Minirin DDAVP Fiale: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Minirin DDAVP Fiale

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Minirin DDAVP Fiale: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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MINIRIN/DDAVP 4 microgrammi/ml soluzione iniettabile.

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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1 ml di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile contiene 4 microgrammi di desmopressina acetato equivalenti a 3,56 microgrammi di desmopressina.

Eccipienti con effetti noti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè essenzialmente senza sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione iniettabile per uso sottocutaneo, intramuscolare, endovenoso. Soluzione limpida incolore.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Impiego terapeutico

Diabete insipido ipofisario, idiopatico o sintomatico.

(N.B. Il diabete insipido renale non è sensibile al trattamento con MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile).

Poliuria e polidipsia post-chirurgiche, reversibili o permanenti.

Emofilia A lieve o media e malattia di von Willebrand; per la prevenzione o il trattamento di episodi emorragici conseguenti ad avulsioni dentarie, interventi chirurgici o traumi.

Impiego diagnostico

Per la diagnosi differenziale del diabete insipido. Per le prove di funzionalità renale.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Impiego terapeutico: Diabete insipido, poliuria e polidipsia post-chirurgiche

MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile può essere somministrata per via sottocutanea o intramuscolare o endovenosa.

Adulti

0,25 – 1 mL (1 – 4 µg), una – due volte al giorno. Bambini 0,06 – 0,12 mL (0,24 – 0,48 µg), una – due volte al giorno. Il dosaggio deve essere individualizzato caso per caso. Nella poliuria e polidipsia post-chirurgiche la dose deve essere adattata in rapporto alle variazioni dell’osmolalità urinaria.

Per i dosaggi frazionati impiegare siringhe graduate da 1 mL tipo insulina, usando però, nei casi di somministrazione non sottocutanea, aghi adatti alla somministrazione intramuscolare o endovenosa.

Impiego terapeutico: Emofilia A lieve o media e malattia di von Willebrand

0,1 mL (0,4 µg/kg) da diluire in 30 mL di soluzione fisiologica isotonica e somministrare per via endovenosa 60 – 90 minuti prima dell’intervento chirurgico.

Iniettare i primi 5 mL in 5 minuti e, se il paziente non presenta tachicardia o arrossamenti del viso, completare l’infusione più rapidamente.

Controllare la concentrazione di Fattore VIII prima e 20 minuti dopo l’infusione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile per una valutazione orientativa.

Il livello emostatico critico deve essere valutato con gli stessi criteri utilizzati nel trattamento con emoderivati, tenendo presente che la concentrazione di Fattore VIII non raggiunge però il massimo dopo 20 minuti dalla somministrazione, ma continua ad aumentare per 1 – 2 ore.

Ulteriori dosi di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile possono essere somministrate ad intervalli di 12 ore, controllando la concentrazione di Fattore VIII poiché in alcuni pazienti si può riscontrare una riduzione della risposta alle dosi successive.

Se al primo controllo orientativo dopo 20 minuti non si è raggiunta una concentrazione sufficiente di Fattore VIII, è necessario somministrare una dose complementare di emoderivati, controllando nuovamente dopo 6 ore dall’infusione la concentrazione del fattore stesso.

È opportuno attuare una terapia antifibrinolitica (acido tranexamico) prima, durante e dopo il trattamento con MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile.

Per eventuali delucidazioni, se non è momentaneamente disponibile uno specialista ematologo, si consiglia di rivolgersi al più vicino centro dell’Emofilia.

(Vedi anche Paragrafo 4.4) Impiego diagnostico: diagnosi differenziale del diabete insipido Bambini e adulti

0,5 mL (2 µg) per via sottocutanea o intramuscolare.

L’incapacità ad elaborare urina concentrata dopo deprivazione idrica, seguita dalla capacità ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile, conferma una diagnosi di diabete insipido ipofisario. L’incapacità ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile lascia supporre un diabete insipido nefrogeno.

(Vedere anche Paragrafo 4.4) Impiego diagnostico: prove di funzionalità renale. Lattanti 0,1 mL (0,4 µg) per via sottocutanea o intramuscolare Bambini ed adulti

0,5 mL (2 µg) per via sottocutanea o intramuscolare.

Si raccomanda di svuotare la vescica subito prima della somministrazione del farmaco.

Nei lattanti normali nelle 5 ore successive alla somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione Iniettabile deve essere raggiunta una concentrazione urinaria di 600 mOsm/kg.

Nei bambini e negli adulti con funzione renale normale nelle 5 – 9 ore successive alla somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile ci si possono aspettare concentrazioni urinarie superiori a 700 mOsm/kg. (Vedere anche Paragrafo 4.4) Posologia per popolazioni speciali

Popolazione pediatrica

Particolare cautela deve essere usata nell’utilizzo di desmopressina nei bambini al di sotto di 2 anni di età, vedere paragrafo 4.4.

Compromissione renale

MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale moderata e grave (vedere paragrafo 5.2).

Insufficienza epatica

Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2).

Modo di somministrazione

Normalmente la soluzione iniettabile viene somministrata per via endovenosa ma, se necessario, può anche essere somministrata per via intramuscolare o sottocutanea.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Polidipsia abituale o psicogena (risultante in una produzione di urina che eccede i 40 ml/kg/24 ore).

Un’anamnesi di angina pectoris instabile e/o insufficienza cardiaca nota o sospetta e altre condizioni che richiedono il trattamento con farmaci diuretici.

Iposodiemia nota.

Sindrome da secrezione inappropriata di ADH (SIADH).

Malattia di von Willebrand di tipo IIB

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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e speciali

Quando viene prescritto MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile, si consiglia di mantenere l’equilibrio idrico ed elettrolitico. Il trattamento senza riduzione concomitante dell’assunzione di liquidi può portare alla ritenzione di liquidi e/o all’iposodiemia con o senza segni e sintomi di accompagnamento, vedere paragrafo 4.8.

Avvertenze aggiuntive per il test della capacità renale di concentrazione:

Quando impiegato a scopo diagnostico, l’apporto di liquidi per dissetarsi deve essere limitato a un massimo di 0,5 L da 1 ora prima fino a 8 ore dopo la somministrazione. Il test della capacità renale di concentrazione in bambini al di sotto di 1 anno di età deve essere eseguito solo in ambiente ospedaliero, sotto accurato controllo medico in ospedale.

Nei lattanti l’apporto di liquidi con i due pasti dopo la somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile deve essere ridotto del 50% rispetto all’apporto consueto, allo scopo di evitare un sovraccarico idrico.

Avvertenze aggiuntive per l’uso emostatico

I benefici della desmopressina rispetto ad altre terapie emostatiche dovrebbero essere attentamente valutati in situazioni in cui è richiesta un’emostasi prolungata tra cui sanguinamento postoperatorio attivo e sanguinamento da varici nei pazienti con cirrosi.

In pazienti che richiedono un trattamento con agenti diuretici, devono essere prese misure per prevenire il sovraccarico di liquidi.

Prestare particolare attenzione al rischio di ritenzione di liquidi/iposodiemia (vedere paragrafo 4.8). L’assunzione di liquidi deve essere limitata al minimo possibile e il peso corporeo deve essere controllato regolarmente. Qualora si verificassero mal di testa persistente, nausea, aumento graduale del peso corporeo, diminuzione del sodio sierico inferiore a 130 mmol/L o osmolalità plasmatica inferiore a 270 mOsm/kg di peso corporeo, l’apporto di liquidi dovrà essere drasticamente ridotto e si dovrà interrompere la somministrazione di MINIRIN/DDAVP.

Oltre al tempo di sanguinamento, durante l’infusione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile occorre controllare costantemente la pressione arteriosa e la frequenza del polso.

L’iniezione di MINIRIN/DDAVP non riduce il tempo di sanguinamento prolungato nella trombocitopenia.

Informazioni importanti sugli eccipienti:Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, per cui è essenzialmente privo di sodio E’ bene che il medico inviti il paziente a leggere attentamente il foglio illustrativo ed a tenere il medicinale fuori della portata dei bambini.

Precauzioni

Gruppi particolari di pazienti

Minirin/DDAVP soluzione iniettabile deve essere somministrato con cautela a pazienti affetti da asma, epilessia, emicrania, insufficienza cardiaca, ipertensione arteriosa, condizioni che potrebbero aggravarsi a causa della ritenzione idrica.

Pari cautela andrà adottata in pazienti con fibrosi cistica.

Precauzioni per prevenire il sovraccarico di liquidi devono essere adottate in:

bambini al di sotto di due anni di età e pazienti anziani;

pazienti che presentano squilibrio di liquidi e/o di elettroliti;

pazienti a rischio per aumento della pressione endocranica;

pazienti sotto trattamento con farmaci diuretici

Prima di iniziare il trattamento per il diabete insipido centrale, è necessario considerare una grave disfunzione vescicale e un’ostruzione delle vie urinarie.

Occorre prendere precauzioni nei pazienti a rischio di un’aumentata pressione intracranica.

I neonati, gli anziani e i pazienti con livelli di sodio sierici al limite inferiore del normale range possono avere un rischio aumentato di iposodiemia. Il trattamento con MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile deve essere interrotto o adeguatamente regolato durante malattie acute intercorrenti caratterizzate da squilibrio idrico e/o elettrolitico (come infezioni sistemiche, febbre, gastroenterite), nonché in presenza di un eccessivo sanguinamento, e occorre monitorare attentamente l’equilibrio idrico ed elettrolitico.

Particolare attenzione deve essere posta quando la desmopressina viene somministrata contemporaneamente ad altri farmaci che coinvolgono l’omeostasi idrica e/o del sodio (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti in terapia cronica con farmaci che coinvolgono l’omeostasi idrica e/o del sodio, MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile deve essere somministrato dopo la conferma di un normale livello di sodio al basale.

Nei pazienti con insufficienza renale moderata e grave (clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min).

devono essere adottate precauzioni.

MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile non deve essere utilizzato nei pazienti con ipersensibilità alla desmopressina o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel prodotto (vedere paragrafo 4.8).

A seguito delle segnalazioni post-marketing, derivate dall’utilizzo di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile, di trombosi venosa profonda, eventi e disturbi cerebrovascolari (ictus), trombosi cerebrale, infarto del miocardio, angina pectoris e dolore toracico, dovrebbero essere prese precauzioni prima di utilizzare MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile in pazienti anziani e in pazienti con fattori di rischio e storia di trombosi, trombofilia e malattia cardiovascolare nota.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Deve essere posta particolare attenzione quando la desmopressina viene somministrata contemporaneamente ad altri farmaci che interessano l’omeostasi idrica e/o del sodio, ad es. oppioidi, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs), antidepressivi triciclici (TCA), farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), clorpromazina, carbamazepina, farmaci ipolipemizzanti del gruppo fibrati e alcuni antidiabetici del gruppo delle sulfaniluree poiché l’uso concomitante può portare ad un aumento del rischio di ritenzione idrica/iposodiemia (vedere paragrafo 4.4).

È improbabile che MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile possa interagire con farmaci che interessano il metabolismo epatico, dal momento che, negli studi in vitro con microsomi umani, non risulta essere sottoposto a metabolismo epatico significativo. Tuttavia, non sono stati condotti studi di interazione in vivo.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non è noto se la desmopressina attraversi la placenta. A causa del potenziale effetto ossitocico e vasocostrittore della desmopressina e del rischio di iponatremia materna e/o fetale la somministrazione a donne gravide deve essere riservata ai casi di effettiva necessità e sotto attento monitoraggio.

Dati pubblicati su un numero limitato di donne in gravidanza affette da diabete insipido trattate con desmopressina somministrata per via intranasale (n = 53) e dati su gravidanze esposte in donne affette da disturbi della coagulazione trattate con desmopressina per via endovenosa (n = 216) indicano la scarsa probabilità di gravi effetti avversi sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale.

Si deve prestare cautela quando si prescrive in donne in gravidanza. Allattamento I risultati delle analisi del latte di madri nutrici trattate con una dose elevata di desmopressina (300 µg per via endonasale) indicano che le quantità di desmopressina che possono essere trasferite al bambino con il latte materno sono notevolmente inferiori a quelle necessarie a esercitare un effetto sulla diuresi. La somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile alle donne che allattano deve essere riservata ai casi di effettiva necessità.

Si raccomanda che il medico valuti tale necessità tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino ed il beneficio della terapia per la madre.

Fertilità

Studi con desmopressina negli animali non hanno mostrato alcuna compromissione della fertilità nei ratti maschi e femmine.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Riassunto del profilo di sicurezza

La reazione avversa più frequentemente riportata con MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile durante il post-marketing è l’iposodiemia. L’iposodiemia può causare mal di testa,nausea, vomito, intossicazione idrica, aumento di peso, malessere, dolore addominale, crampi muscolari, vertigini, confusione, riduzione della coscienza, edema generalizzato o locale (periferico, facciale) e nei casi gravi edema cerebrale, encefalopatia iponatriemica, convulsioni e coma (vedere paragrafo 4.4).

Rari casi di reazioni gravi di ipersensibilità, tra cui reazione e shock anafilattico sono stati riportati in associazione a MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile (vedere paragrafo 4.4).

Elenco tabulato delle reazioni avverse

La tabella sottostante si basa sulla frequenza delle reazioni avverse riportate negli studi clinici con MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile condotti in adulti per il trattamento del diabete insipido centrale e per le indicazioni ematologiche (N = 53), combinate con l’esperienza post-marketing. Le reazioni viste solo nel post-marketing o in altre formulazioni di desmopressina sono state aggiunte nella colonna "Frequenza non nota". La tabella seguente mostra le frequenze delle reazioni avverse riportate. Le reazioni avverse sono classificate secondo frequenza e classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. Le categorie di frequenza sono definite secondo la convenzione seguente: Comune (≥ 1/100, <1/10); Non comune (≥ 1/1000, <1/100); Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); Molto raro (< 1/10.000) e Non nota (non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 1. Frequenza delle reazioni avverse riportate (studi clinici, segnalazioni spontanee che includono la letteratura)

Sistemi e organi secondo MedDRA Comune
(≥ 1/100 < 1/10)
Raro (<1/1000) Molto raro (< 1/10.000) Non nota4
Disordini del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità inclusa reazione anafilattica e
altre gravi condizioni allergiche
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Iposodiemia Intossicazione idrica1 Aumento di peso1
Disturbi psichiatrici Stato confusionale1
Patologie del sistema nervoso Mal di testa2 Vertigini2 Coma1
Perdita di coscienza1,3 Encefalopatite iponatremica1 Edema cerebrale1,3
Convulsioni1
Patologie cardiache Tachicardia Infarto del miocardio3
Angina pectoris3 Dolore toracico3
Sistemi e organi secondo MedDRA Comune (≥ 1/100 <
1/10)
Raro (<1/1000) Molto raro (< 1/10.000) Non nota4
Patologie vascolari Arrossamento Ipotensione Trombosi venosa profonda3 Eventi e disordini cardiovascolari (infarto)3
Trombosi cerebrale3 Ipertensione3
Patologie respiratorie, toraciche e
mediastiniche
Dispnea
Embolismo polmonare3
Patologie gastrointestinali Nausea2
Dolore addominale1
Vomito2
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash maculo-papulare Rash eritematoso Rash maculare Orticaria
Eritema Prurito
Rash
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Fatica, Astenia, Pallore Edema generalizzato o edema locale2 (periferico, facciale) Reazioni al sito di iniezione/infusione incluso gonfiore, dolore, diapedesi leucocitaria, eritema, lividi e noduli
Brividi3 Malessere1
Patologie dell’apparato riproduttivo e della
mammella
Spasmo dell’utero di tipo mestruale

Riportato con iposodiemia

Riportato con o senza iposodiemia

Riferito principalmente per le indicazioni ematologiche (elevata dose)

Reazioni avverse da segnalazioni spontanee (frequenza non nota). Le reazioni avverse sono derivate dall’esperienza post-marketing con MINIRIN/DDAVP attraverso segnalazioni spontanee e casi di letteratura. Poiché queste reazioni sono riportate volontariamente da una popolazione di dimensione incerta, non è possibile stimare attendibilmente la loro frequenza che viene pertanto classificata come non nota. Le reazioni avverse sono elencate in accordo alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. All’interno di ogni classificazione per sistemi e organi, gli eventi avversi sono elencati in ordine decrescente di gravità.

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Durante il post-marketing la reazione avversa più frequentemente osservata con MINIRIN/DDAVP è l’iposodiemia. L’iposodiemia può causare mal di testa, nausea, vomito, intossicazione idrica, aumento di peso, malessere, dolori addominali, crampi muscolari, vertigini, stato confusionale, ridotta coscienza, edema generalizzato o locale (periferico, facciale) e in casi gravi edema cerebrale, encefalopatia iponatriemica, convulsioni e coma. Sono stati riportati casi di nausea, vomito, mal di testa e vertigini senza iposodiemia registrata. L’iposodiemia è il risultato dell’effetto antidiuretico, derivante dall’aumento del riassorbimento dell’acqua dai tubuli renali e dalla diluizione osmotica del plasma. Particolare attenzione deve essere prestata alle precauzioni di cui al punto 4.4.

L’iposodiemia è reversibile. Il trattamento deve essere personalizzato e si devono evitare rapidi aggiustamenti della dose per ridurre il rischio di ulteriori complicazioni (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Durante il post-marketing sono state riportate in associazione a MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile reazioni di ipersensibilità incluse reazioni allergiche locali come dispnea, eritema, edema generalizzato o locale (periferico, facciale), prurito, rash, rash maculare, rash maculopapulare, rash eritematoso, placca cutanea e orticaria. Sono state riportate anche reazioni di ipersensibilità più gravi, tra cui lo shock e la reazione anafilattica in associazione con MINIRIN/ DDAVP soluzione iniettabile. Le reazioni allergiche di solito si verificano rapidamente dopo la somministrazione del farmaco e possono verificarsi durante il primo utilizzo o dopo un’esposizione ripetuta di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile.

Nei pazienti trattati con desmopressina sono stati riportati rari casi post marketing di trombosi venosa profonda, eventi/disturbi cerebrovascolari (ictus), trombosi cerebrale, embolia polmonare, infarto del miocardio, angina pectoris e dolore toracico. A causa di fattori confondenti e/o informazioni mancanti, non è stata stabilita/confermata una relazione causale con MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile.

Il trattamento, non accompagnato da concomitante restrizione di liquidi, può portare a ritenzione idrica, accompagnata da sintomi soggettivi e da segni clinici rilevabili obiettivamente (riduzione del Sodio sierico, aumento di peso e, nei casi gravi, convulsioni).

Il paziente deve essere invitato a comunicare al proprio medico o farmacista qualsiasi effetto indesiderato anche diverso da quelli sopra indicati.

Popolazione pediatrica

I dati sulle reazioni avverse derivanti da studi clinici nei bambini sono molto limitati.

Altre popolazioni speciali

Anziani e pazienti con livelli sierici di sodio al limite inferiore del normale range possono presentare un aumentato rischio di sviluppare iposodiemia (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo .

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi: Il sovradosaggio di MINIRIN/DDVAP soluzione iniettabile porta ad una prolungata durata di azione con un aumentato rischio di ritenzione di liquidi e di iposodiemia.

Trattamento: Il trattamento dell’iposodiemia deve essere personalizzato e può includere interruzione del trattamento con MINIRIN/DDVAP, restrizione di liquidi e trattamento sintomatico ed individualizzato

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Gruppo farmacoterapeutico: Vasopressina ed analoghi, codice ATC: H01BA02.

Desmopressina, principio attivo di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile, è un analogo sintetico dell’ormone del lobo ipofisario posteriore arginin-vasopressina, rispetto al quale presenta due modificazioni strutturali: desaminazione della cisteina1 e sostituzione della L-arginina8 con la D arginina8. Queste modifiche hanno portato, rispetto all’ormone naturale, ad un incremento e a un prolungamento dell’attività antidiuretica mentre l’attività pressoria è stata ridotta allo 0,01%.

Nell’uomo l’effetto antidiuretico, misurato come contrazione della diuresi e aumento dell’osmolalità plasmatica, si mantiene in genere per 10 – 12 ore dopo somministrazione di una dose singola.

La desmopressina, somministrata a dosi elevate, 0,3 µg/kg per peso corporeo somministrata per via endovenosa, superiori a quelle necessarie a svolgere un’attività antidiuretica, determina un incremento di due – quattro volte della concentrazione plasmatica del Fattore VIII della coagulazione (F VIII:C) ed in misura minore della concentrazione plasmatica del Fattore di von Willebrand (vWF:Ag). Allo stesso tempo c’è un rilascio dell’attivatore del plasminogeno (t-PA).

È stato anche dimostrato che la somministrazione di desmopressina ad alte dosi porta ad una riduzione o normalizzazione del tempo di sanguinamento in pazienti con tempo di sanguinamento

prolungato come nel caso di uremia, cirrosi epatica, disfunzione trombocitaria congenita o farmaco indotta e in pazienti con tempo di sanguinamento prolungato di eziologia sconosciuta.

Con la somministrazione di desmopressina al posto dei concentrati di fattore VIII, si evita il rischio di trasmissione del virus HIV e dell’epatite.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

La biodisponibilità dopo l’iniezione sottocutanea rispetto alla somministrazione endovenosa è di circa l’85%. La concentrazione plasmatica massima dopo 0,3 μg/kg, somministrati come iniezione sottocutanea, viene raggiunta dopo circa 60 minuti ed è di circa 600 pg/ml.

Distribuzione

La distribuzione della desmopressina è meglio descritta da un modello di distribuzione a due compartimenti con un volume di distribuzione, durante la fase di eliminazione, di 0,3-0,5 L/kg.

Biotrasformazione

Il metabolismo in-vivo della desmopressina non è stato studiato. Studi in-vitro sul metabolismo della desmopressina ad opera dei microsomi umani epatici hanno dimostrato che una quantità non significativa viene metabolizzata nel fegato dal sistema del citocromo P450 e quindi è improbabile che in-vivo il metabolismo epatico avvenga ad opera del sistema del citocromo P450. È probabile che l’effetto della desmopressina sulla farmacocinetica di altri farmaci sia minimo a causa della sua mancata inibizione del sistema del citocromo P450 che metabolizza i farmaci.

Eliminazione

La clearance totale della desmopressina è stata calcolata essere di 7,6 L/ora. Nei soggetti sani la frazione escreta invariata è stata del 52% (44-60%). La durata media del plasma varia tra 3 e 4 ore. La durata dell’efficacia emostatica dipende dall’emivita del VIII: C che è di circa 8-12 ore.

Caratteristiche in gruppi specifici di pazienti

Insufficienza renale:

Devono essere adottate precauzioni nei pazienti con insufficienza renale moderata e grave.

Insufficienza epatica:

Non sono stati condotti studi in questa popolazione.

È improbabile che la desmopressina interagisca con farmaci che coinvolgono il metabolismo epatico, dal momento che è stato dimostrato, in studi in-vitro con microsomi umani, che la desmopressina non subisce un significativo metabolismo epatico.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati non clinici, basati su studi convenzionali di sicurezza, farmacologia, tossicità a dose ripetuta, genotossicità e tossicità della riproduzione e dello sviluppo, non mostrano alcun particolare pericolo per gli esseri umani. Non sono stati eseguiti studi sul potenziale cancerogeno.

Gli studi sulla riproduzione animale non hanno mostrato effetti clinicamente rilevanti su genitori e prole. L’analisi in vitro di modelli di cotiledoni umani ha dimostrato che non vi è un trasporto transplacentare di desmopressina quando somministrata ad una concentrazione terapeutica corrispondente alla dose raccomandata.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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MINIRIN/DDAVP 4 microgrammi/ml soluzione iniettabile in una fiala da 1 ml: sodio cloruro, acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili.

06.2 Incompatibilità

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Questo medicinale non deve essere associato ad altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati al paragrafo 6.6.

06.3 Periodo di validità

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4 anni.

Il periodo di validità si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile deve essere conservato in frigorifero (fra +2°C e +8°C).

06.5 Natura e contenuto della confezione

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MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile è confezionato in fiale di vetro chiaro di tipo I, a rottura prestabilita, da 1 mL.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Vedere paragrafo 4.2.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Ferring S.p.A. – Via Senigallia 18/2 – 20161 Milano

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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A.I.C. n. 023892021

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Giugno 2010

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 05/01/2022