Bosulif: effetti collaterali e controindicazioni
Bosulif 100 mg compresse rivestite con film (Bosutinib) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Bosulif è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da:
leucemia mieloide cronica con cromosoma Philadelphia positivo (LMC Ph+), in fase cronica (FC), di nuova diagnosi;
LMC Ph+ in FC, in fase accelerata (FA) e in fase blastica (FB), trattati in precedenza con uno o piĂ¹ inibitori della tirosin-chinasi (TKI) e per i quali l’imatinib, il nilotinib e il dasatinib non sono considerati opzioni terapeutiche appropriate.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Bosulif 100 mg compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Bosulif 100 mg compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Bosulif 100 mg compresse rivestite con film: controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Compromissione epatica (vedere paragrafì 5.1 e 5.2).
Bosulif 100 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali
Riassunto del profilo di sicurezza
Complessivamente, 1.272 pazienti affetti da leucemia hanno ricevuto almeno una dose di bosutinib in monoterapia. La durata mediana della terapia è stata di 13,8 mesi (intervallo: da 0,03 a 123,3 mesi). Si trattava o di pazienti affetti da LMC in fase cronica di nuova diagnosi, oppure di pazienti resistenti o intolleranti alla precedente terapia, con LMC in FC, accelerata o blastica o con leucemia linfoblastica acuta (LLA) Ph+. Di questi pazienti, 268 (dose di partenza 400 mg) e 248 (dose di partenza 500 mg) provenivano dai 2 studi di Fase III in pazienti affetti da LMC non trattata in precedenza, mentre 570 e 63 provenivano da 2 studi di Fase I/II in pazienti affetti da leucemia Ph+ trattata in precedenza e
123 pazienti da uno studio di Fase IV in LMC trattata in precedenza. La durata mediana della terapia è stata di 14,1 mesi (intervallo: da 0,3 a 24,7 mesi), 61,6 mesi (da 0,03 a 99,6 mesi), 11,1 mesi
(intervallo da 0,03 a 123,3 mesi), 30,2 mesi (intervallo: da 0,03 a 85,6 mesi) e 5,7 mesi (intervallo da 0,07 a 17,8 mesi), rispettivamente. Le analisi di sicurezza includevano dati da uno studio di estensione in corso.
Ăˆ stata riportata almeno una reazione avversa di qualsiasi grado di tossicitĂ per 1.240 pazienti (97,5%). Le piĂ¹ frequenti reazioni avverse segnalate per ? 20% dei pazienti sono state diarrea (78,1%), nausea (40,8%), trombocitopenia (34,9%), dolore addominale (34,0%), vomito (33,0%), rash cutaneo
(31,5%), anemia (25,6%), piressia (21,8%), affaticamento (21,4%), e aumento dell’ALT (25,0%). Ăˆ stata segnalata almeno una reazione avversa di grado 3 o di grado 4 per 814 pazienti (63,9%). Le reazioni avverse di grado 3 o di grado 4 riportate per ?5% dei pazienti sono state trombocitopenia (20,3%), anemia (10,2%), neutropenia (10,5%), aumento di ALT (12,7%), diarrea (9,6%), rash cutaneo (5,0%), aumento della lipasi (8,2%) e aumento dell’AST (5,8%).
Tabella delle reazioni avverse
Nei pazienti che hanno partecipato agli studi clinici su bosutinib sono state segnalate le seguenti reazioni avverse (Tabella 2). Queste reazioni rappresentano una valutazione dei dati degli eventi avversi risultanti da 1.272 pazienti affetti da LMC in FC di nuova diagnosi, oppure da LMC in fase cronica, accelerata o blastica, resistenti o intolleranti alla precedente terapia o da LLA Ph+ che hanno ricevuto almeno una dose di bosutinib in monoterapia. Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza. Le categorie di frequenza sono definite come: molto comune (? 1/10), comune (? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100), raro (? 1/10.000,
< 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna categoria di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravitĂ decrescente.
Tabella 2 – Reazioni avverse di bosutinib*
Infezioni ed infestazioni | |
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Molto comune |
Infezione delle vie respiratorie (compresa infezione delle vie respiratorie inferiori, infezione virale delle vie respiratorie, infezione delle vie respiratorie superiori, infezione virale delle vie respiratorie superiori), nasofaringite |
Comune | Polmonite (compresa polmonite atipica), influenza, bronchite |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | |
Non comune | Sindrome da lisi tumorale** |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Molto comune | Trombocitopenia (compresa conta piastrinica diminuita), neutropenia (compresa conta dei neutrofili diminuita), anemia (compresa emoglobina diminuita) |
Comune | Leucopenia (compresa conta dei leucociti diminuita) |
Non comune | Neutropenia febbrile, granulocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario | |
Non comune | Shock anafilattico, ipersensibilitĂ |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Molto comune | Diminuzione dell’appetito |
Comune | Disidratazione, iperkaliemia, ipofosfatemia |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto comune | Cefalea |
Comune | Capogiri, disgeusia |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Comune | Tinnito |
Patologie cardiache | |
Comune |
Versamento pericardico, prolungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogramma (compresa la sindrome del QTc lungo) |
Non comune | Pericardite |
Patologie vascolari | |
Comune | Ipertensione (compresa pressione arteriosa aumentata, aumento della pressione sistolica del sangue, ipertensione essenziale, crisi ipertensiva) |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Molto comune | Dispnea, tosse |
Comune | Versamento pleurico |
Non comune | Ipertensione polmonare, insufficienza respiratoria, edema polmonare acuto |
Patologie gastrointestinali | |
Molto comune |
Diarrea, vomito, nausea, dolore addominale (compreso fastidio addominale, dolore addominale inferiore, dolore addominale superiore, dolorabilitĂ addominale, dolore gastrointestinale) |
Comune | Gastrite, emorragia gastrointestinale (compresa emorragia anale, emorragia gastrica, emorragia intestinale, emorragia del tratto gastrointestinale inferiore, emorragia rettale) |
Non comune | Pancreatite (compresa pancreatite acuta) |
Patologie epatobiliari | |
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Molto comune |
Aumento dell’alanina amminotransferasi, aumento dell’aspartato amminotransferasi |
Comune |
EpatotossicitĂ (inclusa epatite, epatite tossica, patologia epatica), alterazione della funzione epatica (incluso prova di funzionalitĂ epatica anormale, test della funzionalitĂ epatica aumentato, transaminasi aumentate), bilirubina ematica aumentata (compresa iperbilirubinemia), gamma- glutamiltransferasi aumentata |
Non comune | Danno epatico (incluso danno epatico da farmaci) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Molto comune |
Rash (compreso rash cutaneo generalizzato, rash maculare, rash maculo-papulare, rash papulare, rash pruriginoso) |
Comune | Orticaria, acne, prurito |
Non comune | Rash esfoliativo, eruzione da farmaci |
Raro | Eritema multiforme |
Non nota | Sindrome di Stevens-Johnson**, necrolisi epidermica tossica** |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Molto comune | Artralgia, dolore dorsale |
Comune | Mialgia |
Patologie renali e urinarie | |
Comune | Insufficienza renale acuta, insufficienza renale, compromissione renale |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Molto comune | Piressia, astenia, edema (incluso edema facciale, edema localizzato, edema periferico), affaticamento (incluso malessere) |
Comune | Dolore toracico (incluso fastidio toracico), dolore |
Esami diagnostici | |
Molto comune | Aumento della lipasi (compresa l’iperlipasemia) |
Comune |
Aumento della creatinina ematica, aumento dell’amilasi, aumento della creatinfosfochinasi ematica |
** Reazione avversa identificata nella fase di commercializzazione del medicinale.
Descrizione di alcune reazioni avverse
I dati di sicurezza sotto elencati si riferiscono a una popolazione di 1.272 pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di bosutinib per LMC in FC di nuova diagnosi o per LMC in FC, FA o FB, o
LLA Ph+ che erano resistenti o intolleranti alla precedente terapia. .
Patologie del sistema emolinfopoietico
Dei 297 pazienti (23%) che hanno presentato reazioni avverse di anemia, 3 pazienti hanno interrotto definitivamente il trattamento con bosutinib a causa dell’anemia. Tra questi pazienti 174 (58%) hanno manifestato una tossicità massima di grado 1 o 2, 96 pazienti (32%) una tossicità di grado 3 e
27 pazienti (9%) una tossicità di grado 4. Tra questi pazienti il tempo mediano al primo evento è stato di 28 giorni (intervallo da 1 a 2.633 giorni) e la durata mediana per evento è stata di15 giorni (intervallo: da 1 a 1.529 giorni).
Dei 197 pazienti (15%) che hanno presentato reazioni avverse di neutropenia, 15 pazienti hanno interrotto definitivamente il trattamento con bosutinib a causa della neutropenia. Eventi di grado massimo 1 o 2 si sono manifestati in 63 pazienti (32%). La tossicità massima di neutropenia di grado 3 si è manifestata in 90 pazienti (46%) e di grado 4 in 44 pazienti (22%). Il tempo mediano al primo evento è stato di 59 giorni (intervallo da 27 a 505 giorni) e la durata mediana per evento è stata di
15 giorni (intervallo da 1 a 913 giorni).
Dei 445 pazienti (35%) che hanno presentato reazioni avverse di trombocitopenia, 41 pazienti (9%) hanno interrotto definitivamente il trattamento con bosutinib a causa della trombocitopenia. Eventi di grado massimo 1 o 2 si sono verificati in 186 pazienti (42%). La tossicità massima di trombocitopenia di grado 3 si è verificata in 161 pazienti (36%) e di grado 4 in 98 pazienti (22%). Tra i pazienti con
reazioni avverse di trombocitopenia, il tempo mediano al primo evento è stato di 28 giorni (intervallo da 1 a 1.688 giorni) e la durata mediana per evento è stata di 15 giorni (intervallo da 1 a 1.762 giorni).
Patologie epatobiliari
Tra i pazienti che hanno presentato reazioni avverse di aumenti di ALT o AST (tutti i gradi), il tempo mediano all’insorgenza osservato è stato rispettivamente di 29 giorni con un intervallo da 1 a
2.465 giorni per l’ALT e per l’AST. La durata mediana di un evento è stata di 18 giorni (intervallo da 1 a 775 giorni) e di 15 giorni (intervallo da 1 a 803 giorni) rispettivamente per ALT e per AST.
In tutto il programma di sviluppo si sono verificati aumenti concomitanti delle transaminasi
?3 volte l’ULN e della bilirubina > 2 volte l’ULN con fosfatasi alcalina < 2 volte l’ULN senza cause alternative in 1 soggetto sui1.611 (< 0,1%) trattati con bosutinib. Questo risultato è stato osservato in uno studio con bosutinib in associazione con letrozolo in un paziente affetto da carcinoma mammario metastatico.
Riattivazione dell’epatite B
La riattivazione dell’epatite B è stata riportata in associazione con Bcr-Abl TKIs. Alcuni casi hanno avuto come conseguenza insufficienza epatica acuta o epatite fulminante portando al trapianto del fegato o a un esito fatale (vedere paragrafo 4.4).
Patologie gastrointestinali
Dei 994 pazienti (78%) con diarrea, 10 pazienti hanno interrotto definitivamente il trattamento con bosutinib a causa di questo evento. A 662 pazienti (66%) sono stati somministrati medicinali antidiarroici concomitanti. La tossicità massima della diarrea è stata di grado 1 o 2 nell’88% dei pazienti, di grado 3 nel 12% dei pazienti e 1 paziente (< 1%) ha manifestato un evento di grado 4. Tra i pazienti con diarrea, il tempo mediano al primo evento è stato 2 giorni (intervallo da 1 a 2.415 giorni) e la durata mediana della diarrea di qualsiasi grado è stata 2 giorni (intervallo: da 1 a 2.511 giorni).
Tra i 994 pazienti con diarrea, 180 (18%) sono stati gestiti con l’interruzione del trattamento e 170 (94%) sono stati trattati nuovamente con bosutinib. Tra i pazienti nuovamente trattati, 167 (98%) non hanno manifestato eventi successivi o non hanno sospeso definitivamente il trattamento con bosutinib a causa di un evento successivo di diarrea.
Patologie cardiache
Quattro pazienti (0,3%) hanno manifestato prolungamento dell’intervallo QTcF (maggiore di 500 ms).Nove pazienti (0.8%) hanno manifestato un aumento del QTcF di oltre 60 ms rispetto al
basale. I pazienti che al basale presentavano malattia cardiovascolare non controllata o significativa, compreso prolungamento del QTc, non sono stati inclusi negli studi clinici (vedere paragrafì 5.1 e 5.3).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il
sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.
Bosulif 100 mg compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso
Anomalie della funzionalitĂ epatica
Il trattamento con bosutinib è associato ad aumenti delle transaminasi sieriche (alanina aminotransferasi [ALT], aspartato aminotransferasi [AST]).
Gli aumenti delle transaminasi si sono verificati in genere nelle fasi iniziali del trattamento (tra i pazienti che hanno presentato aumenti delle transaminasi di qualsiasi grado, quelli con un aumento
>80% hanno manifestato il primo evento nei primi 3 mesi). I pazienti trattati con bosutinib devono essere sottoposti a test di funzionalità epatica prima dell’inizio del trattamento, ogni mese per i primi 3 mesi di trattamento, e quando clinicamente indicato.
I pazienti che presentano aumenti delle transaminasi devono essere gestiti con la sospensione temporanea di bosutinib (eventualmente riducendo la dose dopo il recupero al grado 1 o al valore basale) e/o l’interruzione definitiva di bosutinib. Gli aumenti delle transaminasi, specialmente in caso di aumento concomitante della bilirubina, possono costituire un’indicazione precoce di una lesione epatica indotta da farmaci e questi pazienti devono essere trattati opportunamente (vedere paragrafì 4.2 e 4.8).
Diarrea e vomito
Il trattamento con bosutinib è associato a diarrea e vomito, pertanto i pazienti con disturbi
gastrointestinali clinicamente significativi, recenti o in corso, devono usare questo medicinale con cautela e solo dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio, poichĂ© tali pazienti sono stati esclusi dagli studi clinici. I pazienti con diarrea e vomito devono essere gestiti con il trattamento standard, che include un medicinale antidiarroico o antiemetico e/o la reintegrazione di liquidi. Inoltre la diarrea e il vomito possono anche essere gestiti con la sospensione temporanea di bosutinib, la riduzione della dose e/o l’interruzione definitiva di bosutinib (vedere paragrafì 4.2 e 4.8). L’agente antiemetico domperidone puĂ² causare l’allungamento dell’intervallo QT (QTc, intervallo QT corretto) e indurre torsioni di punta (aritmie); pertanto si deve evitare la somministrazione concomitante di domperidone. Deve essere usato solo se gli altri medicinali non sono efficaci. In questi casi si deve eseguire un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e i pazienti devono essere monitorati per l’eventuale comparsa del prolungamento del QTc.
Mielosoppressione
Il trattamento con bosutinib è associato a mielosoppressione, definita come anemia, neutropenia e trombocitopenia. Un emocromo completo deve essere eseguito ogni settimana, per il primo mese di trattamento, e successivamente ogni mese o quando clinicamente indicato. La mielosoppressione deve o puĂ² essere gestita con la sospensione temporanea di bosutinib, la riduzione della dose e/o l’interruzione di bosutinib (vedere paragrafì 4.2 e 4.8).
Ritenzione di liquidi
Il trattamento con bosutinib puĂ² essere associato a ritenzione di liquidi, compresi versamento pericardico, versamento pleurico, edema polmonare e/o edema periferico. I pazienti devono essere monitorati e gestiti con il trattamento standard. Inoltre la ritenzione di liquidi puĂ² essere gestita anchecon la sospensione temporanea di bosutinib, la riduzione della dose e/o l’interruzione di bosutinib (vedere paragrafì 4.2 e 4.8).
Lipasi sierica
Ăˆ stato osservato aumento della lipasi sierica. Si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi pregressa di pancreatite. Nel caso in cui gli aumenti della lipasi siano accompagnati da sintomi addominali, bosutinib deve essere interrotto e devono essere prese in considerazione misure diagnostiche appropriate per escludere la pancreatite (vedere paragrafo 4.2).
Bosutinib puĂ² predisporre i pazienti a infezioni batteriche, micotiche, virali o protozoarie.
Potenziale proaritmico
Ăˆ stato osservato prolungamento del QTc rilevato da un’apparecchiatura automatica, non accompagnato da aritmia. Bosutinib deve essere somministrato con cautela ai pazienti con predisposizione o anamnesi di prolungamento del QTc, che presentano cardiopatia non controllata o significativa compresi infarto miocardico recente, insufficienza cardiaca congestizia, angina instabile o bradicardia clinicamente significativa, oppure che stanno assumendo medicinali noti per prolungare il QTc (p. es. medicinali antiaritmici e altre sostanze che possono prolungare il QTc [paragrafo 4.5]). La presenza di ipokaliemia e ipomagnesiemia puĂ² accentuare ulteriormente questo effetto.
Si consiglia di monitorare l’effetto sul QTc e si raccomanda di eseguire un elettrocardiogramma (ECG) basale prima di iniziare la terapia con bosutinib e quando clinicamente indicato. L’ipokaliemia o l’ipomagnesiemia devono essere corrette prima della somministrazione di bosutinib e devono essere monitorate periodicamente durante la terapia.
Compromissione renale
Il trattamento con bosutinib puĂ² causare una diminuzione clinicamente significativa della funzionalitĂ renale in pazienti affetti da LMC. Negli studi clinici, nel tempo si è osservata una riduzione del tasso stimato di filtrazione glomerulare (eGFR) nei pazienti trattati con bosutinib. Nei pazienti con LMC in FC di nuova diagnosi trattati con 400 mg, la diminuzione mediana dal basale dell’eGFR è stata di
4,9 ml/min/1,73 m2 a 3 mesi, 9,2 ml/min/1,73 m2 a 6 mesi e 11,1 ml/min/1,73 m2 a 12 mesi. I pazienti con LMC naĂ¯ve al trattamento in terapia con 500 mg hanno mostrato una diminuzione mediana
dell’eGRF di 5,1 ml/min/1,73 m2 a 3 mesi, di 9,2 ml/min/1,73 m2 a 12 mesi e fino a
16,3 ml/min/1,73 m2 fino ad un follow-up a 5 anni per i pazienti in trattamento. I pazienti affetti da LMC pretrattati e in fase avanzata con un dosaggio da 500 mg hanno mostrato una riduzione mediana del eGFR di 5,3 ml/min/1,73 m2 a 3 mesi, di 7,6ml/min/1,73 m2 a 12 mesi e fino a 10,9
ml/min/1,73 m2 fino a 4 anni di trattamento. Ăˆ importante esaminare la funzionalitĂ renale prima dell’inizio del trattamento e monitorarla attentamente durante la terapia con bosutinib, prestando particolare attenzione ai pazienti con preesistente compromissione renale o che presentano fattori di rischio per la disfunzione renale, compreso l’uso concomitante di prodotti medicinali potenzialmente nefrotossici, come diuretici, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE), antagonisti del recettore dell’angiotensina e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
In uno studio sulla compromissione renale, è risultata aumentata l’esposizione a bosutinib in soggetti con compromissione renale moderata e severa. In pazienti con compromissione renale moderata o severa è consigliata la riduzione della dose (vedere paragrafì 4.2 e 5.2).
I pazienti con creatinina sierica > 1,5 volte l’ULN sono stati esclusi dagli studi sulla LMC. In base a un’analisi di farmacocinetica sulla popolazione, nel corso degli studi è stata osservata una maggiore esposizione (AUC) in pazienti con compromissione renale moderata e severa all’inizio del trattamento (vedere paragrafì 4.2 e 5.2).
I dati clinici sono molto limitati (n=3) su pazienti affetti da LMC con compromissione renale moderata in trattamento con una dose aumentata di bosutinib di 600 mg.
Reazioni cutanee severe
Bosutinib puĂ² indurre reazioni cutanee severe come la sindrome di Stevens Johnson e la necrolisi epidermica tossica. Bosutinib deve essere interrotto definitivamente nei pazienti che manifestano una rezione cutanea severa durante il trattamento.
Sindrome da lisi tumorale
A causa della possibile comparsa della sindrome da lisi tumorale (tumor lysis syndrome – TLS), , si consiglia di correggere la disidratazione clinicamente significativa e di trattare livelli elevati di acido urico prima di iniziare bosutinib (vedere paragrafo 4.8).
Riattivazione dell’epatite B
La riattivazione della epatite B (HBV, hepatitis B virus) nei pazienti che sono portatori cronici di questo virus si è verificata dopo che questi pazienti hanno ricevuto TKI per Bcr-Abl. Alcuni casi hanno portato a insufficienza epatica acuta o epatite fulminante portando al trapianto del fegato o a un esito fatale.
I pazienti devono essere testati per l’infezione da HBV prima di cominciare il trattamento con bosutinib. Gli esperti delle malattie epatiche e del trattamento dell’HBV devono essere consultati prima che il trattamento venga iniziato in pazienti con sierologia positiva all’HBV (inclusi quelli con malattia attiva) e per pazienti che risultano positivi all’infezione da HBV durante il trattamento. I portatori di HBV che necessitano di trattamento con bosutinib devono essere monitorati attentamente per segni e sintomi dell’infezione attiva da HBV per tutto il corso della terapia e per alcuni mesi dopo la fine della terapia (vedere paragrafo 4.8).
Inibitori del citocromo P-450 (CYP)3A
della dose di bosutinib.
Effetto del cibo
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco