Solacutan
Solacutan non è mutuabile (non prescrivibile SSN)
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Solacutan: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)
Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Solacutan
01.0 Denominazione del medicinale
Solacutan 3% gel
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
diclofenac sodico. Eccipiente con effetti noti: Ogni grammo di gel contiene 15 mg di alcol benzilico.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Gel Chiaro, trasparente, incolore o giallo pallido.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Per il trattamento della cheratosi attinica (CA).
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Adulti
Solacutan deve essere applicato sull’area lesa della pelle due volte al giorno e massaggiato delicatamente. La quantità necessaria dipende dalle dimensioni dell’area da trattare.
Generalmente si applicano 0,5 grammi di gel (le dimensioni di un pisello) su un’area lesa di 5×5 cm. La quantità massima giornaliera di 8 grammi di prodotto permette il trattamento simultaneo fino ad un’area di pelle di 200 cm2. La normale durata del trattamento va dai 60 ai 90 giorni. L’efficacia massima si ottiene con una durata del trattamento verso il livello più alto di questo intervallo.
La guarigione completa delle lesioni o gli effetti terapeutici ottimali possono non risultare evidenti fino a 30 giorni dal completamento della terapia.
Anziani
Può essere usata la normale dose per adulti.
Bambini e adolescenti:
La CA è una condizione che generalmente non si osserva nella popolazione pediatrica e non è stata studiata. Pertanto, non sono state stabilite raccomandazioni posologiche e indicazioni per l’uso di Solacutan nei bambini e negli adolescenti.
Modo di somministrazione Uso cutaneo.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
A causa di potenziali reazioni crociate, il gel non deve essere usato in pazienti che hanno manifestato reazioni da ipersensibilità, con sintomi quali asma, riniti allergiche o orticaria, all’acido 2-acetossibenzoico (acido acetilsalicilico) o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
L’uso di Solacutan è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Grazie al basso assorbimento sistemico di Solacutan la possibilità che si verifichino reazioni avverse sistemiche a seguito dell’uso esterno di Solacutan è bassa rispetto alla frequenza delle reazioni avverse che si verificano con il diclofenac somministrato per via orale. Tuttavia, la possibilità di eventi avversi sistemici con l’applicazione di diclofenac a livello topico non può essere esclusa se il preparato viene usato su aree cutanee estese e per un periodo prolungato (vedere informazioni sulle forme sistemiche di diclofenac).
Questo medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi di ulcere o sanguinamenti gastrointestinali attivi o in pazienti con ridotte funzioni cardiache, renali o del fegato in quanto sono stati riportati casi isolati di reazioni avverse sistemiche (come affezioni renali) dopo uso topico di farmaci antiinfiammatori.
È noto che i FANS possono avere funzione antipiastrinica. Pertanto, nonostante la probabilità di reazioni avverse a livello sistemico sia bassa, è richiesta cautela nei pazienti con emorragia endocranica e diatesi emorragica.
Durante il trattamento deve essere evitata l’esposizione diretta al sole e la frequentazione di solarium. In caso si verifichino reazioni di ipersensibilità a livello cutaneo, il trattamento deve essere interrotto.
L’applicazione di diclofenac a livello topico deve avvenire solo sulla pelle integra, evitando lesioni cutanee, ferite aperte, aree infette e dermatiti esfoliative. Il gel non deve venire a contatto con gli occhi o le mucose e non deve essere ingerito.
Interrompere il trattamento se si manifesta un’eruzione cutanea (generalizzata) dopo l’applicazione del medicinale.
Diclofenac topico può essere usato con bendaggi non occlusivi, ma non deve essere usato con un bendaggio occlusivo che non lasci passare aria.
L’alcol benzilico può causare reazioni allergiche e lieve irritazione locale.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Poiché l’assorbimento sistemico di diclofenac da una formulazione topica è molto basso, tali interazioni sono molto improbabili.
04.6 Gravidanza e allattamento
La concentrazione sistemica di diclofenac è più bassa dopo somministrazione topica rispetto a quella delle formulazioni orali.
Con riferimento all’esperienza con l’uso sistemico di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) sistemici, si raccomanda: L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influenzare negativamente la
gravidanza e/o lo sviluppo fetale. Dati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi dopo l’uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine all’inizio della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari è aumentato da meno dell’1% a circa 1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.
Studi nell’animale hanno mostrato tossicità riproduttiva. Nell’animale, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato un aumento delle perdite pre e postimpianto e mortalità embrio-fetale. Inoltre, somministrando inibitori della sintesi delle prostaglandine ad animali nel periodo organogenetico, si è registrato un aumento dell’incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari.
Nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza, diclofenac non deve essere assunto se non strettamente necessario. Se diclofenac è assunto da donne che tentano il concepimento o che sono nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta bassa (< 30% della superficie corporea) e la durata del trattamento la più breve possibile (non più di tre settimane).
Nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto ai seguenti rischi: Disfunzione renale nel feto. Dalla 12esima settimana: oligoidramniosi (di regola reversibile dopo l’interruzione della terapia) oppure anamniosi (in particolare associata a esposizione prolungata). Dopo la nascita: l’insufficienza renale può persistere (in particolare a seguito dell’esposizione tardiva e prolungata); Tossicità cardiopolmonare nel feto (ipertensione polmonare con chiusura
prematura del dotto arterioso). Il rischio sussiste dall’inizio del 6° mese e aumenta se la somministrazione è prossima al termine della gravidanza.
Alla fine della gravidanza (durante il terzo trimestre), tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre la madre e il neonato ai seguenti rischi: Possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, effetto antiaggregante che
si può manifestare anche a dosi molto basse;
Inibizione delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio; Aumentato rischio della formazione di edema per la madre.
Di conseguenza, diclofenac è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento
Come altri FANS, diclofenac passa nel latte materno in piccola quantità. Tuttavia, alle dosi terapeutiche raccomandate per Solacutan non si prevedono effetti nel lattante.
Data la mancanza di studi controllati nelle donne che allattano, il medicinale deve essere usato nelle donne che allattano solo su consiglio di un operatore sanitario. In queste circostanze, Solacutan non deve essere applicato sul seno delle puerpere nel periodo di allattamento, né in altre ampie aree della pelle o per periodi prolungati (vedere paragrafo 4.4).
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
L’applicazione cutanea di diclofenac topico non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Reazioni avverse comuni
Le reazioni avverse segnalate con maggior frequenza comprendono reazioni cutanee localizzate, come dermatite da contatto, eritema ed eruzione cutanea oppure reazioni a livello della sede di applicazione come infiammazione, irritazione della pelle, dolore e vescicazione.
Gli studi condotti ad oggi non hanno evidenziato un incremento delle reazioni correlato all’età o un andamento delle reazioni specifico all’età.
Le reazioni avverse sono elencate nella Tabella 1 secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e nel seguente ordine decrescente di frequenza: Molto comune (≥1/10) Comune (da ≥1/100 a <1/10)
Non comune (da ≥1/1.000 a <1/100) Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000) Molto raro (<1/10.000)
Classificazion e per sistemi e organi |
Comune (da ≥1/100 a <1/10) |
Non comune (da ≥1/1,000 a <1/100) |
Raro (da ≥1/10,000 a <1/1,000) |
Molto raro (<1/10,000) |
Infezioni e infestazioni |
Eruzione cutanea pustolosa |
|||
Disturbi del sistema immunitario |
Tutti i tipi di reazioni di ipersensibilità (inclusi orticaria, angioedema) |
|||
Patologie del sistema nervoso |
Iperestesia, ipertonia, parestesia localizzata |
|||
Patologie dell’occhio | Congiuntivite |
Dolore oculare, disturbi della lacrimazione |
||
Patologie vascolari |
Emorragia (sanguinament o cutaneo) |
|||
Patologie respiratorie, toraciche e |
Asma |
Non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili). Tabella 1:
mediastiniche | ||||
Patologie gastrointestina li |
Dolore addominale, diarrea, nausea |
Emorragia gastrointestina le | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Dermatite (inclusa dermatite da contatto), eczema, pelle secca, eritema, edema, prurito, eruzione cutanea, esantema squamoso, ipertrofia cutanea, ulcera cutanea, eruzione cutanea vescicolobollos a |
Alopecia, edema facciale, eruzione maculopapulos a, seborrea | Dermatite bollosa | Reazioni da fotosensibilità |
Patologie renali e urinarie |
Insufficienza renale |
|||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazio ne |
Reazioni a livello della sede di applicazione (compresi infiammazione, irritazione della cute, dolore e formicolio o vescicazione a livello della sede di trattamento) |
È stata riferita un’alterazione temporanea del colore dei peli nella zona di applicazione, che generalmente si risolve quando si interrompe il trattamento.
I patch test condotti su pazienti sottoposti a terapia pregressa indicano che la probabilità di dermatite allergica da contatto per sensibilizzazione (tipo IV) al diclofenac è pari al 2,18%. La rilevanza clinica di questi risultati non è nota. È improbabile la cross-reattività con gli altri FANS. I test sierici condotti su oltre 100 pazienti indicano l’assenza di anticorpi anti-diclofenac di tipo I.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
04.9 Sovradosaggio
Il basso tasso di assorbimento sistemico del diclofenac tipico rende il sovradosaggio molto improbabile. La cute deve essere tuttavia sciacquata con acqua. Non si sono verificati casi clinici di sovradosaggio da ingestione di gel contenente diclofenac.
Tuttavia, in caso di ingestione accidentale di diclofenac topico (1 tubo da 100 g contiene l’equivalente di 3000 mg di diclofenac sodico) possono essere previsti effetti indesiderati simili a quelli osservati a seguito del sovradosaggio di compresse di diclofenac. In caso di ingestione accidentale che determini effetti indesiderati significativi, andranno adottate le misure terapeutiche generali normalmente adottate nel trattamento di avvelenamenti con farmaci antinfiammatori non steroidei.
Per la gestione di complicazioni quali insufficienza renale, convulsioni, irritazione gastrointestinale e depressione respiratoria, devono essere somministrati trattamenti di supporto e sintomatici. Devono essere prese in considerazione la decontaminazione gastrica e l’uso di carbone attivo, soprattutto entro breve tempo dall’ingestione.
Terapie specifiche (quali la diuresi forzata e la dialisi) non avranno probabilmente effetti terapeutici nell’eliminazione dei FANS a causa dell’elevato potere legante per le proteine di legame dei FANS.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Altri dermatologici; Codice ATC: D11AX18 Meccanismo d’azione
Il diclofenac è un antinfiammatorio non steroideo.
Il meccanismo d’azione del diclofenac nella cheratosi attinica è sconosciuto, ma può essere correlato all’inibizione della via della ciclossigenasi, con conseguente riduzione della sintesi della prostaglandina E2 (PGE2). Inoltre, le analisi immunoistochimiche (IHC) su biopsie cutanee hanno evidenziato che gli effetti clinici di diclofenac nella CA sono dovuti principalmente all’attività antinfiammatoria, antiangiogenetica e verosimilmente antiproliferativa e a meccanismi di induzione dell’apoptosi.Effetti farmacodinamici E’ stato dimostrato che il diclofenac in gel cura lesioni della cheratosi attinica, ed il massimo effetto terapeutico è stato osservato 30 giorni dopo la cessazione della terapia con il medicinale.
Efficacia e sicurezza clinica
Dati provenienti da 3 studi clinici randomizzati e in doppio cieco sponsorizzati dall’azienda, dove diclofenac 30 mg/g gel è stato utilizzato come braccio di confronto (Studi 0908, 1004 e 0702), hanno fornito ulteriori prove dell’efficacia di diclofenac 30 mg/g gel nel trattamento delle lesioni da CA (incluse quelle ipercheratotiche) in riferimento a diversi end-points. In particolare, il gruppo trattato con diclofenac 30 mg/g gel ha mostrato un tasso di risoluzione a livello istologico tra il 47,6% e il 54,1%, mentre il gruppo trattato con il veicolo tra il 33,9% e il 42,7%. La risoluzione clinica completa delle lesioni da CA è stata raggiunta nel 37,9% e nel 23,4% di pazienti a 30 (n=11/29) e 60 giorni dalla fine del trattamento (n=76/380).
In uno studio a 3 bracci che confronta 5-FU 0,5%, diclofenac 30 mg/g gel e il veicolo, entrambi i bracci attivi si sono dimostrati superiori al veicolo per quanto riguarda i tassi di guarigione istologica e completa, mentre il 5-FU 0,5% non è stato inferiore al diclofenac 30 mg/g gel e ha mostrato una risoluzione istologica maggiore rispetto ad esso (70,1% vs 54,1%).
Miglioramenti da moderati a significativi sono stati segnalati utilizzando l’Indice di Miglioramento Globale espresso dall’investigatore e dal paziente in seguito al trattamento con diclofenac 30 mg/g gel.
Dati osservazionali di follow-up a 1 anno indicano che in seguito a trattamento con diclofenac 30 mg/g gel la risoluzione completa è stata raggiunta dal 28,8% e dal 36,8% a 6 e 12 mesi dalla fine del trattamento rispettivamente (18,9% e 25,0% con il placebo a time points simili).
L’efficacia di diclofenac 30 mg/g gel è stata valutata in 32 pazienti (24 con diclofenac
30 mg/g gel, 8 con il placebo) che avevano precedentemente subito un trapianto d’organo, e presentavano al momento un trapianto stabile. Diclofenac 30 mg/g gel si è dimostrato superiore al veicolo sia nella risoluzione completa delle lesioni da CA (41% vs 0%) che nella riduzione del numero di lesioni (53% vs 17%).
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
L’assorbimento medio del diclofenac attraverso la pelle varia da <1% a 12% con grande variabilità da interindividuale. L’assorbimento dipende dalla quantità di dose applicata e dal sito di applicazione.
Distribuzione
Il diclofenac si lega ampiamente all’albumina sierica.
Biotrasformazione
La biotrasformazione del diclofenac coinvolge parzialmente la coniugazione della molecola come tale, ma principalmente si ha un’idrossilazione singola o multipla che genera diversi metaboliti fenolici, molti dei quali vengono convertiti in coniugati glicuronidi. Due di questi metaboliti fenolici sono biologicamente attivi, ma in misura molto inferiore al diclofenac. Il metabolismo del diclofenac a seguito della somministrazione percutanea e della somministrazione orale è analogo.
Eliminazione
Il diclofenac ed i suoi metaboliti vengono escreti principalmente attraverso l’urina. La clearance sistemica del diclofenac dal plasma, a seguito della somministrazione orale, è pari a 263±56 ml/min (valore medio ± DS). L’emivita plasmatica terminale è breve (1-2 ore). Anche i metaboliti hanno un’emivita terminale breve pari a 1-3 ore.
Farmacocinetica in particolari popolazioni di pazienti
Dopo l’applicazione topica, il tasso di assorbimento del diclofenac da parte dell’epidermide normale è comparabile all’assorbimento da parte di epidermidi compromesse, sebbene si registri una vasta variabilità interindividuale. L’assorbimento sistemico del diclofenac è pari a circa il 12% della dose somministrata nel caso di epidermidi compromesse e al 9% in quelle intatte.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Studi pubblicati condotti sugli animali hanno mostrato che quando il diclofenac viene somministrato a livello orale, le principali reazioni avverse si verificano nel tratto gastrointestinale. Nel coniglio, il diclofenac ha inibito l’ovulazione e, nel ratto, ha compromesso l’impianto della blastocisti, nonché i primi stadi dello sviluppo embrionale. La potenziale tossicità embrio-fetale del diclofenac è stata valutata in tre specie animali (ratto, topo e coniglio). La morte fetale ed il ritardo nella crescita sono stati osservati a dosi maternotossiche. Tuttavia i dati disponibili non hanno evidenziato l’esistenza di effetti teratogenici del diclofenac. L’uso del diclofenac ha prolungato la durata della gestazione e del parto. Dosi inferiori a quelle maternotossiche non hanno provocato effetti sullo sviluppo postnatale. I risultati ottenuti negli studi di genotossicità e di cancerogenesi suggeriscono che è improbabile che il diclofenac possa provocare nell’uomo effetti cancerogeni.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Sodio ialuronato Macrogol 400 Alcol benzilico Acqua depurata
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
Dopo la prima apertura: 6 mesi.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25 °C.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Tubo di alluminio con membrana sigillante e lacca protettiva interna, con tappo a vite in HDPE.
10 g gel g gel g gel 30 g gel 50 g gel 60 g gel 90 g gel E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Nessuna richiesta particolare.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
mibe pharma Italia S.r.l. Via Leonardo da Vinci, 20/B 39100 Bolzano
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
045242017 – "3% Gel" 1 Tubo in Al da 10 g 045242029 – "3% Gel" 1 Tubo in Al da 25 g 045242031 – "3% Gel" 1 Tubo in Al da 26 g 045242043 – "3% Gel" 1 Tubo in Al da 30 g 045242056 – "3% Gel" 1 Tubo in Al da 50 g 045242068 – "3% Gel" 1 Tubo in Al da 60 g 045242070 – "3% Gel" 1 Tubo in Al da 90 g
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
Data della prima autorizzazione: 11/07/2017.
10.0 Data di revisione del testo
Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 07/07/2023
PRESCRIVIBILITÀ ED INFORMAZIONI PARTICOLARI
Informazioni aggiornate al: 21/01/2024
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Solacutan – gel 90 gr 3% (Diclofenac Sodico)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente)Nota AIFA: 95 Ricetta: Ricetta Ripetibile Limitativa Tipo: Generico Info: Nessuna ATC: D11AX18 AIC: 045242070 Prezzo: 70,77 Ditta: Mibe Pharma Italia Srl
Solacutan – gel 60 gr 3% (Diclofenac Sodico)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente)Nota AIFA: 95 Ricetta: Ricetta Ripetibile Limitativa Tipo: Generico Info: Nessuna ATC: D11AX18 AIC: 045242068 Prezzo: 47,19 Ditta: Mibe Pharma Italia Srl
Solacutan – gel 25 gr 3% (Diclofenac Sodico)
Classe C: A totale carico del cittadinoNota AIFA: Nessuna Ricetta: Ricetta Ripetibile Limitativa Tipo: Generico Info: Nessuna ATC: D11AX18 AIC: 045242029 Prezzo: 32,49 Ditta: Mibe Pharma Italia Srl
FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)
- Dealgic – 20 caps 100 mg RP
- Deflamat – 20 caps 75 mg RM
- Diclocular – collirio 5 ml 0,1 G/100 ml
- Diclofan – 20 cp 100 mg RP
- Diclofan – im 6 fiale 75 mg 3 ml
- Diclofenac alm – im 5 fiale 75 mg 3 ml
- Diclofenac doc – im 5 fiale 75 mg 3 ml
- Diclofenac doc – 21 cp 100 mg RP
- Diclofenac eg – 10 supp 100 mg
- Diclofenac hex ag – 21 cp100 mg R
- Diclofenac hexal – im 5 fiale 75 Mg3 ml
- Diclofenac hexal – 30 cp 50 mg
- Diclofenac my – 21 cp 100 mg RP
- Diclofenac rat – im 5 fiale 75 mg/3 ml
- Diclofenac sand – gel 50 gr 1%
- Diclofenac te – 5 cerotti Med 140 mg
- Diclofenac zentiva – gel 50 gr 1%
- Dicloftil – collirio 30 Cont 1 dosi 0,5 ml
- Dicloreum – 20 caps 150 mg RP
- Dicloreum – 30 cp gastror 50 mg
- Dicloreum – Iniet 6 fiale 75 mg 3 ml
- Dolaut – gel spray flac 25 gr 4%
- Fenadol – 20 cp 100 mg RP
- Fender – 20 cp 100 mg RP
- Flectorin – 3 sir 25 mg/ml
- Itami – 5 cerotti med 140 mg
- Leviogel – gel 100 gr 1%
- Lloydol – gel 50 gr 1%
- Pennsaid – soluz cutan 30 ml 16 mg/ml
- Solacutan – gel 90 gr 3%
- Solaraze – gel 60 gr 3%
- Traulen – gel flac 25 gr 4% C/erog
- Visunac – collirio 30 Mono 0,5 ml0,1%
- Voltadol – 10 cerotti med 140 mg
- Voltadvance – os polv 20 bustine25 mg
- Voltaren – 10 supp 100 mg
- Voltaren – 30 cp gastroror 50 mg
- Voltaren – im 5 fiale 75 mg 3 ml
- Voltaren – 30 cp 75 mg RP
- Voltaren ofta – collirio 30 flac0,1%0,3
- Voltaren oftabak – collirio flac10 ml