Cometriq: effetti collaterali e controindicazioni

Cometriq: effetti collaterali e controindicazioni

Cometriq 20 mg cps rigide uso orale blister pvc pe pctfeal (Cabozantinib) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

COMETRIQ è indicato per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma midollare della tiroide in progressione, non asportabile chirurgicamente, localmente avanzato o metastatico.

Per i pazienti in cui lo stato della mutazione RET (rearranged during transfection) non è conosciuto o è negativo, si deve prendere in considerazione la possibilità di un minore beneficio prima di decidere il trattamento del singolo paziente (vedere ìnformazìonì ìmportantì neì paragrafì 4.4 e 5.1).

Cometriq 20 mg cps rigide uso orale blister pvc pe pctfeal: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Cometriq 20 mg cps rigide uso orale blister pvc pe pctfeal ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Cometriq 20 mg cps rigide uso orale blister pvc pe pctfeal, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Cometriq 20 mg cps rigide uso orale blister pvc pe pctfeal: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Cometriq 20 mg cps rigide uso orale blister pvc pe pctfeal: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse gravi più comuni associate a cabozantinib sono polmonite, infiammazione della mucosa, ipocalcemia, disfagia, disidratazione, embolia polmonare ed ipertensione. Le reazioni avverse più frequenti di qualsiasi grado (occorse in almeno il 20% dei pazienti) includono diarrea, PPES, diminuzione del peso, diminuzione dell’appetito, nausea, affaticamento, disgeusia, cambiamenti del colore dei capelli, ipertensione, stomatite, costipazione, vomito, infiammazione delle mucose, astenia e disfonia.

Le più comuni anomalie riscontrate nei parametri di laboratorio sono state: aumento di aspartato aminotransferasi (AST), aumento di alanina aminotransferasi (ALT), aumento di fosfatasi alcalina (ALP), linfopenia, ipocalcemia, neutropenia, trombocitopenia, ipofosfatemia, iperbilirubinemia, ipomagnesemia e ipokaliemia.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse sono elencate nella Tabella 1 secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi e categorie di frequenza. Le frequenze sono basate su tutti i gradi e sono definite come: molto comuni (?1/10), comuni (?1/100,<1/10), non comuni (?1/1,000,<1/100), non nota (la frequenza non può essere denificata sulla base dei dati disponibili). All’interno di ogni raggruppamento di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.

Tabella 1: Reazioni avverse riportate con cabozantinib

Classificazio Molto comuni Comuni Non comuni Non Nota
ne per sistemi e
organi
(?1/10) (?1/100, <1/10) (?1/1.000,
<1/100)
MedDRA
Infezioni e ascesso (viscerale, aspergilloma
infestazioni cutaneo, dentale),
infezione polmonare,
follicolite, infezione
micotica (cutanea,
della bocca, genitale)
Patologie endocrine ipotiroidismo
Disturbi del appetito ridotto, disidratazione,
metabolismo ipocalcemia, ipoalbuminemia
e della ipofosfatemia,
nutrizione iperbilirubinemia,
ipokaliemia,
ipomagnesemia
Disturbi psichiatrici ansia, depressione, stato confusionale Sogni anormali, delirium
Patologie del disgeusia, cefalea, Accidente atassia,
sistema capogiri cerebrovascolare, alterazione
nervoso neuropatia periferica, dell’attenzione,
parestesie, ageusia, encefalopatia
tremore epatica, perdita di
coscienza,
disturbo
dell’eloquio,
sindrome da
encefalopatia
posteriore
reversibile
Patologie dell’occhio Visione offuscata cataratta, congiuntivite
Patologie dell’orecchio e del labirinto Dolore all’orecchio, tinnito ipoacusia
Patologie cardiache fibrillazione atriale angina pectoris, tachicardia sopraventricolare Infarto miocardico
Classificazio ne per sistemi e
organi MedDRA
Molto comuni (?1/10) Comuni (?1/100, <1/10) Non comuni (?1/1.000,
<1/100)
Non Nota
Patologie vascolari ipertensione ipotensione, trombosi venosa, pallore, sensazione di freddo alle estremità Trombosi arteriosa aneurismi e dissezioni arteriose
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche disfonia, dolore orofaringeo fistola non gastrointestinale (tracheale, del pneumomediastino, tracheo-esofagea), embolia polmonare, emorragia delle vie respiratorie (polmonare, bronchiale,
tracheale), polmonite da aspirazione
atelettasia, edema alla faringe, polmonite
Patologie gastrointestin ali diarrea, nausea, stomatite, stipsi, vomito, dolore addominale, dispepsia, disfagia, glossodinia Perforazione gastrointestinale, emorragia gastrointestinale, pancreatite, emorroidi, ragade
anale, infiammazione anale, cheilite
fistola gastrointestinale, esofagite
Patologie epatobiliari colelitiasi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eritrodisestesia palmo-plantare, cambiamento del colore dei capelli, eruzioni cutanee, cute secca,
alopecia, eritema
ipercheratosi, acne, vescicole, crescita anormale dei peli o dei capelli, esfoliazione cutanea, ipopigmentazione
cutanea
Ulcera cutanea, telangectasia
Patologie del sistema muscoloschel etrico e del tessuto
connettivo
artralgia, spasmi muscolari, dolore a un arto Dolore toracico muscolo-scheletrico, osteonecrosi della mandibola/mascella Rabdomiolisi
Patologie renali e urinarie Proteinuria, disuria, ematuria Insufficienza renale acuta
Patologie dell’apparato riproduttivo e della
mammella
amenorrea, emorragia vaginale
Classificazio ne per sistemi e
organi MedDRA
Molto comuni (?1/10) Comuni (?1/100, <1/10) Non comuni (?1/1.000,
<1/100)
Non Nota
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazi
one
stanchezza, infiammazione della mucosa, astenia Guarigione delle ferite compromessa, brividi, edema facciale cisti, dolore facciale, edema localizzato
Esami diminuzione del Creatinfosfochinasi Tempo di
diagnostici peso, aumento di ematica aumentata tromboplastina
ALT, AST, e parziale attivata
ALP nel siero, abbreviato, conta
LDH ematica eosinofila
aumentata, TSH aumentata, conta
ematico delle piastrine
aumentato, aumentata
linfopenia,
neutropenia,
trombocitopenia

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Un valore dell’ormone tireostimolante (TSH) superiore alla norma dopo la prima dose è stato osservato nel 57% dei pazienti trattati con cabozantinib vs. il 19% dei pazienti trattati con placebo (a prescindere dai valori basali). Il 92% dei pazienti nel braccio con cabozantinib ha avuto una tiroidectomia precoce, mentre l’89% stava assumendo ormoni tirodei prima dell’inizio del trattamento.

In uno studio clinico controllato in pazienti affetti da tumore è stato osservato un aumento dell’intervallo QT, corretto secondo Fridericia (QTcF), di 10 – 15 ms rispetto al basale il Giorno 29 (ma non il Giorno 1) dopo l’inizio del trattamento con cabozantinib (a una dose di 140 mg una volta al giorno). Tale effetto non è stato associato a una modificazione della morfologia dell’onda cardiaca o a comparsa di anomalie del ritmo. Nessun soggetto trattato con cabozantinib ha avuto un

QTcF >500 ms.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Cometriq 20 mg cps rigide uso orale blister pvc pe pctfeal: avvertenze per l’uso

Le riduzioni e le interruzioni della dose si sono verificate rispettivamente nel 79% e nel 72% dei pazienti trattati con cabozantinib nello studio registrativo. Due riduzioni della dose sono state necessarie nel 41% dei pazienti. Il tempo mediano alla prima riduzione della dose è stato pari a

43 giorni e il tempo mediano alla prima interruzione della dose è stato pari a 33 giorni. Si raccomanda quindi un attento monitoraggio dei pazienti durante le prime otto settimane di trattamento (vedere paragrafo 4.2).

Perforazioni, fistole e ascessi intra-addominali

Gravi perforazioni e fistole gastrointestinali, talvolta fatali, nonché ascessi intra-addominali sono stati osservati con cabozantinib. I pazienti che sono stati di recente sottoposti a radioterapia, che presentano malattia infiammatoria intestinale (es. Malattia di Crohn, colite ulcerosa, peritonite, o diverticolite), infiltrazione neoplastica di trachea, bronchi o esofago, che hanno complicanze dovute a una precedente chirurgia gastrointestinale (in particolare, quando associate a una guarigione ritardata o incompleta), o complicanze da una precedente radioterapia del torace (incluso il mediastino), devono essere valutati in maniera accurata prima di iniziare una terapia con cabozantinib e, successivamente, devono essere monitorati attentamente per rilevare sintomi di perforazioni o fistole. Nei casi di insorgenza di mucosite dopo l’inizio della terapia, si deve escludere la presenza di fistole non gastrointestinali. La somministrazione di cabozantinib deve essere interrotta nei pazienti con perforazione gastrointestinale, o fistola gastrointestinale o non gastrointestinale.

Eventi tromboembolici

Sono stati osservati eventi di tromboembolia venosa e arteriosa con la somministrazione di cabozantinib. Cabozantinib deve essere utilizzato con cautela nei pazienti che sono a rischio di questi eventi o li hanno avuti precedentemente. Cabozantinib deve essere interrotto nei pazienti che sviluppano un infarto miocardico acuto o altre complicanze tromboemboliche arteriose clinicamente significative.

Emorragia

Eventi emorragici sono stati osservati con la somministrazione di cabozantinib. I pazienti che hanno evidenza di coinvolgimento tumorale della trachea o dei bronchi, o anamnesi di emottisi prima dell’inizio del trattamento devono essere valutati attentamente prima di iniziare la terapia con cabozantinib. Cabozantinib non deve essere somministrato in pazienti con grave emorragia o emottisi recente.

Aneurismi e dissezioni arteriose

L’uso di inibitori del pathway del VEGF in pazienti con o senza ipertensione può favorire la formazione di aneurismi e/o dissezioni arteriose. Prima di iniziare cabozantinib, questo rischio deve essere attentamente considerato in pazienti con fattori di rischio quali ipertensione o storia anamnestica di aneurisma.

Complicanze correlate alla guarigione di ferite

Complicanze correlate alla guarigione di ferite sono state osservate con cabozantinib. Il trattamento con cabozantinib deve essere interrotto almeno 28 giorni prima di un intervento chirurgico programmato, laddove possibile. La decisione di riprendere la terapia con cabozantinib dopo l’intervento deve essere basata sulla valutazione clinica dell’adeguata guarigione della ferita.

Cabozantinib deve essere interrotto nei pazienti con complicanze nel processo di cicatrizzazione che richiedono un intervento medico.

Ipertensione

È stata osservata ipertensione in corso di trattamento con cabozantinib. Tutti i pazienti devono essere monitorati per ipertensione e trattati, se necessario, con terapia antipertensiva standard. In caso di ipertensione persistente nonostante l’uso di farmaci antipertensivi, la dose di cabozantinib deve essere ridotta. La somministrazione di cabozantinib deve essere interrotta in caso di ipertensione grave e persistente nonostante la terapia antipertensiva e la riduzione della dose di cabozantinib. Nel caso di una crisi ipertensiva, la somministrazione di cabozantinib deve essere interrotta.

Osteonecrosi

Sono stati osservati eventi di osteonecrosi della mandibola/mascella (Osteonecrosis of the Jaw, ONJ) in seguito alla somministrazione di cabozantinib. Un esame del cavo orale deve essere effettuato prima di iniziare la terapia con cabozantinib e periodicamente durante il trattamento. I pazienti devono ricevere consigli relativamente alle pratiche di igiene orale. Per procedure dentali invasive, il trattamento con cabozantinib deve essere sospeso almeno 28 giorni prima dell’intervento chirurgico previsto, laddove possibile. Si deve usare cautela nei pazienti in trattamento con agenti associati all’osteonecrosi della mandibola/mascella, come i bifosfonati. Si deve interrompere la somministrazione di cabozantinib in pazienti con osteonecrosi della mandibola/mascella.

Eritrodisestesia palmo-plantare (PPES)

PPES è stata osservata con cabozantinib. In casi di PPES grave, si deve prendere in considerazione l’interruzione del trattamento con cabozantinib. Il trattamento con cabozantinib deve essere ripreso ad una dose più bassa quando la PPES si è ridotta al grado 1.

Proteinuria

È stata osservata proteinuria con cabozantinib. Le proteine nelle urine devono essere monitorate regolarmente durante il trattamento con cabozantinib. L’assunzione di cabozantinib deve essere interrotta nei pazienti che hanno sviluppato sindrome nefrosica.

Sindrome da Leucoencefalopatia Posteriore Reversibile

La Sindrome da Leucoencefalopatia Posteriore Reversibile (RPLS), conosciuta anche come Sindrome da Encefalopatia Posteriore Reversibile (PRES) è stata osservata con cabozantinib. Il trattamento con cabozantinib deve essere interrotto in pazienti con RPLS.

Prolungamento dell’intervallo QT

Substrati della glicoproteina P (P-gp)

Cabozantinib è risultato essere un inibitore (IC50 = 7,0 ?M), ma non un substrato, della glicoproteina P (P-gp) in un saggio bidirezionale con cellule MDCK-MDR1. Pertanto, cabozantinib potrebbe avere il

potenziale di aumentare le concentrazioni plasmatiche di substrati di P-gp somministrati contemporaneamente. I pazienti devono essere informati sui rischi dell’assunzione di substrati della P-gp (ad es. fexofenadina, aliskiren, ambrisentan, dabigatran etexilato, digossina, colchicina, maraviroc, posaconazolo, ranolazina, saxagliptin, sitagliptin, talinolol, tolvaptan) in corso di trattamento con cabozantinib.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco