Pennsaid: effetti collaterali e controindicazioni

Pennsaid: effetti collaterali e controindicazioni

Pennsaid (Diclofenac Sodico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

PENNSAID (16 mg/ml di diclofenac sodico) è una soluzione cutanea indicata nel sollievo sintomatico del dolore associato all’osteoartrite delle articolazioni superficiali, compreso il ginocchio.

Non sono disponibili dati sull’uso di PENNSAID nelle articolazioni grandi e profonde, rivestite da strati muscolari o di altri tessuti molli, come l’anca o la colonna vertebrale.

Pennsaid: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Pennsaid ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Pennsaid, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Pennsaid: controindicazioni

PENNSAID (16 mg/ml di diclofenac sodico) è controindicato

in pazienti con ipersensibilitĂ  al principio attivo, al dimetilsolfossido (DMSO) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1

durante la gravidanza e l’allattamento

in quei soggetti nei quali si siano verificati, dopo assunzione di acido acetilsalicilico (ASA) per via orale o di altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), accessi asmatici, orticaria, riniti acute o altre manifestazioni allergiche, poiché esiste un potenziale di sensibilità incrociata con altri FANS, anche di gruppi differenti.

Pennsaid: effetti collaterali

Gli effetti indesiderati sono divisi in quelli che si manifestano nel sito di applicazione e quelli che si manifestano come un effetto sistemico.

Applicazione topica:

. Sei studi clinici controllati in doppio-cieco hanno messo in evidenza i seguenti effetti indesiderati con un significativo incremento nell’incidenza nel gruppo trattato con PENNSAID rispetto al gruppo di confronto trattato con placebo. Nel sito di applicazione, i casi di secchezza cutanea (35,80% contro 6,86% del gruppo trattato con placebo) e rash (10,44% contro 2,86% del gruppo trattato con placebo) erano statisticamente significativi.

Altri effetti indesiderati di PENNSAID, che sono risultati statisticamente significativi rispetto al placebo, sono costipazione (3,83% contro 0,57%), dispepsia (8,98% contro 4%) e

flatulenza (4,49% contro 0,57%).

Sono state riportate reazioni fotoallergiche e dermatiti da contatto dopo l’applicazione topica di diclofenac.

L’assorbimento sistemico di diclofenac sodico dopo applicazione topica di PENNSAID è molto basso paragonato a quello relativo all’assunzione di compresse di diclofenac sodico, Tuttavia, quando PENNSAID è applicato ad un’area relativamente estesa della pelle per un periodo di tempo prolungato, non puĂ² essere completamente esclusa la possibilitĂ  di effetti indesiderati sistemici simili agli effetti sistemici causati dal diclofenac (vedere dì seguìto) per via orale. Possibili effetti indesiderati sistemici sono descritti piĂ¹ avanti.

Somministrazione orale:

La somministrazione orale di diclofenac provoca eventi avversi dovuti a reazioni gastrointestinali sia a livello sistemico che locale.

Gli eventi avversi gastrointestinali piĂ¹ gravi sono le ulcerazioni e le emorragie, mentre le reazioni dermatologiche piĂ¹ gravi, sebbene rare, sono rappresentate dall’eritema multiforme (sindromi di Stevens-Johnson e di Lyell). Sono stati segnalati occasionali decessi, soprattutto negli anziani.

Reazioni bollose inclusa Sindrome di Stevens Johnson e Necrolisi tossica Epidermica (molto rare)

Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati segnalati in associazione a trattamento con FANS.

Gli eventi avversi sono classificati in base alla frequenza come segue: molto comune (?1/10), comune (?1/100, <1/10), non comune (?1/1.000, <1/100), raro (?1/10.000, <1/1,000) e molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili)

Patologie gastrointestinali:

Non comune: dolori epigastrici, gastrici o addominali, crampi addominali, nausea, dispepsia, anoressia, diarrea, vomito e flatulenza.

Raro: sanguinamenti gastrointestinali (diarrea sanguinolenta, melena, ematemesi) ulcerazioni gastriche e intestinali con o senza sanguinamento o perforazione.

Non nota: affezioni dell’intestino crasso (ad esempio: colite emorragica non specifica ed aggravamento di coliti ulcerose o del morbo di Crohn), strozzamenti diaframmatici intestinali, iperacidità, stomatite, glossite, lingua impastata, lesioni dell’esofago, costipazione e pancreatite, disordini dell’alterazione del gusto

Patologie del sistema nervoso:

Non comune: capogiri, cefalee e vertigini.

Raro: sonnolenza, malessere, disturbi della concentrazione e stanchezza.

Non nota: disturbi sensori che includono parestesia, disturbi della memoria, disorientamento, insonnia, irritabilitĂ , convulsioni, depressione, ansietĂ , incubi, tremori, reazioni psicotiche e meningite asettica.

Patologie dell’occhio:

Non nota: disturbo della visione (visione annebbiata, diplopia) Patologie dell’orecchio e del labirinto:

Non nota: compromissione dell’udito, tinnito Patologie cardiache:

Raro: palpitazioni, angina e aritmia.

Non nota: aggravamento di insufficienza cardiaca e ipertensione. Patologie vascolari:

Non nota: vasculite

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Non comune: eruzioni cutanee e pruriti.

Raro: orticaria.

Non nota: dermatosi bollosa, eritema, eczema, eritema multiforme, sindrome di Stevens- Johnson, sindrome di Lyell (necrolisi epidermica tossica), eritroderma (dermatite esfoliante), perdita di capelli, reazioni di fotosensibilitĂ  e porpora, che includono porpora allergica.

Patologie renali e urinarie:

Raro: edema (al viso, generalizzato, periferico).

Non nota: insufficienza renale acuta, sindrome nefrotica, anomalie urinarie (per es. ematuria e proteinuria), nefrite interstiziale e necrosi papillare.

Patologie del sistema emolinfopoietico:

Non nota: trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, anemia emolitica, anemia aplastica e anemia dovuta a sanguinamento gastrointestinale.

Patologie epatobiliari:

Non comune: aumenti (? 3 volte al di sopra del normale limite) di AST, ALT.

Raro: alterazioni della funzionalitĂ  del fegato che includono epatite con o senza ittero.

Non nota: epatite fulminante.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

Raro: reazioni da ipersensibilità come asma in pazienti sensibili all’acido acetilsalicilico, per es. broncospasmo; reazioni anafilattiche/anafilattoidi sistemiche, inclusa ipotensione.

Non nota: polmonite.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Pennsaid: avvertenze per l’uso

La comparsa di effetti indesiderati puĂ² essere ridotta utilizzando la minima dose efficace per il piĂ¹ breve tempo necessario per il controllo dei sintomi.

Anziani: Negli anziani vi è un’aumentata frequenza di reazioni avverse ai FANS per uso orale, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali.

Pazienti con storia di tossicitĂ  gastrointestinale, in particolare se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo anomalo a livello addominale (specialmente emorragia gastrointestinale) soprattutto nelle fasi iniziali della terapia.

Sono state riportate molto raramente, in associazione all’uso di FANS, reazioni cutanee gravi, alcune delle quali fatali, inclusa dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, e necrolisi tossica epidermica (vedere paragrafo 4.8).

Nei pazienti il massimo rischio di tali reazioni si verifica nelle fasi iniziali della terapia: l’insorgenza delle reazioni si verifica infatti entro il primo mese di terapia nella maggior parte dei casi.

La terapia con PENNSAID deve essere interrotta alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilitĂ .

Ai pazienti deve essere raccomandato di lavarsi le mani dopo l’applicazione per evitare il contatto con gli occhi, le mucose e la cute non interessata al trattamento.

Nessun altro medicinale deve essere applicato all’area interessata contemporaneamente a PENNSAID.

L’eventualitĂ  che possano verificarsi effetti indesiderati a seguito dell’applicazione topica di PENNSAID è molto bassa se confrontata con la frequenza di insorgenza di effetti indesiderati a seguito di somministrazione di diclofenac per via orale, a causa del basso assorbimento sistemico di PENNSAID. Questo medicinale deve essere usato con cautela in pazienti con funzionalitĂ  renale compromessa in quanto sono stati osservati casi isolati di reazioni sistemiche con deterioramento della funzionalitĂ  renale a seguito di somministrazione orale o topica di FANS. Deve essere preso in considerazione il dosaggio piĂ¹ basso di PENNSAID per articolazione.

Sistema epatico

E’ possibile il verificarsi di un leggero aumento dei valori nei test di funzionalitĂ  epatica a seguito del trattamento con PENNSAID. Se tali valori anormali dovessero persistere o peggiorare, o se dovessero insorgere segni o sintomi clinici indicanti una malattia epatica, o dovessero insorgere altre manifestazioni (es. eosinofilia, rash) la somministrazione di PENNSAID deve essere interrotta. Se dovesse verificarsi la necessitĂ  di somministrare questo medicinale in presenza di una grave compromissione della funzionalitĂ  epatica, ciĂ² deve avvenire sotto attenta osservazione medica.

Usare cautela nell’uso di diclofenac sodico in pazienti con porfiria epatica, in quanto il diclofenac sodico puĂ² scatenare una crisi.

Sistema gastrointestinale

Ulcerazioni peptiche, perforazioni ed emorragie gastrointestinali, a volte gravi e raramente mortali, in presenza o assenza di sintomi preliminari, sono state segnalate nel corso di terapie orali o rettali con farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS). Tuttavia, il livello massimo di diclofenac nel siero, dopo l’applicazione topica di PENNSAID, è basso (50 volte minore di quello raggiunto dopo la somministrazione orale di 25 mg di diclofenac). Quindi, PENNSAID (diclofenac sodico) puĂ² essere ragionevolmente somministrato sotto stretto controllo medico a pazienti inclini a irritazioni gastrointestinali, inclusi quelli con storia di ulcera peptica indotta da altri antiinfiammatori non steroidei o affetti da altre malattie infiammatorie del tratto gastrointestinale (come colite ulcerosa o morbo di Crohn‘s). In tali casi il medico deve valutare i benefici del trattamento in rapporto ai possibili rischi (Vedere paragrafì 4.3 e 4.8).

Il paziente deve essere istruito a contattare immediatamente il proprio medico curante ai primi segni o sintomi di ulcera gastrica o di emorragia gastrointestinale. Tali reazioni possono verificarsi in qualunque momento durante il trattamento, senza sintomi o segni preliminari.

Dermatologia

La parte trattata con PENNSAID non deve essere coperta da bendaggi occlusivi. PENNSAID deve essere applicato sulla cute priva di lesioni o infezioni. Non usare PENNSAID in superfici articolari con pregresse malattie cutanee (es. psoriasi) se non dietro consiglio del Vostro medico curante.

E’ sconsigliata l’applicazione di PENNSAID sulle mucose.

IpersensibilitĂ 

Il dimetilsolfossido (DMSO) contenuto in PENNSAID puĂ² indurre la liberazione di istamina ed occasionalmente sono state segnalate anche reazioni da ipersensibilitĂ  dopo somministrazione topica. In presenza di eventuali reazioni anafilattoidi è necessario istituire una terapia adeguata ed interrompere l’applicazione di PENNSAID.

Oftalmologia

Negli studi su animali, alte dosi, in particolare per via orale, di DMSO hanno causato modificazioni anomale del cristallino dell’occhio. Negli studi su primati e nell’uomo, non sono state osservate tali modificazioni dopo somministrazioni oculari ed orali di dimetilsolfossido.

Infezioni

Gli effetti antiinfiammatori e analgesici del diclofenac sodico possono mascherare i consueti segni di infezione. Quindi il medico deve prestare particolare attenzione al possibile sviluppo di infezioni cutanee localizzate nell’area su cui il paziente ha applicato il farmaco.

Si è constatato che la concentrazione massima di diclofenac nel sangue, dopo l’applicazione della dose massima di PENNSAID (1ml), è inferiore a 10 ng/ml. Tale valore è 50 volte minore della concentrazione massima di diclofenac nel sangue dopo somministrazione orale di 25 mg di diclofenac.

Eccipienti:

PENNSAID contiene dimetilsolfossido (DMSO) che puĂ² causare sonnolenza e cefalea e puĂ² essere irritante per la cute.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco