Rubroferrina: effetti collaterali e controindicazioni

Rubroferrina: effetti collaterali e controindicazioni

Rubroferrina (Sodio Ferrigluconato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Anemie ferroprive, di qualsiasi origine. Ritardi nello sviluppo ponderale. Gravidanza, puerperio, in condizioni di carenza. Allattamento. Anemie ed emorragie ricorrenti. Stati carenziali per diete incongrue. Stati carenziali nel bambino o nell’anziano. Coadiuvante nelle convalescenze e nella insufficienza epatica.

Rubroferrina: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Rubroferrina ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Rubroferrina, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Rubroferrina: controindicazioni

Accertata ipersensibilità ai componenti.

Anemie emolitiche, aplastiche e sideroacrestiche. Cirrosi epatica. Pancreatiti croniche. Pielonefriti. Talassemia.

Rubroferrina: effetti collaterali

Sono possibili casi di intolleranza gastroenterica; si possono verificare: stitichezza, nausea, diarrea, dolori epigastrici di modesta rilevanza e, comunque, transitori.

È possibile rilevare una colorazione scura delle feci, priva di ogni significato clinico.

Rubroferrina: avvertenze per l’uso

In caso di fenomeni di intolleranza a livello gastrico, assumere il medicinale a stomaco pieno.

La specialità è indicata anche per i pazienti cui sia stato limitato od interdetto il consumo di saccarosio.

In caso di anemia, prima di iniziare la terapia, va accertato il tipo di anemia e le cause di essa.

I preparati contenenti ferro, somministrati per lunghi periodi, possono indurre modificazioni della colorazione delle unghie: il fatto può essere ovviato diluendo il preparato, prima della assunzione, con maggiori quantità di liquido, o applicazione, sulle unghie, di acqua ossigenata, se il fenomeno si è già verificato.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco