dremisette 0 060mg 0 015mg cp riv film 1 x 28 24e4 cp in blister pvc pvdc al

dremisette 0 060mg 0 015mg cp riv film 1 x 28 24e4 cp in blister pvc pvdc al

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

dremisette 0 060mg 0 015mg cp riv film 1 x 28 24e4 cp in blister pvc pvdc al: ultimo aggiornamento pagina: 14/11/2020 (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di dremisette 0 060mg 0 015mg cp riv film 1 x 28 24e4 cp in blister pvc pvdc al

01.0 Denominazione del medicinale

Indice

Dremisette 0,060 mg/0,015 mg compresse rivestite con film

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

Indice

Ogni compressa di colore giallo contiene 0.060 mg di gestodene e 0,015 mg di etinilestradiolo. Ogni compressa di colore bianco non contiene principio attivo.

Eccipienti con effetti noti:

Le compresse di colore giallo contengono 57.61 mg di lattosio monoidrato e 0,042 mg di lecitina (soya).

Le compresse di colore bianco contengono 70.897 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

Indice

Compressa rivestita con film.

Dremisette compressa rivestita con film di colore giallo

Compressa rivestita con film, rotonda, liscia di 5,5 mm di diametro.

Dremisette compressa di colore bianco (placebo) Compressa rotonda e biconvessa di 5,5 mm di diametro.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

Indice

Contraccezione orale.

La decisione di prescrivere Dremisette deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a Dremisette e quello associato ad altri contraccettivi ormonali combinati (COC) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

04.2 Posologia e modo di somministrazione

Indice

Posologia

Le compresse devono essere prese ogni giorno all’incirca alla stessa ora, se necessario con un po’ d’acqua, seguendo l’ordine indicato sul blister. L’assunzione delle compresse deve essere continuativa. Assumere una compressa al giorno per 28 giorni consecutivi. Ogni blister successivo deve essere iniziato il giorno dopo l’assunzione dell’ultima compressa del blister precedente.

L’emorragia da interruzione di solito inizia il 2°-3° giorno dopo l’inizio dell’assunzione delle compresse placebo (ultima riga) e potrebbe non essere terminato prima dell’inizio del blister successivo.

Come iniziare Dremisette

Nessuna somministrazione di un contraccettivo ormonale [durante il mese precedente]

L’assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno della mestruazione).

Passaggio da un altro contraccettivo ormonale combinato (contraccettivo orale combinato , anello vaginale o cerotto transdermico)

La donna deve iniziare a prendere Dremisette preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente i principi attivi) del precedente contraccettivo orale combinato, ma non più tardi del giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o del giorno dopo l’ultima compressa di placebo del precedente contraccettivo orale combinato. Nel caso in cui siano stati usati un anello vaginale o un cerotto transdermico, la donna deve iniziare a usare Dremisette preferibilmente il giorno della rimozione, comunque al più tardi il giorno nel quale sarebbe prevista l’applicazione successiva.

Passaggio da un contraccettivo contenente solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino a rilascio di progesterone (IUS)

La donna può passare in qualsiasi giorno a Dremisette dalla pillola a base di solo progestinico (da un impianto o da uno IUS deve farlo il giorno della sua rimozione, mentre da un sistema iniettabile il giorno nel quale sarebbe stata prevista l’iniezione successiva), ma in tutti questi casi per i primi 7 giorni di assunzione delle compresse deve usare un metodo di barriera aggiuntivo.

Dopo un aborto al primo trimestre

La donna può iniziare l’assunzione immediatamente. In questo caso, non è necessario utilizzare un metodo contraccettivo aggiuntivo.

Dopo un parto o dopo un aborto al secondo trimestre

La donna deve iniziare il trattamento tra il 21° e il 28° giorno dopo il parto o dopo un aborto al secondo trimestre. Se la somministrazione inizia più tardi, occorre consigliare alla donna l’utilizzo di un metodo di barriera aggiuntivo per i primi 7 giorni di trattamento. Tuttavia, se nel frattempo la donna ha avuto rapporti sessuali, prima di iniziare la terapia con il contraccettivo orale combinato deve essere esclusa una gravidanza, oppure la donna deve attendere il primo ciclo mestruale.

Per le donne che allattano, vedere il paragrafo 4.6.

Gestione delle compresse dimenticate

Le compresse di placebo dall’ultima fila del blister (4a fila) possono essere scartate. Tuttavia, devono essere eliminate per evitare prolungamenti involontari della fase di assunzione delle compresse di placebo. I seguenti consigli si riferiscono solo alle compresse attive dimenticate:

Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non è ridotta. La donna deve assumere la compressa appena se ne ricorda e deve assumere le compresse successive alla solita ora.

Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva può essere ridotta. Nel caso di mancata assunzione di compresse valgono le due seguenti regole di base:

l’assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per più di 4 giorni.

Sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per ottenere un’adeguata soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.

Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti:

Giorni 1-7

La donna deve assumere la compressa dimenticata non appena se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Deve quindi continuare ad assumere le compresse al solito orario. Inoltre per i successivi 7 giorni deve essere adottato un metodo di barriera, come il profilattico. Se nei 7 giorni precedenti si è avuto un rapporto sessuale, deve essere presa in considerazione la possibilità di una gravidanza. Quanto maggiore è il numero di compresse dimenticate e più tale dimenticanza è vicina alla fase delle compresse placebo, tanto più elevato è il rischio di gravidanza.

Giorni 8-14

La donna deve assumere la compressa dimenticata non appena se ne ricorda anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Deve quindi continuare ad assumere le compresse regolarmente all’orario previsto. Se le compresse sono state assunte in modo corretto nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, non è necessario adottare altri metodi contraccettivi supplementari. Tuttavia, se ha dimenticato più di una compressa, si deve raccomandare l’impiego di precauzioni aggiuntive per 7 giorni.

Giorni 15-24

Il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore, considerata l’imminenza della fase placebo. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione delle compresse, si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni, non è pertanto necessario adottare misure contraccettive supplementari, a condizione che nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, la donna abbia assunto correttamente tutte le compresse. In caso contrario, deve seguire la prima delle due opzioni seguenti ed adottare anche misure contraccettive supplementari nei 7 giorni seguenti.

La donna deve assumere la compressa dimenticata non appena se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Deve quindi continuare ad assumere le compresse regolarmente all’orario previsto fino a che le compresse attive sono finite. Le 4 compresse di placebo dell’ultima fila devono essere gettate. Si deve iniziare direttamente il blister successivo. È improbabile che si verifichi l’emorragia da sospensione fino al termine delle compresse attive del secondo blister, tuttavia, nei giorni di assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o perdite ematiche.

Si può anche avvertire la donna di interrompere l’assunzione delle compresse attive del blister in uso. In tal caso, deve prendere dall’ultima fila le compresse di placebo fino a coprire un periodo di 4 giorni, compresi i giorni in cui sono state dimenticate le compresse, e successivamente riprendere con un nuovo blister.

Se la donna ha dimenticato di prendere delle compresse e, nella fase di assunzione delle compresse placebo, non ha emorragia da interruzione, deve essere considerata l’eventualità di una gravidanza.

Raccomandazioni in caso di disturbi gastro-intestinali

In caso di disturbi gastro-intestinali gravi (per esempio, vomito o diarrea), l’assorbimento può essere incompleto e devono essere adottate misure contraccettive supplementari. In caso di vomito entro 3- 4 ore dall’assunzione di una compressa attiva, deve essere assunta quanto prima una nuova compressa (sostitutiva). Se possibile, la nuova compressa deve essere assunta entro 12 ore dal solito orario di assunzione. Se passano più di 12 ore, si applicano le stesse istruzioni relative alla dimenticanza delle compresse, come illustrato nel paragrafo 4.2 “Gestione delle compresse dimenticate”. Se la donna non vuole modificare il consueto schema posologico, deve prelevare la(e) compressa(e) aggiuntiva(e) da un altro blister.

Come posticipare un’emorragia da interruzione

Per ritardare una mestruazione la donna deve continuare con un altro blister di Dremisette senza prendere le compresse di placebo del blister in uso. L’assunzione può essere proseguita per il tempo desiderato fino alla fine delle compresse attive del secondo blister. Durante tale assunzione prolungata la donna può presentare metrorragia da interruzione o spotting. L’assunzione regolare di Dremisette deve riprendere dopo la fase di assunzione delle compresse placebo.

Per spostare le mestruazioni ad un altro giorno della settimana rispetto a quello in cui si verificano con lo schema attuale, si può consigliare alla donna di abbreviare la successiva fase di assunzione delle compresse di placebo per i giorni desiderati. Quanto più breve sarà questa fase, tanto maggiore sarà la possibilità che non si presenti emorragia da sospensione e si verifichino perdite ematiche e spotting durante il blister successivo (come quando si vuole ritardare la mestruazione).

04.3 Controindicazioni

Indice

I contraccettivi ormonali combinati non devono essere usati nelle seguenti condizioni. Nel caso in cui una di tali condizioni si presenti per la prima volta durante l’uso del contraccettivo ormonale combinato, il medicinale deve essere sospeso immediatamente.

Presenza o rischio di tromboembolia venosa (TEV)

Tromboembolia venosa – TEV in corso (con assunzione di anticoagulanti) o pregressa (ad es. trombosi venosa profonda [TVP] o embolia polmonare [EP])

Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia venosa, come resistenza alla proteina C attivata (incluso fattore V di Leiden), carenza di antitrombina III, carenza di proteina C, carenza di proteina S

o Intervento chirurgico maggiore con immobilizzazione prolungata (vedere paragrafo 4.4)

o Rischio elevato di tromboembolia venosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4)

Presenza o rischio di tromboembolia arteriosa (TEA)

Tromboembolia arteriosa – tromboembolia arteriosa in corso o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris)

o Malattia cerebrovascolare – ictus in corso o pregresso o condizioni prodromiche (ad es. attacco ischemico transitorio (transient ischaemic attack, TIA))

Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia arteriosa, come iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante)

Precedenti di emicrania con sintomi neurologici focali

o Rischio elevato di tromboembolia arteriosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) o alla presenza di un fattore di rischio grave come:

diabete mellito con sintomi vascolari

ipertensione grave

dislipoproteinemia grave

Malattia epatica grave in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzione epatica non siano tornati alla normalità

Tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi

Patologie maligne accertate o sospette dipendenti dagli ormoni sessuali (ad es. degli organi genitali o della mammella)

Sanguinamento vaginale non diagnosticato

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Pazienti con allergia alla lecitina (soya)

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

Indice

enze

Generali

Le donne devono essere informate che i contraccettivi orali combinati non proteggono contro l’HIV (AIDS) o altre infezioni sessualmente trasmissibili (STI).

Nel caso in cui fosse presente una delle condizioni o uno dei fattori di rischio menzionati sotto, l’idoneità di Dremisette deve essere discussa con la donna.

In caso di peggioramento o di prima comparsa di uno qualsiasi di questi fattori di rischio o di queste condizioni, la donna deve rivolgersi al proprio medico per determinare se l’uso di Dremisette debba essere interrotto. In caso di TEV o TEA sospetta o accertata, l’uso del COC deve essere interrotto.

Nel caso in cui si inizi una terapia anticoagulante, deve essere adottato un idoneo metodo contraccettivo alternativo a causa della teratogenicità della terapia anticoagulante (cumarinici).

Rischio di tromboembolia venosa (TEV)

L’uso di qualsiasi contraccettivo ormonale combinato (COC) determina un aumento del rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non uso. I prodotti che contengono levonorgestrel, norgestimato o noretisterone sono associati a un rischio inferiore di TEV. Il rischio associato agli altri prodotti come Dremisette, può essere anche doppio. La decisione di usare un prodotto diverso da quelli associati a un rischio di TEV più basso deve essere presa solo dopo aver discusso con la donna per assicurarsi che essa comprenda il rischio di TEV associato a Dremisette, il modo in cui i suoi attuali fattori di rischio influenzano tale rischio e il fatto che il rischio che sviluppi una TEV è massimo nel primo anno di utilizzo. Vi sono anche alcune evidenze che il rischio aumenti quando l’assunzione di un COC viene ripresa dopo una pausa di 4 o più settimane.

Circa 2 donne su 10.000 che non usano un COC e che non sono in gravidanza, svilupperanno una TEV in un periodo di un anno. In una singola donna, però, il rischio può essere molto superiore, a seconda dei suoi fattori di rischio sottostanti (vedere oltre).

Si stimal che su 10.000 donne che usano un contraccettivo ormonale combinato contenente gestodene, tra 9 e 12 svilupperanno un TEV in un anno; questo dato si confronta con circa 62 donne che usano un contraccettivo ormonale combinato contenente levonorgestrel.

In entrambi i casi, il numero di TEV all’anno è inferiore al numero previsto in gravidanza o nel periodo post-parto.

La TEV può essere fatale nell’1-2% dei casi.

Numero di eventi di TEV per 10.000 donne in un anno

1 Queste incidenze sono state stimate dalla totalità dei dati di studi epidemiologici, usando i rischi relativi dei diversi prodotti rispetto ai CHC contenenti levonorgestrel

2 Valore mediano dell’intervallo 5-7 per 10.000 donne/anno, basato su un rischio relativo di circa 2,3-3,6 dei CHC contenenti levonorgestrel rispetto al non uso

<.. image removed ..>

Molto raramente in donne che usano COC sono stati riportati casi di trombosi in altri vasi sanguigni, ad esempio vene e arterie epatiche, mesenteriche, renali o retiniche.

Fattori di rischio di TEV

Il rischio di complicanze tromboemboliche venose nelle donne che usano COC può aumentare sostanzialmente se sono presenti fattori di rischio aggiuntivi, specialmente se tali fattori di rischio sono più di uno (vedere la tabella).

Dremisette è controindicato se una donna presenta diversi fattori di rischio che aumentano il suo rischio di trombosi venosa (vedere paragrafo 4.3). Se una donna presenta più di un fattore di rischio, è possibile che l’aumento del rischio sia maggiore della somma dei singoli fattori; in questo caso deve essere considerato il suo rischio totale di TEV. Se si ritiene che il rapporto rischi-benefici sia negativo, non si deve prescrivere un COC (vedere paragrafo 4.3).

Tabella: Fattori di rischio di TEV

Fattore di rischio Commento
Obesità (indice di massa corporea (IMC) superiore a 30 kg/m²) Il rischio aumenta considerevolmente all’aumentare dell’IMC.
Particolarmente importante da considerare se sono presenti anche altri fattori di rischio.
Immobilizzazione prolungata, interventi chirurgici maggiori, interventi chirurgici di qualsiasi tipo a gambe o pelvi, interventi neurochirurgici o trauma maggiore In queste situazioni è consigliabile interrompere l’uso del cerotto/della pillola/dell’anello (in caso di interventi elettivi almeno quattro settimane prima) e non riavviarlo fino a due settimane dopo la ripresa completa della mobilità.
Per evitare gravidanze indesiderate si deve utilizzare un altro metodo contraccettivo.
Se Dremisette non è stato interrotto prima, deve essere
preso in considerazione un trattamento antitrombotico.
Nota: l’immobilizzazione temporanea, inclusi i viaggi in aereo di durata
>4 ore, può anche essere un fattore di
rischio di TEV, specialmente in donne con altri fattori di rischio
Anamnesi familiare positiva (tromboembolia venosa in un fratello o un genitore, specialmente in età relativamente giovane, cioè prima dei

50 anni).

Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere inviata a uno specialista per un parere prima di decidere l’assunzione di qualsiasi COC.
Altre condizioni mediche associate a TEV Cancro, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitica uremica, malattie intestinali infiammatorie croniche (malattia di Crohn o colite ulcerosa) e anemia
falciforme.
Età avanzata In particolare al di sopra dei 35 anni

Non vi è accordo sul possibile ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale nell’esordio e nella progressione della trombosi venosa.

Il maggior rischio di tromboembolia in gravidanza, in particolare nel periodo di 6 settimane del puerperio, deve essere preso in considerazione (per informazioni su “Gravidanza e allattamento” vedere paragrafo 4.6).

Sintomi di TEV (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare)

Nel caso si presentassero sintomi di questo tipo, le donne devono rivolgersi immediatamente a un medico e informarlo che stanno assumendo un contraccettivo ormonale combinato.

I sintomi di trombosi venosa profonda (TVP) possono includere:

gonfiore unilaterale della gamba e/o del piede o lungo una vena della gamba;

dolore o sensibilità alla gamba che può essere avvertito solo in piedi o camminando;

maggiore sensazione di calore nella gamba colpita; pelle della gamba arrossata o con colorazione anomala.

I sintomi di embolia polmonare (EP) possono includere:

comparsa improvvisa e inspiegata di mancanza di respiro e di respirazione accelerata;

tosse improvvisa che può essere associata a emottisi;

dolore acuto al torace;

stordimento grave o capogiri;

battito cardiaco accelerato o irregolare.

Alcuni di questi sintomi (come “mancanza di respiro” e “tosse”) sono aspecifici e possono essere interpretati erroneamente come eventi più comuni o meno gravi (ad es. infezioni delle vie respiratorie).

Altri segni di occlusione vascolare possono includere: dolore improvviso, gonfiore o colorazione blu pallida di un’estremità.

Se l’occlusione ha luogo nell’occhio i sintomi possono variare da offuscamento indolore della vista fino a perdita della vista. Talvolta la perdita della vista avviene quasi immediatamente.

Rischio di tromboembolia arteriosa (TEA)

Studi epidemiologici hanno associato l’uso dei COC ad un aumento del rischio di tromboembolie arteriose (infarto miocardico) o di incidenti cerebrovascolari (ad es. attacco ischemico transitorio, ictus). Gli eventi tromboembolici arteriosi possono essere fatali.

Fattori di rischio di TEA

Il rischio di complicanze tromboemboliche arteriose o di un incidente cerebrovascolare nelle donne che utilizzano COCaumenta in presenza di fattori di rischio (vedere la tabella). Dremisette è controindicato se una donna presenta un fattore di rischio grave o più fattori di rischio di TEA che aumentano il suo rischio di trombosi arteriosa (vedere paragrafo 4.3). Se una donna presenta più di un fattore di rischio, è possibile che l’aumento del rischio sia maggiore della somma dei singoli fattori; in questo caso deve essere considerato il suo rischio totale. Se si ritiene che il rapporto rischi- benefici sia negativo, non si deve prescrivere un COC (vedere paragrafo 4.3).

Tabella: Fattori di rischio di TEA

Fattore di rischio Commento
Età avanzata In particolare al di sopra dei 35 anni
Fumo Alle donne deve essere consigliato di non fumare se desiderano usare un COC.
Alle donne di età superiore a 35 anni che continuano a fumare deve essere vivamente consigliato l’uso di un metodo contraccettivo diverso.
Ipertensione
Obesità (indice di massa corporea (IMC) superiore a 30 kg/m2) Il rischio aumenta considerevolmente all’aumentare dell’IMC.
Particolarmente importante nelle donne con altri fattori di rischio.
Anamnesi familiare positiva (tromboembolia arteriosa in un fratello o un genitore, specialmente in età relativamente giovane, cioè prima dei

50 anni).

Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere inviata a uno specialista per un parere prima di decidere l’assunzione di qualsiasi COC.
Emicrania Un aumento della frequenza o della gravità dell’emicrania durante l’uso di COC (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) può
rappresentare un motivo di interruzione immediata.
Altre condizioni mediche associate ad eventi vascolari avversi Diabete mellito, iperomocisteinemia, valvulopatia e
fibrillazione atriale, dislipoproteinemia e lupus eritematoso sistemico.

Sintomi di TEA

Nel caso si presentassero sintomi di questo tipo, le donne devono rivolgersi immediatamente a un operatore sanitario e informarlo che stanno assumendo un COC.

I sintomi di accidente cerebrovascolare possono includere:

intorpidimento o debolezza improvvisa del viso, di un braccio o di una gamba, soprattutto su un lato del corpo;

improvvisa difficoltà a camminare, capogiri, perdita dell’equilibrio o della coordinazione;

improvvisa confusione, difficoltà di elocuzione o di comprensione;

improvvisa difficoltà a vedere con uno o con entrambi gli occhi;

improvvisa emicrania, grave o prolungata, senza causa nota;

perdita di conoscenza o svenimento con o senza convulsioni.

Sintomi temporanei suggeriscono che si tratti di un attacco ischemico transitorio (TIA). I sintomi di infarto miocardico (IM) possono includere:

dolore, fastidio, pressione, pesantezza, sensazione di schiacciamento o di pienezza al torace, a un braccio o sotto lo sterno;

fastidio che si irradia a schiena, mascella, gola, braccia, stomaco;

sensazione di pienezza, indigestione o soffocamento;

sudorazione, nausea, vomito o capogiri;

estrema debolezza, ansia o mancanza di respiro;

battiti cardiaci accelerati o irregolari.

Esami/visite mediche

Prima di iniziare o riprendere l’uso di Dremisette si deve raccogliere un’anamnesi completa (inclusa l’anamnesi familiare) e si deve escludere una gravidanza. Si deve misurare la pressione arteriosa ed eseguire un esame clinico, guidato dalle controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e dalle avvertenze (vedere paragrafo 4.4). È importante attirare l’attenzione della donna sulle informazioni relative alla trombosi venosa o arteriosa, incluso il rischio associato a Dremisette rispetto ad altri COC, i sintomi di TEV e TEA, i fattori di rischio noti e cosa fare in caso di sospetta trombosi.

La donna deve anche essere informata della necessità di leggere attentamente il foglio illustrativo e di seguirne i consigli. La frequenza e il tipo di esami devono basarsi sulle linee guida stabilite e devono adattarsi alla singola donna.

Le donne devono essere informate che i contraccettivi ormonali non proteggono dalle infezioni da HIV (AIDS) e da altre malattie sessualmente trasmesse.

Tumori

Cancro della cervice

In alcuni studi epidemiologici è stato riportato un aumentato rischio di cancro della cervice nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati per lunghi periodi , ma è tuttora controverso in che misura questo risultato sia attribuibile agli effetti confondenti dovuti al comportamento sessuale e ad altri fattori come il papilloma virus umano (HPV).

Cancro della mammella

Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano correntemente contraccettivi orali combinati hanno un rischio relativo lievemente superiore (RR=1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella. L’eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione del contraccettivo orale combinato. Poiché il cancro della mammella è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in più di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato recentemente contraccettivi orali combinati è modesto in rapporto al rischio complessivo di cancro della mammella.

Tali studi non forniscono alcuna prova di una relazione causale. L’aumento del rischio osservato può essere dovuto ad una più precoce diagnosi di cancro della mammella nelle donne che usano contraccettivi orali combinati, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro della mammella diagnosticato nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati tende ad essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non ne hanno mai fatto uso.

Tumori epatici

Nelle donne che assumono contraccettivi orali combinati sono stati riportati tumori epatici benigni e maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intra-addominale che ha messo la paziente in pericolo di vita. Se una donna che assume contraccettivi orali combinati dovesse presentare forte dolore nella parte alta dell’addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intra-addominale, nella diagnosi differenziale deve essere presa in considerazione la possibilità di un tumore epatico.

Altre patologie

Le donne con ipertrigliceridemia o con un’anamnesi familiare di ipertrigliceridemia possono essere a maggior rischio di pancreatite quando usano contraccettivi orali combinati,.

I disturbi nella funzione epatica acuti o cronici possono richiedere l’interruzione del contraccettivo orale combinato fino a quando i valori della funzione epatica non si sono normalizzati. La recidiva di ittero colestatico e/o di prurito associato a colestasi che si sono già manifestati durante la gravidanza o durante l’uso precedente di ormoni sessuali steroidei richiede l’interruzione del trattamento con il contraccettivo orale combinato.

Sebbene in molte pazienti che assumono contraccettivi orali combinati sono stati osservati modesti aumenti della pressione arteriosa, un incremento clinicamente significativo è raro. Se, in corso di trattamento con un contraccettivo orale combinato si sviluppa ipertensione clinica persistente, il contraccettivo orale combinato deve essere sospeso e l’ipertensione deve essere trattata. Dove considerato appropriato, l’uso di contraccettivi orali combinati può essere ripreso se con la terapia antipertensiva si raggiungono i valori pressori nella norma.

È stato segnalato che le seguenti condizioni possono verificarsi o peggiorare sia con la gravidanza sia con l’uso di contraccettivi orali combinati, ma le prove di un’associazione sono dubbie: ittero e/o prurito associato a colestasi, calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico- uremica, corea di Sydenham, herpes gestazionis, perdita della capacità uditiva connessa a otosclerosi.

Nelle donne con angioedema ereditario i prodotti contenenti estrogeni possono indurre o aggravare i sintomi di angioedema.

I contraccettivi orali combinati possano avere un effetto sulla resistenza periferica all’insulina e la tolleranza al glucosio, pertanto le pazienti diabetiche devono essere monitorate attentamente durante l’utilizzo di contraccettivi orali combinati.

Ogni compressa di colore giallo di questo medicinale contiene 57,61 mg di lattosio per compressa e ogni compressa di colore bianco contiene 70,897 mg di lattosio. Le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi, o da malassorbimento di glucosio– galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Durante l’uso di contraccettivi orali combinati è stato segnalato un peggioramento della depressione endogena, dell’epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa (vedere paragrafo 4.5).

Occasionalmente può comparire cloasma, in particolare nelle donne con anamnesi di cloasma gravidico. Durante l’uso dei contraccettivi orali combinati le pazienti con tendenza a sviluppare cloasma devono evitare l’esposizione al sole e ai raggi ultravioletti.

Riduzione dell’efficacia

L’efficacia dei contraccettivi orali combinati può diminuire in caso, per esempio, di mancata assunzione di compresse attive, diarrea grave o vomito (vedere paragrafo 4.2) o di somministrazione contemporanea di altri medicinali (vedere paragrafo 4.5).

Ridotto controllo del ciclo

Con tutti i contraccettivi orali combinati possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari (spotting o metrorragia da interruzione), specialmente nei primi mesi d’uso. Pertanto, la valutazione di eventuali sanguinamenti irregolari ha significato solo dopo un periodo di assestamento di circa tre cicli di trattamento.

Se i sanguinamenti irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, si deve prendere in considerazione una eziologia non ormonale e devono essere attuate misure diagnostiche adeguate per escludere forme maligne o una gravidanza. Tali misure possono includere il raschiamento.

In alcune donne può non verificarsi emorragia da interruzione durante la fase di assunzione delle compresse di placebo. Se il contraccettivo orale combinato è stato assunto secondo le indicazioni riportate nel paragrafo 4.2, è improbabile che la donna sia incinta. Tuttavia, se precedentemente alla prima mancata emorragia da sospensione il contraccettivo orale combinato non è stato assunto secondo le indicazioni, oppure non verificatesi due emorragie da sospensione, è necessario escludere una gravidanza prima di proseguire l’uso del contraccettivo orale combinato.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Indice

Nota: devono essere consultate le informazioni prescrittive dei medicinali concomitanti per identificare possibili interazioni.

Effetti di altri medicinali su Dremisette

Possono verificarsi interazioni con medicinali che inducono gli enzimi microsomiali, che possono risultare in un aumento della clearance degli ormoni sessuali e che possono causare metrorragie da interruzione e/o l’insuccesso del metodo contraccettivo.

Comportamento

L’induzione enzimatica si osserva già dopo pochi giorni di trattamento. L’induzione enzimatica massima si osserva generalmente entro poche settimane. Dopo la sospensione della terapia l’induzione enzimatica può persistere per circa 4 settimane.

Trattamento a breve termine

Le donne trattate con medicinali che provocano l’induzione enzimatica devono adottare temporaneamente un metodo contraccettivo di barriera in aggiunta al contraccettivo orale combinato. Il metodo di barriera deve essere usato per tutta la durata della somministrazione del medicinale concomitante e nei 28 giorni successivi la sospensione del trattamento. Se la somministrazione del medicinale concomitante continua oltre il termine delle compresse attive contenute nella confezione contraccettivo orale combinato, le compresse placebo devono essere eliminate e la confezione successiva di contraccettivo orale ombinato deve essere iniziata subito.

Trattamento a lungo termine

Alle donne in trattamento a lungo termine con sostanze che inducono gli enzimi epatici, si raccomanda di utilizzare un altro metodo contraccettivo, non ormonale affidabile.

Le seguenti interazioni sono state riportate in letteratura.

Sostanze che aumentano la clearance dei contraccettivi orali combinati (diminuita efficacia dei contraccettivi orali combinati per effetto dell’induzione enzimatica), ad esempio:

Barbiturici, bosentan, carbamazepina, fenitoina, primidone, rifampicina e i medicinali per l’HIV ritonavir, nevirapina ed efavirenz e potenzialmente anche felbamato, griseofulvina, oxcarbazepina, topiramato e i prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum).

Sostanze con effetti variabili sulla clearance dei contraccettivi orali combinati:

Quando somministrate in associazione con i contraccettivi orali combinati, molte combinazioni di inibitori della proteasi di HIV e inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, comprese le combinazioni con inibitori dell’HCV, possono aumentare o diminuire la concentrazione plasmatica di estrogeni o progestinici. L’effetto netto di questi cambiamenti può essere clinicamente rilevante in alcuni casi.

Pertanto, si devono consultare le informazioni prescrittive dei farmaci per HIV/HCV assunte in associazione con i contraccettivi orali combinati per identificare potenziali interazioni ed eventuali raccomandazioni correlate. In caso di dubbio, le donne in trattamento con inibitori della proteasi o con inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa devono adottare un metodo contraccettivo di barriera aggiuntivo.

Sostanze che diminuiscono la clearance dei contraccettivi orali combinati (inibitori enzimatici):

La rilevanza clinica di potenziali interazioni con inibitori enzimatici non è nota.

La somministrazione concomitante di inibitori potenti del CYP3A4 può aumentare le concentrazioni plasmatiche di estrogeni o progestinici o entrambi.

Dosi di etoricoxib da 60 a 120 mg/die hanno mostrato di aumentare le concentrazioni plasmatiche di etinilestradiolo da 1,4 a 1,6 volte, rispettivamente, se assunti in concomitanza con un contraccettivo ormonale combinato contenente 0,035 mg di etinilestradiolo.

Influenza di Dremisette su altri medicinali

I contraccettivi orali combinati possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali di questi possono aumentare (ad esempio, ciclosporina) o diminuire (ad esempio lamotrigina).

I dati clinici suggeriscono che l’etinilestradiolo inibisce la clearance dei substrati CYP1A2 portando a un debole (ad esempio teofillina) o moderato (ad esempio, tizanidina) aumento della loro concentrazione plasmatica.

Esami di laboratorio

L’uso di steroidi ad azione contraccettiva può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi alla funzione epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (trasportatrici), quali ad esempio la globulina legante i corticosteroidi e le frazioni lipido/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Generalmente, le variazioni rimangono entro i normali limiti di laboratorio.

04.6 Gravidanza e allattamento

Indice

za

Dremisette non è indicato durante la gravidanza.

Se durante l’uso con Dremisette si dovesse verificare una gravidanza, il medicinale deve essere interrotto immediatamente.

Tuttavia, la maggior parte degli studi epidemiologici non ha evidenziato alcun aumento del rischio di effetti teratogeni in seguito all’assunzione accidentale di pillole contraccettive nella prima fase della gravidanza.

Il maggior rischio di tromboembolia nel periodo dopo il parto, deve essere preso in considerazione quando viene ripresa l’assunzione di Dremisette (vedere paragrafo 4.2. e 4.4).

Allattamento

L’allattamento può essere influenzato dai contraccettivi orali combinati, in quanto questi possono diminuire la quantità e modificare la composizione del latte materno. Quindi, l’uso dei contraccettivi orali combinati non deve essere di norma raccomandato fino a quando lo svezzamento non sia stato completato. Modeste quantità di steroidi ad azione contraccettiva e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno. Tali quantità possono avere effetti sul bambino.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Indice

Dremisette non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

Indice

I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati in donne che assumono contraccettivi orali combinati: per gli effetti indesiderati gravi nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati vedere paragrafo 4.4.

Il verificarsi di amenorrea è stato riportato nel 15% delle donne durante la sperimentazione clinica, vedere paragrafo 4.4.

Alcuni degli effetti indesiderati riportati più di frequente (frequenza superiore al 10%) durante gli studi di fase III e nella sorveglianza post-marketing nelle donne che utilizzano Dremisette sono: mal di testa, tra cui emicrania, metrorragia da interruzione/spotting.

Altri eventi avversi sono stati riportati nelle donne che assumono contraccettivi orali combinati:

Comuni
da 1/100 a <1/10
Non comuni
da 1/1000 a
<1/100
Rari
da 1/10.000 a
<1/1000
Molto rari
<1/10.000
Tumori benigni,
maligni e non
Carcinoma
epatocellulare
specificati (cisti e polipi compresi) e tumori epatici benigni (ad es iperplasia nodulare focale, adenoma
epatico)
Infezioni e
infestazioni
Vaginite, compresa
candidiasi vaginale
Disturbi del sistema immunitario Reazioni anafilattiche/anafilatt oidi con rari casi di orticaria, angioedema e gravi reazioni con
sintomi circolatori e respiratori
Esacerbazione del lupus eritematoso sistemico
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Variazioni
dell’appetito
(aumento o diminuzione)
Intolleranza al
glucosio
Esacerbazione
della porfiria
Disturbi psichiatrici Variazioni dell’umore, inclusa depressione, variazioni della
libido
Patologie del
sistema nervoso
Nervosismo, capogiri Esacerbazione
della corea
Patologie dell’occhio Irritazione da lenti a contatto Neurite ottica*, trombosi vascolare
retinica
Patologie gastrointestinali Nausea, vomito, dolore addominale Crampi
addominali, flatulenza
Pancreatite
Patologie epatobiliari Ittero colestatico Litiasi biliare e colestasi1, disturbi epatici e epatobiliari (ad esempio epatite, funzione epatica
anormale)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Acne Eruzioni cutanee, cloasma (melasma), con rischio di persistenza,
irsutismo, alopecia
Eritema nodoso Eritema multiforme
Patologie renali e urinarie Sindrome
emolitico- uremica
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Dolore al seno, tensione mammaria, ingrossamento del seno, secrezione dal seno, dismenorrea,
alterazioni del flusso
mestruale, alterazioni dell’ectropion
cervicale e secrezioni
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazion e
Ritenzione di liquidi/edema
Patologie
vascolari
Ipertensione TEV/TEA
Esami diagnostici Variazione del peso (aumento o riduzione) Variazioni dei livelli dei lipidi plasmatici, compresa
ipertrigliceridemia

1 i contraccettivi orali combinati possono peggiorare la litiasi biliare e la colestasi esistenti

Descrizione di alcune reazioni avverse

Nelle donne che usano COCè stato osservato un maggior rischio di eventi trombotici e tromboembolici arteriosi e venosi, tra cui infarto miocardico, ictus, attacchi ischemici transitori, trombosi venosa ed embolia polmonare, tale rischio è discusso più dettagliatamente nel paragrafo 4.4.

Nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati sono state segnalate le seguenti reazioni avverse gravi, discusse nel paragrafo 4.4:

ipertensione;

tumori epatici;

insorgenza o aggravamento di condizioni per le quali l’associazione con l’uso di contraccettivi orali combinati non è dimostrata: morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gestationis, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero colestatico;

cloasma;

disturbi cronici o acuti della funzione epatica possono richiedere l’interruzione dei contraccettivi orali fino a quando gli indici di funzione epatica non siano ritornati nella norma;

nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema.

La frequenza di diagnosi di carcinoma della mammella è leggermente aumentata tra le donne che usano contraccettivi orali. Poiché il carcinoma della mammella è raro tra le donne sotto i 40 anni, il numero di casi aggiuntivi è piccolo rispetto al rischio globale di carcinoma della mammella. Non è noto il rapporto causale con i contraccettivi orali combinati. Per ulteriori informazioni vedere i paragrafi 4.3 e 4.4.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.

04.9 Sovradosaggio

Indice

Non sono stati segnalati effetti indesiderati gravi dovuti a sovradosaggio. In conseguenza di un sovradosaggio possono presentarsi sintomi quali nausea, vomito e, nelle ragazze giovani, lieve sanguinamento vaginale. Non vi sono antidoti e il trattamento deve essere sintomatico.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

Categoria farmacoterapeutica: progestinici ed estrogeni, combinazioni fisse. Codice ATC: G03AA10

L’indice di Pearl generale (gravidanze a causa di un insuccesso del metodo + gravidanze a causa di fallimento da parte del paziente) per etinilestradiolo/gestodene 15/60 µg è 0,24 (95% CI 0,04-0,57).

L’effetto contraccettivo dei COC si basa sull’interazione di diversi fattori, i più importanti dei quali si ritiene siano l’inibizione dell’ovulazione e le alterazioni dell’endometrio.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Etinilestradiolo

Assorbimento

In seguito alla somministrazione orale, etinilestradiolo viene assorbito rapidamente e completamente. Dopo la somministrazione di 15 μg, il picco delle concentrazioni plasmatiche di 30 pg/ml si raggiunge in 1-1,5 ore. L’etinilestradiolo subisce un importante effetto di primo passaggio epatico, con notevoli variazioni interindividuali. La biodisponibilità assoluta è di circa il 45%.

Distribuzione

Il volume apparente di distribuzione dell’etinilestradiolo è di 15 l/kg e il legame alle proteine plasmatiche è di circa il 98%. L’etinilestradiolo induce la sintesi epatica della globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) e della globulina legante i corticosteroidi (CBG). In corso di trattamento con 15 μg di etinilestradiolo, la concentrazione plasmatica della SHBG aumenta da 86 a circa 200 nmol/l.

Metabolismo

L’etinilestradiolo viene metabolizzato completamente (clearance plasmatica dei metaboliti pari a circa 10 ml/min/kg). I metaboliti vengono escreti nelle urine (40%) e nelle feci (60%).

Eliminazione

L’emivita di eliminazione dell’etinilestradiolo è di circa 15 ore. Solo una piccola percentuale di etinilestradiolo viene escreto in forma invariata. I metaboliti dell’etinilestradiolo vengono escreti nelle urine e nella bile in un rapporto di 4:6.

Condizioni di stato stazionario

Le condizioni di stato stazionario vengono raggiunte nel corso della seconda metà del trattamento e si verifica un accumulo delle concentrazioni sieriche di etinilestradiolo in ragione di un fattore pari a 1,4-2,1.

Gestodene:

Assorbimento

In seguito alla somministrazione orale, il gestodene viene assorbito rapidamente e completamente. La biodisponibilità assoluta è di circa il 100%. Dopo la somministrazione di una singola dose orale di 60 μg, si raggiunge un picco plasmatico di 2 ng/ml in circa un’ora. Le concentrazioni plasmatiche sono fortemente dipendenti dalle concentrazioni di SHBG.

Distribuzione

Dopo la somministrazione di una singola dose di 60 μg il volume apparente di distribuzione è di 1,4 l/kg. Il gestodene si lega all’albumina plasmatica per il 30% e alla SHBG per il 50-70%.

Metabolismo

Il gestodene viene metabolizzato completamente. Dopo la somministrazione di una singola dose di 60 μg la clearance metabolica è di circa 0,8 ml/min/kg. I metaboliti non attivi vengono escreti nelle urine (60%) e nelle feci (40%).

Eliminazione

L’emivita di eliminazione apparente del gestodene è di circa 13 ore. L’emivita aumenta a 20 ore quando gestodene viene somministrato in concomitanza con etinilestradiolo.

Condizioni di stato stazionario

In seguito alla somministrazione di dosi multiple in associazione con etinilestradiolo le concentrazioni plasmatiche aumentano approssimativamente di un fattore pari a 2-4.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

L’etinilestradiolo e il gestodene non sono genotossici. Studi di carcinogenesi con l’etinilestradiolo da solo o in associazione con diversi progestinici non indicano alcun particolare rischio carcinogeno per le donne quando usato secondo le indicazioni per la contraccezione. Tuttavia si deve notare che gli ormoni sessuali possono accelerare lo sviluppo di alcuni tessuti e tumori ormone-dipendenti.

Studi di tossicità riproduttiva sulla fertilità, sviluppo del feto e capacità riproduttiva con l’etinilestradiolo da solo o in associazione con progestinici non hanno rivelato effetti indesiderati nell’uomo, quando somministrati come raccomandato.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Compresse attive (compresse di colore giallo): Nucleo della compressa:

Lattosio monoidrato

Cellulosa microcristallina (E460) Potassio poliacrilina

Magnesio stearato (E572)

Rivestimento:

Polivinile alcool (E1203) Titanio diossido (E171) Lecitina (soya) (E322) Talco (E553b)

Ferro ossido giallo (E172) Gomma xantana (E572).

Compresse placebo (compresse di colore bianco):

Lattosio monoidrato Povidone K25 (E1201) Carbossimetilamido sodico (tipo A)

Silice colloidale anidra (E551) Alluminio ossido anidro Magnesio stearato (E572).

06.2 Incompatibilità

Indice

Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

Indice

3 anni

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Tenere il blister nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dall’umidità.

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Blister trasparenti da chiari a leggermente opachi in PVC/PVDC-Al.

Confezioni

1 x 28 compresse rivestite con film (24 attive e 4 placebo)

3 x 28 compresse rivestite con film (24 attive e 4 placebo)

6 x 28 compresse rivestite con film (24 attive e 4 placebo)

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Nessuna istruzione particolare.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Indice

Sandoz S.p.A. L.go U. Boccioni 1

21040 Origgio (VA) Italia

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

Indice

AIC n. 043940016 – "0,060mg/0,015mg compresse rivestite con film" 1 x 28 (24+4) compresse in blister PVC/PVDC/Al

AIC n. 043940028 – "0,060mg/0,015mg compresse rivestite con film" 3 x 28 (24+4) compresse in blister PVC/PVDC/Al

AIC n. 043940030 – "0,060mg/0,015mg compresse rivestite con film" 6 x 28 (24+4) compresse in blister PVC/PVDC/Al

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

10.0 Data di revisione del testo

Indice

Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-