Ramipril Amlodipina Krka: รจ un farmaco sicuro?

Ramipril e Amlodipina Krka (Ramipril + Amlodipina Besilato): sicurezza e modo d’azione

Ramipril e Amlodipina Krka (Ramipril + Amlodipina Besilato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ramipril e Amlodipina Krka รจ indicato per il trattamento dellโ€™ipertensione come terapia sostitutiva nei pazienti adeguatamente controllati con i singoli prodotti somministrati in concomitanza con lo stesso livello di dosaggio della combinazione, ma in compresse separate.

Ramipril e Amlodipina Krka: come funziona?

Ma come funziona Ramipril e Amlodipina Krka? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ramipril e Amlodipina Krka

Categoria farmacoterapeutica: Agenti che agiscono sul sistema renina-angiotensina, ACE-inibitori e bloccanti del canale del calcio; codice ATC: C09BB07.

Ramipril

Meccanismo di azione

Il ramiprilato, metabolita attivo del profarmaco ramipril, inibisce l’enzima dipeptidilcarbossipeptidasi I (sinonimi: enzima di conversione della angiotensina; chininasi II). Questo enzima, a livello plasmatico e tissutale, catalizza la conversione dellโ€™angiotensina I nella sostanza ad attivitร  vasocostrittrice angiotensina II, e la degradazione del vasodilatatore bradichinina. La ridotta formazione di angiotensina II e lโ€™inibizione della degradazione della bradichinina portano a vasodilatazione.

Poichรฉ lโ€™angiotensina II stimola anche il rilascio di aldosterone, il ramiprilato causa una riduzione nella secrezione dellโ€™aldosterone.

La risposta media agli ACE -inibitori in monoterapia dei pazienti ipertesi neri (afro-caraibica) รจ piรน bassa rispetto a quella dei pazienti (di solito questa popolazione di ipertesi ha un basso livello di renina) non neri.

Effetti farmacodinamici Proprietร  anti-ipertensive:

La somministrazione del ramipril determina una marcata riduzione delle resistenze arteriose

periferiche. Generalmente non subiscono notevoli modifiche nรฉ il flusso plasmatico renale, nรฉ lโ€™indice di filtrazione glomerulare. La somministrazione del ramipril a pazienti ipertesi provoca riduzione della pressione arteriosa sia in posizione supina sia in posizione eretta, senza aumento compensatorio della frequenza cardiaca.

Dopo una singola dose orale, nella maggior parte dei pazienti l’azione antipertensiva si manifesta dopo 1-2 ore dall’assunzione. Il picco massimo si raggiunge dopo 3-6 ore dall’assunzione orale. L’effetto antipertensivo di una dose singola si protrae generalmente per 24 ore.

L’effetto antipertensivo massimo del trattamento continuo con ramipril si ottiene generalmente dopo 3- 4 settimane. รˆ stato dimostrato che l’effetto antipertensivo si mantiene per terapie protratte fino a 2 anni.

L’interruzione brusca della terapia non provoca un aumento rapido di rimbalzo della pressione arteriosa.

Efficacia e sicurezza clinica

Prevenzione cardiovascolare:

Eโ€™ stato effettuato uno studio preventivo controllato con placebo (studio HOPE) in cui ramipril รจ stato aggiunto alla terapia standard in piรน di 9.200 pazienti. Sono stati inclusi nello studio pazienti con aumento del rischio di malattie cardiovascolari seguenti o malattia cardiovascolare aterotrombotica (storia di malattia coronarica, ictus o malattia vascolare periferica) o diabete mellito con almeno un fattore di rischio aggiuntivo (microalbuminuria documentata, ipertensione, elevati livelli di colesterolo totale, lipoproteine a bassa densitร  livello di colesterolo o il fumo di sigaretta).

Lo studio ha mostrato che il ramipril riduce in modo statisticamente significativo l’incidenza di infarto miocardico, morte per cause cardiovascolari e ictus, da solo e in combinazione (eventi combinati primari).

Tabella 1.
Studio HOPE: Risultati principali
Ramipril
%
Placebo
%
Rischio relativo
(95% intervallo di confidenza)
Valore p
Tutti i pazienti n=4,645 N=4,652
Eventi combinati primari 14,0 17,8 0,78 (0,70-0,86) <0,001
Infarto del miocardio 9,9 12,3 0,80 (0,70-0,90) <0,001
Morte per cause
cardiovascolari
6,1 8,1 0,74 (0,64-0,87) <0,001
Ictus 3,4 4,9 0,68 (0,56-0,84) <0,001
Endpoints secondary
Morte per altre cause 10,4 12,2 0,84 (0,75-0,95) 0,005
Necessitร  di rivascolarizzazione 16,0 18,3 0,85 (0,77-0,94) 0,002
Degenza per angina
instabile
12,1 12,3 0,98 (0,87-1,10) NS
Degenza per insufficienza cardiaca 3,2 3,5 0,88 (0,70-1,10) 0,25
Complicanze dovute al
diabete
6,4 7,6 0,84 (0,72-0,98) 0,03

Lo studio MICRO HOPE, un sottostudio predefinito dallo studio HOPE, ha studiato l’effetto dell’aggiunta del ramipril 10 mg al regime medico corrente rispetto al placebo in 3.577 pazienti di etร  almeno ? 55 anni (senza limite superiore di etร ), con una maggioranza di casi di diabete di tipo 2 (e almeno un altro fattore di rischio CV), normotesi o ipertesi.

L’analisi primaria ha mostrato che 117 (6,5%) partecipanti trattati ramipril e 149 (8,4%) trattati con placebo hanno sviluppato nefropatia conclamata, che corrisponde ad una RRR 24%; 95% CI [3 40], p

= 0,027.

Due grandi studi randomizzati e controllati (ONTARGET (ONgoing Telmisartan Alone and in combination with Ramipril Global Endpoint Trial) e VA Nephron-D (The Veterans Affairs Nephropathy in Diabetes)) hanno esaminato l’uso dellโ€™ associazione di un ACE-inibitore con un antagonista del recettore dellโ€™angiotensina II.

ONTARGET รจ stato uno studio condotto in pazienti con anamnesi di patologia cardiovascolare o cerebrovascolare, o diabete mellito tipo 2 associato allโ€™evidenza di danno d’organo.

VA NEPHRON-D รจ stato uno studio condotto in pazienti con diabete mellito tipo 2 e nefropatia

diabetica.

Questi studi non hanno dimostrato alcun significativo effetto benefico sugli esiti e sulla mortalitร  renale e/o cardiovascolare, mentre รจ stato osservato un aumento del rischio di iperpotassiemia, danno renale acuto e/o ipotensione rispetto alla monoterapia.

Questi risultati sono pertinenti anche per gli altri ACE-inibitori e per gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II, date le loro simili proprietร  farmacodinamiche.

Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono quindi essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.

ALTITUDE (Aliskiren Trial in Type 2 Diabetes Using Cardiovascular and Renal Disease Endpoints) รจ stato uno studio volto a verificare il vantaggio di aggiungere aliskiren ad una terapia standard di un ACE-inibitore o un antagonista del recettore dell’angiotensina II in pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica, malattia cardiovascolare, o entrambe. Lo studio รจ stato interrotto precocemente a causa di un aumentato rischio di eventi avversi. Morte cardiovascolare e ictus sono stati entrambi numericamente piรน frequenti nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo e gli eventi avversi e gli eventi avversi gravi di interesse (iperpotassiemia, ipotensione e disfunzione renale) sono stati riportati piรน frequentemente nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo.

Amlodipina

Meccanismo di azione

Amlodipina รจ un inibitore del flusso di ioni calcio appartenente al gruppo delle diidropiridine (bloccanti lenti del canale o antagonisti di ioni calcio) che inibisce lโ€™afflusso degli ioni del calcio nella muscolatura liscia cardiaca e vascolare.

Il meccanismo dellโ€™azione antipertensiva di amlodipina รจ dovuta ad un effetto rilassante diretto sulla muscolatura vascolare liscia. Il preciso meccanismo per il quale amlodipina riduce lโ€™angina non รจ stato pienamente compreso ma amlodipina riduce il carico ischemico totale tramite le due azioni seguenti:

Amlodipina dilata le arteriole periferiche riducendo cosรฌ la resistenza periferica totale (post-carico) contro la quale lavora il cuore. Poichรฉ la frequenza cardiaca resta stabile, questa riduzione del carico del cuore riduce il consumo energetico del miocardio e il bisogno di ossigeno.

Il meccanismo di azione di amlodipina probabilmente comporta anche dilatazione delle arterie coronariche principali e delle arteriole coronariche sia nelle regioni normali che in quelle ischemiche. Questa dilatazione aumenta lโ€™apporto di ossigeno miocardico in pazienti con spasmo dellโ€™arteria coronarica (di Prinzmetal o angina variante).

Nei pazienti con ipertensione, il dosaggio una volta al giorno fornisce riduzioni clinicamente significative della pressione sanguigna sia in posizione supina che sdraiata per un intervallo di 24 ore. Poichรฉ lโ€™azione inizia lentamente, la somministrazione dellโ€™amlodipina non conduce a ipotensione acuta.

Amlodipina non รจ stata associata ad effetti metabolici avversi o ad alterazioni nei valori dei lipidi plasmatici ed รจ idonea per lโ€™uso in pazienti con asma, diabete e gotta.

Uso nei pazienti con insufficienza cardiaca

Studi di emodinamica ed esercizio basati su studi clinici controllati in pazienti con insufficienza cardiaca di classe II-IV della classificazione NYHA hanno mostrato che amlodipina non conduce deterioramento clinico, misurato come tolleranza allโ€™esercizio, frazione di eiezione ventricolare sinistra e sintomatologia clinica.

Uno studio controllato con placebo (PRAISE) disegnato per valutare pazienti con insufficienza cardiaca di classe II-IV della classificazione NYHA trattati con digossina, diuretici e ACE inibitori ha mostrato che amlodipina non alcun conduce ad un aumento del rischio di mortalitร  e morbilitร  combinata in pazienti con insufficienza cardiaca.

In uno studio di follow-up, a lungo termine, controllato con placebo (PRAISE 2) con amlodipina in pazienti con insufficienza cardiaca di classe III e IV della classificazione NYHA senza sintomi clinici o risultati oggettivi che suggeriscano una malattia ischemica latente, trattati con dosi stabili di ACE inibitori, digitale e diuretici, amlodipina non ha avuto effetto sulla mortalitร  totale o cardiovascolare. In questa stessa popolazione amlodipina รจ stata associata ad un aumento dei casi di edema polmonare.

Studio sul trattamento per la prevenzione di attacchi cardiaci (ALLHAT)

Uno studio di mortalitร -morbilitร  randomizzato in doppio cieco chiamato ALLHAT (Antihypertensive and Lipid-Lowering Treatment to Prevent Heart Attack Trial) รจ stato eseguito per comparare le piรน recenti terapie farmacologiche: amlodipina 2,5-10 mg/die (calcioantagonista) o lisinopril 10-10 mg/die (ACE inibitore) come terapie di prima linea rispetto al diuretico tiazidico, al clortalidone 12,5-25 mg/die nellโ€™ipertensione da lieve a moderata.

Un totale di 33.357 pazienti ipertesi di etร  pari o superiore a 55 anni sono stati randomizzati e seguiti per una media di 4,9 anni. I pazienti presentavano almeno uno dei fattori di rischio aggiuntivi per coronaropatia, inclusi: precedente infarto del miocardio o ictus (> 6 mesi prima dellโ€™arruolamento) o altre patologie aterosclerotiche documentate (51,5% totale), diabete di tipo 2 (36,1%), colesterolo HDL <35 mg/dL (11,6%), ipertrofia ventricolare sinistra diagnosticata tramite elettrocardiogramma o ecocardiografia (20,9%), tabagismo in corso (21,9%).

Lโ€™endpoint primario era un endpoint composito di coronaropatia fatale o infarto del miocardio non fatale. Non cโ€™รจ stata differenza significativa nellโ€™endpoint primario tra la terapia a base di amlodipina e quella a base di clortalidone: RR 0,98 95% IC (0,90-1,07) p=0,65. Tra gli endpoint secondari, lโ€™incidenza di cardiopatia (componente di un endpoint composito cardiovascolare combinato) รจ stata significativamente piรน elevata nel gruppo di amlodipina rispetto al gruppo di clortalidone (10,2% vs.

7,7%, RR 1,38, 95% IC [1,25-1,52] p<0,001). Tuttavia, non cโ€™รจ stata differenza significativa nella mortalitร  per tutte le cause tra la terapia a base di amlodipina e quella a base di clortalidone RR 0,96 95% IC [0,89-1,02] p=0,20.


Ramipril e Amlodipina Krka: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Ramipril e Amlodipina Krka, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร  ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ramipril e Amlodipina Krka

Ramipril

Assorbimento

Dopo somministrazione orale, il ramipril viene rapidamente assorbito nel tratto gastrointestinale: il picco della concentrazione plasmatica di ramipril viene raggiunto entro unโ€™ora. Sulla base del recupero urinario, lโ€™assorbimento รจ pari ad almeno il 56% e non รจ influenzato in modo significativo dalla presenza di cibo nel tratto gastrointestinale. La biodisponibilitร  del metabolita attivo ramiprilato, dopo somministrazione orale di 2,5 mg e 5 mg di ramipril, รจ del 45%. Le concentrazioni plasmatiche di picco del ramiprilato, unico metabolita attivo del ramipril, vengono raggiunte 2-4 ore dopo lโ€™assunzione del ramipril. Le concentrazioni plasmatiche del ramiprilato allo stato stazionario dopo somministrazione una volta al giorno delle consuete dosi giornaliere di ramipril vengono raggiunte entro il quarto giorno di trattamento circa.

Distribuzione

Il legame di ramipril con le proteine sieriche รจ di circa il 73% e quello del ramiprilato รจ di circa il 56%.

Metabolismo

Il ramipril viene quasi completamente metabolizzato a ramiprilato ed a estere della dichetopiperazina, a forma acida della dichetopiperazina e a glucuronidi del ramipril e del ramiprilato.

Eliminazione

L’escrezione dei metaboliti avviene principalmente per via renale.

Le concentrazioni plasmatiche del ramiprilato diminuiscono in maniera polifasica. A causa del suo potente, saturabile legame allโ€™ACE e della lenta dissociazione dall’enzima, il ramiprilato mostra una

fase terminale di eliminazione prolungata a concentrazioni plasmatiche molto basse.

Dopo somministrazione di dosi multiple giornaliere di ramipril, lโ€™emivita effettiva delle concentrazioni del ramiprilato era di 13-17 ore per le dosi da 5-10 mg e di durata maggiore per le dosi piรน basse da 1,25-2,5 mg. Questa differenza รจ legata alla capacitร  saturabile dellโ€™enzima di legare il ramiprilato.

Una singola dose orale di ramipril ha prodotto un livello non rilevabile di ramipril e del relativo metabolita nel latte materno. Tuttavia, l’effetto della somministrazione di dosi multiple non รจ noto.

Pazienti con danno renale (vedere paragrafo 4.2)

Lโ€™escrezione renale del ramiprilato รจ ridotta nei pazienti con danno renale, e la clearance renale del ramiprilato รจ proporzionale alla clearance della creatinina. Ciรฒ determina concentrazioni plasmatiche elevate di ramiprilato, che si riducono piรน lentamente rispetto ai pazienti con funzione renale normale.

Pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 4.2)

In pazienti con funzione epatica compromessa, il metabolismo del ramipril a ramiprilato รจ ritardato, a causa della diminuzione dellโ€™attivitร  delle esterasi epatiche; in questi pazienti i livelli plasmatici del ramipril risultano aumentati.

Tuttavia, le concentrazioni di picco del ramiprilato in questi pazienti non sono diverse da quelle osservate nei soggetti con funzione epatica normale.

Lattazione

Una singola dose di 10 mg per via orale di ramipril ha prodotto un livello non rilevabile nel latte materno. Tuttavia, l’effetto della somministrazione di dosi multiple non รจ noto.

Amlodipina

Assorbimento, distribuzione, legame con le proteine plasmatiche

Dopo somministrazione per via orale di dosi terapeutiche, lโ€™amlodipina viene ben assorbita con livelli plasmatici massimi tra 6 e 12 ore dopo la dose. La biodisponibilitร  assoluta รจ stata stimata tra 64 e 80%. Il volume di distribuzione รจ di circa 21 l/kg. Studi in vitro hanno mostrato che circa il 97,5% dellโ€™amlodipina circolante si lega alle proteine plasmatiche.

La biodisponibilitร  di amlodipina non รจ influenzata dallโ€™assunzione di cibo.

Biotrasformazione/eliminazione

Lโ€™emivita plasmatica di eliminazione รจ di circa 35-50 ore ed รจ coerente con un dosaggio una volta al giorno. Lโ€™amlodipina รจ estensivamente metabolizzata dal fegato in metaboliti inattivi. Il 10% del composto originario e il 60% dei metaboliti vengono escreti nelle urine.

Uso nella compromissione epatica

Sono disponibili dati clinici molto limitati sulla somministrazione di amlodipina in pazienti con compromissione epatica. I pazienti con insufficienza epatica presentano una clearance ridotta di amlodipina che produce unโ€™emivita piรน lunga e un aumento dellโ€™AUC di circa il 40-60%.

Uso negli anziani

Il tempo per raggiungere le concentrazioni di picco plasmatico di amlodipina รจ lo stesso negli anziani e nei pazienti giovani. La clearance dellโ€™amlodipina puรฒ essere ridotta nei pazienti anziani cosรฌ che lโ€™area sotto la curva (AUC) e lโ€™emivita di eliminazione finale siano aumentate. Lโ€™aumento dellโ€™AUC e lโ€™emivita di eliminazione nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, sono stati quelli previsti per i pazienti del gruppo di etร  studiato.


Ramipril e Amlodipina Krka: รจ un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ramipril e Amlodipina Krka agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ramipril e Amlodipina Krka รจ un farmaco sicuro?

Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ramipril e Amlodipina Krka: dati sulla sicurezza

Ramipril

La somministrazione orale di ramipril รจ stato dimostrata essere priva di tossicitร  acuta nei roditori e nei cani.

Gli studi che coinvolgono la somministrazione orale cronica sono stati condotti in ratti, cani e scimmie.

Indicazioni di alterazioni degli elettroliti plasmatici e del quadro ematico sono stati trovati nei 3 specie.

Come espressione dell’attivitร  farmacodinamica del ramipril, รจ stato osservato un pronunciato allargamento juxtaglomerulare nel cane e nella scimmia con dosi giornaliere di 250 mg/kg/giorno. Ratti, cani e scimmie hanno tollerato rispettivamente dosi giornaliere di 2, 2,5 e 8 mg/kg/giorno, senza effetti nocivi. Studi tossicologici sulla riproduzione nel ratto, nel coniglio e nella scimmia non hanno rivelato alcuna proprietร  teratogena.

La fertilitร  non รจ stata compromessa nรฉ nei maschi nรฉ nelle femmine di ratto.

La somministrazione di ramipril a ratti femmina durante il periodo fetale e l’allattamento ha prodotto un danno renale irreversibile (dilatazione della pelvi renale) nella prole a dosi giornaliere di 50 mg/kg di peso corporeo o superiore.

Numerosi test di mutagenesi utilizzando diversi sistemi di prova non hanno dato alcuna indicazione che il ramipril possieda proprietร  mutagene o genotossiche. Sono stati osservati danni renali irreversibili in ratti molto giovani trattati con una singola dose di ramipril.

Amlodipina

Tossicitร  riproduttiva:

Studi sulla riproduzione nei ratti e nei topi hanno mostrato parto ritardato, durata prolungata del travaglio e ridotta sopravvivenza dei cuccioli a dosi circa 50 volte superiori alla dose massima raccomandata nellโ€™uomo espressa in mg/kg.

Compromissione della fertilitร :

Non ci sono stati effetti sulla fertilitร  dei ratti trattati con amlodipina (i maschi per 64 giorni e le femmine per 14 giorni prima dellโ€™accoppiamento) a dosi fino a 10 mg/kg/die (8 volte* la dose massima raccomandata nellโ€™uomo di 10 mg espressi in mg2).

In un altro studio in cui i ratti maschi sono stati trattati con amlodipina besilato per 30 giorni ad una dose paragonabile alla dose per lโ€™uomo espressa in mg/kg, sono stati rilevati riduzione plasmatica dellโ€™ormone follicolo-stimolante e testosterone, nonchรฉ nella densitร  spermatica e nel numero di spermatidi maturi e cellule di Sertoli.

Potenziale cancerogeno, mutagenesi:

Ratti e topi trattati con amlodipina nella dieta per due anni, a concentrazioni calcolate per fornire livelli di dose giornalieri di 0,5, 1,25 e 2,5 mg/kg/die non hanno mostrato evidenza di potenziale cancerogeno. La dose piรน elevata (per i topi, simile alla dose clinica massima raccomandata di 10 mg espressa in mg2, e per i ratti due volte questa dose massima) era vicina alla dose massima tollerata per i topi ma non per i ratti.

Gli studi di mutagenicitร  non rivelano effetti farmaco-correlati sia a livelli dei geni che a livello dei cromosomi.

*Sulla base del peso dei pazienti di 50 kg.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ramipril e Amlodipina Krka: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.

Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ramipril e Amlodipina Krka

Ramipril e Amlodipina Krka: interazioni

Correlate a ramipril:

Associazioni controindicate

Trattamenti extracorporei che portano a contatto il sangue con superfici a carica negativa quali dialisi o emofiltrazione con membrane ad alto flusso (per es. membrane poliacrilonitriliche) oppure aferesi delle lipoproteine a bassa densitร  per mezzo di destrano solfato sono controindicati a causa dellโ€™aumento del rischio di gravi reazioni anafilattoidi (vedere paragrafo 4.3). Se รจ richiesto questo tipo di trattamento, deve essere considerato lโ€™uso di membrane per dialisi differenti o di una classe differente di antipertensivi.

Precauzioni per lโ€™uso

Sali di potassio, eparina, diuretici risparmiatori di potassio e altri principi attivi che aumentano i livelli del potassio nel sangue (inclusi gli antagonisti dellโ€™Angiotensina II, tacrolimus, ciclosporina). Puรฒ verificarsi iperpotassiemia, quindi รจ richiesto un monitoraggio attento dei livelli sierici del potassio.

Farmaci antipertensivi (per es. diuretici) ed altri farmaci che possono ridurre la pressione sanguigna (ad es. nitrati, antidepressivi triciclici, anestetici, assunzione acuta di alcool, baclofene, alfuzosina, doxazosina, prazosina, tamsulosina, terazosina): si deve prevedere un possibile potenziamento del rischio di ipotensione (vedere paragrafo 4.2 per รฌ dรฌuretรฌcรฌ).

Duplice blocco del Sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) con ACE inibitori, bloccanti del recettore dellโ€™angiotensina II o aliskiren

I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina- aldosterone (RAAS) attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren, รจ associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali

ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalitร  renale (inclusa lโ€™insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafรฌ 4.3, 4.4 e 5.1).

Vasopressori simpaticomimetici ed altre sostanze (per es. isoproterenolo, dobutamina, dopamina, epinefrina) che possono ridurre lโ€™effetto antipertensivo di ramipril: si raccomanda il monitoraggio della pressione arteriosa.

Allopurinolo, immunosoppressori, corticosteroidi, procainamide, citostatici e altri farmaci che possono alterare il quadro ematico: aumento del rischio di reazioni ematologiche (vedere paragrafo 4.4).

Sali di litio: lโ€™escrezione di litio puรฒ essere ridotta dagli ACE-inibitori e quindi la tossicitร  del litio puรฒ subire un aumento. I livelli sierici di litio devono essere controllati.

Agenti antidiabetici inclusa insulina: possono verificarsi reazioni ipoglicemiche. Eโ€™ raccomandato un monitoraggio della glicemia.

Farmaci antinfiammatori non steroidei ed acido acetilsalicilico: deve essere prevista una possibile riduzione dellโ€™effetto antipertensivo di ramipril. Inoltre, una terapia concomitante con ACE-inibitori e FANS puรฒ accrescere il rischio di peggioramento della funzionalitร  renale e aumentare la potassiemia.

Inibitori mTOR:

รจ possibile un aumento del rischio di angioedema nei pazienti che assumono in concomitanza medicinali quali mTOR inibitori (per es. temsirolimus, everolimus, sirolimus). Deve essere usata cautela allโ€™inizio della terapia.

Trimetoprim e combinazione a dose fissa con sulfametossazolo (Co-trimoxazolo): Una maggiore incidenza di iperpotassiemia รจ stata osservata nei pazienti trattati con ACE-inibitori e trimetoprim e in combinazione a dose fissa con sulfametossazolo (Co-trimoxazolo).

Correlate ad amlodipina:

Effetti di altri medicinali su amlodipina

Claritromicina:

La somministrazione di amlodipina con pompelmo o succo di pompelmo non รจ raccomandata poichรฉ la biodisponibilitร  puรฒ essere aumentata in alcuni pazienti causando un aumento degli effetti di riduzione della pressione sanguigna.

Dantrolene (infusione): negli animali, dopo somministrazione di verapamil e dantrolene per via endovenosa, sono stati osservati fibrillazione ventricolare letale e collasso cardiovascolare in

associazione con iperpotassiemia. A causa del rischio di iperpotassiemia, si raccomanda di evitare la somministrazione concomitante di calcioantagonisti quali amlodipina in pazienti sensibili a ipertermia maligna e nella gestione dellโ€™ipertemia maligna.

Effetti di amlodipina su altri medicinali

Gli effetti di riduzione della pressione sanguigna di amlodipina si sommano agli affetti di riduzione della pressione sanguigna di altri medicinali con proprietร  antipertensiva.

Tacrolimus: Vi รจ il rischio di aumento dei livelli ematici di tacrolimus quando co-somministrato con amlodipina ma non รจ stata completamente compresa la farmacocinetica di questa interazione. Al fine di evitare la tossicitร  di tacrolimus, la somministrazione di amlodipina in un paziente trattato con tacrolimus richiede il monitoraggio dei livelli ematici di tacrolimus e di un aggiustamento della dose di tacrolimus quando opportuno.

Ciclosporina: Nessuno studio di interazione farmacologica sono stati condotti con ciclosporina e amlodipina in volontari sani o altre popolazioni ad eccezione dei pazienti con trapianto renale, dove sono stati osservati aumenti della concentrazione variabile di valle (media 0% – 40%) di ciclosporina. Occorre prestare attenzione al monitoraggio dei livelli di ciclosporina in pazienti con trapianto renale con amlodipina, e deve essere necessaria una riduzione della dose di ciclosporina.

Simvastatina: La somministrazione concomitante di dosi multiple di 10 mg di amlodipina con 80 mg di simvastatina ha causato un aumento del 77% nellโ€™esposizione a simvastatina rispetto alla simvastatina in monoterapia. Limitare la dose di simvastatina nei pazienti in trattamento con amlodipina fino a 20 mg al giorno.

In studi di interazione clinica amlodipina non ha influenzato la farmacocinetica di atorvastatina, digossina o warfarin.


Ramipril e Amlodipina Krka: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร  di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacitร  di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร  fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ramipril e Amlodipina Krka: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Ramipril e Amlodipina Krka puรฒ avere unโ€™influenza minima o moderata sulla capacitร  di guidare ed utilizzare macchinari.

Alcuni effetti indesiderati (per es. sintomi del calo pressorio quali capogiri, mal di testa, stanchezza) possono interferire con la capacitร  di concentrazione e di reazione del paziente, e perciรฒ rappresentano un rischio in situazioni in cui queste capacitร  siano particolarmente importanti (per es. usare macchinari o guidare veicoli).

Questo puรฒ verificarsi in modo particolare allโ€™inizio del trattamento o quando si sta sostituendo unโ€™altra terapia.

Si deve prestare cautela specialmente allโ€™inizio del trattamento.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco