Diamox: effetti collaterali e controindicazioni

Diamox: effetti collaterali e controindicazioni

Diamox compresse (Acetazolamide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Il DIAMOX è indicato nel trattamento degli edemi da insufficienza cardiaca.

Nei pazienti affetti da prevalente insufficienza del cuore sinistro si ottengono ottimi risultati, con scomparsa dell’edema polmonare e miglioramento della dispnea dopo alcuni giorni.

Il DIAMOX è indicato anche nel glaucoma.

Oltre che nel glaucoma, il DIAMOX è efficace nelle situazioni nelle quali esiste un edema oculare.

Il Diamox è anche indicato quale coadiuvante nel trattamento dell’epilessia.

I migliori risultati sono stati ottenuti in soggetti giovani affetti da piccolo male, ma risultati favorevoli sono stati ottenuti in notevole percentuale di casi di grande male, di forme miste, di spasmi mioclonici, ecc.

Diamox compresse: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Diamox compresse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Diamox compresse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Diamox compresse: controindicazioni

Ipersensibilità all’acetazolamide o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

L’acetazolamide puĂ² determinare una lieve acidosi; ne potrĂ  quindi essere controindicato l’impiego nelle acidosi ipercloremiche.

Intolleranza ai sulfamidici

Poiché l’acetazolamide è un derivato sulfonamidico , è possibile una sensibilità crociata tra acetazolamide, sulfonamidi e altri derivati solfonamidici.

Per la natura della sua azione l’acetazolamide puĂ² essere controindicata nei casi in cui vi sia una netta diminuzione dei livelli sierici del sodio e/o potassio.

L’acetazolamide è anche controindicata nei casi di insufficienza epatica, i soggetti con cirrosi epatica possono sviluppare encefalopatia epatica; nell’ insufficienza renale conclamata e nell’insufficienza surrenalica.

Una prolungata somministrazione di acetazolamide è controindicata nei soggetti affetti da glaucoma cronico non congestizio ad angolo chiuso.

L’acetazolamide è controindicata in gravidanza e durante l’allattamento (vedere sez. 4.6)

Diamox compresse: effetti collaterali

Gli effetti indesiderati riscontrati piĂ¹ spesso nelle fasi iniziali della terapia includono: parestesie e particolarmente una sensazione di formicolio alle estremitĂ , anoressia, alterazioni dell’udito, tinnito, perdita dell’appetito, alterazioni del gusto e disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea; poliuria, occasionalmente sonnolenza e confusione.

Disturbi del sistema immunitario

Si sono verificati eventi fatali per gravi reazioni verso l’acetazolamide (sulfonammidi e derivati sulfonammidici), come la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi tossica epidermica, necrosi epatica fulminante, agranulocitosi, anemia aplastica ed altre discrasie ematiche ed anafilassi.

Reazioni di ipersensibilitĂ  possono presentarsi se viene somministrata una sulfonammide o un derivato sulfonammidico, indipendente dalla via di somministrazione.

Patologie sistemiche

Mal di testa, malessere, affaticamento, febbre, vampate, ritardo della crescita nei bambini, paralisi flaccida, anafilassi, sete, flushing.

Patologie gastrointestinali

Disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea.

Patologie epatobiliari

Funzione epatica alterata, epatite o ittero.

Patologie del sistema emolinfopoietico

Discrasia ematica, come anemia aplastica, agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia e porpora trombocitopenica, pancitopenia, depressione midollare.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Acidosi metabolica e squilibrio elettrolitico, comprendente ipokaliemia con occorrenza di ileo paralitico intestinale molto rara, iperuricemia, disturbo del metabolismo dell’ammonio, iposodiemia, osteomalacia con terapia a lungo termine con fenitoina, perdita di appetito, alterazione del gusto, iperglicemia, ipoglicemia.

Patologie del sistema nervoso

Sonnolenza, parestesia (comprendente intorpidimento e prurito delle estremitĂ  e del viso) depressione, eccitazione, atassia, confusione, convulsioni, vertigini.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Reazioni allergiche della pelle, compresa orticaria, rash, pemfigo, fotosensibilitĂ , sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica.

Patologie dell’orecchio e del labirinto Disturbi dell’udito, tinnito, miopia.

Sono stati segnalati casi di effusione coroidale dopo chirurgia per cataratta molto rari.

Patologie renali e urinarie

Cristalluria, aumento del rischio di nefrolitiasi con una terapia a lungo termine, ematuria, funzione epatica anormale, ittero colestatico, glicosuria, insufficienza renale.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: https://www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza

Diamox compresse: avvertenze per l’uso

Ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati nei pazienti trattati con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta-analisi relativa a studi clinici su farmaci antiepilettici, controllati verso placebo, randomizzati, ha anche mostrato un piccolo aumento del rischio di ideazione e comportamento suicidario. Il meccanismo di tale rischio non è noto e i dati disponibili né suggeriscono nè escludono la possibilità di un aumentato rischio con Acetazolamide in quanto coadiuvante nella terapia con anti-epilettici.

Pertanto i pazienti devono essere monitorati per segni di ideazione e comportamento suicidario, e deve essere considerato un trattamento appropriato. I pazienti (e coloro che li assistono) devono consultare il medico qualora emergano segni di ideazione o comportamento suicidari

Si sono verificati eventi fatali per gravi reazioni verso l’acetazolamide (sulfonammidi e derivati sulfonammidici), come la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi tossica epidermica, necrosi epatica fulminante, agranulocitosi, anemia aplastica ed altre discrasie ematiche ed anafilassi.

Reazioni di ipersensibilitĂ  possono presentarsi se viene somministrata una sulfonammide o un derivato sulfonammidico, indipendente dalla via di somministrazione.

Se si manifestano reazioni di ipersensibilitĂ  o altre reazioni gravi, bisogna interrompere il trattamento con acetazolamide.

L’acetazolamide va impiegata con cautela nei pazienti con bronco-pneumopatia cronica ostruttiva ed enfisema per il possibile aggravamento dell’acidosi e nei pazienti che assumono aspirina ad alte dosi, poichĂ©, sia pure di rado, possono verificarsi tachipnea, anoressia, sonnolenza e confusione, letargia, coma e morte. Nell’eventualitĂ  che insorgessero sintomi premonitori, sarĂ  necessario sospendere il trattamento ed adottare gli accorgimenti del caso. Aumentando la dose non si ha un aumento della diuresi, bensì si puĂ² verificare sonnolenza e/o parestesia e spesso anche una diminuzione della diuresi stessa.

Il Diamox puĂ² essere somministrato, con cautela, a cardiopatici con danni renali: quando esista una marcata insufficienza renale, tuttavia, la somministrazione di Diamox puĂ² essere inefficace.

Comunque, in alcuni casi è stata necessaria una somministrazione dell’acetazolamide a dosi molto elevate in combinazione con altri diuretici per ripristinare la diuresi in presenza di completa ed ostinata insufficienza renale.

Il trattamento con acetazolamide puĂ² provocare squilibrio elettrolitico, iposodiemia e ipokaliemia, così come acidosi metabolica. Quindi si raccomanda un periodico monitoraggio degli elettroliti sierici. Inoltre, bisogna adottare particolare cautela in pazienti con condizioni associate o che predispongono a squilibri elettrolitici ed a quelli acido/base, come pazienti con funzione renale debilitata (compresi pazienti anziani), pazienti con pregressa nefrolitiasi, pazienti con diabete mellito e pazienti con ridotta ventilazione alveolare.

Per monitorare le reazioni ematologiche comuni a tutte le solfonammidi, prima di iniziare la terapia con acetazolamide e durante la stessa si racccomanda di effettuare un esame emocromocitometrico completo ed un esame delle piastrine. Se si manifestano cambiamenti significativi, è importante interrompere immediatamente il trattamento e istituire una terapia idonea.

Nei pazienti trattati con acetazolamide sono stati descritti sia aumenti che diminuzioni dei livelli ematici di glucosio. Questo deve essere preso in considerazione nei pazienti con ridotta tolleranza del glucosio o diabete mellito.

Nelle variazioni di altitudine rispetto il livello del mare è consigliabile una salita graduale evitare un attacco acuto di mal di montagna. Se si manifestano gravi forme di malattia da altitudine, per esempio, edema polmonare o edema cerebrale da altitudine, quando si sale rapidamente e si utilizza acetazolamide, questo non elimina la possibilità di una discesa veloce.

Uso pediatrico

La sicurezza e l’efficacia dell’acetazolamide nei pazienti pediatrici non è stata stabilita.

Un ritardo della crescita è stato riportato nei bambini che ricevono una terapia a lungo termine, si pensa per acidosi secondaria o cronica.

Uso geriatrico

L’acidosi metabolica, che puĂ² essere grave, puĂ² manifestarsi negli anziani con una ridotta funzionalitĂ  renale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco