Saniduo Febbre E Naso Chiuso: effetti collaterali

Saniduo Febbre E Naso Chiuso: effetti collaterali

Saniduo febbre e nasi chiuso 500 mg + 60 mg (Paracetamolo + Pseudoefedrina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Stati febbrili, specie di origine influenzale, accompagnati da raffreddore o congestione nasale.

Saniduo febbre e nasi chiuso 500 mg + 60 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Saniduo febbre e nasi chiuso 500 mg + 60 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Saniduo febbre e nasi chiuso 500 mg + 60 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Saniduo febbre e nasi chiuso 500 mg + 60 mg: controindicazioni

Il medicinale è controindicato:

Nei bambini di etĂ  inferiore ai 12 anni.

In caso di ipersensibilitĂ  ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Durante la gravidanza o l’allattamento

Malattie cardiovascolari gravi, ipertensione, ipertiroidismo, glaucoma ed ipertrofia prostatica.

In pazienti in trattamento con farmaci inibitori delle MAO o con antidepressivi triciclici o se tale trattamento non è stato sospeso da almeno due settimane.

In pazienti in trattamento con antinfiammatori.

Nei pazienti affetti da fenilchetonuria , poiché il medicinale contiene aspartame.

I prodotti a base di paracetamolo, come Saniduo Febbre e Naso chiuso sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio 6-fosfato deidrogenasi.

Saniduo febbre e nasi chiuso 500 mg + 60 mg: effetti collaterali

Con l’uso di paracetamolo e/o pseudoefedrina sono state segnalate le seguenti reazioni avverse.

Le reazioni avverse elencate sotto derivano da segnalazioni spontanee e non ne è pertanto possibile un’organizzazione per categorie di frequenza.

Patologie del sistema emolinfopoietico:

Alterazioni della conta degli elementi corpuscolati del sangue, come trombocitopenia, porpora trombocitopenica, leucopenia, anemia (molto raramente), agranulocitosi, pancitopenia.

Disturbi del sistema immunitario:

Sono state segnalate, molto raramente, reazioni di ipersensibilitĂ  quali ad esempio, edema allergico e angioedema, edema della laringe, reazione anafilattica, shock anafilattico, asma, sudorazione, nausea, ipotensione, dispnea.

Disturbi psichiatrici:

Allucinazioni.

Patologie del sistema nervoso:

Capogiri, sonnolenza, iperattivitĂ , ipereccitabilitĂ , insonnia, ansia, tremori muscolari, cefalea, disgeusia.

Patologie cardiache:

Aritmie, palpitazioni, tachicardia.

Patologie vascolari:

Ipertensione, ipotensione.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

Broncospasmo e asma, compresa la sindrome asmatica da analgesici, secchezza del naso e della gola.

Patologie gastrointestinali:

Nausea, vomito, disturbo di stomaco, diarrea, dolore addominale, anoressia, colite ischemica.

Patologie epatobiliari:

Compromissione della funzionalità epatica, epatite, insufficienza epatica dose-dipendente, necrosi epatica potenzialmente fatale (vedere paragrafì 4.4 e 4.9).

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Reazioni cutanee di vario tipo e gravità, fra cui eruzione cutanea, prurito, orticaria, pustolosi esantematica acuta generalizzata, eritema fisso, eritema multiforme (raramente), Sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto raramente e con possibile esito fatale).

Sono stati segnalati casi molto rari di gravi reazioni cutanee.

Patologie renali e urinarie:

Insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Saniduo febbre e nasi chiuso 500 mg + 60 mg: avvertenze per l’uso

Somministrare con cautela nei soggetti con insufficienza renale e nei pazienti anziani, poichĂ© in questi ultimi puĂ² provocare occasionalmente spasmo dello sfintere vescicale con ritenzione urinaria.

Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh >9), epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalitĂ  epatica, carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anemia emolitica. L’uso da parte di pazienti con sindrome di Gilbert puĂ² indurre un’accentuazione dell’iperbilirubinemia e delle sue manifestazioni cliniche, come l’ittero.

I pazienti affetti da epatopatie o infezioni a carico del fegato, come l’epatite virale, devono consultare il medico prima di prendere questo medicinale

Non somministrare per oltre tre giorni consecutivi senza consultare il medico. Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare alterazioni a carico del sangue anche gravi (vedere paragrafo 4.8 “Effettì ìndesìderatì) . Per la sua epatotossicitĂ , il paracetamolo non deve essere assunto a dosi superiori e per periodi piĂ¹ prolungati di quelli consigliati. Un uso prolungato puĂ² dare luogo a gravi conseguenze a carico del fegato, come la cirrosi epatica. Un sovradosaggio acuto o cronico puĂ² causare grave epatotossicitĂ , potenzialmente ad esito fatale (vedere paragrafo 4.9).

Durante la somministrazione di dosi terapeutiche di paracetamolo puĂ² verificarsi un’elevazione dell’alanina- aminotrasferasi sierica (ALT).

I pazienti con malattie renali devono consultare il medico prima di prendere questo medicinale, poichĂ© puĂ² essere necessario un adattamento posologico. In caso di grave insufficienza renale (clearance della creatinina <10 ml/min) il medico deve valutare criticamente il rapporto rischio/beneficio dell’uso del paracetamolo. Il dosaggio deve essere opportunamente adattato e deve essere assicurato un monitoraggio continuo.

In generale, un uso continuo di paracetamolo, specialmente in associazione ad altri analgesici, puĂ² portare a danno renale permanente e insufficienza renale (nefropatia da analgesici).

L’uso prolungato di alte dosi puĂ² causare danno epatico e renale. Tutte le condizioni che aumentano lo stress ossidativo epatico o che riducono la riserva di glutatione epatico, come alcuni farmaci concomitanti, l’alcolismo, le infezioni o il diabete mellito, possono aumentare il rischio di tossicitĂ  epatica anche a dosi terapeutiche.

Sono stati segnalati casi molto rari di gravi reazioni cutanee. In caso di manifestazioni cutanee quali arrossamento, eruzione, bolle e desquamazione, sospendere l’uso del medicinale e consultare immediatamente un medico (vedere paragrafo 4.8).

Con i farmaci contenenti pseudoefedrina, in casi isolati puĂ² verificarsi una grave forma di reazione cutanea, definita Pustolosi Esantematosa Acuta Generalizzata (AGEP ovvero “Acute Generalized Exanthematous Pustulosis) . Se si manifestano sintomi quali febbre, eritema o piccole pustole(generalizzate), i pazienti devono interrompere il trattamento e consultare il medico.

L’assunzione del medicinale deve avvenire a stomaco pieno. Nel corso di terapia con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi. In caso di reazione allergica la somministrazione deve essere sospesa. Evitare l’assunzione di alcol durante la terapia. L’assunzione moderata di alcol in concomitanza con l’assunzione di paracetamolo puĂ² infatti aumentare il rischio di tossicitĂ  epatica.

Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro medicinale controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.

Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro medicinale. Vedere anche il paragrafo 4.5.

Questo medicinale contiene:

– sorbitolo. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco