Igroton Reserpina: effetti collaterali

Igroton Reserpina: effetti collaterali

Igroton reserpina (Clortalidone + Reserpina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Ipertensione.

Igroton reserpina: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Igroton reserpina ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Igroton reserpina, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Igroton reserpina: controindicazioni

Ipersensibilità individuale accertata verso i componenti dell’associazione o a loro analoghi.

Clortalidone

Anuria, grave insufficienza renale ed epatica, ipokaliemia ed iponatriemia refrattaria, ipercalcemia ed iperuricemia sintomatica.

Reserpina

Depressione mentale, morbo di Parkinson, epilessia ed elettroshock terapia.

Feocromocitoma, trattamento concomitante con farmaci inibitori delle monoaminoossidasi (MAO). Eventuali terapie con farmaci MAO-inibitori devono essere sospese almeno 14 giorni prima del trattamento con reserpina.

Ulcera peptica in fase attiva, colite ulcerosa.

Igroton reserpina: effetti collaterali

Il farmaco può dare origine ad astenia, sedazione, sonnolenza, intontimento, vertigini, cefalea e disturbi del sonno.

Possono sopravvenire depressione, stati ansiosi e disturbi gastrointestinali, quali nausea, vomito e diarrea. Sono stati segnalati rari casi di porpora. Dosaggi più alti possono provocare ipotensione posturale (aggravata dall’uso di alcool, barbiturici o stupefacenti) e impotenza.

Inoltre con l’uso dei singoli principi attivi sono stati segnalati i seguenti effetti collaterali:

Clortalidone

Ipokaliemia, iponatriemia, ipomagnesiemia, alcalosi ipocloremica e ipercalcemia; se si verifica ipercalcemia è necessario verificarne la causa (per esempio possibilità di iperparatiroidismo).

Orticaria allergica ed altre forme esantematiche cutanee, fotosensibilizzazione. In casi isolati: parestesie, spasmi muscolari, ittero colostatico, pancreatite, iperuricemia, iperglicemia, glicosuria o peggioramento di stati diabetici; innalzamento dei livelli ematici dei lipidi in risposta a dosaggi elevati.

Trombocitopenia. In rari casi: leucopenia, agranulocitosi ed eosinofilia o anemia aplastica. Occasionalmente disturbi della visione (xanthopsia).

Reserpina

Offuscamento della vista; bradicardia sinusale; congestione nasale; secchezza della mucosa orale; ulcera peptica; disturbi all’eiaculazione, galattorea e ginecomastia; arrossamento; in seguito a dosi elevate aritmia cardiaca e parkinsonismo.

In presenza di effetti indesiderati, sia moderati che gravi, è consigliabile diminuire il dosaggio o sospendere il trattamento.

Igroton reserpina: avvertenze per l’uso

In pazienti affetti da arteriosclerosi coronarica e/o cerebrale Igroton-Reserpina deve essere impiegato con estrema cautela.

Si deve evitare qualsiasi brusco abbassamento della pressione arteriosa. In presenza di funzione renale compromessa (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. o creatininemia superiore a 2,5 mg/100 ml=> 221 mmol/l) l’intervallo tra le somministrazioni deve essere prolungato per evitare il rischio di fenomeni di accumulo.

Usare con particolare prudenza nei pazienti anziani.

Tenere fuori della portata dei bambini.

Da usare sotto il diretto controllo del Medico.

Clortalidone

L’effetto ipotensivo dei tiazidici è aumentato nei simpatectomizzati, mentre diminuisce la reattività arteriosa alla noradrenalina.

Il basso dosaggio (25-50 mg al giomo) non determina eccessive perdite di potassio.

Come per le tiazidi e i diuretici correlati, si possono tuttavia verificare disordini nel bilancio elettrolitico sierico durante trattamenti prolungati.

Poiché l’escrezione di elettroliti viene aumentata, si dovrebbe evitare una dieta eccessivamente povera di sali.

In caso di trattamento prolungato, nei pazienti sottoposti a terapia infusionale con soluzioni povere di potassio, in quelli con emesi massiva, nei digitalizzati, nei cirrotici, in corso di terapia con steroidi o ACTH, è opportuno determinare periodicamente il quadro elettrolitico plasmatico ed urinario onde evitare stati di iponatriemia, ipokaliemia o alcalosi ipocloremica. Segni premonitori di squilibri elettrolitici sono secchezza della mucosa orale, sete, astenia, sonnolenza, crampi muscolari, ipotensione, oliguria, nausea, vomito, aritmie cardiache o comparsa di modificazioni ECGrafiche.

In caso di comparsa di tali segni di esaurimento, o se si verifica ulteriore perdita di potassio, dovuta alla comparsa delle patologie o all’instaurarsi delle terapie sovradescritte, si dovrà somministrare potassio sotto sorveglianza.

Nei pazienti iperuricemici o diabetici trattati con il clortalidone può aumentare il tasso uricemico o glicemico; il trattamento può evidenziare una predisposizione alla gotta o al diabete in soggetti altrimenti normali; nonostante questa influenza negativa sulla tolleranza al glucosio, il diabete mellito compare molto raramente durante il trattamento. Nei pazienti con iperlipidemia i valori sierici dei lipidi dovrebbero essere regolarmente controllati; in caso di innalzamento di tali valori si dovrebbe prendere in considerazione l’eventualità di sospendere la terapia.

Pazienti in trattamento con dosi relativamente alte possono sviluppare ipomagnesiemia accompagnata da manifestazioni e sintomi quali irritabilità, spasmi muscolari e aritmie cardiache.

I pazienti anziani, specie se affetti da malattie croniche, o con cirrosi epatica sono più soggetti a disturbi regolatori riguardanti il bilancio idroelettrolitico, e andrebbero pertanto sottoposti con maggior frequenza a controlli degli elettroliti plasmatici. Durante il trattamento con clortalidone sono stati osservati rari casi di iponatriemia accompagnata da sintomi neurologici (nausea, astenia, disorientamento progressivo, apatia).

La presenza del diuretico rende opportuna una certa cautela nell’uso del farmaco in soggetti con nefropatie ed epatopatie per la possibilità di provocare, come tutti i diuretici, iperazotemia, accumulo, coma epatico.

Reserpina

L’associazione con psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione con la reserpina.

Per quanto raramente, reazioni di ipersensibilità possono verificarsi specialmente negli allergopatici.

Usare con cautela in pazienti con anamnesi di ulcera gastrica o duodenale, gastrite erosiva acuta, calcoli biliari, anamnesi di depressione, ed inoltre in pazienti affetti da insufficienza cardiaca, bradicardia sinusale, disordini della conduzione cardiaca o pazienti recentemente infartuati.

Sospendere la somministrazione di reserpina 7 giorni prima di elettroshock terapia e qualche giomo prima di un intervento chirurgico, per evitare cadute pressorie durante l’anestesia.

In caso di interventi d’urgenza occorre somministrare un’adeguata dose di atropina prima dell’operazione, in modo da prevenire l’eccessiva bradicardia.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco