Securact: effetti collaterali e controindicazioni

Securact: effetti collaterali e controindicazioni

Securact 10 mg/ml soluzione iniettabile, siringa preriempita (Metotrexato Sodico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

– Artrite reumatoide in fase attiva (AR) nei pazienti adulti in cui è indicato il trattamento con farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs).

– Poliartriti gravi, artrite idiopatica giovanile (AIG) attiva, quando la risposta ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) è inadeguata.

– Forme gravi di psoriasi volgare soprattutto del tipo a placche, non trattabile in maniera appropriata con le terapie convenzionali quali fototerapia, terapia PUVA e retinoidi, e artrite psoriasica grave.

Securact 10 mg/ml soluzione iniettabile, siringa preriempita: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Securact 10 mg/ml soluzione iniettabile, siringa preriempita ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Securact 10 mg/ml soluzione iniettabile, siringa preriempita, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Securact 10 mg/ml soluzione iniettabile, siringa preriempita: controindicazioni

Securact è controindicato nel caso di:

– ipersensibilità accertata al metotrexato o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

– Insufficienza epatica (vedere anche paragrafo 4.2).

– Abuso di alcol.

Insufficienza renale (clearance della creatinina < 20 ml/minuto, vedere anche il paragrafo 4.2)

– Discrasia ematica preesistente quale ipoplasia midollare, leucopenia, trombocitopenia o significativa anemia

– gravi infezioni acute o croniche quali tubercolosi e HIV.

– Ulcerazione del cavo orale e accertata ulcera gastrointestinale in fase attiva

Gravidanza, allattamento (vedere anche paragrafo 4.6).

– Contemporanea vaccinazione con vaccini vivi.

Securact 10 mg/ml soluzione iniettabile, siringa preriempita: effetti collaterali

La comparsa di effetti indesiderati e la loro gravità dipendono dal dosaggio e dalla frequenza con cui Securact è somministrato. Tuttavia, giacché effetti indesiderati severi possono insorgere anche se la terapia è effettuata a dosaggi ridotti, è imperativo sottoporre i pazienti a controlli medici periodici a intervalli ravvicinati.

Nella maggior parte dei casi gli effetti indesiderati, se riconosciuti tempestivamente, sono transitori. Nell’eventualità della comparsa di tali effetti, in ogni caso, è necessario ridurre il dosaggio o sospendere la terapia e devono essere prese contromisure adeguate (vedere paragrafo 4.9). La terapia con metotrexato deve essere quindi ripresa con cautela valutando attentamente la necessità del trattamento e rivolgendo una maggiore attenzione alla possibilità di una ricomparsa della tossicità.

La frequenza degli eventi avversi riportata nella tabella è determinata utilizzando le seguenti definizioni convenzionali:

molto comuni (≥1/10), comuni (≥1/100 a <1/10), non comuni (≥1/1.000 a <1/100), rari (≥1/10.000 a <1/1.000) e molto rari (<1/10.000), non noti (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Ulteriori dettagli sono riportati nella tabella stessa. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine descrescente di gravità.

Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi sono i seguenti.

Dopo la somministrazione del metotrexato per via intramuscolare, talvolta possono manifestarsi localmente effetti indesiderati (sensazione di bruciore) o lesioni (formazione di ascesso sterile, distruzione del tessuto adiposo), in corrispondenza del sito di iniezione.

La somministrazione del metotrexato per via sottocutanea, invece, evidenzia una buona tollerabilità a livello locale e sino ad ora sono state osservate soltanto reazioni cutanee lievi, il cui numero è andato diminuendo nel corso del trattamento.

Molto comuni Comuni Non comuni Rari Molto rari
Infezioni e infestazioni Sepsi, infezioni opportunistiche (talvolta fatali), infezioni causate dal citomegalovirus
Patologie cardiache Pericardite, effusione pericardica, tamponamento cardiaco
Patologie del sistema emolinfopoietico Leucocitopenia, trombocitopenia, anemia. Pancitopenia, agranulocitosi, patologie emopoietiche. Anemia megaloblastica. Decorso severo della depressione midollare, anemia aplastica, linfadenopatia, disturbi linfoproliferativi (parzialmente reversibili), eosinofilia e neutropenia.
Disturbi del sistema immunitario Immunosoppressione, ipogammaglobulinemia.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Disturbi psichiatrici Insonnia
Patologie del sistema nervoso Cefalea, stanchezza, sonnolenza Vertigini, confusione, depressione, convulsioni. Disturbi visivi gravi, alterazioni dell’umore. Dolore, astenia muscolare o parestesia degli arti, alterazioni del gusto (sapore metallico), meningismo (paralisi, vomito), meningite asettica acuta.
Patologie dell’occhio Disturbi della vista Congiuntivite, retinopatia
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Casi singoli di linfoma, che in vari casi sono tornati nella norma una volta sospeso il trattamento con il metotrexato. In uno studio recente non è stato possibile stabilire se la terapia con metotrexato accresca l’incidenza dei linfomi.
Patologie vascolari Ipotensione, episodi tromboembolici (ivi incluse trombosi arteriosa e cerebrale, tromboflebite, trombosi venosa profonda, trombosi venosa retinica, embolia polmonare).
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Complicanze polmonari dovute a polmonite/alveolite interstiziale e decessi correlati (indipendentemente dalla dose e dalla durata della terapia con metotrexato). Sintomi tipici possono essere: malessere generale, tosse secca, irritante, affanno fino a dispnea in condizione di riposo, dolore toracico, febbre. In caso di sospetta insorgenza di tali complicanze, il trattamento con Securact deve essere sospeso immediatamente e deve essere esclusa la presenza di infezioni (compresa la polmonite). Fibrosi polmonare. Faringite, apnea, asma bronchiale. Polmonite da Pneumocystis carinii, affanno, malattia ostruttiva cronica polmonare. Infezioni, inclusa polmonite. Effusione pleurica
Patologie gastrointestinali Perdita d’ appetito, nausea, vomito, dolore addominale, infiammazione e ulcerazione delle mucose del cavo orale e della gola (soprattutto entro le prime 24-48 ore dalla somministrazione di Securact), stomatite, dispepsia. Diarrea (soprattutto durante le prime 24-48 ore dalla somministrazione di Securact). Ulcere ed emorragie gastrointestinali. Enterite, melena, gengivite, malassorbimento. Ematemesi, megacolon tossico.
Patologie epatobiliari Innalzamento degli enzimi epatici (ALAT, ASAT, fosfatasi alcalina e bilirubina). Sviluppo di fegato grasso, fibrosi e cirrosi epatiche (si manifestano frequentemente nonostante enzimi epatici, peraltro controllati periodicamente, entro i limiti di normalità), metabolismo diabetico, diminuzione dell’albumina sierica. Epatite acuta e epatotossicità. Riattivazione di un’epatite cronica, degenerazione epatica acuta. Sono state osservate, inoltre, epatite da herpes simplex e insufficienza epatica (vedere anche le note riguardanti la biopsia epatica al paragrafo 4.4).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Esantema, eritema, prurito. Orticaria, fotosensibilità, iperpigmentazione della cute, caduta dei capelli, aumento dei noduli reumatici, herpes zoster, lesioni dolorose delle placche psoriasiche, reazioni tossiche severe: Vasculite, eruzione cutanea erpetiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell). Marcate modificazioni pigmentarie delle unghie, acne, petecchie, ecchimosi, eritema multiforme, eruzioni cutanee eritematose . Paronichia acuta, foruncolosi, telangiectasia. Sono state osservate, inoltre, nocardiosi, istoplasma e micosi criptococcica, ed herpes simplex disseminato. Vasculite allergica, idradenite
Patologie del tessuto connettivo e dell’apparato muscolo-scheletrico Artralgia, mialgia, osteoporosi Fratture da stress
Patologie renali e urinarie Infiammazione e ulcere della vescica (talvolta con ematuria), disuria. Insufficienza renale, oliguria, anuria, azotemia. Proteinuria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazioni allergiche gravi che evolvono in shock anafilattico. Febbre, alterazione del processo riparativo delle ferite.
Esami diagnostici
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Infiammazione e ulcerazione vaginale. Perdita della libido, impotenza, oligospermia, alterazioni del ciclo mestruale, perdite vaginali, infertilità.

Securact 10 mg/ml soluzione iniettabile, siringa preriempita: avvertenze per l’uso

Ai pazienti deve essere spiegato con chiarezza che la terapia deve essere somministrata una volta a settimana e non tutti i giorni.

I soggetti in terapia con Securact devono essere adeguatamente monitorati in modo che possano essere individuati e valutati con la massima tempestività gli eventuali segni di un effetto tossico del farmaco. Il metotrexato, pertanto, deve essere somministrato solamente da o sotto la supervisione di medici con conoscenze ed esperienza adeguate anche nell’uso della terapia con antimetaboliti. A causa della possibilità di reazioni tossiche gravi o persino fatali, il paziente deve essere informato in maniera completa dei rischi connessi alla terapia e delle misure di sicurezza raccomandate.

Deve essere considerato, in ogni caso, che i dosaggi superiori a 20 mg/settimana possono associarsi ad un significativo aumento della tossicità e in particolare della soppressione midollare.

È stato documentato che nell’uomo il metotrexato è causa d’infertilità, oligospermia, alterazioni del ciclo mestruale e amenorrea sia durante la terapia che per un breve periodo dopo la conclusione della stessa e può inoltre avere effetti embriotossici ed indurre aborti e malformazioni fetali. In considerazione di questi effetti, pertanto, è necessario che con i pazienti in età fertile siano discussi i possibili rischi di conseguenze sulla riproduzione (vedere paragrafo 4.6).

Controlli e misure di sicurezza raccomandati

Prima dell’avvio della terapia o alla ripresa della stessa dopo un periodo d’interruzione: esame emocromocitometrico completo con conta ematica differenziale e conta piastrinica, enzimi epatici, bilirubina, albumina sierica, radiografia del torace e test di funzionalità renale. Se clinicamente indicato, escludere tubercolosi ed epatite.

Durante la terapia (almeno una volta al mese durante i primi sei mesi e poi ogni tre mesi):

se il farmaco viene somministrato ad un dosaggio più elevato, valutare la possibilità d’intensificare il monitoraggio.

1- Ispezione della cavità orale e della gola per eventuali alterazioni mucosali.

2- Esame emocromocitometrico completo con conta ematica differenziale e conta piastrinica. La depressione ematopoietica indotta dal metotrexato può manifestarsi in maniera improvvisa e a dosaggi apparentemente sicuri. Nell’eventualità di qualsiasi calo significativo della conta piastrinica o leucocitaria, è necessario interrompere immediatamente il trattamento e instaurare una terapia di supporto adeguata. Ai pazienti deve inoltre essere indicato di riferire la comparsa di tutti gli eventuali segni e sintomi associabili alla presenza di un’infezione. Nei soggetti sottoposti a concomitante terapia ematotossica (ad es. con leflunomide) devono essere effettuati attenti controlli della conta ematica e piastrinica.

3- Test di funzionalità epatica: è necessario prestare particolare attenzione all’instaurarsi di un’eventuale tossicità epatica. Non avviare oppure interrompere il trattamento in caso di presenza o di sviluppo in corso di terapia, di alterazioni dei risultati degli esami della funzionalità epatica o della biopsia epatica. Solitamente tali alterazioni rientrano nei parametri di normalità entro due settimane, dopodiché il trattamento può essere ripreso a discrezione del merito curante. Le indicazioni per il trattamento delle patologie reumatiche non presentano evidenze a supporto dell’impiego della biopsia epatica ai fini del monitoraggio dell’epatotossicità. Nei pazienti con psoriasi la necessità di una biopsia epatica prima o durante la terapia è controversa. Sono necessari ulteriori ricerche volte a stabilire se i test ematochimici epatici ripetuti o il propeptide del collagene di tipo III siano sufficientemente in grado di individuare l’epatotossicità. Questa valutazione deve distinguere tra pazienti senza fattori di rischio e pazienti con fattori di rischio quali storia clinica di abuso di alcol, incremento persistente degli enzimi epatici, anamnesi di malattia epatica, anamnesi familiare di malattia epatica ereditaria, diabete mellito, obesità e storia clinica d’esposizione significativa a prodotti chimici o farmaci epatotossici e trattamento prolungato con metotrexato o assunzione di dosi cumulative pari o superiori a 1,5 g. Monitoraggio degli enzimi epatici nel siero. Sono stati segnalati dai pazienti, con una frequenza del 13-20%, aumenti transitori delle transaminasi a livelli due o tre volte superiori al limite di normalità. Nell’eventualità di un incremento costante degli enzimi epatici, è necessario considerare la possibilità di una riduzione del dosaggio o di un’interruzione della terapia. A causa dei potenziali effetti tossici del metotrexato a carico del fegato, durante la terapia non devono essere somministrati altri farmaci che possono compromettere la funzionalità epatica a meno di evidente necessità e deve inoltre essere evitato o fortemente ridotto il consumo di alcol (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci epatotossici (ad es. leflunomide) è necessario effettuare un controllo più rigoroso degli enzimi epatici, Le medesime precauzioni devono essere prese nel caso di somministrazione di concomitanti terapie ematotossiche.

4- Monitorare la funzionalità renale attraverso analisi delle urine e test della funzionalità dei reni. Poiché il metotrexato è eliminato principalmente attraverso i reni, in presenza di un’insufficienza renale è prevedibile un aumento delle concentrazioni che può produrre gravi effetti indesiderati. Nei casi suscettibili di compromissione renale (ad es. nei pazienti anziani) è necessario effettuare un monitoraggio più ravvicinato, in particolare, nell’eventualità della co-somministrazione di farmaci caratterizzati da un effetto sull’eliminazione del metotrexato, che possono causare un danno renale (ad es. i farmaci antinfiammatori non steroidei) o potenzialmente indurre alterazioni ematopoietiche. La disidratazione può altresì intensificare la tossicità del metotrexato.

5- Apparato respiratorio. Polmonite interstiziale acuta o cronica, sovente associata a eosinofilia ematica; sono stati inoltre segnalati decessi. Dispnea, tosse (soprattutto secca e non produttiva) e febbre costituiscono la sintomatologia tipica della patologia, per la quale i pazienti devono essere controllati ad ogni visita di follow-up. I pazienti devono inoltre essere informati del rischio di polmonite e deve essere loro indicato di contattare immediatamente il medico in caso di comparsa di tosse persistente o dispnea. Nei soggetti con sintomi a carico dei polmoni, il metotrexato deve essere sospeso e devono essere effettuate delle indagini complete (tra cui la radiografia del torace) per escludere la presenza d’infezioni. Se si sospetta l’insorgenza di una malattia polmonare indotta dal farmaco, iniziare la terapia con cortisonici e interrompere la somministrazione del metotrexato. La sintomatologia polmonare richiede una diagnosi rapida e l’interruzione del trattamento con metotrexato. La polmonite può insorgere in associazione con tutti i dosaggi.

6- A causa dell’effetto sul sistema immunitario, il metotrexato può compromettere la risposta ad un vaccino e alterare i risultati dei test immunologici. Particolare cautela si richiede anche in presenza d”infezioni croniche inattive (ad esempio herpes zoster, tubercolosi, epatite B o C) a causa di una possibile attivazione. La vaccinazione concomitante con vaccini vivi, pertanto, non deve essere effettuata.

7- Nei pazienti che assumono bassi dosaggi di metotrexato possono manifestarsi linfomi maligni in tal caso la terapia deve essere interrotta. Se il linfoma non regredisce in maniera spontanea, è necessario avviare una terapia citotossica. I versamenti pleurici e le asciti devono essere drenati prima dell’inizio della terapia con metotrexato. La diarrea e la stomatite ulcerativa possono essere effetti tossici del farmaco e ne richiedono la sospensione onde evitare la comparsa d’enterite emorragica e il decesso conseguente alla perforazione intestinale. I preparati vitaminici e altri prodotti contenenti acido folico, acido folinico o loro derivati possono diminuire l’efficacia del metotrexato.

8- L’uso nei bambini d’età inferiore a 3 anni non è raccomandato a causa delle insufficienti esperienze sull’impiego del farmaco in questo gruppo di pazienti (vedere paragrafo 4.2)

In corso di trattamento con metotrexato possono ricomparire dermatite da radioterapia e lesioni simili a scottature solari (fenomeno del radiation recall). L’applicazione di raggi UV durante la somministrazione di metotrexato può aggravare le lesioni psoriasiche.

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose ovvero è sostanzialmente privo di sodio.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco