Mircera: effetti collaterali e controindicazioni

Mircera: effetti collaterali e controindicazioni

Mircera 200 mcg /0,3 ml soluzione iniettabile in siringa preriem (Metossipolietilenglicole-Epoetina Beta) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento dell’anemia sintomatica associata a insufficienza renale cronica (IRC) in pazienti adulti (vedere paragrafo 5.1).

Mircera 200 mcg /0,3 ml soluzione iniettabile in siringa preriem: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Mircera 200 mcg /0,3 ml soluzione iniettabile in siringa preriem ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Mircera 200 mcg /0,3 ml soluzione iniettabile in siringa preriem, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Mircera 200 mcg /0,3 ml soluzione iniettabile in siringa preriem: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipertensione non controllata.

Mircera 200 mcg /0,3 ml soluzione iniettabile in siringa preriem: effetti collaterali

Sintesi del profilo di sicurezza

I dati sulla sicurezza raccolti dagli studi clinici comprendono 3.042 pazienti affetti da insufficienza renale cronica, tra cui 1.939 trattati con MIRCERA e 1.103 con un altro ESA. Si prevede che circa il 6% dei pazienti trattati con MIRCERA manifesti reazioni avverse. La reazione avversa segnalata con maggiore frequenza è stata l’ipertensione (comune).

Lista delle reazioni avverse

Le reazioni avverse riportate nella Tabella 2 sono indicate secondo il sistema di classificazione per sistemi e organi MedDRA e secondo categoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite usando la seguente convenzione: molto comune (?1/10); comune (?1/100, <1/10); non comune (?1/1.000, <1/100); raro (?1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 2: Reazioni avverse attribuite al trattamento con MIRCERA in pazienti affetti da insufficienza renale cronica. Le reazioni avverse osservate solo sussessivamente alla commercializzazione sono contrassegnate (*).

Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa
Disturbi del sistema immunitario Raro Ipersensibilità
Patologie del sistema nervoso Non comune Cefalea
Raro Encefalopatia ipertensiva
Patologie vascolari Comune Ipertensione
Raro Vampata di calore
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro Eruzione cutanea, esantema maculo- papulare
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Non comune Trombosi dell’accesso vascolare

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Sono stati segnalati spontaneamente casi di trombocitopenia, con frequenza non nota.

Negli studi clinici si è osservata una lieve diminuzione della conta piastrinica che rimaneva entro il normale intervallo.

Conte piastriniche inferiori a 100 x 109/l sono state osservate nel 7% dei pazienti trattati con MIRCERA e nel 4% dei pazienti trattati con altri ESA.

Dati provenienti da uno studio controllato con epoetina alfa o darbepoetina alfa hanno riportato un’incidenza di ictus come comune.

Come con altri ESA, successivamente alla commercializzazione sono stati riportati casi di trombosi, compresi casi di embolia polmonare, con frequenza non nota (vedere paragrafo 4.4).

Aplasia eritroide pura (PRCA) mediata da anticorpi neutralizzanti antieritropoietina è stata segnalata, con frequenza non nota. In caso venga diagnosticata la PRCA, la terapia con MIRCERA deve essere sospesa e i pazienti non devono essere trattati con altre proteine eritropoietiche ricombinanti (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Mircera 200 mcg /0,3 ml soluzione iniettabile in siringa preriem: avvertenze per l’uso

La sicurezza e l’efficacia della terapia con MIRCERA non sono state stabilite in altre indicazioni, compreso il trattamento dell’anemia nei pazienti affetti da tumore.

Deve essere prestata cautela nell’incremento delle dosi di MIRCERA in pazienti con insufficienza renale cronica poichè dosi cumulative elevate di epoetina possono essere associate ad un aumentato rischio di mortalità e di gravi eventi cardiovascolari e cerebrovascolari. Nei pazienti con una scarsa risposta emoglobinica alle epoetine, devono essere prese in considerazione spiegazioni alternative alla base della scarsa risposta (vedere paragrafì 4,2 e 5,1).

Si raccomanda una terapia di integrazione del ferro per tutti i pazienti che presentino valori di ferritina sierica inferiori a 100 microgrammi/l o con una saturazione della transferrina inferiore al 20%. Per assicurare un’eritropoiesi efficace, lo stato del ferro deve essere valutato in tutti i pazienti prima e durante il trattamento.

La mancata risposta al trattamento con MIRCERA richiede una ricerca delle cause. La carenza di ferro, acido folico o vitamina B12 riduce l’efficacia degli ESA e pertanto deve essere corretta. La risposta eritropoietica puĂ² essere compromessa anche da infezioni concomitanti, episodi infiammatori o traumatici, perdita di sangue occulto, emolisi, tossicitĂ  grave da alluminio, patologie ematologiche preesistenti o fibrosi del midollo osseo. La valutazione deve comprendere una conta reticolocitaria. Se vengono escluse tutte le patologie citate e il paziente presenta un calo improvviso dell’emoglobina, associato a reticolocitopenia e anticorpi antieritropoietina, è necessario considerare un esame del midollo osseo per escludere la diagnosi di aplasia eritroide pura (Pure Red Cell Aplasia, PRCA). In caso di diagnosi di aplasia eritroide pura, la terapia con MIRCERA deve essere sospesa e i pazienti non devono essere trattati con un altro ESA.

Sono stati segnalati casi di aplasia eritroide pura causata dagli anticorpi antieritropoietina in associazione a tutti gli ESA, incluso MIRCERA. Questi anticorpi hanno mostrato reazione crociata con tutti gli ESA e i pazienti con presenza sospetta o confermata di anticorpi antieritropoietina non devono essere trattati con MIRCERA (vedere paragrafo 4.8).

PRCA in pazienti con epatite C: in caso di riduzione paradossa dell’emoglobina e insorgenza di anemia grave associata a una bassa conta reticolocitaria, il trattamento con epoetina deve essere interrotto e devono essere eseguiti test anticorpali anti-eritropoietina. Alcuni casi sono stati segnalati in pazienti con epatite C trattati con interferone e ribavirinae terapia concomitante con epoetine. Le epoetine non sono approvate per il trattamento dell’anemia associata a epatite C.

Monitoraggio della pressione arteriosa: come con altri ESA, la pressione arteriosa puĂ² aumentare durante il trattamento con MIRCERA. La pressione arteriosa deve essere adeguatamente controllata in tutti i pazienti prima, all’inizio e durante il trattamento con MIRCERA. In caso di ipertensione difficile da controllare con un trattamento farmacologico o con la dieta, la dose deve essere ridotta o il trattamento deve essere sospeso (vedere paragrafo 4.2).

Concentrazione di emoglobina: in pazienti con insufficienza renale cronica, la concentrazione di mantenimento dell’emoglobina non deve superare il limite superiore del livello di emoglobina target raccomandato nel paragrafo 4.2. Negli studi clinici è stato osservato un rischio aumentato di morte, di gravi eventi cardiovascolari, inclusa la trombosi, o eventi cerebrovascolari che includono l’ictus quando sono stati somministrati ESA, per raggiungere un livello target di emoglobina superiore a

g/dl (7,5 mmol/l) (vedere paragrafo 4.8).

Studi clinici controllati non hanno dimostrato benefici significativi attribuibili alla somministrazione di epoetine, quando la concentrazione di emoglobina viene aumentata oltre il livello necessario a controllare i sintomi dell’anemia e ad evitare trasfusioni ematiche.

La sicurezza e l’efficacia del trattamento con MIRCERA non sono state stabilite per i pazienti affetti da emoglobinopatie, convulsioni, emorragie o anamnesi recenti di emorragie con necessitĂ  di trasfusioni oppure con livelli di piastrine superiori a 500 x 109/l. In questi pazienti deve essere pertanto prestata cautela.

Effetto sulla crescita tumorale: MIRCERA, come gli altri ESA, è un fattore di crescita che stimola principalmente la produzione di eritrociti. I recettori dell’eritropoietina possono essere espressi sulla superficie di una varietĂ  di cellule tumorali. Come con tutti gli altri fattori di crescita, esiste il rischio che gli ESA possano stimolare la crescita di qualsiasi tipo di neoplasia maligna. Due studi clinici controllati in cui venivano somministrate epoetine a pazienti affetti da diverse neoplasie, tra cui il cancro della testa e del collo e il carcinoma mammario, hanno mostrato una mortalitĂ  eccessiva inspiegata.

L’impiego scorretto di MIRCERA da parte di individui sani puĂ² causare un aumento eccessivo dell’emoglobina. Questo puĂ² essere associato a complicanze cardiovascolari potenzialmente letali.

Tracciabilità di MIRCERA: al fine di migliorare la tracciabilità degli ESA, il nome commerciale dell’ESA somministrato deve essere registrato (o specificato) in modo chiaro nella cartella del paziente.

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per ml, cioè è praticamente ‘senza sodio’.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco