Rotilen: effetti collaterali e controindicazioni

Rotilen: effetti collaterali e controindicazioni

Rotilen (Metaciclina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Infezione da germi gram-positivi, e gram-negativi sensibili alle tetracicline.

Rotilen: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Rotilen ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Rotilen, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Rotilen: controindicazioni

Riconosciuta ipersensibilità alle tetracicline.

Rotilen: effetti collaterali

In corso di trattamento con tetracicline possono manifestarsi alcuni fra i seguenti effetti collaterali:

manifestazioni gastroenteriche: anoressia, nausea, vomito, diarrea, glossite e altre mucositi;

manifestazioni cutanee: eruzioni di tipo eritematoso o maculopapulare;

reazioni di ipersensibilità: eruzioni orticarioidi, porpora anafilattoide, edema angioneurotico; alterazioni ematologiche: rarissimi casi di anemia emolitica, neutropenia, trombocitotenia ed eosinofilia.

Rotilen: avvertenze per l’uso

Avvertenze:

Nel tessuto osseo in via di formazione le tetracicline possono dar luogo ad un complesso stabile di calcio senza che peraltro siano stati riportati nell’uomo particolari effetti dannosi.

L’uso delle tetracicline durante il periodo della formazione dei denti (seconda metà della gravidanza, periodo neonatale e prima infanzia) può causare pigmentazione dentaria permanente (giallo-bruna); ciò si verifica soprattutto in seguito all’uso protratto di questi antibiotici ma è stato osservato anche dopo periodi di trattamento brevi ma ripetuti.

Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessità e sotto diretto controllo del medico.

Reazioni di fotosensibilizzazione possono manifestarsi in corso di trattamento in soggetti predisposti; è opportuno tenere presente questa eventualità ed interrompere il trattamento non appena compare eritema cutaneo.

In soggetti con presenza di insufficienza renale, anche dosi normali di tetracicline possono dar luogo ad accumulo in circolo con possibili danni epatici; in questi casi è necessario adattare la posologia al grado di funzionalità renale, ricorrendo, se del caso, a controlli dei livelli ematici (che non dovrebbero mai superare i 15 mcg/ml) e della funzionalità epatica. Inoltre è da tenere presente che le tetracicline esplicano un azione antianabolica che può aggravare stati di insufficienza renale.

Per evitare irritazioni esofagee, assumere il prodotto con un adeguata quantità di acqua.

L’uso del prodotto può occasionalmente dar luogo a superinfezioni da organismi resistenti.

Tenuto conto della possibilità di germi resistenti quando non è sicura la nozione di sensibilità del germe stesso verso l’antibiotico, è necessario procedere ad opportuni test batteriologici.

Precauzioni d’impiego.

Come altri antibiotici il trattamento con tetracicline può dar luogo a superinfezioni da agenti batterici resistenti o da miceti.

È da tenere presente la possibilità di enterocoliti da Stafilococchi resistenti o da Clostridium difficile. Nel trattamento delle infezioni gonococciche va posta attenzione al rischio di mascherare le manifestazioni di una sifilide consistente: è opportuno, in questi casi, effettuare i controlli sierologici per almeno quattro mesi.

Cicli di trattamento a lungo termine richiedono periodici controlli della crasi ematica e della funzionalità epatica e renale.

Se le tetracicline vengono impiegate nelle infezioni da Streptococco beta emolitico del gruppo A il trattamento deve durare non meno di dieci giorni.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco