Sievert: effetti collaterali e controindicazioni
Sievert (Amoxicillina Triidrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Sievert è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni in adulti e bambini (vedere paragrafì 4.2, 4.4 e 5.1):
Indicazioni orali
Sinusite batterica acuta
Otite media acuta
Faringite e tonsillite streptococcica acuta
Riacutizzazioni di bronchite cronica
Polmonite acquisita in comunitĂ
Cistite acuta
Batteriuria asintomatica in gravidanza
Pielonefrite acuta
Febbre tifoide e paratifoide
Ascesso dentale con cellulite diffusa
Infezioni di protesi articolare
Eradicazione di Helicobacter pylori
Malattia di Lyme
Sievert è indicato anche per la profilassi dell’endocardite.
Tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli antibatterici
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Sievert ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Sievert, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Sievert: controindicazioni
IpersensibilitĂ al principio attivo, a una qualsiasi delle penicilline o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Storia di grave reazione di ipersensibilitĂ immediata (ad es. anafilassi) a un altro beta-lattamico (ad es. cefalosporina, carbapenem o monobactam).
Sievert: effetti collaterali
Le reazioni avverse al farmaco piĂ¹ comunemente riportate sono diarrea, nausea e rash cutaneo.
Di seguito sono elencate le reazioni avverse al farmaco emerse dagli studi clinici e dall’attività di sorveglianza post-marketing relativamente ad amoxicillina, organizzate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA.
Per classificare la frequenza con cui si manifestano gli effetti indesiderati vengono utilizzati i termini di seguito indicati.
Molto comune (?1/10) Comune (?1/100,<1/100)
Non comune (?1/1.000,<1/100) Raro (?1/10.000,<1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili)
Infezioni ed infestazioni | |
---|---|
Molto raro | Candidiasi mucocutanea |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Molto raro |
Leucopenia reversibile (inclusa grave neutropenia o agranulocitosi), trombocitopenia reversibile e anemia emolitica. Aumento del tempo di sanguinamento e del tempo di protrombina (vedere paragrafo 4.4 |
Dìsturbì del sìstema ìmmunìtarìo | |
Molto rara |
Gravì reazìonì allergìche, compresì edema angìoneurotìco, anafìlassì, malattìa da sìero e vasculìte da ìpersensìbìlìtà (vedere paragrafo 4.4) |
Non nota | Reazione di Jarisch-Herxheimer (vedere paragrafo 4.4). |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto raro | Ipercinesia, capogiri e convulsioni (vedere paragrafo 4.4). |
Patologie gastrointestinali | |
Dati da Studi Clinici | |
*Comune | Diarrea e nausea |
*Non comune | Vomito |
Dati Post-Marketing |
).
Molto raro |
Colite da antibiotico (inclusa colite pseudomembranosa e colite emorragica, vedere paragrafo 4.4). Lingua nera villosa Alterazione superficiale del colore dei denti# |
---|---|
Patologie epatobiliari | |
Molto raro |
Epatite e ittero colestatico. Moderato innalzamento dei valori di AST e/o ALT. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Dati da Studi Clinici | |
*Comune | Rash cutaneo |
*Non comune | Orticaria e prurito |
Dati Post-Marketing | |
Molto raro |
Reazioni cutanee come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica, dermatite bollosa ed esfoliativa e pustolosi esantematica acuta generalizzata (vedere paragrafo 4.4). |
Patologie renali e urinarie | |
Molto raro |
Nefrite interstiziale Cristalluria (vedere paragrafì 4.4 e 4.9 Sovradosaggìo) |
* L’incidenza di questi eventi avversi è stata calcolata sulla base di studi clinici che hanno coinvolto in totale circa 6.000 pazienti pediatrici e adulti trattati con amoxicillina. #Nei bambini è stata riportata alterazione superficiale del colore dei denti. Una buona igiene orale puĂ² aiutare a prevenire l’alterazione del colore dei denti, generalmente eliminabile con lo spazzolamento |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza
Sievert: avvertenze per l’uso
Reazioni di ipersensibilitĂ
Prima di avviare la terapia con amoxicillina occorre raccogliere informazioni accurate su eventuali episodi pregressi di reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri beta-lattamici (vedere paragrafì 4.3 e 4.8).
Reazioni di ipersensibilitĂ gravi e occasionalmente fatali (anafilattoidi) sono state documentate in pazienti in trattamento con penicilline. L’insorgenza di tali reazioni è piĂ¹ probabile nei soggetti con una storia di ipersensibilitĂ alle penicilline e nei soggetti atopici. Se si sviluppa una reazione allergica, la terapia con amoxicillina deve essere interrotta e va istituita una terapia alternativa appropriata.
Microrganismi non sensibili
Amoxicillina non è adatta per il trattamento di alcuni tipi di infezione a meno che la sensibilitĂ del patogeno sia giĂ documentata e nota o salvo il caso in cui vi sia una probabilitĂ molto elevata che il patogeno si presti al trattamento con amoxicillina (vedere paragrafo 5.1). CiĂ² vale in particolare quando si valuta il trattamento di pazienti con infezioni delle vie urinarie e infezioni otorinolaringoiatriche gravi
Convulsioni
Nei pazienti con funzionalitĂ renale ridotta o in trattamento con dosi elevate o nei soggetti con fattori predisponenti (ad es. storia di crisi epilettiche, epilessia trattata o patologia meningea) possono verificarsi convulsioni (vedere paragrafo 4.8).
Danno renale
Nei pazienti con danno renale, la dose deve essere aggiustata in base al grado di compromissione (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni cutanee
All’avvio del trattamento, l’insorgenza di un eritema generalizzato con febbre associato a pustola puĂ² essere un sintomo di pustolosi esantematica acuta generalizzata (AEGP vedere paragrafo 4.8). Tale reazione impone l’interruzione del trattamento con amoxicillina e costituisce una controindicazione alla successiva risomministrazione. L’uso di amoxicillina deve essere evitato qualora si sospetti una mononucleosi infettiva poichĂ© la comparsa di un esantema morbilliforme è stata associata a tale condizione conseguentemente all’uso di amoxicillina.
Reazione di Jarisch-Herxheimer
In seguito al trattamento della malattia di Lyme con amoxicillina è stata osservata la comparsa di reazione di Jarisch-Herxheimer (vedere paragrafo 4.8). CiĂ² è la diretta conseguenza dell’attivitĂ battericida esercitata da amoxicillina sul batterio responsabile della malattia di Lyme, la spirocheta Borrelia burgdorferi. I pazienti devono essere rassicurati in merito al fatto che si tratta di una conseguenza comune e solitamente auto-limitante del trattamento antibiotico della malattia di Lyme.
Eccessiva proliferazione di microrganismi non sensibili
L’utilizzo prolungato puĂ² occasionalmente indurre ad eccessiva proliferazione di organismi non sensibili.
Episodi di colite da antibiotico sono stati documentati con quasi tutti gli agenti antibatterici, con gravitĂ variabile da lieve a potenzialmente fatale (vedere paragrafo 4.8). Ăˆ dunque importante considerare questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di antibiotici. In caso di insorgenza di una colite da antibiotico è necessaria la sospensione immediata di amoxicillina, la consultazione di un medico e l’avvio di una terapia appropriata. I medicinali antiperistaltici sono controindicati in tale situazione.
Terapia prolungata
Durante una terapia prolungata è consigliabile valutare periodicamente la funzionalità dei sistemi d’organo, inclusa quella renale, epatica ed emopoietica. Sono stati riportati casi di innalzamento degli enzimi epatici e di alterazione delle conte ematiche (vedere paragrafo 4.8).
L’allungamento del tempo di protrombina è stato documentato raramente nei pazienti trattati con amoxicillina. In caso di prescrizione concomitante di anticoagulanti si deve attuare un adeguato monitoraggio. Per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione
possono essere necessari degli aggiustamenti del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafì 4.5 e 4.8).
Cristalluria
Nei pazienti con diuresi diminuita è stata osservata molto raramente cristalluria, perlopiĂ¹ con terapia parenterale. Quando si somministrano dosi elevate di amoxicillina è consigliabile mantenere un adeguato apporto di liquidi e un’opportuna diuresi al fine di ridurre la probabilitĂ di cristalluria da amoxicillina. Nei pazienti con catetere vescicale, la pervietĂ deve essere regolarmente verificata (vedere paragrafì 4.8 e 4.9).
Interferenza con i test diagnostici
Livelli sierici e urinari elevati di amoxicillina possono influenzare determinati esami di laboratorio. A causa delle concentrazioni urinarie elevate di amoxicillina è spesso possibile ottenere falsi risultati positivi con le metodiche chimiche.
Quando si esegue il dosaggio della glicosuria in pazienti in trattamento con amoxicillina si raccomanda l’utilizzo della metodica enzimatica con glucosio-ossidasi.
Nelle donne in gravidanza la presenza di amoxicillina puĂ² falsare i risultati dei test per l’estriolo
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco