Epiestrol Septem 25 mcg/24h: Scheda Tecnica

Epiestrol Septem 25 mcg/24h

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Epiestrol Septem 25 mcg/24h: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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EPIESTROL–Septem 25 microgrammi/24 ore, cerotto transdermico

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni cerotto transdermico contiene:

2,58 mg di estradiolo emidrato equivalente a 2,5 mg estradiolo/11,25 cm2 rilasciante 25 g di estradiolo in 24 ore.

Eccipienti

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Cerotto transdermico. Ogni cerotto transdermico è trasparente, incolore, leggermente opaco, di forma ellittica e con un codice identificativo stampato, coperto da un rivestimento protettivo rettangolare e trasparente.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi da carenza di estrogeni in donne ad almeno 6 mesi dall’ultima mestruazione.L’esperienza in donne al di sopra di 65 anni di età è limitata.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Epiestrol è un cerotto di solo estrogeno da applicare sulla pelle una volta alla settimana in modo da assicurare una somministrazione continua di estradiolo; il cerotto deve essere rimosso dopo sette giorni e sostituito con un nuovo cerotto. Sono disponibili tre dosaggi di EPIESTROL, e cioè EPIESTROL 2,5, 5 e 7,5 mg.

Per l’inizio e la continuazione del trattamento dei sintomi postmenopausali, deve essere usata la dose efficace più bassa per il periodo più breve (vedere anche paragrafo 4.4).

Il trattamento viene normalmente iniziato con EPIESTROL 2,5 mg.

Se dopo un trattamento di 1-2 mesi con EPIESTROL 2,5 mg applicato una volta alla settimana i sintomi da carenza di estrogeni non risultano neutralizzati, può essere somministrato un dosaggio più elevato.

Nel caso di effetti indesiderati o sintomi di sovradosaggio (es. tensione mammaria e/o sanguinamento vaginale), la dose deve essere ridotta.

Nelle donne con utero intatto occorre inoltre somministrare in aggiunta anche un progestinico approvato per il trattamento con estrogeni per almeno 12-14 giorni ogni mese/ciclo di 28 giorni allo scopo di contrastare lo sviluppo di un’iperplasia dell’endometrio dovuta a stimolazione estrogenica (vedere paragrafo 4.4 – Speciali avvertenze e opportune precauzioni per l’impiego). A meno che non vi sia una precedente diagnosi di endometriosi, l’aggiunta di un progestinico non è raccomandata in donne senza utero.

Si possono impiegare due differenti schemi terapeutici.

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Ciclico: EPIESTROL è somministrato ciclicamente con un intervallo di sospensione del trattamento, di solito 21 giorni di trattamento e 7 giorni di sospensione. Il progestinico è solitamente somministrato per 12-14 giorni del ciclo. Si può verificare sanguinamento nel periodo di sospensione.

Continuo sequenziale: EPIESTROL è somministrato senza interruzioni. Il progestinico è generalmente somministrato per 12-14 giorni (o più) di ogni ciclo di 28 giorni, in maniera sequenziale.

Il trattamento continuo sequenziale è raccomandato nel caso in cui si manifestino sintomi marcati dovuti a carenza estrogenica durante la fase di sospensione del trattamento.

Si può verificare sanguinamento da sospensione dopo aver interrotto la somministrazione del progestinico.

Il trattamento con EPIESTROL può iniziare in qualsiasi momento nelle donne che non siano già sottoposte a terapia estrogenica. Le donne trattate con una terapia ciclica o sequenziale estrogeno/progestinica devono completare il trattamento in corso prima di iniziare il trattamento con EPIESTROL; il momento più appropriato per cominciare il trattamento con EPIESTROL è il primo giorno di sanguinamento da sospensione.

Le donne che stanno già facendo uso di una terapia continua combinata estrogeno/progestinica possono passare direttamente al trattamento con EPIESTROL.

Modo di somministrazione

Applicare EPIESTROL sulla pelle dei fianchi, del quadrante superiore dei glutei, oppure della regione lombare o addominale premendo bene su tutta la superficie del cerotto e lungo i margini per garantire una buona adesione.

La capacità di assorbimento della pelle è il fattore che determina la velocità di rilascio dell’estradiolo dal EPIESTROL. L’applicazione su un’area differente (superiore) da quelle raccomandate non è consigliabile, poiché questa potrebbe influire sul rilascio di estradiolo.

La pelle nel luogo di applicazione deve essere pulita, asciutta, non unta e non deve presentare arrossamenti o irritazioni. Devono essere evitate le parti del corpo che formano pieghe o che sono soggette a sfregamenti durante i movimenti.

EPIESTROL non deve essere applicato sul seno o vicino ad esso.

I cerotti non devono essere applicati per due volte consecutive nella stessa sede.

Se il cerotto viene applicato correttamente aderirà alla pelle senza problemi per il periodo richiesto di 7 giorni. Se il cerotto dovesse staccarsi, occorre sostituirlo con uno nuovo per il periodo restante alla fine della settimana di trattamento. Successivamente, il cerotto deve essere sostituito regolarmente, facendo in modo che il paziente ripristini lo schema iniziale di trattamento. Allo stesso modo, se nel giorno previsto il cerotto non viene sostituito, occorre sostituirlo al più presto e cambiarlo nuovamente nel giorno previsto dallo schema iniziale di trattamento.

La mancata applicazione del nuovo cerotto al tempo previsto può aumentare la probabilità di sanguinamento da rottura e spotting.

Se il cerotto è correttamente applicato, il paziente può fare il bagno o la doccia. Tuttavia, il cerotto può staccarsi dopo un bagno molto caldo oppure una sauna. Se ciò dovesse succedere occorre sostituirlo con uno nuovo (come indicato sopra). Possibilmente la sauna deve essere programmata per il giorno stabilito per il cambio del cerotto.

04.3 Controindicazioni

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Carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato.

Tumori maligni estrogeno-dipendenti sospetti o accertati (per es. cancro endometriale).

Sanguinamento genitale non diagnosticato.

Iperplasia endometriale non trattata.

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Tromboembolismo venoso in atto o pregresso (trombosi venosa profonda, embolia polmonare).

Disturbi trombofilici noti (ad es. carenza di proteina C, proteina S, o da antitrombina, vedere sezione 4.4).

Malattia tromboembolica arteriosa attiva o recente (per es. angina pectoris, infarto miocardico).

Epatopatia acuta o storia di epatopatia finché gli esami di funzione epatica non siano tornati nella norma.

Ipersensibilità nota al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti;

Porfiria.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Per il trattamento dei sintomi della post-menopausa, la TOS deve iniziare solo in presenza di sintomi che influiscono negativamente sulla qualità della vita. In tutti i casi, dev’essere eseguita almeno annualmente un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici, e la TOS deve essere continuata solo fino a quando i benefici superino i rischi.

L’ evidenza riguardante i rischi associati alla TOS nel trattamento della menopausa prematura è limitata. A causa del basso livello di rischio assoluto nelle donne più giovani, tuttavia, il bilancio rischio-beneficio per queste donne può essere più favorevole che per le donne di età più avanzata.

E s a m e m e d i c o e c o n t r o l l i s u c c e s s i v i

Prima di iniziare o riprendere una TOS, occorre ricostruire un’anamnesi medica personale e familiare completa. Devono inoltre essere eseguite una visita generale e ginecologica (incluso l’esame di pelvi e seno), tenendo presente la storia clinica, le controindicazioni e le avvertenze di impiego.

Durante il trattamento sono raccomandati controlli clinici periodici di natura e frequenza adeguate al singolo caso. Le donne devono essere informate che qualunque alterazione mammaria deve essere segnalata al medico o all’operatore sanitario (vedere “Cancro al seno” di seguito).

Indagini cliniche, incluso l’utilizzo di strumenti di imaging appropriati, ad es. la mammografia, devono essere eseguite in conformità alle attuali pratiche di screening accettate, modificandole in base alle necessità cliniche individuali.

Condizioni che richiedono uno stretto controllo medico

Nel caso una delle seguenti condizioni sia presente, o sia stata presente in passato, e/o si sia aggravata in gravidanza o durante un precedente trattamento ormonale, la paziente deve essere strettamente controllata. Occorre tenere in considerazione che queste condizioni possono ripresentarsi o aggravarsi durante il trattamento con EPIESTROL, in particolare:

leiomiomi (fibromi uterini) o endometriosi;

fattori di rischio per malattie tromboemboliche (vedere di seguito);

fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti (es. eredità di primo grado per carcinoma mammario);

ipertensione;

epatopatie (es. adenoma epatico);

diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare;

colelitiasi;

emicrania o cefalea (grave);

lupus eritematoso sistemico;

anamnesi d’iperplasia endometriale (vedere di seguito);

epilessia;

asma;

otosclerosi.

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Ragioni per un’immediata sospensione del trattamento

Il trattamento deve essere immediatamente sospeso nel caso si manifesti una controindicazione e nei seguenti casi:

ittero o alterazioni della funzione epatica;

aumento significativo della pressione arteriosa;

nuovo attacco di cefalea di tipo emicranico;

gravidanza.

Iperplasia endometriale

Nelle donne con utero intatto, il rischio di iperplasia endometriale e di calcinoma aumenta quando gli estrogeni vengono somministrati da soli per periodi prolungati. L’aumento di rischio di cancro endometriale tra le utilizzatrici di soli estrogeni è da 2 a 12 volte superiore rispetto alle non utilizzatrici, a seconda della durata di trattamento e della dose di estrogeni (vedere sezione 4.8). Dopo aver sospeso il trattamento il rischio rimane elevato per almeno 10 anni.

L’aggiunta di un progestinico ciclicamente per almeno 12 giorni al mese/ciclo di 28 giorni o la terapia estrogeno-progestinica continua combinata nelle donne non isterectomizzate riduce fortemente questo rischio.

Per i cerotti che rilasciano più di 50 µg al giorno, la sicurezza endometriale dell’aggiunta di progestinici non è stata dimostrata.

rottura Sanguinamenti da sospensione e spotting possono verificarsi durante i primi mesi di trattamento. Se tali episodi compaiono dopo qualche tempo dall’inizio della terapia, o continuano dopo la sospensione del trattamento, le cause di tali eventi devono essere investigate, anche mediante biopsia endometriale per escludere un tumore maligno dell’endometrio.

Una stimolazione estrogenica non bilanciata può portare alla trasformazione premaligna o maligna di focolai residui di endometriosi. Perciò, l’aggiunta di progestinici alla TOS con estrogeni deve essere considerata nelle donne sottoposte ad isterectomia dovuta a endometriosi, in caso di foci residui di endometriosi.

Cancro al seno

L’evidenza complessiva suggerisce un rischio maggiore di cancro al seno nelle donne che assumono la TOS estrogeno-progestinica combinata e possibilmente anche la TOS a base di soli estrogeni, a seconda della durata di assunzione della TOS.

Terapia estrogeno-progestinica combinata

La sperimentazione controllata vs. placebo, randomizzata (studio Women’s Health Initiative (WHI)) e studi epidemiologici sono coerenti nel riscontrare un rischio maggiore di cancro al seno, che diventa evidente dopo circa 3 anni, nelle donne che assumono come TOS una TOS estrogeno-progestinica combinata (vedere Sezione 4.8).

Terapia a base di soli estrogeni

Lo studio WHI non ha rilevato alcun aumento del rischio di cancro al seno nelle donne isterectomizzate che utilizzano la TOS a base di soli estrogeni. Studi osservazionali hanno per lo più riportato un lieve aumento del rischio di avere diagnosticato un cancro al seno, che è sostanzialmente inferiore a quello riscontrato nelle utilizzatrici di combinazioni estrogeno-progestiniche (vedere sezione 4.8).

L’aumento del rischio diviene evidente entro alcuni anni di utilizzo ma torna alle condizioni pretrattamento entro pochi anni (al massimo cinque) dalla sospensione.

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La TOS, in particolare il trattamento estrogeno-progestinico combinato, aumenta la densità delle immagini mammografiche, il che può influire negativamente sulla rilevazione radiologica del cancro al seno.

Carcinoma ovarico

Il cancro ovarico è molto più raro del cancro al seno. L’uso a lungo termine (almeno 5-10 anni) di prodotti per la TOS a base di soli estrogeni è stato associato a un rischio leggermente maggiore di cancro ovarico (vedere sezione 4.8). Alcuni studi che includono lo studio WHI suggeriscono che l’uso a lungo termine della TOS combinata può conferire un rischio analogo, o leggermente minore (vedere sezione 4.8).

Tromboembolismo venoso

La TOS è associata a un rischio di 1.3-3 volte di sviluppare il tromboembolismo venoso (TEV), ovvero trombosi venosa profonda o embolia polmonare. La manifestazione di un tale evento è più probabile che accada nel primo anno di TOS piuttosto che successivamente (vedere Sezione 4.8).

Le pazienti con stati trombofilici noti sono a maggior rischio di TEV e la TOS può aggiungersi a questo rischio. La TOS è quindi controindicata in queste pazienti (vedere sezione 4.3).

Fattori di rischio generalmente riconosciuti per il TEV includono l’utilizzo di estrogeni, l’età avanzata, l’alta chirurgia, l’immobilizzazione prolungata, l’obesità (BMI > 30 kg/m2), il periodo di gravidanza/postpartum, il lupus eritematoso sistemico (LES), e il cancro. Non c’è parere in merito al possibile ruolo delle vene varicose nel TEV. Come in tutti i pazienti postoperati, devono essere considerate delle misure profilattiche al fine di prevenire il TEV successivamente a interventi chirurgici. Se è necessario che a un intervento di chirurgia elettiva segua l’immobilizzazione prolungata, si raccomanda di sospendere temporaneamente la TOS per un periodo da 4 a 6 settimane prima dell’intervento. Non ricominciare il trattamento finché la donna non ha recuperato la completa mobilità.

Nelle donne senza alcuna storia personale di TEV, ma con una parentela di primo grado avente una storia di trombosi in giovane età, lo screening può essere proposto dopo attenta consulenza riguardante le sue limitazioni (solo una parte di difetti trombofilici viene identificata tramite lo screening). Se viene identificato un difetto trombofilico che si evidenzia con la trombosi tra i membri della famiglia o se l’alterazione è ‘grave’ (ad es mancanze di antitrombina, proteina S o proteina C o una combinazione di alterazioni) la TOS è controindicata.

Le donne già trattate con terapia anticoagulante cronica richiedono attenta considerazione del rischio-beneficio dell’uso della TOS.

Se dopo aver iniziato la terapia si sviluppa TEV, il farmaco deve essere sospeso. Le pazienti devono essere informate di contattare immediatamente il proprio medico qualora riscontrino un potenziale sintomo tromboembolico (ad es. gonfiore doloroso di una gamba, dolore improvviso al torace, dispnea).

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Coronaropatie (CAD)

Gli studi controllati randomizzati non hanno evidenziato alcuna protezione dall’infarto miocardico nelle donne con o senza CAD esistente che hanno ricevuto la TOS estrogeno- progestinica o a base di soli estrogeni.

Terapia estrogeno-progestinica combinata

Il rischio relativo di CAD durante l’uso di TOS estrogeno-progestinica combinata aumenta leggermente. Poiché il rischio assoluto in condizioni basali di CAD dipende fortemente dall’età, il numero di casi aggiuntivi dovuti all’uso di estrogeni+progestinici è molto basso nelle donne sane vicine alla menopausa, ma aumenterà con l’avanzare dell’età.

Terapia di soli estrogeni

I dati controllati randomizzati non hanno rilevato alcun maggior rischio di CAD nelle donne isterectomizzate che assumono la terapia a base di soli estrogeni.

Ictus

La terapia combinata estrogeno-progestinica e quella a base di soli estrogeni sono associate ad un aumento del rischio di ictus ischemico fino a 1.5 volte. Il rischio relativo non cambia con l’età o col tempo dalla menopausa. Tuttavia, poiché il rischio di ictus in condizioni basali dipende fortemente dall’età, il rischio complessivo di ictus nelle donne che utilizzano la TOS aumenterà con l’età (vedere sezione 4.8).

Altre condizioni

Gli estrogeni possono causare ritenzione idrica e, pertanto, pazienti con disfunzione renale o cardiaca devono essere accuratamente osservate. Donne con preesistente ipertrigliceridemia devono essere seguite strettamente durante terapia estrogenica o TOS poiché in questa condizione sono stati riportati rari casi di elevati aumenti dei trigliceridi plasmatici e conseguente pancreatite a seguito di terapia estrogenica.

Gli estrogeni aumentano i livelli di TBG, la globulina legante l’ormone tiroideo, con conseguente aumento dei livelli di ormone tiroideo totale circolante, come misurato mediante misurato iodio legato alla proteina (PBI), livelli di T4 (misurati mediante cromatografia su colonna o dosaggio radioimmunologico) o livelli di T3 (misurati mediante dosaggio radioimmunologico). L’uptake su resina di T3 è ridotto, riflettendo l’aumento di TBG. Le concentrazioni di T3 e T4 liberi non sono modificate. Altre proteine leganti, come la globulina che lega corticosteroidi (CBG) e la globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG), possono aumentare e determinare un aumento rispettivamente dei livelli circolanti di corticosteroidi e steroidi sessuali. Le concentrazioni ormonali libere o biologicamente attive sono immodificate. Altre proteine plasmatiche possono essere aumentate (substrato angiotensinogeno/renina, alfa- 1- antitripsina, ceruloplasmina).

L’uso della TOS non migliora la funzione cognitiva. C’è una certa evidenza di aumento del rischio di probabile demenza nelle donne che iniziano ad utilizzare la TOS combinata continua o a base di soli estrogeni dopo i 65 anni.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Il metabolismo degli estrogeni può essere aumentato dall’uso concomitante di sostanze note per il loro effetto di induzione degli enzimi che metabolizzano i farmaci, particolarmente il citocromo P450, come anticonvulsivanti (es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina) e gli antinfettivi (rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz).

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Il ritonavir e il nelfinavir, sebbene siano noti come forti inibitori, presentano al contrario proprietà di induzione quando usati in concomitanza con ormoni steroidei. Preparati a base di erbe contenenti l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono indurre il metabolismo degli estrogeni.

I preparati transdermici, evitando l’effetto di primo passaggio epatico, sono meno influenzati dagli induttori enzimatici rispetto ai preparati orali.

Dal punto di vista clinico un aumentato metabolismo di estrogeni e progestinici può ridurre l’efficacia e comportare modificazioni nel sanguinamento uterino.

04.6 Gravidanza e allattamento

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EPIESTROL non è indicato in gravidanza. In caso di gravidanza durante il trattamento con EPIESTROL, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici disponibili indicano che l’esposizione accidentale del feto agli estrogeni non determina effetti teratogeni o fetotossici.

Allattamento

EPIESTROL non è indicato durante l’allattamento.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono noti gli effetti di EPIESTROL sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. 4.8 . Effetti indesiderati

Circa 10-17% delle pazienti trattate con EPIESTROL negli studi clinici hanno avuto reazioni avverse sistemiche che sono state lievi e transitorie. Nel 20-35% delle pazienti è stata segnalata tensione mammaria. Nel 10-25% delle pazienti sono state osservate reazioni locali al sito di applicazione, principalmente eritema lieve con o senza prurito.

La tabella che segue riporta l’elenco delle reazioni avverse osservate con EPIESTROL e con altri prodotti per la TOS contenenti 17 β-estradiolo.

Organo/Sistema Reazioni avverse
comuni,
>1/100, <1/10
Reazioni avverse non comuni,
>1/1000, <1/100
Reazioni avverse rare,
>1/10.000, <1/1000
DISTURBI PSICHIATRICI Depressione
PATOLOGIE DEL SISTEMA – Irritabilità
NERVOSO – Mal di testa
PATOLOGIE VASCOLARI
PATOLOGIE – Nausea
GASTROINTESTINALI – Crampi addominali
– Meteorismo
PATOLOGIE EPATOBILIARI
PATOLOGIE DELLA CUTE E
DEL TESSUTO
SOTTOCUTANEO (1)

Emicrania

Vertigini

Aumento della pressione sanguigna

Vomito

Valori di funzionalità epatica anomali o alterati

Alterazioni della libido

Peggioramento delle crisi epilettiche

Tromboembolia venosa

Dermatite allergica da contatto

Pigmentazione postinfiammatoria reversibile

Prurito generalizzato ed esantema

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PATOLOGIE DELL’APPARATO RIPRODUTTIVO E DELLA MAMMELLA

Tensione mammaria o dolore del seno

Metrorragia

Variazioni delle secrezioni vaginali

Iperplasia endometriale

Tumori dell’utero

PATOLOGIE SISTEMICHE E CONDIZIONI RELATIVE ALLA SEDE DI SOMMINISTRAZIONE

Ritenzione idrica con edema

Pesantezza degli arti inferiori

Aumento o diminuzione del peso corporeo

Alterazione della tolleranza al glucosio e della coagulazione sanguigna

Irritazione oculare durante l’uso di lenti a contatto

Reazioni anafilattiche (a volte in pazienti che presentano un’anamnesi di reazioni allergiche)

Le reazioni cutanee sono meno frequenti se si applica EPIESTROL sul quadrante esterno superiore della natica, cambiando il sito d’applicazione ad ogni somministrazione.

04.8 Effetti indesiderati

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ati riportati con l’uso di un trattamento estrogeno- progestinico:

colecistopatia;

malattie della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare;

probabile demenza sopra i 65 anni di età (vedere paragrafo 4.4).

R i s c h i o d i c a n c r o a l s e n o

Un aumento del rischio fino a 2 volte di diagnosi di cancro al seno viene riportato nelle donne che assumono la terapia estrogeno-progestinica combinata per oltre 5 anni.

Un aumento del rischio nelle utilizzatrici della terapia a base di soli estrogeni è

sostanzialmente inferiore rispetto a quello osservato nelle utilizzatrici di combinazioni estrogeno-progestiniche.

Il livello di rischio dipende dalla durata dell’uso (vedere sezione 4.4).

Vengono presentati i risultati del più ampio studio randomizzato controllato vs. placebo (studio WHI) e del maggiore studio epidemiologico (MWS).

Million Women study – Rischio addizionale stimato di cancro al seno dopo 5 anni di utilizzo

Intervallo di età (anni) Ulteriori casi per 1000 donne che non hanno mai assunto la TOS per un periodo di 5 anni1 Rapporto di rischio & 95%CI# Ulteriori casi per 1000 donne che hanno assunto la TOS nell’arco di 5 anni (95%CI)
TOS di soli estrogeni
50-65 9-12 1,2 1-2 (0-3)
Estrogeno-progestinici combinati
50-65 9-12 1,7 6(5-7)
#Rapporto di rischio complessivo.
Il rapporto di rischio non è costante ma aumenterà con l’aumentare della durata.
Nota: poiché l’incidenza di background del cancro al seno differisce per paese UE, il numero di casi addizionali di cancro al seno cambierà in proporzione.

1 Ripreso dall’ incidenza in condizioni basali nei paesi sviluppati

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Studi WHI per gli Stati Uniti – Rischio addizionale di cancro al seno dopo 5 anni di utilizzo

Intervallo di età (anni) Incidenza per 1000 donne nel braccio del placebo nell’arco di 5 anni Rapporto di rischio & 95%CI# Ulteriori casi per 1000 donne che hanno assunto la TOS nell’arco di 5 anni (95%CI)
Terapia a base di estrogeni (CEE)
50 – 79 21 0 , 8 (0 ,7 – 1,0 ) – 4 (- 6 – 0 ) 2
Terapia estrogeno- progestinica combinata (CEE + MPA)‡
50 – 79 14 1,2 (1, 0 – 1, 5) + 4 (0 – 9)

‡Quando l’analisi si è limitata a donne che non hanno assunto la TOS prima dello studio, non si è evidenziato alcun aumento di rischio durante i primi 5 anni di trattamento: dopo 5 anni il rischio era superiore rispetto alle donne che non l’avevano assunta.

2

Studi WHI sulle donne senza utero, che non hanno mostrato un aumento del rischio di cancro al seno

R i s c h i o d i c a n c r o d e l l ’ e n d o m e t r i o Donne in postmenopausa con utero

Il rischio di cancro endometriale è di circa 5 casi su ogni 1000 donne con utero che non assumono la TOS.

Nelle donne con utero, l’uso della TOS a base di soli estrogeni non è raccomandato perché aumenta il rischio di cancro endometriale (vedere sezione 4.4).

A seconda della durata dell’uso di soli estrogeni e della dose di estrogeni, l’aumento del rischio di cancro endometriale negli studi epidemiologici variava tra 5 e 55 casi aggiuntivi diagnosticati in ogni 1000 donne di età tra 50 e 65 anni.

L’aggiunta di un progestinico alla terapia a base di soli estrogeni per almeno 12 giorni per ciclo può prevenire tale aumento del rischio. Nel Million Women Study, l’uso per cinque anni della TOS combinata (sequenziale o continua) non ha aumentato il rischio di cancro endometriale (RR di 1.0 (0.8-1.2)).

C a n c r o o va r i c o

L’uso a lungo termine della TOS a base di soli estrogeni e della TOS combinata estrogeno- progestinica è stato associato a un leggero aumento del rischio di cancro ovarico. Nel MWS dopo 5 anni di TOS si è riscontrato un caso aggiuntivo su 2500 utilizzatrici.

R i s c h i o d i t r o m b o e m b o l i s m o v e n o s o

La TOS è associata a un aumento del rischio relativo pari a 1.3-3 volte di sviluppare il tromboembolismo venoso (TEV), ovvero trombosi venosa profonda o embolia polmonare La manifestazione di un tale evento è più probabile nel primo anno di utilizzo della TOS (vedere sezione 4.4). Sono stati presentati i risultati degli studi WHI:

Studi WHI – Rischio addizionale di TEV per più di 5 anni di utilizzo

Intervallo di età Incidenza per 1000 Rapporto di rischio & Ulteriori casi per

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(anni) donne nel braccio del placebo nell’arco di 5 anni 95%CI# 1000 pazienti che hanno assunto la TOS
Terapia a base di soli estrogeni per uso orale3
50-59 7 1,2 (0,6 -2,4) 1 (-3 – 10)
Terapia orale estrogeno-progestinica combinata
50-59 4 2,3 (1,2-4,3) 5 (1-13)

3 Studio sulle donne senza utero

R i s c h i o d i m a l a t t i a c o r o n a r i c a

Il rischio di malattia coronarica aumenta leggermente nelle utilizzatrici della TOS combinata estrogeno-progestinica in età superiore a 60 anni (vedere sezione 4.4).

R i s c h i o d i i c t u s i s c h e m i c o

L’uso della terapia a base di soli estrogeni ed estrogeno-progestinica è associata ad un aumento del rischio relativo di ictus ischemico fino a 1.5 volte. Il rischio di ictus emorragico non aumenta durante l’uso della TOS.

Questo rischio relativo non dipende né dall’età né dalla durata d’impiego, ma poiché il rischio nelle condizioni basali è fortemente dipendente dall’età, il rischio complessivo di ictus nelle donne che assumono la TOS aumenterà con l’età, vedere sezione 4.4.

Studi WHI combinati – Rischio addizionale di ictus ischemico 4 per più di 5 anni di utilizzo

Intervallo di età (anni) Incidenza per 1000 donne nel braccio del placebo nell’arco di 5 anni Rapporto di rischio & 95%CI# Ulteriori casi per 1000 pazienti che hanno assunto la TOS
50-59 8 1,3 (1,1 -1,6) 3 (1 – 5)

4 non è stata fatta alcuna differenziazione tra l’ictus ischemico e l’ictus emorragico

04.9 Sovradosaggio

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I sintomi da sovradosaggio comportano generalmente tensione mammaria, gonfiore addominale o della pelvi, ansietà, irritabilità o ritenzione idrica. Può anche manifestarsi flatulenza come sintomo di sovradosaggio.

Può verificarsi metrorragia come risultato di un sovradosaggio relativo di estradiolo durante la somministrazione del progestinico (dosaggio insufficiente del progestinico).

Questi sintomi scompaiono rimuovendo il cerotto o riducendo la dose.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Codice ATC: G03CA03

Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale

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Il principio attivo 17-β-estradiolo sintetico è chimicamente e biologicamente identico all’estradiolo endogeno umano. Sostituisce la perdita di produzione di estrogeni nelle donne in menopausa e allevia i sintomi menopausali.

I n f o r m a z i o n i f o r n i t e d a g l i s t u d i c l i n i c i

La riduzione dei sintomi della menopausa si ha durante le prime settimane di trattamento.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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L’emivita dell’estradiolo nel plasma è di circa 1 ora. La clearance plasmatica è 650-900 litri/giorno/m2. L’estradiolo è metabolizzato principalmente nel fegato; i metaboliti più importanti sono estriolo, estrone e i loro coniugati (glucuronati, solfati), che sono molto meno attivi dell’estradiolo. L’eliminazione dei metaboliti avviene in gran parte per via urinaria sotto forma di glucuronati e solfati. I metaboliti dell’estradiolo passano inoltre nelle feci attraverso il ciclo enteroepatico.

Dopo l’applicazione cutanea di EPIESTROL l’estradiolo viene rilasciato dalla matrice adesiva contenente il principio attivo attraverso la pelle e giunge direttamente nel circolo sistemico, senza metabolizzazione di primo passaggio nel fegato. Conseguentemente il rapporto estradiolo/estrone nel plasma, che diminuisce a valori inferiori a 1 dopo la menopausa e durante la terapia ormonale sostitutiva per via orale, ritorna al valore premenopausale (circa

1) con la somministrazione transdermica di estradiolo.

Il rilascio nominale giornaliero in vivo di EPIESTROL 2,5 mg è di 25 µg di estradiolo; il sistema è attivo per una settimana. Questo rilascio permette di ottenere concentrazioni sieriche fisiologiche di estradiolo, ovvero comprese nel range di quelle osservate nella fase follicolare premenopausale iniziale, che si mantengono costanti per tutto il periodo di applicazione del cerotto.

Concentrazioni fisiologiche di estradiolo sono state raggiunte 6 ore dopo l’applicazione di EPIESTROL 2,5 mg nelle donne in postmenopausa, con valori medi al di sopra di 147 pmol/l dopo 12 ore.

In seguito ad applicazioni ripetute di EPIESTROL 2,5 mg a intervalli settimanali, il valore medio delle concentrazioni sieriche massime di estradiolo ottenuto allo stato stazionario è stato di 169 pmol/l . La concentrazione sierica di estradiolo è rimasta compresa tra i livelli fisiologici delle donne in premenopausa durante i sette giorni di applicazione ed è tornata a valori basali entro 12-24 ore dalla rimozione del cerotto.

La concentrazione media di estradiolo allo stato stazionario è stato di 95 pmol/l. Il Cmin dell’estradiolo allo stato stazionario è stato di 125 pmol/l.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Gli studi sugli animali hanno mostrato gli effetti estrogenici previsti. Non ci sono rilevanti dati preclinici tali da far prevedere che ci siano effetti addizionali a quelli già descritti nelle altre sezioni del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

Gli studi di tollerabilità locale nel coniglio hanno evidenziato una buona tollerabilità cutanea del cerotto transdermico sia dopo applicazione singola che ripetuta. Il cerotto non ha dimostrato nessun potenziale di sensibilizzazione nella cavia.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Matrice adesiva contenente estradiolo: copolimeri acrilici (Durotak 387-2353, Durotak 387- 2287).

Pellicola di supporto: polietilene tereftalato.

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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Due anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare EPIESTROL a temperatura non superiore a 25°C in confezionamento integro.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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EPIESTROL Septem cerotti transdermici 2,5 mg è confezionato in un astuccio di cartone contenente 4 o 12 sistemi terapeutici transdermici sigillati individualmente in bustine protettive costituite da 4 strati: Surlyn, materiale termosaldato (strato interno), foglio di alluminio, polietilene e carta (strato esterno).

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Aprire la bustina strappandola a partire dalla tacca segnata ed estrarre il cerotto (non usare forbici per evitare di danneggiare il cerotto).

Tenere il cerotto tra il pollice e l’indice, dall’angolo della tacca. Staccare il foglio protettivo con l’altra mano e buttarlo.

Non toccare la parte adesiva del cerotto. Tenendo sempre il cerotto tra il pollice e l’indice, nella parte ancora coperta dal foglio protettivo, applicarlo sulla pelle. Staccare la parte di foglio protettivo ancora rimasta e premere bene su tutta la superficie del cerotto per circa 10 secondi.

Ripassare di nuovo con un dito lungo i margini per garantire una buona adesione.

Dopo l’uso, il cerotto deve essere ripiegato con la parte adesiva al suo interno e gettato via.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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ROTTAPHARM S.P.A.

GALLERIA UNIONE, 5, 20122 – MILANO (MI)

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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EPIESTROL Septem 25 microgrammi/24 ore 4 cerotti transdermici 2,5 mg

A.I.C. 029000041/M

EPIESTROL Septem 25 microgrammi/24 ore 12 cerotti transdermici 2,5 mg A.I.C. 029000054/M

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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14 giugno 2012

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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  • Armonil cerotti transdermici – 8 Cer Trans 25 mcg/24 H
  • Armonil-septem 25 mcg /24 ore, cerotto transdermico – 4 Cer 25 mcg/24 H
  • Armonil-septem 50 mcg/24 ore – 4 Cer 50 mcg/24 H
  • Climara – 4 Cerotti Transderm
  • Dermestril – 8 Cer 25 mcg/24 H
  • Dermestril – septem 25 mcg /24 ore, cerotto transdermico – 4 Cer25 mcg/24
  • Dermestril septem 75 microgrammi/24 ore, cerotto transdermico – 4 Cer75 mcg/24
  • Dermestril-septem 50 mcg /24 ore, cerotto transdermico – 4 Cer50 mcg/24
  • Epiestrol – 8 Cer Transd100 mcg/24
  • Estraderm mx cerotto transdermico – 8 Cer 25 mcg/die
  • Estreva 0,1% gel – Gel 1 fl 50 G 0,1%
  • Estring 7 5 mcg 24 ore dispositivo vaginale 1 dispositivo – 1 Disp 7,5 mcg/24 H
  • Femseven 50 mcg cerotto – 4 Cer Transd 15 Cm2
  • Ginaikos 1,5 mg gel – Gel 28 Bust 1,5 mg
  • Sandrena 1 mg gel – Gel 28 Cont Mono 1 G
  • Vagifem 10 microgrammi compresse vaginali – 18 Cpr Vag 10 mcg