Ledercort: effetti collaterali e controindicazioni

Ledercort: effetti collaterali e controindicazioni

Ledercort 8 mg compresse (Triamcinolone) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Reumatismo articolare acuto, artrite reumatoide, asma bronchiale, dermatosi, edema angioneurotico, rinite vasomotoria, malattie allergiche, leucemia acuta, linfosarcoma, morbo di Hodgkin, alcuni tipi di leucemia cronica, lupus eritematoso, sindrome nefrosica, enfisema polmonare, fibrosi polmonare, borsite acuta, alcune discrasie ematiche.

In associazione con gli antibiotici nelle malattie infettive acute e croniche.

Ledercort 8 mg compresse: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ledercort 8 mg compresse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ledercort 8 mg compresse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Ledercort 8 mg compresse: controindicazioni

Infezioni micotiche sistemiche.

Ledercort 8 mg compresse: effetti collaterali

In corso di terapia cortisonica, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti: alterazioni del bilancio idro-elettrolitico che, raramente ed in pazienti particolarmente predisposti, possono arrivare all’ipertensione e alla insufficienza cardiaca congestizia; alterazioni muscoloscheletriche, quali osteoporosi, miopatie, fragilità ossea, complicazioni a carico dell’apparato gastro-intestinale che possono arrivare fino alla comparsa o all’attivazione di ulcera peptica; alterazioni cutanee quali ritardi nei processi di cicatrizzazione, assottigliamento e fragilità della cute; alterazioni neurologiche quali vertigini, cefalea e aumento della pressione endocranica; disendocrinopatie quali irregolarità mestruali, aspetto simil-cushingoide, disturbi della crescita nei bambini, interferenza con la funzionalità dell’asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress, diminuita tollerabilità ai glucidi e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonchè aumentata necessità di farmaci ipoglicemizzanti nei diabetici; complicazioni oftalmiche quali cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endoculare; negativizzazione del bilancio dell’azoto.

Ledercort 8 mg compresse: avvertenze per l’uso

Precauzioni

Le compresse Ledercort 8 mg possono essere ingerite come tali o disciolte in acqua zuccherata.

Queste compresse sono dotate – in virtù degli speciali ingredienti impiegati – di una disgregabilità particolarmente rapida (la dissoluzione in acqua richiede, infatti, pochi secondi). Si evita, così, il prolungato contatto della sostanza attiva con una zona ristretta della parete gastrica, facilitandone peraltro con lo stabilirsi di una superficie di contatto più ampia possibile, l’assorbimento.

Avvertenze

Nei pazienti in terapia corticosteroidea, sottoposti a particolari stress, è indispensabile un adattamento della dose in rapporto all’entità della condizione stressante.

I corticosteroidi possono mascherare alcuni segni di infezioni e durante il loro impiego si possono verificare infezioni intercorrenti.

In questi casi va sempre valutata l’opportunità di istituire una adeguata terapia antibiotica.

In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare una alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l’apporto di sodio e di potassio. Tutti i corticosteroidi aumentano l’escrezione di calcio.

I pazienti sotto terapia corticosteroidea non devono essere vaccinati contro il vaiolo. Altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono corticosteroidi specialmente ad alte dosi a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficienza di risposta anticorpale.

L’uso di triamcinolone nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia fulminante o disseminata, nei quali il corticosteroide va usato con appropriata terapia antitubercolare. Se i corticosteroidi vengono somministrati nei pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una stretta sorveglianza in quanto si può verificare una riattivazione della malattia. Nella corticoterapia prolungata questi soggetti devono ricevere una chemioprofilassi.

Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto diretto controllo del medico.

Uno stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta dal cortisonico, può essere minimizzata con una riduzione graduale del dosaggio. Questo tipo di relativa insufficienza può persistere per mesi dopo la sospensione della terapia. Quindi, in qualsiasi situazione di stress che si manifestasse in questo periodo, la terapia ormonica dovrebbe essere ripresa.

Poichè la secrezione mineralcorticoide può essere compromessa, bisognerebbe somministrare, in concomitanza, cloruro sodico e/o mineralcorticoidi.

Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta ai corticosteroidi può essere aumentata.

Si consiglia cautela nei pazienti con herpes simplex oculare, perchè è possibile una perforazione corneale.

La posologia di mantenimento deve essere sempre la minima capace di controllare la sintomatologia: una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente.

Durante la corticoterapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell’umore o della personalità, depressione grave o sintomi di vere e proprie psicosi. Una preesistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dai corticosteroidi. Nei pazienti con ipoprotrombinemia si consiglia prudenza nell’associare l’acido acetilsalicilico ai corticosteroidi.

I corticosteroidi devono essere somministrati con cautela nei seguenti casi: colite ulcerativa non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni piogeniche in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, ulcera peptica attiva o latente, insufficienza renale, ipertensione, osteoporosi, miastenia grave.

I bambini sottoposti a prolungata corticoterapia devono essere strettamente sorvegliati dal punto di vista della crescita e dello sviluppo.

I pazienti trattati con Ledercort devono essere attentamente sorvegliati poichè è uno steroide di elevata potenza.

Questo composto non causa ritenzione di sodio, edemi, ipertensione o aumento di peso; quindi questi sintomi non dovranno essere interpretati come segno di superdosaggio. Nei pazienti in cui si è verificata ritenzione di sodio associato ad edema in conseguenza di una precedente terapia steroidea o che presentano edemi causati da una malattia latente, quale lo scompenso cardiaco congestizio, possono verificarsi elevate perdite di peso.

L’incidenza dell’ulcera peptica o dell’osteoporosi è stata segnalata molto raramente e sempre in una percentuale di gran lunga inferiore a quella osservata con gli altri derivati del cortisone. In caso di reazioni avverse è consigliabile sospendere la somministrazione del farmaco.

La cura deve essere effettuata sotto il controllo del medico. Tenere fuori dalla portata dei bambini


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco