Ibitazina: effetti collaterali e controindicazioni

Ibitazina: effetti collaterali e controindicazioni

Ibitazina polvere e solvente (Piperacillina Sodica + Tazobactam Sodico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Ibitazina è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini sopra i 2 anni di età (vedere paragrafì 4.2 e 5.1):

Polmonite grave compresa polmonite acquisita in ospedale e associata alla ventilazione meccanica

Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa pielonefrite)

Infezioni complicate intra-addominali

Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (incluse le infezioni del piede nel diabetico)

Trattamento di pazienti con setticemia concomitante, o sospetta, con una delle infezioni riportate sopra.

Ibitazina è indicato nel trattamento di pazienti neutropenici con febbre che possa essere riconducibile a infezione batterica.

Bambini di etĂ  tra i 2 e i 12 anni

Infezioni complicate intra-addominali

Ibitazina è indicato nel trattamento di bambini neutropenici con febbre che possa essere riconducibile a infezione batterica.

Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sul corretto uso dei prodotti antibatterici.

Ibitazina polvere e solvente: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ibitazina polvere e solvente ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ibitazina polvere e solvente, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Ibitazina polvere e solvente: controindicazioni

IpersensibilitĂ  ai principi attivi, ad altre penicilline o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.

IpersensibilitĂ  alla lidocaina (solvente per uso intramuscolare).

Anamnesi di gravi reazioni allergiche acute ad altri prodotti beta-lattamici (es. cefalosporine, monobactami o carbapenemi).

Ibitazina, con lidocaina per iniezione intramuscolare, non deve essere assunto durante la gravidanza e l’allattamento.

Ibitazina polvere e solvente: effetti collaterali

Gli effetti indesiderati più comuni riportati (tra 1 e 10 pazienti su 100) sono diarrea, vomito, nausea e arrossamento. Nella seguente tabella sono riportati gli effetti indesiderati per sistemi e termini MedDRA.

MedDRAClassificazione per Sistemi e Organi Frequenza Effetti indesiderati
Infezioni e infestazioni Non comune Superinfezioni da candida
Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune Leucopenia, neutropenia, trombocitopenia
Raro Anemia, anemia emolitica, porpora, epistassi, allungamento del tempo di sanguinamento, eosinofilia
Molto raro Agranulocitosi, pancitopenia, prolungamento del tempo di tromboplastina parziale, positività test di Coombs diretto, allungamento del tempo di protrombina, trombocitemia
Disturbi del sistema immunitario Non comune Reazioni di ipersensibilità
Raro Reazioni anafilattiche anafilattoidi (incluso lo shock)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto raro Ipopotassiemia, ipoalbuminemia, ipoglicemia, ipoproteinemia
Patologie del sistema nervoso Non comune Cefalea, insonnia
Patologie vascolari Non comune Bassa pressione (ipotensione), flebite, tromboflebite
Raro Vampate di calore
Patologie gastrointestinali Comune Diarrea, nausea, vomito
Non comune Ittero, costipazione, dispepsia, stomatite
Raro Colite pseudomembranosa, dolore addominale
Patologie epatobiliari Non comune Aumento degli enzimi epatici (AST, ALT)
Raro Epatite, aumento della bilirubina, della fosfatasi alcalina e della gamma-glutamiltransferasi (g-GT)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Rash, incluso rash maculopapulare
Non comune Prurito, orticaria
Raro Eritema multiforme, dermatite bollosa, esantema
Molto raro Necrolisi epidermica tossica, Sindrome di Stevens-Johnson
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Raro Artralgia, mialgia
Patologie renali e urinarie Non comune Aumento della creatininemia
Raro Insufficienza renale, nefrite interstiziale
Molto raro Aumento dell’urea ematica
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune Febbre, reazioni nel sito di iniezione
Raro Brividi

La terapia con piperacillina è stata associata ad una aumentata incidenza di febbre e rash nei pazienti con fibrosi cistica.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.

Ibitazina polvere e solvente: avvertenze per l’uso

Nella scelta del trattamento di un paziente con piperacillina/tazobactam deve essere presa in considerazione l’appropriatezza sull’uso di una penicillina semi-sintetica ad ampio spettro, basata su fattori come la gravità dell’infezione e la prevalenza di resistenza rispetto ad altri prodotti antibatterici disponibili.

Prima di iniziare la terapia con piperacillina/tazobactam, deve essere fatta un’attenta indagine su precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline, ad altri antibiotici beta-lattamici (es. cefalosporine, monobactami o carbapenemi) e ad altri allergeni.

Sono state riportate gravi e occasionalmente fatali reazioni di ipersensibilitĂ  (anafilattiche/anafilattoidi [incluso lo shock]) in pazienti trattati con penicilline, incluso piperacillina/ tazobactam. Queste reazioni avvengono piĂ¹ frequentemente in pazienti con un’anamnesi di sensibilizzazione a diversi allergeni. Le reazioni gravi di ipersensibilitĂ  richiedono l’interruzione dell’antibiotico, e possono richiedere la somministrazione di epinefrina e altre misure di emergenza.

In pazienti trattati con piperacillina/tazobactam sono state riscontrate gravi reazioni a carico della cute come la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica (Vedere paragrafo 4.8). Se i pazienti sviluppano rash cutaneo devono essere monitorati attentamente e se le lesioni peggiorano piperacillina/tazobactam deve essere sospeso.

La colite pseudomembranosa provocata dall’antibiotico si puĂ² manifestare con una diarrea grave e persistente che puĂ² essere pericolosa per la vita.

L’insorgenza dei sintomi della colite pseudomembranosa puĂ² manifestarsi durante o dopo il trattamento antibatterico.

E’ importante considerare questa diagnosi in caso di diarrea o colite significativa nel corso della terapia con Ibitazina. In questi casi Ibitazina deve essere sospesa.

La terapia con Ibitazina puĂ² causare lo sviluppo di batteri resistenti, che potrebbero causare super- infezioni.

Manifestazioni di tipo emorragico sono state riportate in alcuni pazienti trattati con antibiotici beta- lattamici. Queste reazioni sono state associate, talvolta, ad anormalitĂ  delle prove di coagulazione, quali tempo di sanguinamento, aggregazione piastrinica e tempo di protrombina; tali fenomeni si verificano piĂ¹ frequentemente nei pazienti con insufficienza renale. In caso di manifestazioni emorragiche, sospendere il trattamento con Ibitazina e istituire una terapia adeguata.

Possono manifestarsi leucopenia e neutropenia, particolarmente dopo una terapia prolungata; pertanto, deve essere fatto un controllo periodico della funzione emopoietica.

Come con altre penicilline si possono verificare, in caso di somministrazione di dosi piĂ¹ elevate di quelle raccomandate, eccitabilitĂ  neuromuscolare o convulsioni, specialmente in pazienti con insufficienza renale.

Ogni flaconcino di Ibitazina 2 g / 0.25 g contiene 4.70 mmol (108 mg) di sodio. Pertanto questo dato deve essere preso in considerazione in quei pazienti che seguono una dieta iposodica.

PuĂ² verificarsi ipocaliemia nei pazienti che hanno ridotte riserve di potassio o nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci che possono abbassare i livelli di potassio; in tali pazienti sono consigliabili determinazioni periodiche dell’elettrolita.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco