Budesonide Liconsa: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Budesonide Liconsa

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Budesonide Liconsa: ultimo aggiornamento pagina: 18/06/2023 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Budesonide Liconsa 3 mg capsule rigide a rilascio modificato

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni capsula contiene 3 mg di budesonide. Eccipienti con effetto noto Ogni capsula da 3 mg contiene circa 258 mg di saccarosio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Capsula rigida a rilascio modificato.

Capsule di gelatina di circa 19 mm, corpo opaco grigio chiaro con 2 linee parallele nere e la testa opaca di colore arancio.

Le capsule sono riempite con pellet di colore da bianco a biancastro.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Morbo di Crohn di grado da lieve a moderato ad interessamento dell’ileo e del colon ascendente. Colite microscopica attiva.

Trattamento del mantenimento della colite microscopica grave, recidivante. Vedere anche paragrafo 4.2.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Per i pazienti con difficoltà di deglutizione, la capsula può essere aperta e il contenuto ingerito mescolandolo con un cucchiaio di purea di mele. Il contenuto della capsula non deve essere rotto in pezzi o masticato.

Posologia

Adulti

La dose deve essere aggiustata in accordo allo stato della malattia.

Morbo di Crohn

La dose giornaliera raccomandata nel morbo di Crohn di grado da lieve a moderato è di 9 mg (equivalenti a 3 capsule a rilascio modificato) una volta giorno per 8 settimane.

La piena efficacia si raggiunge di solito entro 2-4 settimane. Le capsule a rilascio modificato devono essere assunte al mattino. Le capsule devono essere deglutite intere.

La dose raccomandata per la remissione della malattia è di 6 mg (equivalenti a 2 capsule a rilascio modificato) al giorno. L’uso a lungo termine non è raccomandato.

Quando si sostituisce il prednisolone nei pazienti dipendenti dai corticosteroidi, è raccomandata la dose di 6 mg al giorno.

Quando si inizia il trattamento con Budesonide Liconsa, la dose di prednisolone deve essere ridotta.

Colite microscopica

Induzione della remissione: la dose raccomandata nella malattia in fase attiva è di 9 mg (equivalenti a 3 capsule a rilascio modificato) una volta al giorno per 8 settimane.

Mantenimento della remissione nei pazienti con colite microscopica: il mantenimento della terapia di remissione deve essere usato solo nei pazienti che hanno già avuto una recidiva dopo la sospensione della terapia di induzione. La dose raccomandata è di 2 capsule al giorno (cioè 6 mg di budesonide) assunte come dose singola al mattino.

Deve essere usata la dose minima efficace. Il trattamento deve essere regolarmente valutato per verificare se sia necessario continuarlo.

L’interruzione del trattamento deve avvenire gradualmente diminuendo la dose. Le capsule a rilascio modificato devono essere assunte al mattino.

Anziani

Posologia come per gli adulti. L’esperienza nel trattamento degli anziani con Budesonide Liconsa è limitata.

Popolazione pediatrica

Bambini di età ≥ 8 anni, con peso corporeo superiore a 25 kg: la dose raccomandata per il Morbo di Crohn di grado da lieve a moderato in fase attiva è di 9 mg (equivalenti a 3 capsule a rilascio modificato) al giorno per 8 settimane. La piena efficacia si raggiunge di solito entro 2-4 settimane. Le capsule a rilascio modificato devono essere assunte al mattino, vedere paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2.

Non c’è esperienza per quanto riguarda trattamenti superiori alle 12 settimane.

Pazienti con malattie del fegato

La compromissione epatica aumenta la disponibilità sistemica di budesonide.

Nei pazienti siano soggetti ad un intervento chirurgico, con febbre o in caso di situazioni stressanti, potrebbe essere necessario aumentare la dose oppure è raccomandato un trattamento supplementare con glucocorticoidi per via sistemica. Le persone con il diabete possono avere bisogno di aumentare la loro dose di insulina.

Il trattamento non deve essere interrotto all’improvviso ma sospeso gradualmente (riduzione graduale della dose), vedere paragrafo 4.4.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Possono manifestarsi effetti indesiderati tipici dei corticosteroidi sistemici. I possibili effetti sistemici includono il glaucoma.

È richiesta cautela nei pazienti con infezioni, ipertensione, diabete mellito, osteoporosi, ulcera peptica, glaucoma o cataratta o con una storia familiare di diabete o glaucoma o qualsiasi altra condizione dato che l’uso dei corticosteroidi può avere effetti avversi.

I pazienti che passino da una terapia con corticosteroidi più elevati per via sistemica a Budesonide Liconsa possono sviluppare soppressione surrenale.

Varicella e morbillo peggiorare nei pazienti che assumono glucocorticosteroidi orali. Occorre pertanto prestare particolare attenzione all’esposizione nei pazienti che non hanno avuto o che non hanno protezione contro queste malattie. Può essere indicato un trattamento con VZIG (immunoglobuline per la varicella zoster) o IVIG (concentrato di immunoglobuline per via endovenosa). In caso si sviluppi varicella, può essere intrapresa terapia antivirale.

La dose deve essere ridotta gradualmente perché la produzione di ACTH del paziente può essere ridotta a seguito di un trattamento prolungato con Budesonide Liconsa. Alcuni pazienti possono sentirsi poco bene durante la sospensione con, per esempio, dolore a muscoli e articolazioni. Si può sospettare un effetto steroideo generalmente insufficiente se, in casi rari, si manifestano sintomi come stanchezza, cefalea, nausea e vomito. In questi casi, può essere richiesto un aumento temporaneo della dose del glucocorticoide.

Quando Budesonide Liconsa sostituisce un trattamento steroideo per via sistemica, possono talvolta riemergere allergie come riniti ed eczema che prima erano controllate con il trattamento per via sistemica.

Budesonide può ridurre la risposta dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene allo stress. Nei casi in cui ci sia un intervento chirurgico o altre condizioni di stress, è raccomandata l’aggiunta di un glucocorticoide per via sistemica.

La compromissione epatica influisce sull’eliminazione dei corticosteroidi, portando ad una ridotta velocità di eliminazione e ad un aumento dell’esposizione sistemica. Tenere in considerazione la possibilità di effetti indesiderati sistemici.

Il metabolismo di budesonide è mediato principalmente dal CYP3A4. È previsto che il trattamento concomitante con gli inibitori del CYP3A4, inclusi ketoconazolo o medicinali contenenti cobicistat, aumenti il rischio di reazioni avverse sistemiche. La combinazione deve essere evitata a meno che i benefici siano superiori ai rischi di effetti indesiderati da corticosteroide sistemico e, in tal caso, i pazienti devono essere monitorati per i suddetti effetti collaterali dei corticosteroidi sistemici. Se ciò non fosse possibile, l’intervallo di tempo tra i due trattamenti deve essere il più lungo possibile e deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di budesonide (vedere anche paragrafo 4.5).

Dopo un consumo elevato di succo di pompelmo (che inibisce l’attività CYP3A4 soprattutto a livello della mucosa intestinale) l’esposizione sistemica a budesonide somministrato per via orale aumenta di circa due volte. Come per altri farmaci metabolizzati principalmente attraverso il CYP3A4, l’assunzione regolare di pompelmo o del suo succo deve essere evitata in concomitanza con la somministrazione di budesonide (altri succhi, come il succo d’arancia o di mela, non inibiscono il CYP3A4). Vedere anche paragrafo 4.5.

Con l’uso a lungo termine di alte dosi di Budesonide Liconsa possono verificarsi effetti glucocorticoidi sistemici quali ipercorticismo e soppressione surrenalica.

L’esperienza nell’uso di budesonide o altri glucocorticoidi nelle ricadute del morbo di Crohn dopo un trattamento prolungato è limitata.

Non ci sono studi di comparazione diretta di efficacia/effetti indesiderati tra il trattamento a lungo termine con budesonide rispetto al trattamento intermittente con glucocorticoidi.

Disturbi visivi

Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente presenta sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause di tali sintomi. questi possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.

Popolazione pediatrica

Cautela quando si trattano individui in fase di crescita. Il controllo della crescita dell’altezza è raccomandato nei bambini e negli adolescenti.

Saccarosio

Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit di saccarasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale.

Potassio

Da tenere in considerazione nei pazienti con ridotta funzionalità renale o pazienti che seguono una dieta controllata per il potassio.

Questo medicinale contiene potassio, meno di 1 mmol (39 mg) per capsula, cioè è essenzialmente “senza potassio”.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Omeprazolo alle dosi raccomandate non influenza la farmacocinetica di budesonide somministrato per via orale, mentre cimetidina ha una debole influenza clinicamente irrilevante.

Il metabolismo di budesonide è prevalentemente mediato dal CYP3A4.

Gli inibitori di questo enzima, per esempio ketoconazolo, itraconazolo ed inibitori delle HIV-proteasi possono di conseguenza aumentare di diverse volte l’esposizione sistemica a budesonide, vedere paragrafo 4.4. Dal momento che non ci sono dati disponibili per supportare una raccomandazione sul dosaggio, l’associazione deve essere evitata. Se ciò non fosse possibile, bisogna far trascorrere il più lungo intervallo di tempo possibile tra i due trattamenti e deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di budesonide.

È improbabile che budesonide inibisca il metabolismo di altri medicinali tramite il CYP3A4, dato che budesonide ha una bassa affinità per questo enzima.

Il trattamento concomitante con induttori del CYP3A4, come la carbamazepina, può ridurre l’esposizione a budesonide e questo può richiedere un aumento del dosaggio.

Nelle donne che assumono anche estrogeni o contraccettivi orali sono stati osservati i livelli plasmatici elevati e un aumento e degli effetti dei corticosteroidi, ma nessuno di tali effetti è stato osservato in caso di uso concomitante di budesonide e contraccettivi orali a basso dosaggio.

Poiché la funzione delle ghiandole surrenali può essere inibita, un test di stimolazione con ACTH per diagnosticare un’eventuale insufficienza ipofisaria può fornire risultati falsati (valori bassi).

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

La somministrazione di budesonide, come di altri corticosteroidi, nell’animale gravido è associata ad anomalie dello sviluppo fetale. La rilevanza di tali osservazioni nell’uomo non è stata stabilita. Come per altri medicinali, la somministrazione di budesonide durante la gravidanza richiede che i benefici per la madre siano valutati rispetto ai i possibili rischi per il feto.

Allattamento

Budesonide viene escreta nel latte materno.

Il trattamento con budesonide per via inalatoria (200 o 400 microgrammi due volte al giorno) nelle donne asmatiche in allattamento determina un’esposizione sistemica trascurabile a budesonide nei lattanti allattati al seno..

In uno studio di farmacocinetica, la dose giornaliera stimata per il lattante era pari allo 0,3% della dose giornaliera assunta dalla madre per entrambi i livelli di dosaggio, e la media delle concentrazioni plasmatiche nei lattanti è stata stimata essere di 1/600 delle concentrazioni osservate nel plasma materno, presupponendo una completa biodisponibilità orale per il lattante. Le concentrazioni di budesonide nei campioni di plasma dei lattanti sono sempre risultate al di sotto del limite di quantificazione.

Sulla base dei dati ottenuti con l’impiego di budesonide per via inalatoria e il fatto che budesonide mostra proprietà farmacocinetiche lineari entro gli intervalli di dosaggio terapeutici dopo somministrazione per via inalatoria, orale e rettale, alle dosi terapeutiche di budesonide, si prevede che l’esposizione del neonato allattato al seno sia bassa.

Questi dati supportano l’utilizzo di budesonide, per somministrazione orale e rettale, durante l’allattamento.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Budesonide Liconsa non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Gli effetti indesiderati osservati con Budesonide Liconsa sono elencati nella tabella sottostante.

Le seguenti definizioni si riferiscono alla frequenza degli effetti indesiderati: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

SOC Comune Non comune Raro Molto raro
Disturbi del sistema immunitario Reazione anafilattica
Patologie endocrine Manifestazioni cushingoidi ritardo
della crescita
Disturbi del metabolismo e della
nutrizione
Ipokaliemia
Disturbi psichiatrici Modifiche del comportamento quali nervosismo, insonnia,
sbalzi d’umore e depressione
Ansia Aggressività
Patologie del sistema nervoso Tremore, iperattività
psicomotoria
Patologie dell’occhio Glaucoma, cataratta compresa cataratta sub capsulare, visione
offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4)
Patologie cardiache Palpitazioni
Patologie
gastrointestinali
Dispepsia
Patologie della cute
e del tessuto sottocutaneo
Reazioni cutanee (orticaria, esantema) ecchimosi
Patologie del sistema muscoloscheletrico e
del tessuto connettivo
Crampi muscolari
SOC Comune Non comune Raro Molto
raro
Patologie dell’apparato riproduttivo e della
mammella
Disturbi mestruali

La maggior parte degli eventi avversi citati in questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto può essere attesa anche con altri trattamenti a base di glucocorticoidi.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Si possono verificare effetti tipici della terapia dei glucocorticosteroidi sistemici (manifestazioni cushingoidi e ritardo nella crescita). Tali effetti collaterali dipendono dalla dose, dalla durata del trattamento, dall’assunzione precedente e/o concomitante di glucocorticosteroidi e dalla sensibilità individuale.

Studi clinici hanno mostrato che la frequenza delle reazioni avverse correlate ai glucocorticosteroidi è inferiore (pari alla metà circa) con Budesonide Liconsa rispetto a quanto riscontrato con prednisolone alle stesse dosi terapeutiche Popolazione pediatrica

La terapia sistemica e inalatoria con corticosteroidi, incluso Budesonide Liconsa, può portare ad una riduzione della crescita nei bambini. Non sono stati condotti studi a lungo termine nei bambini trattati con Budesonide Liconsa. Sulla base dei dati disponibili da studi a breve termine (vedere paragrafo 5.1), il profilo di sicurezza complessivo di Budesonide Liconsa nei pazienti pediatrici è coerente con il profilo di sicurezza negli adulti.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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I casi di tossicità acuta o di morte conseguenti ad un sovradosaggio di glucocorticosteroidi sono rari.

Anche a dosi molto elevate è improbabile che un sovradosaggio acuto determini effetti tossici di rilevanza clinica. Non è disponibile un antidoto specifico.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: glucocorticosteroidi per uso topico. Codice ATC: A07EA06. Meccanismo d’azione Il meccanismo d’azione dei glucocorticosteroidi nel trattamento del morbo di Crohn non è completamente chiaro. Sembra che l’attività antiinfiammatoria, come l’inibizione del rilascio dei mediatori dell’infiammazione e della risposta infiammatoria mediata dalle citochine, sia importante.

Efficacia e sicurezza clinica

I dati clinici indicano che Budesonide Liconsa ha una forte attività infiammatoria locale. Rispetto a prednisolone 40 mg, budesonide ha un’equivalente frequenza clinica di remissione nei pazienti con malattia di grado da lieve a moderato (punteggio CDAI <450), ma alle dosi raccomandate ha un effetto significativamente inferiore sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (sia sul cortisolo plasmatico al mattino sia sul cortisolo plasmatico e urinario nelle 24 ore) e sui marker sistemici dell’infiammazione, sulla glicemia e sulla fosfatasi alcalina plasmatica.

I test sull’ACTH hanno mostrato un effetto significativamente ridotto sulla funzione surrenalica alla dose raccomandata rispetto al trattamento con prednisolone 40 mg.

In un sottogruppo di analisi di pazienti adulti naive per gli steroidi nei quali la densità ossea è stata monitorata per due anni, il trattamento con Budesonide Liconsa ha mostrato una calcificazione ossea significativamente ridotta rispetto al trattamento con prednisolone. Nei pazienti trattati in precedenza con steroidi, non è stata rilevata alcuna differenza tra i due gruppi.

La dose stimata di budesonide necessaria per sopprimere le concentrazioni plasmatiche di cortisolo, con lo stesso effetto di 20 mg di prednisolone, è di 29 mg – 3 volte superiore alla dose massima giornaliera di budesonide.

Popolazione pediatrica

Non sono stati condotti studi a lungo termine nei bambini trattati con Budesonide Liconsa. In uno studio condotto per valutare l’effetto di Budesonide Liconsa sulla soppressione sul cortisolo in 8 bambini (range di età 9-14 anni) e 6 adulti, la somministrazione orale di 9 mg di Budesonide Liconsa per 7 giorni ha indotto una soppressione media (± DS) del cortisolo, rispetto ai valori basali, del 64% (± 18%) nei bambini e del 50% (± 27%) negli adulti. (Studio 08-3044).

Uno studio condotto su bambini affetti da malattia di Crohn di grado da lieve a moderato (CDAI ≥ 200) ha confrontato gli effetti di Budesonide Liconsa capsule alla dose di 9 mg una volta al giorno con prednisolone, somministrato a dosi progressivamente ridotte iniziando da 1 mg/kg. 22 pazienti sono stati trattati con Budesonide Liconsa capsule e 26 con il farmaco di confronto prednisolone. Dopo 8 settimane di trattamento, il 70,8% dei pazienti trattati con prednisolone avevano raggiunto l’endpoint (CDAI ≤ 150) rispetto al 54,5% di quelli trattati con Budesonide Liconsa. Questa differenza non era statisticamente significativa (p = 0,13). Durante lo studio sono stati riportati eventi avversi nel 96% dei pazienti trattati con prednisolone e nel 91% di quelli trattati con Budesonide Liconsa. La natura di questi effetti collaterali era simile nei due bracci dello studio, ma l’incidenza degli effetti indesiderati correlati ai glucocorticosteroidi (come acne e sindrome di Cushing – faccia di luna) è risultata considerevolmente inferiore nei pazienti trattati con Budesonide Liconsa.

Lo studio D9422C0001 era uno studio in aperto, non controllato disegnato per valutare Budesonide Liconsa in 108 pazienti pediatrici (bambini e adolescenti di età compresa tra 5 a 17 anni) con diagnosi di malattia di Crohn dell’ileo e/o del colon ascendente di gravità da lieve a moderata. La durata mediana del trattamento con Budesonide Liconsa è stata di 58 giorni (range: da 5 giorni a 90 giorni). I pazienti sono stati trattati con Budesonide Liconsa per via orale una volta al giorno in base al peso corporeo: i pazienti di peso ≤ 25 kg hanno ricevuto 6 mg una volta al giorno per 8 settimane; i pazienti con peso > 25 kg hanno ricevuto 9 mg una volta al giorno per 8 settimane. Durante le 8 settimane di trattamento si è avuta una riduzione media (± DS) del punteggio (PCDAI) da 19,1 (± 10,1) a 9,1 (± 8,5), indicando un miglioramento dell’attività della malattia; con un miglioramento medio (± DS) del punteggio IMPACT 3 da 132,1 (± 18,8) a 140,9 (± 16,9).

Gli effetti collaterali sono stati osservati con una frequenza e una gravità simili a quelle osservate negli adulti, ed erano per lo più legati al morbo di Crohn, alla pubertà e a possibili effetti indesiderati correlati ai glucocorticosteroidi.

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Lo studio D9422C00002 era uno studio in aperto, non comparativo per valutare Budesonide Liconsa 6 mg una volta al giorno come terapia di mantenimento in 50 pazienti pediatrici (bambini e adolescenti di età compresa tra 5 e 17 anni) con diagnosi di malattia di Crohn dell’ileo e/o del colon ascendente di gravità da lieve a moderata, in remissione clinica (PCDAI ≤10). Il trattamento consisteva di una fase di trattamento di mantenimento di 12 settimane con 6 mg una volta al giorno, di una fase di riduzione del dosaggio di 2 settimane a 3 mg una volta al giorno. La durata mediana del trattamento con Budesonide Liconsa è stata di 98,5 giorni (range da 11 giorni a 135 giorni). La maggior parte dei pazienti sono rimasti in fase di remissione clinica, in quanto non ci sono stati nei valori medi PCDAI o nei valori IMPACT 3. La media (±DS) per PCDAI era 4,85 (3,62) al basale e 6,89 (8,08) dopo 12 settimane di trattamento di mantenimento con Budesonide Liconsa 6 mg al giorno. Agli stessi punti nel tempo il punteggio medio IMPACT3 era rispettivamente 145,62 (12,43) e 146,98 (15,48).

Gli effetti collaterali sono stati osservati con una frequenza e una gravità simili a quelle osservate negli adulti, ed erano per lo più legati al morbo di Crohn, alla pubertà e a possibili effetti indesiderati correlati ai glucocorticosteroidi.

Colite collagena

Due studi di induzione, randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo con sei e otto settimane di trattamento, rispettivamente, hanno esaminato gli effetti clinici ed istologici di Budesonide Liconsa 9 mg al giorno nel trattamento della colite collagena. Nel primo studio, 23 pazienti sono stati randomizzati a Budesonide Liconsa 9 mg al giorno e 22 pazienti a placebo per 6 settimane. La frequenza di remissione clinica era significativamente più alta (p < 0,001) nel gruppo Budesonide Liconsa rispetto al gruppo placebo, rispettivamente 86,9% e 13,6%. Il miglioramento istologico è stato osservato in 14 pazienti del gruppo Budesonide Liconsa (60,9%) e in un paziente nel gruppo placebo (4,5%; p < 0,001). Nel secondo studio, 10 pazienti sono stati randomizzati a Budesonide Liconsa per 8 settimane (9 mg al giorno per 4 settimane, 6 mg al giorno per 2 settimane e 3 mg al giorno per 2 settimane) e 10 al placebo. Tutti e 10 i pazienti che hanno ricevuto Budesonide Liconsa hanno risposto in maniera clinicamente comparabile con i due pazienti del gruppo placebo (p < 0,001).

Due studi in aperto (la fase di induzione degli studi di mantenimento randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo) hanno esaminato gli effetti di Budesonide Liconsa, 9 mg al giorno per 6 settimane. Nel primo studio, 46 pazienti (96%) hanno raggiunto la remissione clinica entro 2-30 giorni (media 6,4), con un marcato miglioramento della consistenza delle feci. Nel secondo studio, 34 pazienti (81%) dei 42 che hanno cominciato lo studio erano in remissione clinica (media dei movimenti intestinali: tre o meno al giorno) alla settimana 6.

Colite linfocitaria

È stato condotto uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo in 15 pazienti con colite linfocitaria. Undici soggetti sono trattati con Budesonide Liconsa9 mg al giorno e quattro pazienti hanno ricevuto il placebo per 8 settimane. Una risposta clinica (definita come un miglioramento minimo del 50% nella frequenza dei movimenti intestinali) è stata vista nel 25% del gruppo placebo rispetto al 91% del gruppo Budesonide Liconsa (p=0,03).

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

L’assorbimento dopo somministrazione orale di budesonide in polvere micronizzata è rapido e sembra essere completo. Una gran parte del farmaco viene assorbita nell’ileo e nel colon ascendente. Nei pazienti con morbo di Crohn in fase attiva, la biodisponibilità sistemica varia dal 12% al 20% all’inizio del trattamento. La disponibilità sistemica nei soggetti sani è di circa il 9-12%.

I bambini sembrano avere concentrazioni plasmatiche leggermente più alte di budesonide rispetto agli adulti alla dose raccomandata.

Distribuzione

Budesonide ha un elevato volume di distribuzione (circa 3 l/kg). Il legame alle proteine plasmatiche è in media pari all’85-90%. Nei volontari sani dopo somministrazione di una singola dose orale di 9 mg di budesonide, le concentrazioni plasmatiche massime medie di 5-10 nmol/l sono state osservate dopo3-5 ore.

Biotrasformazione

Budesonide subisce una biotrasformazione significativa (circa il 90%) nel fegato in metaboliti dotati di bassa attività glucocorticosteroidea. L’attività glucocorticosteroidea dei metaboliti principali, 6β-idrossibudesonide e 16α-idrossiprednisolone, è pari a meno dell’1% di quella di budesonide. Il metabolismo di budesonide è primariamente mediato dal CYP3A4, una sottofamiglia del citocromo 450.

Eliminazione

La velocità di eliminazione è limitata dall’assorbimento. L’emivita plasmatica media è di 4 ore. I metaboliti vengono escreti principalmente per via renale immodificati o in forma coniugata. Nelle urine non compare budesonide immodificata. Budesonide ha un’elevata clearance sistemica (circa 1,2 l/min) e l’emivita plasmatica dopo somministrazione endovenosa è pari mediamente a 2-3 ore.

Linearità

La farmacocinetica di budesonide è dose dipendente alle dosi terapeutiche.

Popolazione pediatrica

In uno studio che ha confrontato la farmacocinetica di budesondie in 8 bambini (range 9-14 anni) e 6 adulti, la somministrazione di 9 mg di budesonide per 7 giorni ha determinato un’esposizione sistemica (AUC) del 17% più alta nei bambini rispetto agli adulti, con concentrazioni massime (Cmax) del 50% più alte nei bambini rispetto agli adulti (AUC media ± DS: bambini 41,3 nmol/l ± 21,2; adulti 35,0 nmol/L ± 19,8. Cmax media ± DS: bambini 5,99 nmol/l ± 3,45; adulti 3,97 nmol/l ± 2,11).

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I risultati degli studi di tossicità acuta, subacuta e cronica mostrano che gli effetti sistemici di budesonide sono meno gravi o simili rispetto a quelli osservati con altri glucocorticosteroidi, ad esempio diminuzione della crescita ponderale e atrofia dei tessuti linfoidi e della corteccia surrenale.

Budesonide non ha mostrato alcun effetto mutageno o clastogenico, valutato in diversi sistemi di test.

Non è stato possibile verificare l’aumento dell’incidenza di gliomi cerebrali in ratti di sesso maschile, osservato in uno studio di carcinogenesi, in uno studio ripetuto nel quale l’incidenza dei gliomi non differiva tra i vari gruppi di trattamento (budesonide, prednisolone, triamcinolone acetonide) e i gruppi di controllo.

Le alterazioni epatiche (neoplasie epatocellulari primarie) rilevate nei ratti di sesso maschile nel primo studio di cancerogenesi sono state nuovamente riscontrate nello studio ripetuto sia con budesonide, sia con altri glucocorticosteroidi di confronto. Tali effetti sono probabilmente correlati ad un effetto recettoriale e quindi rappresentano un effetto della classe terapeutica.

L’esperienza clinica disponibile non indica che budesonide o altri glucocorticosteroidi inducano gliomi cerebrali o neoplasie epatocellulari primarie nell’uomo.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Contenuto della capsula

Etilcellulosa

Copolimero dell’acido metacrilico-etilacrilato Acido oleico

Polisorbato 80

Sfere di zucchero (amido di mais, saccarosio) Talco

Trietil citrato

Trigliceridi a media catena

Capsula

Ossido di ferro nero E172 Ossido di ferro rosso E172 Biossido di titanio E171 Gelatina

Inchiostro

Gommalacca

Ossido di ferro nero E172 Glicole propilenico E1520 Idrossido di potassio

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare nel flacone originale per proteggere dalla luce e dall’umidità.

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flaconi HDPE con tappo a vite in PP contenenti silice essiccante in confezioni da 20, 45, 50 o 100 capsule. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Laboratorios Liconsa S.A. Calle Dulcinea s/n 28805 Alcalá de Henares, Madrid Spagna

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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049495017 – "3 mg capsule rigide a rilascio modificato" 20 capsule in flacone HDPE 049495029 – "3 mg capsule rigide a rilascio modificato" 45 capsule in flacone HDPE 049495031 – "3 mg capsule rigide a rilascio modificato" 100 capsule in flacone HDPE 049495043 – "3 mg capsule rigide a rilascio modificato" 50 capsule in flacone HDPE

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 03/01/2023