Coaprovel: a cosa serve e come si usa

Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse (Irbesartan + Idroclorotiazide): indicazioni e modo d’uso

Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse (Irbesartan + Idroclorotiazide) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale.

La terapia di associazione a dosaggio fisso è indicata nei pazienti adulti la cui pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata dall’irbesartan o dall’idroclorotiazide da soli (vedere paragrafo 5.1).

Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse

Posologia

CoAprovel puĂ² essere preso una volta al giorno, indipendentemente dall’assunzione di cibo.

Un progressivo aggiustamento del dosaggio con i singoli componenti (es. irbesartan e idroclorotiazide) puĂ² essere raccomandato.

Se clinicamente appropriato puĂ² essere preso in considerazione un passaggio diretto dalla monoterapia all’associazione fissa:

CoAprovel 150 mg/12,5 mg puĂ² essere somministrato nei pazienti la cui pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata dall’idroclorotiazide o dall’irbesartan 150 mg, da soli;

CoAprovel 300 mg/12,5 mg puĂ² essere somministrato nei pazienti non adeguatamente controllati dall’irbesartan 300 mg o da CoAprovel 150 mg/12,5 mg;

CoAprovel 300 mg/25 mg puĂ² essere somministrato nei pazienti non adeguatamente controllati da CoAprovel 300 mg/12,5 mg.

Dosaggi maggiori di 300 mg di irbesartan/25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno non sono raccomandati.

Quando necessario CoAprovel puĂ² essere somministrato con altri medicinali antipertensivi (vedere paragrafì 4.3, 4.4,4.5 e 5.1).

Popolazioni speciali

Insufficienza renale

Per la presenza di idroclorotiazide CoAprovel non è raccomandato in pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min). In questi pazienti i diuretici dell’ansa sono preferibili ai tiazidici. Non sono necessari aggiustamenti posologici in quei pazienti con disfunzione renale la cui clearance della creatinina sia ? 30 ml/min (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Insufficienza epatica

CoAprovel non è indicato nei soggetti con una insufficienza epatica grave. I tiazidici devono essere usati con cautela nei pazienti con disfunzione epatica. Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio di CoAprovel nei pazienti con lieve o moderata disfunzione epatica (vedere paragrafo 4.3).

Popolazione anziana

Nella popolazione anziana non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio di CoAprovel.

Popolazione pediatrica

L’uso di CoAprovel non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti in quanto la sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione Per uso orale.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse per quanto riguarda la gravidanza:

Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

Antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA)

L’ uso degli antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA), non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’ uso degli AIIRA è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicitĂ  a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puĂ² essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA), un simile rischio puĂ² esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’ uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve essere iniziare una terapia alternativa.

E’ noto che nella donna l’esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicitĂ  fetale (ridotta funzionalitĂ  renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicitĂ  neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3).

Se dovesse verificarsi un’esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalitĂ  renale e del cranio.

I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Idroclorotiazide

L’esperienza con idroclorotiazide durante la gravidanza è limitata, soprattutto durante il primo trimestre. Gli studi sugli animali sono insufficienti. L’idroclorotiazide attraversa la barriera placentare. In base al meccanismo d’azione farmacologico dell’idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e il terzo trimestre puĂ² compromettere la perfusione feto-placentare e puĂ² causare effetti fetali e neonatali come ittero, squilibrio elettrolitico e trombocitopenia.

L’idroclorotiazide non deve essere usata nell’edema gestazionale, nell’ipertensione gestazionale o nella preeclampsia a causa del rischio di diminuzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare, senza effetti benefici sul decorso della malattia.

L’idroclorotiazide non deve essere usata per l’ipertensione essenziale nelle donne in gravidanza, salvo che in rare eccezioni quando non possono essere utilizzati altri trattamenti.

Dato che CoAprovel contiene idroclorotiazide, non se ne raccomanda l’uso durante il primo trimestre di gravidanza. Dovrebbe essere considerato il passaggio ad un appropriato trattamento alternativo prima di pianificare una gravidanza.

Allattamento

Antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA)

PoichĂ© non sono disponibili dati riguardanti l’uso di CoAprovel durante l’allattamento, CoAprovel non è raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati e prematuri.

Non è noto se irbesartan o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.

Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili nei ratti hanno mostrato l’escrezione di irbesartan o dei suoi metaboliti nel latte (per dettagli vedere paragrafo 5.3).

Idroclorotiazide

L’idroclorotiazide è escreta in piccole quantitĂ  nel latte materno. I tiazidici ad alte dosi possono inibire la produzione del latte causando intensa diuresi. L’uso di CoAprovel durante l’allattamento non è raccomandato. Se CoAprovel è usato durante l’allattamento, le dosi devono essere mantenute le piĂ¹ basse possibili.

FertilitĂ 

Irbesartan non ha avuto effetti sulla fertilitĂ  dei ratti trattati e sulla loro prole fino a livelli di dose che inducono i primi segni di tossicitĂ  parentale (vedere paragrafo 5.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse in caso di sovradosaggio.

Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse: sovradosaggio

Non sono disponibili informazioni specifiche per il trattamento del sovradosaggio da CoAprovel. Il paziente deve essere attentamente monitorato, il trattamento dovrĂ  essere sintomatico e di supporto e dipenderĂ  dal tempo trascorso dall’ingestione e dalla gravitĂ  dei sintomi. Le misure suggerite includono induzione del vomito e/o lavanda gastrica. Nel trattamento del sovradosaggio puĂ² essere utilizzato il carbone attivo. Gli elettroliti sierici e la creatinina devono essere frequentemente controllati. Se sopraggiunge ipotensione il paziente deve essere posto supino e prontamente reintegrato con sali e liquidi.

Le principali manifestazioni da sovradosaggio di irbesartan sono ipotensione e tachicardia; puĂ² verificarsi anche bradicardia.

Il sovradosaggio da idroclorotiazide è associato a deplezione elettrolitica (ipopotassiemia, ipocloremia, iposodiemia) e disidratazione conseguente a diuresi eccessiva. I principali segni e sintomi da sovradosaggio sono nausea e sonnolenza. L’ipopotassiemia puĂ² determinare spasmi muscolari e/o accentuare aritmie cardiache associate all’uso concomitante di glicosidi digitalici o di alcuni medicinali anti-aritmici.

Irbesartan non è dializzabile. La quantità di idroclorotiazide rimossa per emodialisi non è nota.

Coaprovel 150 mg/12,5 mg compresse: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco