Truberzi: effetti collaterali e controindicazioni

Truberzi: effetti collaterali e controindicazioni

Truberzi (Eluxadolina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Truberzi è indicato negli adulti per il trattamento della sindrome del colon irritabile con diarrea (IBS-D).

Truberzi: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Truberzi ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Truberzi, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Truberzi: controindicazioni

Ipersensibilità a eluxadolina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Alcolismo, abuso di alcol, dipendenza da alcol o consumo eccessivo di alcol cronico o acuto. Questi pazienti presentano un rischio maggiore di sviluppare pancreatite acuta (vedere paragrafo 4.4).

Ostruzione delle vie biliari e/o del dotto pancreatico (p. es. calcoli biliari, tumore, diverticolo del duodeno periampollare) o patologia o disfunzione dello sfintere di Oddi, note o sospette. Questi pazienti presentano un rischio maggiore di sviluppare spasmo dello sfintere di Oddi (vedere paragrafo 4.4).

Pazienti senza colecisti (p. es. a causa di colecistectomia o agenesia). Questi pazienti presentano un aumentato rischio di sviluppare reazioni avverse gravi quali pancreatite e/o spasmo dello sfintere di Oddi (vedere paragrafo 4.4).

Storia di pancreatite; oppure malattie da alterazioni strutturali del pancreas, note o sospette, inclusa l’occlusione del dotto pancreatico. Questi pazienti presentano un rischio maggiore di sviluppare pancreatite acuta (vedere paragrafo 4.4).

Insufficienza epatica (classe A-C di Child-Pugh). Questi pazienti rischiano un aumento significativo delle concentrazioni plasmatiche di eluxadolina (vedere paragrafì 4.4 e 5.2).

Storia di costipazione cronica o grave o sequele della costipazione, oppure ostruzione gastrointestinale meccanica nota o sospetta. Questi pazienti possono essere a rischio di sviluppare gravi complicanze dell’ostruzione intestinale.

Truberzi: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse più comuni (incidenza >5%) sono state costipazione (7% e 8% dei pazienti trattati rispettivamente con 75 mg e 100 mg), nausea (8% e 7% dei pazienti trattati rispettivamente con 75 mg e 100 mg) e dolore addominale (6% e 7% dei pazienti trattati rispettivamente con 75 mg e 100 mg).

Possono inoltre verificarsi reazioni avverse gravi quali pancreatite (0,2% e 0,3% dei pazienti trattati rispettivamente con 75 mg e 100 mg) e spasmo dello sfintere di Oddi (0,2% dei pazienti trattati con 75 mg e 0,8% dei pazienti trattati con 100 mg).

Tabella delle reazioni avverse

Le seguenti reazioni avverse registrate nel corso degli studi clinici e attraverso le segnalazioni spontanee e che sono ritenute correlate al trattamento con eluxadolina sono presentate in base alla classificazione per sistemi e organi e alla convenzione sulla frequenza secondo MedDRA: molto comune (?1/10); comune (?1/100, <1/10); non comune (?1/1.000, <1/100); rara (?1/10.000,

<1/1.000); molto rara (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi
e organi
Comune Non comune Non nota
Disturbi del sistema
immunitario
Ipersensibilità6
Patologie del sistema nervoso Capogiro Sonnolenza1
Stipsi Nausea Spasmo dello sfintere di Oddi3
Patologie gastrointestinali Dolore
addominale2 Vomito Flatulenza Distensione addominale Malattia da reflusso gastroesofageo4
Pancreatite
Patologie della cute e del
tessuto sottocutaneo
Rash5
Esami diagnostici ALT aumentata
AST aumentata

1Il termine “sonnolenza” include: sonnolenza e sedazione.

2Il termine “dolore addominale” include: dolore addominale, dolore addominale inferiore e dolore addominale superiore.

3Il termine “spasmo dello sfintere di Oddi” include: manifestazione di pancreatite (i termini includono pancreatite alcolica, pancreatite e pancreatite acuta) e aumenti degli enzimi epatici con dolore addominale (i termini includono dolore addominale, dolore addominale superiore, dispepsia e disfunzione dello sfintere di Oddi).

4Il termine “malattia da reflusso gastroesofageo” include: malattia da reflusso gastroesofageo, dispepsia e gastrite.

5Il termine “rash” include: dermatite, dermatite allergica, eruzione cutanea, eruzione cutanea generalizzata, esantema maculo-papulare, esantema papulare, esantema pruriginoso, orticaria e orticaria idiopatica.

6Il termine “ipersensibilità” include: anafilassi, angioedema (ad es. viso e/o gola gonfi), dispnea, tensione della gola e dolore/costrizione toracici riportati spontaneamente nel periodo post- commercializzazione.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Stipsi

Il 50% circa degli eventi di stipsi si è verificato nelle prime 2 settimane di trattamento.

L’incidenza di stipsi severa è risultata inferiore all’1% nei pazienti trattati con 75 mg e 100 mg di eluxadolina e negli studi registrativi non sono state osservate complicanze serie della stipsi correlate all’uso di eluxadolina. A causa della stipsi, l’1% dei pazienti trattati con 75 mg e il 2% dei pazienti trattati con 100 mg hanno interrotto il trattamento o hanno temporaneamente sospeso l’assunzione di Truberzi rispetto a <1% dei pazienti trattati con placebo. I pazienti devono essere informati sulla necessità di interrompere l’assunzione del medicinale e di rivolgersi a un medico se sviluppano stipsi severa (vedere paragrafo 4.4).

Spasmo dello sfintere di Oddi

Negli studi clinici, lo spasmo dello sfintere di Oddi si è manifestato come aumento degli enzimi epatici associato a dolore addominale in 8 pazienti, pancreatite in 1 paziente e dolore addominale con aumento dei livelli di lipasi inferiore a 3 volte il limite superiore del valore normale in 1 paziente.

L’80% (8/10) degli eventi di spasmo dello sfintere di Oddi si è verificato nella prima settimana di trattamento. Tutti gli eventi si sono risolti con l’interruzione del trattamento con Truberzi e in generale i sintomi sono migliorati già il giorno seguente. Tutti gli eventi di spasmo dello sfintere di Oddi si sono verificati in pazienti privi di colecisti. Pertanto eluxadolina è controindicata in questa popolazione e in pazienti con precedenti problemi a carico del tratto biliare (vedere paragrafì 4.2, 4.3 e 4.4). Non è possibile escludere che tali eventi si verifichino in pazienti con tratto biliare intatto.

Pancreatite

Negli studi clinici sono stati osservati ulteriori casi di pancreatite non associata a spasmo dello sfintere di Oddi. Dei cinque casi riportati, tre sono risultati associati a un consumo eccessivo di alcol, uno a

sabbia biliare e in un caso il paziente ha interrotto il trattamento con eluxadolina due settimane prima dell’esordio dei sintomi.

Tutti gli eventi a carico del pancreas, associati o meno a spasmo dello sfintere di Oddi, sono stati valutati retrospettivamente come lievi, a indicare l’assenza di insufficienza d’organo e di complicanze sistemiche o locali. Una volta interrotta eluxadolina, tutti gli eventi a carico del pancreas si sono risolti con la normalizzazione dei livelli di lipasi, e l’80% (4/5) dei casi si è risolto entro la prima settimana dall’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).

Anziani

Dei 1.795 pazienti con IBS-D arruolati negli studi clinici con eluxadolina e assegnati a 75 mg o 100 mg due volte al giorno, 139 (7,7%) avevano un’età di almeno 65 anni e 15 (0,8%) avevano

almeno 75 anni.

È stato osservato un aumento globale della frequenza degli eventi avversi nella popolazione in età più avanzata rispetto ai pazienti di età <65 anni, che è risultata sovrapponibile tra tutti i gruppi di trattamento, incluso il gruppo trattato con placebo.

La frequenza degli eventi avversi seri, degli eventi gastrointestinali e degli eventi che hanno richiesto l’interruzione del trattamento è risultata tendenzialmente inferiore con la dose da 75 mg rispetto alla dose da 100 mg. Pertanto, in questa popolazione, è possibile usare la dose da 75 mg due volte al giorno (vedere paragrafì 4.2 e 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Truberzi: avvertenze per l’uso

Pancreatite

Nei pazienti che assumono eluxadolina sussiste un aumentato rischio di pancreatite con o senza spasmo dello sfintere di Oddi (vedere paragrafo 4.3). Sono stati riportati casi gravi che hanno comportato ricovero in ospedale e decesso, principalmente in pazienti senza colecisti. Truberzi è controindicato in pazienti senza colecisti e in altre condizioni che aumentano il rischio di sviluppare pancreatite (vedere paragrafo 4.3). La maggior parte dei casi segnalati di gravi pancreatiti si è verificata entro una settimana dall’inizio del trattamento con eluxadolina e alcuni pazienti hanno

sviluppato i sintomi anche dopo una o due dosi, ma sono stati segnalati casi di pancreatite anche dopo un periodo di trattamento di durata maggiore.

I pazienti devono essere informati e monitorati circa la presenza di segni e sintomi che indichino pancreatite, ad es. dolore addominale che può irradiare alla schiena o alle spalle, nausea e vomito. I pazienti devono essere informati sulla necessità di interrompere l’assunzione del medicinale e rivolgersi a un medico se questi sintomi si manifestano durante l’assunzione di eluxadolina (vedere paragrafo 4.8).

Tutti i pazienti devono essere informati che non devono consumare alcol durante il trattamento con eluxadolina.

Spasmo dello sfintere di Oddi

A causa dell’azione agonista di eluxadolina sul recettore oppioide mu, vi è un potenziale aumento del rischio di spasmo dello sfintere di Oddi, con conseguente pancreatite o aumento degli enzimi epatici associati a dolore addominale acuto (p. es. dolore di tipo biliare) nei pazienti trattati con eluxadolina, in particolare nei pazienti privi di colecisti (vedere paragrafì 4.3 e 4.8).

Nel periodo post-commercializzazione sono state riportate reazioni avverse gravi quale spasmo dello sfintere di Oddi con o senza pancreatite, che hanno comportato ricovero in ospedale, principalmente in pazienti senza colecisti. La maggior parte dei casi gravi di spasmo dello sfintere di Oddi riportati si è verificata entro una settimana dall’inizio del trattamento con eluxadolina e alcuni pazienti hanno manifestato i sintomi dopo una o due dosi. Truberzi è controindicato in pazienti senza colecisti. I pazienti con patologia o disfunzione nota o sospetta dello sfintere di Oddi e/o patologia a carico del tratto biliare o del pancreas, inclusa una storia di pancreatite, non devono assumere Truberzi (vedere paragrafo 4.3).

I pazienti devono essere informati che devono interrompere immediatamente il trattamento e rivolgersi a un medico qualora manifestino sintomi indicativi di spasmo dello sfintere di Oddi quali un peggioramento acuto del dolore addominale (p. es. dolore epigastrico o biliare [quadrante superiore destro] acuto) che può irradiarsi alla schiena o alle spalle, con o senza nausea e vomito. Nei pazienti che durante il trattamento con Truberzi sviluppano ostruzione del dotto biliare o spasmo dello sfintere di Oddi, il trattamento non deve essere ripreso (vedere paragrafo 4.3).

Stipsi

Eluxadolina può causare stipsi. Evitare l’uso con altri medicinali che possono causare stipsi (vedere paragrafo 4.5). I pazienti devono essere informati che, qualora sviluppino una forma severa di stipsi, devono interrompere il trattamento con Truberzi e rivolgersi a un medico.

Il rischio di stipsi con eluxadolina in pazienti con altri sottotipi di IBS non è noto, ma potrebbe essere aumentato. Occorre prestare cautela nel somministrare eluxadolina a pazienti affetti da IBS con abitudini intestinali che cambiano nel tempo.

Sonnolenza e sedazione

Dipendenza da sostanze e potenziale di abuso

In base alle proprietà fisico-chimiche e biofarmaceutiche (minima biodisponibilità orale), si ritiene che eluxadolina presenti un minimo potenziale d’abuso o di dipendenza.

Popolazioni speciali

Anziani

In generale, nell’ambito degli studi clinici è stato osservato un aumento della frequenza degli eventi avversi nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni. Tuttavia, i pazienti di età pari o superiore a 65 anni trattati con 75 mg due volte al giorno hanno presentato un’incidenza più bassa di eventi avversi gravi e di eventi avversi che hanno portato all’interruzione del trattamento rispetto ai pazienti trattati con 100 mg due volte al giorno (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, per questa popolazione è possibile prendere in considerazione la dose da 75 mg due volte al giorno, ma il rapporto beneficio/rischio deve essere valutato periodicamente in base alla gravità dei sintomi osservati (vedere paragrafo 4.2).

Popolazione pediatrica

Eluxadolina non deve essere usata nei bambini e negli adolescenti poiché non è stata studiata in questa popolazione (vedere paragrafo 4.2).

Compromissione renale

Nei partecipanti affetti da malattia renale allo stadio terminale (ESRD) non ancora in dialisi, l’esposizione a eluxadolina è stata significativamente aumentata rispetto ai corrispondenti partecipanti sani con funzionalità renale normale. Tuttavia, è improbabile che tale incremento risulti clinicamente significativo (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

Eluxadolina non deve essere usata in pazienti con compromissione epatica (classe A-C di Child-Pugh) nota o sospetta o con storia di compromissione epatica (vedere paragrafo 4.3).

Malassorbimento di acidi biliari

In una percentuale rilevante di pazienti con diagnosi di IBS-D, il malassorbimento degli acidi biliari può costituire una potenziale causa dei sintomi di IBS-D. La sicurezza e l’efficacia di eluxadolina in questo sottogruppo di pazienti con IBS-D non sono state stabilite.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco