Levosulpiride Ferrer: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Levosulpiride Ferrer

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Levosulpiride Ferrer: ultimo aggiornamento pagina: 18/06/2023 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Levosulpiride Ferrer 25 mg soluzione iniettabile o per infusione

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Una fiala da 2 ml contiene: Principio attivo: levosulpiride 25 mg Eccipienti con effetti noti: sodio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione trasparente incolore, senza corpi estranei. Soluzione iniettabile o per infusione

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento a breve termine della sindrome dispeptica (anoressia, meteorismo, senso di tensione epigastrica, cefalea postprandiale, pirosi, eruttazioni, diarrea, stipsi) da ritardato svuotamento gastrico legato a fattori organici (gastroparesi diabetica, neoplasie, ecc.) e/o funzionali (somatizzazioni viscerali in soggetti ansioso-depressivi) nei pazienti che non hanno risposto ad altre terapie.

Trattamento sintomatico e a breve termine di vomito e nausea indotti da farmaci antiblastici dopo fallimento della terapia di prima linea.

Trattamento a breve termine e sintomatico di vertigini, tinnito e perdita di udito e nausea associati a sindrome di Ménière.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Adulti (secondo prescrizione medica): 1 fiala da 25 mg (i.m. o e.v.) 2 o 3 volte al giorno.

Se i pazienti lamentano sintomi importanti con nausea e vomito e la somministrazione orale è difficoltosa, iniziare il trattamento con Levosulpiride Ferrer 25 mg soluzione iniettabile o per infusione (i.m. o e.v.) 2 o 3 volte al giorno per qualche giorno e, quando i sintomi diventano più lievi, passare alla somministrazione per via orale per 10-15 giorni. Eventualmente ripetere il ciclo di terapia per via orale per altre 2 o 3 settimane, dopo un periodo di interruzione di almeno 8-10 giorni. Quando è necessaria la somministrazione orale, somministrare altri medicinali contenenti levosulpiride nelle forme farmaceutiche per l’uso orale.

Trattamento del vomito: una fiala i.m. o e.v., eventualmente ripetuta 2-3 volte al giorno, fino a scomparsa dei sintomi.

Se il farmaco viene impiegato nel trattamento del vomito indotto da antiblastici (cisplatino, antracicline) somministrare 1-2 fiale di Levosulpiride Ferrer 25 mg soluzione iniettabile o per infusione per via endovenosa lenta o per infusione 30 minuti prima della somministrazione dell’antiblastico o durante la somministrazione dell’antiblastico e ripetere la stessa dose 30 minuti dopo la fine della chemioterapia.

Levosulpiride Ferrer 25 mg soluzione iniettabile o per infusione può essere somministrato per via intramuscolare o endovenosa, direttamente come infusione endovenosa lenta o diluita nel siero abituale di cloruro di sodio o glucosio.

Popolazione pediatrica

Non ci sono dati disponibili. Pertanto, l’uso di Levosulpiride Ferrer nei bambini e adolescenti non è raccomandato.

Anziani

Nel trattamento di pazienti anziani, la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. Levosulpiride Ferrer 25 mg non deve essere impiegato nelle epilessie, negli stati maniacali, nelle fasi maniacali della psicosi maniaco-depressiva.

Levosulpiride Ferrer è controindicato in pazienti con feocromocitoma perché può causare una crisi ipertensiva probabilmente dovuta alla liberazione di catecolamine dal tumore. Tali crisi ipertensive possono essere controllate con fentolamina.

In rapporto alle supposte correlazioni tra effetto iperprolattinemizzante della maggior parte dei farmaci psicotropi e displasie mammarie, è opportuno non impiegare Levosulpiride Ferrer 25 mg in soggetti già portatori di una mastopatia maligna.

Levosulpiride Ferrer 25 mg non deve essere usato quando la stimolazione della motilità gastrointestinale può essere dannosa, ad esempio in presenza di emorragie gastrointestinali, ostruzioni meccaniche o perforazioni.

Levosulpiride Ferrer 25 mg è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.6).

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Levosulpiride Ferrer deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per ictus.

Con l’uso di neurolettici (in genere in corso di trattamento antipsicotico) è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna (S.N.M.). Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma.

Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell’istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l’ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.

Gli effetti di levosulpiride sulla motilità gastrointestinale possono essere antagonizzati da farmaci anticolinergici, narcotici e analgesici.

Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento del QT.

Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con l’uso di farmaci antipsicotici. Poiché i pazienti trattati con antipsicotici spesso presentano fattori di rischio acquisiti per la TEV, questi fattori devono essere identificati prima e durante il trattamento con Levosulpiride Ferrer per prendere le misure di prevenzione appropriate.

Aumento della mortalità in pazienti anziani affetti da demenza.

I dati derivanti da due ampi studi osservazionali hanno evidenziato che i pazienti anziani affetti da demenza, trattati con antipsicotici, presentano, rispetto ai pazienti non trattati, un lieve aumento del rischio di mortalità. I dati disponibili sono insufficienti per stimare in modo sicuro la precisa entità del rischio e la causa dell’aumento del rischio non è nota.

Levosulpiride Ferrer non è indicato per il trattamento dei disturbi comportamentali della demenza.

Evitare l’assunzione contemporanea di alcool. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Levosulpiride Ferrer 25 mg soluzione iniettabile o per infusione contiene sodio. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è essenzialmente “senza sodio”.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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L’associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi effetti indesiderati da interazione.

Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta.

Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.

Gli effetti di levosulpiride sulla motilità gastrointestinale possono essere antagonizzati da farmaci anticolinergici, narcotici e analgesici.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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za Non esistono studi adeguati e ben controllati su donne in stato di gravidanza. Le pazienti devono essere avvertite sulla necessità di informare il proprio medico in caso di gravidanza in atto o programmata in corso di trattamento con levosulpiride. Pertanto, Levosulpiride Ferrer non deve essere usato in gravidanza accertata o presunta.

I neonati che sono stati esposti ad antipsicotici convenzionali o atipici, incluso Levosulpiride Ferrer, durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati, inclusi sintomi extrapiramidali o sintomi da astinenza, che possono variare per gravità e durata dopo il parto. Sono stati riportati agitazione, ipertono, ipotono, tremore, sonnolenza, distress respiratorio e patologie della nutrizione. Quindi, i neonati devono essere attentamente monitorati.

Allattamento

Non esistono studi adeguati e ben controllati su donne che allattano al seno. Pertanto, Levosulpiride Ferrer non deve essere usato durante l’allattamento.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Alti dosaggi possono causare sonnolenza, torpore e discinesia; i pazienti in trattamento devono essere informati che occorre evitare di mettersi alla guida di veicoli e di attendere ad operazioni che richiedono la massima attenzione per la loro potenziale pericolosità.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Tabella delle reazioni avverse

Secondo la classificazione per sistemi ed organi MedDRA, le categorie di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100; <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Molto
comun e
Comun e Non comune Raro Molto raro Non nota
Patologie del sistema nervoso
Sonnolenza, parkinsonism o 1,
discinesie 1,
tremore 1, distonia1, Sindrome neurolettica maligna (vedere
paragrafo 4.4)
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Amenorrea 2,
ginecomastia 2,
galattorrea 2,
Dolorabilità mammaria 2,
alterazioni della
libido 2
Patologie cardiache
Prolungame nto del
QT 3,
aritmie ventricola ri come torsione di punta, tachicardi a ventricola re, fibrillazio ne ventricola re 3, arresto
cardiaco 3
Morte improvvis a 3
Patologie vascolari
Tromboembolism o (comprendente l’embolia polmonare e la trombosi venosa profonda) (vedere
paragrafo 4.4) 3
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
Sindrome da astinenza neonatale, sintomi extrapiramidali (vedere
paragrafo 4.6)
Esami diagnostici
Iperprolattinemia
2

1 osservati in caso di somministrazione prolungata e/o con altri farmaci della stessa classe 2osservati in casi particolari, per somministrazioni prolungate e riconducibili ad un effetto reversibile della levosulpiride sulla funzionalità dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, simile a quello noto per molti neurolettici 3 osservati con altri farmaci della stessa classe

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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In medicina interna non sono mai stati osservati disturbi extrapiramidali e disturbi del sonno che, dal punto di vista teorico, potrebbero verificarsi con dosaggi molto elevati. In questo caso è sufficiente l’interruzione della terapia o la diminuzione del dosaggio a seconda del giudizio del medico.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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I dati biochimici, farmacologici e clinici ottenuti con i due isomeri della sulpiride indicano che l’attività antidopaminergica, sia a livello centrale che periferico, è dovuta all’enantiomero levogiro.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Quando la levosulpiride viene somministrata per via orale alla dose di 50 mg, il picco plasmatico viene raggiunto in 3 ore ed è in media di 94,183 ng/ml. L’emivita di eliminazione calcolata dopo somministrazione di 50 mg e.v. di levosulpiride è di 4,305 ore.

L’eliminazione del farmaco avviene prevalentemente per via urinaria.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I valori di tossicità acuta espressi come DL50 dopo somministrazione per via orale nel topo, nel ratto e nel coniglio sono risultati rispettivamente pari a 2450 mg/kg, 2600 mg/kg e maggiori di 1500 mg/kg. I valori di DL50 via i.p. nel topo sono pari a 210 mg/kg, nel ratto via i.p. ed e.v. a 270 mg/kg e 53 mg/kg rispettivamente, nel coniglio via e.v. a 42 mg/kg.

Le prove di tossicità subacuta sono state condotte somministrando giornalmente, per 12-13 settimane, il principio attivo nel ratto, nel coniglio e nel cane. Non si è osservata la comparsa di alcun sintomo tossico alle dosi di 25 mg/kg s.c. e 300 mg/kg p.o. nel ratto, alle dosi di 250 mg/kg p.o. e 12,5 mg/kg i.m. nel coniglio e alle dosi di 50 e 100 mg/kg p.o. nel cane.

Le prove di tossicità cronica, dopo somministrazione del farmaco per 180- 190 giorni, alle dosi di 100 mg/kg p.o. e 20 mg/kg s.c. nel ratto, di 10 mg/kg i.m. nel coniglio e di 20 mg/kg p.o. nel cane, sono state ben tollerate.

Studi eseguiti su ratti e topi, somministrando il farmaco ad un dosaggio superiore rispetto a quello previsto per l’uomo, hanno dimostrato che la levosulpiride non possiede proprietà cancerogene.

Studi eseguiti su ratti e conigli hanno dimostrato che il farmaco non è teratogeno. Test in vitro hanno escluso che il farmaco possieda proprietà mutagene.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Acido solforico 2 N, acqua per preparazioni iniettabili, sodio cloruro.

 

06.2 Incompatibilità

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Non sono noti dati a riguardo.

 

06.3 Periodo di validità

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Prima dell’apertura: 4 anni

Dopo la diluizione: La stabilità fisica e chimica in uso è stata dimostrata per 6 ore a temperatura ambiente quando diluito con soluzione di sodio cloruro 0,9% o di glucosio 5%.

Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non viene usato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione in uso prima dell’utilizzo sono responsabilità dell’utilizzatore e in genere non devono essere superiori a 24 ore a 2-8°C, fatto salvo il caso in cui sia stata effettuata la diluizione in condizioni asettiche controllate e validate.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna speciale precauzione particolare per la conservazione.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Confezione contenente 6 fiale di vetro da 25 mg/2 ml

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Ferrer Internacional S.A. Gran Via Carlos III, 94 Barcellona – 08028 Spagna

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC 049885015 – "25 MG SOLUZIONE INIETTABILE O PER INFUSIONE” 6 FIALE IN VETRO DA 25 MG/2 ML

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 03/01/2023