale, ulcera gastrointestinale, emorragia gastrointestinale Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: Reazioni allergiche della pelle, perdita di capelli
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune: Crampi alle gambe
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: Affaticatibilità
Raro: Edema periferico
Molto raro: Sindrome tipo Sindrome Neurolettica Maligna per interruzione brusca di Parlodel Altri effetti indesiderati
Non Nota: Sindrome da astinenza*: apatia, ansia, depressione, affaticamento, sudorazione, dolore, ecc.
* In caso di anomalie, si devono prendere le misure appropriate come riprendere la
somministrazione o riportare la dose al livello precedente la riduzione.
Gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina, incluso Parlodel (vedere paragrafo 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso) Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni- avverse.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Segni e sintomi
I sintomi da sovradosaggio possono includere nausea, vomito, vertigini, ipotensione, ipotensione posturale, tachicardia, stato di torpore, sonnolenza, letargia ed allucinazioni.
Trattamento
In caso di sovradosaggio, è raccomandata la somministrazione di carbone attivo e, in caso di assunzione orale molto recente, può essere presa in considerazione la lavanda gastrica.
Il trattamento dell’intossicazione acuta è sintomatico. Metoclopramide può essere utilizzata nel trattamento del vomito o delle allucinazioni.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Categoria Farmacoterapeutica: Agonisti della dopamina. Codice ATC: N04B C01.
Sperimentalmente è stato evidenziato che Parlodel inibisce a basse dosi la secrezione della prolattina, ormone del lobo anteriore dell’ipofisi: questa sua azione dipende probabilmente da un meccanismo dopaminergico.
Il farmaco, però, non ha alcuna influenza su altri ormoni del lobo anteriore dell’ipofisi (ormone della crescita, gonadotropine, tireotropina), tranne che in pazienti acromegalici, la cui aumentata concentrazione di ormone somatotropo viene abbassata da Parlodel.
A dosi più elevate bromocriptina mesilato mostra uno spiccato effetto dopamino-stimolante a livello post-sinaptico; per queste sue proprietà Parlodel è impiegato nel trattamento del morbo di Parkinson, caratterizzato appunto da un deficit dopaminergico specifico a livello nigrostriatale.
Parlodel migliora la sintomatologia clinica legata a tremori, rigidità, bradicinesia ed altri sintomi parkinsoniani in tutte le fasi della malattia. Normalmente l’efficacia terapeutica dura per vari anni (a questo proposito sono stati riportati buoni risultati in pazienti trattati fino ad 8 anni). Parlodel può essere somministrato da solo o – nelle fasi iniziali nonché avanzate della malattia – in associazione con altri farmaci antiparkinsoniani. L’associazione con levodopa produce un incremento degli effetti antiparkinsoniani rendendo spesso possibile la riduzione del dosaggio di levodopa. Parlodel produce particolare beneficio a pazienti in trattamento con levodopa per i quali la risposta terapeutica risulta essere in progressiva riduzione o che evidenziano complicazioni quali movimenti involontari anormali (discinesia coreo-atetoide e\o distonia dolorosa), deterioramenti da fine dose o fenomeni "on-off".
Parlodel migliora la sintomatologia depressiva osservata spesso nei parkinsoniani. Questo è dovuto alle sue intrinseche proprietà antidepressive come dimostrato in studi controllati in pazienti non parkinsoniani con depressione endogena o psicogena.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Assorbimento
Dopo somministrazione orale, Parlodel è ben assorbito. In volontari sani l’emivita di assorbimento è di 0,2-0,5 ore e i livelli plasmatici di bromocriptina raggiungono il picco entro 1-3 h. Una dose orale di 5 mg di bromocriptina produce una Cmax di 0,465 ng/ml. Gli effetti di riduzione della prolattina si manifestano entro 1-2 ore dall’assunzione, raggiungono il massimo (es. riduzione della prolattina nel plasma di più dell’80%) entro 5-10 ore e restano vicine al massimo per 8-12 ore.
Distribuzione
Il legame con le proteine plasmatiche è circa del 96%.
Biotrasformazione
La bromocriptina è sottoposta ad un’ampia biotrasformazione di primo passaggio nel fegato, rispecchiata da un complesso profilo di metaboliti e dalla quasi completa assenza del farmaco immodificato nelle urine e nelle feci. Essa mostra un’affinità alta per il citocromo P3A e le idrossilazioni all’anello di prolina della molecola ciclopeptide rappresentano la maggiore via metabolica. Gli inibitori e/o i potenti substrati del citocromo P3A4 possono quindi inibire la clearance di bromocriptina e causare un incremento dei suoi livelli. La bromocriptina è anche un potente inibitore del citocromo P3A4 con un valore calcolato di IC50 di 1,69 μM. In ogni caso, date le basse concentrazioni terapeutiche di bromocriptina libera nei pazienti, non è da attendersi un’alterazione significativa del metabolismo di un secondo farmaco la cui clearance sia mediata dal citocromo P3A4.
Eliminazione
L’eliminazione del farmaco dal plasma è bifasica con un’emivita terminale di circa 15 ore (range di 8- 20 ore). L’eliminazione del farmaco immodificato e dei suoi metaboliti avviene quasi completamente attraverso il fegato, con solo il 6% eliminato attraverso il rene.
Pazienti particolari
In pazienti con alterata funzionalità epatica, la velocità di eliminazione può essere ritardata e i livelli plasmatici possono aumentare, richiedendo un aggiustamento del dosaggio.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Tossicità acuta
Studi di tossicità acuta utilizzando bromocriptina micronizzata hanno rilevato valori di DL50 per via orale uguali a 2620 mg/kg nei topi, superiori ai 1000 mg/kg nei conigli e superiori ai 2000 mg/kg nei ratti. I valori di DL50 dopo somministrazione e.v. sono stati: topo 190 mg/kg, ratto 72 mg/kg e coniglio 12,5 mg/kg. Segnali di tossicità sono stati eccitazione motoria, a volte crampi, dispnea e coma. L’elevata sensibilità nei conigli è caratteristica dei derivati della segale cornuta in generale.
Mutagenesi
La bromocriptina è risultata priva di potenziale attività genotossica negli studi sugli effetti mutageni nella Salmonella typhimurium con e senza attivazione metabolica, di potenziale clastogeno nel midollo osseo in vitro (test del micronucleo nel topo, dei cromosomi metafasici nel criceto cinese).
Carcinogenesi
In uno studio di 100 settimane nei ratti, la bromocriptina è stata somministrata nel mangime a dosi di 1,8, 9,9, o 44,5 mg/kg al giorno, equivalenti a 25-100 volte la dose terapeutica umana per l’inibizione della prolattina. Il trattamento ha causato una diminuzione dose-dipendente nell’incidenza di tumori in tutti i gruppi trattati. Ciò ha trovato riscontro in una generale diminuzione dell’incidenza di tumori mammari nelle femmine e di tumori della ghiandola surrenale nei maschi. Entrambi gli effetti sono stati correlati probabilmente all’azione inibitoria della prolattina da parte della bromocriptina. Al contrario, la bromocriptina a dosi medio\alte ha aumentato l’incidenza di tumori uterini.
In uno studio di un anno nel ratto è stato riscontrato che gli effetti sull’utero sono il risultato di un effetto estrogenico prolungato causato dall’effetto di inibizione della prolattina dato dalla bromocriptina, particolarmente accentuato nel sistema endocrino ipofunzionante delle femmine anziane di ratto. Nello stesso studio, infatti, è stato dimostrato che la bromocriptina aveva inibito l’aumento dei livelli di progesterone nel plasma, associato con uno stato di pseudo-gravidanza, normalmente riscontrata nelle femmine di ratto anziane; i livelli di estradiolo erano invariati. Infatti, dopo 53 settimane, non sono state riscontrate lesioni uterine iperplastiche e metaplastiche inattese, progredibili a neoplasie quando la durata del trattamento veniva prolungata fino 100 settimane.
Questo riscontro non è rilevante per le donne date le fondamentali differenze nel processo di invecchiamento delle funzioni riproduttive. Nelle femmine anziane di ratto, a differenza delle donne, la risposta ovarica veniva mantenuta, sia a supporto della pseudo-gravidanza su stimolazione continua della prolattina, se l’iperprolattinemia era soppressa dalla bromocriptina, sia a supporto della dominanza estrogenica risultante in una metaplasia squamosa del tratto genitale. Non c’è riscontro che questi effetti farmacodinamici specifici del ratto siano di qualche significatività clinica nell’essere umano.
La perdita dell’effetto stimolante diretto sull’utero da parte della bromocriptina è stata ulteriormente evidenziata in uno studio di 104 settimane in ratti femmina ovariectomizzate. Una dose di 10 mg/kg al giorno somministrata nel mangime non ha indotto variazioni dei tumori uterini o pre-neoplastici.
L’assenza di potenziale carcinogenico è stata confermata nei topi che ricevevano bromocriptina nel mangime a dosi fino a 50 mg/kg al giorno. Questo non ha rilevato differenze nell’incidenza di tumore di qualsiasi tipo tra gli animali trattati ed il gruppo di controllo.
Tossicità riproduttiva
Non è stata rilevato alcun potenziale embriotossico o teratogeno della bromocriptina nei ratti, conigli o scimmie.
Negli animali maschi, la bromocriptina non ha prodotto effetti sulle cellule germinali, sulla fertilità e sullo sviluppo della prole. Negli animali femmina la fertilità, lo sviluppo prenatale e della prole non ha subito effetti avversi dopo trattamento orale con bromocriptina.
Una dose elevata di 30 mg/kg somministrata a ratti durante l’ultimo periodo di gravidanza fino al parto ha ridotto la sopravvivenza e l’aumento di peso dei neonati. Quest’ultimo è stato attribuito alla riduzione della lattazione quale risultato dell’inibizione della prolattina da parte della bromocriptina. D’altronde, lo sviluppo post-natale degli animali F1 è stato danneggiato indipendentemente dalla somministrazione durante le prime o le ultime fasi della gravidanza. Quando somministrato a femmine di scimmie "stumptailed" per uno o più cicli e per gravidanza consecutive, dosi di 0,15 mg/kg di bromocriptina due volte al giorno non hanno prodotto effetti sulla fertilità, né sullo sviluppo fetale del neonato.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
Elenco degli eccipienti PARLODEL 5 mg capsule rigide
Eccipienti:
Silice colloidale anidra, magnesio stearato, acido maleico, amido di mais essiccato, lattosio.
Componenti dell’involucro:
Titanio diossido, indigotina, gelatina.
PARLODEL 10 mg capsule rigide
Eccipienti:
Silice colloidale anidra, magnesio stearato, acido maleico, amido di mais, lattosio.
Componenti dell’involucro:
Titanio diossido, gelatina.
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
"5 mg capsule rigide" – Validità 2 anni. "10 mg capsule rigide" – Validità 3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25°C
06.5 Natura e contenuto della confezione
"5 mg capsule rigide" – Blister opaco PVC/PVDC/ALU- Astuccio da 30 capsule "10 mg capsule rigide" – Blister opaco PVC/PVDC/ALU- Astuccio da 20 capsule
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Viatris Healthcare Limited, Damastown Industrial Park, Mulhuddart,Dublin 15, DUBLIN,Irlanda
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
PARLODEL 5 mg capsule rigide A.I.C. n. 023781038 PARLODEL 10 mg capsule rigide A.I.C. n. 023781026
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
PARLODEL 5 mg capsule rigide Data della prima autorizzazione: 06 ottobre 1984 Data del rinnovo più recente: 01 giugno 2005 PARLODEL 10 mg capsule rigide Data della prima autorizzazione: 16 marzo 1983 Data del rinnovo più recente: 01 giugno 2005
10.0 Data di revisione del testo
Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 28/10/2022